
L'informazione non è un optional, ma è una delle condizioni essenziali dell'esistenza dell'umanità. La lotta per la sopravvivenza, biologica e sociale, è una lotta per ottenere informazioni. |
Oltre 600 presenze per 9 autori di livello nazionale che si sono alternati alla prima edizione di NarrAzioni Book Festival Stradella.
In sala Cultura di Palazzo Isimbardi si sono alternati, in questo fine settimana: Raul Montanari (Baldini e Castoldi), Gian Marco Griffi (Einaudi), Ilaria Mattioni (Feltrinelli), Daniela Piazza (Rizzoli), Patrick Fogli (Mondadori), Elena Mora (giovane Alfiere della Repubblica), Roberto Lodigiani (Zolfo Editore), Pierfrancesco Majorino (Laurana), Marina Pierri (Einaudi).
“Siamo andati oltre le nostre aspettative e ne siamo molto soddisfatti, perché Stradella merita finalmente di stare fra i luoghi italiani riconosciuti come ‘amici della letteratura’ – ha affermato il Sindaco Gianpiero Bellinzona – L’idea di aprire le porte del municipio e di ospitare una kermesse di livello così alto è stata vincente, perché ha dimostrato quanto l’Istituzione debba essere sempre la casa di tutti e per tutti. Il parterre di ospiti che hanno raggiunto la nostra città ci riempie di orgoglio tanto quanto il fatto di essere riusciti a soddisfare una richiesta evidentemente presente sul territorio: quella di tornare ad ascoltare e a confrontarci attraverso i libri, che siano di impegno civile e sociale o di intrattenimento”.
“Siamo partiti da un’idea, considerando NarrAzioni un numero zero. Oggi possiamo dire senza timore di smentita alcuna di aver concluso ufficialmente la Prima edizione e di poter considerare quella che verrà già a pieno titolo la seconda. Sono stato molto felice della qualità dei lavori presentati e dalla passione e dall’impegno culturale che ogni ospite ha voluto portare a Stradella. – ha raccontato Pierangelo Lombardi, Assessore alla Cultura - e ritengo che in questi giorni si siano attivate molteplici reti culturali che, a fianco dei progetti già esistenti in città, non potranno che essere salutare e utili al nostro territorio”
“Sala della Cultura di Palazzo Isimbardi è stata un crocevia culturale, di riflessione e di amore per la letteratura contemporanea. Un vero e proprio successo di pubblico e un momento di confronto reciproco per case editrici mainstream. – ha spiegato la direttrice artistica Silvia Grossi – Sono quindi molto felice di aver avviato un contenitore nuovo, capace di tenere insieme le esigenze del mercato editoriale con la comunità dei lettori e con la richiesta di un territorio che ha ben presente quanto la Cultura possa essere il miglior strumento di aggregazione, di condivisione e di educazione. Obiettivo raggiunto, dunque. Non mi resta che ringraziare il Comune di Stradella per la fiducia e per tutto l’impegno profuso, gli Autori presenti e il pubblico, che non ha mai smesso di essere numeroso e attento”
Alla kermesse stradellina hanno collaborato anche il critico letterario Claudio Ardigò, l’associazione culturale Punctum di Maria Palma Cesarini e Martina Salvucci, la libreria Mondadori Point di Stradella e Promoltrepò.
Domani 12 Ottobre
ore 11:00 – 13:00
Parco di Villa Pamphili, via Vitellia 102
(dalla parte opposta al Vivi Bistrot oltre il ponte sulla sinistra)
Una mattina per riscoprire la fiducia in noi stessi, negli altri e nel fluire della vita.
Tra respiro, voce, suono, movimento e contatto, esploreremo pratiche che nutrono il corpo e aprono il cuore.
Sperimenteremo diversi stili di yoga, movimenti fluidi, giochi a coppie ed esercizi vocali per ritrovare equilibrio, sostegno e presenza.
?♀ Con Irene & Valerio
Irene Rinaldi (Hamsa)
Insegnante di Yoga certificata e cantante. Le sue pratiche uniscono respiro, voce e movimento in un’esperienza armoniosa e profonda.
Valerio Circosta
Facilitatore di consapevolezza e gioia, intreccia yoga, suono e presenza per creare esperienze di ascolto, gioco e trasformazione. Ogni incontro è un invito a ritrovare connessione e libertà interiore.
? Porta il tappetino, vestiti comodi e una copertina per il rilassamento finale.
Contributo: 15 € ??
La prenotazione non é necessaria.
Muoviamoci insieme con fiducia, leggerezza e respiro. ?
? Ecco la posizione precisa a Villa Pamphili:
[https://goo.gl/maps/N6kkUosEYnCtPrZa7](https://goo.gl/maps/N6kkUosEYnCtPrZa7)
Con Fiducia, un viaggio tra corpo, voce e presenza. ?
? Per chi vuole, rimaniamo in natura per un pranzo leggero al sacco.
? A seguire, dalle 15 alle 17,
Cerchio di Canti
con Valerio, Stefano e Irene. ?
(incontro a donazione) ??
? Grazie Arianna Albertini per lo scatto ✨
Cher-e-s camarades, militant-e-s et sœurs,
Face aux atrocités qui se poursuivent à Gaza, la récente interception illégale de la flottille Sumud et à l'inaction – voire la complicité – de la communauté internationale, il est temps de sortir de chez nous, de nous rassembler pour exiger la fin du génocide et la justice pour les Palestinien-ne-s.
En tant que citoyen-ne-s européen-ne-s, nous devons faire entendre notre voix et exercer des pressions, non seulement sur nos gouvernements nationaux, mais aussi sur les institutions de l'Union européenne (la Commission européenne et le Parlement européen), qui disposent d'outils pratiques et efficaces pour demander des comptes au gouvernement israélien.
Nous devons aller au-delà des pétitions en ligne, qui, bien que précieuses, ne suffisent pas.
Il est temps de dire ça suffit!. Nous quittons nos foyers pour Gaza afin d'exiger la fin immédiate des crimes commis par Israël contre les Palestinien-ne-sà Gaza et en Cisjordanie.
C'est pourquoi nous organisons un camp de paix à Bruxelles, du 10 au 19 octobre, et nous invitons les organisations et collectifs féministes, antimilitaristes et en quête de justice à se joindre à nous.
? Rejoignez le camp de la paix: faites-nous part de votre intérêt et de votre disponibilité en remplissant ce court formulaire : ? Inscription Salir de Casa por Gaza
Aidez-nous à amplifier cet appel en le partageant avec vos réseaux et sur les réseaux sociaux. Vous trouverez l'appel avec plus de détails en anglais et en français. Si vous pouvez le diffuser sur les réseaux sociaux, voici les liens: Post Instagram en français, Post Instagram en anglais, Instagram Stories en anglais.
CORDON HUMAIN: Dans le cadre des activités de notre camp, nous encerclerons le Parlement européen. Cette action aura lieu le samedi 18, de 10 h à 13 h. Nous avons besoin de 1 000 personnes pour que cet événement soit un succès. Venez avec votre famille, vos amis et vos camarades — réalisons cela ensemble et faisons passer le mot ! Vous trouverez plus de détails dans le flyer ci-joint.
Rassemblons-nous pour briser le silence, agir et réclamer justice.
Dans la solidarité et la résistance,
Le Secrétariat international de WILPF au nom de WILPF Espagne et Mujeres de Negro
(Il mondo spezza tutti e poi molti sono forti nei punti spezzati. E. H. )
Ernest Miller Hemingway nasce a Oak Park, nell’Illinois, il 21 luglio del 1899. Suo padre, Clarence Edmonds Hemingway, era un medico ventottenne appassionato di caccia e pesca, collezionista di monete e un eccellente cuoco. Sua madre, Grace Hall, era un contralto che, abbandonata la carriera operistica, si era dedicata all'insegnamento della musica e, in seguito, alla pittura. La famiglia, benestante, era di religione protestante.I rapporti tra i genitori furono sempre tesi: il padre, fragile e severo, si scontrava con il carattere ambizioso e dominatore della madre. Hemingway, secondogenito di sei fratelli, trascorse l'infanzia tra i continui litigi dei genitori sull’educazione dei figli e la gestione del patrimonio familiare.Lasciato il lavoro, Hemingway si offrì volontario per combattere in Europa con il Corpo di spedizione statunitense del generale Pershing, seguendo l'esempio di molti giovani aspiranti scrittori dell'epoca, tra cui E.E. Cummings, John Dos Passos, William Faulkner e Francis Scott Fitzgerald. Escluso dai reparti combattenti a causa di un difetto alla vista, fu arruolato come autista di autoambulanza per l'American Red Cross, destinato al fronte italiano a Schio. Il 23 maggio 1918 si imbarcò sulla nave Chicago diretta a Bordeaux.Il 31 maggio, giunto a Parigi, ebbe modo di vedere i danni causati dal cannone tedesco Parisgeschütz. Proseguì in treno per Milano, dove prestò opera di soccorso dopo l'esplosione di una fabbrica di munizioni, e fu poi inviato a Vicenza, assegnato alla Sezione IV della Croce Rossa Internazionale statunitense. Desiderando un'esperienza più diretta della guerra, chiese di essere trasferito e fu mandato sulla riva del basso Piave, vicino a Fossalta di Piave e Monastier di Treviso, come assistente di trincea. Aveva il compito di distribuire generi di conforto ai soldati recandosi quotidianamente in prima linea in bicicletta. La notte tra l'8 e il 9 luglio, durante le sue mansioni, fu colpito dalle schegge dell'esplosione di una bombarda austriaca Minenwerfer. Mentre cercava di soccorrere un ferito, fu colpito alla gamba destra da proiettili di mitragliatrice che gli penetrarono nel piede e nella rotula. Si salvò perché le schegge della bombarda, prima di ferirlo, avevano colpito in pieno un soldato italiano, facendogli involontariamente da scudo umano. Più di cento anni dopo l'accaduto, il biografo statunitense James McGrath Morris e lo storico italiano Marino Perissinotto identificarono quel soldato nel fante Fedele Temperini, 26 anni, di Montalcino.
L'eredità letteraria e il "giallo" della sua morte
La prolificità di Hemingway è testimoniata da numerosi libri, molti dei quali sono diventati classici della letteratura mondiale. Alcuni dei più celebri sono Addio alle armi (1929), Per chi suona la campana (1940), Il vecchio e il mare (1952) e Le nevi del Kilimangiaro (1936).La mattina del 2 luglio 1961, alle 7:30, un colpo risuonò nel cottage di montagna a Sun Valley, nell’Idaho, svegliando Mary Welsh Hemingway. Spaventata, la donna scese al piano di sotto e trovò il corpo senza vita del marito, Ernest Hemingway, nella stanza accanto all’ingresso. Era a terra, in pigiama, vicino all'armadio dove teneva la sua collezione di fucili da caccia, con la doppietta che lo aveva appena ucciso accanto a sé. Non c'erano tracce di una pulizia dell'arma, né una lettera d'addio a spiegare il gesto.Oggi il suicidio è la causa di morte comunemente accettata, ma all'epoca i giornali propendevano per l'incidente, nonostante qualcosa non tornasse. La notizia della morte dello scrittore scatenò un vero e proprio "sciacallaggio" mediatico. Le indagini iniziali furono guidate dallo sceriffo Frank Hewitt, che, escludendo l’omicidio, decise di non procedere con un'inchiesta. Dopo essersi consultato con il procuratore, il coroner e la moglie Mary, stabilì che l'assenza di testimoni e di una lettera d'addio rendeva impossibile fugare i dubbi. Sul certificato di morte venne quindi scritto "deceduto per colpo d’arma da fuoco auto-inflitto", senza specificare se volontario o accidentale.Il dibattito si riaccese quando le condizioni di salute di Hemingway divennero di dominio pubblico. Le sue degenze in ospedale erano sempre più frequenti, ufficialmente per ipertensione, ma si vociferava di qualcosa di più grave, come un cancro, che lo avrebbe potuto spingere al suicidio. Si ipotizzava anche che non volesse rinunciare all'alcol e al fumo, né sottoporsi a diete e farmaci per prolungare una vita che non sentiva più sua. A sostegno della tesi del suicidio vi era anche il grave stato di depressione in cui versava dopo la morte dell’amico Gary Cooper.Nonostante ciò, l’ipotesi dell’incidente restava in piedi: Hemingway era cresciuto imbracciando le armi ed era impensabile che potesse essersi sparato per errore. La moglie Mary e la sorella continuavano a sostenere che il gesto non fosse volontario, affermando che Hemingway era contrario al suicidio per ragioni filosofiche.Immediatamente dopo la morte, iniziarono a circolare voci su un libro inedito, nascosto in una cassetta di sicurezza a L’Avana. Si parlava di un "romanzo sublime", che lo scrittore avrebbe lasciato per assicurare un futuro alla famiglia. La casa editrice Scribner smentì, pur confermando l'esistenza di alcune opere minori e incomplete.Il funerale di Hemingway si svolse in forma privata l'8 luglio. Venne seppellito nel cimitero di Ketchum, accanto all’amico e compagno di caccia Taylor Williams, con lo sguardo rivolto verso le montagne e il fiume Wood. Oggi, la sua tomba è un luogo di pellegrinaggio, dove i fan lasciano monete, penne, lattine di birra e bottiglie vuote, un omaggio semplice e schietto ai luoghi che amava: la scrittura e l'alcol.