L'informazione non è un optional, ma è una delle condizioni essenziali dell'esistenza dell'umanità. La lotta per la sopravvivenza, biologica e sociale, è una lotta per ottenere informazioni.

Free mind (209)

Lisa Biasci
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Ci troviamo in Vaticano, a conclusione dei Cammini Giubilari Sinodali, un percorso di preparazione al Giubileo 2025. L’Aula Paolo VI è sotto di noi, trovandoci per questo grande evento nell’Aula nuova del Sinodo della Città del Vaticano.

 E’ la Fondazione Fratelli tutti che conclude oggi i suoi lavori, per quest’anno, con un simposio di grande carattere con l’intervento di Romano Prodi, sui grandi temi legati alla geopolitica e all’Europa. In questi saloni, a cento metri da Santa Marta, si vola altissimo tra scenari globali e sfide geopolitiche. 

Chi sono i padroni di casa? La Fondazione, appunto, che è stata istituita da Papa Francesco l’8 dicembre 2021, per promuovere varie attività, tra arte e fede, seminari e momenti di dialogo tra culture e religioni e l’annuale World Meeting on Human Fraternity.

 Fratelli tutti, nasce come un “enzima”, una proteina d’importanza fondamentale, per mantenere in salute il corpo sociale, come un antidoto alla violenza e alla guerra.

E’ questa la sua mission, voluta da Papa Francesco, per riscrivere una “grammatica dell’umano” e costruire un’alleanza spirituale. 

Il padrone di casa più diretto, è il cardinale Mauro Gambetti, presidente della Fondazione e Arciprete della Basilica di San Pietro. Introduce i lavori con un’affermazione precisa: “Questo è il tempo della nostalgia politica” e non di “una politica nostalgica”. E’ il tempo del ritorno allo spirito originario della politica democratica. 

 Se la politica del secolo scorso aveva idee forti per alimentare il confronto. Quella di oggi, cosa può diventare? “Oggi, è il tempo di tornare al cuore della politica, ad ascoltarci gli uni e gli altri. E’ il tempo della fraternità e dell’amicizia sociale, difronte alle leadership populiste che sono ormai in Europa e nel mondo”- afferma Gambetti.

 

Non è più tempo di stare nell’angolo e criticare l’avversario senza costruire. Occorre costruire, appunto, con il dialogo della politica. Come in passato. 

Il segretario della Fratelli Tutti, Padre Francesco Occhetta, come segretario della Fondazione, ha fatto invece un bilancio degli 8  incontri, “Cammini”, in cui hanno partecipato associazioni, fondazioni, ong, movimenti, esperti di diritto, giornalisti, imprese.

Bilancio, assicura che porterà agli eventi del 12-13 settembre in Piazza San Pietro, alla terza edizione del World Meeting on Human Fraternity: Be human, per riflettere davanti a tutto il mondo, su ciò che è umano, oggi. 

L’ospite d’onore, Romano Prodi, è il trait d’union tra passato e presente, ed inizia le sue riflessioni dall’enciclica del Papa, “Fratelli tutti”, che ha avuto un eco mondiale e che tocca il tema del dialogo nella politica. 

Prodi, è convinto che ciò che sta mancando in questi anni sugli scenari mondiali, è il grande assente, il dialogo della politica. Oggi, ci sono tante questioni di guerra, come il Papa ha detto “una guerra mondiale a pezzi”. “Se tentiamo di imporre la democrazia ai popoli, non funziona”, assicura il Professore.

In più, e non da meno, l’Occidente ha ucciso la diplomazia, che è diventata secondaria rispetto a due generazioni, fa’. 

E l’ideologia è tornata ad essere forte, in un mondo diviso. L’ideologia è venduta sotto interessi di tipo petrolifero e di vendita delle armi, naturalmente. 

Quale è la strada percorribile, allora? In questo mondo, sostiene Prodi, occorre riprendere il filo del dialogo tra le grandi potenze. L’arte della mediazione e del confronto. Senza se e senza ma. 

Il contesto internazionale è cambiato, certo. Gli Usa non sono più la sola e unica potenza. C’è la Cina, e serve più che mai il dialogo WEST-EST

 

L’Europa -purtroppo- non ha più voce in capitolo e corre il rischio di essere chiamata ad un aumento delle spese militari. In più non è un’Europa unita ed ha perso la sua capacità di mediazione. 

 La strada è questa, comunque, ribadisce il Professore. “La politica internazionale di questi tempi di guerra, deve essere come un ponte, di pace, in cui stabilire le regole del traffico” . 

Dialogo e mediazione, sono le parole chiave. Servono connessioni e riprendere il dialogo politico sfilacciato. 

Se davanti a noi, la società si è ulteriormente spaccata, e la democrazia si è anch’essa indebolita, occorre fare questo sforzo. La divisione tra ricchi e poveri, tra metropoli e campagna, tra colti e incolti è sempre più netta. Quindi, occorre ricomporre, mettere insieme. 

La ricomposizione economica e sociale è attualmente senz’altro la sfida più urgente nel quadro internazionale. Questa è la voce di Romano Prodi, che da queste aule dentro la Città del Vaticano, lascia le sue riflessioni.

 

 

Sabato 30 novembre 2024 è stata organizzata una manifestazione presso la sede delle Nazioni Unite a Ginevra , per chiedere l'immediata liberazione del dott. Reiner Fuellmich, avvocato, dal carcere di massima sicurezza di Rosdorf, Gottinga, nella Germania settentrionale.
Come molti di voi ricorderanno, nel 2020 Reiner ha creato il Comitato investigativo tedesco sul Coronavirus, per far conoscere alla gente la verità sul Coronavirus/Covid, avvalendosi del contributo di rinomati medici, virologi e altri scienziati del settore medico.

Più tardi spiegò che le cosiddette vaccinazioni non erano in realtà vaccinazioni, bensì iniezioni sperimentali, che spesso ferivano pericolosamente le persone, a volte erano addirittura iniezioni mortali.
 
Con il suo programma trasmesso in streaming ha aiutato molte persone disperatamente spaventate, riportandole a condurre una vita più normale.
 
Reiner è falsamente accusato di presunte "irregolarità finanziarie".
 
Reiner è stato rapito in Messico, trasportato in aereo a Francoforte, dove è stato immediatamente arrestato e inviato a Rosdorf, un carcere di massima sicurezza, dove si trova in "detenzione preventiva" - e lo è da 15 mesi - di cui un terzo in isolamento totale.

È sottoposto a un processo infinito, finora durato 39 udienze, ma senza ancora una sentenza.

Reiner è un prigioniero politico. È un eroe.
Eppure il governo tedesco lo tiene in condizioni disumane e subisce numerose violazioni dei diritti umani.
 
 
Facciamo appello all'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani, con sede presso le Nazioni Unite a Ginevra , affinché visiti Reiner a Rosdorf, verifichi di persona le sue condizioni di prigionia e intervenga presso il governo tedesco per liberare immediatamente Reiner.

 
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Liberate Reiner! (2 dicembre 2024)
Dimostrazione di Reiner Fuellmich – 30 novembre 2024 - Place des Nations, Ginevra
https://www.globalresearch.ca/free-reiner/5874162
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Sabato 30 novembre 2024 è stata organizzata una manifestazione presso la sede delle Nazioni Unite a Ginevra , per chiedere l'immediata liberazione del dott. Reiner Fuellmich, avvocato, dal carcere di massima sicurezza di Rosdorf, Gottinga, nella Germania settentrionale.
Come molti di voi ricorderanno, nel 2020 Reiner ha creato il Comitato investigativo tedesco sul Coronavirus, per far conoscere alla gente la verità sul Coronavirus/Covid, avvalendosi del contributo di rinomati medici, virologi e altri scienziati del settore medico.

Più tardi spiegò che le cosiddette vaccinazioni non erano in realtà vaccinazioni, bensì iniezioni sperimentali, che spesso ferivano pericolosamente le persone, a volte erano addirittura iniezioni mortali.
 
Con il suo programma trasmesso in streaming ha aiutato molte persone disperatamente spaventate, riportandole a condurre una vita più normale.
 
Reiner è falsamente accusato di presunte "irregolarità finanziarie".
 
Reiner è stato rapito in Messico, trasportato in aereo a Francoforte, dove è stato immediatamente arrestato e inviato a Rosdorf, un carcere di massima sicurezza, dove si trova in "detenzione preventiva" - e lo è da 15 mesi - di cui un terzo in isolamento totale.

È sottoposto a un processo infinito, finora durato 39 udienze, ma senza ancora una sentenza.

Reiner è un prigioniero politico. È un eroe.
Eppure il governo tedesco lo tiene in condizioni disumane e subisce numerose violazioni dei diritti umani.
 
 
Facciamo appello all'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani, con sede presso le Nazioni Unite a Ginevra , affinché visiti Reiner a Rosdorf, verifichi di persona le sue condizioni di prigionia e intervenga presso il governo tedesco per liberare immediatamente Reiner.

 
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Liberate Reiner! (2 dicembre 2024)
Dimostrazione di Reiner Fuellmich – 30 novembre 2024 - Place des Nations, Ginevra
https://www.globalresearch.ca/free-reiner/5874162
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Il web oramai domina l’informazione quotidiana e lo farà ancora di più per il futuro. Crescono sempre nuove realtà in questo ma ce n’è una in particolare che vogliamo segnalarvi: “Oltremodo Tv” una piattaforma di streaming dove l'arte incontra l'autenticità e la cultura si sintonizza con la compagnia, guidata da Donna Serena Pizzo che invita con calore il pubblico a rimanere sintonizzato, a partecipare e a far parte della community globale di questa.
In linea con l'era digitale, la piattaforma è accessibile ovunque, in qualsiasi momento e su qualsiasi dispositivo: smartphone, iPad, PC o smart TV. Per omaggiare la nostra associazione, la Free Lance international Press, Donna Serena, anche lei associata, ha voluto intervistato su argomenti di geopolitica e libertà di stampa il nostro presidente, Virgilio Violo, di cui trasmettiamo il video.

Donna Serena Pizzo intervista Virgilio Violo   -   video

“Sin dal nostro debutto il 21 dicembre 2022, abbiamo raggiunto una notorietà straordinaria grazie al nostro impegno per la costruzione di una community centrata sull'intrattenimento culturale privo di fronzoli, “ afferma Donna Serena Pizzo, poi continua: “La nostra filosofia si basa su una comunicazione vivace e perspicace, ma mai aggressiva. Puntiamo sempre ad unire educazione, eleganza e sobrietà.

Sin dal debutto nel dicembre 2022, la piattaforma ha raggiunto una notorietà straordinaria grazie alla costruzione di una community centrata sull'intrattenimento culturale privo di fronzoli. La mission è quella di riscoprire e celebrare la bellezza dei nostri valori tradizionali attraverso l'uso innovativo delle tecnologie moderne. “

Il viaggio è guidato da interviste autentiche, non preparate, che trasmettono emozioni vivide e reportage incisivi su vari argomenti, dai contenuti artistici all'attualità, ai reportage di guerra.

Vengono prodotte migliaia di ore di streaming al mese, che dimostrano l'ampiezza e la profondità del catalogo dei contenuti. Per chi fosse interessato:

Sito web: www.oltremodotv.com
Instagram; Facebook e Tik Tok : #oltremodotv.com
Email: This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it.

La mostra “ Non affogate il diritto di asilo” si è svolta al Senato, voluta dalla Vicepresidente di Palazzo Madama Mariolina Castellone. Sono stati presentati una serie di disegni realizzati dai bambini al loro arrivo in Italia e salvati dal naufragio da Sos Humanity mentre rischiavano di morire a bordo di barconi e gommoni alla deriva nel Mediterraneo.

Storie di naufragi e di naufraghi, di vittime innocenti, molte di loro sepolte in quello che ormai è diventato il “cimitero del mare”, il nostro mar Mediterraneo centrale.

Ricordiamo, allora, difronte a queste immagini, qual è il cuore del problema, cioè la questione del “diritto di asilo” e ricordiamoci ancora una volta da quali principi fondamentali derivano le norme che regolano le richieste di asilo e di protezione.

“Ogni individuo ha il diritto di cercare e di godere in altri paesi asilo dalle persecuzioni”. Lo dice l’articolo 14 della Dichiarazione universale dei diritti umani, approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 1948.

“Lo straniero, al quale sia impedito nel suo Paese l’effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione Italiana, ha il diritto d’asilo nel territorio della Repubblica, secondo le condizioni stabilite dalla legge”. Parole dell’articolo 10 della Costituzione italiana.

Ecco perché negli ultimi anni, asilo e immigrazioni e naufragi sono stati spesso al cuore dell’attenzione dell’opinione pubblica e perché ogni giorno l’UNHCR, l’Agenzia Onu per i rifugiati, ad esempio, e le ONG sono impegnate costantemente su questi temi.

Perché proteggere chi è costretto a fuggire dal proprio Paese a causa di conflitti, violenze e persecuzioni è storia di un’attualità sempre più macabra da accettare.

Migliaia di uomini, donne e bambini, in fuga da guerra e povertà continuano a raggiungere l’Italia in cerca di salvezza. E molti di loro, non arrivano a destinazione.

Cosa raccontano, infatti, i disegni esposti alla Camera? Il mare, i lager della Libia, le guerre e la violenza da cui sono fuggiti, temi che tornano sempre tra quei fogli con i tratti elementari e stilizzati. Storie di morte, di mare e a tratti di speranza per un mondo migliore.

Questa mostra-appello drammatica, arriva mentre il decreto flussi passato alla Camera e ora in passaggio verso il Senato nasconde le forniture di armi e motovedette a Paesi Terzi e promette una nuova stretta sui soccorsi e sulle attività di ricerca con l’obbligo per gli aerei civili di obbedire a tutte le autorità- comprese quelle libiche e tunisine- sempre “molto opache”, con la possibilità di estendere anche agli armatori le responsabilità civili in caso di fermo di una nave per un salvataggio di troppo.

 

Norme che possono complicare l’aiuto in mare e norme che “affogano il diritto di asilo”  e che inducono naufraghi e ong a chiedere di togliere la Sar  (cioè Il Search and Rescue, le operazioni di soccorso con navi ed aerei) a Libia e Tunisia.

Al governo ora resta la parola, a noi cittadini la speranza per aggiustamenti del decreto a misura di umanità.

 

 

 

 

 

 

È tempo di vacanze natalizie, un periodo in cui i genitori e i loro figlioli si ritrovano a vivere molto più tempo insieme, un periodo in cui essere e fare i genitori diventa sicuramente più impegnativo.

Saper essere genitori, consapevoli della responsabilità che questo ruolo ha, nello straordinario compito di accompagnare il proprio figlio nel suo percorso di crescita, è molto difficile ed intenso, sotto tutti gli aspetti: biologico, psicologico, intellettivo, educazionale e sociale.

Se è vero che non si nasce genitori ma per diventare genitori è necessario scegliere consapevolmente di diventarlo. Pertanto bisogna comprendere sin da subito che non esiste un “libretto di istruzioni”, anche perché ogni bambino è unico, ciò nonostante esistono alcuni consigli molto utili che se sapientemente applicati, aiutano tanto i genitori nel loro ruolo.

Ad esempio, gli errori più frequenti da evitare nell’educazione dei bambini.

Gli psicologi, ma anche la stragrande maggioranza dei pediatri, sostengono che “regole e divieti” imposti ai bambini sin dalla loro tenera età, non rischiano affatto di provocare traumi, anzi li aiutano a crescere meglio sul piano psicologico, intellettivo e caratteriale.

Soprattutto attenti a “dire sempre sì” e soddisfare ogni desiderio dei bambini, ciò può provocare loro seri problemi da adulti. Saper “dire di no” in modo sapiente ed efficace sul piano educativo, è difficile ed impegnativo ma indispensabile.

Regole e divieti seppure mal sopportati dai bambini, paradossalmente sono loro stessi inconsciamente a richiederli.

I bambini e gli adolescenti di oggi sono apparentemente sani, soprattutto sul piano fisico: ricoperti di attenzioni, di stimoli e confort di ogni tipo, ma nascondono, forse proprio a causa di tanto benessere, una “profonda fragilità”. Tale fragilità minaccia la loro capacità di sviluppare un’identità adulta e consapevole di sé. Infatti, la cronaca ogni giorno ci consegna episodi di violenza urbana, ad opera di piccole “gang” giovanili, frutto del loro profondo malessere e della loro instabilità emotiva.

Per mitigare, questa “profonda fragilità” nei bambini e negli adolescenti, è importante fornire, in particolare ai genitori, strumenti utili ad evitare gli errori più frequenti, alcuni molto gravi. In merito, alcuni consigli pratici, sono di grande aiuto per gestire in modo più equilibrato ed efficace il rapporto con bambini e ragazzi: poche e semplici regole comportamentali che i genitori e le altre figure formative, dovrebbero seguire nell’educazione dei propri figli.

Ecco alcune regole da seguire per evitare gli errori più comuni, nei confronti dei bambini e degli adolescenti:

  • prestare ascolto alla voce dei propri figli, ai loro bisogni più profondi;
  • evitare, già dai primi mesi di vita, di dare tutto ciò che il bambino vuole, trascurando bisogni e desideri veri, spesso inascoltati: potrebbe crescere convinto che tutto il mondo abbia l'obbligo di soddisfare i suoi desideri;
  • evitare di ridere, quando i bambini imparano parolacce e volgarità: questo atteggiamento li convince che sono divertenti e spiritosi e li invoglia a ripeterlo;
  • non mettere, in ordine tutto ciò che lasciano fuori posto e, più in generale, non fare sempre quello che dovrebbero fare loro, ciò crea in loro il convincimento a scaricare sempre sugli altri le loro responsabilità;
  • non dare alcunché senza regole, ad asempio il denaro che desiderano, senza chiedere di rendere conto di come lo hanno speso, meglio a saperselo guadagnare, ad esempio anche attraverso dei “lavoretti” domestici. Ciò li responsabilizza e li educa a dare al danaro il giusto valore;
  • non soddisfare, ogni loro desiderio riguardante il mangiare, il bere e le comodità: negare qualcosa, soprattutto il superfluo ed il potenzialmente dannoso, forma il carattere e non causa particolari complessi;
  • evitare, di prendere le loro parti, ad ogni costo ed in ogni circostanza, ad esempio: con i vicini di casa, con i loro amici e soprattutto contro gli insegnanti: potrebbero convincersi di essere sempre delle vittime, persone talmente buone ed intelligenti, da essere incomprese ed ingiustamente maltrattate;
  • fare insieme ai nostri figli, una rigorosa autocritica quando combinano guai: il lassismo educativo, da parte di tutta la società e dei genitori in particolare, ne rappresenta una causa importante;
  • impegnarsi nell’attività educativa, un lavoro che richiede dedizione, pazienza e tempo: ricordarsi che se è vero che genitori non si nasce ma è altrettanto vero che ciascuno raccoglie ciò che ha seminato;
  • non ritenere consolatoria la constatazione: "tanto così fan tutti". In ogni azione ed in ogni comportamento, esiste sempre una parte importante di responsabilità personale, di cui genitori e figli devono farsi carico;
  • prestare attenzione alla propria voce, quando si parla con i propri figli o quando si discute in loro presenza, soprattutto in famiglia, attenti al tono e al contenuto, ad esempio: pronunciando insulti in modo aggressivo e prevaricatore. Non devono pensare che il disgregarsi della famiglia sia un fenomeno inevitabile. Ciò porta al convincimento dell’assenza del concetto di “società” con le sue regole e suoi valori.

 

 

 

 

Raccogliamo e facciamo nostro l’appello di Gianluca Melis, proprietario di un terreno che si trova a Selargius in provincia di Cagliari,  dove c’è un presidio fisso degli abitanti del posto già da quattro mesi:

“dalle sette di questa mattina (20 novembre) sono iniziate ad arrivare delle pattuglie della polizia, della digos con i vigili del fuoco con gli idranti e si stanno organizzando per far evacuare il nostro presidio. E’ quasi impossibile arrivare al presidio fisicamente perché tutte le strade sono state bloccate ed è stato organizzato un piano di sgombro perché nessuno possa raccontare o far vedere cosa sta accadendo,

                         VIDEO

chiediamo l’aiuto di tutti i giornalisti e tutte le persone di cuore che sono sensibili alla nostra lotta, che possano far sapere alla popolazione quello che sta facendo lo stato nei nostri confronti. Io da proprietario non posso accedere alla mia proprietà perché vengo bloccato con la forza dalla polizia di stato e siamo in una situazione di grave pericolo perche le persone che sono nel nostro presidio compreso il nostro avvocato stanno facendo si che non accada questo, e cioè che non veniamo mandati via dalla nostra terra. Chiediamo cortesemente a tutti i giornalisti che ci possono aiutare a far sapere a tutta la popolazione cosa sta accadendo. Vi ringraziamo e speriamo che ci possiate aiutare e ci possiate contattare al più presto”

Sarebbe ora che tutti noi ci occupassimo molto seriamente di quanto sta avvenendo in Sardegna! In seguito  tutta l’Italia sarà nella stessa situazione?

La strategia del Potere è quella di diversificare temporaneamente le azioni vessatorie e tiranniche, a macchia di leopardo, nelle varie zone della penisola,  in modo da non scatenare una reazione generale: dobbiamo comprenderlo!

 

Domenica 27 ottobre, presso il palazzo Spintime, di via Santa Croce in Gerusalemme a Roma, si è tenuta “l’Assemblea Popolare per l’Aggregazione”.
L’assemblea ha visto la partecipazione di alcune decine di associazioni, comitati, organizzazioni e singoli cittadini, intervenuti per riaccendere il dibattito sulla democrazia partecipativa nel nostro paese, nonché  per sostenere l’aggregazione tra gruppi, in un possibile unico grande movimento, come risposta da dare alla decadenza morale e materiale della democrazia rappresentativa.
Ugo Mattei, con “Generazioni Future”, società cooperativa di mutuo soccorso, creata dallo stesso giurista nel 2019 per valorizzare e mantenere i beni comuni, ha fatto da padrino dell’evento.
Qui di seguito si può ascoltare l’illuminante discorso inaugurale di Mattei, seguito poi dall’intervento di Moni Ovadia, che ha voluto dare un piccolo contributo artistico.


https://drive.google.com/file/d/1Eje6YO-lIZ0qgrwYpNCHaGJ0tLBth0IV/view?usp=sharing
Nel corso della mattina si sono susseguiti una serie di interventi di presentazione delle associazioni e singoli iscritti a parlare. 


Eccone alcune parole, in sintesi:


1) Articolo 5, dal sito art5.it ha introdotto lo spinoso tema della riforma della Rai, con specifico    riferimento all’art. 5 del regolamento europeo del 17/04/2024 (da cui prende il nome) che prevede una rivisitazione ed un ri-equilibrio di tutto il sistema dei media europei, per favorirne l’imparzialità, il pluralismo e la completezza: valori altamente sabotati, nel corso di questi ultimi anni di strapotere globalista, particolarmente evidente nel “periodo covid”. 


2) Cln-resistenza, con Lauretta Cremasco, ha evidenziato ancora il dibattito sulla disinformazione, spiegando come non ci si possa fidare del “Media Freedom Act”, ragion per cui la sua associazione ha elaborato cinque proposte, discusse poi insieme ad altre, nella sede pomeridiana dell’assemblea. 


3) Gabriele Guzzi, per “Indispensabile”, movimento nato nel 2018 da una costola di “Darsi Pace” (che ha invece 25 anni di attività). Due punti sono all’ordine del giorno: Uno) il lavoro sulle coscienze, cambiare mentalità, partire cioè, nella rivoluzione collettiva, da quella personale. Due) il piano delle singole battaglie specifiche, come ad esempio la Tav., da inserire però in una visione condivisa, da elaborare.     

 
4) Fabio Botti, per Amore e Dintorni, una Aps di Firenze, iscritta al terzo settore, che lavora con gli svantaggiati. Sentono una fortissima spinta a “fare rete”, per arrivare alla “massa critica”. 


5) Bruno Corrado di Comreco.
L’agenda 2030 sta andando avanti e noi ci muoviamo dentro questa realtà. Dobbiamo dunque cambiare qualche regola, altrimenti perderemo. Il popolo sta aspettando soluzioni, quindi diamo noi queste soluzioni, partendo da quanto già sta facendo la Svizzera, in tema di Referendum Propositivo Popolare Vincolante, uno strumento di democrazia partecipata che informa le istituzioni e il fare di  questo paese europeo. Già quattro comuni italiani, tra cui Torino, lo hanno inserito nello statuto, esso avrebbe un quorum inferiore al 25 % , che ne faciliterebbe l’implementazione. La battaglia è quella di renderlo attivo e funzionante in tanti altri comuni del paese.


6) Associazione Popolo Sovrano – Fabio de Tata. Sulle tecnologie blockchain decentralizzate, le quali permetterebbero di realizzare un sistema non hacherabile, non corruttibile, con cui si potrà anche votare.


7) UniAlef, Tonino De Palma.
Università Popolare per l’attuazione della Costituzione.
Siamo immersi in una cultura “narci-liberista”, che è la vera insidia dei tempi: essa crea paura, divisione, abbassa il livello di energia. UniAlef vuole invece alzare il livello di consapevolezza delle persone.


8) Coutry Road / associazione Ritorno alla Terra.
Incentra le sue attività sulla piattaforma online stopemergenza.it


9) Ciro Silvestri di Fisi, sindacato intercategoriale.Hanno trasformato la diversità in divisione. E il diritto in concessione.


10) Ginevra Bompiani, ex “Pace Terra e Dignità”. Un intervento in autonomia, sulla pace, un fiume plurale che deve salvare la terra. G. Bompiani è stata l’editrice di “Mulini a Vento”


11) Altra Agricoltura.
Le campagne oggi sono in rivolta: Nel periodo covid e successivo, i contadini non sono stati bastonati dalle forze dell’ordine, nonostante le proteste, perché sapevano che gli italiani erano tutti con loro. Cosa fare dunque? Prima di tutto riprendere il possesso dei semi, per uscire dal dominio imposto degli ogm.


12) Erminia Ferrari, di Cln Resistenza.
Ha puntato il dito sulla battaglia da fare ancora contro la Legge Lorenzin, sulla libertà di vaccinazione.


13) Davide Tutino.
Ha una storia di resistenza radicale, caratterizzata da tanti momenti di disobbedienza civile. Ha parlato di cosa vogliano dire le parole “piena di grazia”, in ultima analisi la grazia è ciò che unisce.

14) Giuseppe Fedele di democrazia Italia.
Cerca di promuovere la democrazia in Italia, sulla base di quella svizzera.
Gli svizzeri, ad esempio hanno il “controllo sul recall”, cioè quel processo di verifica che si attua sui politici votati e sul loro operato. In Italia non c’è e andrebbe attuato.


15) Manuela Leone.
Con la sua associazione Rifiuti Zero sicilia, che ha fatto battaglia agli inceneritori, in particolare con la campagna “futuro in cenere”.


16) Marco Altieri, di Roma Sud.
Una rete di 24 associazioni, comitati di quartiere, ecc. tra Roma sud e i castelli romani, che hanno lavorato, a partire dal 2019, anno della loro costituzione, sul consumo di suolo, nonchè la evidente
sottrazione di sovranità locale, circa le decisioni sugli inceneritori.


17) Mario Apicella, per Conca.
Per le battaglie in agricoltura, contro tutte le illegalità perpetrate in questo settore chiave dell’economia. Loro hanno fatto, con altri, le proteste dei trattori, per salvare le aziende agricole.
Hanno contato che ne chiude una ogni tredici minuti.


18) Paolo Antonio Amadio, di Rts
“Bisogna sapere investire nella sconfitta”, dice un maestro di Tai-chi.


19) Claudio Bocci – associazione Costituente Terra
L’associazione nasce da Ugo Ferraioli, un costituzionalista; da lui il libro “Una costituzione per la
terra”.


20) Antonella Mascari – Popolo Sovrano
Divulga una piattaforma decentralizzata di Popolo Sovrano.


21) Giorgio Zimbaro, di Comreco
Non ci sono strumenti per esercitare, di fatto, la sovranità proposta dalla Costituzione. A noi dunque
occorrono proprio questi strumenti.


22) Elio del Cln.
Il quale ha elaborato nel tempo il progetto “Sinapsi”, uno strumento che serve per organizzare in maniera efficace e proattiva l’informazione tra tutti i gruppi del dissenso, della controinformazione e della democrazia partecipativa.
Nel pomeriggio si sono formati tre gruppi di lavoro, per elaborare un documento comune. Eccone dunque il testo, frutto di una prima fruttuosa giornata di lavoro INSIEME:

Patto dello Spin Time per la consultazione e il mutuo soccorso nel processo aggregativo. “Le organizzazioni convenute allo Spin Time in data 27/10/2024, nell' ambito di un percorso
aggregativo fondato sul rispetto delle identità di ciascuna, ma sulla solidarietà nella resistenza Politica al blocco di potere costituito nella consapevolezza che uniti si vince,

SI IMPEGNANO, nell'interesse dei beni comuni e delle generazioni future, a :


1) Consultarsi, condividere, ed incontrarsi periodicamente.
2) Intervenire a mutuo sostegno e soccorso, utilizzando qualsiasi strumento di azione giuridica, politica ed economica, in ogni ipotesi in cui una delle organizzazioni si trovi sotto attacco per il proprio lavoro politico.
3) perseguire in buona fede le priorità individuate dall'Assemblea, mettendo a disposizione, ciascuno secondo le proprie possibilità, i propri mezzi di comunicazione per fare conoscere e crescere le iniziative del Patto.
4) garantire la presenza e la partecipazione dedicata e seria di un loro componente agli incontri periodici organizzativi dell'Assemblea 5) a mantenersi informati ed informare gli altri utilizzando l'apposito  spazio dedicato al Patto sul sito internet www.generazionifuture.org.
6) promuovere l' adesione al Patto di altre organizzazioni con cui abbiano rapporti e di cui possano garantire buona fede e coerenza con le finalità Politiche e culturali del processo aggregativo.
Le organizzazioni intervenute esprimono la propria gratitudine ed amicizia nei confronti dell' esperienza dello Spin time, impegnandosi nei confronti di questa realtà in lotta per l'abitazione e la dignità ad una solidarietà politica attiva nel caso di paventati sgomberi.


Approvato in Roma all' unanimità alle ore 16.


Roma 27 ottobre 2024
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Il 17 novembre prossimo sarà il turno degli agricoltori, i quali si daranno appuntamento nuovamente a palazzo Spintime, per una assemblea dedicata ai lavoratori di questo fondamentale settore economico, in particolare di tutti quelli che sono fuori dal sistema globalista di produzione.

Ha 47 anni ed è originario di Bussoleno, in Val di Susa (TO), di padre campano e madre abruzzese. Dal teatro alle serie tv, passando per gli spot pubblicitari ed il cinema, negli ultimi dieci anni Renato Porfido di strada ne ha percorsa parecchia. Dal momento che la recitazione è sempre stata la sua grande passione, partecipò a dei corsi amatoriali, anche quando lavorava nell’ambito della sua impresa edile. L’attore, Renato lo iniziò a fare nel 2012 dopo aver studiato al teatro Nuovo di Torino ed essersi diplomato nel 2011. Poi fece un anno di spot pubblicitari a Milano e ad un certo punto sentì l’esigenza di trasferirsi a Roma (la capitale del cinema), nel 2012 proprio per fare l’artista a tempo pieno. E’ definito un attore poliedrico perché è capace di spaziare da ruoli comici a ruoli drammatici

Renato Porfido lo abbiamo incontrato per conoscerlo più da vicino. Come tanti giovani che intendono affrontare il set cinematografico. Probabilmente all’inizio hai dovuto affrontare dei sacrifici, vero?

Si, i primi tempi non sono stati facili. A Roma dormivo su un camper con un amico, un aspirante attore. Al Teatro Nuovo di Torino mi sono diplomato, e mi ritengo fortunato di aver  ricevuto gli insegnamenti di grandi professionisti e registi che sono stati molto importanti per la mia formazione. In seguito mi trasferii a Roma proprio per cominciare a lavorare. Con il tempo riuscii a realizzare i miei obiettivi e tra il 2012 e il 2014 partecipai ai seguenti film e fictions: “Provaci ancora prof 5” al fianco di Paolo Conticini e Pino Amendola, “Squadra Antimafia 5 e 6”, “Il peccato e la vergogna 2”, “Furore”, “Gli anni spezzati”, “Kara Para Ask 6”, “Un’altra vita”, “Don Matteo 9”, “Universitari” di Federico Moccia, “Il comandante e la cicogna” di Silvio Soldini, “L’infiltrato” di Cristiano Barbarossa e altri ancora.

Ad un certo punto hai deciso anche di scrivere anche un libro

 Si. Dal momento che c’erano tante persone che mi chiedevano dei consigli, avvertii l’esigenza di scrivere un libro sulla base delle mie esperienze. Lo scrissi nel 2019 e nel “manuale dell’aspirante attore” ho cercato di spiegare che la recitazione si deve affrontare con impegno, senza scendere a compromessi. Come in qualsiasi altro ambito è necessario studiare e prepararsi bene, perché nonostante si sia predisposti, anche se si ha l’indole per la recitazione, alla fine si ha l’esigenza di studiare. Lo ritengo un testo molto utile perché nel 2012, se potevo disporre di un manuale simile, probabilmente avrei capito come destreggiarmi in quell’ambiente in un modo più naturale, invece le esperienze le ho dovuto fare sulle mie spalle.

In sintesi cosa potresti consigliare ai giovani che si accingono a diventare attori?

 L’esperienza la si acquisisce non soltanto sui libri, ma soprattutto facendo pratica su un teatro o su un palco di una compagnia amatoriale. Solo con la pratica si può riuscire ad avere la tranquillità di stare sul set .  Un attore non può limitarsi ad aspettare una chiamata da casa, si deve dare da fare, all’inizio, con le comparsate e i piccoli ruoli. Chi confonde le idee sono i reality, perchè chi li guarda è portato a pensare che sia possibile recitare senza studiare. Il problema è che quando ci si ritrova davanti ad una macchina da presa, iniziano le difficoltà. Nel nostro lavoro è importante essere sempre presenti, pertanto carico dei video da mettere sui social. Con Simona la mia compagna ho creato tanti sketch comici, oltre a video clip che inserisco sul mio canale you tube. Apparire sui social è utile perché poi le agenzie e i casting director riescono a seguirti e vedono il materiale che pubblichi.

Come vivi la tua dimensione di attore?

Questo lavoro io lo intendo fare a 360°. Ho fatto anche dei cortometraggi e collaboro anche come aiuto organizzatore delle scene di massa sul set (AOSM). Mi occupo anche di risolvere le problematiche del personale che opera nel cinema. Si, in un certo senso svolgo le funzioni del Sindacalista. Questa mattina ero ad un incontro al cinema Aquila dove l’argomento era quello delle ore di straordinario, dal momento che la giornata lavorativa si sa quando inizia, ma non quando finisce. I nostri avi, i nostri nonni lottarono per le otto ore giornaliere, le 40 ore settimanali ma a volte sui set si fanno 15,16,17 ore, quindi stiamo cercando di sistemare un po’ di situazioni. C’è una disgregazione anche tra i sindacati figuriamoci con le parti datoriali, però negli anni qualcosa abbiamo risolto. Io ho partecipato personalmente alla stipula del nuovo contratto nazionale degli attori generici, quelli che un tempo si chiamavano comparse.

Ci puoi raccontare le ultime tue partecipazioni sul set?

La veggente di Casavatore è un film di Marco Salieri nel quale interpreto il ruolo di un prete, Don Enrico De Rosa, che vive in un ambito veramente desolante. La protagonista, con le stigmate alle mani, ogni lunedì del mese aveva degli incontri con la  Madonna  e poi sosteneva di compiere miracolose guarigioni. In realtà si trattava di una ciarlatana imbrogliona che come spesso accade, riusciva ad approfittare dell’ingenuità e dell’ignoranza dei devoti. Inoltre dietro le guarigioni si nascondeva tutto un sistema di nefandezze dove persone fragili venivano indotte a prostituirsi attraverso la struttura della chiesa. Si tratta di un bel film che farà parte di una  serie, ma ancora non conosco i canali dove sarà trasmesso. Vorrei inoltre rammentare l’ultima mia partecipazione sulle scene che è quella di Ari Cassamortari un film che è andato in onda su Amazon Prime per la regia di Claudio Amendola.

 

 

La Chiesa di Scientology di Roma ha ospitato il 4 ottobre nel suo Auditorium in Via della Maglianella 375, un per dibattere sulla giornata nazionale della Memoria e dell’Accoglienza per umanizzare i processi di accoglienza e integrazione all’insegna dei diritti umani. 

 

Venerdì 4 ottobre, la Chiesa di Scientology di Roma, ha ospitato un convengo su migrazioni, accoglienza e integrazione in occasione della Giornata della Memoria e dell'Accoglienza, indetta ogni 3 ottobre con legge n. 45 del 2016 quale giornata nazionale in Italia, per commemorare le 398 vittime, migranti, a seguito di un naufragio nel Mediterraneo accaduto nel 2013. 

Il convegno ha ricevuto le partnership di Mediatori Mediterranei, Comunità La Collina, l’associazione Diritti Umani e Tolleranza, l’associazione Arte e Cultura per i Diritti Umani, il Centro Studi IDOS – Dossier Immigrazione Statistico, il Centro Studi e Rivista Confronti come mediapartner. In particolare, IDOS ha concesso la possibilità di scaricare gratuitamente, per la durata del convegno, il Dossier Immigrazione dell’anno 2023 dal sito www.dossierimmigrazione.it 

Il primo panel è stato moderato dal direttore del Centro Studi e Ricerca Confroni, Claudio Paravati. È intervenuta la dott.ssa Beatrice Covassi, con esperienza nella Commissione dell’Unione Europea, ed ha tracciato tre punti chiave per una gestione del fenomeno: la promozione delle migrazioni regolari, la riforma del diritto di cittadinanza e il dialogo interreligioso e interculturale. La dott.ssa Alessandra Morelli, già delegata dell’Alto Commissariato per i Rifugiati presso le Nazioni Unite ha chiesto una politica della cura e dei volti che rispetta la dignità umana e aiuta l'accoglienza e l'integrazione nella gestione delle migrazioni. La creazione di una Agenzia che operi all’interno della Presidenza del Consiglio dei Ministri, in raccordo con i ministeri dell’Interno, degli Esteri, della Salute e del Lavoro è stata la sua proposta di risoluzione. A chiudere il panel un messaggio video di Don Mario Farci che dalla prospettiva teologica ha illustrato come la migrazione è un fattore strutturale dell’umanità, che ne rivela la natura di popolo in cammino e il suo rapporto con Dio che cammina con essa. 

Nella seconda sessione, il prof. Di Sciullo. Presidente del Centro Studi e Ricerche IDOS, ha percorso le tappe storiche che hanno portato alla percezione del fenomeno migratorio come “emergenza sociale” ed ha evidenziato come invece gli stranieri siano una risorsa, producendo il 9% del Prodotto Interno Lordo nazionale e ha ricordato quindi la necessità di leggi che guardino al fenomeno come ad una risorsa e a coloro che ne saranno influenzati come persone con dignità che vogliono vivere nella legalità. 

Il Prof. Carlo Pilia, Presidente di Mediatori Mediterranei, ha riferito di alcuni progetti europei e ha esposto la mancanza di corsi universitari per mediatori culturali. Ha proposto di formare i nostri mediatori mediterrenei come delle eccellenze che siano pronti sia sul piano teorico che pratico affrontando la realtà delle migrazioni nei luoghi in cui vivono i migranti che hanno bisogno di integrarsi. 

Infine, il Prof. Martin Nkafu Professore di Filosofia Africana all’Università Lateranense e Presidente della Nkemnkia International Foundation, ha proposto di sostituire il termine "migrazione" con il concetto di "mobilità umana" e di lavorare, sin dalle scuole, all’educazione dei giovani alla "cittadinanza del mondo", al principio di "internazionalità", creando quel cambiamento culturale in un mondo che è ormai cambiato. Il prof. Nakfu ha invitato i presenti a considerare che, se si nasce in Italia, si è di sicuro cittadini italiani, ma anche "cittadini del mondo". 

Nel panel conclusivo le testimonianze di chi è in prima linea nell’accoglienza. Moderati da Don Ettore Cannavera, ideatore e direttore della Comunità La Collina, sono intervenuti la dott.ssa Lilia Adriane Azevedo, Esperta in diritti dell’immigrato e diritti umani, titolare di Casa Helena (Centro di studi e assistenza al lavoro, famiglia e immigrati),il Prof. Salameh Ashour, Imam, docente di cultura islamica e lingua araba, portavoce della comunità palestinese, Dott. Felix Adado, Poeta, scrittore e Mediatore linguistico-culturale, il Dott. Daniel Sigua, Giornalista e corrispondente internazionale, fondatore di TCG News, la prima agenzia di stampa latinoamericana in Italia e Europa, Dott. Hassan Batal, Mediatore Interculturale, il Dott Doreid Mohamad, Presidente Associazione Sardegna Libano un ponte per il Mediterraneo. Dal pubblico sono venuti gli interventi dell’avv. Angela Susanna Tosi, ideatrice e direttrice del progetto Avvocati Cittadinanza, e Gemma Vecchio, Presidente di Casa Africa. Dai loro interventi è emerso chiaramente che si ha a che fare con individui con una dignità che se riconosciuta come imprescindibile apre le porte alla buona integrazione. 

Dal convegno è giunto palese che ci si deve sempre interrogare sul perché una persona decide di lasciare il proprio luogo d’origine. Le risposte sono molteplici e l’esatta risposta è chiave per capire come gestire l’accoglienza e l’integrazione di ogni persona. Altro elemento è che le migrazioni sono un fenomeno strutturale, non emergenziale, e il cambiamento culturale che educa le generazioni ai diritti umani e al rispetto della dignità della persona va posto alla base di tutte le politiche, le leggi e i regolamenti che riguardano questo campo del vivere sociale. 

In chiusura è stato proiettato un video sull’articolo 1 della Dichiarazione Universale delle Nazioni Unite, che sancisce uguale dignità e diritti per tutti. È uno dei 30 video che rappresentano parte dei materiali didattici di Gioventù Internazionale per i Diritti Umani (YHRI – Youth for Human Rights International), che ha l’obiettivo di insegnare i diritti umani ai giovani e ispirarli a diventare sostenitori della pace. YHRI è ad oggi un movimento mondiale, con centinaia di gruppi in tutto il mondo, sostenuto dalla Chiesa di Scientology, da altri enti religiosi e della società civile.

 

 

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