L'informazione non è un optional, ma è una delle condizioni essenziali dell'esistenza dell'umanità. La lotta per la sopravvivenza, biologica e sociale, è una lotta per ottenere informazioni.

Publishing (234)

 

Lorena Isabellon
contatto
 

November 21, 2025

 

Occorrevano il talento e la sensibilità dello storico dell’arte moderna e contemporanea Flavio Caroli, noto nell’armonizzare erudizione e vivacità narrativa, per reggere le fila di questo straordinario diario che ripercorre il mistero di una vita straordinaria. COME IN UNO SPECCHIO di Flavio Caroli è quasi una sceneggiatura di un film, un viaggio alla scoperta dell’affascinante figura della giovane donna  cremonese, Sofonisba Anguissola, la prima pittrice professionale  della storia dell’arte italiana e non solo che ha vissuto fra il periodo del Rinascimento e il secolo del Barocco. Epoche di grande splendore artistico e culturale. Sofonisba esegue, in modo encomiabile,  molti ritratti su commissione coadiuvata dalla sorella Lucia altrettanto talentuosa nella pittura, come sostiene il Vasari parlandone con Michelangelo  e, affermando che Lucia, ha un livello di talento e abilità pari a quello di sua sorella.  Sofonisba spiccherà il volo mentre Lucia resterà nell’ombra. Michelangelo nutriva una grande stima artistica e intellettuale per Sofonisba, la loro conoscenza nasce grazie ad un semplice  disegno di questa giovane pittrice cremonese datato 1554, che mostra il fratello Asdrubale morso da un granchio, ad attirare  l’attenzione di Michelangelo su questo  ritratto eccezionale non è solo la capacità della giovane artista nel riprodurre i tratti fisici, ma anche la sua abilità nel trasmettere la personalità e l'anima del soggetto.  Dal diario (…)  Oggi è arrivata una lettera, caro diario, indovina di chi?  Di Michelangelo. Proprio di Michelangelo Buonarroti. Quel mitico gigante mostra un apprezzamento evidentemente eccezionale per il mio disegno nel quale ho rappresentato, con divertimento, un fanciullo morso da un granchio. Il mio intento era evidente: mostrare il dolore fisico nelle fattezze di un volto, rappresentare cioè quelli che Leonardo ha definito “i moti dell’animo”(…).  Questo disegno  è considerato  la fonte d'ispirazione per il dipinto di Caravaggio, "Ragazzo morso da un ramarro”. Il successo internazionale  di Sofonisba Anguissola  non ha eguali e la conduce nel 1559, come prima tappa del suo percorso professionale,  alla corte di Madrid. Due amori sono presenti nel corso della sua vita. Il secondo matrimonio in cui lui, Orazio Lomellini, che ha ventitre  anni meno di lei, si rivelerà come l’unica vera grande storia d’amore. Dal diario: (…) La verità, adesso devo dirlo, è che sono innamorata. Ho quarantasette anni. Per la prima volta sono innamorata. E’ una parola di cui non conoscevo il significato. La mia anima vuole solo lui. Il mio corpo prova sensazioni indescrivibili. Non sapevo nulla di tutto ciò. Ho capito che l’amore è una questione di buchi nell’anima. Tutti noi abbiamo dei buchi nell’anima. Ogni tanto arriva qualcuno che riempie, o compensa, quei buchi nell’anima (…). Sofonisba Anguissola ebbe una vita molto lunga. La sua longevità è eccezionale per l'epoca in cui ha vissuto ed è stata una delle prime artiste italiane a raggiungere la fama europea.  All’età di novantasei anni fu ritratta da Antoon van Dyck un celebre giovane, frizzantino, pittore fiammingo. Fu allievo di Peter Paul Rubens e divenne il primo pittore di corte in Inghilterra sotto Carlo I Stuart. Con il racconto COME IN UNO SPECCHIO Il diario segreto di Sofonisba Anguissola il professore Flavio Caroli ci porta una storia  forte e commovente, sostenuta da una scrittura affascinante al contempo realistica e poetica. Uno dei libri più importanti della narrativa italiana di quest’anno.

 

Flavio Caroli

Storico dell’arte e critico d’arte italiano (n. Ravenna 1945). Laureatosi in Lettere moderne (1968) e specializzatosi in Storia dell’arte (1972) presso l’Università di Bologna, qui ha intrapreso la carriera accademica, svolgendo successivamente attività di docenza nelle università di Salerno (1990-93) e Firenze (1993-94). Responsabile scientifico delle attività espositive di Palazzo Reale a Milano (1997-2004), ordinario di Storia dell’arte moderna presso il Politecnico di Milano dal 1995, tra i temi preferenziali dei suoi studi vi è l’analisi dei modelli introspettivi ravvisabili nella produzione artistica del mondo occidentale, sui quali ha condotto approfondite comparazioni con tradizioni figurative extraeuropee; C. ha inoltre condotto studi sull’arte del Cinquecento e sulla fisiognomica. Tra le sue pubblicazioni occorre citare: Lorenzo Lotto e la nascita della psicologia moderna (1975); Europa, America. L’astrazione determinata (1976); Primitivismo e cubismo (1977); La politica dell’arte (1979);  I capolavori parlano. Cinque secoli di pittura moderna (1982); La pittura contemporanea dal Romanticismo alla Pop Art (1987); Tiziano (1990); Leonardo, studi di fisiognomica (1991); Storia della fisiognomica. Arte e psicologia da Leonardo a Freud (1995); L’anima e il volto. Ritratto e fisiognomica da Leonardo a Bacon (1998); La storia dell’arte raccontata da Flavio Caroli (2001); Le tre vie della pittura (2004); Arte d’Oriente, Arte d’Occidente, 2006; Tutti i volti dell’arte (2007); Il Volto di Gesù (2008); Il volto dell'Occidente: i venti capolavori che hanno fatto l'immagine della nostra civiltà (2012); Anime e volti: l'arte dalla psicologia alla psicoanalisi (2014); Con gli occhi dei maestri (2015); Il museo dei capricci. 200 quadri da rubare (2016); L'arte italiana in quindici weekend e mezzo (2018); Elogio della modernità (2019); La grande corsa dell'arte europea (2020); I sette pilastri dell'arte di oggi (2021). C. è inoltre autore dei romanzi Mayerling, amore mio (1983), Trentasette, il mistero del genio adolescente (1996), Voyeur. I segreti di uno sguardo (2014) e del memoir Storia di artisti e di bastardi (2017).

 

COME IN UNO SPECCHIO
Il diario segreto di Sofonisba Anguissola
Flavio Caroli
Rizzoli Editore
Pagine 189


 

November 16, 2025

Di pagina in pagina  una sottile inquietudine si impadronisce del lettore: merito di una narratrice generosa, che scrive con lucidità e vigore, guidata da un’intelligenza solida e concreta delle relazioni umane  Dacia Maraini con il suo ultimo libro  SCRITTURE SEGRETE - Le donne che hanno cambiato il mondo con la parola - ha letteralmente rivoluzionato il modo di guardare  la storia della scrittura femminile, che è stata a lungo marginalizzata, raccontando i fatti per quelli che furono riportando a nuova luce  scrittrici ignorate o dimenticate, mistiche, cortigiane e rivoluzionarie.  Nel Medioevo, ad esempio,  le donne  non avevano nessun accesso all’insegnamento e non potevano leggere, non avevano la parola, non avevano la possibilità di accedere alla scrittura responsabile; pochissime lo hanno potuto fare e spesso quelle poche che avevano la possibilità di scrivere non venivano prese sul serio. Avendo letto anche le mistiche, l’autrice  Dacia Maraini ha scoperto tutto un mondo che non poteva esprimersi. Le mistiche hanno scritto testi bellissimi che sono rimasti purtroppo nascosti nei conventi.  Le cortigiane al contrario  avevano accesso all’istruzione. Fare la cortigiana significava poter disporre liberamente di sé, del proprio tempo, leggere e studiare, tutte cose negate anche alle donne  di rango più elevato. Il ruolo principale della donna era legato al matrimonio e alla maternità. Nel  matrimonio medievale l’idea dell’amore non esisteva proprio, l’idea dell’amore nasce nell’Ottocento con il Romanticismo ma questa è un’altra storia.

Nel libro SCRITTURE SEGRETE  - Le donne che hanno cambiato il mondo con la parola di Dacia Maraini tante meravigliose “favole vere”. Grazie alla propria determinazione le oltre settanta  protagoniste  sono diventate donne forti e libere. Piccole grandi donne che hanno trovato il coraggio di non farsi rubare la vita, di credere nei propri sogni e di trasformarli in realtà. Donne che hanno magistralmente usato la scrittura  e la parola come  forma di  liberazione  e affermazione.

IL libro SCRITTURE SEGRETE  - Le donne che hanno cambiato il mondo con la parola di Dacia Maraini è di vasto respiro, condotto con sapienza. Un affresco articolato e un racconto avvincente. Un libro potente un vero capolavoro. Davvero ci si dissolve in questo libro e ci si innamora delle protagoniste: si prova una forte empatia per le loro storie e i loro sentimenti e alla fine ci si sente un po' sole. E si vorrebbe ricominciare.

Dal libro (…) La storia del talento femminile  è effettivamente più che una storia di scoraggiamento: è una storia di repressione. Qualche tempo fa in America, in una università pubblica, una docente di lettere mi ha fatto notare che  su Wikipedia alla voce Italian Literature non si trovava nemmeno un nome di donna. E questo su un’importante fonte di informazione alla portata degli studenti! La discriminazione continua ancora oggi. Il mercato è aperto alle donne , anche perché le donne sono le lettrici più numerose. Non c’è discriminazione sul piano del mercato. Il problema comincia quando dal mercato si passa alle istituzioni letterarie  dove si stabiliscono i valori per le prossime generazioni, dove si fissano le gerarchie, i nomi prestigiosi che diventeranno i modelli di riferimento del Paese. (…).

 

Dacia Maraini è autrice di romanzi, racconti, opere teatrali, poesie e saggi, editi da Rizzoli e disponibili in BUR, tradotti in oltre venticinque Paesi. Nel 1990 ha vinto il Premio Campiello con La lunga vita di Marianna Ucrìa e nel 1999 il Premio Strega con Buio. I suoi ultimi romanzi:  Una rivoluzione gentile (Rizzoli 2021) - Vita mia (Rizzoli 2023).

 

SCRITTURE SEGRETE 
Le donne che hanno cambiato il mondo con la parola
Dacia Maraini
Rizzoli Editore
Pagine 365

November 10, 2025

 

Siamo in una fase di incertezza internazionale, ordine globale sospeso per la competizione fra Russia Cina e gli Stati Uniti; prevale una dimensione tribale del potere in queste grandi potenze e naturalmente ci sono scosse a catena che entrano non solamente nella vita e nelle relazioni degli Stati ma nella vita di tutti noi. Viviamo in una situazione di incertezza permanente dove i conflitti attraversano fasi acute di scontri e poi momenti di cessate il fuoco anche all’interno delle nostre società. Comprendere ciò che sta accadendo non è solo necessario, è nostro dovere.  Nel  libro, che in questo momento  tutti dovremmo leggere per comprendere meglio la complessità della situazione geopolitica internazionale attuale: LA SCOSSA GLOBALE – L’effetto Trump e l’età dell’incertezza,  il giornalista  Maurizio Molinari   analizza in modo approfondito le cause e svela il drammatico scenario che potrebbe delinearsi  in futuro. E lo fa anche con cognizione storica avvalendosi di uno stile chiaro e sintetico, riuscendo a fornire una dettagliata e obiettiva cronaca degli avvenimenti.  Un dossier documentato e argomentato con assoluta lucidità e precisione su uno dei temi più dibattuti del momento che senz’altro, non può lasciare indifferenti. Nel saggio LA SCOSSA GLOBALE emerge il rigore giornalistico  di Maurizio Molinari con  analisi scrupolose  e  grafici relativi all’UE della Difesa con quota di PIL impiegato per fonte di finanziamento dal 2019 al 2026 e grafici riferiti alle nazioni con le più grandi riserve di petrolio ovvero i giganti dell’energia: Usa, Arabia Saudita e Russia. Nel libro LA SCOSSA GLOBALE – L’effetto Trump e l’età dell’incertezza di Maurizio Molinari, per completezza di informazione, trovano  spazio interessanti mappe che offrono una visione immediata e chiara  non soltanto dell'assetto geopolitico ma  mostrano come si combatte anche sotto terra evidenziando tunnel sotterranei in Corea del Nord, i tunnel sotto la striscia di Gaza, l’area di cantiere del bunker sotterraneo a Pechino, altre mappe mostrano il sistema difensivo multistrato degli USA, il sistema difensivo areo israeliano, le miniere nello spazio ovvero i metalli presenti sugli asteroidi, le terre rare nel mondo: estrazione e riserve stimate ( produzione 2020 e 2021) tanto per citarne alcune. Un libro eziologico, una sorta di bussola per comprendere da dove la genesi, in cui  si percepisce l’empatia e  il senso di responsabilità morale. Dal libro (…)  risorse  come le terre rare, le criptovalute, l’intelligenza artificiale, l’acqua e i satelliti spaziali ci obbligano a guardare alla sfida neomercantilistica fra Usa e Cina in maniera ibrida, ovvero  tenendo presente non solo gli equilibri commerciali nelle manifatture e lo sfruttamento dell’energia tradizionale,  ma anche diverse fonti di ricchezza che ci portano a ripensare l’industria mineraria, l’uso del cosmo come spazio economico, la definizione stessa del denaro e dell’alta tecnologia.  Cresce così  la sensazione di  essere arrivati al momento nel quale il nuovo secolo ridisegna le nostre vite, trasformando in archeologico quanto resta del Novecento (…).

 

 

Molinari, Maurizio. – Giornalista e scrittore italiano (n. Roma 1964). Dopo aver studiato all'Università Ebraica di Gerusalemme e al Manchester College di Oxford, si è laureato in Scienze politiche e in Storia all'Università “La Sapienza” di Roma. Giornalista professionista dal 1989, ha lavorato per La voce repubblicana prima di diventare corrispondente per La stampa da Gerusalemme, Bruxelles ma soprattutto da New York. Specializzato in politica estera e questioni internazionali, dal 2016 al 2020 è stato direttore del quotidiano di Torino e dallo stesso anno al 2024 ha diretto la Repubblica, della quale è attualmente editorialista. Della sua densa produzione saggistica si citano qui: Il paese di Obama (2009, Vincitore del Premio Capalbio 2011), Gli italiani di New York (2011), Governo Ombra (2012), L'Aquila e la farfalla (2013), Il califfato del terrore (2015), Jihad. Guerra all'Occidente (2015), Duello nel ghetto (2017), Il ritorno delle tribù (2017), Perché è successo qui. Viaggio all'origine del populismo italiano che scuote l'Europa (2018), Assedio all'Occidente. Leader, strategie e pericoli della seconda guerra fredda (2019), Atlante del mondo che cambia (2020), Il campo di battaglia. Perché il Grande Gioco passa per l'Italia (2021), Il ritorno degli imperi. Come la guerra in Ucraina ha stravolto l'ordine globale (2022), Mediterraneo conteso (2023), La nuova guerra contro le democrazie (2024) e La scossa globale (2025).

 

LA SCOSSA GLOBALE
L’effetto Trump e l’età dell’incertezza
Maurizio Molinari
Rizzoli  Editore
Pagine 315

 

November 04, 2025


Rileggere oggi un libro sull'Europa scritto  poco dopo la sua costituzione è tutt’altro che superfluo. Giovanni Reale è stato uno dei nostri intellettuali più originali e raffinati. Ha interpretato in libri che sono insieme saggi e viaggi romanzeschi, alcuni capolavori della letteratura mondiale. Nel saggio Radici culturali e spirituali dell’Europa - Per una rinascita dell’ “uomo europeo” - edito nel 2003 - si spronano e si combattono la scienza,  la letteratura e la filosofia, i fatti umani e la Storia. Lo storico Giovanni Reale usa una lingua generosa, svelta e nello stesso tempo evocativa. Con elegante e sobrio spirito etico mette in scena i protagonisti della reale storia dell’Europa. In un mondo in cui tutti sembrano avere la risposta giusta a ogni domanda, la scienza, la filosofia e la storia  viaggiano controcorrente ed è per questo che rileggere  a distanza di ventidue anni  dalla sua prima edizione,  le pagine del saggio  Radici culturali e spirituali dell’Europa - Per una rinascita dell’“uomo europeo” di Giovanni Reale - è stato uno dei massimi esperti di filosofia antica in campo internazionale - significa trovare precise risposte  a domande urgenti sull'identità europea, significa trovare spunti da approfondire per affinare il proprio spirito critico di fronte alle sfide della realtà. In questo straordinario saggio ritornano a nuova luce autorevoli pensatori che  con  le loro grandi opere hanno rappresentato in modo esemplare il pensiero filosofico della tradizione occidentale. Il libro Radici culturali e spirituali dell’Europa - Per una rinascita dell’“uomo europeo” di Giovanni Reale è un’erudita puntuale ricognizione del vasto e dibattuto universo della storiografia. Un affascinate percorso attraverso i secoli, composto da brevi saggi, numerosi atti di convegni e citazioni estratte da libri di pensatori autorevoli, che coprono varie aree del sapere come filosofia, letteratura e scienze. Un saggio denso di riflessioni, che ci aiuta a comprendere le origini della nostra storia. Il monito di  Giovanni Reale: (…) Se non si vuole ridurre l’Europa a una pura sfida politica o economica, bisogna avere il coraggio di gettare lo sguardo sull’origine della nostra storia, sulla possibilità di rinnovare l’uomo europeo, facendo vivere in forma nuova le sue radici culturali e spirituali. Poiché, come ebbe a dire Max Scheler, “mai e in nessun luogo i semplici trattati hanno creato una comunità, al massimo essi la esprimono” (...).

 

Giovanni Reale (1931-2014)   è stato uno dei più importanti filosofi italiani, nonché  uno dei massimi esperti di filosofia antica in campo internazionale, Reale è stato autore di una monumentale Storia della filosofia greca e romana (Bompiani Editore 2004)  e di innumerevoli contributi e saggi scientifici, su Platone, Aristotele, Seneca, Plotino e Agostino, molti dei quali destinati alla circolazione internazionale, attraverso la traduzione in diverse lingue straniere.

Nel 1982 ha fondato la collana Vita e Pensiero Temi metafisici e problemi del pensiero antico.

Numerose le pubblicazioni con molte case editrici.

Dal catalogo  Raffello Cortina Editore  ha pubblicato, nella collana Scienza e Idee, "Saggezza antica" (1995), "Corpo, anima e salute" (1999), "Quale ragione?" (con Dario Antiseri, 2001)  e "Radici culturali e spirituali dell'Europa" (2003). 

 

Radici culturali e spirituali dell’Europa
per una rinascita dell’“uomo europeo”
Giovanni Reale
Edizione Mondolibri su licenza  Raffaello Cortina Editore (2003)
Pagine 183
 

 

 

November 01, 2025

 

 George Eliot for François D'Albert

Dietro lo pseudonimo maschile di George Eliot si nascondeva Mary Anne (Marian) Evans (1819–1880), una delle scrittrici più importanti dell'età vittoriana.
Essere un'artista donna in quel periodo significava affrontare una doppia battaglia: non solo lottare per la parità professionale in un ambiente dominato dagli uomini, ma anche subire un giudizio diffuso che considerava il genio femminile come per natura inferiore. Questa combinazione di pregiudizi ha spesso negato il pieno riconoscimento alle loro opere.
Mary Anne Evans adottò uno pseudonimo maschile per due ragioni principali. Voleva essere presa sul serio ed evitare che i suoi romanzi fossero etichettati come letteratura minore "per signore". Inoltre, intendeva proteggere la sua opera dal forte pregiudizio sociale che la colpiva a causa della sua vita privata: viveva da vent'anni come una moglie con il filosofo e critico George Henry Lewes, un uomo sposato.


Nata nelle Midlands, Mary Anne Evans dimostrò subito una spiccata intelligenza. La sua formazione fu influenzata dall'accesso alla biblioteca di Arbury Hall e da un ambiente religioso vario. Dopo la morte della madre, Mary Anne si trasferì con il padre a Foleshill e iniziò a frequentare la società intellettuale di Coventry, in particolare il circolo dei liberi pensatori di Charles Bray. Queste conoscenze la portarono a sviluppare un pensiero liberale e a maturare dubbi sulla verità letterale della Bibbia. La sua prima opera di rilievo fu la traduzione della Vita di Gesù di David Strauss (1846). Dopo la morte del padre, si trasferì a Londra e divenne vicedirettore (dal 1851) della rivista radicale The Westminster Review.
Il 1854 segnò l'inizio della sua unione con George Henry Lewes.


Sebbene l'unione non fosse legale, la coppia si considerava sposata. La loro vita non convenzionale causò scandalo e portò la società letteraria londinese a isolarli inizialmente.
Mentre scriveva per la Review, Evans maturò la decisione di dedicarsi alla narrativa. Sotto il nome di George Eliot, pubblicò nel 1857 Scenes of Clerical Life e, nel 1859, il suo primo romanzo completo, Adam Bede, che riscosse un successo immediato. Nonostante la sua vera identità fosse stata rivelata, la sua popolarità come autrice non fu intaccata.


Dopo la morte di Lewes nel 1878, Eliot sposò John Walter Cross, un uomo d'affari più giovane di vent'anni, nel 1880, pochi mesi prima della sua morte. A causa delle sue convinzioni agnostiche e della sua relazione non tradizionale con Lewes, le fu negata la sepoltura a Westminster Abbey; riposa nel cimitero di Highgate, accanto a Lewes. L'opera più celebre di Eliot, Middlemarch (1872), è considerata una pietra miliare nella storia del romanzo inglese. I suoi romanzi, ambientati soprattutto nella provincia britannica, sono noti per lo stile realista e la profonda analisi psicologica dei personaggi, evidenziando il conflitto tra i sogni individuali e i limiti imposti dalla società. Nonostante un breve declino di fama nel XX secolo, George Eliot è stata rivalutata dalla critica (tra cui Virginia Woolf) e oggi è riconosciuta come un'autrice essenziale e una maestra di stile e chiarezza di pensiero. Molte donne hanno lottato per la libertà e l'autonomia in diversi ambiti.
Troppe, tuttavia, sono rimaste ignorate e dimenticate dalla storia. Per poter agire liberamente nelle arti, sono state costrette a ricorrere a pseudonimi maschili. Le conquiste dei propri diritti sono ancora molto spesso calpestate e la libertà individuale non sempre è attuabile.

 

October 29, 2025

 

Non capita spesso di percorrere così febbrilmente le pagine di un libro, per arrivare in fretta più avanti. Al centro l’ineluttabilità dei sentimenti, le passioni divoranti e la purezza trasformate in talentuosa scrittura. La biografia con la verve del romanzo,  IL MONDO CHE SARÀ di Luigi Fontana è un racconto appassionante,  poetico e stupefacente, scritto con un linguaggio incisivo e potente. Luigi Fontana ci illustra la sua vita attraverso quella intensa  di suo padre, Jimmy Fontana, uno dei più importanti Cantautori degli Anni ’60, ce la illustra come se visitassimo una pinacoteca dove ritroviamo anche i profili di “quelli che contano”  nel campo delle arti, della musica, dello spettacolo. Uomini e donne che Luigi Fontana ha avuto modo di frequentare e conoscere. Ma c’è un connotato che fa di questa biografia qualcosa di molto diverso dai flash dei rotocalchi intorno alla vita privata degli uomini di successo. Ed è la descrizione meticolosa e la costante ricerca nel tempo di Luigi Fontana narratore, la sua attenzione nell’individuare la strada che ha portato la gente famosa   ad essere quello che è, e quali siano stati gli ostacoli che ognuno ha dovuto superare.  Al pari dei grandi ritrattisti, Luigi Fontana coglie i numerosi particolari, in intuizioni lampeggianti, l’essenza di una personalità, le sue sfumature, le contraddizioni, le qualità e le debolezze, mosso unicamente dal desiderio di comunicare anche la sua personale esperienza, con una grande quantità di dettagli. Narrando la sua vita, con il IL MONDO CHE SARÀ, Luigi Fontana oltre ad aver creato con la parola scritta, un encomiabile tributo al padre,  ci insegna senza volerlo a meditare sulla nostra, come magnificamente espresso nella "call-to-action" finale in quarta di copertina: Penso che la vita sia una grande, irripetibile opportunità. Una canzone da inventare. Un libro da scrivere. Un sorriso da regalare agli altri. ‘Il mondo che sarà’ è tutto questo per me. È il mio sorriso per chi lo cercherà

 

Luigi Fontana (nome d’arte di Luigi Sbriccoli) è un cantante, pianista, compositore, arrangiatore e produttore musicale, nato a Macerata, ma romano di adozione. Figlio primogenito di Jimmy Fontana, uno dei più importanti Cantautori degli Anni ’60, Luigi ha seguito il padre nella sua vita artistica per oltre trent’anni, calcando, accanto  a lui, le tavole dei palcoscenici di tutto il mondo. Autore di Colonne Sonore, doppiatore di Cartoni Animati e Cantautore anch’egli, ha pubblicato nel 2014 il suo album da solista L’illusionista e altre storie.
Attuale Presidente dell’Unione Nazionale Autori (U.N.A.), Delegato del Nuovo IMAIE e Consigliere di Sorveglianza della S.I.A.E., è oggi profondamente impegnato in attività a favore dei suoi colleghi, di musica e di ogni altro settore artistico, in difesa dell’Arte e della Cultura nazionali.

 

IL MONDO CHE SARÀ
La storia della mia vita accanto al mio grande papà
Luigi Fontana
Edizioni Readaction
Pagine 479

 

 

 

 

 

 

 

 

October 28, 2025

 

Mary Shelley 

Si dice che Mary Shelley si riunisse con il marito, Percy Shelley, Lord Byron e altri amici per raccontare storie di mistero fino a tarda notte. Proprio dopo una di queste riunioni, le venne in mente l'idea centrale di Frankenstein, l'opera che la rese celebre.

Mary e Percy Shelley trascorsero l’estate del 1816 sul lago di Ginevra. A causa della pioggia incessante, il gruppo, che includeva Byron, fu costretto a restare a lungo chiuso in casa. Parlarono di esperimenti per rianimare la materia morta e si lessero storie di fantasmi. Fu allora che Byron propose una sfida: ognuno avrebbe dovuto scrivere una storia di fantasmi. Da quel gioco nacque uno dei romanzi più importanti della storia della letteratura inglese.
Forse è sorprendente sapere che il romanzo Frankenstein o il moderno Prometeo è considerato la prima grande opera letteraria di fantascienza. Ed è ancora più sorprendente che in molti ignorino che questo libro – la cui storia è poi approdata al cinema, in televisione e persino nei cartoni animati – sia stato scritto da una donna: Mary Shelley. Non solo: lo scrisse in un’epoca in cui le probabilità per una scrittrice di raggiungere la fama erano pressoché nulle. La vita di Mary Shelley fu tanto affascinante quanto la sua opera: caratterizzata da grandi tragedie, un amore che conservò nel cuore fino alla morte e un'esistenza piena di audaci avventure. Le vicende della sua vita potrebbero ispirare la trama di un altro eccellente romanzo.“Provare amore per un altro mi trascinerà nell’ingranaggio dell’esistenza che conduce la gente, e dal quale per ora sono escluso.” (Mary Shelley, Frankenstein) Nonostante Mary Shelley sia entrata nel novero dei grandi scrittori della letteratura universale grazie a Frankenstein, quest'ultimo non fu certo la sua unica opera. Scrisse altri romanzi e opere teatrali che negli ultimi anni hanno attirato sempre più l’attenzione degli esperti. Travolto dalla fama quando l'autrice era ancora in vita, Frankenstein mise in ombra per molti anni le sue altre creazioni. Mary Shelley nacque a Londra, il 30 agosto 1797, in una famiglia di stirpe nettamente progressista. Suo padre, con il quale Mary ebbe sempre un rapporto molto stretto, era William Godwin, filosofo, giornalista e scrittore. Sua madre, Mary Wollstonecraft, fu una filosofa pioniera del movimento femminista. Purtroppo, la madre di Mary morì durante il parto, apparentemente a causa di una grave infezione e di una febbre altissima. La donna aveva avuto una figlia prima di sposarsi, che il padre di Mary accolse come figlia sua. Le due bambine crebbero come sorelle, instaurando un rapporto molto intimo che conservarono per tutta la vita. Quando Mary aveva 3 anni, suo padre si sposò con una vicina, che a sua volta aveva due figlie. Sembra che Mary non andasse d’accordo con la matrigna, arrivando perfino a odiarla. Ciononostante, si può affermare che ebbe un’infanzia e un’adolescenza felici. Suo padre educò Mary e la sorellastra Claire in modo molto liberale, dando loro accesso a un’ampia formazione e assicurandosi che diventassero due donne molto istruite.

Citazioni da Frankenstein

    • “È più felice quell’uomo che crede che la sua città natia sia il mondo intero, di quello che aspira a divenire più grande di quanto la sua natura gli consenta.“
    • “Un essere umano perfetto dovrebbe sempre mantenere la mente calma e serena e non permettere che la passione o che un desiderio passeggero disturbino mai la sua tranquillità.“

                     Alcune curiosità su Mary Shelley e il suo Frankenstein

     Mary Shelley scrisse il suo romanzo più famoso, considerato uno dei capolavori della letteratura inglese, a soli 19 anni. Ci volle circa un anno per lavorare alle correzioni con il marito, Percy Shelley, e per trovare un editore. Il romanzo venne pubblicato nel 1818 in forma anonima, con una dedica al padre di Mary Shelley, William Godwin. Per anni pubblico e critica nutrirono il sospetto che il libro fosse opera di Percy Shelley. Il romanzo vedrà il nome dell’autrice in copertina soltanto nel 1831.
L’unico figlio sopravvissuto di Mary Shelley si chiama Percy Florence Shelley. Florence, come Firenze, la città in cui è nato. Nel suo viaggio tra le più belle città d’Europa Mary Shelley trascorse anche lunghi periodi in Italia. Tra le città che visitò ci sono anche Torino, Milano, Bologna, Napoli e Roma. Percy Shelley morì in mare tra La Spezia e Livorno, venne cremato a Viareggio e seppellito nel cimitero acattolico di Roma.
La prima edizione italiana di Frankenstein venne pubblicata soltanto nel 1944 da Ranieri Cochetti.

Le difficoltà che le donne incontravano in ogni forma d'arte, in un'epoca in cui l'uomo doveva essere l'unico artefice del pensiero, penalizzavano la forza, l'intelligenza e la genialità di molte grandi artiste. Mary Shelley era una di queste. Niente riuscì a fermarla e, grazie alla sua determinazione, Frankenstein è un'opera la cui lettura è ancora oggi stimolante e fondamentale.

October 24, 2025

 

Dopo il magnifico romanzo  Il profumo delle foglie di limone Clara Sánchez torna con un racconto magico  e ipnotico, che s’interroga sul tempo e sulle innumerevoli possibilità che ogni scelta racchiude in sé. Una storia di amore e di colpa, di verità nascoste e di coraggio che rimane impressa nel cuore. Nel recente  romanzo  La casa che attende la notte dell’autrice Clara Sánchez ciò che è estremamente improbabile prima o poi si verifica. Fatti così improbabili, inattesi e inverosimili, così fuori da ogni logica che però, inesorabilmente accadono. E  spingono la protagonista Alicia, una studentessa ventenne di Madrid,  baby-sitter di Rafael, un bambino di nove mesi dotato di un acuto intuito,  a chiedersi se, nella sua quotidianità,  si tratti di semplici coincidenze oppure di segni del destino, indizi di una volontà invisibile che governa il corso delle cose.  A questo interrogativo cerca di rispondere il romanzo La casa che attende la notte di Clara Sánchez. È lei a guidarci in un viaggio suggestivo attraverso le leggi che governano il caso e i meccanismi dell’universo in cui viviamo. Reinventando le vite di tre personaggi: il piccolo Rafael, la sua tata Alicia e lo spirito di Hugo un ragazzo che è uscito di casa e non vi ha fatto più riorno, con un linguaggio di incomparabile bellezza, Clara Sánchez ci esorta a credere più che nell’agire di forze misteriose, nella forza del principio dell’improbabilità perché come ci ricorda anche una nota citazione di Shakespeare: ci sono più cose in cielo e in terra, Orazio, di quante non ne comprenda la tua filosofia.

Il romanzo La casa che attende la notte dell’autrice spagnola Clara Sánchez è un racconto affascinante, un viaggio collettivo ed esistenziale che si snoda anche oltre le porte del tempo, dentro la nostra storia, dentro le storie di tutti noi. Dal libro La casa che attende la notte: (…) Nessuno di noi sa cosa si porta dentro dalla nascita (…).

La casa che attende la notte dell’autrice spagnola Clara Sánchez è un romanzo atipico straordinariamente incalzante e prodigo di colpi di scena che tiene inchiodati fino all’ultima pagina.

 

 

Clara Sánchez è l’unica scrittrice ad aver vinto con i suoi romanzi i tre più importanti premi letterari spagnoli: il premio Alfaguara con La meraviglia degli anni imperfetti, il premio Nadal con Il profumo delle foglie di limone, bestseller che ha venduto un milione di copie, in cima alle classifiche di vendita per anni, e il premio Planeta con Le cose che sai di me. In Italia sono tutti pubblicati da Garzanti, insieme a La voce invisibile del vento, Le mille luci del mattino, Entra nella mia vita, La forza imprevedibile delle parole, L’amante silenzioso, L’estate dell’innocenzae l’attesissimo seguito del Profumo, Lo stupore di una notte di luce. Nel 2018 ha partecipato con un racconto all’antologia su madri e figli

 

La casa che attende la notte
Clara Sánchez
Editore Garzanti
Pagine 200

 

October 18, 2025

Mirko Lainati è un giovane autore che, con acume e profondità, sa condurre il lettore in una riflessione necessaria per l'esplorazione del Sé e della società. La sua ultima opera è una raccolta di racconti che funge da specchio per l'esperienza umana. Attraverso queste narrazioni, il lettore è invitato a un'esplorazione introspettiva, trovando in ogni storia un punto di riferimento per una migliore comprensione e collocazione nel mondo e nella società spesso distratta o comprensiva.
Il suo "Prosopon" è il libro che getta la maschera. Con la forza delle sue parole, svela il volto dietro le apparenze e si erge a manifesto della libertà di essere e del valore dell'educazione alla consapevolezza.


      D-"Ciao Mirko, complimenti per il tuo secondo libro, Prosopon. La nostra prima domanda è: Qual è il messaggio principale o l'idea che hai voluto trasmettere ai tuoi lettori con questo romanzo?”

R- L’idea iniziale era quella di riuscire a trasmettere un messaggio che porto con me da una vita: chi siamo oltre la maschera… quella che indossiamo ogni giorno, quella che abbiamo creato per salvare noi stessi o che ci è stata assegnata da circostanze esterne come una società che vorrebbe omologarci al suo pensiero, un amore che non ha i sapori giusti e/o essenzialmente le paure che ci hanno frenato nel tempo. Successivamente è subentrato il pensiero di voler insegnare qualcosa a quel piccolo Mirko lì fuori che, stringendo tra le mani le storie di Berta e Dana, potrebbe ricevere la spinta giusta per comprendere meglio sé stesso o sé stessa.

    D- "Sei un autore molto giovane: Da quanto tempo coltivi la passione per la scrittura e, soprattutto, qual è la motivazione più profonda che ti spinge a continuare a scrivere?"

R- Con molta onestà potrei dire di aver iniziato a scrivere da ragazzino. Inizialmente tutti gli elaborati volgevano alla creazione di piccole storie per delle webserie, piccoli cortometraggi, pertanto connessi ad esposti più audiovisivi. Poi, devo ammettere, che il cambio di rotta è giunto con la lettura. Più leggevo e più mi rendevo conto delle infinite possibilità e del modo in cui le parole potessero aiutarmi a sviluppare messaggi e a dare una chiara immagine della forza pensiero. Riconosco, pertanto, nella lettura una delle forti caratterizzazioni della mia passione.

D_ "Pensando al ruolo della lettura in generale: Quale valore o arricchimento pensi che l'esperienza di leggere un libro possa offrire ai lettori di oggi?"

R- Oggi più che mai la lettura è una necessità e dovrebbe rappresentare interesse per tutti. Proviamo a pensare, per un secondo, ad un mondo in cui la frenesia e la velocità spingono chiunque a non assaporare gli attimi, a non vivere pienamente i momenti. Non è poi così difficile immaginarlo poiché viviamo in un contesto precisamente identico all’immaginario appena posto. Bisogna leggere anche solo per riscoprire cosa significhi vivere il momento, godersi un mondo diverso spingendo oltre il pensiero, per vedere tutto con occhi diversi e mente più libera.

         D_ Essendo così giovane, quali sono state le sfide e le soddisfazioni maggiori nell'affrontare un progetto così impegnativo come la scrittura di un intero libro?"

R- La sfida è stata, in particolar modo, trovare qualcuno che potesse aiutarmi a diffondere il messaggio. Non è facile, oggi, essere in grado di avere supporto quando scrivi con il cuore e non solo per i numeri. Mi ritengo molto fortunato e non ringrazierò mai abbastanza la mia editrice, Marzia Carocci, per avermi visto come nessuno mai leggendo in me qualcosa che andasse oltre l’immagine dell’ordinario. Le soddisfazioni sono giunte e continuano a giungere. La più grande arriva sempre quando qualcuno, avendo letto l’elaborato, mi racconta di essersi rivisto nelle storie, nei personaggi, e di aver riscoperto in esso una parte nascosta di sé.

D_"Ci sono autori, italiani o stranieri, che consideri dei veri e propri modelli o maestri e che hanno influenzato il tuo stile o il tuo modo di vedere la narrativa?"

R- Lo stesso Pirandello ha caratterizzato Prosopon permettendomi di riallacciare il vissuto che ho portato come me in quella scrittura con le maschere de Il Fu Mattia Pascal. Hesse, d’altro canto, è l’autore che ha contribuito alla formazione della mia scrittura dandomi modo, leggendo sempre di più i suoi capolavori, di cogliere quella parte introspettiva che da tempo ho tentato (erroneamente) di reprimere.

D_Progetti Futuri: "Dopo Prosopon, hai già la testa piena di nuove storie? Puoi darci qualche anticipazione sui tuoi prossimi progetti di scrittura?"

R- Direi di non aver mai smesso di lavorare. Prosopon rappresenta l’inizio di qualcosa di più grande su cui continuo a metter mano senza sosta. Ho ancora molto da voler condividere, di personale, di autentico. C’è tanto, pensandoci, che credo meriti di essere raccontato in tanti modi diversi. Potrei dire che quando una passione scorre nel sangue è difficile fermarla, soprattutto se l’ispirazione è ancora dalla tua parte.

"Mirko, ti ringraziamo per la disponibilità. Per concludere, desideriamo lasciarti uno 'Spazio Libero': un momento privo di domande, dedicato esclusivamente a te, per dire ai nostri lettori ciò che più ti sta a cuore in questo momento."

R- Vorrei dire a chi ci legge li fuori che raccontare una storia vissuta sulla pelle è estremamente difficile, così come trovare anche semplicemente la forza di condividerla.
Auguro a chiunque di riuscire a farlo e di poter trovare qualcuno che ascolti e capisca sul serio: oltre lo status, lo standard, la maschera.
Grazie davvero per l’opportunità.

 

October 17, 2025

 

Tutta la ricchezza di un’epoca a torto giudicata “barbara”, in un saggio curato da uno dei più importanti medievisti italiani. CARLO MAGNO  Un padre dell’Europa di Alessandro Barbero racchiude ampie escursioni dei costumi dell’epoca e nella vita privata del protagonista: Carlo Magno, un conquistatore che sapeva comandare.  Spiegare il Medioevo non è facile come sembra. Soprattutto per il concetto di età  di mezzo è entrato nella coscienza storica occidentale a partire dal XV  secolo come esempio negativo; un’epoca di disarmonia gotica a detta degli umanisti, di corruzione papista a detta dei riformati, di irrazionalità e di barbarie dai philosophes illuministi. E anche quando, come in età romantica,  si è passati alla sua esaltazione, si è trattato di un’apologia pretestuosa, che non ha condotto a un vero sforzo di comprensione storica. Tutto questo ha lasciato in eredità agli studiosi una moltitudine di stereotipi duri a morire e approcci storiografici contrastanti. L’autore di CARLO MAGNO  Un padre dell’Europa Alessandro Barbero ha scelto un tema unificante, quello dello studio delle strutture del potere e dei poteri come una lente attraverso cui far emergere le diverse chiavi interpretative del passato riportando a nuova luce   la vita di Carlo Magno: una vita intensissima in cui si susseguono eventi bellici e politici di primaria grandezza per l’integrità dell’Europa. Assistiamo così alle invasioni dei popoli germanici e all’incontro di questi con lo stato romano cristianizzato; seguiamo le tappe che hanno portato  alla nascita dell’Impero carolingio e alla sua trasformazione nei regni nazionali, cogliamo i momenti chiave dello scontro tra papato e impero, culminato nella celebre lotta per le investiture. CARLO MAGNO  Un padre dell’Europa di Alessandro Barbero è un lungo racconto che ci parla di monasteri e di castelli, di feudi e vassalli, di liberi comuni e signorie, di moltitudini di uomini e donne, contadini, cavalieri, monaci, mercanti, rimasti senza nome e di protagonisti celebri come Carlo Magno un eroe da leggenda. Seguendo l’intreccio dei poteri lo studioso Alessandro Barbero compone un affresco dove affiorano i mille aspetti del Medioevo: la vita sociale e l’attività culturale, la dimensione religiosa e lo sviluppo economico. Ciò che emerge è l’immagine di un millennio tutt’altro che monolitico, ma formato da un insieme di realtà temporali e geografiche ciascuna dotata di meccanismi propri e irripetibili: un’epoca di grande complessità, finalmente restituita alla propria verità storica.  CARLO MAGNO  Un padre dell’Europa dello storico e scrittore Alessandro Barbero è un saggio affascinante, una profonda riflessione sulle radici dell’Europa.  Rivive nell’opera di un grande studioso la storia di Carlo Magno: un profeta, uno statista e un precursore. Alessandro Barbero  con CARLO MAGNO  Un padre dell’Europa ci  offre una visione d’insieme ampia e documentata, condotta con abile piglio narrativo, che mostra il volto profondo di un grande statista e di una grandiosa civiltà percorsa da problemi e inquietudini  molto simili a quelle della nostra epoca “globale”. Una grande opera storiografica che risponde a molte questioni ancora aperte.

 

Alessandro Barbero ha insegnato Storia medievale presso l’Università del Piemonte Orientale. Ha vinto il Premio Strega nel 1996 con il romanzo storico Bella vita e guerre altrui di Mr. Pyle, gentiluomo, ha collaborato per molti anni con il programma Superquark di Piero Angela e i suoi podcast sono tra i più seguiti.

Tra le sue molte opere per Laterza: Dizionario del Medioevo (con C. Frugoni); Medioevo. Storia di voci, racconto di immagini (con C. Frugoni); Carlo Magno. Un padre dell’Europa; La battaglia. Storia di Waterloo; 9 agosto 378 il giorno dei barbari; Barbari. Immigrati, profughi, deportati nell’impero romano; Benedette guerre. Crociate e jihad; Lepanto. La battaglia dei tre imperi; Donne, madonne, mercanti e cavalieri. Sei storie medievali; Le parole del papa. Da Gregorio VII a Francesco; Caporetto; Dante; L’aristocrazia nella società francese del Medioevo; All’arme! All’arme! I priori fanno carne!.

 

 

CARLO MAGNO - Un padre dell’Europa
Alessandro Barbero
Editori Laterza
Pagine 451

 

 

 

Page 1 of 17
© 2022 FlipNews All Rights Reserved