L'informazione non è un optional, ma è una delle condizioni essenziali dell'esistenza dell'umanità. La lotta per la sopravvivenza, biologica e sociale, è una lotta per ottenere informazioni.

Science (3)

Lo Sceicco Zayed bin Sultan Al Nahyan, primo Presidente degli Emirati Arabi Uniti, negli anni sessanta si muoveva tra gli Sceiccati Tribali dell'area, sul dorso di un cammello. E' stato l'uomo, che ha guidato la transizione, verso un Sistema Politico Legale, lo Statista che ha creato una Nazione e che ha avuto una chiara visione, del ruolo che, gli Emirati Arabi volevano che Uniti potessero avere, su uno scenario politico ed economico internazionale, dopo la scoperta del petrolio. La creazione di RTA, Road and Transport Authority, ne rappresenta uno dagli aspetti. Il Sovrano dell'Emirato di Dubai, lo Sceicco Mohammed bin Rashid Al Maktoum, ha inaugurato nel 2009, la prima Linea di metropolitana totalmente automatica di Dubai, e della Penisola Arabica. Ogni stazione è dotata di autobus e taxi di connessione, Smart Access anche alla sezione Marittima del trasporto pubblico. Water bus e Water taxi, sono disponibili in posizione di facile accesso ad alcune fermate della Metropolitana. Durante Dubai Expo 2020, sono stati presentati I nuovi modelli Driverless Vehicles, 4.000 saranno operativi come Taxi, sulle strade di Dubai, entro il 2030. In linea con la visione di DUBAI SELF DRIVING TRANSPORT STRATEGY, è stato presentato al GITEX 2022, il piano di mobilità aerea urbana nell'Emirato di Dubai.

La Road and Transport Authority RTA, ha annunciato la firma di un accordo, con la compagnia Tedesca Volocopter, per l'acquisto di 35 aero taxi. Il lancio di questo concept, è  pienamente in linea con la visione di Dubai Smart City, e posiziona l'Emirato, come Leader globale, nel Settore della mobilità aerea urbana. Entro il 2030 il 25% del trasporto pubblico sarà in modalità Driverless, senza conducente. Il Design di VOLOCOPTER è lussuoso e confortevole. Decollo e sollevamento verticale elettrico. Pesa 290 kg, può sollevare 160 kg. Dotato di 18 rotori, 9 sistemi di batterie e paracadute di emergenza. Volerà ad una velocità di crociera di 50 km/h potrà raggiungere i 100 km/h. RTA sta definendo, con le Autorità della Aviazione Civile, le linee guida, legislative e operative. Interessante notare che, il quadro normativo, sarà il primo nel mondo, in ordine a questo settore. In coordinamento con I suoi patners strategici, RTA stabilirà le rotte aeree dei percorsi, I punti di decollo e atterraggio degli aero taxi, nonché la logistica necessaria per garantire una mobilità sicura, fluida, veloce e innovativa. Dunque non solo Glamour, fashion, lusso, flotte di Rolls Royce e limousine ma anche interconnessione di una rete di trasporto pubblico, in linea con i più elevati standard Internazionali e assolutamente accessibile anche e soprattutto a portatori di handicap.

 

 

 

 

 

giovedì prossimo il consigliere comunale ed ex senatore dell'alternativa, Mattia Crucioli, ha organizzato nel salone di rappresentanza di Palazzo Tursi la proiezione del documentario  "Invisibili", realizzato da Paolo Cassina e prodotto da playmastermovie con l'intento di testimoniare le reazioni avverse al vaccino anti Covid.

"Trovo gravissimo che il 22 dicembre possa essere rappresentato nella sede del Comune di Genova un documentario censurato da youtube, che prende in considerazione fake news. Mi auguro che si eviterà di proiettarlo e che il sindaco Marco Bucci, che è una persona da sempre dalla parte della scienza, voglia intervenire su questa situazione ed evitare che tutto questo avvenga".  Così ha commentato il direttore della clinica di Malattia Infettive dell'ospedale San Martino di Genova, Matteo Bassetti, appena saputa della notizia che giovedì prossimo il consigliere comunale ed ex senatore dell'alternativa, Mattia Crucioli, ha organizzato nel salone di rappresentanza di Palazzo Tursi la proiezione del documentario "Invisibili", realizzato da Paolo Cassina e prodotto da playmastermovie con l'intento di testimoniare le reazioni avverse al vaccino anti Covid.

La risposta del comitato Ascoltami non si fa attendere, ve la trasmettiamo.

 

“Lettera aperta “Cura e non censura” del Comitato Ascoltami al dr. Matteo Bassetti

 

Egregio dr. Matteo Bassetti,

Lieti del suo interessamento per la proiezione di Invisibili cogliamo l’opportunità di chiederLe alcune delucidazioni.

Siamo il Comitato Ascoltami, il primo e unico Comitato in Italia che raccoglie migliaia di persone che soffrono per le reazioni avverse a seguito della Vaccinazione Anti Covid-19. Non siamo delle fake news. Siamo uomini, donne, ragazze e ragazzi che hanno CREDUTO in quanto proposto da Lei e dalle istituzioni. Siamo TUTTI vaccinati e TUTTI danneggiati. Circa 120000 persone OGNI settimana interagiscono con Noi attraverso i nostri canali,molti perché inascoltati e non curati.

Volevamo chiederLe quindi delucidazioni sulle sue dichiarazioni, a nostro parere gravissime.

Partiamo da quanto da lei dichiarato: “Trovo gravissimo che possa essere rappresentato nella sede del Comune di Genova un documentario censurato da YouTube, che prende in considerazione fake news.(…)”

Le chiediamo da illustre e stimatissimo scienziato, cosa intende Lei per fake news? Ci sono peer reviewers dietro YouTube? A noi risulta da fonti facilmente verificabili che YouTube afferisca a gruppi di azionisti che sono gli stessi principali di Pfizer e Moderna (Vanguard, Blackrock, ecc.). Illustrissimo dr. Bassetti lei conosce il conflitto d’interessi? Illustrissimo dr. Bassetti Lei condanna il conflitto d’interessi ed è a favore di una Scienza super partes? Lei davvero dà credibilità alla censura di YouTube che ha gli stessi azionisti delle case farmaceutiche? È questa la Sua Scienza che così tanto spesso invoca e si eleva a suo paladino?

 

Inoltre le chiediamo spiegazioni in merito al proseguo delle sue dichiarazioni: “(…)“Spero e mi auguro che un’istituzione così prestigiosa come il Comune di Genova non dia la possibilità di trasmetterlo – dice Bassetti – se fosse trasmesso, sarebbe un pessimo messaggio per la città di Genova. Credo che questo tipo di documentari e questa modalità di guardare ai vaccini sia profondamente sbagliata. Non è questione di fare censura, ma la scienza è una cosa, la propaganda e la politica sono un’altra“.

La propaganda e la politica è ciò che cerca di fare Lei censurando, emerito dr. Bassetti. Un documentario riporta TESTIMONIANZE. Siamo ESSERI UMANI che SOFFRONO a seguito e a causa della VACCINAZIONE anti Covid-19. Cosa c’è di PROPAGANDA nel fare emergere la VERITÀ di persone che hanno creduto nella vaccinazione e hanno la vita rovinata? Cosa intende per scelte politiche? È stata una scelta politica avere a 27 anni una miocardite debilitante post vaccino? Oppure una neuropatia che impedisce la semplice deambulazione?

Nessuna propaganda politica. Noi del Comitato siamo TUTTI vaccinati e gravemente DANNEGGIATI.

Certi che arriveranno delle sue spiegazioni in merito alle nostre riflessioni. Saremo lieti di accettare le sue scuse PUBBLICHE per queste sviste, un po’ macroscopiche, ma capiamo i suoi tanti impegni.

A proposito dei suoi innumerevoli impegni, Le chiediamo se può dedicare il suo tempo a Noi, a studiarci e curarci. Siamo migliaia di cittadini che hanno creduto proprio in Lei e nella vaccinazione, se il Suo reparto ci accogliesse noi saremmo lieti di avere dei medici che SENZA pregiudizi cercheranno una CURA al danno inflitto dalla vaccinazione.

Ci permettiamo di suggerirLe di fare più ricerca e cercare delle cure per Noi danneggiati, da medico il Suo compito dovrebbe essere CURARE, non CENSURARE la sofferenza, negarla, banalizzarla, ridicolizzarla.

Attendiamo fiduciosi Le porte aperte del Suo reparto per trovare CURE efficaci e ridarci una vita dignitosa. Certi che da medico non si girerà dall’altra parte, saremo Lieti di incontrarla in una delle tantissime sale in Italia dove stiamo proiettando Invisibili. Lei è sempre il benvenuto, siamo davvero in molti a volerle fare delle domande.

Sperando di averLa presto tra noi, insieme alle sue scuse verso i migliaia di cittadini INVISIBILI anche stanno soffrendo da mesi (molti da più di un anno).

I nostri più cari saluti,”

Non è retorico dire che Annibale non fu sconfitto dai romani ma dai cartaginesi. Anche nel caso qui ricordato, gli eventi si ripetono continuamente nella storia degli uomini ma sorprendono pur sempre quando si verificano perché si presentano come paradossi della stessa realtà.


Corsi e ricorsi storici - Anche nella storia dell’INFN il successo nella ricerca delle basse energie ha destato preoccupazione tanto da superare i vantaggi che l’ intera umanità avrebbe avuto dalla stessa scoperta e dal lustro internazionale per il nostro Paese in caso del conferimento del premio Nobel ad un Ricercatore dello stesso Istituto. Si tratta infatti di una metodologia per la produzione di energia termica ed elettrica in modo diverso da quello dei carburanti fossili.

La grave problematica che l’Italia avrebbe rappresentato di fronte agli interessi delle lobby internazionali qualora fosse stato attribuito al Dott. Celani il premio Nobel, consisterebbe nell’ufficialità di questa scoperta finora sempre mantenuta nell’ombra; sminuita e ostacolata sotto tutti i punti di vista, anche ricorrendo al finanziamento a quei centri nazionali di ricerca che per la qualità dei loro lavori, sicuramente non avrebbero conseguito alcun risultato.

Se qualcuno si domandasse che senso ha finanziare una ricerca infruttuosa, la risposta è che proprio per non arrivare ad alcuna conclusione, si distribuiscono le risorse per poter comunque pelosamente sostenere in caso di contestazione, che anche questo tipo di ricerca è stata regolarmente sovvenzionata con i fondi pubblici.

 

La amara sorpresa - Dopo il primo successo ottenuto dalla lobby contraria alle basse energie con il conferimento del premio Nobel ’del 2014 a persona diversa dal Dott Celani, nell’ anno successivo la delusione dell’improvviso cambiamento era stata superata con rinnovato ottimismo. Mentre tutto procedeva nel migliore dei modi, ecco come nelle classiche favole, l’ immancabile colpo di scena.

Una mattina del maggio 2015, qualche mese dopo la candidatura al Premio Nobel, in un locale di “servizio” in cui Celani custodiva con la dovuta cura strumenti e documentazione degli esperimenti pregressi effettuati a partire dal 1989, lo stesso trova gli armadi aperti, cioè forzati, con la asportazione ed apparente distruzione di tutto ciò che questi custodivano.

Tra questi vi era anche un armadio blindato e pertanto strutturalmente più sicuro, dove lo stesso Celani manteneva con cura la documentazione delle sperimentazioni e dei risultati ottenuti. Mentre gli strumenti distrutti o gli alambicchi spaccati erano per terra, tutta la documentazione era sparita.

Celani come si può intuire, è sconcertato; inizia allora a chiedere soprattutto ai colleghi qualche notizia in più sull’accaduto. Ma coloro a cui si rivolge si dichiarano sorpresi e completamente ignari del fatto, con il risultato che gli strumenti non esistevano più e soprattutto la documentazione custodita era stata trafugata.

 

Quando piove sul bagnato - Dopo il misfatto alle soglie del successo, subentrò la fortissima delusione del Dott. Celani per non poter dimostrare i risultati sperimentali ottenuti. Ciò sarebbe sicuramente valso anche per la commissione Nobel. Ricostruì per quanto gli fu possibile, ciò che aveva realizzato ma non gli riuscì di riformulare la sequenza sperimentale degli eventi a fronte dei risultati ottenuti; eventi che ove fossero stati completamente ricomposti, l’esito finale avrebbe superato con dovizia di particolari, quello già riconosciuto l’anno precedente.

In ambito scientifico i progressi nel 2015 erano stati raggiunti, partendo dal lavoro precedentemente svolto ed opportunamente riportato per iscritto; mentre i dettagli apparentemente insignificanti erano invece il preziosissimo know-how della realizzazione del dispositivo. 

Quindi, anche nel 2015, a Celani non solo gli è stato negato il supporto necessario che ogni cittadino avrebbe dovuto ottenere dal proprio Paese in quelle circostanze; ma è stato boicottato proprio all’interno dell’INFN per opera, come si vedrà, del Direttore dei Laboratori dell’INFN e di un dipendente dello medesimo Istituto, in concorso tra loro che avrebbero messo in essere la distruzione degli strumenti e della documentazione custoditi in quel locale.

La notizia che Celani non poteva dimostrare dettagliatamente le proprie scoperte, guarda caso, si diffuse rapidamente. Le sue quotazioni non erano più le stesse anche ad Oslo: si capisce che qualcosa era cambiato. Infatti, malgrado la trionfale premessa in quello stesso anno, la preferenza al Premio Nobel per la Pace viene attribuita al Quartetto tunisino delle “Associazioni per il Dialogo Politico Democratico” della cosiddetta “Primavera Araba”.

 

La denuncia alla Magistratura - Il Dott. Celani, vista l’inconcludenza di ogni chiarimento a tal proposito per il consueto muro di gomma che gli si parava davanti ad ogni sua richiesta per questo gravissimo fatto, si è visto costretto a rivolgersi alla Magistratura attraverso una denuncia circostanziata delle particolarità di cui si tratta e delle circostanze in cui ha avuto luogo il furto con scasso dei documenti. La denuncia è stata presentata nell’Agosto del 2015, tramite l’Arma dei Carabinieri, con una ulteriore integrazione nel Settembre del 2016.

Con questa sorta di ricostruzione di ciò che è avvenuto, emerge l’aspetto sostanziale dell’intero episodio su cui subentra, ora, l’interesse dell’intero Paese per far completa luce su ciò che rimane da sapere e cioè: dove è mai finita la denuncia del Dott. Celani.

Per quanto è dato conoscere, solo il silenzio regna sovrano sull’evento. Si tratta quindi di un vero e proprio insabbiamento della denuncia depositata presso gli Uffici giudiziari competenti. Sono trascorsi ormai tre anni e mezzo dall’agosto 2015 e malgrado i solleciti anche a mezzo stampa, per portare il caso alla ribalta giudiziaria, nulla si è potuto aggiungere al fatto se non che gli atti giacciono in qualche cassetto all’interno degli Uffici da cui doveva iniziare l’iter giudiziario che la denuncia stessa richiedeva.

 

Il consueto insabbiamento - Solo recentemente si è potuto ottenere il cosiddetto “accesso agli atti”, cioè le dichiarazioni a verbale delle varie persone coinvolte, dopo ulteriori sollecitazioni scritte da ben due legali.

Ma un caso del genere non può rimanere nascosto sotto i pietosi veli dell’oblio, sperando che il tempo risani il torto subito dall’intero Paese. Il danno ricevuto dal Dott. Celani non è sicuramente di poco conto, ma ancor più importante è quello Nazionale che scaturisce non solo dal mancato riconoscimento delle premio Nobel ad un dipendente delI’INFN del nostro Paese ma dall’impedimento di proseguire, sulla cresta dell’onda, la progettazione dei prototipi industriali di questo tipo di energia. Il danno determinato dalla distruzione dei documenti contenenti misure, informazioni e formule ricavati nel corso di decenni di ricerca adesso non sono più ripetibili se non ricominciando a memoria, per quanto possibile, ad approntare i medesimi esperimenti trascritti negli atti distrutti.

Al momento però ciò che è avvenuto non è più reversibile. Si rende pertanto necessario comprendere come sia stato possibile un atteggiamento di questo genere, già iniziato con l’intenzione del Direttore dei Laboratori dell’INFN nel 2013, di chiudere l’attività del Dott. Celani. Inoltre, nell’anno successivo, dopo che la notizia della seconda candidatura al Nobel era trapelata, si sia giunti (a Febbraio 2015) al trafugamento e distruzione, con scasso, sia di strumenti scientifici e reagenti chimici specifici, che soprattutto dei documenti appartenenti allo Stato che lo stesso Celani custodiva nei vari armadi, dei quali uno era “blindato”.

 

                                                      

Il significato della verità - Ma ciò che si vorrebbe capire è per quale motivo un boiardo di Stato e un suo dipendente colpevoli di un atto del genere possano agire contro gli interessi dell’Istituto stesso in cui, nominalmente erano dipendenti od addirittura Dirigenti.

Ma il tempo è inesorabile e il Dott. Celani, che ha superato la soglia dell’’età pensionabile, è riuscito a mantenere senza stipendio né altro tipo di sovvenzioni, la sua presenza presso l’INFN per proseguire gli esperimenti su questo tipo di energia. Ciò è avvenuto grazie soltanto all’interesse di alcuni “volenterosi” che a livello politico, hanno, richiamato l’attenzione per lasciare a questo Scienziato la possibilità di concludere la propria ricerca e possibilmente svilupparla ulteriormente. I recentissimi risultati sono particolarmente promettenti, come riportato e dettagliatamente discusso in recenti Conferenze Internazionali.

Ma quale prezzo il nostro Paese sta pagando a causa di certi boiardi di Stato, mantenuti a tutela proprio delle più prestigiose Istituzioni pubbliche, come l’ INFN?

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