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"Tsunami" politico-giudiziario a Catania: Enzo Bianco e la sua giunta rinviati a giudizio

By Marco Benanti March 12, 2021 2529

Le "avvisaglie" c'erano tutte, nonostante le rassicurazioni, o forse le speranze, di qualche "addetto ai lavori" un po 'troppo ottimista. E stamattina si sono manifestate in tutta la loro crudezza. Non è ancora mezzogiorno quando le agenzie di stampa "battono" la notizia del rinvio a giudizio, disposto dal gup Pietro Currò, di Enzo Bianco e della sua giunta con l'accusa di falso ideologico in riferimento al buco di bilancio del Comune di Catania.

Un vero e proprio "tsunami" politico-giudiziario che travolge un'intera classe dirigente. 29 gli imputati, tra politici e revisori dei conti, tutti i nomi di "peso" della politica catanese: Tra questi, oltre a Bianco, anche l'ex comunista italiano Orazio Licandro, e l'ex segretario Cgil e attuale segretario del Pd Angelo Villari : "Bianco e tutta la sua giunta sono appena stati rinviati a giudizio - scrive la giornalista Debora Borgese - per il buco di bilancio al Comune di Catania. Dovranno difendersi da accuse molto gravi e cioè per falso ideologico. Ora, che la giustizia arrivi prima Va certo salvaguardata la presunzione d'innocenza ma questo rinvio a giudizio rappresenta la bocciatura di un ' intera classe politica che ancora cerca spazi rivestendo cariche politiche, la stessa che ha portato la città al baratro. Adesso, dicevamo, rispondere alle accuse e difendersi ma, nel frattempo, dignità politica vorrebbe che chi riveste cariche si dimetta. "

A rincarare la dose ci pensa Nunzio Di Stefano, militante del Pd di Belpasso - sottoposto a "processo" (non penale ma di partito) con l'accusa di "leso villarismo" - che da tempo chiede le dimissioni del segretario Pd Angelo Villari: "Non mi interessa - dice Distefano - aspetto giudiziario, né mi compete. Parliamo quindi di politica, perché insisto nel dire che il Pd in ​​provincia di Catania deve essere lasciato libero da Angelo Villari di farla, la politica. Mentre lui, Bianco Tutti da cittadini e non già qualcuno anche da massimo dirigente provinciale di un Partito nel quale avrei difficoltà a rinnovare la tessera. Faccia quindi un passo indietro, di lato, di sotto o di sopra, ma svincoli una intera comunità politica dal destino personale dell'uomo.

Al quale auguro ogni bene e tutte le fortune ma, come direbbero a Oxford, a due palmi dal culo del Pd, almeno fino a quando sarà un poco anche il mio ". Villari, leader indiscusso dell'area Pd-Cgil, secondo alcune indiscrezioni , potrebbe dimettersi nelle prossime ore, dopo aver partecipato, domani, all'assemblea nazionale che dovrebbe "incoronare" il nuovo segretario Enrico Letta: "Prendo atto - scrive l'ex assessore Villari su Facebook - con il rispetto di sempre, della decisione presa oggi dal giudice dell'udienza preliminare. Sono certo che presto si potrà dimostrare la correttezza dell'operato mio e di tutta la giunta davanti alla magistratura ". oltre a quello della dirigente Spi-Cgil e inseparabile "partner" politica di Villari, Concetta Raia. di due componenti della segreteria Cgil, Giuseppina Rotella e l'ex Cisl (assunta da Villari in Cgil), Rosaria Leonardi: "Sempre fiduciosi Angelo, un abbraccio", commenta Leonardi. Ma gli effetti dello "tsunami" potrebbero non finire qui.

A rischiare la "poltrona" potrebbe essere ora anche il segretario della Cgil Giacomo Rota, massimo sostenitore della giunta Bianco. Anche lui potrebbe trarre le conseguenze, e dimettersi, nei prossimi giorni: "Rota è stato parte del" blocco di potere "che oggi viene mandato a processo, - dice un attivista sindacale -, lo ha sostenuto fino alla fine e oggi non può far Finta di niente. Non ci sono solo le responsabilità giudiziarie, che verranno accertate, ma anche quelle politiche, Rota dovrebbe essere derivato e dimettersi ". Su Facebook, intanto, Enzo Bianco abbozza una prima difesa: "Prendiamo atto - scrive - con il dovuto rispetto, della decisione del giudice dell'udienza preliminare. Avremo modo, presto, di dimostrare l'ASSOLUTA CORRETTEZZA del comportamento mio e della Giunta davanti al Tribunale ".

Intanto si attende per i prossimi giorni il verdetto della corte dei conti regionali sull'accoglimento o meno del ricorso presentato da Bianco e dagli assessori della sua giunta contro la condanna all'interdizione, per dieci anni, dai pubblici uffici. La prima udienza del processo penale è fissata per il 16 settembre 2021.

 

 

per gentile concessione de "Le Iene siciliane"

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Last modified on Friday, 12 March 2021 20:24