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COMUNICATO STAMPA : L'ARTICO COME LABORATORIO DEL FUTURO GLOBALE

By Flip September 02, 2025 238

COMUNICATO STAMPA

Venezia, 1 settembre 2025

 

L'ARTICO COME LABORATORIO DEL FUTURO GLOBALE

 

Pubblicato nuovo studio multidisciplinare su cambiamenti climatici, geopolitica e

popolazioni indigene

 

L'Artico del XXI secolo si conferma uno dei teatri più dinamici e complessi del cambiamento

globale, al centro di trasformazioni ambientali senza precedenti e di crescenti rivalità geopolitiche

che stanno ridefinendo gli equilibri mondiali. È quanto emerge dal nuovo studio "L'Artico" di

Giovanni Tonini e Cecilia Sandroni, un'analisi multidisciplinare che esamina come i cambiamenti

ambientali stiano creando nuove opportunità e sfide, intrecciate con dinamiche geopolitiche

emergenti.

ACCELERAZIONE CLIMATICA ESTREMA

La ricerca documenta come il riscaldamento dell'Artico proceda a un ritmo quattro volte superiore

alla media globale, con stime aggiornate che anticipano di circa due decenni la scomparsa estiva

totale del ghiaccio artico, ora possibile già entro il 2027. Il fenomeno della "Atlantificazione" -

l'ingresso massiccio di acque atlantiche più calde negli oceani artici - sta trasformando

irreversibilmente gli ecosistemi polari, con conseguenze devastanti per la fauna e le popolazioni

indigene.

NUOVI EQUILIBRI GEOPOLITICI

L'apertura di nuove rotte marittime sta rivoluzionando il commercio globale. La Rotta del Mare

del Nord riduce la distanza tra Asia ed Europa di circa 4.000 miglia nautiche rispetto al Canale di

Suez, promettendo risparmi di 91 miliardi di dollari all'anno in costi di trasporto. Parallelamente,

l'Artico custodisce enormi giacimenti di terre rare e idrocarburi che stanno ridisegnando le strategie

delle grandi potenze.

La Russia mantiene un ruolo dominante con 32 basi militari permanenti e la flotta di

rompighiaccio nucleari più avanzata al mondo. Gli Stati Uniti hanno rilanciato la presenza artica

con investimenti per oltre 80 miliardi di dollari nei prossimi cinque anni. La Cina, pur non

essendo una nazione artica, si definisce "quasi-Stato artico" e persegue una strategia che combina

cooperazione scientifica e partnership energetiche.

CRISI DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE

Lo studio evidenzia il collasso del Consiglio Artico a seguito dell'invasione russa dell'Ucraina,

segnando la fine di oltre tre decenni di cooperazione multilaterale. Oltre 150 progetti di ricerca

collaborativa sono stati interrotti, compromettendo la capacità di comprendere e prevedere i

cambiamenti climatici artici proprio nel momento di maggiore urgenza.

POPOLAZIONI INDIGENE IN PRIMA LINEA

Quattro milioni di persone appartenenti a comunità indigene vivono nell'Artico, trovandosi in

prima linea sia degli impatti climatici che delle pressioni geopolitiche. Lo studio sottolinea come le

loro conoscenze ecologiche millenarie rappresentino un patrimonio strategico indispensabile,

evidenziando al contempo le minacce alla loro cultura e sussistenza.

BIOTECNOLOGIE E INNOVAZIONE

La ricerca documenta innovazioni rivoluzionarie, dalle proteine antigelo estratte da organismi

artici che potrebbero trasformare la conservazione di organi per trapianti, ai progetti di

geoingegneria per il ricongelamento artificiale dell'Artico. Parallelamente, emergono nuove

minacce sanitarie dal disgelo del permafrost, che sta liberando patogeni antichi e virus "zombie"

conservati per millenni.

SCENARI FUTURI

Gli autori delineano tre possibili scenari per il 2050:

 Cooperazione multilaterale con istituzioni rafforzate

 Competizione controllata con sfere di influenza regionali

 Conflitto e frammentazione con escalation militari

In tutti i casi, le decisioni sull'Artico condizioneranno il destino climatico e geopolitico globale.

 

URGENZA DI AZIONE COORDINATA

"L'Artico emerge come un laboratorio vivente dove si riflettono in modo amplificato i cambiamenti

globali", concludono gli autori. "Serve un nuovo paradigma di governance che coniughi

sostenibilità ambientale, giustizia sociale e stabilità geopolitica, riconoscendo la responsabilità

condivisa planetaria nell'affrontare questa trasformazione epocale."

Il lavoro si presenta come contributo essenziale per comprendere come una regione un tempo

marginale sia diventata centrale per il futuro dell'umanità, richiedendo risposte urgenti e coordinate

da parte della comunità internazionale.

 

GLI AUTORI

 

Cecilia Sandroni

Fondatrice della Piattaforma internazionale ItaliensPR e membro della Foreign Press di Roma come

Italienspr (italienspr.com/global press). Per formazione semiotico del teatro, è esperta di relazioni

internazionali nella comunicazione. Le sue competenze spaziano dal teatro-cinema, alla fotografia,

all'arte e al restauro, con particolare passione per i diritti umani. Indipendente, creativa e concreta,

ha collaborato con importanti istituzioni italiane e straniere per la realizzazione di progetti culturali

e civili.

 

 

 

 

Giovanni Tonini

Criminologo, criminalista, investigatore e psicologo giuridico con grande passione per il

giornalismo investigativo, settore nel quale si impegna normalmente quale ghost writer. Di

formazione multidisciplinare, ex ufficiale della Marina Militare, ha conseguito vari titoli di studio

tra diplomi, lauree magistrali e master. È anche "Esperto in Pubbliche Relazioni" e si considera

cittadino del mondo.

Lo studio "L'Artico" è pubblicato dalla piattaforma giornalistica ItaliensPR (italienspr.com),

specializzata in giornalismo, relazioni internazionali, intelligence, cultura e diritti umani.

ItaliensPR si distingue per l'approccio multidisciplinare e multiculturale nell'analisi di tematiche

globali complesse, promuovendo la diplomazia culturale e il dialogo interculturale come strumenti

di pace e stabilità internazionale.

 

Per informazioni:

ItaliensPR - italienspr.com

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Last modified on Tuesday, 02 September 2025 08:27