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Il punto sulla 11.a giornata di calcio di Serie A
stagione 2024/2025
La Juve batte 2-0 l’Udinese al Bluenergy Stadium. Nel primo tempo sono gli ospiti a controllare il possesso palla e a fare il match. La Juventus passa in vantaggio al 19′: a seguito di un diagonale mancino di Thuram che colpisce il palo, la palla carambola poi sulla schiena di Okoye che sfortunatamente la spedisce nella sua porta. Al 37′ il raddoppio juventino con Savona che è il più veloce ad avventarsi sulla respinta del palo sul gran destro di Yildiz. Nella ripresa i friulani reagiscono e si lanciano all’attacco. Al 67′ il tecnico Runjaic cambia volto al suo attacco giocandosi la carta Lucca e proprio lui colpisce la traversa all’83’ con un gran colpo di testa.
Il Bologna vince 1-0 sul Lecce al Dall’Ara. Nel primo tempo la squadra di Italiano domina sul piano fisico, ma non riesce a concretizzare, nonostante qualche buona opportunità. Solo all’84’ il Bologna sblocca la partita: Juan Miranda crossa e Orsolini con tempestività mette in rete. Il Bologna pertanto ritorna a esultare in casa dove non vinceva da addirittura sette mesi.
Il Milan batte 1-0 il Monza. I brianzoli nel primo tempo giocano meglio con un Daniel Maldini che quando parte palla al piede è imprendibile. Daniel sfiora il gol in tre occasioni: nella prima Maignan respinge il suo tiro ed altri due tiri dal limite si spengono a fil di palo. Al 43′ il Milan realizza il gol che decide la partita: il colpo di testa di Morata sbatte contro Izzo, il pallone arriva a Reijnders che in tuffo di testa non sbaglia. Nella ripresa al 63′ Fonseca sostituisce Okafor con Leao e la partita cambia aspetto. Con gli spazi che inevitabilmente il Monza è costretto a lasciare, Theo e Leao si trovano più a loro agio e l’attaccante nel finale ha due grosse occasioni che non riesce a concretizzare. Con soli tre punti in tre giornate in Champions League, il Milan ora è atteso ad una sfida difficile. I rossoneri, infatti, si recano al Bernabeu dal Real Madrid campione in carica. Paulo Fonseca ha dichiarato “Giochiamo contro la favorita per vincere la Champions League, per noi è un occasione di crescere. Senza paura e con coraggio, possiamo fare una buona partita”. Carlo Ancelotti tecnico del Real Madrid non ha molta voglia di parlare di calcio dopo la tragedia che ha colpito Valencia e la regione. “Tutti sono stati chiari. Nessuno voleva giocare. Mi sembrava la decisione giusta. Ma non siamo noi a comandare e decide chi sta al vertice. Quello che penso è che il calcio sia una festa, ma puoi farla quando stai bene”. Ancora una volta Carlo Ancelotti ha dimostrato che oltre ad essere un grande allenatore è un grande uomo di grande sensibilità.
L’Atalanta batte 3-0 il Napoli al Maradona Alla prima azione, la Dea sblocca subito il match al 10′, con un sinistro al volo di Lookman dopo una sponda di testa di De Ketelaere. Il Napoli reagisce subito e McTominay centra il palo dal limite. Ma è solo un episodio isolato. Al 31′ De Ketelaere è bravissimo a pescare sul lato opposto Lookman che dal limite fa partire un destro che finisce nell’angolino. Nella ripresa l’Atalanta lascia il pallino del gioco al Napoli per poi partire in contropiede. Al 66′ Carnesecchi con una grande parata salva sul colpo di testa di Buongiorno. Nel finale al 92′ il neoentrato Retegui realizza con un destro al volo ed è il suo undicesimo centro in campionato, su undici partite. Senza un punto di riferimento in attacco, dove Lukaku è stato annullato da Hien, il Napoli ha mostrato problemi nella costruzione del gioco,
L’Hellas Verona sconfigge 3-2 la Roma. Partita ricca di gol al Bentegodi. Al 13′ Zalewski commette un errore clamoroso nella propria metà campo, e con un passaggio orizzontale senza senso consegna la palla direttamente a Tengstedt il quale è bravissimo a trasformarlo in rete. La reazione della Roma è immediata e Soulé al 28′ sfrutta l’assist di Zalewski e realizza. Sei minuti dopo il Verona torna di nuovo in vantaggio sfruttando un calcio d’angolo con Magnani. Nella ripresa all’8′ Dovbyk riporta la Roma in parità su assist di Celik. Il Verona al minuto 88 trova la rete decisiva; una verticalizzazione dalla difesa giunge a Livramento che, dopo aver resistito al contrasto di Ndicka, serve Harroui che è bravo a mettere in rete. Dopo questo match, la posizione del tecnico Ivan Juric è tutt’altro che salda sulla panchina della Roma e questa ennesima sconfitta potrebbe aprire nuovi scenari.
L’Inter batte 1-0 il Venezia. Nel primo tempo i nerazzurri fanno la partita, ma con ritmi lenti e senza la necessaria cattiveria e precisione sotto porta. Il portiere Stankovic (figlio d’arte) riesce ad opporsi con bravura agli attacchi della sua ex squadra, ma anche il portiere Sommer è protagonista di una grande parata. Nel secondo tempo si assiste ad occasioni da una parte all’altra, ma né Pohjanpalo né Mkhitaryan riescono a farsi trovare pronti all’appuntamento con il gol. Al 65’ l’Inter passa in vantaggio: Dimarco produce un perfetto cross dalla sinistra e capitan Lautaro con un gran colpo di testa non lascia scampo a Stankovic. Il successo con il Venezia, nel complesso meritato, non è stato facile, perché i nerazzurri hanno rischiato la beffa finale. Nel recupero di 7′ durante i quali i veneti hanno tentato il tutto per tutto, c’è stato il gol di Sverko al 97′ annullato per fallo di mano su contrasto con Bisseck. La vittoria contro il Venezia consente all’Inter di portarsi a -1 dal Napoli sfruttando la sconfitta degli azzurri contro l’Atalanta. In ogni caso domenica prossima a San Siro ci sarà la grande sfida di vertice, Inter-Napoli.
La Fiorentina batte 1-0 il Torino all’Olimpico. Dopo un primo tempo molto tattico e con poche emozioni al 41′ i viola passano in vantaggio. C’è un lancio di Ranieri, Kean raccoglie il rimbalzo, si invola e dopo aver aggirato Maripan mette il pallone in rete. Nella ripresa il Torino reagisce e l’occasione migliore è il palo colpito da Pedersen. Questo è un grande momento della Fiorentina, con sette vittorie consecutive.
Al Castellani importantissimo successo dell’Empoli che batte il Como con un grande gol di Pellegri e del Genoa che vince a Parma e si rilancia nella corsa alla salvezza. La grande notizia di giornata è senza dubbio il ritorno in campo in Serie A nel Genoa di Mario Balotelli, a oltre quattro anni e mezzo dall’ultima volta. L’ex Brescia parte dalla panchina ed entra nel finale. Nel posticipo che chiude l’undicesima giornata di Serie A, la Lazio batte 2-1 il Cagliari e si porta a quota 22 come Atalanta e Fiorentina. All’Olimpico nel primo tempo Dia (3′) realizza approfittando di un errore di Scuffet su una punizione di Pellegrini. Un gran tiro di Castellanos si stampa sul palo e Luvumbo (41′) pareggia grazie ad una deviazione di Gila. Nella ripresa Zaccagni (75′) riporta avanti i biancocelesti dal dischetto e nel finale i sardi restano in nove per le espulsioni contemporanee di Mina e Adopo (79′). Tra pochi giorni giovedì sera si torna nuovamente in campo con un anticipo per la 12a giornata.
Questi i risultati sulla 11.a giornata di calcio di Serie A
BOLOGNA-LECCE 1-0 UDINESE-JUVENTUS 0-2 MONZA-MILAN 0-1
NAPOLI-ATALANTA 0-3 TORINO-FIORENTINA 0-1 VERONA-ROMA 3-2
INTER-VENEZIA 1-0 EMPOLI-COMO 1-0 PARMA-GENOA 0-1
LAZIO-CAGLIARI 2-1
Genoa-Bologna 2 a 2 al Ferraris. Nel primo tempo il Bologna è decisamente più aggressivo e riesce ad essere pericoloso. Il vantaggio degli ospiti arriva al 38’ minuto, quando Orsolini calcia dalla sinistra trovando la deviazione decisiva di Vasquez. Nella ripresa al 56’ il Bologna raddoppia a seguito di un’azione da corner. Odgaard con un gran sinistro realizza con l’aiuto del palo. La partita sembra finita ma il Genoa ci crede e accorcia le distanze al 73′ minuto: Casale sbaglia, così Ekhator serve Pinamonti che realizza con un gran tiro. Lo stesso centravanti del Genoa all’85’ acciuffa il pareggio con un gran colpo di testa quasi dal limite dell’area. Un attaccante con questo fiuto del gol non può essere preso in considerazione per la Nazionale?
Il Milan batte 1-0 l’Udinese. I rossoneri partono forte e schiacciano l’Udinese nella propria metà campo. All 13esimo minuto arriva il gol di Samuel Chukwueze, dopo una grande azione di Okafor e l’assist di Pulisic. L’episodio che cambia volto alla partita arriva al 29esimo: Lovric diretto da solo verso la porta è ostacolato da Reijnders e costringe l’arbitro ad espellerlo per fallo da ultimo uomo. Il Milan si ritrova così in 10 uomini per tutto il resto della partita. L’Udinese prende in mano le redini dell’incontro e al termine del primo tempo arriva il primo gol annullato ai bianconeri a Ehizibue. Nonostante l’inferiorità numerica l’occasione più grossa ce l’ha il Milan al 74esimo: con Pulisic che tira a rete e sulla respinta del portiere dell’Udinese, Abraham non riesce a realizzare da pochi passi. Nel finale Ehizibue in tuffo di testa mette in rete, ma il gol viene annullato per fuorigioco per pochi centimetri. L’eccesso di Fonseca di lasciare fuori Leao, Abraham e Tomori si è rivelato positivo, perché i sostituti non hanno fatto rimpiangere gli illustri compagni. Contro il Bruges in Champions il Milan, dovrà soltanto vincere per non scivolare sempre più in basso. Sarà importante osservare la prestazione di Rafa Leao, reduce da una partita da spettatore contro l’Udinese. Fonseca, per nulla tenero nella gestione dei suoi giocatori, contro i friulani non ha guardato in faccia a nessuno, mettendolo in panchina.
La Juventus batte la Lazio 1-0. Al 25′ l’episodio determinante per la partita: Kalulu raccoglie un passaggio filtrante e si invola verso la porta, Romagnoli lo stende al limite dell’area e per l’arbitro è espulsione. E’ una chiara occasione da gol, inevitabile il rosso al Var e calcio di punizione dal limite, che Vlahovic spedisce di poco altro sulla traversa. Nonostante la superiorità la Juventus fatica a trovare spazi. Nella ripresa i bianconeri si fanno più aggressivi, Vlahovic colpisce una traversa e qualche altra occasione. Il match sembra destinato al pareggio, ma all’85’ sul cross di Cabal, Gila anticipa anche Provedel depositando in rete. La Juventus si sblocca e sfiora subito il raddoppio, con il tiro del debuttante Adzic. Nel match di Champions Juventus-Stoccarda i bianconeri andranno a caccia del terzo successo in altrettante partite di Champions League. L’obiettivo sarà quello di consolidare la vetta del girone unico. Lo Stoccarda è un avversario che non sta certo vivendo un avvio di stagione esaltante. Gli occhi saranno tutti puntati su Kenan Yildiz, chiamato a dimostrare di valere la maglia numero 10, che nel passato hanno vestito i più grandi campioni di questo sport.
L’Atalanta espugna Venezia per 2-0. I bergamaschi ci mettono appena 7′ per passare in vantaggio: sugli sviluppi di un corner dalla destra, Retegui spizza di testa, la palla poi arriva a Pasalic che con un gran diagonale mette in rete. Per un’ora la partita è quasi a senso unico e tra le occasioni non sfruttate dalla squadra di Gasperini, c’è la traversa colpita da Lookman. Nella ripresa dopo nemmeno due minuti arriva il raddoppio: Retegui sfrutta una disattenzione di Candela, si invola verso la porta avversaria e di cucchiaio sigla il gol dello 0-2. I Lagunari cercano di reagire ma tutti i tentativi si infrangono nella ermetica difesa dell’Atalanta. Retegui si sta confermando sempre più bomber di questa Atalanta: per lui otto gol in otto partite.
Il Napoli batte1-0 l’Empoli e si conferma da sola in vetta alla classifica. La squadra di Conte fatica moltissimo nel primo tempo e si salva in più occasioni grazie agli interventi del portiere Caprile. Nella ripresa il Napoli non riesce a sviluppare il suo gioco e allora Conte decide di togliere un Lukaku fuori condizione per far spazio a Simeone, che diventa subito determinante. Il suo primo pallone è una conclusione che impegna Vasquez, la respinta è raccolta da Politano che viene abbattuto in area da Anjorin. Il rigore è trasformato da Kvaratskhelia (63’). l’Empoli non riesce più a reagire, così il Napoli gestisce il match da grande squadra e porta a casa un successo preziosissimo.
L’Inter batte 1-0 la Roma all’Olimpico. E’ stato un match combattuto dove i nerazzurri hanno perso nel primo tempo Calhanoglu e Acerbi per infortunio. All’11 Sommer ha dovuto ringraziare il proprio palo che lo ha salvato da un suo errore incredibile su un facile cross di Pellegrini. Il primo tempo si chiude su un gran tiro di Pellegrini parato da Sommer. Nella ripresa, al 60’ clamoroso errore di Zalewski che perde palla e spalanca la ripartenza di Frattesi: palla dentro, se ne impossessa Lautaro che spara e batte Svilar per il vantaggio nerazzurro. L’Inter prova a sfruttare gli spazi lasciati dalla Roma ma non riesce a raddoppiare. Svilar ferma sia Denzel Dumfries che Marcus Thuram, autore di un’ottima partita. Nel finale ci prova Matías Soulé, che però viene fermato da Sommer. La firma sulla notte dell’Olimpico è quella di Lautaro Martinez, nell’unica vera occasione che ha avuto. Un tiro, un gol, tre punti. Lautaro ha raggiunto un nuovo traguardo, eguagliare Stefano Nyers a quota 133 gol come migliore marcatore nella storia dell’Inter.
Lecce Fiorentina 0-6 Punteggio tennistico in questa match privo di storia. La Fiorentina si è imposta senza trovare grande opposizione da parte dei salentini, che dopo l’espulsione di Gallo. sono presto usciti dalla partita. Tra i calciatori toscani un elogio particolare deve essere fatto a Cataldi e Colpani autori di una doppietta a testa. Bellissimo soprattutto il secondo gol di Colpani al volo. Questi è un calciatore che si sta ritrovando, dopo il suo recente acquisto dal Monza, una squadra dove indubbiamente era un beniamino. Al festival del gol ha preso parte anche Beltran, che ha segnato la quinta rete. L’ultimo gol quello 6 a 0 è stata firmato da Parisi dopo una serie di dribbling in area. A fine partita fischi dal pubblico di Lecce per la squadra di casa.
Di seguito i risultati dopo l’8a giornata:
COMO-PARMA 1-1 GENOA-BOLOGNA 2-2 MILAN-UDINESE 1-0
JUVENTUS-LAZIO 1-0 EMPOLI-NAPOLI 0-1 LECCE-FIORENTINA 0-6
VENEZIA-ATALANTA 0-2 CAGLIARI-TORINO 3-2 ROMA-INTER 0-1
VERONA-MONZA 0-3
Domenica alla partenza della Barcolana 56 rivedremo il Moro di Venezia che, in collaborazione con il Salone Nautico Venezia, parteciperà alla regata.
A bordo del Moro ci sarà parte del team che nel 1992 compì la grande impresa di sconfiggere i neozelandesi di New Zealand Challenge aggiudicandosi la Louis Vuitton Cup e divenendo il primo paese non anglofono a poter ambire alla coppa in 142 anni di storia del trofeo.
Sono 8 i velisti che hanno partecipato alla sfida di Coppa America nel 1992 a San Diego e che si ritroveranno a Trieste per la Barcolana per regatare nuovamente sul Moro di Venezia: Dudi Coletti skipper, Daniele Bresciano, Davide Innocenti, Vittorio Landolfi, Sergio Mauro, Marco Schiavuta, Sandro Spaziani, Ulisse Vicinanza. Ai veterani si sono aggiunti Andrea Bergamasco, Alessandro Bortoluzzi, Luca Landolfi (figlio di Vittorio), Paolo Masserdotti, Stefano Nicoli, Matteo Puggina, Mattia Stamanea. Completano l’equipaggio l’armatore Gianfranco Natali e, in rappresentanza del Salone Nautico Venezia, il direttore operativo di Vela spa, Fabrizio D’Oria, e Nicola Catullo, event manager.
“Ci entusiasma sempre molto tornare a navigare insieme – dichiara Dudi Coletti - Fortunatamente, per il nostro gruppo, il tempo che passa non incide affatto nella nostra unione che continua ad essere forte e appassionata. Il Moro di Venezia ha trovato nel nuovo armatore Gianfranco Natali il giusto mantenitore di questa nostra bella storia e parte di vita. Un armatore che si considera solo il “custode” di questa barca, storia della vela italiana e che continua ad affermare che il vero armatore del Moro era e continua ad essere il Dott. Gardini. Presenza di Gardini che sentiamo viva con noi ogni volta che issiamo le vele del Moro di Venezia. La Barcolana è una delle regate a cui partecipiamo sempre con grande entusiasmo, una vera festa della vela che si sposa perfettamente con lo spirito con cui partecipiamo alle regate. Gli altri appuntamenti per noi imprescindibili e a cui teniamo molto sono la Venice Hospitality Challenge Venezia e la Veleziana. Non potrebbe essere diversamente visto che corriamo, da sempre, per la Compagnia della Vela, il circolo sfidante della Coppa del 1992, e il Moro di Venezia ha trovato la sua onorevole casa presso l’Arsenale di Venezia, ospitato dalla società Vela e dal Comune di Venezia, in collaborazione con la Marina Militare Italiana, che ci hanno affiliati come parte di questa fantastica e unica città”.
Nota per essere una delle regate con più partecipanti, la particolare formula che contraddistingue la Barcolana la rende un evento unico nel panorama velico internazionale: su una singola linea di partenza, infatti, si ritrovano a gareggiare fianco a fianco velisti professionisti e semplici appassionati, su imbarcazioni di varie dimensioni che vengono suddivise in categorie a seconda della lunghezza fuori tutto.
“Associare il Moro, che è nel cuore degli italiani, alla città di Venezia e al suo Salone Nautico facendolo partecipare alle regate, è l’evoluzione naturale di ciò che questa imbarcazione ha rappresentato nella storia velica di tutto il Paese – dichiara l’imprenditore e socio della Compagnia della Vela Gianfranco Natali, grazie al cui intervento il Moro di Venezia è ritornato agli antichi splendori – una storia scritta dalle persone che hanno partecipato a questa avventura 30 anni fa. Alla Barcolana, e alle successive Venice Hospitality Challenge e Veleziana, ricomponiamo l’anima di questa esperienza che ha saputo far sognare milioni di italiani, ricongiungendo i due elementi che ne hanno decretato il successo: la barca e il team originale”.
Il mito del Moro di Venezia ancora oggi nell’immaginario collettivo della vela italiana rappresenta un evento memorabile e un pezzo fondamentale della storia della vela italiana e della Coppa America. Nel 1992 una parte d’Italia si riscoprì velista, e probabilmente in molti grazie alle gesta di Paul Cayard e compagni iniziarono a praticare la vela o comprarono una barca. Ad oggi il Moro di Venezia è la prima barca italiana ad aver vinto una regata nel Match di America’s Cup.
Il Moro di Venezia sarà Ambassador del Salone Nautico anche alla undicesima edizione della Venice Hospitality Challenge, che si terrà sabato 19 ottobre, e alla Veleziana, la regata in programma domenica 20 ottobre in Bacino San Marco.
Barcolana - Alzabandiera |
Il primo di dieci giorni di grande vela si è avviato con il tradizionale alzabandiera nella sede della Società Velica di Barcola e Grignano situata nel lungomare di Trieste, già vestita a festa per l’occasione.
Non è mancata la Bora con le forti raffiche nel golfo di Trieste che ha entusiasmato i partecipanti a Barcolana FUN, evento dedicato alla vela energy: kitesurf, ring e windsurf, sfrecciati di fronte al terrapieno della società velica Barcola e Grignano e nel Golfo alla ricerca della massima velocità, massima distanza sulle due ore e salto più alto, a seconda delle diverse specialità, hanno offerto grande spettacolo a quanti hanno assistito all’alzabandiera.
PRIMI SCAFI OSPITI PER L’EVENTO: IL NICE.
Ospite in occasione dell’alzabandiera in questa edizione dell’evento è stato l’equipaggio del Nice, l’imbarcazione della Guardia di Finanza, che sarà protagonista nei principali eventi di Barcolana: il team Fiamme Gialle ha il compito di promuovere l’immagine sportiva del Corpo in occasione del 250° anniversario dalla fondazione e Barcolana è l’ultimo evento sportivo di un calendario che ha impegnato la Guardia di Finanza per un anno intero. 1774 nel Regno di Sardegna nasce la legione truppe legge con compiti di difesa militare e vigilanza finanziaria dei confini 1875 la Regia Guardia di Finanza adotta le Fiamme gialle, simbolo che ancora oggi ne incarna l’identità. Diverse tappe nello scorso secolo allargano le competenze del Corpo e 2017, forte di una tradizione marinaresca che affonda le radici nel 1816, alla Guardia di Finanza sono attribuiti in via esclusiva i compiti di Polizia del mare
In Barcolana, Fiamme Gialle-Nice, un maxi di 78 piedi costruito da cantiere australiano ed ora di proprietà di Mauro Malgara di Ice YachtsMAXI, sarà timonato da Paolo Cian, un esperto di Barcolana, che insieme all’equipaggio di velisti gialloverdi, vanta un palmares di alto livello.
FOLLOW ME: PROVE A MARE.
I ragazzi dell’Istituto tecnico Nautico avranno il compito di accogliere le imbarcazioni ospiti: sono circa una novantina e hanno volontariamente aderito al progetto Follow Me, nei giorni scorsi hanno incontrato il presidente Gialuz tra i banchi di scuola e sono stati impegnati in una simulazione di soccorso in mare per caduta in acqua di una persona. “Trovo eccezionale il progetto Follow Me – ha commentato Gialuz – è una delle grandi anime della Barcolana. Organizzato dalla scuola con alcuni ex studenti guidati da Samuele Girotto, il progetto mira a dare competenze sul campo ai futuri capitani. A loro ho detto grazie, perché sono il primo touch point della Barcolana, le prime persone che i velisti che affrontano la risalita dell’Adriatico incontrano a Trieste”.
INCLUSIVITÀ: AL VIA IL VASTO PROGRAMMA DI ATTIVITÀ
Uno dei temi centrali della prima settimana di Barcolana sarà l’inclusione: “L’inclusività è uno degli obiettivi di questa edizione: accanto agli eventi dedicati al Parasailing e a Barcolana per il Sociale – che si appresta a un numero record di iscritti - abbiamo inserito il nuoto pinnato, la possibilità per le persone diversamente abili di vivere esperienze in barca a vela, e tutti gli eventi a terra sono aperti e accessibili: un nuovo impegno per Barcolana, che ha realizzato anche uno spazio ormeggi dedicato a chi ha difficoltà a salire in barca e ha bisogno di un accesso facilitato” ha commentato Gialuz presentando il programma. Il tema dello sport paralimpico sarà protagonista in mare da lunedì con la Parasailing Academy della Federazione Italiana Vela.
BARCOLANA A GRADO CON SUP EXPERIENCE
Partita dalla spiaggia Imperiale di Grado con arrivo al Mandracchio, nel cuore della Grado Veneziana: è la Barcolana Grado SUP Experience, la gara a bordo degli Stand Up Paddle organizzata dalla Società Velica di Barcola e Grignano con il supporto della Lega Navale di Grado, della Società Canottieri Ausonia, Kitelife Grado, il fondamentale contributo logistico e organizzativo del Comune di Grado e della G.I.T. (Grado Impianti Turistici S.p.A.), con il sostegno di Promoturismo FVG e Acqua Dolomia, Starboard come partner tecnico e l'atleta plurimedagliata Caterina Stenta come madrina. Il percorso, lungo circa 2,2 miglia nautiche (4 km), ha una durata indicativa di 40-50 minuti.
BARCOLANA YOUNG
Foto Patrizia Grandis |
Spetta ai giovani della classe Optimist aprire ufficialmente l’ottobre velico della Barcolana. E così è stato con l’entusiasmo dei giovanissimi che non si sono arresi al clima e hanno regatato nel pomeriggio del primo sabato di Barcolana. Prima troppo vento, poi una sottile brezza. Barcolana YOUNG ha visto circa 190 atleti al via nel fine settimana di esordio di Barcolana; sabato il vento forte ha tenuto a terra i più piccoli Cadetti, mentre ha permesso ai più grandi Juniores di navigare su tre flotte. Domenica le condizioni meteo più semplici hanno consentito di portare in acqua l’intera flotta: gli juniores hanno regatato su un’ulteriore prova, i cadetti su due.
La regata è aperta ai timonieri nati negli anni: 2009 - 2010 – 2011 – 2012 -2013 (DIVISIONE A), 2014 -2015 (DIVISIONE B) in possesso di tessera AICO e tessera FIV valide per l’anno in corso.
BARCOLANA NUOTA TROFEO GIUSTOLISI
Calicanto Band |
Una edizione da record organizzata da Barcolana in partnership con la Triestina Nuoto Samer &Co. Shipping: 374 partecipanti, ospiti illustri come l’olimpionico Luca Dotto e una event manager eccellente come Stefania Pirozzi insieme a Simone Cinnirella e il presidente della Barcolana Mitja Gialuz in prima linea a tifare per gli atleti, che da tutta Italia, Slovenia, Austria hanno accettato la sfida di nuotare sul miglio nautico di fronte a piazza Unità.
La partenza è stata spettacolare, con il tuffo corale dalla Scala Reale e le prime bracciate lungo il molo Audace, il tifo da stadio dei tanti triestini e appassionati di nuoto presenti lungo le Rive. Il nuovo percorso è disegnato con un lato lungo fino alla Diga del Porto Vecchio, una virata e il rientro nel Bacino San Giusto, con l’arrivo nuovamente all’altezza della Scala Reale: il primo posto assoluto è andato all’azzurro Pasquale Sanzullo, prima donna l’azzurra Giulia Salin. Le classifiche premiano tutte le categorie, a testimonianza di un evento nel pieno spirito della Barcolana, che unisce professionisti e appassionati.
A seguire si è disputata la seconda edizione della Barcolana Pinnata, valida come primo campionato italiano di specialità, e dedicata agli atleti e alle atlete diversamente abili, lungo un percorso a bastone di 500 metri in acque libere: in acqua 33 atleti provenienti da tutta Italia, pronti a cimentarsi nella gara di nuoto paralimpico di fondo. La prova ha riguardato sia la specialità monopinna che il nuoto pinnato con due pinne: l’evento ha incluso tutti i tipi di disabilità sia fisici che intellettivi relazionali. I campioni italiani sono Martina Screti, Pierluigi Bonafin, Federica Cecchi, Giulia Lo Schiavo, Stefania Galasso, Rossella Panigutti, Nicolò D’Atri, Alvise Costantini, Samuele Galdini.
BARCOLANA WATERPOLO
Entra ufficialmente negli sport del mare presenti in Barcolana anche la pallanuoto: un gruppo di amatori di questo sport capitanati dal direttore sportivo di Barcolana, Dean Bassi, ha svolto - sotto gli occhi vigili della squadra maschile di Serie A della Pallanuoto Trieste – un match dimostrativo di fronte la scala reale.
ll Napoli apre la settima giornata di Serie A battendo 3-1 il Como al Maradona. I partenopei dopo neanche 30 secondi passano in vantaggio: doppio passaggio in verticale Di Lorenzo-Lukaku, la palla arriva in possesso a McTominay che infila in rete con un gran diagonale, Il Napoli gestisce pallone e partita cercando di sfruttare le ripartenze, ma la squadra di mister Fabregas manovra bene e si rende pericolosa con Nico Paz al 25′ con un tiro a giro. Al 32′ lo stesso calciatore con un destro ad effetto centra il palo. Il gol per i lariani è nell’aria e arriva al 43′: Perrone serve Strefezza che effettua un potente diagonale che finisce nell’angolino per l’1-1.Nella ripresa il Napoli riparte più aggressivo e va di nuovo in vantaggio al 53′: a seguito di un errore in impostazione di Sergi Roberto, questi poi stende Olivera in area e l’arbitro decreta un calcio di rigore. Lukaku calcia centrale e e segna il 2-1. All’86’ il Napoli realizza il terzo gol: Lukaku serve in profondità Neres, da poco entrato, che segna la rete del definitivo vantaggio.Il 3-1 al Como è stato più sofferto di quanto possa raccontare il punteggio, perchè i ragazzi di Fabregas hanno impressionato per personalità e tecnica di palleggio.
L’Atalanta a Bergamo travolge 5 a 1 il Genoa. La partita si sblocca al 24′: Lookman, dalla sinistra, mette al centro per Retegui, che anticipa Vasquez in spaccata e fa 1-0. L’Atalanta insiste e sfiora il raddoppio in alcune occasioni. Il secondo tempo inizia esattamente come il primo, con l’Atalanta sempre in avanti. Al 50′ Ederson lascia partire un gran destro da fuori area, Gollini respinge ma non può nulla sulla respinta in gol di Retegui che firma la doppietta. Al 60esimo la squadra di casa dilaga dopo un delizioso colpo di tacco di Retegui, che smarca Ederson autore di un gran gol sotto la traversa. Al 71 Samardzic calcia, Vogliacco devia con la mano e dopo una attenta verifica al Var viene fischiato il penalty. Batte Retegui che realizza il 4 a 0. All’80’ c’è un angolo di Samardzic, la difesa libera di testa e De Roon con un gran tiro al volo realizza un gol stupendo. A 7’ dalla fine, il Genoa dimezza lo svantaggio: Melegoni lancia in profondità il govanissimo Ekhator che controlla e con un diagonale preciso infila Carnesecchi. L’ex della giornata Mateo Retegui autore di una tripletta è ormai diventato un punto di riferimento importante nella squadra di Gasperini. Gli sportivi tutti si augurano che presto lo diventi anche della Nazionale azzurra.
L’Inter batte 3-2 il Torino. Partono meglio gli ospiti ma sono inefficaci. Al 20′ si verifica l’episodio determinante per il match: Maripan entra a gamba tesa su Thuram, l’arbitro estrae il giallo, ma dopo essere stato richiamato al Var, cambia la sua decisione ed estrae il rosso. Così il Torino resta in 10. L’Inter a quel punto si galvanizza e passa in vantaggio al 25′. Dimarco crossa al centro dell’ area dove Thuram svetta e di testa sigla l’1-0. Il raddoppio arriva al 35′, con un’azione simile: a seguito del cross di Acerbi, c’è il colpo di testa determinante ancora di Thuram, che mette in rete. Al 36′ dopo un lancio in profondità di Gineitis, Zapata si ritrova tutto solo solo davanti a Sommer e realizza. Ad inizio ripresa l’Inter continua ad attaccare e al 59′ trova il 3-1: cross di Bastoni dalla sinistra per Lautaro che calcia a botta sicura, Milinkovic Savic respinge, ma la palla finisce proprio sui piedi di Thuram, che mette in rete. All’83’ si infortuna Zapata e deve uscire in barella. All’86’ fallo di Cahlanoghlu su Masina, e a seguito del calcio di rigore per il Torino, Vlasic realizza il gol del 3-2. Thuram con questa sua tripletta, ha confermato di aver metabolizzato i movimenti del vero centravanti e le reti arrivano con continuità. L’anno scorso invece, agiva più da seconda punta e Lautaro ne beneficiava. Frattesi nonostante la sua utilità in fase realizzativa, non riesce ad entrare nei meccanismi di centrocampo di questa squadra.
La Lazio batte 2-1 l’Empoli . A sbloccare il match dell’Olimpico sono i toscani, dopo appena 9′: a seguito dell’assist di Pezzella, c’è il colpo di testa vincente di Esposito, che approfitta della scivolata di Provedel. I padroni di casa reagiscono con alcune occasioni da gol e trovano il pareggio appena prima dell’intervallo con Zaccagni. Il cross da sinistra di Tavares è perfetto per il colpo di testa dell’esterno laziale. A inizio ripresa grande occasione su rigore, ma Castellanos calcia centrale trovando la grande opposizione di Vasquez con i piedi. Quando il pareggio sembrava il risultato più probabile, a sei minuti dal novantesimo, Pedro approfitta della prima vera incertezza della difesa empolese per battere Vasquez con un gran destro che batte sulla parte interna della traversa e fa esplodere l’Olimpico. I biancocelesti hanno sudato contro l’Empoli, che si è confermata una squadra organizzata e insidiosa.
Monza e Roma termina 1-1. Nel primo tempo si assiste ad un predominio per la squadra di Juric che colpisce un palo e spreca altre tre occasioni. La partita si sblocca nella ripresa al 61’con il gol di Dovbik il quale dopo aver vinto il corpo a corpo con Izzo, salta mezza difesa del Monza e di sinistro in diagonale, fa secco Pizzignacco. Ma al 70′ il Monza pareggia: Dani Mota, appena entrato, è il più lesto su una respinta sbagliata di Svilar a realizzare il pareggio a porta vuota. La Roma si lamenta dell’arbitro: nel finale è ignorato un pestone in area su Baldanzi. Il pareggio va stretto ai giallorossi, che sicuramente meritavano di più.
La Juventus pareggia 1-1 con il Cagliari. All’Allianz Stadium nel primo tempo i bianconeri fanno la partita e sbloccano il match con un rigore di Vlahovic (15′) per un tocco di mano in area di Luperto sugli sviluppi di un corner. Il gol concretizza il forcing bianconero, con diverse occasioni non sfruttate. Nella ripresa i sardi reagiscono e pareggiano dal dischetto con Marin (88′) dopo un’ingenuità in area di Douglas Luiz su Piccoli. Nel finale espulso Coinceicao per doppia ammonizione e nel recupero, pali di Obert e Fagioli. Le imprese in Champions sono belle, ma tolgono energie fisiche e mentali.
In una partita intensa e appassionante che conclude la 7^ giornata, Fiorentina batte Milan 2-1. Al Franchi il pubblico assiste a tre gol, tre rigori sbagliati e tante occasioni da rete. Meglio i viola nel primo tempo, che passano in vantaggio al 35′ del p.t. :Adli ex rossonero si libera di Pulisic e con un un destro basso e preciso realizza. Il primo tempo si conclude con l’emozione di due rigori falliti, uno di Kean e uno di Hernandez, entrambi parati. Al quarto d’ora della ripresa a seguito di un cross profondo sul secondo palo di Hernandez, Pulisic si avventa e di piatto destro realizza al volo. Al 54′ dopo un fallo in area su Gabbia, viene concesso un altro rigore per il Milan e anche stavolta il portiere viola è pronto a parare. Al 73′ rimessa lunga di De Gea, Tomori salta a vuoto, Kean serve Gudmundsson che con un destro potente batte Maignan. Il portiere del Milan Maignan ha parato un rigore a Kean, il suo collega viola De Gea di rigori ne ha parati addirittura due: il primo a Theo Hernandez, il secondo a Abraham. In pieno recupero, viola pericolosissimi con la traversa colpita da Kean. Prima del fischio finale, espulso Theo Hernandez. Il Milan nonostante la sconfitta si è reso protagonista di un bel secondo tempo. De Gea 34enne, nato a Madrid, arrivato a Firenze quest’estate, sta vivendo una seconda giovinezza in Toscana. Era rimasto fermo un anno dopo la traumatica separazione estiva con il Manchester United, suo club per 12 anni e oltre 400 partite. Ma ha fatto presto a ritrovare la giusta reattività e tecnica da portiere top player.
Il comportamento dei giudici di gara al VAR non è sempre coerente. A volte richiamano l’arbitro a controllare il monitor per falli inesistenti, altre volte passano sopra ad episodi certi e conclamati. Durante una partita di calcio si assiste ad ogni tipo di contrasto, pertanto ogni minimo contatto in area non può essere considerato calcio di rigore. Gli addetti ai lavori sperano in una uniformità di giudizio sulla regola dei penalty. Adesso la sosta per le Nazionali, la Serie A riprenderà tra due settimane.
Questi i risultati dopo la settima giornata di campionato di Serie A:
NAPOLI-COMO 3-1 VERONA-VENEZIA 2-1 UDINESE-LECCE 1-0
ATALANTA-GENOA 5-1 INTER-TORINO 3-2 JUVENTUS-CAGLIARI 1-1
BOLOGNA-PARMA 0-0 LAZIO-EMPOLI 2-1 MONZA-ROMA 1-1
FIORENTINA-MILAN 2-1
La 6a giornata di Serie A si è aperta venerdì a San Siro con la vittoria del Milan sul Lecce per 3-0. I pugliesi partono meglio e nei primi trenta minuti dimostrano di essere una squadra organizzata e pericolosa. In due occasioni i giallorossi impegnano il portiere rossonero Maignan. La partita è tutta condensata in cinque minuti determinanti. Il Milan passa in vantaggio al 38′: calcio di punizione di Theo Hernandez per la testa di Morata che in torsione batte Falcone. Pochi minuti dopo al 41′ il raddoppio del Milan: Leao scende sulla sinistra e serve Hernandez che di potenza dall’interno dell’area di rigore realizza il 2-0. Al 43′ il terzo gol: Abraham dal limite dell’area calcia in porta e colpisce il palo, sul nuovo tiro trova Falcone a negargli la gioia del gol, poi sulla respinta la palla finisce sui piedi di Pulisic che realizza. Nella ripresa cala il ritmo della partita con i rossoneri che colpiscono una traversa con Loftus Cheek e all’80’ restano in 10 per l’espulsione di Bartesaghi autore di un brutto fallo.
L’Inter supera l’Udinese per 3 a 2 al Bluenergy Stadium, rischiando qualcosa nel finale. Partita divertente che si sblocca dopo appena 43 secondi. Frattesi servito in profondità da Darmian entra in area e realizza di destro. Dopo una grande parata di Okoye su Thuram e un tiro fuori bersaglio di Frattesi da buona posizione, i padroni di casa guadagnano metri, e pareggiano al 35′ con un colpo di testa di Kabasele su un cross perfetto di Zemura. Verso la fine del primo tempo, al 48′ si sblocca Lautaro Martinez dopo 5 giornate: il bomber argentino viene servito da Dimarco sulla sinistra e deve solo spingere la palla in porta. Nella ripresa dopo un paio di minuti è ancora una volta “El Toro” ad andare in rete. Bastoni trova Thuram il quale serve Lautaro che infila Okoye col destro con un tiro da fuori area. L’Udinese prova a rispondere con l’ingresso di Lucca ed è proprio l’attaccante italiano ad accorciare le distanze all’83’ minuto, quando su un lancio lungo supera Darmian e mette in rete con freddezza. Con questa vittoria l’Inter riprende il suo cammino, ma la sua difesa lascia delle perplessità sulla sua tenuta..
La Juventus batte 3 a 0 il Genoa a Marassi in una gara disputata a porte chiuse. Dopo un primo tempo privo di emozioni e di occasioni da gol, i bianconeri aprono le marcature al 48′ con un calcio di rigore di Vlahovic per un fallo di mano in area di De Winter. Sbloccata la partita la Juventus inizia a dominare il gioco. Al 55’ si verifica il raddoppio sempre con l’attaccante serbo che raccoglie un bel passaggio di Koopmeiners e con un gran tiro batte Gollini. Con il risultato al sicuro, Motta fa entrare Douglas Luiz e Conceiçao e proprio quest’ultimo poco prima del novantesimo realizza il 3-0 finale su assist di Thuram. Vittoria meritata della Juventus che resta l’unica squadra nei più importanti cinque campionati europei a non aver ancora subito gol.
La Roma ha la meglio sul Venezia per 2-1 all’Olimpico. Nel primo tempo i giallorossi controllano il possesso palla, ma i neroverdi giocano bene in contropiede e confezionano diverse occasioni da rete. I veneti passano in vantaggio al (44′) dopo un’azione prolungata di Busio che colpisce il palo con bel destro e sulla ribattuta Pohjanpolo è lesto ad insaccare. Al 58’ del s.t. Juric fa entrare Baldanzi e Pisilli al posto di Mancini e Kone e passa al 4-2-3-1. I giallorossi al termine di un forcing prolungato, pareggiano al 74’ con il gol dalla distanza di Cristante grazie a un tiro deviato da Busio. Alll’83’ Pisilli decide la gara con un gran colpo di testa su un cross calciato proprio da Peredes. E’ al suo primo gol in Serie A. Pisilli ha confermato di essere un giovane molto interessante: aggressivo nel recupero palla, rapido nello stretto e pericoloso sulle palle alte.
Il Torino perde 3-1 in casa contro la Lazio in un gara divertente. i Biancocelesti sbloccano subito la partita, dopo 8′, grazie al cross di Nuno Tavares che crossa per l’accorrente Guendouzi, il cui destro centrale sorprende Paleari. In questo match il portiere granata sostituiva il titolare Milinkovic-Savic. Nella ripresa, è ancora la Lazio ad essere propositiva e raddoppia al 60’: dopo una bella iniziativa di Isaksen dalla destra, Dia a centro area fa secco Paleari. I Granata provano a reagire e accorciano le distanze al 67’ dopo che Vlasic consegna allo scozzese Adams l’assist dell’1-2. La Lazio è ancora viva e all’89’ realizza nuovamente: c’è un cross basso di Pellegrini, Vecino tocca verso Noslin che mette in rete. Passano tre minuti e il Torino riduce lo svantaggio, con la girata di Coco su assist aereo di Masina sigla il definitivo 3 a 2.
Il Napoli vince con il Monza 2-0. Al 22′ Dopo un avvio molto equilibrato e senza particolari emozioni, il match si sblocca alla prima vera occasione al 22′. Politano dopo essere partito dal lato destro si accentra in area e lascia partire un sinistro che trafigge Turati sul secondo palo. Al 33′ arriva il raddoppio del Napoli: sul passaggio sbagliato del portiere di Turati, Anguissa recupera il pallone e serve in mezzo a McTominay. La sfera poi arriva a Kvaratskhelia. che, tutto solo, realizza. La cura del tecnico Conte comincia a far vedere i suoi effetti con una disposizione tattica che cerca di modificare di volta in volta. Il Napoli con questa, ottiene la quarta vittoria in sei giornate e vola al comando della classifica da leader. Luciano Spalletti l’attuale allenatore della nazionale di calcio italiana, che vinse il terzo scudetto con il Napoli nella stagione 2022/2023, ha deciso di donare la sua Fiat Panda, (dipinta proprio in occasione della vittoria, nell’euforia dei festeggiamenti), ai bambini ricoverati all’ospedale Santobono, nosocomio pediatrico di Napoli. “Questa macchina è stata dipinta dagli occhi pieni di felicità dei bambini di Napoli ha detto Spalletti per l’occasione . Me l’avevano prestata per tornare a casa e io gliela sto semplicemente riportando a questi bambini. Spero faccia tanti viaggi della guarigione, sono contento che una struttura così importante mi abbia permesso di donare questa macchina, che per me è molte cose”.
Nel posticipo del lunedì, riscatto del Cagliari che esce vittorioso da Parma al termine di una partita avvincente: 3-2 è il risultato finale. il Cagliari passa in vantaggio per ben tre volte al fine di centrare la sua prima vittoria in campionato: alle reti di Zortea (34’) e Marin (75’) per il Cagliari, rispondono all’87’. Man (62’) ed Hernani su rigore (87’) per i padroni di casa parmigiani. Il Cagliari trova la rete determinante all’88’ a seguito dell’assist di Gaetano per Piccoli e l’attaccante con un gran gol riporta i sardi avanti 3-2. Dopo aver colpito un palo nel primo tempo, il centravanti ex Atalanta segna un gol determinante che vale la prima vittoria in questa Serie A, dei sardi. Un giovane attaccante da seguire con attenzione.
Non si vedeva una classifica così corta dopo sei giornate da tredici anni. In testa adesso c’è il Napoli, con 13 punti e sono ancora troppo pochi per dare una sentenza sicura. Le distanze sono minime, eppure la squadra di Antonio Conte potrà contare su un calendario più favorevole nel prossimo mese. Le premesse per un primo tentativo di fuga, considerando anche che gli azzurri non hanno impegni europei, ci sono tutte.
Questi i risultati della 6^ giornata di Serie A :
MILAN-LECCE 3-0 GENOA-JUVENTUS 0-3 UDINESE-INTER 2-3
BOLOGNA-ATALANTA 1-1 TORINO-LAZIO 2-3 COMO-VERONA 3-2
ROMA-VENEZIA 2-1 EMPOLI-FIORENTINA 0-0 NAPOLI-MONZA 2-0
PARMA-CAGLIARI 2-3
Si è giocata la 5a giornata di Serie A che si è aperta venerdì con due anticipi; due vittorie esterne, quella dell’Empoli sul Cagliari e del Torino che batte il Verona 3-2.
Il Torino vince a Verona per 3-2. e si porta momentaneamente al vertice della classifica del campionato di calcio di serie A. Prima rete al 10′ con il granata Sanabria che dopo aver dribblato Coppola, si presenta a tu per tu con Montipò e lo batte di destro. i padroni di casa reagiscono in fretta e con il gran tiro di di Kastanos da fuori area pareggiano 1-1. Al 21’ arriva l’episodio che cambia le sorti del l’incontro: c’è una gomitata di Dawidowicz a Sanabria con la palla già tra le mani di Montipò, e conseguente espulsione del calciatore. L’arbitro sancisce il calcio di rigore. Sanabria dopo aver colpito il palo, su calcio di rigore riprende il pallone e realizza, ma l’arbitro annulla per il suo doppio tocco. Dieci minuti più tardi, nuovo vantaggio del Torino: cross di Lazaro per Zapata che di testa realizza. Nel quarto d’ora finale i veneti cercano il pareggio, ma al 79’ in contropiede il neoentrato Che Adams sfrutta un errore di Coppola, vince il duello con Magnani e mette in rete. Nel recupero Mosquera accorcia le distanze su errore di Masina, al 93’
L’Empoli vince a Cagliari 2-0 all’Unipol Domus. Partono forte i padroni di casa ma la formazione ospite, si porta in vantaggio al 33. Anjorin è bravo a trovare in verticale Colombo il quale batte il portiere Scuffet. Il portiere Vasquez salva due volte l’Empoli e nella ripresa, nonostante i rossoblù attaccano, gli ospiti trovano il secondo gol al 49′. Cross di Pezzella da sinistra sul secondo palo verso Sebastiano Esposito che calcia con il destro. Scuffet respinge ma sulla ribattuta arriva ancora l’attaccante che questa volta di sinistro non sbaglia e realizza il secondo gol. Il Cagliari si risveglia solo quanto entra l’ex calciatore del Napoli Gaetano ma è troppo tardi.
Nelle gare del sabato prima vittoria del Venezia che batte il Genoa con un secco 2-0. La squadra di Gilardino perde per un grave infortunio Malinovsky.
In parità per 0 a 0 il big match tra Juve e Napoli. Terzo pareggio consecutivo senza reti per la Juventus, in questa occasione in casa contro il Napoli dell’ex Conte. Primo tempo di grande equilibrio, con il primo tiro che arriva solo al 22′: McKennie si inserisce e calcia, con il pallone deviato in corner. Al 29′ risponde il Napoli con McTominay che trova lo spazio e carica il destro da fuori area, ma Di Gregorio risponde. I partenopei perdono il portiere Meret per infortunio al 36′, al suo posto entra Caprile. E’ stata una partita con poche emozioni con le due squadre che si sono annullate a vicenda. Gli ultimi acquisti dei partenopei di Scott McTominay, David Neres e Billy Gilmour sembrano aver completato al meglio la rosa. La mancata partecipazione alle coppe, di certo non positiva per un club come quello partenopeo, potrebbe presto trasformarsi in un importante alleato da qui alla fine della stagione. Questo perchè gli uomini di Conte hanno sempre una settimana piena per poter recuperare e lavorare sul prossimo impegno di campionato, un “lusso” che Inter, Juventus e Milan non hanno, dovendo competere in Champions League.
Spettacolare pareggio tra Lecce e Parma 2-2. La squadra salentina si ritrova in vantaggio 2-0 fino al 92′ per poi subire la rimonta del Parma con due reti realizzate al 93′ e al 95′. Partita subito in discesa per i salentini, che passano dopo 32′ con Dorgu. Quando però la squadra di Gotti sembra in controllo, ad inizio ripresa Guilbert si fa espellere per una manata a Cancellieri. Al minuto 58′ lo stesso Cancellieri si fa espellere per un fallo su Dorgu lanciato a rete e la punizione che ne consegue è l’occasione per Krstovic per raddoppiare. Nei sei minuti di recupero il Parma riesce a recuperare: Almqvist riapre la partita al 93′, Hainaut la pareggia al 95′.
La Fiorentina batte 2-1 la Lazio. Al Franchi è stata una gara vivace dai due volti: meglio i biancocelesti nel primo tempo, invece viola sono stati più propositivi nel secondo tempo. Nel primo tempo Provedel devia sul palo una conclusione di Colpani e De Gea portiere della Fiorentina riesce a far fronte a tre situazioni pericolose. Lo stesso portiere viola però al 41’non può far nulla sugli sviluppi di un calcio piazzato di Tavares, quando Gila di testa riesce a realizzare di testa. La Fiorentina cambia passo in fase offensiva e pareggia subito i conti dal dischetto con Gudmundsson, al 49’ del s.t. dopo che precedentemente era stato toccato fallosamente da Guendouzi. Al termine dell’incontro arriva l’episodio che decide la gara. Tavares colpisce Dodò sulla linea di fondo, viene sancito il calcio di rigore e Gudmundsson ancora una volta dal dischetto è infallibile. Con queste due reti di penalty Gudmundsson si presenta alla grande al suo nuovo pubblico.
Roma Udinese 3-0, Ivan Juric esordisce con una vittoria alla sua prima panchina giallorossa. A sbloccare il match ci pensa Dovbyk al 19’, con un grande tiro di sinistro. A inizio ripresa Dybala si procura e poi trasforma il rigore del raddoppio. Dopo una bella parata di Svilar su Thauvin, Baldanzi al 70′ dopo una triangolazione con Dovbyk. realizza il terzo con un bel diagonale. La gara dell’Olimpico inizia senza la Curva Sud che, per protesta contro la proprietà, entra sugli spalti poco prima della mezzora. L’arrivo di Juric sulla panchina della Roma nonostante la contestazione dai tifosi, ha dato la scossa sperata e così i giallorossi ottengono la loro prima vittoria stagionale.
Nella stracittadina il Milan batte 2-1 l’Inter con una prova di grande temperamento. Il vantaggio rossonero si concretizza al 10′ con Pulisic protagonista di una bella azione personale dove non riescono ad intervenire Mkhitarian, Pavard e Acerbi. Il pareggio dell’Inter arriva al 28′ con un preciso diagonale di Dimarco. su assist di Lautaro. Prima dell’intervallo Maignan compie un miracolo su Thuram mentre nella ripresa è Sommer ad essere protagonista con diversi interventi decisivi. La rete decisiva si verifica all’89’: a seguito di una punizione precisa di Reijnders, Matteo Gabbia trova il tempo giusto per il gran colpo di testa che sancisce il 2-1 finale. Il tecnico rossonero Fonseca secondo voci ricorrenti era già sulla graticola, un ulteriore risultato negativo e l’avrebbero sostituito. Contro i cugini nerazzurri ha schierato la sua squadra con il 4-4-2 con due attaccanti come Pulisic e Leao ai lati del campo, affiancando Morata ad Abraham. In questo modo ha intasato la zona centrale del campo dove l’Inter ha dovuto rinunciare alla solita impostazione dei tre centrocampisti Mkhitaryan-Calhanoglu-Barella che tanto male avevano fatto nel recente passato. Per l’Inter dopo sei vittorie consecutive nel derby questa è una sconfitta che fa male, ma conferma ancora una volta che il derby è una partita atipica che sfugge ad ogni pronostico.
Di seguito i risultati sulla 5.a giornata di calcio di Serie A:
CAGLIARI-EMPOLI 0-2 VERONA-TORINO 2-3 VENEZIA-GENOA 2-0
JUVENTUS-NAPOLI 0-0 LECCE-PARMA 2-2 FIORENTINA-LAZIO 2-1
MONZA-BOLOGNA 1-2 ROMA-UDINESE 3-0 INTER-MILAN 1-2
ATALANTA-COMO Rinviata a causa del maltempo al 24/09 ore 20:45
Si è giocata la 4a giornata di Serie A che si è aperta sabato pomeriggio con il pareggio tra Como e Bologna per 2-2. Il match si è giocato in uno rinnovato stadio Sinigaglia considerato che il Como tornava in Serie A dopo 21 anni. Il match si sblocca al 5′:Fadera serve Cutrone che mette al centro, trovando la deviazione di Casale che causa uno sfortunato autogol. Ad inizio ripresa parte meglio il Bologna, invece a segnare il secondo gol in contropiede, al 53′ è sempre la squadra di casa. Cutrone dopo aver ricevuto il pallone rientra sul destro e trova il secondo palo, battendo ancora Skorpuski. Italiano tecnico del Bologna a quel punto decide di far entrare forze fresche e sono loro a dare la svolta: al 77’ , è Odgaard a provarci: il tiro è rimpallato, ma la carambola favorisce il neo entrato Castro che batte Audero accorciando le distanze. Il gol accende il finale, Il Bologna tira fuori l’orgoglio e al 90’ Castro lotta con tutti per poi allargare per l’ex Juve Iling-Junior che prende la mira e insacca il 2-2. Il Bologna ha avuto la capacità di pareggiare una gara che sembrava già persa e questa può essere considerata una buona iniezione di fiducia in vista dell’esordio Champions.
Pareggio al Castellani, dove un organizzato Empoli ferma la Juve sullo 0-0. Nel primo tempo la titolata squadra bianconera è più propositiva ma fatica a creare gioco. L’occasione più importante gli uomini di Thiago Motta la creano sugli sviluppi di un calcio d’angolo, quando Gatti servito da un corner tenta il colpo di testa sulla quale Vasquez respinge con grande tempismo. Nel secondo tempo, dopo cinque minuti Vlahovic ha una grossa opportunità dopo essere stato servito in area di rigore, tira in porta ma ancora una volta Vasquez riesce ad intercettare il tiro. Nel match la Juventus attacca e crea i maggiori pericoli, però la difesa dell’Empoli regge bene e conquistare un punto molto importante.
Nelle gare della domenica, finale incandescente a Marassi tra Genoa-Roma 1-1. I giallorossi dopo essere passati in vantaggio con Dovbyk al 38’, sono raggiunti in extremis grazie al colpo di testa del difensore rossoblu De Winter. Il gol giallorosso viene convalidato dopo un lungo consulto al VAR per un possibile fuorigioco sul goal di Dovbyk. Nel secondo tempo, il Genoa parte in quarta grazie agli inserimenti di Vitinha e Malinovskiy che danno maggior impulso alle azioni del Grifone. La squadra di Gilardino attacca e crea molti pericoli e nei minuti di recupero trova il goal del pareggio con il grande colpo di testa di De Winter che evita la sconfitta al Genoa. La Roma non sa più vincere e, dopo 4 giornate i suoi punti sono solo 3. Ma la squadra questa estate ha inserito diversi nuovi elementi che chiaramente hanno bisogno di tempo, per assemblarsi al megli
Il Milan batte 4-0 il Venezia e coglie la prima vittoria in campionato. Rossoneri in vantaggio dopo appena 1 minuto e 20 secondi: Leao serve di tacco Hernandez che da due passi sorprende il portiere del Venezia tra le gambe. Al 16′ il raddoppio con Gabbia che di testa devia in rete il corner di Pulisic. La squadra di Di Francesco a quel punto ha un crollo psico fisico ed esce dalla partita. Al 25’ il terzo gol: una conclusione di Pulisic viene respinta debolmente da Joronen, sulla sfera si avventa Abraham che anticipa il portiere e da lui stesso viene steso. La prestazione del portiere del Venezia è stata alquanto imbarazzante. Il rigore è trasformato da Pulisic. Dopo alcuni minuti al 29′ l’arbitro accorda un nuovo calcio di rigore per i rossoneri: Leao raccoglie in area ma Schingtienne lo ferma con un pestone. Dal dischetto Abraham da poco arrivato dalla Roma, realizza il 4-0. Il Milan grazie a questa vittoria può ora concentrarsi con più serenità ai suoi prossimi appuntamenti: martedì in Champions League contro il Liverpool e poi domenica prossima in campionato contro l’Inter.
L’Inter pareggia a Monza 1-1. I nerazzurri, senza alcuni titolari in vista del match di Champions League di mercoledì a Manchester contro il City di Guardiola, trovano difficoltà a creare vere opportunità per segnare. Dopo un primo tempo di grande equilibrio e con nessuna occasione degna di nota da entrambe le parti, nel finale dell’incontro si verificano i due gol che decidono il match: Al 36′, Izzo crossa dalla trequarti e Mota con un colpo di testa potente e preciso supera Sommer. Al 43′ del s.t. l’Inter agguanta il pari e deve ritenersi soddisfatta per come si era messo il match: Carlos Augusto crossa rasoterra dalla sinistra, il pallone sfila sul secondo palo dove Dumfries mette in rete.
Atalanta-Fiorentina 3-2 al Gewiss Stadium, al termine di una partita spettacolare e piena di emozioni. Inizio scoppiettante a Bergamo, dove la Fiorentina passa in vantaggio dopo appena 15 minuti: Gosens tira in porta sul corner di Biraghi, Carnesecchi fa una grande parata e respinge, poi una serie di rimpalli porta alla conclusione vincente di Martinez Quarta. La reazione dell’Atalanta è immediata: Lookman con grande caparbietà conquista un pallone e crossa per Retegui, che al 21′ realizza di testa. La Fiorentina ritorna in vantaggio al 31′: traversone dalla sinistra di Mandragora e Kean, tutto solo davanti a Carnesecchi, è implacabile. L’ex juventino colpisce anche un palo e da quel momento, la Viola sparisce. L’Atalanta nel giro di un minuto prima pareggia l’incontro con De Ketelaere con perfetto stacco di testa e poi passa in vantaggio definitivamente al 46’ del p.t. con Lookman. Questi dopo una grande azione personale, insacca alle spalle di un incerto de Gea portiere della Fiorentina. Nel secondo tempo è sempre la Dea a creare i maggiori pericoli con gli uomini di Palladino che provano a ripartire in contropiede, ma il risultato non cambia più.
Terza vittoria consecutiva del Napoli di Conte che rifila un netto 4-0 al Cagliari . Napoli va in vantaggio al 18′: Lukaku appoggia per Di Lorenzo la cui conclusione al limite dell’area, è deviata da Mina che beffa Scuffet. Al 27′ il gioco è fermato a causa di qualche disordine sugli spalti tra le due tifoserie per lancio di fumogeni ed esplosivi che arrivano anche sul terreno di gioco. Al 41′ i sardi vanno vicino al pareggio con un bel colpo di testa di Piccoli, Meret si distende e respinge. Ad inizio ripresa c’è una doppia opportunità per il Cagliari, prima con un colpo di testa di Luperto parato da Meret, poi al 12′ la conclusione di Marin, finisce contro la traversa deviata da Meret. Al 21′ arriva il raddoppio del Napoli: dopo il passaggio di Lukaku, Kvaratskhelia si presenta davanti a Scuffet e non sbaglia. Minuti dopo al 25” Scuffet regala palla a Kvaratskhelia e questi la passa a Lukaku, che non sbaglia da due passi. Al terzo minuto di recupero arriva anche il quarto gol dei partenopei: calcio d’angolo battuto da Neres e Buongiorno di testa supera Scuffet.
Questi i risultati sulla 4.a giornata di calcio :
COMO-BOLOGNA 2-2 EMPOLI-JUVENTUS 0-0 MILAN-VENEZIA 4-0
GENOA-ROMA 1-1 ATALANTA-FIORENTINA 3-2 TORINO-LECCE 0-0
CAGLIARI-NAPOLI 0-4 MONZA-INTER 1-1 PARMA-UDINESE 2-3
LAZIO-VERONA 2-1
Martedì sera ci sarà il debutto europeo per Juventus e Milan. La squadra di Thiago Motta e quella di Paulo Fonseca saranno le prime due italiane a testare il nuovo format della Champions League, affrontando rispettivamente Psv e Liverpool. I rossoneri, appena due stagioni fa, giocavano una semifinale e un risultato importante contro i Reds significherebbe dimostrare di poter ancora ambire a certi traguardi.
La terza giornata di Serie A si apre con il successo per 1-0 del Torino sul Venezia. Nel giorno del ritorno al Penzo sia del massimo campionato italiano che del grande ex Paolo Vanoli, decide il colpo di testa all'86' di Coco, che salta con gran tempismo da corner. Nel corso del match, protagonisti i portieri: Milinkonvic-Savic che salva due volte su Nicolussi Caviglia, mentre Joronen ferma Adams. I granata salgono a 7 punti, prendendosi la vetta della classifica. Per il Torino di Vanoli grande partenza con 7 punti in tre giornate.
L'Inter batte l'Atalanta con un secco 4-0. I nerazzurri sbloccano l’incontro dopo appena 3' a seguito di una di splendida azione di Pavard e Mkhitaryan, Thuram riceve il passaggio e il suo cross verso il centro è deviato in gol d Djimsiti nella sua porta. In campo c'è solo una squadra e l'Atalanta non riesce neanche a uscire dalla sua trequarti. Al 10' il secondo gol : a seguito di un fallo laterale Barella realizza con un fantastico sinistro al volo da fuori area. Ad inizio ripresa al 47' arriva il terzo gol dell'Inter: sugli sviluppi di un fallo laterale battuto lungo da Bastoni approfitta di una clamorosa disattenzione della difesa atalantina Thuram allunga la gamba quanto basta per toccare di punta in rete. Il quarto gol lo segna sempre Thuram, al 55', che ancora una volta è rapido in area di rigore e con un gran destro punisce la difesa dell'Atalanta, anche in questo caso colpevole. I Campioni d'Italia hanno inteso lanciare il segnale che sono ancora la squadra da battere in questo campionato. Thuram è il calciatore nerazzurro più in forma in quanto è disponibile su tutto il fronte offensivo, è altruista per i compagni, propizia l'autogol che sblocca il match, colpisce un palo e segna una doppietta determinante per l’incontro.
Il Napoli vince in rimonta 2-1 contro il Parma. Partita incredibile al Maradona, con la squadra di Antonio Conte che ribalta il Parma rimasto in 10 uomini solo nei minuti di recupero. Grande prova dei parmigiani nel corso del primo che vanno in vantaggio per 1-0, grazie al gol su calcio di rigore di Bonny che al 17' che lo stesso calciatore si era procurato per essere stato travolto da Meret. Il Napoli non si deprime e ha delle grandi occasioni per pareggiare. La più importante al 66' con Buongiorno che con una conclusione di controbalzo colpisce la traversa. La gara cambia al 75' per il cartellino rosso al portiere Zion Suzuki, così il Parma resta in 10 uomini e dal momento che aveva finito i cambi, a difendere la porta va il difensore Delprato. Assedio a questo punto del Napoli con tutti gli attaccanti a sua disposizione compreso i recenti acquisti David Neres e Lukaku. Negli 11 minuti di recupero il Napoli ribalta il risultato : al 92' Spinazzola serve Lukaku al centro dell'area il quale si gira sul mancino e conclude in rete per l'1-1. La squadra di Conte al 96' si porta in vantaggio: a seguito di un cross di David Neres, Anguissa con un gra colpo di testa sigla il 2-1.
Lazio e Milan 2-2. Fonseca lascia fuori dagli 11 scesi inizialmente in campo tre titolari per scelta tecnica: Calabria, Theo Hernandez e Leao. Rossoneri in vantaggio all'8' a seguito di un calcio d'angolo dalla sinistra, Pavlovic con un gran colpo di testa realizza. Nel secondo tempo la Lazio pareggia al 62': c’è un assist dalla sinistra di Nuno Tavares e Castellanos, di piatto la mette in rete. Poi al 66' si verifica il sorpasso da parte della Lazio con Nuno Tavarez ancora decisivo: dal suo cross basso, Dia deve solo toccarla per metterla in rete. A questo punto il tecnico Fonseca Cambia, inserisce Theo e Leao, ed al 72’ dopo una bella azione manovrata in area tra Abraham, Theo e Leao, quest’ultimo con un gran tiro trova il gol del pareggio.
Il Bologna pareggia 1-1 con l'Empoli. Al Dall'Ara Fabbian (2') sblocca sblocca la gara grazie a una deviazione ravvicinata sugli sviluppi di un corner. Dopo due minuti Gyasi (4') pareggia appoggiando di petto in rete un preciso cross di Pezzella. Poi Solbakken e Orsolini si divorano due facili occasioni. Nel secondo tempo i rossoblù aggrediscono in pressing i toscani con più uomini e spingono. L'Empoli invece si abbassa, si difende con grinta giocando solo di rimessa. Così non si sbilancia, concede poco o nulla e riesce a portare a casa un risultato positivo.
Juventus e Roma pareggiano 0-0. Partita con pochissime emozioni allo Stadium con i padroni di casa apparsi sotto tono rispetto alle prime due apparizioni stagionali. I giallorossi hanno giocato una gara solida senza grossi rischi. Thiago Motta, nel secondo tempo inserisce tutti i nuovi acquisti: prima con Conceicao e Koopmeiners poi Douglas Luiz e Nico Gonzales; solo il portoghese ha cercato di dare un po’ di vivacità. I giallorossi hanno dimostrato solidità e compattezza e nel finale hanno addirittura cercato il colpaccio. Nella girandola di cambi finale spazio ad altri nuovi acquisti: Manu Koné nella Roma e Nico Gonzalez nella Juve. Fuori i due centravanti, Vlahovic e Dovbyk, entrambi poco incisivi. Giusto il pareggio interno contro la Roma, visti i ritmi bassi e le poche occasioni da gol. Bianconeri non più a punteggio pieno, raggiunti in testa alla classifica da Inter Torino e Udinese.
Udinese-Como 1-0. Il Como ha giocato, creato ma ha sopratutto sprecato. L’Udinese ha approfittato, contenuto gli attacchi avversari e ha colpito in una delle poche occasioni costruite. il gol della vittoria si verifica al 43esimo del primo tempo con Brenner dopo una conclusione sporca e beffarda. I lariani hanno sprecato numerose occasioni da retee tra queste la più clamorosa è il rigore mandato sul fondo da Cutrone al 95esimo.
Il Verona batte 2-0 il Genoa a Marassi. il Grifone centra una traversa nel primo tempo con Vasquez,Nella ripresa, i padroni di casa vanno vicinissimi al gol: azione clamorosa di Messias, che con un sombrero e una grande cavalcata entra in area, fallendo però il tocco sotto sull'uscita di Montipò. A sorpresa, però, passa l'Hellas: cross di Lazovic, Gollini esce male e Tchatchoua insacca in porta. Dopo la rete subita, Gilardino inserisce tre cambi: Malinovskyi, Ekuban e Thorsby, che però provoca subito il rigore per l'Hellas con un fallo di mano in area. Dal dischetto, Tengstedt realizza e fa 2-0
Questi i risultati e la classifica:
VENEZIA-TORINO 0-1 INTER-ATALANTA 4-0 BOLOGNA-EMPOLI 1-1
LECCE-CAGLIARI 1-0 LAZIO-MILAN 2-2 NAPOLI-PARMA 2-1
FIORENTINA-MONZA 2-2 GENOA-VERONA 0-2 JUVENTUS-ROMA 0-0
UDINESE-COMO 1-0
Il Parma vince 2 a 1 al Tardini contro il Milan. I padroni di casa passano subito in vantaggio dopo appena 2’: Valeri scatta sulla sinistra e il cross dell’esterno è perfetto per l’inserimento di Man che può solo appoggiare in porta: due gol in due partite per lui. Il Parma domina fino al 28esimo poi si sveglia il Milan, con due grandi occasioni per Okafor e Rejinders entrambe prive di efficacia. La squadra di Fonseca entra in campo nel secondo tempo con un atteggiamento decisamente diverso. Dopo soli 2 Reijnders colpisce la traversa. Al 66’ Leao dopo un bello scambio con Theo, crossa per Pulisic che deve solo spingere il pallone in porta. A quel punto la squadra di Fonseca si sbilancia troppo e consente nuovamente al Parma di passare ancora in vantaggio. Al 77’ dopo una grande azione sulla fascia sinistra in contropiede, Almqvist serve perfettamente Cancellieri che batte Maignan di piatto destro. E’ da rilevare che entrambi i protagonisti dell’azione Almqvist e Cancellieri erano da poco subentrati dalla panchina. Inizia pertanto malissimo l’esperienza di Fonseca sulla panchina rossonera: 1 punto in due partite.
La Lazio perde 2-1 in casa dell’Udinese. I friulani sbloccano la sfida al 6′: splendido assist di Thauvin, che mette al centro per il colpo di testa vincente del centravanti Lucca. La più grande occasione per pareggiare per i laziali, ce l’ha Romagnoli con il suo colpo di testa su angolo di Zaccagni, ma ci pnsa Ehizibue a salvare sulla linea di porta. Al 49′ dopo una splendida azione personale, Thauvin realizza di punta siglando il 2-0 all’Udinese. A metà dopo che l’Udinese è rimasta in 10 per l’espulsione di Kamara, la Lazio cerca di reagire e si segnalano almeno tre ottime occasioni, fra cui una traversa scheggiata da Lazzari. In pieno recupero al 95′, Isaksen insacca da pochi metri sfruttando la respinta del portiere friulano Okoye che para su gran tiro di Castellanos.
L’Inter batte il Lecce 2-0 a San Siro. I nerazzurri partono forte e sbloccano subito la gara al (5′): a seguito di un cross di Dimarco, Taremi tocca di testa in area e Darmian con un gran colpo di testa batte Falcone. La rete rompe l’equilibrio, allunga le squadre e con più spazi a disposizione, l’Inter aggredisce alto e attacca con tanti uomini. Al 69esimo la gara si chiude dal rigore trasformato da Çalhanoğlu. L’arbitro aveva decretato la massima punizione per un fallo in area di Gaspar su Thuram. A quel punto la squadra di Inzaghi dimostra di avere la partita in mano e cerca di gestire le energie. L’Inter ritrova il successo dopo il beffardo pareggio con il Genoa, mentre il Lecce è ancora a quota zero ma appare in ripresa.
Napoli-Bologna 3–0. Dopo una prima frazione dell’incontro non eccelsa, al 48’ i partenopei passano in vantaggio: Kvara una volta conquistato la palla si accentra e la mette in mezzo all’area per l’inserimento improvviso di Di Lorenzo che realizza con tempestività. Nella ripresa il Bologna alza il baricentro alla ricerca del pareggio, così il Napoli ritrova più spazio per i suoi inserimenti. Al 75′ Kvaratskhelia al termine di un’azione personale effettua un tiro, che è deviato dal difensore rossoblù Beukema in rete. Al 94′ In pieno recupero arriva il terzo gol con Simeone su assist del neo acquisto David Neres. Contro il Bologna la fase difensiva azzurra dimostra solidità e concede molto poco ai rossoblù. Il Napoli non è ancora una squadra scintillante, ma contro il Bologna ha dimostrato carattere e voglia di migliorarsi. Giovanni Di Lorenzo e Kvicha Kvaratskhelia sono stati i trascinatori del Napoli contro gli emiliani. Conte voleva un Napoli cazzuto e l’ha avuto. “Ci siamo rialzati dopo il cazzotto” le parole usate dal tecnico. La telenovela dell’estate sembra essere ormai giunta a termine, perchè Conte e Lukaku, torneranno nuovamente insieme. Il Chelsea ha accettato l’ultima proposta degli azzurri e l’attaccante belga verrà ceduto per 30 milioni di euro più il 30% sulla futura rivendita. Manca solo la partenza di Big Rom verso l’Italia per le visite mediche di rito e l’annuncio ufficiale da parte del club.
La Roma perde 2-1 in casa contro l’Empoli. Giallorossi lenti e prevedibili nel primo tempo. Il gol che sblocca le marcature si verifica al 45′ e lo firma Gyasi, da due passi dopo il cross di Pezzella e la sponda di Lorenzo Colombo. Nella ripresa la Roma entra in campo più volitiva e va subito vicina al pari: Pellegrini colpisce il palo, poi Vasquez è bravo sul tentativo di respinta di Mancini. Gol sbagliato e gol subito, perché al 60′ Paredes stende in area Esposito e l’arbitro concede il calcio di rigore. Dal dischetto Colombo trasforma il 2-0. All’80′ Shomurodov insacca con un gran colpo di testa il 2-1 su cross di Baldanzi, poi lo stesso uzbeko sfiora il pari. Nel finale è forcing per la Roma, che colpisce un palo con Dybala, ma il risultato non cambia più.
Il Torino batte 2-1 l’Atalanta all’Olimpico. I bergamaschi vanno in vantaggio al 26esimo con un poderoso colpo di testa di Retegui su cross di Zappacosta. La reazione granata è efficace e al 31′ sul servizio di Adams, Ilic supera il portiere Carnesecchi con un pregevole pallonetto. Nel secondo tempo al 50′ il Toro si porta definitivamente in vantaggio: Ilic rifinisce per Zapata che si fa parare il tiro da Carnesecchi, ma sulla respinta, Adams mette definitivamente in rete. E’ stata una partita bella, aperta, appassionante dove l’Atalanta ha costruito e sprecato tantissimo. Nel finale per i nerazzurri bergamaschi entrano i neo acquisti Zaniolo e Samardzic, ma un palo, una traversa e Milinkovic Savic impediscono loro di realizzare. L’occasione giusta per la Dea arriva al 95esimo in pieno recupero, quando l’arbitro Rapuano è richiamato al monitor per un contatto sospetto di Lazaro in area sul neo-entrato Cassa. L’arbitro decreta il calcio di rigore, ma dal dischetto Pasalic si fa parare il tiro da Milinkovic-Savic con un balzo prodigioso.
La Juventus batte 3-0 il Verona ed è solitaria in testa alla classifica a punteggio pieno. A sbloccare il match del Bentegodi ci pensa Vlahovic al 28’, con un gran sinistro che batte Montipò sull’invito in profondità di Yildiz. Il raddoppio bianconero arriva al 38′: Cambiaso trova in profondità Mbangula e il suo cross è perfetto per la testa di Savona, che realizza con un gran colpo di testa. Nella ripresa la Juve attende compatta e tranquilla, poi riparte con grande decisione in contropiede. Al 53’ Tchatchoua entra in ritardo e butta giù in piena area Mbangula. Vlahovic batte dal dischetto e non sbaglia. Non poteva esserci avvio migliore per il nuovo tecnico Thiago Motta, che oltre che bravo è anche fortunato. Non ha difficoltà a lanciare i giovani e dopo l’esordio nel primo turno con gol di Mbangula (e in questo match assist e rigore procurato), fa il suo esordio contro i veneti con un gol anche il giovane Nicolò Savona. E’ la Juve più giovane di sempre nell’era dei tre punti, con un’età media dell’undici titolare di 23,6 anni, dove presenta sei italiani in campo. Fondamentale ancora una volta l’apporto dei giovani della Next Gen. A fine gara l’analisi del tecnico bianconero “Sul primo gol si vede l’atteggiamento del gruppo: andare in pressing significa prendersi dei rischi, però il vantaggio è grande perché recuperi palla e puoi trovare l’avversario scoperto”-
Di seguito I risultati della 2a giornata di Serie A 2024/25;
PARMA-MILAN 2-1 UDINESE-LAZIO 2-1 INTER-LECCE 2-0
MONZA-GENOA 0-1 FIORENTINA-VENEZIA 0-0 TORINO-ATALANTA 2-1
NAPOLI-BOLOGNA 3-0 ROMA-EMPOLI 1-2 CAGLIARI-COMO 1-1 VERONA-JUVENTUS 0-3-
Il mondo del calcio piange la scomparsa di Sven-Goran Eriksson, scomparso a 76 anni. L’ex allenatore tra le altre di Lazio (con cui ha vinto lo scudetto nella stagione 1999-2000), Sampdoria e Roma, aveva annunciato all’inizio dell’anno di avere un cancro al pancreas: E lo ha accettato con serenità. Onore all’uomo e al tecnico.
Nella prima giornata di Serie A, l’Inter pareggia 2-2 contro il Genoa pertanto il suo esordio a difesa dello scudetto in questa stagione non inizia bene. I campioni d’Italia dirigono la partita e giocano soprattutto in orizzontale, ma il Genoa chiude gli spazi e si difende con ordine. A Marassi è il Grifone a sbloccare il match al 20′: Sommer respinge male un colpo di testa di Bani, la palla sbatte sulla traversa e Vogliacco è il più veloce di tutti a spingere in rete. Al 30’ l’Inter pareggia a seguito di un cross di Barella, Thuram salta a centro area e realizza con un gran colpo di testa. All’83’ l’Inter passa in vantaggio dopo uno splendido assist di Frattesi per Thuram, che supera Gollini in uscita con un facile pallonetto. Inzaghi fa entrare alcuni panchinari di lusso: Darmian, Taremi, Carlos Augusto e Frattesi, ed è proprio quest’ultimo ad essere determinante. L’ex Sassuolo trova Thuram, che con uno pallonetto batte il portiere Gollini. Il guardalinee annulla, ma il Var conferma il gol. Quanti errori ci sarebbero stati in più sui campi se non ci fosse stato questo dispositivo elettronico? In pieno recupero il pareggio per il Genoa: Bisseck in area respinge con un braccio un cross largo. Il Var richiama l’arbitro che poi accorda il rigore. Messias nel primo tentativo si fa respingere il rigore da Sommer, che poi non sbaglia la ribattuta. Bisseck ha confermato di essere bravo a sganciarsi in avanti, ma difetta nelle chiusure in difesa. Non sarebbe meglio invertire la sua posizione in campo?
A San Siro il Milan pareggia 2-2 col Torino. E’ stata una partita che ha espresso forti emozioni. Al 30′ Zapata apre per Bellanova, che prende il palo di testa e sulla carambola dopo aver ballato la palla sulla linea, Thiaw nella concitazione, spedisce il pallone dentro la sua porta. Nella ripresa il Milan prova a spingere per trovare la rete del pareggio, ma è invece il Toro che raddoppia: Al 68′ c’è uno scambio tra Ilic e Lazaro sulla sinistra, con quest’ultimo che effettua un cross perfetto per Zapata, il quale di testa schiaccia a rete. Nel finale si assiste alla reazione d’orgoglio del Milan. All’ 89′ un tiro di Reijnders è deviato in porta da Morata a centro area che realizza il primo gol con la nuova maglia. Il pareggio i rossoneri lo ottengono a tempo scaduto al 95′: a seguito di un cross di Musah, Okafor con un gran tiro al volo realizza. il Torino di Vanoli per poco non è riuscito nell’impresa di vincere, con la semplicità di un calcio lineare. Il Milan nel secondo tempo ha meritato di pareggiare, dopo aver dimostrato una grande capacità di reazione.
Verona – Napoli 3-0- Dopo un primo tempo equilibrato, i partenopei nel finale del primo tempo riescono a collezionare un paio di occasioni. Nella ripresa l’Hellas di Zanetti gioca una gara perfetta e trova il vantaggio al 50′ con Dailon Livramento che dopo aver raccolto l’assist di esterno di Lazovic, anticipa Juan Jesus e batte il portiere Meret. Il raddoppio lo firma Mosquera al 75′, con un preciso diagonale dopo aver raccolto il preciso passaggio di Duda. Il 3-0 arriva in pieno recupero: Harroui crossa dalla destra per Lazovic e il suo tiro viene deviato in porta da Mosquera da pochi passi. Per gli azzurri, che hanno perso Kvaratskhelia a fine primo tempo per un problema muscolare, da annotare c’è solo una traversa di Anguissa. Antonio Conte dopo aver fatto presente ultimamente di avere dei dubbi sul valore della rosa del Napoli e a fine gara si è espresso così “Chiedo scusa, prestazione inaccettabile, il problema è grave”. La campagna acquisti del Napoli era stata incentrata sulla cessione di Osimhen, che per il momento non è stata ancora effettuata.i
La Lazio, supera il Venezia per 3-1. I Lagunari vanno in vantaggio al 3’ a seguito di una rimessa lunga di Sverko, Rovella non trattiene il pallone e Kofod Andersen può calciare a giro sul secondo palo in rete. All’11’ la Lazio pareggia: Castellanos sradica la sfera a Svoboda e batte Joronen con estrema semplicità. Zaccagni ribalta il risultato su rigore al 44’, per un fallo concesso dal difensore del Venezia Sverko su Castellanos. All’81’ discesa perfetta sulla destra di Lazzari, che crossa forte e teso al centro, incontrando la deviazione nella propria porta di Altare, causando un’autorete. Nella ripresa la squadra biancoceleste ha accusato un po’ di stanchezza e il Venezia ne ha approfittato per rendersi pericolosa. La Lazio in Castellanos sembra aver trovato un degno erede del grande bomber del passato Ciro Immobile. Lo spagnolo ha offerto una prestazione esemplare: oltre a un gol e a un rigore provocato, ha colpito un palo e una traversa.
La Juventus batte 3-0 il Como e inizia nel migliore dei modi il campionato. Al 23′, il debuttante Mbangula , giovane esterno belga schierato a sorpresa tra i titolari, realizza un bel gol al culmine di un’azione personale. Da sinistra si accentra e dal limite dell’area realizza di destro con un potente e preciso rasoterra. Una volta in vantaggio la partita si incanala a senso unico. Il raddoppio dei bianconeri arriva al 46’: Yildiz mette in area, velo di Vlahovic, il pallone arriva a Weah, il cui sinistro di prima intenzione colpisce la traversa e oltrepassa la linea di porta. La goal line technology certifica che la palla è entrata realmente. Al 91′ gran giocata sulla destra di Cambiaso che realizza il terzo gol con un bel tiro a giro dal limite dell’area di rigore. Dušan Vlahović ha cercato di partecipare alla festa ma è stato sfortunato: nel giro di pochi minuti ha colpito per due volte il palo e si è visto annullare un bel gol di testa per un fuorigioco millimetrico di Cambiaso. Non è iniziato nel migliore dei modi Il ritorno del Como in serie A dopo 21 anni di attesa, ma ci sarà tempo per recuperare. Mbangula? Gioca perché se lo merita”, sottolinea Thiago Motta, che all’esordio ha mostrato tutte le sue qualità: corsa, velocità, dribbling e precisione nel tiro. Il neo tecnico italo brasiliano della Juventus riesce spesso a scoprire giovani talenti, cosa che resta molto difficile ad altri allenatori che siedono su panchine blasonate.
L’Atalanta batte 4-0 il Lecce. A decidere il match di “Via del Mare” sono i due nuovi acquisti lanciati dal 1′ da Gasperini, Brescianini e Retegui, entrambi autori di una doppietta. Al 35′ il cross di Zappacosta trova Retegui libero di staccare di testa e dopo la parata di Falcone, Brescianini è lesto ad anticipare tutti e a scagliare in rete. I cross dagli esterni sono un fattore determinante per l’Atalanta che al 45′ trova il meritato raddoppio: in questa occasione è Ruggeri ad effettuare il traversone e a svettare è ancora Retegui, che realizza di testa. Al 57′ un netto pestone del neo entrato Coulibaly su Retegui, causa il calcio di rigore e dal dischetto lo stesso centravanti realizza con freddezza. Al 66′ Brescianini realizza il quarto gol con un bel destro piazzato all’interno dell’area di rigore. A Via del Mare si è assistita ad una sola squadra in campo l’Atalanta e questo nonostante gli infortuni e gli assenti eccellenti per questioni di mercato.
Di seguito i risultati della 1a giornata:
GENOA-INTER 2-2 PARMA-FIORENTINA 1-1 EMPOLI-MONZA 0-0
MILAN-TORINO 2-2 BOLOGNA-UDINESE 1-1 VERONA-NAPOLI 3-0
CAGLIARI-ROMA 0-0 LAZIO-VENEZIA 3-1 LECCE-ATALANTA 0-4
JUVENTUS-COMO 3-0
I valori educativi dello sport sono fondamentali perchè offrono un contributo decisivo all’educazione e alla formazione dei giovani. Per questa ragione Educazione e Sport sono ormai un binomio indissolubile. In un momento dove nella nostra società si ravvisa una fase particolarmente delicata del mondo giovanile, il movimento aggregativo sportivo è sempre più un’ancora di salvezza per molti adolescenti. Si può affermare con assoluta certezza, che lo sport rappresenta la terza agenzia educativa dopo la famiglia e la scuola. Tra le tante persone che hanno fatto della loro attività sportiva uno stile di vita, c’è l’ex arbitro Claudio Gavillucci di Latina. Nel 2018 durante una partita del campionato di Serie A, sospese Sampdoria-Napoli per i cori contro il calciatore di colore del Napoli Koulibaly. Applicò il regolamento ma incredibilmente si ritrovò estromesso dalla classe arbitrale in Italia. Lo abbiamo incontrato per conoscerlo da vicino, dopo anni come protagonista di quell’episodio che lo fece salire agli apici della cronaca.
Claudio Gravillucci |
Claudio Gavillucci, buongiorno, come avvenne il tuo approccio allo Sport?
Come succede spesso nel mondo arbitrale, iniziai a fare il calciatore e tra le mie caratteristiche più evidenti c’erano quelle del temperamento, rispetto a quelle atletico tattiche. Per questa ragione mio zio che a quei tempi faceva l’allenatore, mi consigliò di fare il corso d’arbitro perché secondo lui avrei potuto fare una bella carriera. Dello stesso parere si dimostrò Carlo Bersanetti allora Presidente della Sezione Arbitri di Latina e attuale Consigliere Regionale della FGCI che mi incoraggiò a proseguire dopo avermi visionato ad arbitrare alla Macir Cisterna. Posso dire che in campo mi sono sempre impegnato e ho sempre dato il massimo, ma non pensavo un giorno di poter arrivare ai massimi livelli. Iniziai a crederci quando passai più tardi alla massima categoria nazionale e al termine delle gare, riscontravo tutte valutazioni positive nei mie confronti, così iniziai a prendere la cosa più seriamente. Nell’arbitraggio cercavo di metterci il massimo della professionalità e se sbagliavo, ero il primo ad essere dispiaciuto ed ero pronto a chiedere scusa alle squadre, naturalmente negli spogliatoi. Oggi posso dire che essere riuscito a calcare i campi di San Siro e di altri grandi stadi italiani, è stata per me una grande soddisfazione.
Qual’è l’aspetto caratteriale più importante che deve avere un arbitro?
A mio parere un buon arbitro è quello che riesce ad intervenire nelle decisioni arbitrali in modo autorevole e non autoritario per far rispettare le regole del gioco. A utilizzare il fischio e sovente i cartellini sono capaci tutti, ma l’arbitro che fischia poco, estrae pochi cartellini e termina la gara senza alcun tipo di polemica, credo che alla fine sia l’arbitro migliore.
Ci sono differenze nell’arbitraggio tra le carie categorie?
Le regole e l’approccio dell’arbitro alla partita sono chiaramente le stesse, quello che cambia è l’ambiente e la qualità del gioco che nella massima categoria è più tecnico e veloce. Si arbitra in stadi più grandi, con tanti spettatori. In Serie A c’è una forte pressione mediatica e questa è probabilmente la cosa più difficile da gestire, perché quando si commette un errore a San Siro non è la stessa cosa che farlo ad es. sul campo di gioco del Santa Maria.
Vogliamo ripercorrere il momento di quella gara contro il Napoli che è stata decisiva per l’esito della tua carriera ad alto livello?
Quell’episodio è ormai di dominio pubblico. Al 35 del p.t. i cori di scherno dalla curva dei tifosi della Sampdoria continuavano insistenti nei confronti dei napoletani e di Koulibaly, così io come da regolamento, sospesi temporaneamente la partita, minacciando di concluderla definitivamente, se queste intemperanze non fossero terminate. Per fortuna dopo cinque minuti di interruzione i cori terminarono e così si riprese a giocare e riuscii a portare a termine la gara. Quel giorno si ripropose quello che da sempre è il grave e insoluto problema del calcio italiano: il razzismo. A quei tempi probabilmente non si era pronti per fronteggiare definitivamente questa piaga, pertanto sono stato considerato l’unico capro espiatorio. Eppure mi ero attenuto solo alle disposizioni Uefa e Fifa, ma la mia scelta fece scalpore, perché il fenomeno non venne percepito interamente nella sua gravità. In ogni caso quel precedente è servito, perché da quel momento l’arbitro in Italia non è più l’unico a prendersi carico della della sospensione della gara. Oggi tutto è demandato al responsabile della forza pubblica.
Purtroppo quell’episodio ti causò l’interruzione di una carriera importante. Dopo hai ripreso ad arbitrare, ma non è stato più in Italia vero?
A seguito di un viaggio in Inghilterra, ebbi modo di conoscere in palestra un arbitro di Premier League e dal momento che la passione non conosce confini, questi mi ha invitò a riprendere ad arbitrare. Seguii il suo consiglio, così ebbi modo di conoscere un altro modo di fare calcio proprio nel nord dell’Inghilterra dove nacque questo meraviglioso sport. Ho arbitrato la prima squadra fondata al mondo nel 1856 lo Sheffield Footboll club e di seguito tante altre squadre fondate successivamente nel 1860 e nel 1870. Posso dire che in quel campionato ci si ritrova immersi in uno spirito senza barriere, dove il rapporto con i tifosi è un rapporto carnale. Al 90’ finisce veramente la partita e non c’è alcun strascico finale.
Attualmente ti stai impegnando in altri settori specifici del mondo del calcio, ce ne puoi parlare?
Ho fondato questa Associazione “Referee Abroad”, insieme a un altro collega. Ci ritroviamo come arbitri in giro per il mondo a fare esperienze internazionali, cercando di diffondere quelli che sono i veri valori dello sport quali l’uguaglianza, l’inclusione, la pace e il rispetto per le regole.
Grazie e buona fortuna Claudio Gavillucci
Fiorentina- Cagliari 3-2 all’Unipol Domus. Gli occhi sono tutti per Claudio Ranieri, che ha deciso di non allenare più, dopo aver firmato l’ultimo capolavoro, quello della salvezza del Cagliari. La Fiorentina passa in vantaggio al 39': da una palla conquistata a centrocampo, Castrovilli serve Bonaventura che entra in area e con un bel sinistro a giro, beffa Scuffet. A inizio ripresa il Cagliari si riversa in avanti e ottiene il pareggio al 64’: da un cross di Prati, Deiola realizza di testa. Al minuto 84, il Cagliari va nuovamente in vantaggio: Mutandwa, giovanissimo, al primo centro in Serie A, fa un gol eccezionale: parte da sinistra, si accentra e realizza con un gran tiro sul secondo palo. A un minuto dal termine, la viola pareggia: da una punizione di Biraghi, Nico González s’inserisce con tempismo e beffa Scuffet. Nei minuti di recupero la beffa clamorosa per gli isolani: il Var richiama al monitor l’arbitro per un contatto in area Di Pardo-Beltran. L’arbitro assegna il penalty e Arthur lo realizza con freddezza.
Milan Salernitana 3-3. Nei primi 45’ c’è soltanto il Milan in campo, ma trova il portiere campano Fiorillo che si esalta e para ogni tiro. Purtroppo per lui dopo 22 minuti commette una papera clamorosa, perde il pallone e così Leao mette in rete a porta vuota. Giroud alla sua ultima partita in rossonero al (27') raddoppia con una bella girata in area da un corner di Florenzi. A quel punto il tecnico della Salernitana Colantuono effettua delle sostituzioni per dare impulso alla squadra e riesce nell’intento. Simy al (64'), lasciato solo in mezzo all'area, accorcia le distanze di testa sugli sviluppi di un corner. Al 77’ Calabria sempre di testa beffa Fiorillo su perfetto assist di Pulisic. Nel finale, Sambia accorcia nuovamente le distanze con un bel sinistro dal limite e infine Simy pareggia i conti al 90’, pronto a recuperare il pallone dopo il tiro di Tchaouna. E’ stata l’ultima partecipazione in rossonero per i seguenti elementi: Mirante, Caldara, Giroud, Kjaer e il tecnico Stefano Pioli.
L’Atalanta batte il Torino 3-0 davanti al suo pubblico. Nella giornata dei festeggiamenti per la netta vittoria per 3-0 contro il Bayer Leverkusen in Europa League, nel primo tempo i ragazzi di mister Gasperini non dimostrano alcun segno di fatica. Con il passare dei minuti i bergamaschi prendono sempre più campo e al 26’ passano in vantaggio. Giocata di De Ketelaere per Scamacca, che si gira e fa partire un gran tiro che vale l’1-0. Poi al 43’ De Ketelaere dalla destra serve Pasalic, che all'altezza dell'area di rigore tira in porta, il portiere del Torino si fa sfuggire il pallone e sulla ribattuta l'eroe di Dublino Lookman non manca l'appuntamento con il gol. Anche nella ripresa i bergamaschi continuano ad attaccare e un terzo gol di Lookman dopo un’ora di gioco viene annullato. Il 3-0 dell’Atalanta arriva al 71’ per un calcio di rigore accordato per un fallo di Tameze sempre su Lookman. Pasalic incaricato del tiro, batte Gemello dagli undici metri. Per l’Atalanta c’è ancora l’ultimo atto del suo campionato e in caso di vittoria nel recupero contro la Fiorentina, chiuderebbe il campionato al terzo posto.
Verona e Inter onorano fino alla fine il campionato e pareggiano 2-2. I nerazzurri passano in vantaggio al 10' con Arnautovic, bravo ad approfittare di un errore di Cabal e a vincere il corpo a corpo con Coppola. L'Hellas trova il pareggio al 19' con Noslin, e questi al 37' ricambia l'assist di Suslov e regala allo slovacco l'assist per il 2-1. Nel primo minuto di recupero grande lancio di Dimarco per Frattesi che smorza di petto per Arnautovic, il quale di prima pareggia il risultato. Grandissima prova del portiere veronese Perilli autore di almeno 5-6 interventi decisivi, mentre da segnalare nell'Inter l'esordio in Serie A a 31 anni del terzo portiere, scuola nerazzurra Raffaele Di Gennaro che ha disputato gli ultimi 25 minuti di gioco al posto di Audero. Con il pareggio contro il Verona si è concluso il campionato strepitoso dei nerazzurri, dominato in lungo e in largo con 29 vittorie, 7 pareggi e due sole sconfitte contro il retrocesso Sassuolo. La classifica la dice tutto con 19 punti di vantaggio sulla seconda in classifica, Milan.
Si è giocata la 38a e ultima giornata di Serie A che ha emesso una serie di verdetti definitivi. A Cagliari, la Fiorentina vince e conquista matematicamente l’accesso alla prossima Conference. Commovente il saluto di entrambe le squadre e gli arbitri a Claudio Ranieri che in settimana ha dato l’addio al calcio. Rimarrà per sempre il ricordo di un tecnico appassionato, competente e sempre molto equilibrato. Il Genoa diretto quest’anno molto bene da Gilardino, ha battuto anche il Bologna (da tutti considerata la squadra sorpresa di questo campionati), con le reti di Malinovskyi e Vitinha. La Juve torna alla vittoria vincendo per 2-0 contro il Monza, con due gol nel primo tempo al 26' con Chiesa e Alex Sandro al 28'. Dopo il pareggio 3-3 tra Milan e Salernitana, il pubblico ha reso omaggio a Stefano Pioli, Giroud e Kiaer nel giorno della loro ultima partita in rossonero. Pareggio con fischi a Napoli contro il Lecce. Dopo lo scudetto dell’anno scorso, la squadra partenopea è stata la più grande delusione di questo campionato ed è difficile spiegarlo sotto l'aspetto tecnico. Calzona che è stato il terzo tecnico a succedersi quest’anno sulla panchina partenopea, termina a quota 53 punti e in nona posizione. Nell’ambito del discorso salvezza, l’impresa la compie ancora una volta Davide Nicola (ormai specializzato in questo genere di imprese), con l’Empoli, che batte la Roma al 93’con Niang. A Frosinone c’è stata l’impresa dell’Udinese, con la rete determinante dei friulani da parte di Davis. Ottima la disamina a fine partita del Presidente del Frosinone Stirpe che dimostrato equilibrio e serietà. Questi i verdetti del campionato: Inter, campione d'Italia, Milan, Juventus, Bologna e Atalanta in Champions League, Roma e Lazio in Europa League, Fiorentina in Conference. Retrocedono in Serie B, Salernitana, Sassuolo e Frosinone.
I risultati della 38.a e ultima giornata di campionato di Serie A:
CAGLIARI-FIORENTINA 2-3 GENOA-BOLOGNA 2-0 JUVENTUS-MONZA 2-0
MILAN-SALERNITANA 3-3 ATALANTA-TORINO 3-0 NAPOLI-LECCE 0-0
EMPOLI-ROMA 2-1 FROSINONE-UDINESE 0-1 VERONA-INTER 2-2
LAZIO-SASSUOLO 1-1