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Summa 2018 - Il meglio della vitivinocoltura internazionale riunita a Magrè BZ.

By Urano Cupisti April 23, 2018 7689

 La due giorni altoatesina ha proposto come sempre un programma ricco e originale, che ha visto protagonisti temi d’innovazione e sperimentazione, in vigna e in cantina, sviluppati in diverse degustazioni speciali come Oops! Error. Wine mistakes e We are not ready yet.

Si è chiusa l’edizione 2018 della kermesse nata dalla mente eclettica di Alois Lageder. Non come antitesi al Vinitaly o come qualcuno scrisse anni indietro l’Antivinitaly. Ma manifestazione collaterale, aggiunta, specifica nei contenuti e di confronto rivolta ai wine lovers e non solo per una più distinta conoscenza dell’eccellenza vinicola proveniente anche da oltre i confini nazionali. Il confronto.

Manifesta volontà di allontanarsi dal concetto di fiera del vino per offrire a operatori del settore, stampa internazionale, agli stessi partner (inclusi i produttori) e agli appassionati, uno scenario di condivisione e di viticoltura sostenibile e vivibile, in una atmosfera familiare ed accogliente che solo l’Alto Adige e le sue genti sanno donare.

Magrè, l’ultimo comune della Bassa Atesina confinante ad ovest del fiume Adige con il Trentino, per due giorni si è vestita a Gran Festa.

Casòn Hirschprunn e Tòr Löwengang, quest’ultimo sede della Cantina Lageder, maestosa e unica nel suo genere per essere stata apripista di scoperte e applicazioni filosofiche legate alla biodinamica, sono stati ancora una volta invasi fino all’inverosimile da una moltitudine di persone. Più di 2.000 visitatori, circa 130 ospiti della stampa italiana e internazionale, 80 aziende vinicole: i numeri della “non fiera”.

La piccola stazioncina ferroviaria condivisa con altri minuscoli comuni della valle, divenuta per due giorni luogo di arrivo e partenza, ha vissuto appieno la sua funzione nell’ottica primaria di accoglienza vivibile e sostenibile (limitare le auto).

IL PROGRAMMA

Come ogni anno Summa ha offerto un ricco programma di degustazioni guidate e verticali esclusive, condotte dagli stessi vignaioli o da esperti veri.

Seminari e visite alla cantina Lageder insieme ai consueti ed irrinunciabili percorsi in vigna sui carri trainati dai forti cavalli altoatesini bardati a festa sono stati, come in tutte le edizioni, elemento folcloristico, immersione nelle tradizioni locali e conoscenza dei sistemi di allevamento dei vitigni.

“Parole chiave della ventunesima edizione: Sperimentazione ed Innovazione”.

Per Alois Clemens Lageder, sesta generazione della Famiglia Lageder, da pochi anni entrato in Azienda, sono argomenti molto cari che porta avanti con passione e dedizione. Sperimentazioni in vigna e cantina. Temi che, anche nella ventunesima edizione, sono stati trattati durante i wine tasting molto particolari, un po’ fuori dagli schemi.

I componenti del vino e le prove di botte in We are not ready yet (non siamo ancora pronti): sperimentare, a volte sbagliare, in Oops! Error. Wine mistakes (errori nel vino).

E ancora i Tasting Hidden Treasures, tesori della tradizione enoica dimenticati e recentemente riemersi, portavoce del proprio territorio d’origine che forse, dopo studi approfonditi, torneranno alla ribalta.

Senza dimenticare le scoperte, gli assaggi direttamente ai banchi dei produttori presenti disseminati nelle stanze storiche di Casòn Hirschprunn (Granaio e I°, II° piano del Palazzo ) e nelle sale di Tòr Löwengang.

Infine come sempre a disposizione di tutti la proposta gastronomica di pregio offerta da aziende leader del settore come il catering Hannah&Elia e il pastificio trentino Monograno Felicetti.

Senza dimenticare di menzionare i prodotti tipici delle malghe: formaggi, pane biologico, speck e le amatissime frittelle di mele “spadellate” in continuo, senza sosta, dalle contadine di Magré.

Insomma è stata una manifestazione incredibilmente incredibile che ha soddisfatto curiosità, interesse, desiderio di sapere, conoscere.

Summa 2018, Chapeau!

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Last modified on Monday, 23 April 2018 00:15