L'informazione non è un optional, ma è una delle condizioni essenziali dell'esistenza dell'umanità. La lotta per la sopravvivenza, biologica e sociale, è una lotta per ottenere informazioni. |
This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it.
Il primo confronto della sfida tra Napoli e Milan che si riproporrà entro breve altre due volte, finisce con il trionfo dei rossoneri con il clamoroso risultato di 4 a 0. Dall’inizio alla fine c’è una sola squadra in campo, quella di Pioli. Il Napoli è sembrato stanco, privo di mordente e motivazioni. Diaz il centrocampista rossonero particolarmente ispirato, al 16′ inventa il gol del vantaggio del Milan. Dopo aver superato due avversari sulla fascia destra, serve Leao che scavalca il portiere Meret con un pallonetto. Il raddoppio arriva al 25′ ed è sempre Diaz l’artefice principale. Questi dopo aver dribblato Mario Rui, effettua un gran tiro che è deviato dal difensore napoletano Kim in fondo alla rete. Nella ripresa il Napoli si getta all’offensiva e si apre inevitabilmente al contropiede del Milan che va in gol nuovamente al 14′ con Leao, lanciato da Tonali. In seguito quando Brahim Diaz deve uscire per un problema all’adduttore, al suo posto entra Saelemaekers, che realizza il quarto gol al 21′ con un rasoterra, dopo uno splendido slalom nella difesa azzurra. Il primo incontro tra le due contendenti va pertanto con grande merito al Milan, poi il giorno 11 e il 18 aprile, entrambe si giocheranno le semifinali di Champions League. E dopo questo primo risultato eclatante, non ci sarà una squadra favorita.
Inter-Fiorentina 0-1. Questa volta è la Fiorentina a fare festa a San Siro, alla terza sconfitta consecutiva dei nerazzurri, la decima in campionato. E’ stata una gara giocata ad alti ritmi con due squadre molto lunghe e di conseguenza offensive fin dalle prime battute di gioco. Lukaku l’uomo simbolo dell’ennesima serata negativa degli uomini di Simone Inzaghi è stato capace di divorarsi almeno quattro occasioni dentro l’area piccola. L’episodio che cambia faccia alla partita arriva nel secondo tempo e conferma la vecchia legge del calcio. Un gol sbagliato porta come conseguenza al gol segnato dagli avversari. Lukaku su facile cross dalla destra non utilizza il piede destro per mettere facilmente in porta e manca una facile occasione da rete, così nell’azione successiva, a seguito della parata di istinto di Onana su colpo di testa di Cabral sugli sviluppi di un corner , Bonaventura portava in vantaggio la Fiorentina. Per l’Inter l’ennesima delusione, ma non c’è tempo per rammaricarsi troppo. Martedì si ritorna in campo per la semifinale d’andata di Coppa Italia contro la Juventus a Torino.
La Juventus batte 1-0 il Verona all’Allianz Stadium ed è alla sua terza vittoria di fila in campionato. Con una formazione rimaneggiata dopo la sosta per le nazionali, i bianconeri nel primo tempo non riescono a trovare gli spazi giusti per passare, nonostante l’ottimo fraseggio a centrocampo. Dopo il rientro in campo, la Juve alza il baricentro e si fa più pericolosa, trovando il vantaggio al 10′ della ripresa: Miretti serve di prima Locatelli che pesca Kean. Questi dopo essersi inserito bene tra Magnani e Ceccherini, con freddezza batte con il destro il portiere veronese Montipò. Con questo successo, la Vecchia Signora si porta a 44 punti in classifica e senza la penalizzazione, sarebbe seconda in solitaria a 59 punti a -11 dal Napoli capolista. Gli Scaligeri invece permangono in piena zona retrocessione al terzultimo posto con 19 punti.
La Lazio batte il Monza 2-0 ed è alla quinta vittoria biancazzurra nelle ultime sei partite. Il successo della Lazio all’insegna della qualità, consolida il suo secondo posto alle spalle del Napoli. I biancazzurri passano in vantaggio a inizio partita: Zaccagni scatta sulla sinistra e crossa, la difesa del Monza si addormenta e Pedro si avventa sulla palla e realizza. La formazione biancoceleste dopo aver sbloccato la gara con Pedro, controlla la reazione del Monza. La ripresa si apre con quattro ammoniti brianzoli, poi i biancocelesti raddoppiano con il capolavoro di Milinkovic-Savic, protagonista di una perfetta punizione che beffa il portiere Di Gregorio. Milinkovic-Savic con questo gol diventa il calciatore straniero più prolifico della storia della Lazio. Il Monza presentatosi contro la Lazio privo di due leader quali Izzo e Pessina, esce sconfitto, ma è pronto a voltar pagina alla luce dell’ottimo campionato disputato fin qui dalla squadra di Palladino .
La Roma batte 3-0 la Sampdoria e piazza un colpo importante nella lotta per disputare la prossima Champions League. In piena emergenza nella sua rosa, Mourinho modifica la sua difesa schierandola a quattro, dimostrando la sua grande versatilità tattica. Dopo un primo tempo dominato dai giallorossi che non riescono a realizzare grazie alle parate dell’esordiente portiere della Sampdoria Ravaglia, i giallorossi consolidano il risultato nella ripresa a seguito dell’espulsione di Murillo (52′) per doppia ammonizione. I padroni di casa realizzano la prima rete con Wijnaldum al (57′) che di testa colpisce su perfetto assist di Matic. In seguito i giallorossi vanno a segno anche con Dybala (88′) su calcio di rigore ed El Shaarawy al (94′) in contropiede. Nei minuti iniziali del secondo tempo, José Mourinho si rende protagonista di un gesto di solidarietà nei confronti di Dejan Stankovic, suo calciatore anni fa nelle file dell’Inter. L’allenatore serbo dopo una protesta decisamente vivace è preso di mira dalla Curva Sud con il coro “Sei uno zingaro”. Dopo essere scattato in piedi Mourinho rivolge lo sguardo verso la Curva ed alza una mano per chiedere di interrompere il coro. Una volta ristabilita la calma, il portoghese si sporge a ringraziare gli spettatori con il pollice alzato. Josè dimostra ancora una volta di essere un uomo dalla forte personalità : “non si è Special one solo per le vittorie”..
Di seguito i risultati della 28.a giornata di campionato:
BOLOGNA-UDINESE 3-0 MONZA-LAZIO 0-2 SPEZIA-SALERNITANA 1-1
CREMONESE-ATALANTA 1-3 INTER-FIORENTINA 0-1 JUVENTUS-VERONA 1-0
ROMA-SAMPDORIA 3-0 NAPOLI-MILAN 0-4 EMPOLI-LECCE 1-0
SASSUOLO-TORINO 1-1
Rino R. Sortino
Il Napoli dopo aver travolto il Torino per 4-0, continua la sua marcia inarrestabile verso il terzo scudetto della sua storia. Il Torino sceso in campo con l'intenzione di giocare con il capolista a viso aperto, al 22' ha la grande occasione di passare in vantaggio ea seguito di una articolata azione, colpisce il palo con Sanabria. A sbloccare il match dell'Olimpico Grande Torino è il solito Osimhen, che al 9′ infila il portiere granata di testa su corner di Zielinski. Al 34' Kvaratskhelia controlla un pallone in area e Linetty in ritardo lo atterra. L'arbitro non ha dubbi nell'indicare il dischetto del rigore e lo stesso attaccante lo realizza. Al 51′ ancora Osimhen, servito da Olivera, che era stato liberato da Kvara con il tacco, realizza con un colpo di testa sul secondo palo. L'ultima rete della giornata porta la firma di Ndombele, al suo primo pallone toccato dopo il suo ingresso in campo. I granata in questo incontro hanno offerto una buona prestazione solo per una decisione di minuti. Gli altri 80, sono stati tutti un dominio degli azzurri del Napoli, che hanno effettuato un pressing alto sui portatori di palla del Toro. La partita si è giocata dopo i sorteggi di Champions League, dove la squadra di Spalletti è destinata ad affrontare il Milan ai quarti di finale.
Prosegue la crisi del Milan, che dopo le recenti sconfitte, perde nettamente anche a Udine per 3-1. In Friuli i rossoneri forniscono una prova sottotono, rivelandosi fragili in difesa. Gli unici alibi per il Milan sono state le assenze di Giroud e Theo Hernandez, che da sole non giustificano una condotta di gara senza mordente. I rossoneri al 10′ subiscono il primo gol a causa di un destro preciso di Pereyra. Nel finale del primo tempo (49′) l'arbitro assegna un rigore grazie al Var per una mano di Bijol. Ibra sbaglia dal dischetto, ma l'arbitro fa ripetere perché Beto è entrato per primo in area e ha partecipato all'azione. Nella ripetizione lo svedese non sbaglia, diventando il più vecchio marcatore di sempre della serie A. Nella ripresa al 51′ Beto anticipa Thiaw e riporta ancora in vantaggio l'Udinese. Pioli il tecnico del Milan prova a sistemare la sua difesa schierandola a quattro, ma nonostante questo accorgimento, la squadra non dimostra alcun miglioramento. Al 70′ l'azione decisiva che suggerisce il risultato: Success si libera di Thiaw e serve Udogie, il suo sinistro finisce sui piedi di Ehizibue che realizza a porta vuota.
L'Atalanta si rilancia e batte 2-1 un buon Empoli rimontando lo svantaggio iniziale. Al Gewiss Stadium nel primo tempo è stata quasi sempre l'Atalanta a fare la partita ea sprecare diverse occasioni per passare in vantaggio. Ma ci riesce l'Empoli al (44′) con Ebuhei che sfrutta un rimpallo in area nerazzurra e manda a sorpresa in vantaggio la squadra toscana negli spogliatoi. Nell'arco del secondo tempo, Gasperini mette un campo forze fresche, Lookman, Hojlund e Boga che risultano determinanti. Alti e aggressivi, i nerazzurri alzano il baricentro e attaccano l'area avversaria a testa bassa con una forte spinta sulle fasce esterne. Gli sforzi dei bergamaschi ottengono l'effetto sperato con il pareggio al (58′) grazie a un colpo di testa di De Roon su assist di Ruggeri. Quasi al termine dell'incontro, all'86′ è Hojlund a concretizzare il dominio dei bergamaschi con un gran gol di destro approfittando del passaggio di Pasalic. Il vantaggio dell'Atalanta è di disporre nel suo organico, di cinque attaccanti di grande valore.
La Lazio vince il derby e si porta da sola al secondo posto. Protagonista dell'incontro è stata la tensione, classico ingrediente del derby capitolino. La prima svolta del match è arrivata al 32′ con l'espulsione di Ibanez per somma di ammonizioni. Questa decisione ha condizionato pesantemente l'andamento dell'incontro, che da quel momento in poi si è giocato completamente nella metà campo giallorossa. Il primo tempo finito a reti bianche, rispecchiava l'equilibrio delle poche occasioni da gol. Al rientro in campo, stupisce la decisione di Mourinho, di lasciare Dybala negli spogliatoi in quanto giudicato non idoneo al clima da battaglia in campo. Con il passare dei minuti, la Lazio alza il baricentro per far valere la propria superiorità numerica, mentre la Roma si ritrova sempre più contratta in difesa. L'azione vincente si registra al 65′ con la verticalizzazione di Luis Alberto per Zaccagni, che è lesto a cogliere il passaggio ea battere Rui Patricio sul secondo palo. Al triplice fischio la tensione repressa tra le due squadre, si sviluppa in un parapiglia intorno al direttore di gara, che porta alle espulsioni di Marusic e Cristante.
La Juventus batte l'Inter 1-0 a San Siro. I nerazzurri riducono del recente passaggio del turno in Champions League, dominano la prima frazione di gioco sul piano del possesso, ma lasciano molti spazi ai bianconeri in fase di ripartenza. Al 23′ la Juventus passa in vantaggio: Rabiot passa a Kostic che con uno splendido sinistro a incrociare, realizza. Il gol viene convalidato da Chiffi dopo una lunghissima revisione del Var per due sospetti tocchi di mano nell'ambito della stessa azione. l'Inter reagisce allo svantaggio, ma il suo gioco lento e senza sbocchi, non crea alcun problema al portiere bianconero Szczesny. La Juve invece si dimostra pericolosa in contropiede, specialmente quando riesce a innescare i suoi velocisti. I ragazzi di Inzaghi tentano l'assalto nella ripresa, ma la retroguardia di Allegri non sbaglia un colpo e difende il vantaggio fino al triplice fischio. Per l'Inter quella contro i bianconeri è la nona sconfitta su 27 giornate in campionato: una sconfitta ogni tre giornate, risultati non all'altezza delle ambizioni della squadra, che rendono incerta la conferma di Simone Inzaghi sulla panchina dell'Inter nel prossimo campionato di calcio.
Prosegue il momento d'oro sia del Sassuolo che battendo lo Spezia conquista la quarta vittoria consecutiva, che della Fiorentina sul Lecce. I viola sono in un momento di grande forma psicofisica, perché se si sommano le gare in campionato con quelle di Coppa, ha conseguito sette vittorie consecutive. In ambito salvezza, brutta frenata del Verona, che perde a Genova con la Sampdoria, ma per i blucerchiati nonostante quest'ultima prima vittoria in casa stagionale, la salvezza dalla retrocessione in Serie B, resta molto difficile. Adesso a seguito della sosta per le Nazionali, la Serie A tornerà in campo il 1° aprile.
Di seguito i risultati sulla 27/a giornata di Serie A:
SASSUOLO-SPEZIA 1-0 UDINESE-MILAN 3-1 SAMPDORIA-VERONA 3-1
FIORENTINA-LECCE 1-0 TORINO-NAPOLI 0-4 LAZIO-ROMA 1-0
INTER-JUVENTUS 0-1 ATALANTA-EMPOLI 2-1 MONZA-CREMONESE 1-1
SALERNITANA-BOLOGNA 2-2
,
Il Napoli batte 2-0 l’Atalanta e con sole 12 giornate da giocare, continua a mantenere dalla sua posizione di leader, un vantaggio notevole sulle inseguitrici. I partenopei guidati in regia da un brillante Lobotka, già dalla prima frazione di gioco esercitano un netto predominio ma non riescono a incidere. E’ decisivo il portiere dell’Atalanta Musso, con tre decisive parate su Politano (due volte) e Kvaratskhelia. Nel secondo tempo gli azzurri con una determinazione maggiore, riescono ad esprimere tutto il loro potenziale tecnico-tattico e atletico. Il Napoli sblocca il risultato grazie ad un incontenibile Kvaratskhelia con un’azione destinata a rimanere nella storia del campionato. Al 60′ l’azione inizia con Anguissa che ruba il pallone in mezzo al campo e serve Osimhen che passa il pallone a Kvaratskhelia che dopo una serie di ubriacanti dribbling, conclude con un imparabile tiro centrale. Al 77′ Rrahmani realizza il secondo gol su uno spiovente dalla bandierina, salta e colpisce di testa spedendo il pallone in fondo alla rete. Troppo forte questo Napoli per un’Atalanta messa bene in campo, ma troppo inconcludente in area di avversaria.
Lo Spezia supera l’Inter per 2-1. I nerazzurri crollano ancora in trasferta e sono all’ottava sconfitta stagionale. Una vera sciagura soprattutto contro le squadre cosiddette provinciali. I nerazzurri nel primo tempo sprecano almeno tre occasioni da gol con il portiere spezzino Dragowski, veramente determinante. L’occasione più grossa l’Inter l’ottiene al decimo minuto, quando il Var richiama Marinelli per un tackle in area di Caldara su D’Ambrosio. Dopo la concessione del calcio di rigore, Lautaro, si fa respingere il tiro da Dragowski. Nella ripresa i padroni di casa coprono meglio il campo e riescono a passare in vantaggio al (55′): Dragowski lancia lungo Nzola, che dopo aver controllato il pallone ed evitato il contrasto di due avversari, serve a Maldini un pallone che il giovane (figlio dell’ex campione del Milan, Paolo) realizza con un destro preciso. Inzaghi a quel punto tenta il tutto per tutto ed impiega tutte e tre le punte (più il giovanissimo Carboni). I nerazzurri pareggiano al minuto 84 quando l’ennesimo cross da sinistra causa un rigore su Dumfries, toccato da Ferrer all’83. Così Lukaku trasforma dal dischetto al minuto (83′). ma non è ancora finita, perché proprio l’olandese Dumfries all’86’ atterra Kovalenko e Nzola firma il 2-1 sempre dagli 11 metri. Lo Spezia con la vittoria odierna, ottiene una grande iniezione di fiducia, in ambito salvezza.
Bologna-Lazio finisce 0-0. Al Dall’Ara si è assistito ad una partita dove emozioni e spettacolo non sono mancate, ma non c’è stata quella incisività necessaria negli ultimi metri. Il primo tempo è stato giocato piacevolmente e l’unica brutta notizia per i biancocelesti è stato il giallo per il diffidato Vecino, che dovrà saltare il derby con la Roma per squalifica. il Bologna ha avuto la più importante occasione con Ferguson, che al 28′ da pochi passi, colpisce il palo, i biancazzurri invece non riescono a realizzare con Luis Alberto e Felipe Anderson. La Lazio, affaticata fisicamente e mentalmente dall’impegno europeo, ha confermato le difficoltà nel non sapere gestire il doppio impegno. La sensazione è che alla fine, entrambe le squadre si sono accontentate del pareggio.
La Juve vince ancora una volta per 4-2 all’ Allianz Stadium contro la Sampdoria mettendo in mostra un Rabiot in grande forma. I bianconeri iniziano bene l’incontro con una prova fatta di determinazione e concretezza. Bremer (11′) e Rabiot (26′) aprono le marcature, ma nel giro di due minuti i blucerchiati si dimostrano incontenibili sulle fasce esterne e pareggiano con Augello (31′) e Djuricic (32′). Pareggio che dura poco. Nella ripresa con gli ingressi in campo di Cuadrado e Locatelli, la Juve riceve fresca energia e ci pensa ancora Rabiot (64′) a riportare in vantaggio la Juve con un gran tiro sotto la traversa. Nel finale dopo aver sbagliato con Vlahovic un calcio di un rigore, la Juve realizza il gol sicurezza: Vlahovic impegna il portiere Turk di testa e sulla respinta, Soulé (94′) realizza il quarto gol. Protagonista negativo della serata è Vlahovic che conferma il suo momento no fallendo diverse occasioni e sbagliando anche un calcio di rigore.
Roma-Sassuolo 3-4. Contro i neroverdi di Dionisi la Roma si ritrova in svantaggio di due reti già al 18′ con la doppietta di Laurienté. Zalewski al 26′ con un gran tiro di destro, realizza di controbalzo un lancio in area di Spinazzola. Poco prima dell’intervallo, Kumbulla è espulso per una reazione su intervento di Berardi, lasciando la Roma in dieci, oltre a causare il rigore trasformato dallo stesso Berardi. L’inferiorità numerica nel momento di essere in svantaggio per l’1-3 è stato l’handicap che ha compromesso la partita dei giallorossi. L’ingresso in campo di Dybala all’inizio del secondo tempo e autore di un gran gol. al 50′ non è sufficiente a raddrizzare una partita ormai compromessa. Al 75esimo Laurienté dopo essere scattato sulla trequarti, serve Pinamonti che salta Rui Patricio e va in rete, così chiude definitivamente le speranze di recupero dei giallorossi. Troppo tardivo, al 94′ il 3-4 di Wijnaldum in pieno recupero.
Nel posticipo che chiude la 26.ma giornata di Serie A la squadra di Pioli non va oltre l’1-1 con la Salernitana e resta dietro a Inter e Lazio in classifica. Sia a livello fisico, sia a livello tattico è stata una prova sottotono dei rossoneri che hanno faticato molto contro gli uomini di Paulo Soula. Al Meazza nel primo tempo Maignan salva il risultato su Dia, poi Giroud al (46′) sblocca il match nel recupero, con un tocco di testa e d’astuzia su calcio d’angolo. Nella ripresa il Milan alza il baricentro e spinge con maggiore decisione,. ma la Salernitana capace di giocare a viso aperto, riacciuffa il pari al 16′ della ripresa. I campani in contropiede si distendono da destra a sinistra con Coulibaly per Bradaric, la palla poi arriva a Dia che tutto solo realizza.
Di seguito i risultati della 26.a giornata
SPEZIA-INTER 2-1 EMPOLI-UDINESE 0-1 NAPOLI-ATALANTA 2-0
BOLOGNA-LAZIO 0-0 LECCE-TORINO 0-2 CREMONESE-FIORENTINA 0-2
VERONA-MONZA 1-1 ROMA-SASSUOLO 3-4 JUVENTUS-SAMPDORIA 4-2
MILAN-SALERNITANA 1-1
Rino R. Sortino
La prestigiosa vittoria della Lazio a Napoli per 2 a 1, interrompe per il momento, la fuga scudetto dei partenopei. E’ stata una partita dove si è evidenziato un tatticismo esasperato e dagli schieramenti si avverte la differenza sotto l’aspetto difensivo: il Napoli rimane nella propria area di rigore e aspetta gli avversari, mentre la Lazio spinge i quattro difensori fin sulla linea del centrocampo. Sarri, l’avveduto tecnico biancazzurro, costruisce una specie di gabbia attorno a Lobotka e così soffoca la costruzione del gioco partenopeo. La prima occasione è per i biancocelesti e arriva su un colpo di testa di Vecino, Meret è battuto, ma Di Lorenzo respinge sulla linea. Nel secondo tempo il Napoli colpisce una traversa con Osimhen, ma è Vecino (67′) a decidere l’incontro dopo una respinta non perfetta di Kvaratskhelia, l’ex interista fa partire da lontano un gran tiro rasoterra che si infila in rete. Nel finale poi c’è anche una punizione di Milinkovic Savic che si stampa sull’incrocio dei pali. Nonostante la delusione, il Napoli non può recriminare e considerare questo risultato solo un incidente di percorso.
Una Fiorentina concreta e superiore in ogni zona, protagonista della sua migliore partita in questo campionato, batte 2-1 il Milan. Una vittoria meritatissima quella dei toscani che già nel primo tempo non riescono a passare in vantaggio grazie al bravo portiere rossonero Maignan e al difensore Tomori (grandioso salvataggio sulla linea su Bonaventura). Nella ripresa i gol decisivi; al 49′ Nico Gonzalez dal dischetto spiazza Maignan (rigore assegnato per fallo di Tomori su Ikoné), poi nel finale Jovic, (87′) con una magnifica torsione su cross perfetto di Dodo, raddoppia in tuffo di testa e chiude il match. Al 95′ Theo Hernandez su un’azione corale dei rossoneri accorcia le distanze con un grande tiro. Il Milan con la testa probabilmente al Tottenham, ha giocato bene solo una ventina di minuti subito dopo il gol di Nico Gonzalez. Al minuto 13.o i calciatori si sono fermati e sono partiti applausi e cori per Davide Astori, il capitano della Fiorentina scomparso esattamente 5 anni fa.
Inter-Lecce 2-0. Con un gol per tempo i nerazzurri ritornano alla vittoria contro i pugliesi, fornendo una risposta di carattere, dopo una settimana piena di critiche. Al 29′ la prima rete è realizzata al termine di una ripartenza impostata da Gosens e rifinita in area da Barella. Il gioco di gambe del centrocampista è determinante nel consegnare la palla a Mkhitaryan che realizza con un piatto destro all’incrocio dei pali. Al 53′ l’azione che chiude il match: a seguito di una fuga sulla destra di Dumfries, questi riesce a crossare rasoterra a Lautaro, che realizza con il suo destro vincente. Barella dimostra di essere sempre più determinante negli schemi dell’Inter, un centrocampista a tutto campo, di grande dinamicità e qualità. La squadra nerazzurra dopo questa netta vittoria, conferma ancora una volta di avere un rendimento a due facce, positiva in casa e molto meno efficace lontano dal Meazza.
Roma Juventus 1-0. Le due squadre si affrontano a viso aperto, ma alla fine ad avere la meglio sono i giallorossi che nella ripresa realizzano la rete vincente con Gianluca Mancini. Il difensore giallorosso al 53′ si sgancia in avanti e sorprende la retroguardia bianconera, con un destro che è un concentrato di potenza e precisione. I bianconeri sono anche sfortunati, colpiscono tre pali, uno nel primo tempo e due nel secondo, ma non riescono ad essere incisivi nell’andare a rete. Nel finale, incredibile rosso a Kean, entrato in campo da 40 secondi. Mancini commette fallo e lo trattiene vistosamente anche dopo il fischio dell’arbitro, così l’attaccante reagisce rifilando una ginocchiata al compagno di nazionale. Un comportamento assurdo per un calcatore professionista. Con i tre punti la Roma cancella la recente sconfitta contro la Cremonese, aggancia il Milan al quarto posto in attesa della sfida di giovedì con la Real Sociedad. I bianconeri invece si fermano dopo cinque vittorie di fila e frenano la loro rincorsa all’Europa.
Finisce 0-0 lo spareggio salvezza tra Spezia e Verona, Un tempo a testa e un punticino ad entrambe che smuove la classifica e lascia tutto invariato nella corsa salvezza. E’ questa l’estrema sintesi di uno Spezia-Verona con poche emozioni, in cui per lunghi tratti ha prevalso la paura di non perdere. Kallon, Nzola e Amian hanno avuto le occasioni più clamorose per sbloccare il match, ma Dragowski e l’esordiente Perilli si sono fatti trovare pronti Un punto che forse soddisfa maggiormente il Verona, visto che giocava fuori casa e in caso di sconfitta avrebbe reso ancora più difficile la rincorsa alla salvezza, mentre lo Spezia dovrebbe cominciare a preoccuparsi, visto che l’ultima vittoria casalinga risale al 17 settembre di sette mesi fa
Il Sassuolo al Mapei Stadium batte 3-2 la Cremonese in una partita emozionante. Il Sassuolo passa al 26′ grazie ad una punizione potente sotto la traversa di Laurienté. Al 42′ Frattesi realizza in girata da dentro l’area e mette nell’angolo alla sinistra del portiere della Cremonese. Gli ospiti hanno la capacità di riaprire la partita al 62′ grazie ad un clamoroso errore di Erlic, che di testa serve proprio Dessers che realizza con un sinistro vincente- Il pareggio arriva all’83’ grazie ad un altro gol di Dessers, abile a saltare Consigli dopo il lungo lancio del portiere Carnesecchi. Quando sembrava inevitabile il 2-2, al 92′ Laurienté inventa per Bajrami che di destro dentro l’area realizza con un gran tiro. Sempre più critica la situazione in classifica dei grigiorossi, che non danno continuità alla sorprendente vittoria (la prima stagionale in Serie A) sulla Roma e restano fermi a quota 12 insieme alla Sampdoria.
Di seguito tutti i risultati della giornata di campionato:
NAPOLI-LAZIO 0-1 MONZA-EMPOLI 2-1 ATALANTA-UDINESE 0-0
FIORENTINA-MILAN 2-0 SPEZIA-VERONA 0-0 SAMPDORIA-SALERNITANA 0-0
INTER-LECCE 2-0 ROMA-JUVENTUS 1-0 SASSUOLO-CREMONESE 3-.2
TORINO-BOLOGNA 1-0
Rino R. Sortino
Con il 2-0 sul campo dell’Empoli, il Napoli continua la sua fuga, allungando ulteriormente il vantaggio sulla seconda per effetto della sconfitta dell’Inter a Bologna. Adesso sono 18 i punti di vantaggio del Napoli, numeri davvero impressionanti, che sembra partecipi a un campionato a parte rispetto alle altre. In terra toscana si trattava di una trasferta insidiosa dopo le fatiche fisiche e mentali di Champions, invece gli azzurri hanno conquistato l’ottava vittoria di fila. Così sono 21 le vittorie per i partenopei, su 24 partite di campionato. Nel primo tempo al 17′, il Napoli passa in vantaggio: sugli sviluppi di un corner il cross di Kvaratskhelia trova dall’altra parte Zielinski. Il suo controcross viene deviato in gol da Ismajli. Il raddoppio arriva sulle ali dell’entusiasmo: al 28′, ancora su angolo, Kvaratskhelia si accentra e calcia verso il portiere Vicario, la cui respinta è sospinta in rete da Osimhen. Sono otto le gare consecutive di campionato, dove va a segno Victor Osimhen; il capocannoniere è al suo 21/o gol stagionale. Al 34° è la traversa a negare il tris al Napoli sul colpo di testa da pochi metri di Kim. Nella ripresa a seguito dell’espulsione di Mario Rui, il Napoli rimane in dieci uomini ma ugualmente riesce a portare a casa il risultato, rischiando di fare pure il terzo gol.
L’Inter perde anche quest’anno a Bologna per 1-0 e mette a rischio il secondo posto. Un ko molto duro, perché conferma le difficoltà dei nerazzurri ad incontrare le squadre medio-piccole. In questo 2023 in aggiunta alla sconfitta col Bologna, sono ben 10 i punti persi dall’Inter contro squadre non di primo piano. Discorso diverso invece per il Bologna, che continua a giocare bene, guadagnare punti e risalire la classifica nel tentativo di inserirsi l’anno prossimo in una coppa Europea. Fin dall’inizio la partita dell’Inter è stata tutta in salita. Nel primo tempo Orsato annulla un gol di Barrow per una posizione irregolare di Dominguez, poi un destro a giro di Soriano centra la traversa. Il gol che determina il risultato è al 31′: Brozovic sbaglia il disimpegno in uscita dalla propria linea di difesa, così Schouten lancia Orsolini a tu per con Onana. Il sette rossoblù con un gran tiro di sinistro, realizza per la settima volta nelle ultime tredici partite.
Il Milan batte 2-0 l’Atalanta e si lascia definitivamente alle spalle il periodo di crisi Un successo meritatissimo quello dei rossoneri, che si aggiudicano la sfida per un posto in Champions League, contro un’Atalanta quasi mai pericolosa e in balia per lunghi tratti dell’avversario. Contro i bergamaschi il Milan recupera il portiere Maignan dopo 5 mesi e il carismatico Ibrahimovic, ma soprattutto ritrova la squadra che nella passata stagione ha vinto lo scudetto. Anche in questo match si rivela prezioso il gioco di Giroud, vero punto di riferimento in attacco e abile a far salire la squadra. E proprio da un suo assist di testa che nasce il vantaggio milanista, perché poi il sinistro al volo di Theo Hernandez è favoloso, colpisce il palo e rimbalza sulla schiena dello sfortunato portiere Musso (25′). All’86 dopo aver ricevuto il passaggio da Leao, Messias con un delizioso tocco, scavalca Musso in uscita. Il punteggio finale di 2-0.è un risultato che sta addirittura stretto ai rossoneri, che hanno creato e allo stesso tempo sprecato tantissimo.
All’Olimpico La Lazio vince per 1-0 contro la Sampdoria e si avvicina ad Inter e Milan. i biancocelesti nell’ incontro sono apparsi imprecisi con tanti passaggi sbagliati e spreconi nelle occasioni da rete. La vera opportunità per segnare la Lazio la costruisce al 41′. Audero respinge con difficoltà il tiro di Felipe Anderson, palla a Pedro che da due passi coglie la base del palo, poi la palla attraversa tutto lo specchio della porta per arrivare a Immobile che calcia altissimo. In campo si è vista una Lazio imprecisa, incapace di concretizzare le occasioni da rete. Quando sembrava vicino il pari su una Sampdoria che tutto sommato lo avrebbe meritato, Luis Alberto con un gran destro da fuori area a 10′ dalla fine, regala il gol alla sua squadra. E’ stato un colpo di magia, che da solo vale il prezzo del biglietto. Ennesima sconfitta nel finale per la Sampdoria, che vede sempre più vicino il baratro della Serie B. La prossima giornata è in programma una importante partita a Marassi con la Salernitana e sarà una sfida salvezza.
La Cremonese batte 2-1 la Roma e conquista la prima vittoria in campionato. La salvezza per i lombardi è lontana 8 punti ma questa vittoria è una iniezione di fiducia dal momento che lascia l’ultimo posto in classifica. Per gran parte della partita si è vista una Roma abulica, che ha pagato a caro prezzo la serata no di Dybala, che quando non è ispirato, tutta la squadra ne risente. La Cremonese è passata per prima in vantaggio al (17′) con un’azione veloce di Benassi, che trova al limite dell’area Valeri bravo ad appoggiare di petto all’indietro per Tsadjout. Questi lascia partire un sinistro imparabile per Rui Patricio. La ripresa si apre con l’espulsione di Mourinho, che protesta vivacemente con il quarto uomo e viene cacciato dall’arbitro Piccinini. Al 71 il pareggio giallorosso: Mancini lancia dalle retrovie Spinazzola, pescato in area tutto solo, che è bravo a controllare e a mettere in rete. Nel finale la Roma si scopre nel tentativo di passare nuovamente in vantaggio e lascia il contropiede alla Cremonese. All’82’ Okereke viene steso da un’uscita imprecisa di Rui Patricio e l’arbitro decreta il calcio di rigore. Dal dischetto si presenta Ciofani (che aveva propiziato l’azione), che realizza. Alla fine è festa grande allo Zini per la prima vittoria in Serie A della Cremonese che mancava da 30 partite e da quasi 27 anni.
In un derby della Mole ricco di gol e colpi di scena, la Juventus ha la meglio per 4-2 sul Torino. E’ stata la più bella stracittadina degli ultimi tempi. Il Torino ha fatto bene per un tempo, poi i bianconeri nella ripresa hanno giocato meglio e meritato di vincere. Nello Stadium bianconero che ha riabbracciato Pogba per la prima volta in questa stagione, la Juventus è andata sotto due volte, ha rischiato di subire una terza rete, ma alla fine ha vinto, anche grazie alla forza dei sostituti di valore in panchina, che poi sono subentrati in campo. I granata si sono ritrovati due volte in vantaggio nel primo tempo, con Karamoh al 2′ e con Sanabria al 43′ ma sono stati rimontati prima da Cuadrado con un diagonale vincente al 16′ e con Danilo al 46′ dagli sviluppi di un corner. I calci piazzati sono stati letali per il Torino di Juric, puniti ancora da calcio d’angolo al 71′ dall’ex Bremer e poi all’81’ da Rabiot che ha sfruttati un calcio di punizione di Kostic. La Juve senza la penalizzazione, sarebbe la seconda forza del campionato, dietro lo straordinario Napoli.
Questi i risultati della Serie A:
EMPOLI-NAPOLI 0-2 LECCE-SASSUOLO 0-1 BOLOGNA-INTER 1-0
SALERNITANA-MONZA 3-0 UDINESE-SPEZIA 2-2 MILAN-ATALANTA 2-0
VERONA-FIORENTINA 0-3 LAZIO-SAMPDORIA 1-0 CREMONESE-ROMA 2-1
JUVENTUS-TORINO 4-2
Il Napoli batte 2-0 il Sassuolo e continua la sua volata in testa alla classifica. I partenopei con la vittoria sul Sassuolo, sono alla 20/a vittoria in A su 23 gare giocate. Al Mapei Stadium fin dai primi minuti, il Napoli mette in mostra un possesso palla e un’aggressività non comune. Al 13′ il Napoli è già in vantaggio: Olivera serve nella zona mediana Kvaratshkeila che dopo essersi impossessato del pallone, salta tre uomini, e con un gran tiro batte Consigli. E’ sempre lo stesso calciatore georgiano, imprendibile per qualsiasi avversario a colpire un palo clamoroso al 26′ col sinistro. Poco dopo al 33′ arriva il raddoppio: Osimhen dopo aver vinto un corpo a corpo con due avversari, da posizione defilata con un tiro potente, infila sul primo palo Consigli. Spalletti, alla panchina numero mille, in Serie A, può ritenersi soddisfatto per lo stato di forma della sua squadra e in particolare dei due fuoriclasse Kvaratshkelia e Osimhen. Gli emiliani nonostante il divario tecnico con l’avversario, hanno fatto una buona gara, ma non sono stati nemmeno fortunati: Laurientè ha colpito il palo subito dopo la prima rete partenopea e solo un fuori gioco millimetrico ha impedito allo stesso giocatore francese di ridurre le distanze al 43′
L’Inter batte 3-1 l’Udinese. I nerazzurri non splendono ma si rialzano immediatamente dopo il passo falso con la Sampdoria. Con la riacquistata serenità potranno prepararsi al meglio per l’andata degli ottavi di Champions League contro il Porto in programma mercoledì. Inzaghi in questo incontro, ha puntato molto sul turnover. A sbloccare il match di San Siro è stato un rigore di Lukaku (20′), che non segnava in campionato addirittura dalla prima giornata. il belga prima sbaglia il primo tiro dal dischetto, ma l’ingresso anticipato in area di Masina, gli concede una seconda chance che non sbaglia. L’Udinese però non molla e trova il pareggio al (43′), approfittando proprio di un errore di Lukaku per una ripartenza micidiale, conclusa da Lovric con un preciso destro sotto la traversa. A riportare in vantaggio i nerazzurri ci pensa al 73′ Mkhitaryan, con un bel destro al volo. L’Udinese nel finale prova l’assalto alla caccia del pareggio, ma ci pensa Lautaro Martinez a chiudere la sfida. L’argentino prima spedisce alto un pallonetto, poi sull’azione seguente, batte Silvestri con un destro al volo per il gol del definitivo 3-1.
Vittoria sofferta del Milan per 1-0 contro il Monza in una partita contro il suo storico passato. Nessuno spettatore sarà riuscito a distogliere gli sguardi dalla tribuna dove era seduta l’ex dirigenza rossonera, ora alla guida dei cugini di Brianza. La vittoria dei rossoneri dopo un periodo di crisi, conferma la ritrovata fase positiva dopo Torino e Tottenham. Nonostante il buon inizio dei brianzoli con occasioni per Ciurria e Petagna, il Milan riesce a prendere il sopravvento e colpisce il palo esterno con Leao al (19′). Il gol è nell’aria e arriva al 31′ con un bel sinistro dal limite di Messias che il portiere brianzolo Di Gregorio può solo toccare senza riuscire ad evitare il gol. Il Milan a quel punto riesce a difendersi con ordine senza rischiare. La ritrovata prova positiva del Milan coincide con quella del suo miglior calciatore, Leao, che si esalta negli spazi lasciati dai padroni di casa, esposti in avanti alla ricerca del possibile pareggio. Il Monza anche in questo incontro , ha confermato le qualità del suo gioco, ma dopo essere apparso impreciso e sfortunato, non ha potuto ottenere l’ennesimo risultato positivo.
Al Gewiss finisce 2-1 per i salentini Il Lecce infligge la seconda sconfitta in due partite all’Atalanta e si conferma squadra difficile da incontrare per le grandi del nostro campionato. La partita si mette subito in salita per i bergamaschi e dopo appena 5 minuti, Ceesay realizza con un gran sinistro da oltre venti metri . E’ una rete da incorniciare perché il calciatore riesce a liberarsi al tiro, dopo aver dribblato ben tre atalantini. I salentini poi raddoppiano verso la mezzora della ripresa con Blin. Si rivela inutile la rete di Hojlund, che approfitta di una clamorosa ingenuità del portiere Falcone, che gli rinvia addosso il pallone che poi carambola in porta.
La Roma batte 1-0 l’Hellas Verona e si mantiene nelle posizioni di testa della classifica. I giallorossi dopo aver giocato un primo tempo ad altissimo ritmo schiacciando il Verona nella propria metà campo, passano in vantaggio al 45′ con il diagonale vincente di Solbakken. Questi a sua volta era stato liberato in area da Spinazzola con un colpo di tacco. I giallorossi hanno meritato la vittoria nonostante la piena emergenza, dal momento che le mancavano pezzi importanti quali Pellegrini e Dybala, oltre ad Abraham fattosi male quasi subito.
La Lazio supera per 2-0 la Salernitana e ritrova il successo. Debutto amaro per Sousa, neo tecnico della Salernitana. che non ha saputo fornire una reazione positiva alla sua squadra. Nella prima frazione di gioco, i padroni di casa a seguito di una tattica piuttosto aggressiva, arrivano spesso a mettere a rischio la porta del portiere laziale Provedel, senza riuscire a realizzare Nella ripresa la Lazio riparte con la voglia di far sua la partita, così chiude i campani nella loro metà campo. A risolvere il match con una doppietta è il redivivo bomber biancoceleste Ciro Immobile. Al 60′ Marusic s’invola sulla fascia e crossa per Immobile che tutto solo, al centro dell’area non sbaglia. Nonostante la veemente reazione da parte della Salernitana, al 69′ arriva il raddoppio. Errore difensivo di Pirola e Sepe, con Immobile che dopo essersi inserito tra i due, viene atterrato in area. L’arbitro, richiamato dal Var, rivede l’azione e concede il penalty che viene trasformato con freddezza dallo stesso bomber laziale. Nel finale la Lazio ha la chance per realizzare il tris ma Luis Alberto si fa respingere dal portiere salernitano Sepe un altro rigore, fallendo anche la ribattuta
Spezia Juventus 0 -2. I bianconeri nonostante concedono poco spazio allo spettacolo, innescano due lampi sufficienti per portare a casa i tre punti. In vista del ritorno di Europa League col Nantes, Allegri lascia Chiesa a casa e al Picco fa un po’ di turnover optando per il 3-5-2. La vittoria è la conseguenza di un’attenta partita difensiva e di due giocate in contropiede. Fino alla mezz’ora il match restava bloccato, poi i bianconeri riescono ad andar a segno con Kean, al 32′ bravo a girare in rete di sinistro un cross di Kostic. Il gol innesca subito la reazione dello Spezia, che però non riesce a concretizzare. Nel secondo tempo il tecnico bianconero fa entrare in campo Di Maria, calciatore di livello, in possesso di una tecnica sopraffina. E’ proprio lo stesso nazionale argentino a raddoppiare dopo dieci minuti dal suo ingresso in campo. Al 21′ il suo forte sinistro rasoterra dalla distanza, si insacca nell’angolo alla sinistra di Marchetti. Lo Spezia a quel punto , si getta in attacco, ma a chiudere l’incontro definitivamente, ci pensa Perin con due grandi parate..
Di seguito i risultati della 23.a giornata
SASSUOLO-NAPOLI 0-2 SAMPDORIA-BOLOGNA 1-2 MONZA-MILAN 0-1
INTER-UDINESE 3-1 ATALANTA-LECCE 1-2 FIORENTINA-EMPOLI 1-1
SALERNITANA-LAZIO 0-2 SPEZIA-JUVENTUS 0-2 ROMA-VERONA 1-0
TORINO-CREMONESE 2-2
Con la vittoria 3-0 sulla Cremonese, il Napoli ottiene la sesta vittoria consecutiva e continua la sua fuga in vetta alla classifica. Il match non si rivela per niente facile per gli azzurri, a causa degli ospiti che adottano un atteggiamento prudente basato su una difesa bloccata. E una disposizione tattica che normalmente applicano le squadre che sanno di avere un tasso tecnico inferiore. Il Napoli per scardinare la difesa avversaria si affida al suo gioco corale, esaltato dalle giocate dei singoli. Lozano e Kvaratskhelia larghissimi sulle face laterali si rivelano importanti nel loro compito. La sfida si sblocca grazie a Kvaratskhelia al 22° che portandosi il pallone sul destro riesce a battere il portiere lombardo Carnesecchi. con un gran tiro in diagonale. E’ veramente notevole il tasso tecnico di questo estroso calciatore georgiano che è difficile da marcare per qualsiasi avversario. Al 20′ della ripresa Osimhen devia il pallone in rete sulla linea di porta, dopo un colpo di testa di Kim che diventa un assist decisivo. Nonostante il doppio vantaggio, gli azzurri non demordono e ottengono il terzo gol con Elmas al 34′ del s,t.. Questi con un preciso diagonale. realizza il suo sesto gol in campionato su assist di Di Lorenzo. Il Napoli così si vendica dei lombardi, (che li aveva eliminato dalla Coppa Italia), i quali restano ultimi in classifica con otto punti, a -11 dalla zona salvezza.
ll Milan batte 1-0 il Torino nell’anticipo della 22esima giornata di Serie A e ritrova il successo dopo cinque partite. Giroud che con il suo gol aveva deciso l’incontro contro i granata l’anno scorso, ha realizzato anche quest’anno. il francese ha l’istinto del bomber e si getta in area su ogni pallone creando occasioni da rete in ogni circostanza. Anche in questo incontro ha fatto ritornare il sorriso ai sostenitori del Milan, dopo un primo tempo di grande sofferenza. Suo è il colpo di testa al (62′) che sfrutta al meglio un cross perfetto di Theo Hernandez. Giroud arretra di quel tanto che basta per anticipare Djidji di testa e centra l’angolo lontano dal portiere. I granata tentano il tutto per tutto nel finale, ma non riescono a riprendere gli avversari, che ottengono la seconda sconfitta del 2023.
Lazio Atalanta. 0 – 2. Una grande Atalanta trascinata dalla coppia Lookman-Hojlund batte la Lazio al termine di una partita bellissima, con azioni da una parte e dall’altra, come non se ne vedono sovente nel massimo campionato italiano. All’Olimpico il match si sblocca al 23′ grazie a un destro a giro sotto l’incrocio dei pali di Zappacosta. La Dea gioca meglio e trova il raddoppio al 65′ grazie a Hojlund che deposita a porta vuota un assist perfetto di Lookman. In questo match la Lazio è apparsa sottotono con Immobile ancora lontano dalla migliore condizione. Un brutto stop per i capitolini, che proprio all’andata contro la Dea avevano vinto e giocato un grande incontro. L’Atalanta ha meritato il 2-0 finale, perché ha giocato di più e con maggiore intensità rispetto agli avversari, non apparsi nelle migliori condizioni.
Lecce-Roma 1-1 Allo stadio di Via del Mare, il Lecce riesce a conquistare un punto importante contro una squadra che punta alla Champions. Succede tutto nel primo tempo: al 7′ il Lecce passa in vantaggio sfruttando una deviazione decisiva di Ibanez nella propria porta, su colpo di testa di Baschirotto. Al 17′ la Roma trova il pari con un calcio di rigore di Dybala. A chiudere in parità l’incontro è stato l’atteggiamento di Falcone, portiere del Lecce, autore di almeno tre interventi decisivi. Alla Roma è mancato il gioco a centrocampo quando serviva quel qualcosa in più dal punto di vista tecnico e caratteriale per riuscire ad avere la meglio di una squadra come quella pugliese, che giocava sul piano della fisicità. Di positivo nella Roma, il rientro in campo di Wijnaldum, a quasi sei mesi dalla frattura del perone subita in allenamento
La Juventus batte 1-0 la Fiorentina. Il gol decisivo è al 34′: su cross pennellato di Di Maria, Rabiot colpisce di testa a rete. Terracciano respinge come può e i mezzi tecnologici segnalano all’arbitro Fabbri che il pallone ha superato completamente la linea di porta. Nella ripresa il Var annulla sia il gol del raddoppio a Vlahovic per un fuorigioco millimetrico, che nel finale quello del pari a Castrovilli, per un offside di Ranieri a inizio azione. La Juve con una prova di compattezza, tiene la porta inviolata per la terza gara di fila tra campionato e Coppa Italia. La Fiorentina, nonostante una buona prova complessiva, si ritrova davanti a una classifica davvero desolante, avendo raccolto un punto in 5 partite.
Nel posticipo che chiude la 22.ma giornata di Serie A, l’Inter non va oltre lo 0-0 contro la Sampdoria e si ritrova a -15 dal Napoli. Nel primo tempo Lukaku & Co. giocano spesso sottoritmo e sviluppano un possesso palla sterile. Nella ripresa le occasioni migliori se le procura Calhanoglu, ma gli uomini di Stankovic resistono con una prova di grande valore atletico. Tra i nerazzurri c’è stato anche del nervosismo come in occasione del litigio in campo tra Lukaku e Barella. Proprio in pieno recupero l’Inter costruisce la sua grande occasione: sulla conclusione dalla distanza di Acerbi, Audero il portiere doriano, effettua una grande parata e devia il pallone sulla traversa. Con il pareggio, i liguri si prendono un punto che porta fiducia e speranza, anche se si ritrovano in piena zona retrocessione.
Questi i risultati della 22.a giornata
MILAN-TORINO 1-0 EMPOLI-SPEZIA 2-2 LECCE-ROMA 1-1
LAZIO-ATALANTA 0-2 UDINESE-SASSUOLO 2-2 BOLOGNA-MONZA 0-1
JUVENTUS-FIORENTINA 1-0 NAPOLI-CREMONESE 3-0 VERONA-SALERNITANA 1-0
SAMPDORIA-INTER 0-0
Il Napoli vince anche a Spezia per 3-0, sale a 56 punti in graduatoria e fa un altro passo in avanti verso lo scudetto. La squadra ligure largamente rimaneggiata per l’assenza di nove titolari , nel primo tempo riesce a restare bassa e chiude bene gli spazi nel tentativo di frenare la manovra degli azzurri. La ripresa inizia con l’ingresso in campo di Politano al posto di uno spento Lozano e questo cambio contribuisce a fornire maggior vigore alle manovre offensive del Napoli. Ma a cambiare volto alla partita, sono soprattutto gli svarioni della difesa dello Spezia che concede tre reti a seguito di una serie di errori difensivi. Dopo soli dieci secondi del secondo tempo, il difensore dello Spezia Reca, nel tentativo di accompagnare un pallone in fallo di fondo, tocca di mano forse abbagliato dal sole. Rigore, che Kvaratskhelia realizza malgrado Dragowski avesse intuito il tiro. Poi sale in cattedra il bomber Osimhen al (69′ e 73′) che realizza una doppietta. La prima a seguito di un rimpallo al centro dell’area di Ampadu che nel tentativo di liberare, fa rimbalzare il pallone in alto. Dragowski, salta fuori tempo e non riesce ad intercettare la sfera, così Osimhen è più lesto a colpire di testa e a realizzare (69′). Pochi minuti dopo è Caldara che si fa sottrarre il pallone da Kvaratskhelia, questi è svelto a servire Osimhen (74′) che non sbaglia davanti alla porta. A seguito di questa sconfitta, lo Spezia continua a rimanere impantanato nella parte bassa della classifica. Ma le sfide che contano per i liguri sono altre e già dalla prossima settimana contro l’Empoli sarà importante ricominciare a fare punti.
L’Inter batte 1-0 un Milan sempre più in crisi e consolida il secondo posto in classifica. I rossoneri in questo incontro si rivelano troppo rinunciatari, con solo il 36% di possesso palla , al punto da non riuscire ad effettuare alcun tiro in porta . Per tutto il primo tempo è l’Inter ad esercitare un assoluto dominio, con gli avversari chiusi dietro per provare a ripartire in contropiede . Il derby numero 178 in Serie A si decide al 34′: a seguito di un Corner di Calhanoglu, Lautaro Martinez stacca di testa e batte l’incolpevole Tatarusanu. Il Milan del secondo tempo mostra un diverso atteggiamento con maggior grinta e determinazione, ma non incidono più di tanto e nel finale sono sempre i nerazzurri a rendersi pericolosi al punto da sfiorare il raddoppio all’89’ quando un fuorigioco di pochi centimetri nega la doppietta a Lautaro. A seguito di questa sconfitta, il Milan prosegue la sua striscia di risultati negativi, considerato che nel 2023 ha trovato solo una vittoria, il 4 gennaio scorso contro la Salernitana. Leao il calciatore rossonero che fece la differenza l’anno scorso nella cavalcata verso lo scudetto, è ancora una volta partito dalla panchina e sembra un altro giocatore rispetto al passato. Invece Tatarusanu, il portiere romeno che non è tenuto in grande considerazione da parte della critica, contro l’Inter è stato il migliore della sua squadra e con tre belle parate ha evitato un passivo peggiore.
La Roma batte 2-0 l’Empoli e si riscatta dopo la brutta eliminazione in Coppa Italia contro la Cremonese. A decidere il match dell’Olimpico sono due calci d’angolo nei primi 6′ di gioco: entrambi battuti da Dybala e trasformati in gol dai colpi di testa di Ibanez e Abraham. Gli ospiti a quel punto provano reagire mettendo in campo le proprie qualità nel palleggio e nella manovra, ma è sempre la Roma a sfiorare il terzo gol, con una serie di occasioni. In una circostanza il portiere empolese Vicario si supera effettuando tre grandi parate in sequenza, prima su un tiro di El Shaarawy, poi sulle conclusioni ravvicinate di Matic ed Abraham. Nel secondo tempo l’Empoli è più propositivo rispetto alla prima frazione di gioco , ma non crea particolari pericoli alla difesa giallorossa.
Il Sassuolo batte per 1-0 l’Atalanta Al Mapei Stadium, in una partita condizionata dall’espulsione di Maehle al 30′ per grave fallo di gioco, i neroverdi di Dionisi sono riusciti a dare continuità al successo contro il Milan raccogliendo la seconda vittoria consecutiva in campionato. Dopo le occasioni del primo tempo, la giocata decisiva porta la firma di Laurienté che al 55′ dopo essersi accentrato dalla sinistra e rientrato sul destro, conclude nell’angolo la rete dell’1-0 alle spalle di Musso. Per l’Atalanta, che chiude l’incontro in nove dopo il rosso a Muriel nel recupero è il secondo ko consecutivo in pochi giorni, dopo quello in Coppa Italia. La vittoria del Sassuolo allontana gli emiliani dalla zona retrocessione e al tempo stesso rallenta la rincorsa Champions ad una opaca Atalanta, apparsa poco brillante già prima di rimanere in inferiorità numerica.
Finisce 1-1 Verona-Lazio. Dopo un primo tempo piuttosto equilibrato proprio all’ultimo minuto arriva la rete laziale: Pedro dopo aver ricevuto il pallone da Cataldi, si gira su Coppola e si inventa una parabola strepitosa che si infila all’incrocio, dove Montipò non può arrivare. Una vera prodezza tecnica. Ad inzio ripresa, l’immediata risposta dei padroni di casa: su un calcio di punizione di Lazovic, Ngonge recente acquisto, di gran lunga il migliore in campo dei suoi, anticipa tutti e di testa batte Provedel per l’1-1. Un pari che non cambia la classifica dei veneti, sempre terz’ultimi, ma è un segnale che per l’Hellas Verona la salvezza è ancora un obiettivo possibile
Nel posticipo che chiude la 21.ma giornata di Serie A la Juve torna a vincere e batte 3-0 la Salernitana, Massimiliano Allegri il tecnico bianconero alla vigilia aveva definito la partita di Salerno come uno scontro salvezza. La Juventus non sbaglia partita e così aggancia Empoli e Monza. A Salerno è Dusan Vlahovic il grande protagonista del match: nel primo tempo il bomber bianconero segna per primo su rigore al 26′. Di Maria inventa per Miretti che entra in area e viene agganciato da Nicolussi alla caviglia. L’arbitro indica il dischetto e dagli undici metri Vlahovic realizza. Lo stesso centravanti in grande forma poi offre un assist per il raddoppio di Kostic (45′). Nella ripresa è sempre Vlahovich che chiude la gara realizzando una doppietta (47′):Fagioli inventa per il centravanti, che di potenza deposita la sfera alle spalle di Ochoa. La formazione campana è alla terza sconfitta su quattro partite casalinghe disputate nel 2023: in ogni caso conserva un margine di 7 punti sul Verona (terzultimo) che il prossimo lunedì incontrerà in uno scontro salvezza.
Di seguito i risultati della 21/a giornata:
CREMONESE-LECCE 0-2 ROMA-EMPOLI 2-0 SASSUOLO-ATALANTA 1-0
SPEZIA-NAPOLI 0-3 TORINO-UDINESE 1-0 FIORENTINA-BOLOGNA 1-2
INTER-MILAN 1-0 VERONA-LAZIO 1-1 MONZA-SAMPDORIA 2-2
SALERNITANA-JUVENTUS 0-3
Nella 20a giornata del campionato di Serie A, il Napoli batte 2-1 la Roma, confermandosi assoluta dominatrice del campionato. E’ stata una gara sofferta per il Napoli resa estremamente complicata da un avversario quadrato e ben organizzato. I partenopei sono passati in vantaggio al 17' con un gol-capolavoro del centravanti Osimhen. Kvaratskhelia crossa e Osimhen dopo aver stoppato con il petto e con la coscia destra, realizza con un destro potente sotto la traversa. Un gol da cineteca, da mostrare nelle scuole calcio. I giallorossi però non si danno per vinti, mettono in campo pressing e intensità e agguantano il pari a un quarto d'ora dalla fine, al 75'. Sul traversone di Zalewski, El Shaarawy anticipa Lozano e beffa Meret. E’ un'ottima Roma e l’ 1-1 è un risultato tutto sommato giusto. La forza della rosa di Spalletti sono i tanti giocatori validi in panchina, perchè nel momento cruciale dell'incontro il tecnico manda in campo Raspadori e Simeone che risultano decisivi nell’aggiudicarsi la partita. A decidere è il figlio d’arte Simeone, denominato il Cholito che a cinque minuti dalla fine, riporta in vantaggio il Napoli dopo una giravolta e una conclusione che manda il pallone a infilarsi in rete sotto la traversa. Ormai è un cammino inarrestabile quello della capolista, lanciata verso la conquista dello scudetto. Mancano ancora 18 partite e sono tante, ma solo gli azzurri possono perderlo.
L’Inter vince in rimonta a Cremona 2-1, si rilancia dopo la sconfitta contro l'Empoli e si porta a quota 40 punti. Okereke (11') sblocca la gara con un gran tiro che finisce all’incrocio dei pali, L’Inter però non si demoralizza e cerca di condurre il match, alta e aggressiva, collezionando calci d'angolo, Lautaro è in grande forma e con una grande doppietta (21' - 65') si rivela determinante per le sorti dell’incontro. L’argentino campione del mondo prima pareggia i conti con un gol di rapina sulla respinta di Carnesecchi, poi ribalta il risultato su perfetto assist di Dzeko . Il vero fuoriclasse dell’Inter si conferma sempre più Dzeko, che con i suoi tocchi di palla deliziosi e i suoi assist è sempre capace di caricarsi la squadra sulle spalle.
Prosegue la crisi nera del Milan che viene sommersa in casa dal Sassuolo per 5-2. Proprio nello stesso campo a maggio, i rossoneri avevano vinto lo scudetto con gli emiliani che si rivelarono in quella partita alquanto arrendevoli. Il Milan di oggi è una squadra con dei problemi: psicofisici. Dopo i quattro gol della Lazio ne prende cinque dal Sassuolo e mostra alcuni giocatori irriconoscibili, che tempo fa erano le stelle di questa squadra. Il riferimento è a Theo Hernandez e Leao. Anche i numeri sono sconfortanti con un totale di 18 reti subite nelle sette gare del 2023: nessuna squadra in Europa ha fatto peggio. In grande evidenza nel Sassuolo, Berardi, autore di un gol e tre assist. Il numero 10 del Sassuolo ai rossoneri, nell’arco degli anni ha già segnato 11 reti in gare di Serie A. Anche nell’ultima gara è apparso ispirato e capace di inventive partendo da destra. Prima serve a Defrel la palla dell'1-0, (19') poi confeziona l'assist per il raddoppio di Frattesi. (21). Un uno-due micidiale che costringe i rossoneri a reagire subito. Giroud, l’unico del Milan apparso in buona forma, realizza di testa a seguito di un cross di Calabria. A quel punto la squadra di Dionisi riprende in mano le redini dell’incontro e va ancora a rete grazie a un'incornata di testa di Berardi su calcio d'angolo (30'). Nella ripresa i rossoneri non riescono a recuperare e naufragano. Laurentié parte da sinistra, aggira Calabria che lo mette giù e dal dischetto realizza il quarto gol. Origi (81’) ridimensiona il passivo per il Milan, con una gran tiro dal limite che si infila sotto la traversa.
Il Monza compie un’impresa e supera la Juve 2-0 a Torino. I bianconeri come all'andata si fanno sconfiggere dal Monza dell'ex Palladino, certificando una crisi pesantemente aggravata dal -15 per il caso plusvalenze. All'Allianz Stadium gli spettatori assistono ad una partita che ha saputo regalare emozioni. Il Monza vince con due gol realizzati nel primo tempo. Il vantaggio arriva al 18' grazie a Ciurria, servito benissimo da Machin, mentre il raddoppio porta la firma di Dany Mota, abile a sfruttare l'assist di Carlos Augusto. Nella ripresa Allegri manda in campo Milik e Vlahovic per dare maggior vigore all’attacco. Il portiere monzese Di Gregorio così diventa il vero protagonista e salva la propria rete in più di un'occasione.
La Lazio non riesce ad andare oltre il pareggio contro la Fiorentina allo stadio Olimpico. Il difensore laziale Casale realizza il gol all'8' a seguito di un rimpallo, con un potente tiro di destro. Al termine del primo tempo la Fiorentina appare volenterosa ma poco concreta sotto porta. Al rientro in campo nella seconda frazione di gioco, i viola riescono ad alzare il proprio baricentro di gioco e arriva il pareggio al 49' con Nico Gonzalez. L'argentino si rende protagonista di una improvvisa conclusione di sinistro, imparabile per il portiere Provedel. La partita termina con il risultato di 1-1 che nonostante possa considerarsi giusto, non accontenta nessuna delle due squadre, che aspiravano entrambe alla vittoria. La Lazio con questo pareggio aggancia il terzo posto in classifica in compagnia di Atalanta e Milan, ma perde l’ennesima occasione di fare il salto di qualità.
Di seguito i risultati della 20/a giornata di Serie A:
BOLOGNA-SPEZIA 2-0 LECCE-SALERNITANA 1-2 EMPOLI-TORINO 2-2
CREMONESE-INTER 1-2 ATALANTA-SAMPDORIA 2-0 MILAN-SASSUOLO 2-5
JUVENTUS-MONZA 0-2 LAZIO-FIORENTINA 1-1 NAPOLI-ROMA 2-1
UDINESE-VERONA 1-1
Nell’ultima giornata del girone di andata, il Napoli vince nettamente il derby campano di Salerno. All’incontro era assente l’estroso Kvaratskhelia, Spalletti allora inserisce al suo posto Lozano, componendo un trio d’attacco con Oshimen ed Elmas. Nicola il mister della Salernitana dopo la disfatta di Bergamo e l'esonero poi revocato, prova a modificare l’assetto difensivo, schierando per la prima volta in stagione la difesa a quattro. Il Napoli conduce il gioco però fatica più del solito a creare azioni veramente pericolose. Ma è solo questione di tempo. I ragazzi di Spalletti sbloccano il risultato all'ultimo secondo del primo tempo, a seguito dello scambio Mario Rui-Anguissa. Questi crossa in mezzo all’area e trova Di Lorenzo che con un gran destro dopo aver colpito la parte interna della traversa, realizza il meritato vantaggio. Il Napoli mette al sicuro il risultato a inizio ripresa: Elmas effettua un gran bel tiro e colpisce il palo sinistro, Oshimen è pronto a raccogliere e sigla il 2-0. Sembra la fotocopia dei gol che realizza sovente il bomber nigeriano. I partenopei dopo questa ennesima vittoria, concludono il girone d'andata a 50 punti dimostrando di essere sempre leader di questo Campionato.
Impresa dell'Empoli a San Siro che batte l'Inter con pieno merito per 1-0, (alla sesta sconfitta in campionato) dopo che i nerazzurri erano rimasto in 10 dal 40' per l'espulsione di Skriniar. Questi è apparso svogliato e distratto dalle voci di calciomercato che lo indicano sempre più lontano da Milano e vicino al Psg parigino. I nerazzurri contro l’Empoli si rivelano fragili tatticamente e mentalmente, tanto che l'Empoli, anche in 11 contro 11, creava i maggiori pericoli per la porta di Onana. I nerazzurri, reduci recentemente del successo in Supercoppa Italiana contro il Milan per 3 a 0, subiscono la rete determinante al 66' con Baldanzi, giovane di belle speranze. Contropiede perfetto dell'Empoli con Bajrami che duetta con il numero 35 servendolo al limite dell'area. Baldanzi dopo aver controllato il pallone, fa partire un sinistro forte ma centrale che sorprende Onana che forse avrebbe potuto fare qualcosa in più. E’ una rete quella del giovane trequartista, che probabilmente estrometterà l’Inter ormai definitivamente dalla corsa scudetto.
Dopo la stangata della Corte d'Appello della Figc per il caso plusvalenze, che ha deciso di penalizzare di 15 punti la Juve, i bianconeri al termine di una partita spettacolare. ripartono con un pareggio per 3 a 3 all'Allianz Stadium contro l'Atalanta. In avvio i bergamaschi realizzano al 5’ con Lookman che dopo essere entrato in area, calcia con il destro deviato goffamente dal portiere Szczesny. Il pareggio bianconero è firmato da Di Maria su calcio di rigore per un fallo di Ederson su Fagioli. Raggiunto il pareggio, la Juve si abbassa per giocare di rimessa, Di Maria inventa per Fagioli che crossa in mezzo e Milik con una girata di destro al volo, batte il portiere nerazzurro Musso. Il vantaggio a inizio ripresa dura pochissimo, poiché dopo 35 secondi Danilo regala un pallone, che viene sfruttato al meglio da Lookman che lancia subito Maehle davanti a Szczesny che realizza. Gli uomini di Gasperini mai domi, vanno ancora a rete con un gran colpo di testa di Lookman su cross di Boga. Il nuovo svantaggio spinge il tecnico della Juventus Allegri a tentare un modulo più offensivo con Chiesa al posto di Kostic. il pareggio bianconero che è il risultato più giusto, arriva da un difensore a seguito di un calcio di punizione dal limite, Di Maria tocca per Danilo che con un gran tiro realizza il 3 a 3.
La Roma vince 2 a 0 a La Spezia. Nel primo tempo i liguri si difendono con ordine e chiudono ogni spazio agli attaccanti avversari. Nel finale del primo tempo i giallorossi realizzano proprio al 45': Dybala, chiude il triangolo lungo con El Shaarawy che batte facilmente Dragowski. A inizio ripresa Abraham conclude a rete una magnifica azione personale: Dybala recupera il pallone e lancia Abraham, l'inglese salta con un tunnel Caldara e infila Dragowski nell'angolino. Dybala dopo le due reti con la Fiorentina, si rivela fondamentale anche come uomo dell’ultimo passaggio. Al suo fianco Abraham conferma di essere un attaccante completo in possesso di velocità e buona tecnica. I giallorossi contro lo Spezia si sono dimostrati più coriacei in difesa, approfittando del fatto che gli avversari erano senza il loro attaccante migliore, Nzola.
Nell'ultimo match della 19esima giornata, una Lazio travolgente, compatta, perfetta nei movimenti e tatticamente, travolge 4-0 il Milan all'Olimpico. Per i rossoneri è un’altra sconfitta pesantissima, dopo la batosta di Supercoppa contro l’Inter. I biancocelesti sbloccano il match dopo appena 4' con una rete di Milinkovic-Savic. il cross di Zaccagni è per Luis Alberto, che però con una intuizione geniale lascia che il pallone arrivi al serbo che è bravo a battere Tatarusanu, Al 38' arriva il raddoppio: Marusic tira in porta e Tatarusanu respinge sul palo. Zaccagni è il più lesto ad avventarsi sul pallone e a spingerlo in rete. Nella ripresa al 65' a seguito di una volata di Felipe Anderson e del suo conseguente cross, Kalulu abbatte Pedro nel tentativo di anticiparlo. L’arbitro indica il rigore e Luis Alberto realizza con un tiro potente e centrale. Al 30' si realizza il 4-0: sulla fascia sinistra Zaccagni brucia in velocità Calabria e serve Luis Aberto. Questi con un assist illuminante serve in area F.Anderson che realizza. I rossoneri del Milan a fine partita, in piena crisi involutiva, lasciano l'Olimpico tristi e a testa bassa.
Questi i risultati della 19a giornata di Serie A:
VERONA-LECCE 2-0 SALERNITANA-NAPOLI 0-2 FIORENTINA-TORINO 0-1
SAMPDORIA-UDINESE 0-1 MONZA-SASSUOLO 1-1 SPEZIA-ROMA 0-2
JUVENTUS-ATALANTA 3-3 BOLOGNA-CREMONESE 1-1 INTER-EMPOLI 0-1
LAZIO-MILAN 4-0
La 18a giornata del campionato di Serie A si è aperta con la clamorosa goleada del Napoli sulla Juventus per 5-1. Una dimostrazione di forza incredibile che ha visto la squadra di Spalletti dominare gli avversari per tutto l’incontro, così alla fine gli azzurri partenopei si ritrovano sempre più soli al comando. Incredibile è stata la facilità con cui il Napoli ha avuto la meglio dei bianconeri, che comunque si presentavano al Maradona da secondi in classifica, reduci da otto vittorie consecutive senza aver subito gol a dimostrazione di una difesa imperforabile. Allegri in questa importante partita, aveva schierato Chiesa dal primo minuto, ma la scelta si è rivelata infelice in quanto l’attaccante si è ritrovato a giocare da terzino esterno in una difesa a cinque. Così si è sfiancato in un continuo movimento sulla fascia.
Al 14′ il gol del vantaggio degli azzurri Kvaratskhelia si fa trovare libero a centro area e conclude l’azione con una sforbiciata. Szczesny devia come può e sulla ribattuta si avventa Osimhen che insacca con un preciso colpo di testa. Alti e aggressivi gli azzurri conducono sempre il match e vanno ancora a rete con Kvaratskhelia, (39′) freddo davanti a Szczesny sull’assist di Osimhen. Il raddoppio a fine primo tempo sveglia la Juve con Di Maria che prima centra l’incrocio dei pali e poi accorcia le distanze (42′) su assist di Milik. Nella ripresa gli azzurri dilagano e poi ci pensano Rrahmani (55′), ancora Osimhen (65′) ed Elmas (72′) a chiudere una gara a senso unico. Per i bianconeri si è trattata di una disfatta che non si vedeva dal 30 maggio 1993, con Pescara-Juve 5-1 ed il primo marcatore, per il Pescara, era stato, ironia della sorte, proprio Massimiliano Allegri.
Il risultato finale di Lecce-Milan è stato 2-2 ed è il secondo stop di fila per i campioni d’Italia, che vedono il Napoli scappare nuovamente a + 9. I rossoneri vanno sotto dopo appena 3′. Kalulu, con un errore incredibile, regala palla a Di Francesco, che crossa in mezzo, alla ricerca dell’inserimento di Blin. Nel tentativo di anticiparlo Theo Hernandez invia la palla nella propria porta. Al 23′ arriva il raddoppio salentino: su cross perfetto di Hjulmand, colpo di testa vincente di Baschirotto che insacca il 2-0. Nella ripresa l’atteggiamento dei rossoneri cambia. Pioli inserisce Messias e Dest per Saelemakers e Theo Hernandez entrambi non in buona forma. A seguito di queste sostituzioni i rossoneri riescono a riequilibrare le sorti dell’incontro: Leao trova il 2-1 al 58′, mentre al 71′ Calabria di testa, riesce a pareggiare il match.
All’Inter basta un gol in avvio di Lautaro Martinez per sbarazzarsi di un coriaceo Verona e come spesso le succede, rischia il ritorno degli avversari. In ogni caso i tre punti sono un sollievo dopo il deludente pareggio di Monza e forniscono una ventata di ottimismo in vista della prossima sfida di mercoledì in Arabia Saudita, contro il Milan per la Supercoppa. Davanti ad oltre 70 mila spettatori e con cinque titolari lombardi in campo per la prima volta dal 1994, (Acerbi, Bastoni, Darmian, Dimarco e Gagliardini) l’Inter raggiunge il risultato prefissato con il minimo sforzo. Il match di San Siro si sblocca subito al 3′ con Lautaro Martinez, che batte Montipò con un sinistro nell’angolino, dopo un batti e ribatti in area di rigore. Il Verona è sembrato poca cosa e dovrà lottare con il coltello tra i denti per arrivare ad una salvezza davvero lontana.
Impressionante risultato dell’Atalanta che ha travolto la Salernitana per 8-2. Con questo risultato l’Atalanta aggancia la Lazio, si porta a soli tre punti da Inter e Juventus e si rilancia in chiave Champions. Era dal 1996, in una partita dell’Inter contro il Padova, che una squadra di Serie A non segnava otto gol in una stessa partita. La squadra di Gasperini nel primo tempo ha offerto spettacolo e segnato a raffica. Boga (4′) apre subito le reti dell’incontro, ma la Salernitana pareggia con Dia (10′) L’Atalanta però riprende a macinar gioco e realizza con Lookman (20′), Scalvini (23′), Koopmeiners (38′). Nella ripresa vanno a rete ancora Lookman (54′), Nicolussi Caviglia (56′), Ederson (61′) e Zortea (85′). Gli orobici hanno sotterrato i campani sotto una valanga di reti e sorge la domanda di sempre: è giusto o no umiliare una squadra?
La Lazio batte 2-0 il Sassuolo, vince la prima gara del 2023 e torna a conquistare i tre punti dopo 3 gare a secco. Il primo gol la Lazio l’ottiene su calcio di rigore: il colpo di testa di Milinkovic, trova il braccio alto di Toljan. L’arbitro Pairetto che sul campo non aveva visto, viene richiamato dal Var e subito dopo indica il dischetto. Il rigore dei biancocelesti è trasformato da Zaccagni nel recupero del primo tempo. Il secondo gol arriva invece nei cinque minuti di recupero: grave errore di un difensore degli emiliani, così Felipe Anderson ne approfitta, resiste al tentativo di recupero dello stesso avversario e senza problemi segna a porta praticamente vuota. Il tutto sotto la curva dei tifosi laziali che possono festeggiare la prima vittorie del 2023 dei biancoazzurri.
Nel posticipo la Roma batte 2-0 la Fiorentina (ridotta in 10 dal 25′ del primo tempo per l’espulsione di Dodo’), con una doppietta di Dybala. L’argentino si rivela una volta di più un calciatore insostituibile, che i giallorossi non possono farne a meno.
Questi i risultati e la classifica dopo la 18a giornata
NAPOLI-JUVENTUS 5-1 CREMONESE-MONZA 2-3 LECCE-MILAN 2-2
INTER-VERONA 1-0 SASSUOLO-LAZIO 0-2 SASSUOLO-LAZIO 0-2
SASSUOLO-LAZIO 0-2 TORINO-SPEZIA 0-1 UDINESE-BOLOGNA 1-2
ATALANTA-SALERNITANA 8-2 ROMA-FIORENTINA 2-0 EMPOLI-SAMPDORIA 1-0
Nella 17esima giornata di Serie A, il Napoli ritrova immediatamente la vittoria per 2-0 contro la Sampdoria a Marassi e complice il pari del Milan con la Roma, si laurea campione d'inverno con due giornate di anticipo. Anche se è solo un titolo effimero, il titolo di campione d'inverno vale come statistica. Il match si apriva con il rigore parato dal portiere doriano Audero a Politano, ma a sbloccare il match ci pensava al 19', il bomber Osimhen, che realizzava dopo l’assist in profondità di Mario Rui. Poco prima dell'intervallo i blucerchiati restavano in dieci per l’espulsione del centrocampista della Sampdoria Rincon e il match, di fatto, finiva a quel punto. All'82' l’arbitro accordava il secondo rigore per i partenopei, per fallo di mano di Vieira. Questa volta calciava Elmas, che dopo aver spiazzato completamente Audero, chiudeva la partita. Quella di Genova non è stata forse la migliore prestazione in questo campionato per la squadra di Spalletti, ma c’era la necessità di archiviare presto la sconfitta di San Siro. L’unica sconfitta dei partenopei in questa stagione, può essere considerata alla stregua di un incidente di percorso e sicuramente la vittoria contro i blucerchiati, aiuterà gli azzurri a riacquistare quella serenità necessaria per affrontare al meglio il big match di venerdì prossimo contro i bianconeri torinesi.
La Juventus supera per 1-0 l'Udinese e conquista l'ottava vittoria consecutiva in campionato senza subire gol. Anche all'Allianz Stadium la vittoria dei bianconeri si è concretizzata nel finale, dopo una partita con poche occasioni sotto porta da una parte e dall'altra. La Juve del secondo tempo è apparsa maggiormente determinata nella metà campo friulana e all'86' è arrivato il gol. Paredes innescava Chiesa, che prontamente lanciava la palla in mezzo e sul secondo palo, Danilo era pronto a realizzare con freddezza il decisivo 1-0, con la compiacenza della difesa friulana inerme.
Nell’ambito di una partita clamorosa, il Milan subisce una rimonta non facile da digerire, Dal risultato di 2-0, acquisito fino a tre minuti dal novantesimo, ad un incredibile 2-2. I rossoneri di Pioli hanno subito la doppia rimonta della Roma nel finale, dopo aver condotto la sfida per 87 minuti senza subire particolari iniziative pericolose da parte dei giallorosse. Alla mezz'ora di gioco sugli sviluppi di un corner, Kalulu saltava più in alto di tutti e riusciva a sbloccare una partita che fino a quel momento aveva regalato pochissime emozioni. I rossoneri trovavano poi il gol del raddoppio al 77' a seguito da una veloce ripartenza di Theo Hernandez. Pobega era lesto a ricevere il passaggio che trasformava in gol di sinistro. All'87' i giallorossi riaprivano l'incontro con il gol di testa di Ibanez su corner di Pellegrini. A quel punto i giallorossi si esaltavano e diventavano più incisivi. Al 94' sugli sviluppi di un calcio di punizione, Abraham era lesto a ribattere in rete una parata di Tatarusanu, a seguito di un colpo di testa da pochi passi di Matic
l'Inter che solo mercoledì scorso aveva riaperto il campionato sconfiggendo il Napoli a San Siro, contro il Monza non va oltre il pareggio per 2-2 che rischia di compromettere la sua già difficile rincorsa scudetto. Nelle file del Monza si rivede in campo da titolare Pablo Marì, dopo il suo accoltellamento da parte di uno squilibrato, subito in un supermercato di Assago a fine ottobre. L’Inter si portava in vantaggio al 10′: a seguito di un assist di Bastoni dalla sinistra, Darmian si faceva trovare pronto sul secondo palo per mettere in porta. Un minuto più tardi, Ciurria riusciva a pareggiare per i brianzoli battendo Onana con un bel sinistro a giro su assist di Pessina. Lautaro riportava in vantaggio i nerazzurri al (22') dopo aver rubato palla ad un disattento Pablo Mari. Dopo l'uscita dal campo di Calhanoglu e Barella, l'Inter perdeva lucidità e certezze e si riduceva solo a contenere il forcing brianzolo. Nel recupero al 93', si realizzava il 2-2. A seguito di una palla persa a centrocampo, Ciurria crossava, e Caldirola ex interista, riusciva ad insaccare di testa, complice una deviazione di Dumfries,.
La Lazio getta al vento la vittoria, che le serviva per rifarsi della recente sconfitta di Lecce. Passano due minuti e la Lazio si ritrovava subito in vantaggio con un colpo di testa di Felipe Anderson, deviato da Caputo, su corner tagliato di Luis Alberto. Nella ripresa i biancocelesti si dimostravano più determinati e il loro dominio si concretizzava con il raddoppio al 54esimo con Zaccagni che stoppava un tiro di Felipe Anderson e con un tiro ad effetto riusciva a superare Vicario in uscita. Quando il risultato sembrava ormai acquisito, il centravanti Caputo (appena ritornato all’Empoli nel mercato invernale), al minuto 83′ in contropiede a seguito di uno scatto determinante, realizzava la rete del 2 a 1. Ma le sorprese non erano ancora terminate e al 94esimo l'Empoli nell'ultimo minuto di recupero, pareggiava con un destro da fuori area di Marin. Questi raccoglieva una respinta da calcio d’angolo e dal limite dell’area calciava sotto l’incrocio battendo il portiere laziale Provedel.
Finiva così 2-2 all'Olimpico contro l'Empoli. ed è stata l’ennesima sorpresa della giornata che ha visto alcuni incontri decidersi nei minuti finali. Le partite si sa non durano solo il tempo regolamentare, ci sono i minuti di recupero che pesano nei risultati, dove l’aspetto psicofisico diventa molto importante nel riuscire a ribaltare un risultato.
Di seguito tutti i risultati della 17ª giornata del campionato di Serie A:
Fiorentina-Sassuolo 2-1 Verona-Cremonese 2-0 Lazio-Empoli 2-2
Bologna-Atalanta 1-2 Juventus-Udinese 1-0 Spezia-Lecce 0-0
Monza-Inter 2-2 Salernitana-Torino 1-1 Sampdoria-Napoli 0-2
Milan-Roma 2-2
Con la quindicesima giornata di serie A si conclude la prima parte della stagione, in attesa del campionato mondiale in Qatar che inizierà domenica prossima, 20 novembre 2022. Il ritorno in campo del massimo torneo di calcio in Italia, è previsto per mercoledì 4 gennaio.
Con la quindicesima giornata di serie A si conclude la prima parte della stagione, in attesa del campionato mondiale in Qatar che inizierà domenica prossima, 20 novembre 2022. Il ritorno in campo del massimo torneo di calcio in Italia, è previsto per mercoledì 4 gennaio.
E’ ancora festa per gli oltre cinquantamila tifosi dello stadio “Maradona”: Il Napoli supera per 3-2 l’Udinese ed ottiene la 13esima vittoria in 15 giornate. A seguito dell’ennesimo successo, la squadra di Spalletti chiude il 2022 da leader indiscussa. Gli azzurri dopo aver realizzato tre gol , nell'ultimo quarto d'ora hanno accusato un inspiegabile calo psicofisico, al punto che i friulani segnano due gol e fino all'ultimo lottano per raggiungere un clamoroso pareggio. L’Udinese conferma nel match di essere una squadra di temperamento. Le reti: al 14' Osimhen a seguito di un cross di Elmas, colpisce di testa e realizza. Il raddoppio arriva a conclusione di un'azione spettacolare di Osimhen, che poi serve con un colpo di tacco Lozano e questi è svelto a passare la sfera a Zielinski (31'). che spedisce il pallone in rete. Nella ripresa nonostante la reazione del l'Udinese, al 13' arriva il terzo gol del Napoli con Elmas che, lanciato da Anguissa, si inserisce sul lato sinistro della difesa avversaria e realizza di sinistro. Il nordmacedone Elmas in due partite e mezzo in cui ha sostituito Kvaratskhelia oltre a non farlo rimpiangere, è riuscito a realizzare due gol e a confezionare un assist. Nella ripresa dopo che mister Sottil ha operato due sostituzioni, si assiste al ritorno dell’Udinese e, proprio i nuovi subentrati Nestorovski e Samardzic realizzano le due reti dei friulani. Nel finale c’è ancor chi crede alla rimonta dell’Udinese, ma è troppo tardi per riagguantare un risultato positivo.
Il Milan dopo una prestazione non convincente, all’ultimo assalto riesce a superare la Fiorentina per 2-1 e così continua a credere nella rincorsa al Napoli. I rossoneri nonostante la distanza di otto punti dai campani, riescono a concludere positivamente l’anno d'oro 2022, culminato con lo scudetto. In questa occasione la vittoria per i rossoneri è giunta grazie ad un autogol di Milenkovic al 92', (viziato forse da un fallo di Rebic sul portiere viola), sufficiente per portare a casa i tre punti . il Milan si era portato in vantaggio dopo appena 2' di gioco con un gol fulmineo di Leao che batteva il portiere Terracciano. I rossoneri invece di persistere nel tentativo di realizzare il secondo gol si sono disuniti e così hanno finito per subire il gioco degli avversari, che al 28' trovavano il meritato pareggio con una deviazione decisiva di Thiaw (che col tacco metteva fuori causa Tatarusanu). Poi nel recupero. l'episodio che decideva la partita: con Milenkovic che involontariamente intercettava la palla che finiva in porta.
La Juventus, alla sesta vittoria consecutiva, (3-0 contro la Lazio). conclude l'anno da terzo in classifica, dietro Napoli e Milan. Alla ripresa del campionato a gennaio 2023, i bianconeri cercheranno di recuperare alcuni calciatori di livello, quali Vlahovic, Di Maria, Chiesa e Pogba per tentare il sogno scudetto per il momento impossibile. Allo Stadium, contro i biancazzurri è Moise Kean il protagonista del match dal momento che mette a segno una doppietta. Moise realizza il primo con un pallonetto da fuori area che riesce a superare il portiere Provedel in uscita, poi al 53' la Juve raddoppia: Cataldi perde palla sulla pressione di Milik, così Locatelli lancia Kostic che calcia in porta, Provedel respinge corto e sulla ribattuta è pronto Kean a realizzare la sua doppietta personale. La Juve dopo aver realizzato il terzo gol con Milik su assist di Chiesa, riesce anche a conservare la propria porta inviolata. La storia insegna che le grandi squadre si costruiscono da una ermetica difesa. Una facile considerazione sulla Lazio è che sta dimostrando di patire oltre misura la contemporanea assenza di pedine fondamentali quali Lazzari, Zaccagni e Immobile-
Al Gewiss Stadium di Bergamo, l’Inter riesce ad ottenere una convincente vittoria in trasferta per 2-3 contro l’Atalanta, ed è la prima di questa stagione calcistica contro una diretta concorrente. E’ stata una partita vibrante ed emozionante, dove i nerazzurri hanno dimostrato quel carattere e personalità adeguata a ribaltare il risultato. L’Atalanta era passata in vantaggio grazie ad un calcio di rigore di Lookman, ma il vantaggio durava poco, perchè Calhanoglu era abilissimo a disegnare un cross che giungeva fino a Dzeko pronto a mettere in porta . Il secondo gol lo realizzava per l’Inter lo sfortunato autogol di Palomino. In seguito lo stesso difensore argentino al 77' riusciva a riscattarsi trovando il secondo gol per la sua squadra, non sufficiente per evitare la terza sconfitta di fila in campionato. Tra le note positive della giornata da evidenziare, l’alto rendimento del centravanti bosniaco Dzeko, che all’età di 36 anni, si rivela sempre più un calciatore fondamentale per i nerazzurri. Nei piani di inizio stagione Dzeko doveva essere la riserva di Lukaku, invece complice il lungo infortunio del suo compagno, dimostra in ogni partita una longevità e una freschezza atletica non comune.
Serie di emozioni all’Olimpico nell’1-1 tra Roma e Torino La Roma si salva in pieno recupero all’Olimpico in casa contro il Torino pareggiando 1-1. I granata vanno in vantaggio con Linetty al 55’ con un gran colpo di testa su cross di Singo ed: è 1-0. La Roma rimane frastornata e non riesce ad arrivare al pareggio. Al 70’ il tecnico giallorosso Mourinho inserisce Belotti e Dybala e tenta il tutto per tutto nei minuti di recupero. E’ l’argentino ex juventino a tentare il gol nella porta di Milinkovic-Savic, poi è la volta di El Shaarawy ma il portiere granata è sempre attento. Al 92’ Djidji colpisce Dybala in area ed è rigore netto, però, l’ex calciatore del Torino Belotti, non riesce ad essere lucido e colpisce il palo esterno. Quando ormai le speranze sembravano vane per i giallorossi, con Mourinho espulso poco prima del 90’ per proteste, Matic al 94’ con un gran tiro da lontano riusciva a battere il portiere Milinkovic-Savic fratello del centrocampista della Lazio. Le partite si devono giocare fino alla fine, la Roma ha mostrato il giusto carattere, ma dagli spalti i tifosi giallorossi hanno rumoreggiato, dimostrando di non essere soddisfatti.
Questi i risultati e la classifica:
EMPOLI– CREMONESE 2-0 JUVENTUS- LAZIO 3-0 NAPOLI- UDINESE 3-2
SAMPDORIA- LECCE 0-2 BOLOGNA- SASSUOLO 3-0 ATALANTA- INTER 2-3
VERONA- SPEZIA 1-2 MONZA- SALERNITANA 3-0 ROMA- TORINO 1-1
MILAN- FIORENTINA 2-1
La 13a giornata del campionato di Serie A ha visto l’inarrestabile Napoli espugnare il difficilissimo campo di Bergamo, contro una Atalanta che era passata per prima in vantaggio, per poi subire la rimonta degli azzurri. I partenopei conquistano pertanto l’ ennesima vittoria di questo avvio di stagione e volano in testa alla classifica con 6 punti di vantaggio sul Milan. I lombardi erano passati in vantaggio al 19′ con un rigore concesso per fallo di mano di Osimhen e trasformato da Lookman, ma lo stesso attaccante nigeriano aveva pareggiato poco dopo (23′) di testa. Prima dell’intervallo al 35′ Elmas è riuscito a completare la rimonta, a seguito di una azione manovrata in area di rigore ospite. Osimhen capocannoniere del campionato si sta rivelando sempre più un calciatore fondamentale di questa squadra, in quanto riesce ad unire due componenti fondamentali, potenza e tecnica. Elmas, sostituto dell’infortunato Kvaratskhelia, ha dimostrato che quando una squadra ha un assetto consolidato, chiunque entra riesce ad integrarsi al meglio. Contro l’Atalanta, la squadra di Spalletti ha saputo dimostrare grande capacità di reazione nel sapere ribaltare il risultato e poi difenderlo con tutte le forze. In questo match, Osimhen e Meret, sono stati i veri protagonisti della squadra.
Partita emozionante a San Siro dove Il Milan supera lo Spezia 2-1 grazie ad una rete di Giroud quasi al termine dell’incontro. Grazie a questa vittoria, i rossoneri si riportano a 6 punti dal Napoli capolista, scavalcando l’Atalanta al secondo posto. Il Milan era passato in vantaggio al 21′ del primo tempo con Theo Hernandez, bravo a stoppare un lungo lancio e a realizzare con un bel diagonale. Nella ripresa il pareggio dello Spezia è di Daniel Maldini, figlio di Paolo (e nipote di Cesare) attuale direttore dell’area tecnica del Milan. Colto dalle telecamere in tribuna, al gol del figlio, Paolo Maldini è rimasto impassibile, in preda a diverse emozioni. Probabilmente non sapeva se esultare o deprimersi. Il match si è risolto solo all’89° grazie ad una magia di Giroud, su cross di Tonali. Un gol importante quello del francese, realizzato in una esecuzione acrobatica, tanto da far passare in secondo piano l’ingenua espulsione rimediata per essersi tolto la maglia nell’esultanza di festeggiare. I tre punti che rilanciano il Milan al secondo posto, sono arrivati al termine di una partita nervosa e confusa, dove i giocatori probabilmente hanno risentito delle fatiche del recente incontro di Champions League.
Il derby d’Italia Juventus-Inter è stato vinto dai bianconeri per 2 a 0. Le reti sono arrivate nel secondo tempo, quando l’Inter stava spingendo per trovare il vantaggio. Grande è stata la prestazione di Kostic che ha servito entrambi gli assist per le reti di Rabiot e Fagioli. Quest’ultimo, un gioiello del vivaio bianconero, ha fornito un ‘altra prestazione degna di nota, dopo quella fornita a Lecce dove mise a segno anche una rete di rara bellezza. Importante per la Juventus è stato anche il ritorno in campo di Chiesa dopo circa dieci mesi di assenza.
Nel derby della capitale, una Lazio ordinata e compatta ha battuto per 1-0 una Roma lenta e impacciata. Il gol che ha deciso l’incontro è stata la conseguenza di una ingenuità di Ibanez, il quale dopo aver tentato al 29′ un inutile dribbling in area su Pedro, perdeva il contrasto, così lo spagnolo passava poi il pallone a Felipe Anderson lesto a realizzare. Un errore simile a quello verificatosi nel derby del 15 gennaio 2021, che portò al gol di Immobile. La reazione giallorossa si è concretizzata soltanto in una traversa colpita da Zaniolo e in un assedio finale di poca incisività. Gli uomini di Mourinho, hanno fornito una prova davvero deludente sul piano offensivo, con il centravanti Abraham ancora non all’altezza della situazione.
Di seguito I risultati della 13.a giornata di Serie A
UDINESE- LECCE 1-1 EMPOLI– SASSUOLO 1-0 SALERNITANA- CREMONESE 2-2
ATALANTA- NAPOLI 1-2 MILAN- SPEZIA 2-1 BOLOGNA- TORINO 2-1
MONZA- VERONA 2-0 SAMPDORIA- FIORENTINA 0-2 ROMA- LAZIO 0-1
JUVENTUS- INTER 2-0