L'informazione non è un optional, ma è una delle condizioni essenziali dell'esistenza dell'umanità. La lotta per la sopravvivenza, biologica e sociale, è una lotta per ottenere informazioni. |
Il Parma vince 2 a 1 al Tardini contro il Milan. I padroni di casa passano subito in vantaggio dopo appena 2’: Valeri scatta sulla sinistra e il cross dell’esterno è perfetto per l’inserimento di Man che può solo appoggiare in porta: due gol in due partite per lui. Il Parma domina fino al 28esimo poi si sveglia il Milan, con due grandi occasioni per Okafor e Rejinders entrambe prive di efficacia. La squadra di Fonseca entra in campo nel secondo tempo con un atteggiamento decisamente diverso. Dopo soli 2 Reijnders colpisce la traversa. Al 66’ Leao dopo un bello scambio con Theo, crossa per Pulisic che deve solo spingere il pallone in porta. A quel punto la squadra di Fonseca si sbilancia troppo e consente nuovamente al Parma di passare ancora in vantaggio. Al 77’ dopo una grande azione sulla fascia sinistra in contropiede, Almqvist serve perfettamente Cancellieri che batte Maignan di piatto destro. E’ da rilevare che entrambi i protagonisti dell’azione Almqvist e Cancellieri erano da poco subentrati dalla panchina. Inizia pertanto malissimo l’esperienza di Fonseca sulla panchina rossonera: 1 punto in due partite.
La Lazio perde 2-1 in casa dell’Udinese. I friulani sbloccano la sfida al 6′: splendido assist di Thauvin, che mette al centro per il colpo di testa vincente del centravanti Lucca. La più grande occasione per pareggiare per i laziali, ce l’ha Romagnoli con il suo colpo di testa su angolo di Zaccagni, ma ci pnsa Ehizibue a salvare sulla linea di porta. Al 49′ dopo una splendida azione personale, Thauvin realizza di punta siglando il 2-0 all’Udinese. A metà dopo che l’Udinese è rimasta in 10 per l’espulsione di Kamara, la Lazio cerca di reagire e si segnalano almeno tre ottime occasioni, fra cui una traversa scheggiata da Lazzari. In pieno recupero al 95′, Isaksen insacca da pochi metri sfruttando la respinta del portiere friulano Okoye che para su gran tiro di Castellanos.
L’Inter batte il Lecce 2-0 a San Siro. I nerazzurri partono forte e sbloccano subito la gara al (5′): a seguito di un cross di Dimarco, Taremi tocca di testa in area e Darmian con un gran colpo di testa batte Falcone. La rete rompe l’equilibrio, allunga le squadre e con più spazi a disposizione, l’Inter aggredisce alto e attacca con tanti uomini. Al 69esimo la gara si chiude dal rigore trasformato da Çalhanoğlu. L’arbitro aveva decretato la massima punizione per un fallo in area di Gaspar su Thuram. A quel punto la squadra di Inzaghi dimostra di avere la partita in mano e cerca di gestire le energie. L’Inter ritrova il successo dopo il beffardo pareggio con il Genoa, mentre il Lecce è ancora a quota zero ma appare in ripresa.
Napoli-Bologna 3–0. Dopo una prima frazione dell’incontro non eccelsa, al 48’ i partenopei passano in vantaggio: Kvara una volta conquistato la palla si accentra e la mette in mezzo all’area per l’inserimento improvviso di Di Lorenzo che realizza con tempestività. Nella ripresa il Bologna alza il baricentro alla ricerca del pareggio, così il Napoli ritrova più spazio per i suoi inserimenti. Al 75′ Kvaratskhelia al termine di un’azione personale effettua un tiro, che è deviato dal difensore rossoblù Beukema in rete. Al 94′ In pieno recupero arriva il terzo gol con Simeone su assist del neo acquisto David Neres. Contro il Bologna la fase difensiva azzurra dimostra solidità e concede molto poco ai rossoblù. Il Napoli non è ancora una squadra scintillante, ma contro il Bologna ha dimostrato carattere e voglia di migliorarsi. Giovanni Di Lorenzo e Kvicha Kvaratskhelia sono stati i trascinatori del Napoli contro gli emiliani. Conte voleva un Napoli cazzuto e l’ha avuto. “Ci siamo rialzati dopo il cazzotto” le parole usate dal tecnico. La telenovela dell’estate sembra essere ormai giunta a termine, perchè Conte e Lukaku, torneranno nuovamente insieme. Il Chelsea ha accettato l’ultima proposta degli azzurri e l’attaccante belga verrà ceduto per 30 milioni di euro più il 30% sulla futura rivendita. Manca solo la partenza di Big Rom verso l’Italia per le visite mediche di rito e l’annuncio ufficiale da parte del club.
La Roma perde 2-1 in casa contro l’Empoli. Giallorossi lenti e prevedibili nel primo tempo. Il gol che sblocca le marcature si verifica al 45′ e lo firma Gyasi, da due passi dopo il cross di Pezzella e la sponda di Lorenzo Colombo. Nella ripresa la Roma entra in campo più volitiva e va subito vicina al pari: Pellegrini colpisce il palo, poi Vasquez è bravo sul tentativo di respinta di Mancini. Gol sbagliato e gol subito, perché al 60′ Paredes stende in area Esposito e l’arbitro concede il calcio di rigore. Dal dischetto Colombo trasforma il 2-0. All’80′ Shomurodov insacca con un gran colpo di testa il 2-1 su cross di Baldanzi, poi lo stesso uzbeko sfiora il pari. Nel finale è forcing per la Roma, che colpisce un palo con Dybala, ma il risultato non cambia più.
Il Torino batte 2-1 l’Atalanta all’Olimpico. I bergamaschi vanno in vantaggio al 26esimo con un poderoso colpo di testa di Retegui su cross di Zappacosta. La reazione granata è efficace e al 31′ sul servizio di Adams, Ilic supera il portiere Carnesecchi con un pregevole pallonetto. Nel secondo tempo al 50′ il Toro si porta definitivamente in vantaggio: Ilic rifinisce per Zapata che si fa parare il tiro da Carnesecchi, ma sulla respinta, Adams mette definitivamente in rete. E’ stata una partita bella, aperta, appassionante dove l’Atalanta ha costruito e sprecato tantissimo. Nel finale per i nerazzurri bergamaschi entrano i neo acquisti Zaniolo e Samardzic, ma un palo, una traversa e Milinkovic Savic impediscono loro di realizzare. L’occasione giusta per la Dea arriva al 95esimo in pieno recupero, quando l’arbitro Rapuano è richiamato al monitor per un contatto sospetto di Lazaro in area sul neo-entrato Cassa. L’arbitro decreta il calcio di rigore, ma dal dischetto Pasalic si fa parare il tiro da Milinkovic-Savic con un balzo prodigioso.
La Juventus batte 3-0 il Verona ed è solitaria in testa alla classifica a punteggio pieno. A sbloccare il match del Bentegodi ci pensa Vlahovic al 28’, con un gran sinistro che batte Montipò sull’invito in profondità di Yildiz. Il raddoppio bianconero arriva al 38′: Cambiaso trova in profondità Mbangula e il suo cross è perfetto per la testa di Savona, che realizza con un gran colpo di testa. Nella ripresa la Juve attende compatta e tranquilla, poi riparte con grande decisione in contropiede. Al 53’ Tchatchoua entra in ritardo e butta giù in piena area Mbangula. Vlahovic batte dal dischetto e non sbaglia. Non poteva esserci avvio migliore per il nuovo tecnico Thiago Motta, che oltre che bravo è anche fortunato. Non ha difficoltà a lanciare i giovani e dopo l’esordio nel primo turno con gol di Mbangula (e in questo match assist e rigore procurato), fa il suo esordio contro i veneti con un gol anche il giovane Nicolò Savona. E’ la Juve più giovane di sempre nell’era dei tre punti, con un’età media dell’undici titolare di 23,6 anni, dove presenta sei italiani in campo. Fondamentale ancora una volta l’apporto dei giovani della Next Gen. A fine gara l’analisi del tecnico bianconero “Sul primo gol si vede l’atteggiamento del gruppo: andare in pressing significa prendersi dei rischi, però il vantaggio è grande perché recuperi palla e puoi trovare l’avversario scoperto”-
Di seguito I risultati della 2a giornata di Serie A 2024/25;
PARMA-MILAN 2-1 UDINESE-LAZIO 2-1 INTER-LECCE 2-0
MONZA-GENOA 0-1 FIORENTINA-VENEZIA 0-0 TORINO-ATALANTA 2-1
NAPOLI-BOLOGNA 3-0 ROMA-EMPOLI 1-2 CAGLIARI-COMO 1-1 VERONA-JUVENTUS 0-3-
Il mondo del calcio piange la scomparsa di Sven-Goran Eriksson, scomparso a 76 anni. L’ex allenatore tra le altre di Lazio (con cui ha vinto lo scudetto nella stagione 1999-2000), Sampdoria e Roma, aveva annunciato all’inizio dell’anno di avere un cancro al pancreas: E lo ha accettato con serenità. Onore all’uomo e al tecnico.