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Sport (286)

 

Rino R. Sortino

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Il punto sulla 11.a giornata di calcio di Serie A

stagione 2024/2025

La Juve batte 2-0 l’Udinese al Bluenergy Stadium. Nel primo tempo sono gli ospiti a controllare il possesso palla e a fare il match. La Juventus passa in vantaggio al 19′: a seguito di un diagonale mancino di Thuram che colpisce il palo, la palla carambola  poi sulla schiena di Okoye che sfortunatamente la spedisce nella sua porta.  Al 37′ il raddoppio juventino con Savona che è il più veloce ad avventarsi sulla respinta del palo sul gran destro di Yildiz. Nella ripresa i friulani reagiscono e si lanciano all’attacco. Al 67′  il tecnico Runjaic  cambia volto al suo attacco giocandosi la carta Lucca e proprio lui colpisce la traversa all’83’ con un gran colpo di testa.

Il Bologna vince 1-0 sul Lecce al Dall’Ara. Nel primo tempo la squadra di Italiano domina sul piano fisico, ma non riesce a concretizzare, nonostante qualche buona opportunità. Solo all’84’ il Bologna sblocca la partita: Juan Miranda crossa e Orsolini con tempestività mette in rete. Il Bologna pertanto ritorna a esultare in casa dove non vinceva da addirittura sette mesi.

Il Milan batte 1-0 il Monza. I brianzoli nel primo tempo giocano meglio con un Daniel Maldini che quando parte palla al piede è imprendibile. Daniel sfiora il gol in tre occasioni: nella prima Maignan respinge il suo tiro ed altri due tiri dal limite si spengono a fil di palo. Al 43′ il Milan realizza il gol che decide la partita: il colpo di testa di Morata sbatte contro Izzo, il pallone arriva a Reijnders che in tuffo di testa non sbaglia.  Nella ripresa al 63′ Fonseca sostituisce Okafor con  Leao e la partita  cambia aspetto. Con gli spazi che inevitabilmente il Monza è costretto a lasciare, Theo e Leao si trovano più a loro agio e l’attaccante nel finale ha due grosse occasioni che non riesce a concretizzare. Con soli tre punti in tre giornate in Champions League, il Milan ora è atteso ad una sfida difficile. I rossoneri, infatti, si recano al Bernabeu dal Real Madrid campione in carica. Paulo Fonseca ha dichiarato “Giochiamo contro la favoritper vincere la Champions League, per noi è un occasione di crescere. Senza paura e con coraggio, possiamo fare una buona partita”. Carlo Ancelotti tecnico del Real Madrid  non ha molta voglia di parlare di calcio dopo la tragedia che ha colpito Valencia e la regione. “Tutti sono stati chiari. Nessuno voleva giocare. Mi sembrava la decisione giusta. Ma non siamo noi a comandare e decide chi sta al vertice. Quello che penso è che il calcio sia una festa, ma puoi farla quando stai bene”. Ancora una volta Carlo Ancelotti ha dimostrato che oltre ad essere un grande allenatore è un grande uomo di grande sensibilità.

 L’Atalanta batte 3-0 il Napoli al Maradona  Alla prima azione, la Dea sblocca subito il match al 10′, con un sinistro al volo di Lookman dopo una sponda di testa di De Ketelaere. Il Napoli reagisce subito e McTominay centra il palo dal limite. Ma è solo un episodio isolato. Al 31′ De Ketelaere  è bravissimo  a pescare sul lato opposto Lookman che dal limite fa partire un destro che finisce nell’angolino. Nella ripresa  l’Atalanta lascia il pallino del gioco al Napoli per poi partire in contropiede. Al 66′ Carnesecchi con una grande parata salva sul colpo di testa di Buongiorno. Nel finale al 92′  il neoentrato Retegui realizza con un destro al volo ed è il suo undicesimo centro in campionato, su undici partite. Senza un punto di riferimento in attacco, dove Lukaku è stato annullato da Hien, il Napoli ha mostrato problemi nella costruzione del gioco,

L’Hellas Verona sconfigge  3-2 la Roma. Partita ricca di gol al Bentegodi. Al 13′  Zalewski commette un errore clamoroso nella propria metà campo, e con un passaggio orizzontale senza senso consegna la palla direttamente a Tengstedt il quale è bravissimo a trasformarlo in rete.  La reazione della Roma è  immediata  e Soulé al 28′  sfrutta l’assist  di Zalewski e realizza. Sei minuti dopo il Verona torna di nuovo in vantaggio sfruttando un calcio d’angolo con Magnani.  Nella ripresa all’8′ Dovbyk riporta la Roma in parità su assist di Celik. Il Verona al minuto 88 trova la rete decisiva; una verticalizzazione dalla difesa giunge a Livramento  che, dopo aver resistito al contrasto di Ndicka,  serve Harroui che è bravo a mettere in rete.  Dopo questo match, la posizione del tecnico Ivan Juric  è tutt’altro che salda sulla panchina della Roma e questa  ennesima sconfitta potrebbe aprire nuovi scenari.

  L’Inter batte 1-0 il Venezia. Nel primo tempo i nerazzurri fanno la partita, ma con ritmi lenti e senza la necessaria cattiveria e precisione sotto porta. Il portiere Stankovic (figlio d’arte) riesce ad opporsi con bravura agli attacchi della sua ex squadra, ma anche il portiere Sommer  è protagonista di una grande parata. Nel secondo tempo si assiste ad occasioni da una parte all’altra, ma né Pohjanpalo né Mkhitaryan riescono a farsi trovare pronti all’appuntamento con il gol. Al 65’ l’Inter passa in vantaggio: Dimarco produce un perfetto cross dalla sinistra e capitan Lautaro  con un gran colpo di testa  non lascia scampo a  Stankovic. Il successo con il Venezia, nel complesso meritato, non è stato facile, perché i nerazzurri hanno rischiato la beffa finale. Nel recupero di 7′ durante i quali i veneti hanno tentato il tutto per tutto, c’è stato il gol di Sverko al 97′ annullato per fallo di mano su contrasto con Bisseck. La vittoria contro il Venezia consente all’Inter di portarsi a -1 dal Napoli sfruttando la  sconfitta degli azzurri contro l’Atalanta. In ogni caso domenica prossima a San Siro ci sarà la grande sfida di vertice, Inter-Napoli.

La Fiorentina batte 1-0 il Torino all’Olimpico. Dopo un primo tempo molto tattico e con poche emozioni al 41′ i viola passano in vantaggio. C’è un  lancio di Ranieri, Kean raccoglie il rimbalzo, si invola e dopo aver aggirato Maripan  mette il pallone  in rete. Nella ripresa il Torino  reagisce e l’occasione migliore è il palo colpito da Pedersen. Questo è un grande momento della Fiorentina,  con sette vittorie consecutive.

Al Castellani importantissimo successo dell’Empoli che batte il Como con un grande gol di Pellegri e del Genoa che vince a Parma e si rilancia nella corsa alla salvezza. La grande notizia di giornata è senza dubbio il ritorno in campo in Serie A nel Genoa di Mario Balotelli, a oltre quattro anni e mezzo dall’ultima volta. L’ex Brescia parte dalla panchina ed entra nel finale. Nel posticipo che chiude l’undicesima giornata di Serie A, la Lazio batte 2-1 il Cagliari e si porta a quota 22 come Atalanta e Fiorentina. All’Olimpico nel primo tempo Dia (3′) realizza approfittando di un errore di Scuffet su una punizione di Pellegrini. Un gran tiro  di Castellanos si stampa sul palo e Luvumbo (41′) pareggia grazie ad una deviazione di Gila. Nella ripresa Zaccagni (75′) riporta avanti i biancocelesti dal dischetto e nel finale i sardi restano in nove per le espulsioni contemporanee di Mina e Adopo (79′).  Tra pochi giorni giovedì sera si torna nuovamente in campo con un anticipo  per la 12a giornata.

Questi i risultati sulla 11.a giornata di calcio di Serie A

BOLOGNA-LECCE 1-0    UDINESE-JUVENTUS 0-2    MONZA-MILAN 0-1

NAPOLI-ATALANTA 0-3   TORINO-FIORENTINA 0-1  VERONA-ROMA 3-2

INTER-VENEZIA 1-0    EMPOLI-COMO 1-0    PARMA-GENOA 0-1

LAZIO-CAGLIARI 2-1

 

 

 
La 9a giornata di Serie A si apre con la vittoria dell’Udinese contro il Cagliari per 2-0. A sbloccare il match del Friuli ci pensa il solito bomber Lucca con un gran colpo di di testa (38’), mentre il raddoppio porta la firma di Davis (78’). I rossoblù sono stati costretti a giocare in dieci dal 30’ per l’espulsione di Makoumbou (doppio giallo). A seguito di questa vittoria, l’Udinese si conferma nelle zone alte di classifica.
Il Torino torna alla vittoria contro il Como per 1-0 dopo tre sconfitte di fila. Il primo tempo è di marca lariana, i granata migliorano nella ripresa, ma le migliori occasioni sono sempre degli ospiti. Milinkovic-Savic, portiere granata salva due volte su Strefezza e si supera con l’aiuto della traversa sul sinistro di Nico Paz. Nel momento migliore del Como, al 75 Braunoder effettua un folle retropassaggio corto in tuffo di testa sul quale si avventa Njie, classe 2005 che realizza al suo debutto in Serie A.
 
L’Atalanta travolge il Verona con un netto 6-1. Al Gewiss Stadium è spettacolo di gol ed emozioni. Il primo tempo si assiste ad un dominio assoluto dell’Atalanta che va in gol praticamente ad ogni azione. Al 6′ capitan De Roon raccoglie a centro area un passaggio di Lookman e all’altezza del dischetto batte Montipò. Passano tre minuti e Retegui con un gran tiro dal limite realizza il 2-0. Al 14′ De Ketelaere riceve palla dal limite dell’area di rigore, si accentra e con un gran tiro manda la palla all’ angolino alto per il 3-0. Al 29′ Lookman dopo un rimpallo fortunoso su Coppol, tira con forza e realizza. Al 34′ l’Atalamta mette a segno il 5-0 ancora con Lookman, che firma la doppietta dopo una grande azione. Il Verona, trova il gol del 5-1 al 42′ con Sarr. Nella ripresa i ritmi calano, ma l’Atalanta ha ancora il tempo per colpire una traversa con Lookman e per siglare il definitivo 6-1 ancora una volta con Retegui. Il miracolo Atalanta sempre protagonista negli ultimi campionati lo si deve soprattutto a Gian Piero Gasperini che è stato festeggiato dai tifosi bergamaschi per le sue 400 panchine. E’ la conferma che un allenatore riesce a rendere al meglio con il tempo, una volta acquisita la fiducia dell’ambiente e della società.
Il Napoli batte il Lecce 1-0. Nel primo tempo ci sono un paio di occasioni da entrambe le parti: un gol annullato a Di Lorenzo per posizione irregolare e una grande parata di Meret su colpo di testa ravvicinato di Baschirotto. Nella ripresa l’entrata in campo di Politano e Kvara fornisce più qualità agli azzurri che poi vincono la partita. Il gol arriva su calcio d’angolo: McTominay colpisce di testa, Falcone respinge e Di Lorenzo al (73′) decide la gara, ribadendo in rete una respinta del portiere. La vittoria contro il Lecce arriva grazie ad un secondo tempo in cui i partenopei, pur soffrendo la determinazione dei salentini, riescono a strappare tre punti preziosi. Questo successo importante, permette al Napoli di mantenere saldo il proprio primato in classifica.
 
La Lazio batte 3-0 il Genoa. Al 21′ la Lazio passa in vantaggio: a seguito di una lunga discesa di Tavares, la palla arriva a Noslin, il quale dopo essere rientrato sul destro, trafigge il portiere Leali. Il Genoa mantiene la gara in equilibrio fino a pochi minuti dalla fine per poi cedere. Nel finale le altre due reti: Pedro e Vecino, entrati al 62′, segnano rispettivamente all’86’ dopo una respinta non perfetta di Leali su cross di Castellanos e al 94′ con Vecino che di testa realizza su cross di Tavares (sesto in campionato). I 40mila dell’Olimpico hanno apprezzato la sesta vittoria nelle ultime sette partite. Nuno Tavares insieme a Bukayo Saka è il giocatore che ha servito più assist nei cinque maggiori campionati europei in questa stagione (sette). Il Genoa è sempre più giù, appena un punto nelle ultime cinque giornate, in attesa di poter disporre del “nuovo acquisto” Balotelli. Ma quando si naviga a fondo, si tentano “le scommesse”.
 
Inter-Juve 4-4. E’ stato un pareggio ricco di emozioni. L’Inter inizia il match con più personalità e al 15′ passa in vantaggio su rigore di Zielinski a seguito di un fallo netto di Danilo in area su Thuram. Lo svantaggio stimola la reazione della Juve. Al 20’ , McKennie serve Vlahovic a centro area e il bomber bianconero davanti a Sommer non perdona. I bianconeri continuano ad attaccare e al 26esimo una grande azione di Conceicao fornisce a Weah l’assist per mettere la palla in rete. L’Inter reagisce con determinazione: al 35esimo pareggio di Mkhitaryan con un rasoterra dal limite. Al 38′ Zielinski riporta in vantaggio i nerazzurri ancora su rigore, per un fallo in area di Kalulu su Dumfries. Nella ripresa al 53’ Dumfries segna il gol del 4-2 sugli sviluppi di un corner. A quel punto i nerazzurri sforano il gol in almeno tre circostanze, ma se non chiudi la partita, poi paghi le conseguenze. Alla ricerca di forze fresche, Motta fa entrare Yildiz e Savona al posto di Weah e Fagioli ed è proprio il giovane turco Yldiz con due reti al 72’ e al 82’ a pareggiare il match. Il rammarico del pareggio finale è più forte per l’Inter, che a metà del secondo tempo era in vantaggio di due gol, con diverse occasioni sprecate, però la Juventus con l’orgoglio che contraddistingue una grande squadra, ha saputo raggiungere il pareggio.
 
La Fiorentina travolge la Roma 5-1. Al Franchi la formazione di Palladino passa subito in vantaggio al 9′ con Kean che infila Svilar in diagonale. La reazione dei giallorossi di Juric non c’è, anzi al 17′ Beltran raddoppia su rigore. Il terzo gol immediato di Kean al 41′ è la classica mazzata che spegne definitivamente gli ardori agonistici del team giallorosso. Dopo 17 minuti con la gara già indirizzata, per rivitalizzare una situazione già compromessa, Juric effettua due cambi, dentro Zalewsky e Konè. E’ proprio con la rete di quest’ultimo calciatore al 39esimo, che la Roma tenta di riaprire il match, ma è solo un’illusione. Nella ripresa al 52′, Bove l’ex di turno, dopo essere entrato in area e dribblato come birilli alcuni difensori giallorossi, realizza e trattiene poi l’esultanza nei confronti della sua ex squadra. In seguito i giallorossi dopo essere restati in 10 per l’espulsione di Hermoso vanno a picco con Hummels all’esordio con la Roma, che si rende protagonista di una sfortunata autorete. A seguito di questa ennesima vittoria, i viola volano, mentre la posizione del tecnico Juric nella Roma è sempre più a rischio.
 
Bologna-Milan, partita che si sarebbe dovuta giocare di sabato è stata rinviata a causa dell’ordinanza del Sindaco di Bologna per il maltempo: “Il recupero si giocherà a febbraio, la data esatta dipenderà dall’andamento delle squadre in Coppa Italia e Champions League”
 
Di seguito i risultati della 9.a giornata di calcio di Serie A:
 
UDINESE-CAGLIARI 2-0
PARMA-EMPOLI 1-1 L
AZIO-GENOA 3-0
MONZA-VENEZIA 2-2
INTER-JUVENTUS 4-4
FIORENTINA-ROMA 5-1
TORINO-COMO 1-0
NAPOLI-LECCE 1-0
BOLOGNA-MILAN Rinviata per maltempo
ATALANTA-VERONA 6-1
 
Rodri, campione d’Europa con la Spagna e vincitore di Premier League, Supercoppa Uefa e Mondiale per club con il Manchester City, è il vincitore del Pallone d’Oro 2024. E’ il premio consegnato da France Football al miglior calciatore dell’anno. Il centrocampista spagnolo, con le stampelle per il brutto infortunio al ginocchio che lo ha tolto di mezzo per tutta la stagione, ha ricevuto il premio dalle mani di George Weah presso il Theatre du Chatelet di Parigi. Il centrocampista è stato preferito dalla giuria rispetto a tre colleghi del Real Madrid: Vinicius Jr., Bellingham e Carvajal. Onore anche a loro.
 
 
 
 
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Genoa-Bologna 2 a 2 al Ferraris. Nel primo tempo  il Bologna è  decisamente  più aggressivo e riesce ad essere pericoloso. Il vantaggio degli ospiti arriva al 38’ minuto, quando Orsolini calcia dalla sinistra trovando la deviazione decisiva di Vasquez. Nella ripresa al 56’ il Bologna raddoppia a seguito di  un’azione da corner. Odgaard con un gran sinistro realizza con l’aiuto del palo. La partita sembra finita ma il  Genoa ci crede e accorcia le distanze al 73′ minuto: Casale sbaglia, così Ekhator serve Pinamonti che realizza con un gran tiro. Lo stesso centravanti del Genoa all’85’  acciuffa  il pareggio con un gran colpo di testa quasi dal limite dell’area. Un attaccante con questo fiuto del gol non può essere preso in considerazione per la Nazionale?

Il Milan batte 1-0 l’Udinese. I rossoneri partono forte e schiacciano l’Udinese nella propria metà campo. All 13esimo minuto arriva il gol di Samuel Chukwueze,  dopo una grande azione di Okafor e l’assist di Pulisic. L’episodio che cambia volto alla partita arriva al 29esimo: Lovric diretto da solo verso la porta è ostacolato da Reijnders e costringe l’arbitro ad espellerlo  per fallo da ultimo uomo. Il Milan si ritrova così in 10 uomini per tutto il resto della partita. L’Udinese prende in mano le redini dell’incontro  e al termine del primo tempo arriva il primo gol annullato ai bianconeri a Ehizibue. Nonostante l’inferiorità numerica  l’occasione più grossa ce l’ha il Milan al 74esimo: con Pulisic che  tira a rete e sulla respinta del portiere dell’Udinese,  Abraham non riesce a realizzare da pochi passi. Nel finale Ehizibue in tuffo di testa mette in rete, ma il gol viene annullato per fuorigioco per pochi centimetri. L’eccesso di Fonseca di lasciare fuori Leao, Abraham e Tomori si è rivelato positivo, perché i sostituti non hanno fatto rimpiangere gli illustri compagni. Contro il Bruges in Champions  il Milan, dovrà soltanto vincere per non scivolare sempre più in basso. Sarà importante osservare la prestazione di Rafa Leao, reduce da una partita da spettatore  contro l’Udinese.  Fonseca, per nulla tenero nella gestione dei suoi giocatori, contro i friulani non ha guardato in faccia a nessuno, mettendolo in panchina. 

La Juventus batte la Lazio  1-0. Al 25′ l’episodio determinante per la partita: Kalulu raccoglie un passaggio filtrante e si invola verso la porta, Romagnoli lo stende al limite dell’area e per l’arbitro è espulsione. E’ una chiara occasione da gol, inevitabile il rosso al Var e calcio di punizione dal limite, che Vlahovic spedisce di poco altro sulla traversa. Nonostante la superiorità la Juventus fatica a trovare spazi. Nella ripresa i bianconeri si fanno più aggressivi, Vlahovic colpisce una  traversa e qualche altra occasione. Il match sembra destinato al pareggio, ma all’85’ sul cross di Cabal, Gila  anticipa anche Provedel depositando in rete. La Juventus si sblocca e sfiora subito il raddoppio, con il tiro del debuttante  AdzicNel match di Champions Juventus-Stoccarda i bianconeri andranno a caccia del terzo successo in altrettante partite di Champions League. L’obiettivo sarà quello di consolidare la vetta del girone unico. Lo Stoccarda è un avversario che non sta certo vivendo un avvio di stagione esaltante. Gli occhi saranno tutti  puntati  su Kenan Yildiz, chiamato a dimostrare di valere la maglia numero 10, che nel passato hanno vestito i più grandi campioni di questo sport.

L’Atalanta espugna Venezia per 2-0. I bergamaschi  ci mettono appena 7′ per passare in vantaggio: sugli sviluppi di un corner dalla destra, Retegui spizza di testa,  la palla poi arriva a Pasalic  che con un gran diagonale mette in rete. Per un’ora la partita è quasi a senso unico e tra le occasioni non sfruttate dalla squadra di Gasperini, c’è la  traversa colpita da Lookman. Nella ripresa dopo nemmeno due minuti arriva il raddoppio: Retegui sfrutta una disattenzione di Candela, si invola verso la porta avversaria  e di cucchiaio sigla il gol dello 0-2. I Lagunari cercano di reagire ma tutti i tentativi si infrangono  nella ermetica difesa dell’Atalanta. Retegui si sta confermando sempre più bomber di questa Atalanta: per lui otto gol in otto partite.

Il Napoli batte1-0 l’Empoli  e si conferma da sola in vetta alla classifica. La squadra di Conte fatica moltissimo nel primo tempo e si salva in più occasioni grazie agli interventi del portiere  Caprile. Nella ripresa il Napoli non riesce a sviluppare il suo gioco  e allora Conte decide di togliere  un Lukaku fuori condizione per far spazio a Simeone, che diventa subito determinante.  Il suo primo pallone è una conclusione che impegna Vasquez, la respinta è raccolta da Politano che viene abbattuto in area da Anjorin. Il rigore è trasformato da Kvaratskhelia (63’). l’Empoli non riesce più a reagire, così  il Napoli gestisce il match da grande squadra  e porta a casa un successo preziosissimo.

L’Inter batte 1-0 la Roma all’Olimpico. E’ stato un match combattuto dove i nerazzurri hanno  perso nel primo tempo Calhanoglu e Acerbi per infortunio.  All’11 Sommer ha dovuto ringraziare il proprio palo che lo ha salvato da un suo errore incredibile su un facile cross di Pellegrini. Il primo tempo si chiude  su un gran tiro di Pellegrini  parato da Sommer.  Nella ripresa, al 60’ clamoroso errore di Zalewski che perde palla e spalanca la ripartenza di Frattesi: palla dentro, se ne impossessa  Lautaro che spara e batte  Svilar per il vantaggio nerazzurro.  L’Inter prova a sfruttare gli spazi lasciati dalla Roma ma non riesce a raddoppiare. Svilar ferma sia Denzel Dumfries che Marcus Thuram, autore di un’ottima partita. Nel finale ci prova Matías Soulé, che però viene fermato da Sommer. La firma sulla notte dell’Olimpico è quella di Lautaro Martinez, nell’unica vera occasione che ha avuto. Un tiro, un gol, tre punti. Lautaro ha raggiunto  un nuovo traguardo, eguagliare Stefano Nyers a quota 133 gol come migliore marcatore nella storia dell’Inter.

Lecce Fiorentina 0-6 Punteggio tennistico in questa match privo di storia. La  Fiorentina si è imposta senza trovare grande opposizione da parte dei salentini, che dopo l’espulsione di Gallo. sono presto usciti dalla partita. Tra i calciatori toscani un elogio particolare deve essere fatto a Cataldi e Colpani autori di una doppietta a testa. Bellissimo soprattutto il secondo gol di Colpani al volo. Questi è un calciatore che si sta ritrovando, dopo il suo recente acquisto dal Monza, una squadra dove indubbiamente era un beniamino. Al festival del gol ha preso parte anche Beltran, che ha segnato la quinta rete. L’ultimo gol quello 6 a 0 è stata firmato  da Parisi dopo una serie di dribbling in area. A fine partita fischi dal pubblico di Lecce per la squadra di casa.

Di seguito i risultati dopo l’8a giornata:

COMO-PARMA 1-1   GENOA-BOLOGNA 2-2     MILAN-UDINESE 1-0

JUVENTUS-LAZIO 1-0    EMPOLI-NAPOLI 0-1  LECCE-FIORENTINA 0-6

VENEZIA-ATALANTA 0-2   CAGLIARI-TORINO 3-2    ROMA-INTER 0-1

VERONA-MONZA 0-3

 

 

Domenica alla partenza della Barcolana 56 rivedremo il Moro di Venezia che, in collaborazione con il Salone Nautico Venezia, parteciperà alla regata.

 

A bordo del Moro ci sarà parte del team che nel 1992 compì la grande impresa di sconfiggere i neozelandesi di New Zealand Challenge aggiudicandosi la Louis Vuitton Cup e divenendo il primo paese non anglofono a poter ambire alla coppa in 142 anni di storia del trofeo. 

 Sono 8 i velisti che hanno partecipato alla sfida di Coppa America nel 1992 a San Diego e che si ritroveranno a Trieste per la Barcolana per regatare nuovamente sul Moro di Venezia: Dudi Coletti skipper, Daniele Bresciano, Davide Innocenti, Vittorio Landolfi, Sergio Mauro, Marco Schiavuta, Sandro Spaziani, Ulisse Vicinanza.  Ai veterani si sono aggiunti Andrea Bergamasco, Alessandro Bortoluzzi, Luca Landolfi (figlio di Vittorio), Paolo Masserdotti, Stefano Nicoli, Matteo Puggina, Mattia Stamanea. Completano l’equipaggio l’armatore Gianfranco Natali e, in rappresentanza del Salone Nautico Venezia, il direttore operativo di Vela spa, Fabrizio D’Oria, e Nicola Catullo, event manager.

 “Ci entusiasma sempre molto tornare a navigare insieme – dichiara Dudi Coletti - Fortunatamente, per il nostro gruppo, il tempo che passa non incide affatto nella nostra unione che continua ad essere forte e appassionata. Il Moro di Venezia ha trovato nel nuovo armatore Gianfranco Natali il giusto mantenitore di questa nostra bella storia e parte di vita. Un armatore che si considera solo il “custode” di questa barca, storia della vela italiana e che continua ad affermare che il vero armatore del Moro era e continua ad essere il Dott. Gardini. Presenza di Gardini che sentiamo viva con noi ogni volta che issiamo le vele del Moro di Venezia. La Barcolana è una delle regate a cui partecipiamo sempre con grande entusiasmo, una vera festa della vela che si sposa perfettamente con lo spirito con cui partecipiamo alle regate. Gli altri appuntamenti per noi imprescindibili e a cui teniamo molto sono la Venice Hospitality Challenge Venezia e la Veleziana. Non potrebbe essere diversamente visto che corriamo, da sempre, per la Compagnia della Vela, il circolo sfidante della Coppa del 1992, e il Moro di Venezia ha trovato la sua onorevole casa presso l’Arsenale di Venezia, ospitato dalla società Vela e dal Comune di Venezia, in collaborazione con la Marina Militare Italiana, che ci hanno affiliati come parte di questa fantastica e unica città”. 

Nota per essere una delle regate con più partecipanti, la particolare formula che contraddistingue la Barcolana la rende un evento unico nel panorama velico internazionale: su una singola linea di partenza, infatti, si ritrovano a gareggiare fianco a fianco velisti professionisti e semplici appassionati, su imbarcazioni di varie dimensioni che vengono suddivise in categorie a seconda della lunghezza fuori tutto. 

“Associare il Moro, che è nel cuore degli italiani, alla città di Venezia e al suo Salone Nautico facendolo partecipare alle regate, è l’evoluzione naturale di ciò che questa imbarcazione ha rappresentato nella storia velica di tutto il Paese – dichiara l’imprenditore e socio della Compagnia della Vela Gianfranco Natali, grazie al cui intervento il Moro di Venezia è ritornato agli antichi splendori – una storia scritta dalle persone che hanno partecipato a questa avventura 30 anni fa. Alla Barcolana, e alle successive Venice Hospitality Challenge e Veleziana, ricomponiamo l’anima di questa esperienza che ha saputo far sognare milioni di italiani, ricongiungendo i due elementi che ne hanno decretato il successo: la barca e il team originale”.  

Il mito del Moro di Venezia ancora oggi nell’immaginario collettivo della vela italiana rappresenta un evento memorabile e un pezzo fondamentale della storia della vela italiana e della Coppa America. Nel 1992 una parte d’Italia si riscoprì velista, e probabilmente in molti grazie alle gesta di Paul Cayard e compagni iniziarono a praticare la vela o comprarono una barca.  Ad oggi il Moro di Venezia è la prima barca italiana ad aver vinto una regata nel Match di America’s Cup. 

Il Moro di Venezia sarà Ambassador del Salone Nautico anche alla undicesima edizione della Venice Hospitality Challenge, che si terrà sabato 19 ottobre, e alla Veleziana, la regata in programma domenica 20 ottobre in Bacino San Marco.

Barcolana - Alzabandiera

Il primo di dieci giorni di grande vela si è avviato con il tradizionale alzabandiera nella sede della Società Velica di Barcola e Grignano situata nel lungomare di Trieste, già vestita a festa per l’occasione.

Non è mancata la Bora con le forti raffiche nel golfo di Trieste che ha entusiasmato i partecipanti a Barcolana FUN, evento dedicato alla vela energy: kitesurf, ring e windsurf, sfrecciati di fronte al terrapieno della società velica Barcola e Grignano e nel Golfo alla ricerca della massima velocità, massima distanza sulle due ore e salto più alto, a seconda delle diverse specialità, hanno offerto grande spettacolo a quanti hanno assistito all’alzabandiera.

PRIMI SCAFI OSPITI PER L’EVENTO: IL NICE.

Ospite in occasione dell’alzabandiera in questa edizione dell’evento è stato l’equipaggio del Nice, l’imbarcazione della Guardia di Finanza, che sarà protagonista nei principali eventi di Barcolana: il team Fiamme Gialle ha il compito di promuovere l’immagine sportiva del Corpo in occasione del 250° anniversario dalla fondazione e Barcolana è l’ultimo evento sportivo di un calendario che ha impegnato la Guardia di Finanza per un anno intero. 1774 nel Regno di Sardegna nasce la legione truppe legge con compiti di difesa militare e vigilanza finanziaria dei confini 1875 la Regia Guardia di Finanza adotta le Fiamme gialle, simbolo che ancora oggi ne incarna l’identità. Diverse tappe nello scorso secolo allargano le competenze del Corpo e 2017, forte di una tradizione marinaresca che affonda le radici nel 1816, alla Guardia di Finanza sono attribuiti in via esclusiva i compiti di Polizia del mare

In Barcolana, Fiamme Gialle-Nice, un maxi di 78 piedi costruito da cantiere australiano ed ora di proprietà di Mauro Malgara di Ice YachtsMAXI, sarà timonato da Paolo Cian, un esperto di Barcolana, che insieme all’equipaggio di velisti gialloverdi, vanta un palmares di alto livello.

FOLLOW ME: PROVE A MARE.

 

I ragazzi dell’Istituto tecnico Nautico avranno il compito di accogliere le imbarcazioni ospiti: sono circa una novantina e hanno volontariamente aderito al progetto Follow Me, nei giorni scorsi hanno incontrato il presidente Gialuz tra i banchi di scuola e sono stati impegnati in una simulazione di soccorso in mare per caduta in acqua di una persona. “Trovo eccezionale il progetto Follow Me – ha commentato Gialuz – è una delle grandi anime della Barcolana. Organizzato dalla scuola con alcuni ex studenti guidati da Samuele Girotto, il progetto mira a dare competenze sul campo ai futuri capitani. A loro ho detto grazie, perché sono il primo touch point della Barcolana, le prime persone che i velisti che affrontano la risalita dell’Adriatico incontrano a Trieste”.

INCLUSIVITÀ: AL VIA IL VASTO PROGRAMMA DI ATTIVITÀ

Uno dei temi centrali della prima settimana di Barcolana sarà l’inclusione: “L’inclusività è uno degli obiettivi di questa edizione: accanto agli eventi dedicati al Parasailing e a Barcolana per il Sociale – che si appresta a un numero record di iscritti - abbiamo inserito il nuoto pinnato, la possibilità per le persone diversamente abili di vivere esperienze in barca a vela, e tutti gli eventi a terra sono aperti e accessibili: un nuovo impegno per Barcolana, che ha realizzato anche uno spazio ormeggi dedicato a chi ha difficoltà a salire in barca e ha bisogno di un accesso facilitato” ha commentato Gialuz presentando il programma. Il tema dello sport paralimpico sarà protagonista in mare da lunedì con la Parasailing Academy della Federazione Italiana Vela.

BARCOLANA A GRADO CON SUP EXPERIENCE

Partita dalla spiaggia Imperiale di Grado con arrivo al Mandracchio, nel cuore della Grado Veneziana: è la Barcolana Grado SUP Experience, la gara a bordo degli Stand Up Paddle organizzata dalla Società Velica di Barcola e Grignano con il supporto della Lega Navale di Grado, della Società Canottieri Ausonia, Kitelife Grado, il fondamentale contributo logistico e organizzativo del Comune di Grado e della G.I.T. (Grado Impianti Turistici S.p.A.), con il sostegno di Promoturismo FVG e Acqua Dolomia, Starboard come partner tecnico e l'atleta plurimedagliata Caterina Stenta come madrina. Il percorso, lungo circa 2,2 miglia nautiche (4 km), ha una durata indicativa di 40-50 minuti.

 

BARCOLANA YOUNG

 

 Foto Patrizia Grandis

Spetta ai giovani della classe Optimist aprire ufficialmente l’ottobre velico della Barcolana. E così è stato con l’entusiasmo dei giovanissimi che non si sono arresi al clima e hanno regatato nel pomeriggio del primo sabato di Barcolana. Prima troppo vento, poi una sottile brezza. Barcolana YOUNG ha visto circa 190 atleti al via nel fine settimana di esordio di Barcolana; sabato il vento forte ha tenuto a terra i più piccoli Cadetti, mentre ha permesso ai più grandi Juniores di navigare su tre flotte. Domenica le condizioni meteo più semplici hanno consentito di portare in acqua l’intera flotta: gli juniores hanno regatato su un’ulteriore prova, i cadetti su due.

La regata è aperta ai timonieri nati negli anni: 2009 - 2010 – 2011 – 2012 -2013 (DIVISIONE A), 2014 -2015 (DIVISIONE B) in possesso di tessera AICO e tessera FIV valide per l’anno in corso.

 

BARCOLANA NUOTA TROFEO GIUSTOLISI

                     Calicanto Band

 

Una edizione da record organizzata da Barcolana in partnership con la Triestina Nuoto Samer &Co. Shipping: 374 partecipanti, ospiti illustri come l’olimpionico Luca Dotto e una event manager eccellente come Stefania Pirozzi insieme a Simone Cinnirella e il presidente della Barcolana Mitja Gialuz in prima linea a tifare per gli atleti, che da tutta Italia, Slovenia, Austria hanno accettato la sfida di nuotare sul miglio nautico di fronte a piazza Unità.

La partenza è stata spettacolare, con il tuffo corale dalla Scala Reale e le prime bracciate lungo il molo Audace, il tifo da stadio dei tanti triestini e appassionati di nuoto presenti lungo le Rive. Il nuovo percorso è disegnato con un lato lungo fino alla Diga del Porto Vecchio, una virata e il rientro nel Bacino San Giusto, con l’arrivo nuovamente all’altezza della Scala Reale: il primo posto assoluto è andato all’azzurro Pasquale Sanzullo, prima donna l’azzurra Giulia Salin. Le classifiche premiano tutte le categorie, a testimonianza di un evento nel pieno spirito della Barcolana, che unisce professionisti e appassionati.

 

A seguire si è disputata la seconda edizione della Barcolana Pinnata, valida come primo campionato italiano di specialità, e dedicata agli atleti e alle atlete diversamente abili, lungo un percorso a bastone di 500 metri in acque libere: in acqua 33 atleti provenienti da tutta Italia, pronti a cimentarsi nella gara di nuoto paralimpico di fondo. La prova ha riguardato sia la specialità monopinna che il nuoto pinnato con due pinne: l’evento ha incluso tutti i tipi di disabilità sia fisici che intellettivi relazionali. I campioni italiani sono Martina Screti, Pierluigi Bonafin, Federica Cecchi, Giulia Lo Schiavo, Stefania Galasso, Rossella Panigutti, Nicolò D’Atri, Alvise Costantini, Samuele Galdini.

 
 

 

BARCOLANA WATERPOLO

Entra ufficialmente negli sport del mare presenti in Barcolana anche la pallanuoto: un gruppo di amatori di questo sport capitanati dal direttore sportivo di Barcolana, Dean Bassi, ha svolto - sotto gli occhi vigili della squadra maschile di Serie A della Pallanuoto Trieste – un match dimostrativo di fronte la scala reale.

 

 

 

ll Napoli apre la settima giornata di Serie A battendo 3-1 il Como al Maradona. I partenopei dopo neanche 30 secondi passano in vantaggio: doppio passaggio in verticale Di Lorenzo-Lukaku, la palla arriva in possesso a McTominay che infila in rete con un gran diagonale, Il Napoli gestisce pallone e partita cercando di sfruttare le ripartenze, ma la squadra di mister Fabregas manovra bene e si rende pericolosa con Nico Paz al 25′ con un tiro a giro. Al 32′ lo stesso calciatore con un destro ad effetto centra il palo. Il gol per i lariani è nell’aria e arriva al 43′: Perrone serve Strefezza che effettua un potente diagonale che finisce nell’angolino per l’1-1.Nella ripresa il Napoli riparte più aggressivo e va di nuovo in vantaggio al 53′: a seguito di un errore in impostazione di Sergi Roberto, questi poi stende Olivera in area e l’arbitro decreta un calcio di rigore. Lukaku calcia centrale e e segna il 2-1. All’86’ il Napoli realizza il terzo gol: Lukaku serve in profondità Neres, da poco entrato, che segna la rete del definitivo vantaggio.Il 3-1 al Como è stato più sofferto di quanto possa raccontare il punteggio, perchè i ragazzi di Fabregas hanno impressionato per personalità e tecnica di palleggio.

L’Atalanta a Bergamo travolge 5 a 1 il Genoa. La partita si sblocca al 24′: Lookman, dalla sinistra, mette al centro per Retegui, che anticipa Vasquez in spaccata e fa 1-0. L’Atalanta insiste e sfiora il raddoppio in alcune occasioni. Il secondo tempo inizia esattamente come il primo, con l’Atalanta sempre in avanti. Al 50′ Ederson lascia partire un gran destro da fuori area, Gollini respinge ma non può nulla sulla respinta in gol di Retegui che firma la doppietta. Al 60esimo la squadra di casa dilaga dopo un delizioso colpo di tacco di Retegui, che smarca Ederson autore di un gran gol sotto la traversa. Al 71 Samardzic calcia, Vogliacco devia con la mano e dopo una attenta verifica al Var viene fischiato il penalty. Batte Retegui che realizza il 4 a 0. All’80’ c’è un angolo di Samardzic, la difesa libera di testa e De Roon con un gran tiro al volo realizza un gol stupendo. A 7’ dalla fine, il Genoa dimezza lo svantaggio: Melegoni lancia in profondità il govanissimo Ekhator che controlla e con un diagonale preciso infila Carnesecchi. L’ex della giornata Mateo Retegui autore di una tripletta è ormai diventato un punto di riferimento importante nella squadra di Gasperini. Gli sportivi tutti si augurano che presto lo diventi anche della Nazionale azzurra.

L’Inter batte 3-2 il Torino. Partono meglio gli ospiti ma sono inefficaci. Al 20′ si verifica l’episodio determinante per il match: Maripan entra a gamba tesa su Thuram, l’arbitro estrae il giallo, ma dopo essere stato richiamato al Var, cambia la sua decisione ed estrae il rosso. Così il Torino resta in 10. L’Inter a quel punto si galvanizza e passa in vantaggio al 25′. Dimarco crossa al centro dell’ area dove Thuram svetta e di testa sigla l’1-0. Il raddoppio arriva al 35′, con un’azione simile: a seguito del cross di Acerbi, c’è il colpo di testa determinante ancora di Thuram, che mette in rete. Al 36′ dopo un lancio in profondità di Gineitis, Zapata si ritrova tutto solo solo davanti a Sommer e realizza. Ad inizio ripresa l’Inter continua ad attaccare e al 59′ trova il 3-1: cross di Bastoni dalla sinistra per Lautaro che calcia a botta sicura, Milinkovic Savic respinge, ma la palla finisce proprio sui piedi di Thuram, che mette in rete. All’83’ si infortuna Zapata e deve uscire in barella. All’86’ fallo di Cahlanoghlu su Masina, e a seguito del calcio di rigore per il Torino, Vlasic realizza il gol del 3-2. Thuram con questa sua tripletta, ha confermato di aver metabolizzato i movimenti del vero centravanti e le reti arrivano con continuità. L’anno scorso invece, agiva più da seconda punta e Lautaro ne beneficiava. Frattesi nonostante la sua utilità in fase realizzativa, non riesce ad entrare nei meccanismi di centrocampo di questa squadra.

La Lazio batte 2-1 l’Empoli . A sbloccare il match dell’Olimpico sono i toscani, dopo appena 9′: a seguito dell’assist di Pezzella, c’è il colpo di testa vincente di Esposito, che approfitta della scivolata di Provedel. I padroni di casa reagiscono con alcune occasioni da gol e trovano il pareggio appena prima dell’intervallo con Zaccagni. Il cross da sinistra di Tavares è perfetto per il colpo di testa dell’esterno laziale. A inizio ripresa grande occasione su rigore, ma Castellanos calcia centrale trovando la grande opposizione di Vasquez con i piedi. Quando il pareggio sembrava il risultato più probabile, a sei minuti dal novantesimo, Pedro approfitta della prima vera incertezza della difesa empolese per battere Vasquez con un gran destro che batte sulla parte interna della traversa e fa esplodere l’Olimpico. I biancocelesti hanno sudato contro l’Empoli, che si è confermata una squadra organizzata e insidiosa.

Monza e Roma termina 1-1. Nel primo tempo si assiste ad un predominio per la squadra di Juric che colpisce un palo e spreca altre tre occasioni. La partita si sblocca nella ripresa al 61’con il gol di Dovbik il quale dopo aver vinto il corpo a corpo con Izzo, salta mezza difesa del Monza e di sinistro in diagonale, fa secco Pizzignacco. Ma al 70′ il Monza pareggia: Dani Mota, appena entrato, è il più lesto su una respinta sbagliata di Svilar a realizzare il pareggio a porta vuota. La Roma si lamenta dell’arbitro: nel finale è ignorato un pestone in area su Baldanzi. Il pareggio va stretto ai giallorossi, che sicuramente meritavano di più.

La Juventus pareggia 1-1 con il Cagliari. All’Allianz Stadium nel primo tempo i bianconeri fanno la partita e sbloccano il match con un rigore di Vlahovic (15′) per un tocco di mano in area di Luperto sugli sviluppi di un corner. Il gol concretizza il forcing bianconero, con diverse occasioni non sfruttate. Nella ripresa i sardi reagiscono e pareggiano dal dischetto con Marin (88′) dopo un’ingenuità in area di Douglas Luiz su Piccoli. Nel finale espulso Coinceicao per doppia ammonizione e nel recupero, pali di Obert e Fagioli. Le imprese in Champions sono belle, ma tolgono energie fisiche e mentali.

In una partita intensa e appassionante che conclude la 7^ giornata, Fiorentina batte Milan 2-1. Al Franchi il pubblico assiste a tre gol, tre rigori sbagliati e tante occasioni da rete. Meglio i viola nel primo tempo, che passano in vantaggio al 35′ del p.t. :Adli ex rossonero si libera di Pulisic e con un un destro basso e preciso realizza. Il primo tempo si conclude con l’emozione di due rigori falliti, uno di Kean e uno di Hernandez, entrambi parati. Al quarto d’ora della ripresa a seguito di un cross profondo sul secondo palo di Hernandez, Pulisic si avventa e di piatto destro realizza al volo. Al 54′ dopo un fallo in area su Gabbia, viene concesso un altro rigore per il Milan e anche stavolta il portiere viola è pronto a parare. Al 73′ rimessa lunga di De Gea, Tomori salta a vuoto, Kean serve Gudmundsson che con un destro potente batte Maignan. Il portiere del Milan Maignan ha parato un rigore a Kean, il suo collega viola De Gea di rigori ne ha parati addirittura due: il primo a Theo Hernandez, il secondo a Abraham. In pieno recupero, viola pericolosissimi con la traversa colpita da Kean. Prima del fischio finale, espulso Theo Hernandez. Il Milan nonostante la sconfitta si è reso protagonista di un bel secondo tempo. De Gea 34enne, nato a Madrid, arrivato a Firenze quest’estate, sta vivendo una seconda giovinezza in Toscana. Era rimasto fermo un anno dopo la traumatica separazione estiva con il Manchester United, suo club per 12 anni e oltre 400 partite. Ma ha fatto presto a ritrovare la giusta reattività e tecnica da portiere top player.

Il comportamento dei giudici di gara al VAR non è sempre coerente. A volte richiamano l’arbitro a controllare il monitor per falli inesistenti, altre volte passano sopra ad episodi certi e conclamati. Durante una partita di calcio si assiste ad ogni tipo di contrasto, pertanto ogni minimo contatto in area non può essere considerato calcio di rigore. Gli addetti ai lavori sperano in una uniformità di giudizio sulla regola dei penalty. Adesso la sosta per le Nazionali, la Serie A riprenderà tra due settimane.

Questi i risultati dopo la settima giornata di campionato di Serie A:

NAPOLI-COMO 3-1 VERONA-VENEZIA 2-1 UDINESE-LECCE 1-0

ATALANTA-GENOA 5-1 INTER-TORINO 3-2 JUVENTUS-CAGLIARI 1-1

BOLOGNA-PARMA 0-0 LAZIO-EMPOLI 2-1 MONZA-ROMA 1-1

FIORENTINA-MILAN 2-1

 

 

La 6a giornata di Serie A  si è aperta venerdì a San Siro con la vittoria del Milan sul  Lecce per 3-0. I pugliesi partono meglio e nei primi trenta minuti  dimostrano di essere una squadra  organizzata e pericolosa. In due occasioni i giallorossi impegnano il portiere rossonero Maignan. La partita è tutta condensata in cinque minuti determinanti.  Il Milan passa in vantaggio al 38′: calcio di punizione di Theo Hernandez per la testa di Morata che in torsione batte Falcone. Pochi minuti dopo al 41′ il raddoppio del Milan: Leao scende sulla sinistra e serve Hernandez che di potenza dall’interno dell’area di rigore realizza il 2-0. Al 43′ il   terzo gol: Abraham dal limite dell’area calcia in porta e colpisce il palo, sul nuovo tiro trova Falcone a negargli la gioia del gol, poi sulla respinta la palla finisce sui piedi di Pulisic che realizza. Nella ripresa cala il ritmo della partita con i rossoneri che colpiscono una traversa con Loftus Cheek e all’80’ restano in 10 per l’espulsione di Bartesaghi  autore di un brutto fallo.

L’Inter supera l’Udinese per 3 a 2 al Bluenergy Stadium, rischiando qualcosa nel finale. Partita divertente che si sblocca dopo appena 43 secondi. Frattesi servito in profondità da Darmian entra in area e realizza di destro. Dopo una grande parata di Okoye su Thuram e un tiro fuori bersaglio di Frattesi da buona posizione, i padroni di casa guadagnano metri, e pareggiano al 35′ con un colpo di testa di Kabasele su un cross perfetto di Zemura. Verso la fine del primo tempo, al 48′ si sblocca Lautaro Martinez dopo 5 giornate: il bomber argentino viene servito da Dimarco sulla sinistra e deve solo spingere la palla in porta. Nella ripresa dopo un paio di minuti è ancora una volta “El Toro” ad andare in rete.  Bastoni trova Thuram il quale serve Lautaro che infila Okoye col destro con un tiro da fuori area. L’Udinese prova a rispondere con l’ingresso di Lucca ed è proprio l’attaccante italiano ad accorciare le distanze all’83’ minuto, quando su un lancio lungo supera Darmian e mette in rete con freddezza. Con questa vittoria l’Inter riprende il suo cammino, ma la sua difesa lascia delle perplessità sulla sua tenuta..

La Juventus batte 3 a 0 il Genoa a Marassi in una gara disputata a porte chiuse.  Dopo un primo tempo privo di emozioni e di occasioni da gol, i bianconeri aprono le marcature  al 48′ con un calcio di rigore di Vlahovic per un fallo di mano in area di De Winter. Sbloccata la partita la Juventus inizia a dominare il gioco. Al 55’ si verifica il raddoppio sempre con l’attaccante serbo che raccoglie un bel passaggio di Koopmeiners e con un gran tiro  batte Gollini. Con il risultato al sicuro,  Motta  fa entrare Douglas Luiz e Conceiçao e proprio quest’ultimo  poco prima del novantesimo realizza il 3-0 finale su assist di Thuram.  Vittoria  meritata della Juventus che resta l’unica squadra nei più importanti  cinque campionati europei a non aver ancora subito gol.

La Roma ha la meglio sul Venezia per 2-1 all’Olimpico. Nel primo tempo i giallorossi controllano il possesso palla, ma i neroverdi giocano bene in contropiede e confezionano diverse occasioni da rete. I veneti passano in vantaggio al (44′) dopo un’azione prolungata di Busio che colpisce il palo con bel destro e sulla ribattuta Pohjanpolo è lesto ad insaccare. Al 58’ del s.t. Juric fa entrare Baldanzi e Pisilli al posto di Mancini e Kone e passa al 4-2-3-1. I giallorossi al termine di un forcing prolungato, pareggiano  al 74’ con il gol dalla distanza di Cristante grazie a un tiro deviato da Busio. Alll’83’  Pisilli decide la gara con un gran colpo di testa su un cross calciato proprio da Peredes. E’ al suo primo gol in Serie A. Pisilli ha confermato di essere un giovane molto interessante: aggressivo nel recupero palla, rapido nello stretto e pericoloso sulle palle alte. 

Il Torino perde 3-1 in casa contro la Lazio in un gara divertente.  i Biancocelesti sbloccano subito la partita, dopo 8′, grazie al cross di  Nuno Tavares che crossa per l’accorrente Guendouzi, il cui destro centrale  sorprende Paleari. In questo match il portiere granata sostituiva il titolare Milinkovic-Savic. Nella ripresa, è ancora la Lazio ad essere propositiva e  raddoppia al 60’: dopo una bella iniziativa di Isaksen dalla destra, Dia a centro area fa secco Paleari. I Granata provano a reagire e accorciano le distanze al 67’ dopo che Vlasic consegna  allo scozzese Adams l’assist dell’1-2. La Lazio è ancora viva e all’89’ realizza nuovamente: c’è un cross basso di Pellegrini, Vecino tocca verso Noslin che mette in rete.  Passano tre minuti e il Torino riduce lo svantaggio, con la girata di Coco  su assist aereo di Masina sigla il definitivo 3 a 2.

Il Napoli vince con il Monza  2-0. Al 22′ Dopo un avvio molto equilibrato e senza particolari emozioni,  il match si sblocca alla prima vera occasione al 22′. Politano dopo essere partito dal lato destro si accentra in area e lascia partire un sinistro che trafigge Turati sul secondo palo. Al 33′ arriva il raddoppio del Napoli: sul passaggio sbagliato del portiere di Turati, Anguissa recupera il pallone  e serve in mezzo a  McTominay. La sfera poi arriva a Kvaratskhelia. che, tutto solo, realizza. La cura del tecnico Conte comincia a far vedere i suoi effetti  con una disposizione tattica che cerca di modificare di volta in volta.  Il Napoli con questaottiene la quarta vittoria in sei giornate e vola al comando della classifica da leader Luciano Spalletti l’attuale allenatore della nazionale di calcio italiana, che vinse il terzo scudetto con il Napoli nella stagione 2022/2023, ha deciso di donare la sua Fiat Panda, (dipinta proprio in occasione della vittoria, nell’euforia dei festeggiamenti), ai bambini ricoverati all’ospedale Santobono, nosocomio pediatrico di Napoli. “Questa macchina è stata dipinta dagli occhi pieni di felicità dei bambini di Napoli ha detto Spalletti per l’occasione . Me l’avevano prestata per tornare a casa e io gliela sto semplicemente riportando a questi bambini. Spero faccia tanti viaggi della guarigione, sono contento che una struttura così importante mi abbia permesso di donare questa macchina, che per me è molte cose”.

Nel posticipo del lunedì, riscatto del Cagliari che esce vittorioso da Parma al termine di una partita avvincente: 3-2 è il risultato finale.  il Cagliari passa in vantaggio per ben tre volte al fine di centrare la sua prima vittoria in campionato: alle reti di Zortea (34’) e Marin (75’) per il Cagliari, rispondono all’87’. Man (62’) ed Hernani su rigore (87’) per i padroni di casa parmigiani.  Il Cagliari trova  la rete determinante all’88’ a seguito dell’assist di  Gaetano per Piccoli e  l’attaccante  con un gran gol riporta i sardi avanti 3-2. Dopo aver colpito un palo nel primo tempo, il centravanti ex Atalanta segna un gol determinante che vale la prima vittoria in questa Serie A, dei sardi. Un giovane attaccante da seguire con attenzione.

Non si vedeva una classifica così corta dopo sei giornate da tredici anni. In testa adesso c’è il Napoli, con 13 punti e sono ancora troppo pochi per dare una sentenza sicura. Le distanze sono minime, eppure la squadra di Antonio Conte potrà contare su un calendario più favorevole nel prossimo mese. Le premesse per un primo tentativo di fuga, considerando anche che gli azzurri non hanno impegni europei, ci sono tutte.

Questi i risultati della 6^ giornata di  Serie A :

MILAN-LECCE 3-0  GENOA-JUVENTUS 0-3  UDINESE-INTER 2-3

BOLOGNA-ATALANTA 1-1  TORINO-LAZIO 2-3   COMO-VERONA 3-2 

ROMA-VENEZIA 2-1  EMPOLI-FIORENTINA 0-0  NAPOLI-MONZA 2-0 

PARMA-CAGLIARI 2-3

 

 

Si è giocata la 5a giornata di Serie A che si è aperta venerdì con due anticipi; due vittorie esterne, quella dell’Empoli sul Cagliari  e del Torino che batte il Verona 3-2. 

Il Torino vince a Verona per 3-2. e si porta momentaneamente al vertice della classifica del campionato di calcio di serie A. Prima rete al 10′ con il granata Sanabria che dopo aver dribblato Coppola, si presenta a tu per tu con Montipò e lo batte di destro. i padroni di casa reagiscono in fretta e con il gran tiro di di Kastanos da fuori area pareggiano 1-1.   Al 21’ arriva l’episodio che cambia le sorti del l’incontro: c’è una gomitata di Dawidowicz a Sanabria con la palla già tra le mani di Montipò, e conseguente espulsione del calciatore. L’arbitro sancisce il calcio di rigore. Sanabria dopo aver colpito  il palo, su calcio di rigore riprende il pallone e realizza, ma l’arbitro annulla per il suo doppio tocco. Dieci minuti più tardi, nuovo vantaggio del Torino: cross di Lazaro per Zapata che di testa realizza. Nel quarto d’ora finale i veneti cercano il pareggio, ma al 79’ in contropiede il neoentrato Che Adams sfrutta un errore di Coppola, vince il duello con Magnani e mette in rete. Nel recupero Mosquera accorcia le distanze su errore di Masina, al 93’

L’Empoli vince a Cagliari 2-0 all’Unipol Domus. Partono forte i padroni di casa ma la formazione ospite, si porta in vantaggio al 33.   Anjorin è bravo a trovare in verticale  Colombo il quale batte il portiere Scuffet. Il portiere Vasquez salva due volte l’Empoli e nella ripresa, nonostante i rossoblù attaccano, gli ospiti trovano il secondo gol al 49′. Cross di Pezzella da sinistra sul secondo palo verso Sebastiano Esposito  che  calcia con il destro. Scuffet respinge ma sulla ribattuta arriva ancora l’attaccante che questa volta di sinistro non sbaglia e realizza il secondo gol. Il Cagliari  si risveglia solo quanto entra  l’ex calciatore del Napoli Gaetano ma è troppo tardi.

Nelle gare del sabato prima vittoria del Venezia che batte il Genoa con un secco 2-0. La squadra di Gilardino perde per un grave infortunio Malinovsky.

In parità per 0 a 0 il big match tra Juve e Napoli. Terzo pareggio consecutivo senza reti per la Juventus, in questa occasione in casa contro il Napoli dell’ex Conte.  Primo tempo di grande equilibrio, con il primo tiro che arriva solo al 22′:  McKennie si inserisce e calcia, con il pallone deviato in corner.  Al 29′ risponde il Napoli con McTominay che trova lo spazio e carica il destro da fuori area, ma Di Gregorio risponde. I partenopei perdono il portiere Meret per infortunio al 36′, al suo posto entra Caprile.  E’ stata una partita con poche emozioni con le due squadre che si sono annullate a vicenda.  Gli ultimi acquisti dei partenopei di Scott McTominay, David Neres e Billy Gilmour sembrano aver completato al meglio la rosa.  La mancata partecipazione alle coppe, di certo non positiva per un club come quello partenopeo, potrebbe presto trasformarsi in un importante alleato da qui alla fine della stagione. Questo perchè gli uomini di Conte hanno sempre una settimana piena per poter recuperare e lavorare sul prossimo impegno di campionato, un “lusso” che Inter, Juventus e Milan non hanno, dovendo competere in Champions League.

Spettacolare pareggio tra Lecce e Parma 2-2. La squadra salentina si ritrova in vantaggio 2-0 fino al 92′ per poi subire la rimonta del Parma con due reti realizzate al 93′ e al 95′. Partita subito in discesa per i salentini, che passano dopo 32′ con Dorgu. Quando però la squadra di Gotti sembra in controllo, ad inizio ripresa  Guilbert si fa espellere per una manata a Cancellieri.  Al minuto 58′  lo stesso Cancellieri si fa espellere per un fallo su Dorgu lanciato a rete e la punizione che ne consegue è l’occasione per Krstovic per raddoppiare. Nei sei minuti di recupero il Parma riesce a recuperare:  Almqvist riapre la partita al 93′, Hainaut la pareggia al 95′.

 La Fiorentina batte 2-1 la LazioAl Franchi è stata una gara vivace dai due volti: meglio i biancocelesti nel primo tempo, invece viola sono stati più propositivi nel secondo tempo. Nel primo tempo Provedel devia sul palo una conclusione di Colpani e De Gea portiere della Fiorentina riesce a far fronte a tre situazioni pericolose.  Lo stesso portiere viola però al 41’non può far nulla sugli sviluppi di un calcio piazzato di Tavares, quando Gila di testa riesce a realizzare di testa. La Fiorentina cambia passo in fase offensiva e pareggia subito i conti dal dischetto con Gudmundsson, al 49’ del s.t. dopo che precedentemente era stato toccato fallosamente da Guendouzi. Al termine dell’incontro arriva l’episodio che decide la gara. Tavares colpisce Dodò sulla linea di fondo, viene sancito il calcio di rigore  e Gudmundsson ancora una volta dal dischetto è infallibile. Con queste due reti di penalty Gudmundsson si presenta alla grande al suo nuovo pubblico. 

Roma Udinese 3-0, Ivan Juric esordisce con una vittoria alla sua prima panchina giallorossa. A sbloccare il match ci pensa Dovbyk al 19’, con un grande tiro di sinistro. A inizio ripresa Dybala si   procura e poi trasforma il rigore del raddoppio. Dopo una bella parata di Svilar su Thauvin, Baldanzi al 70′ dopo una triangolazione con Dovbyk. realizza il terzo con un bel diagonale. La gara dell’Olimpico inizia senza la Curva Sud che, per protesta contro la proprietà, entra sugli spalti poco prima della mezzora. L’arrivo di Juric sulla panchina della Roma nonostante la contestazione dai tifosi, ha dato la scossa sperata e così i giallorossi ottengono la loro prima vittoria stagionale.

Nella stracittadina il Milan batte 2-1 l’Inter con una prova di grande temperamento. Il vantaggio rossonero si   concretizza al 10′  con  Pulisic  protagonista di una bella azione personale dove non riescono ad intervenire Mkhitarian, Pavard e Acerbi. Il pareggio dell’Inter arriva al 28′ con un preciso diagonale di Dimarco. su assist di Lautaro. Prima dell’intervallo Maignan compie un miracolo su Thuram mentre nella ripresa è Sommer ad essere   protagonista con diversi interventi decisivi.  La rete decisiva si   verifica   all’89’: a seguito di una punizione precisa di Reijnders, Matteo Gabbia   trova il tempo giusto per il gran colpo di testa che sancisce   il 2-1 finale. Il tecnico rossonero Fonseca secondo voci ricorrenti era già sulla graticola, un ulteriore risultato negativo e l’avrebbero sostituito. Contro i cugini   nerazzurri   ha schierato la sua squadra con il 4-4-2 con due attaccanti come Pulisic e Leao ai lati del campo, affiancando Morata ad Abraham. In questo modo   ha intasato la zona centrale del campo dove l’Inter ha dovuto rinunciare alla solita impostazione dei tre centrocampisti Mkhitaryan-Calhanoglu-Barella che tanto male avevano  fatto nel recente passato.  Per l’Inter dopo sei vittorie consecutive nel derby  questa è una sconfitta che fa male, ma conferma ancora una volta che il derby è una partita atipica che sfugge ad ogni pronostico.

Di seguito i risultati sulla 5.a giornata di calcio di Serie A:

CAGLIARI-EMPOLI 0-2   VERONA-TORINO 2-3  VENEZIA-GENOA 2-0

JUVENTUS-NAPOLI 0-0   LECCE-PARMA 2-2  FIORENTINA-LAZIO 2-1

MONZA-BOLOGNA 1-2   ROMA-UDINESE 3-0   INTER-MILAN 1-2

ATALANTA-COMO Rinviata  a causa del maltempo al 24/09 ore 20:45

 

 

 

Si è giocata la 4a giornata di Serie A che si è aperta sabato pomeriggio con il pareggio tra Como e Bologna per  2-2. Il match si è giocato in uno rinnovato stadio Sinigaglia considerato che il Como tornava in Serie A dopo 21 anni. Il match si sblocca al 5′:Fadera serve Cutrone che mette al centro, trovando la deviazione di Casale che causa uno sfortunato autogol. Ad inizio ripresa parte meglio il Bologna, invece a segnare il secondo gol in contropiede, al 53′ è sempre la squadra di casa. Cutrone dopo aver ricevuto il pallone rientra sul destro e trova il secondo palo, battendo ancora Skorpuski. Italiano tecnico del Bologna a quel punto decide di far entrare forze fresche e sono loro a dare la svolta: al 77’ , è Odgaard a provarci: il tiro è rimpallato, ma la carambola favorisce il neo entrato Castro che batte Audero accorciando le distanze. Il gol accende il finale, Il Bologna tira fuori l’orgoglio e al 90’ Castro lotta con tutti per poi allargare per l’ex Juve  Iling-Junior che prende la mira e insacca il 2-2. Il Bologna ha avuto la capacità di pareggiare una gara che sembrava già persa e questa può essere considerata una buona iniezione di fiducia in vista dell’esordio Champions.

 Pareggio al Castellani, dove un organizzato Empoli ferma la Juve sullo 0-0. Nel primo tempo la titolata squadra bianconera è più propositiva ma fatica a creare gioco. L’occasione più importante gli uomini di Thiago Motta la creano sugli sviluppi di un calcio d’angolo, quando Gatti servito da un corner tenta il colpo di testa sulla quale Vasquez respinge con grande tempismo. Nel secondo tempo, dopo cinque minuti Vlahovic ha una grossa opportunità dopo essere stato servito in area di rigore, tira in porta ma ancora una volta Vasquez riesce ad intercettare il tiro. Nel match la Juventus attacca e crea i maggiori pericoli, però la difesa dell’Empoli regge bene e conquistare un punto molto importante.

Nelle gare della domenica, finale incandescente a Marassi tra Genoa-Roma 1-1. I giallorossi dopo essere passati in vantaggio con Dovbyk al 38’, sono raggiunti in extremis grazie al colpo di testa del difensore rossoblu De Winter. Il gol giallorosso viene convalidato dopo un lungo consulto al VAR per un possibile fuorigioco sul goal di Dovbyk. Nel secondo tempo, il Genoa parte in quarta grazie agli inserimenti di Vitinha e Malinovskiy che danno maggior impulso alle azioni del Grifone. La squadra di Gilardino attacca e crea molti pericoli e nei minuti di recupero trova il goal del pareggio con il grande colpo di testa di De Winter che evita la sconfitta al Genoa. La Roma non sa più vincere e, dopo 4 giornate i suoi punti sono solo 3. Ma la squadra questa estate ha inserito diversi nuovi elementi che chiaramente hanno bisogno di tempo, per assemblarsi al megli 

Il Milan batte 4-0 il Venezia e coglie la prima vittoria in campionato. Rossoneri in vantaggio dopo appena 1 minuto e 20 secondi: Leao serve di tacco Hernandez che da due passi sorprende il portiere del Venezia tra le gambe. Al 16′ il raddoppio con Gabbia che di testa devia in rete il corner di Pulisic. La squadra di Di Francesco a quel punto ha un crollo psico fisico ed esce dalla partita. Al 25’ il terzo gol: una conclusione di Pulisic viene respinta debolmente da Joronen, sulla sfera si avventa  Abraham che anticipa il portiere e da lui stesso viene steso. La prestazione del portiere del Venezia è stata alquanto imbarazzante. Il rigore è trasformato da Pulisic. Dopo alcuni minuti al 29′ l’arbitro accorda un nuovo calcio di rigore per i rossoneri: Leao raccoglie in area ma Schingtienne lo ferma con un pestone. Dal dischetto Abraham da poco arrivato dalla Roma, realizza il 4-0. Il Milan grazie a questa vittoria può ora concentrarsi con più serenità ai suoi prossimi appuntamenti: martedì in Champions League contro il Liverpool e poi domenica prossima in campionato contro l’Inter.

L’Inter pareggia a Monza 1-1. I nerazzurri, senza alcuni titolari in vista del match di Champions League di mercoledì a Manchester contro il City di Guardiola, trovano difficoltà a creare vere opportunità per segnare. Dopo un primo tempo di grande equilibrio e con nessuna occasione degna di nota da entrambe le parti, nel finale dell’incontro si verificano i due gol che decidono il match: Al  36′, Izzo crossa dalla trequarti e Mota con un colpo di testa potente e preciso supera Sommer. Al 43′ del s.t. l’Inter agguanta il pari e deve ritenersi soddisfatta per come si era messo il match: Carlos Augusto crossa rasoterra dalla sinistra, il pallone sfila sul secondo palo dove Dumfries mette in rete.

Atalanta-Fiorentina 3-2 al Gewiss Stadium, al termine di una partita spettacolare e piena di emozioni. Inizio scoppiettante a Bergamo, dove la Fiorentina passa in vantaggio dopo appena 15 minuti:  Gosens tira in porta sul corner di Biraghi, Carnesecchi fa una grande parata e respinge, poi una serie di rimpalli porta alla conclusione vincente di Martinez Quarta. La reazione dell’Atalanta è immediata: Lookman con grande caparbietà conquista un pallone e crossa per Retegui, che al 21′ realizza di testa. La Fiorentina ritorna in vantaggio al 31′: traversone dalla sinistra di Mandragora e Kean, tutto solo davanti a Carnesecchi, è implacabile. L’ex juventino colpisce anche un palo e da quel momento, la Viola sparisce. L’Atalanta nel giro di un minuto prima pareggia l’incontro con De Ketelaere con perfetto stacco di testa e poi passa in vantaggio definitivamente al 46’ del p.t. con Lookman. Questi dopo una grande azione personale, insacca alle spalle di un incerto de Gea portiere della Fiorentina. Nel secondo tempo è sempre la Dea a creare i maggiori pericoli con gli uomini di Palladino che provano a ripartire in contropiede, ma il risultato non cambia più. 

Terza vittoria consecutiva del Napoli di Conte che rifila un netto 4-0 al Cagliari .  Napoli va in vantaggio al 18′:  Lukaku appoggia per Di Lorenzo la cui conclusione al limite dell’area, è deviata da Mina che beffa Scuffet. Al 27′ il gioco è fermato a causa di qualche disordine sugli spalti tra le due tifoserie per lancio di fumogeni ed esplosivi che arrivano anche sul terreno di gioco. Al 41′ i sardi vanno vicino al pareggio con un bel colpo di testa di Piccoli,  Meret si distende e respinge. Ad inizio ripresa c’è una doppia opportunità per il Cagliari, prima con un colpo di testa di Luperto parato da Meret, poi al 12′ la conclusione di Marin, finisce contro la traversa deviata da Meret. Al 21′ arriva il raddoppio del Napoli: dopo il passaggio di Lukaku, Kvaratskhelia si presenta davanti a Scuffet e non sbaglia. Minuti dopo al 25” Scuffet regala palla a Kvaratskhelia e questi la passa a Lukaku, che non sbaglia da due passi. Al terzo minuto di recupero arriva anche il quarto gol dei partenopei: calcio d’angolo battuto da Neres e Buongiorno di testa supera Scuffet.

 Questi i risultati sulla 4.a giornata di calcio :

COMO-BOLOGNA 2-2 EMPOLI-JUVENTUS 0-0 MILAN-VENEZIA 4-0

GENOA-ROMA 1-1 ATALANTA-FIORENTINA 3-2 TORINO-LECCE 0-0

CAGLIARI-NAPOLI 0-4 MONZA-INTER 1-1 PARMA-UDINESE 2-3

LAZIO-VERONA 2-1

Martedì sera ci sarà il debutto europeo per Juventus e Milan. La squadra di  Thiago Motta e quella di Paulo Fonseca saranno le prime due italiane a testare il nuovo format della Champions League, affrontando rispettivamente Psv e Liverpool. I rossoneri, appena due stagioni fa, giocavano una semifinale e un risultato importante contro i Reds significherebbe dimostrare di poter ancora ambire a certi traguardi.

 

 
La terza giornata di Serie A si apre con il successo per 1-0 del Torino sul Venezia. Nel giorno del ritorno al Penzo sia del massimo campionato italiano che del grande ex Paolo Vanoli, decide il colpo di testa all'86' di Coco, che salta con gran tempismo da corner. Nel corso del match, protagonisti i portieri: Milinkonvic-Savic che salva due volte su Nicolussi Caviglia, mentre Joronen ferma Adams. I granata salgono a 7 punti, prendendosi la vetta della classifica.   Per il Torino di Vanoli grande partenza con 7 punti in tre giornate.

L'Inter batte l'Atalanta con un secco 4-0. I nerazzurri sbloccano l’incontro dopo appena 3' a seguito di una di splendida azione di Pavard e Mkhitaryan,  Thuram riceve il passaggio e il suo cross verso il centro è deviato in gol d Djimsiti nella sua porta. In campo c'è solo una squadra e l'Atalanta non riesce neanche a uscire dalla sua trequarti. Al 10' il secondo gol : a seguito di un fallo laterale Barella realizza con un fantastico sinistro al volo da fuori area. Ad inizio ripresa al 47' arriva il terzo gol dell'Inter: sugli sviluppi di un fallo laterale battuto lungo da Bastoni approfitta di una clamorosa disattenzione della difesa atalantina Thuram allunga la gamba quanto basta per toccare di punta in rete.  Il quarto gol lo segna sempre Thuram, al 55', che ancora una volta è rapido in area di rigore e con un gran destro punisce la difesa dell'Atalanta, anche in questo caso colpevole. I Campioni d'Italia hanno inteso lanciare il segnale che sono ancora la squadra da battere in questo campionato. Thuram è il calciatore nerazzurro più in forma in quanto è disponibile su tutto il fronte offensivo, è altruista per i compagni, propizia l'autogol che sblocca il match, colpisce un palo e segna una doppietta determinante per l’incontro.


 Il Napoli vince in rimonta 2-1 contro il Parma. Partita incredibile al Maradona, con la squadra di Antonio Conte che ribalta il Parma rimasto in 10 uomini solo nei minuti di recupero. Grande prova dei parmigiani nel corso del primo che vanno in vantaggio per 1-0, grazie al gol su calcio di rigore di Bonny che al 17' che lo stesso calciatore si era procurato per essere stato travolto da Meret. Il Napoli non si deprime e ha delle grandi occasioni per pareggiare. La più importante al 66' con Buongiorno che con una conclusione di controbalzo colpisce la traversa. La gara cambia al 75' per il cartellino rosso al portiere Zion Suzuki, così il Parma resta in 10 uomini e dal momento che aveva finito i cambi, a difendere la porta va il difensore Delprato. Assedio a questo punto del Napoli con tutti gli attaccanti a sua disposizione compreso i recenti acquisti David Neres e Lukaku. Negli 11 minuti di recupero il Napoli ribalta il risultato : al 92' Spinazzola serve Lukaku al centro dell'area il quale si gira sul mancino e conclude in rete per l'1-1. La squadra di Conte al 96' si porta in vantaggio: a seguito di un cross di David Neres, Anguissa con un gra colpo di testa sigla il 2-1.


Lazio e Milan 2-2. Fonseca lascia fuori dagli 11 scesi inizialmente in campo tre titolari per scelta tecnica: Calabria, Theo Hernandez e Leao. Rossoneri in vantaggio all'8' a seguito di un calcio d'angolo dalla sinistra, Pavlovic con un gran colpo di testa realizza. Nel secondo tempo la Lazio pareggia al 62': c’è un assist dalla sinistra di Nuno Tavares e Castellanos, di piatto la mette in rete. Poi al 66' si verifica il sorpasso da parte della Lazio con Nuno Tavarez ancora decisivo: dal suo cross basso, Dia deve solo toccarla per metterla in rete. A questo punto il tecnico Fonseca Cambia, inserisce Theo e Leao, ed al 72’ dopo una bella azione manovrata in area tra Abraham, Theo e Leao, quest’ultimo con un gran tiro trova il gol del pareggio.
Il Bologna pareggia 1-1 con l'Empoli. Al Dall'Ara  Fabbian (2') sblocca sblocca la gara grazie a una deviazione ravvicinata sugli sviluppi di un corner. Dopo due minuti Gyasi (4') pareggia appoggiando di petto in rete un preciso cross di Pezzella. Poi Solbakken e Orsolini si divorano due facili occasioni. Nel secondo tempo i rossoblù aggrediscono in pressing i toscani con più uomini e spingono. L'Empoli invece si abbassa, si difende con grinta giocando solo di rimessa.  Così non si sbilancia, concede poco o nulla e riesce a portare a casa un risultato positivo.

Juventus e Roma pareggiano 0-0. Partita con pochissime emozioni allo Stadium con i padroni di casa apparsi sotto tono rispetto alle prime due apparizioni stagionali. I giallorossi hanno giocato una gara solida senza grossi rischi. Thiago Motta, nel secondo tempo inserisce tutti i nuovi acquisti: prima con Conceicao e Koopmeiners poi Douglas Luiz e Nico Gonzales; solo il portoghese ha cercato di dare un po’ di vivacità. I giallorossi hanno dimostrato solidità e compattezza e nel finale hanno addirittura cercato il colpaccio. Nella girandola di cambi finale spazio ad altri nuovi acquisti: Manu Koné nella Roma e Nico Gonzalez nella Juve. Fuori i due centravanti, Vlahovic e Dovbyk, entrambi poco incisivi.  Giusto il pareggio interno contro la Roma, visti i ritmi bassi e le poche occasioni da gol. Bianconeri non più a punteggio pieno, raggiunti in testa alla classifica da Inter Torino e Udinese.

Udinese-Como 1-0.  Il Como ha giocato, creato ma ha sopratutto sprecato. L’Udinese ha approfittato, contenuto gli attacchi avversari e ha colpito in una delle poche occasioni costruite. il gol della vittoria si verifica al 43esimo del primo tempo con Brenner dopo una conclusione sporca e beffarda. I lariani hanno sprecato numerose occasioni da retee tra queste la più clamorosa è il rigore mandato sul fondo da Cutrone al 95esimo.

Il Verona batte 2-0 il Genoa a Marassi. il Grifone centra una traversa nel primo tempo con Vasquez,Nella ripresa, i padroni di casa vanno vicinissimi al gol: azione clamorosa di Messias, che con un sombrero e una grande cavalcata entra in area, fallendo però il tocco sotto sull'uscita di Montipò. A sorpresa, però, passa l'Hellas: cross di Lazovic, Gollini esce male e Tchatchoua insacca in porta. Dopo la rete subita, Gilardino inserisce tre cambi: Malinovskyi, Ekuban e Thorsby, che però provoca subito il rigore per l'Hellas con un fallo di mano in area. Dal dischetto, Tengstedt realizza e fa 2-0


Questi i risultati e la classifica:
VENEZIA-TORINO 0-1 INTER-ATALANTA 4-0 BOLOGNA-EMPOLI 1-1
LECCE-CAGLIARI 1-0 LAZIO-MILAN 2-2 NAPOLI-PARMA 2-1
FIORENTINA-MONZA 2-2 GENOA-VERONA 0-2 JUVENTUS-ROMA 0-0
UDINESE-COMO 1-0


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