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Sport (267)

 

Rino R. Sortino

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L'Inter vince contro l'Hellas Verona 2-1 a San Siro si e si consacra campione d'inverno. E' stata una partita incredibile che si è conclusa con un finale pieno di emozioni. L'Inter passa in vantaggio con una rapida azione manovrata al 12'. Barella passa a Mkhitaryan, che serve prontamente Lautaro e questi batte Montipò con un gran rasoterra d'esterno. All'Inter però manca, come verificatosi recentemente contro il Genoa, il colpo del ko. Nella ripresa i nerazzurri sfiorano per due volte il raddoppio, ma l'Hellas resta in gara e al 75 ' pareggia. A seguito di una palla persa a metà campo da Arnautovic, Duda prende palla e serve un assist per Henry che col ginocchio anticipa Acerbi e trova il pareggio. A quel punto i nerazzurri si gettano in avanti alla ricerca del vantaggio, ma Arnautovic per due volte non trova il gol clamorosamente da pochi passi. Nel recupero succede di tutto. Al 93' Bastoni colpisce la traversa, l'azione prosegue e Barella con un gran tiro trova Montipò che respinge malamente proprio nei pressi di Frattesi che realizza. La rete fa nascere vibranti proteste perché nello sviluppo dell'azione, Duda finisce a terra per una gomitata di Bastoni e l'arbitro non interviene. Ne rimane coinvolto Lazovic che persegue nelle proteste e viene espulso. ll Verona non ci sta e tenta il tutto per tutto. In uno degli assalti finali a seguito di una grande mischia in area, Darmian colpisce Magnani e questa volta il Var interviene. Dal dischetto si presenta Henry che centra il palo, facendo esultare tutta San Siro. Nonostante la vittoria, l'Inter dimostra di trovarsi in una fase involutiva con tanti errori, poca determinazione e una difesa che inizia a mettere in mostra più di qualche lacuna.

Frosinone-Monza 2-3 al Benito Stirpe. Il primo gol per i brianzoli arriva al 18': a seguito di un corner, Valentin Carboni serve Dany Mota che è bravo a battere Turati da pochi passi. Al 45’ c'è il raddoppio del Monza in contropiede: Mota restituisce il favore e mette lo stesso Carboni in condizioni di realizzare con il suo mancino sul secondo palo. Nella ripresa la formazione lombarda aumenta ancora il bottino al 55’ grazie all'autorete di Soulé, che nel tentativo di intercettare un passaggio filtrante di Carboni, insacca la palla nella propria porta. Un minuto dopo il Frosinone realizza la sua rete con Harroui bravo a calciare in rete da posizione defilata sul primo palo. Al 29’ la Signora arbitro Ferrieri Caputi non ha esitazione a fischiare un calcio di rigore al Frosinone. Pessina perde palla a metà campo, così Mazzitelli verticalizza per Caso e D'Ambrosio lo travolge in area. Soulé al 76’ realizza il rigore del 3-2. Per il Frosinone è un periodo no in quanto non riesce più ad uscire dal periodo negativo: ormai è alla quarta sconfitta di fila, con un solo punto in sei partite.

Il Sassuolo vince 1-0 contro la Fiorentina. Al Mapei Stadium nel primo tempo è la Viola ad esercitare il possesso palla, ma sono i padroni di casa a sbloccare la gara al 9': Pedersen passa in area a Pinamonti che di piatto trafigge Terracciano. Il gol infonde fiducia ai neroverdi che diventano sempre più propositivi con Matheus Henrique che dirige il gioco a centrocampo. Nel secondo tempo a Thorstvedt viene annullato un gol al Var, per fuorigioco di Henrique. Al 63' Milenkovic colpisce di testa da corner e Ferrari tocca il pallone con il braccio sinistro largo. L'arbitro decreta il rigore per la Viola, ma dal dischetto Consigli indovina l’angolo calciato da Bonaventura e riesce a respingere. In seguito c'è una traversa di Duncan, poi Martinez Quarta pareggia in mischia, ma Nzola è in fuorigioco e l'arbitro annulla ancora una volta un gol. Vince pertanto il Sassuolo contro una Fiorentina dai due volti: sterile nel primo tempo e decisamente arrembante nella ripresa, quando esercita una intensa pressione nel tentativo di pareggiare.

 Al Castellani il Milan batte 3-0 l'Empoli. il Milan parte forte  però  L’Empoli  non sembra affatto soffrire di timori reverenziali. I rossoneri  sbloccano la gara all '11': Leao  è protagonista di una gran giocata sulla  fascia e dopo il suo cross  Loftus-Cheek piazza un gran destro dove il portiere Caprile non  può arrivare. I rossoneri  raddoppiano su rigore  al 30’: su una rovesciata in piena area di Loftus-Cheek, Maleh interviene con il braccio alto, sfiorando con la punta delle dita la sfera. La deviazione è minima e l’arbitro  dopo essere andato  al monitor, indica il dischetto. Dagli undici metri  Olivier Giroud  si dimostra ancora una volta un cecchino infallibile.  Nella ripresa l’Empoli ci mette  tanta intensità  e gli ultimi minuti si giocano praticamente ad una porta sola.  Per questa ragione si aprono gli spazi al contropiede, così Christian Pulisic nel finale all’88' mette il nuovo entrato Traoré  da solo davanti a Caprile. Il giovane al suo primo gol  in Serie A deposita  con freddezza  il pallone in fondo al sacco. Nonostante i tanti infortuni il Milan continua a tenere il passo delle prime della classe e contro l’Empoli lo ha fatto con una prestazione  altamente convincente.

La Lazio vince 2-1 in trasferta contro l'Udinese. Nella prima parte della gara i biancocelesti sono molto attivi soprattutto sulla destra, con Guendouzi e Isaksen. La squadra di Sarri passa in vantaggio al 12' del primo tempo quando Il danese Isaksen si conquista una punizione dal limite dell'area. Si incarica della battuta Pellegrini e il suo mancino inganna Okoye e finisce in rete. L’ex laterale di Juventus e Roma è al primo gol nella massima serie. Nella ripresa l'Udinese mette in campo un’intensità maggiore e al 59’ riesce a pareggiare: Ebosele imprendibile sulla destra viene steso da Pellegrini. Lovric calcia forte in mezzo e trova la deviazione vincente di Walace. La Lazio torna in vantaggio al 76’: lancio lungo di Patric, Castellanos fa da sponda per Felipe Anderson che vede l'inserimento di Vecino. Questi dopo aver stoppato il pallone, trova il diagonale perfetto dal limite dell’area per battere il portiere friulano. Nel finale Cioffi inserisce Success e Thauvin per tentare disperatamente il pareggio, che però non arriva. La Lazio vince con merito e a darle il successo sono stati i due subentrati, Felipe Anderson e Vecino. Ancora una volta la panchina lunga ha giovato per una vittoria.

La Juventus batte 2-1 la Salernitana in trasferta. L'azione del vantaggio granata si verifica al 39': a seguito di un lancio lungo di Gyomber, Tchaouna controlla la palla e la lascia a Maggiore. Il centrocampista ex Spezia da fuori area con un bel sinistro batte il portiere della Juventus. Al 53' Maggiore affronta fallosamente al limite dell'area Rabiot, riceve il secondo giallo e viene espulso. Al 65' la Juventus inizia ad attaccare con maggiore intensità e trova il pareggio: Milik controlla il pallone e lo serve in area a Weah che la mette tesa in mezzo per Vlahovic. Il bomber non riesce ad arrivarci, ma alle sue spalle c'è Iling jr che controlla e di sinistro fulmina Costil. I bianconeri trovano il gol vittoria al 91' a conferma del grande carattere che sempre li contraddistingue: Vlahovic svetta perfettamente su un cross di Danilo e con un gran colpo di testa, trafigge il portiere Costil. La disamina della partita è questa: Allegri ha capito che era meglio cambiare due calciatori ammoniti nella ripresa Gatti e Kostic per inserire al loro posto Rugani e Iling Jr per prevenire possibili situazioni da espulsione. Ipotesi non presa in considerazione da Pippo Inzaghi sull'altra panchina, quando  il secondo giallo di Maggiore  ha lasciato la Salernitana in inferiorità numerica. E a quel punto i campani hanno  perso la partita.

Risultati dopo la 19a giornata (Ultima di andata)

BOLOGNA-GENOA 1-1  INTER-VERONA 2-1 FROSINONE-MONZA 2-3

LECCE-CAGLIARI 1-1 SASSUOLO-FIORENTINA 1- EMPOLI-MILAN 0-3

TORINO-NAPOLI 3-0 UDINESE-LAZIO 1-2SALERNITANA-JUVENTUS 1-2

ROMA-ATALANTA 1-1

 

La Lazio batte il Frosinone 3-1 all’Olimpico con una prestazione convincente. I biancocelesti partono aggressivi e si rendono più volte pericolosi nell’area avversaria nei primi minuti, senza riuscire  a impensierire realmente il portiere ciociaro. Nella ripresa il match è più vivo e si sblocca al 58′.  L’intervento di mani di Guendouzi  consegna il rigore agli ospiti e Matias Soulé  lo trasforma dal dischetto . Gli uomini di Sarri  rimangono storditi,  poi ribaltano la partita in due minuti.  Al 70′ la Lazio trova il pareggio:  a seguito di un cross di Isaksen, Castellanos realizza con  un colpo di testa  in torsione  che  trova l’incrocio dei pali.  Nemmeno il tempo di esultare e la formazione di Sarri va nuovamente  in gol, a chiusura di un’azione nata da uno sciagurato passaggio all’indietro di Garritano. Questa volta è Castellanos a servire Isaksen e  il sinistro preciso del danese, si insacca all’angolino. All’84’ arriva il terzo gol: sugli sviluppi di un corner di Zaccagni. Patric si fa trovare pronto sul secondo palo e da pochi passi realizza.  Da segnalare la prestazione di Isaksen che dopo essere entrato, cambia la partita,  prima con il bellissimo cross del pareggio e poi con il gol decisivo.

L’Inter frena al Ferraris e pareggia 1-1 con il Genoa. I nerazzurri per lunghi tratti della partita  si trovano in difficoltà  contro un Genoa  molto determinato.  Al 15′ la partita è sospesa dall’arbitro Doveri per scarsa visibilità dovuta al fitto lancio di fumogeni dagli spalti e l’incontro riprende dopo circa 7 minuti.  Nel finale del primo tempo al  42′ l’Inter passa in vantaggio: a seguito di una lunga rimessa laterale, la palla è respinta dalla difesa genoana, poi Barella con un gran  destro trova il palo e sulla ribattuta Arnautovic insacca la sua prima rete in serie A. Al settimo minuto di recupero i padroni di casa pareggiano: Gudmundsson batte un calcio d’angolo e Dragusin con un grande  colpo di testa insacca in rete. Il match termina con il risultato di parità e il Genoa di Gilardino ancora una volta con una prestazione ad alta intensità, dimostra di essere una delle migliori realtà di questa Serie A. La formazione di Simone Inzaghi  suo malgrado rimanda l’appuntamento  per il titolo di campione d’inverno. E’ apparsa stanca e abulica come nelle peggiori giornate. L’assenza di alcuni titolari tra i quali il capocannoniere del campionato Lautaro Martinez non giustificano una prestazione del genere.

Il Milan batte il Sassuolo 1-0 a San Siro e rafforza il terzo posto . Nel primo tempo i rossoneri  non riescono ad essere efficaci e creano  poche  palle gol a parte i due gol annullati a Bennacer e Leao, entrambi per fuorigioco.  Nella ripresa il Sassuolo prova ad alzare il baricentro e questo atteggiamento apre un po’ gli spazi e allunga le squadre. La partita ha la sua svolta al 59′ con  Christian Pulisic  che dopo aver ricevuto  l’assist da Bennacer e a tu per tu con Consigli mette in rete.  Il gol modifica l’ atteggiamento tattico in campo e innesca  una serie di sostituzioni  in entrambe le squadre. Il Milan non fa niente  di trascendentale si difende con ordine e porta a casa un successo  meritato. Bravo Maignan su Berardi nell’unica vera grande occasione creata dal Sassuolo. Bennacer  è sempre più un calciatore fondamentale, perchè è l’unico a dare qualità alla manovra rossonera. Dal suo sinistro sono arrivate le azioni migliori del Milan e anche l’assist perfetto per Pulisic.

L’Udinese ferma la corsa del Bologna  con un netto 3-0. Al 22′ l’Udinese passa in vantaggio con Pereyra che raccoglie la respinta  di Skorupski che aveva parato  precedentemente il  gran tiro  di Payero. Il  Bologna reagisce solo al 38′ con un tiro alto di Zirkzee. Nella ripresa l’Udinese entra in campo con l’intenzione  di chiudere la partita e nel giro di 4 minuti tra il 48′ e il 52′ la chiude: Lucca è lesto a ribadire in rete un tiro di Lovric, che era destinato fuori. Al 52′  Payero colpisce al volo con un gran  destro  che non lascia scampo a Skorupski per il 3-0.  Gli emiliani  rischiano  di affondare ancora con  Lucca  che sigla il 4-0, ma l’azione è annullata per offside. Il Bologna è incappato nella classica giornata storta  al cospetto di una Udinese che ha dimostrato di essere nel  confronto diretto, superiore. La stagione del Bologna resta  comunque bellissima.

La Salernitana batte il Verona  al “Bentegodi” per 1-0 e torna ad essere protagonista nella lotta salvezza.  Gli ospiti partono  forte ed aggrediscono il Verona che con il passare del tempo a sua volta cresce, con questi ingredienti la gara diventa  intensa  e ben giocata. Nell’incontro sono tanti gli errori commessi e in campo si è probabilmente sentito il peso specifico della posta in gioco. La Salernitana passa al 48’ a seguito di  un calcio d’angolo del Verona dove si scontrano Costil con Dawidowicz, si sviluppa subito un contropiede veloce  degli ospiti, poi Kastanos serve il francese Tchaouna e  questi  dal limite fa partire un gran tiro  che termina a fil di palo, dove il portiere Montipò non può arrivare.  Mister Baroni a quel punto alza il baricentro della sua squadra e sfiora il pari con il suo miglior calciatore Ngonge,  che calcia fuori di pochissimo, da buona posizione. Nonostante la vittoria, i campani sono ancora ultimi, ma a soli due punti dal quartultimo posto, presidiato proprio dall’Hellas.

Il governo ha stabilito la fine del Decreto Crescita. Già a partire dal prossimo mercato, che avrà inizio il 2 gennaio, le conseguenze  dell’annullamento degli sgravi fiscali per i calciatori in arrivo dall’estero saranno immediate. L’impatto ci sarà anche sui rinnovi di contratto: solo quelli che verranno ufficializzati entro il 31 dicembre 2023 potranno usufruire dei benefici. Sicuramente in questo modo il nostro campionato perderà di competitività in quanto negli anni passati l’avere avuto sconti fiscali è stato un vantaggio non indifferente. Senza il Decreto Crescita inoltre sicuramente si abbasserà l’ingaggio netto che qualsiasi  club di Serie A potrà offrire ai singoli calciatori e questa circostanza li porterà a scegliere altre destinazioni.  Noi non eravamo i soli ad usufruire di queste agevolazioni sui calciatori: in diversi paesi europei erano e sono  presenti dei benefici: fiscali (tra cui Francia, Olanda e Belgio), per rendere più competitivo il  calcio di quel paese.

Questi i risultati  della 18^ giornata del campionato di Serie A:

FIORENTINA-TORINO 1-0    NAPOLI-MONZA 0-0     GENOA-INTER 1-1

LAZIO-FROSINONE 3-1    ATALANTA-LECCE 1-0   CAGLIARI-EMPOLI 0-0

UDINESE-BOLOGNA 3-0  VERONA-SALERNITANA 0-1 

MILAN-SASSUOLO 1-0  JUVENTUS-ROMA 1-0.

 

 

Salernitana Milan 2-2. I rossoneri passano in vantaggio al 16′: sugli sviluppi di una punizione, Leao  crossa la palla al centro  che risulta  difficile per la difesa granata e alla fine Tomori  di testa la mette in rete. La Salernitana reagisce e Maignan è decisivo in due parate. Il pari è nell’aria e arriva al 41′: sul corner di Candreva  il difensore granata Fazio salta con tempismo e realizza con  un deciso colpo di testa.  I campani trovano il vantaggio al 63′ : Candreva avanza indisturbato,  calcia dal limite e Maignan, di solito perfetto, questa volta si fa beffare sul suo palo. Pioli prova a sistemare meglio la sua squadra  con l’inserimento di Chukwueze e Jovic  per un più offensivo 4-2-4. Con questa disposizione arrivano maggiori opportunità per i rossoneri: Costil salva su Jovic all’81’, ma non può nulla  quando dopo un cross dalla destra,  Giroud fa da e sponda aerea per Jovic  che di sinistro al 90′ batte al volo Costil. Il pareggio non serve a nessuna delle due squadre, ma gli spettatori hanno apprezzato la partita dell’Arechi che è stata intensa, nervosa, con diverse occasioni da rete da ambo le parti. 

La Lazio si impone  per 2-0 in casa dell’Empoli in una gara molto combattuta. I biancoazzurri passano in vantaggio  al 9’: Luis Alberto dialoga in area con Zaccagni che lascia partire un gran tiro  che  Luperto  stoppa sulla linea. Sulla seguente ribattuta, Guendouzi  di sinistro batte l’estremo difensore dei toscani.  Il buon momento della Lazio è offuscato dagli infortuni muscolari di Immobile e Luis Alberto che nel giro di 4 minuti sono costretti ad uscire. La formazione di Sarri deve quindi fare a meno  dei due pilastri di attacco e centrocampo, ma rimane ugualmente in partita. Nel secondo tempo la Lazio soffre e Provedel portiere di grande valore,  riesce a mantenere intatta la sua porta grazie a degli interventi prodigiosi. Gli uomini di Sarri non demordono e hanno la capacità di realizzare ancora al 67′. Guendouzi recupera palla su un avversario e avvia il contropiede allargando per Zaccagni, questi converge verso il centro, calcia ma trova la respinta di Caprile. La palla ritorna allo stesso Zaccagni, il portiere dell’Empoli compie un altro grande intervento, ma nulla può sul terzo tiro dello stesso calciatore laziale.

Il Bologna al Dall’Ara, si aggiudica per 1-0 lo scontro d’alta classifica  contro l’Atalanta e si conferma la vera rivelazione di questo campionato. Nel  primo tempo i bergamaschi  creano importanti  occasioni per sbloccare il risultato, ma il Bologna si difende bene e  mantiene inviolata la sua porta. Nella ripresa l’Atalanta continua a  proporsi in attacco con lanci lunghi e crea delle vere occasioni da rete. L’azione che porta al gol all’86’, nasce direttamente da calcio d’angolo di Orsolini e Ferguson  con un gran colpo di testa realizza  approfittando  di un’uscita a metà di Carnesecchi. Nel match l’Atalanta dimostra di riuscire a muoversi con maggior disinvoltura, ma il Bologna è più concreto e continua a vivere il suo momento magico. Zirkzee centravanti olandese del Bologna è sempre più uomo squadra dai piedi buoni e nel corso del match mette alcune volte in condizione i compagni di segnare.

L’Inter batte 2-0 il Lecce. I nerazzurri privi di Lautaro, Di Marco. e  Dumfries, hanno saputo reagire alla recente eliminazione dalla Coppa Italia per mano del Bologna. Nel primo tempo l’Inter ha dominato l’incontro e fallito alcune chiare occasioni da gol. La svolta è nel finale della prima frazione, con Bisseck grande protagonista: il gigante tedesco prima colpisce in pieno la traversa con un destro al volo dopo un corner di Calhanoglu (40′), poi al 43′ sblocca il match a seguito di un calcio di punizione  battuto da Calhanoglu. Bisseck con gran scelta di tempo  corregge di testa in rete, la palla del centrocampista turco calciata in maniera magistrale. Il raddoppio di Barella  si sviluppa al 77esimo dopo un delizioso assist di tacco di Arnautovic.  Il successo dell’Inter sul Lecce è meritato perchè si è reso protagonista di una gara intensa,  determinata  e ricca di fitte giocate. I salentini non hanno demeritato, specie nel secondo tempo con un paio di occasioni non concretizzate. Con il Lecce rimasto in dieci per l’espulsione di Banda, l’Inter nel finale ha più volte sfiorato il terzo gol. Bisseck dopo una prima parte di stagione nell’anonimato, si sta rivelando un elemento molto interessante. L’Inter ha collezionato la quattordicesima vittoria su diciassette giornate, 41 reti realizzate e solo 7 subite. Sono dati  che rendono merito al migliore attacco e alla miglior difesa della Serie A.

La Juventus vince in trasferta contro il Frosinone 3-1. I bianconeri partono con grande determinazione e dopo 12′ sono già in vantaggio: tutto nasce da un rinvio sbagliato di Turati, il pallone da Kostic finisce a Kenan Yildiz e  il gioiellino turco schierato da Allegri al posto di Chiesa,  (di 18 anni e 233 giorni) passa in mezzo a tre avversari con una serie di dribbling e poi batte il portiere gialloblù con un destro potente sul primo palo. E al suo primo gol in Serie A. Nel secondo tempo Il Frosinone parte all’attacco e schiaccia la Juve nella propria metà campo nel tentativo di pareggiare. Dopo appena 6′  c’è un lancio perfetta di Monterisi per Baez, che sorprende alle spalle Kostic e batte Szczesny in uscita. A quel punto sale in cattedra l’americano McKennie e i bianconeri vanno vicini al vantaggio. Rabiot crossa in mezzo, la palla si impenna per la deviazione di Romagnoli e finisce sui piedi di McKennie che con una grande sforbiciata al volo colpisce la traversa. È il preludio al gol. All’81’ dopo un cross di McKennie, Vlahovic è bravissimo a girare di testa e a battere Turati per il gol che vale l’1-2. E’ la stoffa del bomber con il fiuto del gol.

La Roma  batte 2-0 il Napoli e lo supera in classifica. Nel primo tempo nonostante sono i partenopei ad avere maggior possesso palla è la Roma ad avere le occasioni più importanti. L’arbitro è costretto a sventolare parecchi cartellini gialli per mantenere sotto controllo una partita che rischia di degenerare. Nel secondo tempo la partita fino a quel momento sul filo dell’equilibrio, cambia fisionomia a seguito di  un’innocua azione a centrocampo, tra Zalewski e Politano. Il giovane italo-polacco prende per la maglia il nazionale azzurro, che reagisce  con un calcio. L’arbitro pertanto è costretto  ad espellere il calciatore napoletano  per il suo fallo di reazione: Mourinho capisce che è il momento di provare a vincere la partita e inserisce  dei giocatori freschi: uno di loro, Lorenzo Pellegrini, in seguito, mette in rete con una bella girata poco dopo la mezz’ora. Il Napoli ha il merito di crederci ancora ma, alla fine, è tradito da Osimhen  che commette fallo  nel provare a riprendersi un pallone su El Shaarawy.  Il bomber nigeriano rimedia il secondo giallo ed è espulso. Con il Napoli riversato in avanti alla ricerca del pareggio, all’ultimo secondo Lukaku in contropiede sigla il 2-0.  Con questa vittoria Mourinho mette ancora di più nei guai il suo collega Walter Mazzarri, che ancora non riesce a  far fare il salto di qualità sua squadra,  dopo averla rilevata  dal precedente allenatore francese Garcia.

Questi i risultati e la classifica della 17^ giornata del campionato di Serie A:

EMPOLI-LAZIO 0-2     SASSUOLO-GENOA 1-2      MONZA-FIORENTINA 0-1

SALERNITANA-MILAN 2-2  FROSINONE-JUVENTUS 1-2 

TORINO-UDINESE 1-1    VERONA-CAGLIARI 2-0    INTER-LECCE 2-0

ROMA-NAPOLI 2-0 BOLOGNA-ATALANTA 1-0

 

Nell'anticipo che apre la 16a giornata di Serie A, la Juventus pareggia 1-1 in casa del Genoa. In una partita molto equilibrata, con la solita Juventus attendista, la svolta arriva al 26’. Badelj, in confusione regala il pallone a Vlahovic  che poi lo scambia con Chiesa al limite dell'area e sulla sua incursione offensiva, il portiere genoano Martinez atterra l'attaccante bianconero. L'arbitro Massa indica il calcio di rigore e dagli undici metri Chiesa realizza. I tiri di Vasquez, l'occasione mancata da Gudmundsson e qualche buona triangolazione sulla trequarti, lasciano intravedere segnali positivi da parte dei padroni di casa. Nel secondo tempo mister Gilardino decide di lasciare fuori Vasquez, per dare spazio ad Ekuban e proprio questi si rivela determinante nell'ottenere il pareggio. Da un' azione un po’ confusa al limite dell’area tutta a un tocco da parte di Frendrup, Badelj, Ekuban, quest'ultimo riesce a passare la sfera all’accorrente Gudmundsson che in in spaccata, al 48’ riesce a trovare la deviazione giusta per battere Szczesny. Il Genoa, dopo il pareggio, sfiora più volte il 2-1 nel secondo tempo. Ma l'occasione più ghiotta per segnare capita all’87’: sull’angolo Bremer devia il pallone in porta con la coscia, ma il portiere genoano Josep Martinez con un riflesso istintivo riesce a deviarlo sopra la traversa.

Il Napoli batte 2-1 il Cagliari. l partenopei dimostrano di avere in mano il pallino del gioco, con il Cagliari costretto in difesa che tenta qualche ripartenza. La squadra azzurra al (29') con Rrahmani di testa, colpisce il palo. Succede tutto nel secondo tempo. Tra gli azzurri c'è il positivo ritorno in campo di Mario Rui e proprio il portoghese effettua un cross al bacio per Osimhen che al 69' di testa, realizza. Il Napoli dimostra di avere una  difesa fragile e poco aggressiva, così Luvumbo appena entrato, crossa basso per Pavoletti che in anticipo su Juan Jesus segna il pareggio al 71'. A tornare in vantaggio ci pensa ancora una volta quel grande giocatore che è Osimhen: difende benissimo la palla attorniato da quattro difensori e da terra riesce a spingere il pallone al lato opposto dove Kvaratskhelia al 75' tutto solo realizza. I campioni d'Italia in carica sono riusciti a ritornare alla vittoria, dopo due sconfitte consecutive.

 Il Milan batte 3-0 il Monza. Al Meazza nel primo tempo i rossoneri partono aggressivi e sbloccano il match al (3').  Reijnders: con una serpentina si libera di volta in volta di Gagliardini, Pessina e Caldirola, entra in area e sblocca di punta anticipando Di Gregorio. Al 23’ Pobega esce per un problema muscolare e al suo posto entra il diciottenne della primavera rossonera Jan-Carlo Simic, centrale serbo nato in Germania. La sua entrata in campo sarà determinante. Sugli sviluppi di un calcio d’angolo, nasce il secondo gol del Milan: Leao evita un avversario crossa al centro e Simic spedisce il pallone in rete al suo esordio in campionato. Il primo tempo, si chiude con i padroni di casa ancora in avanti che colpiscono una clamorosa traversa con Pulisic.  Nella ripresa il Milan, tranquillo del risultato, concede più spazio al Monza che crea un paio di occasioni pericolose sventate entrambe da Maignan. Gli uomini di Pioli si difendono, ripartono e vanno ancora a segno al (76’). A seguito di una bella azione avviata da Reijnders, Okafor sfrutta l’ottima sponda di destro di Giroud e batte il portiere Di Gregorio.

L’Inter batte 2 a 0 la Lazio all’Olimpico e conquista 3 punti pesantissimi che le consente di allungare in classifica + 4 sulla Juventus.  L'avvio è equilibrato, i nerazzurri sono contratti per la forte posta in palio, dove le statistiche rammentano che non vincono all'Olimpico da cinque anni.  L’Inter sblocca la partita al 40esimo minuto con il bomber argentino Lautaro Martinez, il quale (sfruttando un retropassaggio sbagliato di Marusic), si avventa sul al portiere, salta Provedel e a porta vuota deposita la palla in rete. La Lazio ad inizio secondo tempo si procura un paio di occasioni nel tentativo di pareggiare, però è l'Inter con il cinismo da grande squadra a mettere il sigillo sulla vittoria. Barella vede con la coda dell'occhio Thuram, lo serve e il francese con un gran sinistro rasoterra al 66esimo finalizza in rete. La Lazio conclude il match in 10 a causa dell’espulsione di Lazzari che perde la testa e manda esplicitamente a quel paese l’arbitro. La partita a tratti è stata equilibrata, poi i dettagli e la precisione sotto porta hanno fatto la differenza. Lautaro è sempre più determinante: in questo campionato ha già realizzato 15 gol in 16 gare di Serie A, 29 gol nell'anno solare 2023.

Il  Bologna batte 2-0 la Roma. Prima dell'incontro al dall'Ara, c'è stato la triste commemorazione per Sinisa Mihajlovic, ex allenatore rossoblù a un anno dallo sua scomparsa. Nella fase iniziale il match è contrassegnato da scintille nei contrasti. Contro una Roma priva dei big Lukaku e Dybala, la squadra di Thiago Motta sblocca il match al 37'. A seguito di un'azione velocissima e tutta in verticale da Posch, a Freuler infine a Ndoye, questi crossa in mezzo all’area, dove Moro firma il vantaggio. Il Bologna colpisce ancora a inizio ripresa: Al 4' Zirkzee lancia sulla destra Ferguson che crossa a un metro dalla linea di porta, dov'è appostato Ndoye e Kristensen involontariamente a seguito di un rimpallo, infila il proprio portiere Rui Patricio. In tribuna stampa dopo il match, Mourinho ha espresso la sua intenzione di continuare a guidare la squadra giallorossa l'anno prossimo, se la dirigenza sarà d'accordo.

La sedicesima giornata di Serie A si chiude con la vittoria dell'Atalanta,che batte 4-1 in rimonta la Salernitana. I granata passano in vantaggio al 10' con il colpo di testa di Pirola su calcio di punizione battuto da Candreva, Gli ospiti  sprecano alcune buone ripartenze, per realizzare la seconda marcatura  dal momento che  i bergamaschi giocano sotto ritmo. Nella ripresa la Dea entra in campo con un piglio diverso e pareggia al secondo minuto: da calcio d'angolo, la palla arriva al limite dell'area, dove Muriel fa partire un meraviglioso tiro di destro  che finisce all'incrocio dei pali. Al 7’ si completa la rimonta: da destra, la palla arriva per Lookman che serve Pasalic e il croato realizza con  un destro all'angolino basso: La Salernitana non smette comunque di lottare, crea un’altra occasione  e un palo clamoroso colpito da Dia. La partita si chiude tra l'83' e l'89': De Ketelaere: realizza  il gol del 3-1,  procura l' assist per il gol di Miranchuk  ed in questo modo, incornicia definitivamente la sua  super partita

Di seguito i risultati sulla 16^ giornata del campionato di Serie A

GENOA-JUVENTUS 1-1   LECCE-FROSINONE 2-1   NAPOLI-CAGLIARI 2-1

TORINO-EMPOLI 1-0   MILAN-MONZA 3-0    FIORENTINA-VERONA 1-0

UDINESE-SASSUOLO 2-2    BOLOGNA-ROMA 2-0  LAZIO-INTER 0-2

 ATALANTA-SALERNITANA 4-1

 

 

 

 
Nell’anticipo che apre la 15.ma giornata di Serie A, la Juve batte 1-0 il Napoli. Il tema tattico del match appare chiaro fin dai primi minuti: Napoli a fare la partita e Juve chiusa dietro e pronta a ripartire. Poco prima della mezz’ora, l’occasione più importante ce l’ha Kvaratskelya solo davanti a Szczęsny, ma il georgiano spreca e manda alto. Alla fine dei primi 45 minuti, il Napoli con il 68% del possesso palla, dimostra le buone attitudini, ma non si vincono le partite con soli dati. La squadra di Mazzarri ben messa in campo, cerca rapidamente la verticalità. L’episodio decisivo arriva cinque minuti dopo l’inizio della ripresa: cross perfetto di Cambiaso, stacco imperioso di Gatti e pallone in rete. A caccia del pari, il Napoli alza il baricentro e attacca con tanti uomini, ma la fase difensiva dei bianconeri è consistente. La serata finisce con la festa della Juve e i rimpianti del Napoli. Federico Gatti, sempre più decisivo nei suoi imperiosi colpi di testa, è già al suo secondo gol determinante, che ha dato il successo ai bianconeri in entrambe le partite. La vittoria conferma il cinismo del gruppo bianconero, sempre poco brillante nella manovra e nel gioco, ma comunque efficace nelle marcature e nel gioco aereo in area avversaria. I partenopei che non sono più quelli dell’anno scorso, hanno comunque fornito una buona prestazione, senza essere gratificati dal risultato. Il Napoli è alla terza sconfitta consecutiva, ma entrando nello specifico, bisogna dire che ultimamente ha incontrato tutte avversarie di alto livello, non semplici da affrontare.

Il match fra Verona e Lazio finisce 1-1. Al 23’ passa in vantaggio la Lazio: Felipe Anderson fraseggia con Lazzari sulla corsia di destra e quasi dal fondo traversa sul primo palo a mezza altezza per l’ex Zaccagni che sbuca alle spalle della difesa scaligera e di tacco trafigge Montipò. La Lazio è in pieno controllo, ma commette l’errore di non realizzare il secondo gol. Al 70′ invece il Verona pareggia: Ngonge scende sulla sinistra e vedendo Provedel fuori dai pali, dai venticinque metri indirizza il pallone all’incrocio dei pali. Il portiere biancoceleste interviene come può, la palla finisce sui piedi di Suslov che la mette in mezzo ed Henry realizza a porta vuota. Duda al 77′ riceve il secondo giallo e il Verona resta in 10. Nel finale c’è l’assalto della Lazio con le ultime occasioni di Luis Alberto e Vecino, ma la difesa scaligera resiste fino al termine.

L’Inter travolge 4-0 l’Udinese a San Siro. Avvio impressionante da parte dei nerazzurri che mettono in mostra un gioco spumeggiante e chiudono la gara con tre gol negli ultimi otto minuti del primo tempo. Pronti e via i milanesi vanno vicinissimi al vantaggio con Lautaro, che di testa colpisce il palo, poi con un’azione di Dimarco. La partita si sblocca al 33′ a seguito di un rigore siglato da Hakan Calhanoglu, concesso per atterramento di Lautaro. In seguito i nerazzurri si scatenano e trovano il raddoppio al 42′, prima con Federico Dimarco, su assist di Calhanoglu e poi con Marcus Thuram al 45′ su servizio delizioso di Mkhitaryan. Nella ripresa i ritmi calano e l’Inter frena, anche pensando alla sfida di Champions League di martedì contro la Real Sociedad, decisiva per il primo posto nel girone. Ma all’84’ c’è l’ultimo gol della partita: Payero si fa rubare palla da Lautaro, il quale dopo una rincorsa, realizza con un destro angolato che non lascia scampo a Silvestri. Per l’argentino in grande forma e sempre più uomo squadra è la rete numero 28 in quest’anno solare. Tra i più positivi del match, nonostante sia sempre stato poco utilizzato nell’undici titolare da Inzaghi si rivela il giovane tedesco Bisseck. Dotato di un fisico imponente, oltre a difendere con efficacia si rende partecipe di opportuni inserimenti fin dentro l’area avversaria.

L’Atalanta batte 3-2 il Milan in pieno recupero e spegne al meno per il momento, le speranze rossonere di rimanere attaccati alla corsa scudetto. Atalanta in vantaggio al 38′: Lookman effettua un gran tiro di destro che trova la deviazione di Tomori in porta. Al 48′ in pieno recupero, con un preciso colpo di testa, Giroud trova il pareggio. Al 55′ grande azione della Dea con l’ex De Ketelaere che la mette tesa in mezzo e Lookman chiude con un gran tiro sotto la traversa. All’80’: Pulisic crossa in mezzo e Jovic di sinistro batte Musso. È solo un breve momento di sollievo per il Milan, perché nei minuti di recupero la squadra di Pioli commette degli errori imperdonabili: prima c’è il doppio giallo a Calabria per un ingenuo fallo su Miranchuk, poi al 95′ l’Atalanta ritorna definitivamente in vantaggio: Miranchuk lancia bene bene per Muriel che di tacco batte ancora Maignan e con questa realizzazione, si chiude la partita. La fragilità della difesa è un grande problema di questa stagione del Milan, perché 18 gol subiti in 15 partite sono davvero troppi per una squadra che ambisce a lottare per il titolo. Da segnalare nell’Atalanta la prestazione di Scalvini giovane azzurro di Spalletti: riesce a riscattarsi dopo qualche partita sottotono e contro il Milan gioca una partita straordinaria per intensità difensiva e per personalità, quando si tratta di sganciarsi in avanti.

Roma e Fiorentina pareggiano 1-1. All’Olimpico nel primo tempo i giallorossi sbloccano subito il match con Lukaku (5′) che realizza di testa su su un delizioso cross d’esterno di Dybala. Poco dopo l’argentino spreca l’occasione per il raddoppio, poi al 20esimo deve uscire per l’ennesimo infortunio. Grande giocatore Dybala ma troppo fragile fisicamente. Senza l’argentino in campo, la Roma perde qualità e si abbassa nel tentativo di contenere gli assalti della Fiorentina. Entrato al posto di Dybala, anche Azmoun si infortuna e lascia il posto a El Shaarawy. La Viola aumenta il ritmo, fa girare bene il pallone e spinge nel tentativo di pareggiare l’incontro. Un sinistro di Bonaventura si stampa sulla traversa, poi i giallorossi restano in 10 per l’espulsione di Zalewski e la Fiorentina al (66′) con Martinez Quarta realizza con un bel colpo di di testa. A caccia del raddoppio, la squadra di Italiano attacca a testa bassa, con la Roma che si difende con tutti gli effettivi. Lukaku entra duro su Kouamè e l’arbitro lo espelle facendo infuriare Mourinho. I giallorossi rimangono in nove negli ultimi dieci minuti, dimostrano di saper soffrire e portano a casa il pareggio. Rui Patricio riesce a respingere tutti i tentativi d’assalto della Fiorentina alla quale si può rimproverare un po’ troppa frenesia in area di rigore.

Nel match che chiude la quindicesima giornata di Serie A, il Cagliari batte 2-1 in rimonta il Sassuolo. Una vittoria che vale doppio, perché conquistata contro una diretta concorrente che lotta per salvarsi. Quello che è incredibile di questa partita è che al 93′, la formazione di Ranieri stava perdendo per 1-0. Il Sassuolo parte forte e al 7’ realizza da calcio d’angolo, con il gran colpo di testa di Erlic. Nella ripresa le decisioni più importanti: Ranieri al 59′ inserisce Pavoletti e Luvumbo, che cambiano la partita. Pochi minuti dopo, Tressoldi, già ammonito, interviene malamente su Lapadula, rimedia il secondo giallo e lascia i suoi in dieci. Il Sassuolo pertanto é costretto a giocare in 10 per oltre mezz’ora. ln pieno recupero al 94′, Lapadula realizza dopo una mischia in area, calciando da distanza ravvicinata. Di seguito al 99′, a tempo praticamente scaduto, Pavoletti trova una clamorosa rovesciata che vale il definitivo 2-1. il Cagliari ha meritato la vittoria con un finale di grande temperamento. Probabilmente mister Ranieri riesce a motivare al meglio i suoi uomini e Pavoletti nei minuti finali è spesso decisivo.

Di seguito la classifica della15^ giornata del campionato di Serie A:

JUVENTUS-NAPOLI 1-0 VERONA-LAZIO 1-1 ATALANTA-MILAN 3-2

INTER-UDINESE 4-0 FROSINONE-TORINO 0-0 MONZA-GENOA 1-0

SALERNITANA-BOLOGNA 1-2 ROMA-FIORENTINA 1-1

EMPOLI-LECCE 1-1 CAGLIARI-SASSUOLO 2-

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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La Juve vince a Monza 2-1 in extremis e all’ultimo respiro. Nessuno era mai riuscito a portarsi via i tre punti in Brianza. Nella prima parte del match la Juve è ordinata e cerca di verticalizzare alla ricerca dei suoi attaccanti. La partita scorre senza grandi emozioni, poi l’arbitro al 10' concede un calcio di rigore  alla Juve per una trattenuta a Cambiaso. Di Gregorio para il rigore di Vlahovic e si ripete sulla seconda conclusione ravvicinata del serbo. Di Gregorio in grande forma al 12'  si deve però arrendere a un colpo di testa di Rabiot sugli sviluppi di un calcio d’angolo.  A quel punto il tema tattico della gara cambia. con il Monza che diventa più aggressivo e attacca con più uomini. Nel finale gli allenatori operano alcuni cambi: dentro Valentin Carboni, Kean e Locatelli, ed  escono Colpani, Chiesa e Cambiaso.. La partita si ravviva e nei minuti di recupero succede di tutto: Al 91' Valentin Carboni dalla trequarti effettua un tiro in area di sinistro, Mota Carvalho non tocca  il pallone,  che si infila in rete per il pari. La Juve però non molla e al  94' Rabiot dalla linea di fondo  crossa e sotto porta trova Gatti, la prima deviazione la liscia ma la palla gli resta lì e la calcia definitivamente in porta. Di certo Il gioco di Allegri non piacerà agli esteti del calcio, ma intanto la sua Juventus  dimostra di avere un grande carattere ed è in piena corsa per la conquista del titolo.

La Lazio supera 1-0 il Cagliari. I padroni di casa iniziano bene e dopo 8 minuti passano in vantaggio. Lazzari ruba palla a Hatzidiakos senza commettere fallo e serve l'accorrente Pedro, che inseritosi alla perfezione da dietro, batte Scuffet. La squadra di Ranieri  non riesce a reagire, sbanda più volte e al 27' resta in dieci per l'espulsione di Makoumbou, che  trattiene Guendouzi lanciato a rete. Nella ripresa il Cagliari prova a riequilibrare la partita ma trova difficoltà  a causa dell'inferiorità numerica. Al 12' Sarri perde Luis Alberto per un problema fisico e a uno spento Ciro Immobile subentra Isaksen. Nella ripresa si abbassano i ritmi, entrano anche Felipe Anderson e Castellanos e la manovra biancoceleste ne risente positivamente, perché la squadra crea diverse occasioni da gol. I biancocelesti però non riescono a chiudere  la partita e nel finale c’è un  brivido per i biancocelesti, perché sul colpo di testa di Pavoletti, Provedel salva il risultato.

 

Il Milan  batte 3-1 il Frosinone a San Siro. L'emergenza in difesa costringe Pioli a schierare come centrale Theo Hernandez al fianco di Tomori, con Florenzi sulla sinistra. Nel  primo tempo il Frosinone riesce ad essere pericoloso e  Maignan è decisivo su Cuni . Gol mangiato, gol subito: al 43' i rossoneri se ne vanno in contropiede con Chukwueze  e sul suo cross Jovic  al volo di controbalzo batte Turati. Nella ripresa al 50' Maignan lancia lungo e con precisione  Pulisic che  dopo aver saltato  due avversari, realizza con tempestività.  Al 74' il 3-0 del Milan: lancio di Theo Hernandez, sponda di Jovic e deviazione sotto porta di Tomori. A risultato acquisito, entra in campo Bennacer, che torna in campo dopo l'infortunio nella semifinale di Champions del 10 maggio, oltre sei mesi. Il Frosinone accorcia le distanze all'82' con la punizione tagliata  di Brescianini che attraversa tutta l'area ed entra in porta.

 

L'Inter supera 3-0 il Napoli al "Maradona", con una prova di grande solidità e sostanza. I nerazzurri  in maglia arancione. giocano una partita perfetta, sapendo soffrire e colpire al momento giusto. A inizio partita c’è stato l’infortunio per De Vrij, al suo posto si è adattato  come difensore centrale, Carlos Augusto. Al 44' l'Inter passa in vantaggio: la sponda di Dumfries è per Barella, con il centrocampista bravo a lasciar scorrere il pallone verso Calhanoglu, e  questi con un gran tiro dal limite, batte Meret. La ripresa parte sugli stessi ritmi dei primi 45' e le emozioni non mancano: il Napoli sbanda nelle retrovie  e l'Inter trova il raddoppio al 62’: Lautaro Martinez  dopo aver sviluppato  un’azione sulla sinistra, crossa basso  per Barella e questi sullo slancio  dopo essersi  liberato di Ostigard e Natan, batte Meret per lo 0-2.  All’84’ il terzo gol nerazzurro: Cuadrado completamente libero sulla destra crossa in mezzo e Thuram da due passi realizza.. I partenopei hanno disputato una buona partita e non meritavano un passivo così pesante. Tra i migliori del match si deve segnalare la prestazione  di  Sommer, autore di due/tre parate decisive, Barella un calciatore presente in ogni zona del campo e Politano del Napoli, in possesso di una grande corsa, che ha colpito una traversa. Ma è tutta l’Inter nel suo complesso che gioca ormai a memoria con un centrocampo di grande valore che impone il suo gioco agli avversari.

 

 Sassuolo–Roma 1-2 . I neroverdi di Dionisi partono ordinati ma è la Roma a fare la partita. Consigli per ben due volte riesce ad opporsi  a Dybala,  poi al 26’ gli emiliani inaspettatamente vanno in vantaggio:  il tiro sbagliato di Berardi  diventa un assist per Matheus Enrique,  che  sul secondo palo, appoggia facile in rete. Al 62’ Boloca entra con il piede a martello sullo stinco di Paredes  e viene giustamente espulso. Mourinho  opera  alcuni cambi e nel giro di sei minuti ribalta la partita. il rigore lo ottiene Kristensen, steso da Erlic, e Dybala lo trasforma al 76'. Kristensen, subentrato nell'intervallo con Azmoun, è l'uomo della vittoria: all'83' un suo tiro senza pretese è reso imparabile dalla deviazione di  Tressoldi che beffa Consigli. Il Sassuolo è stato  sfortunato  negli episodi, ma la vittoria  della Roma è legittima. - Nel dopopartita Mourinho conferma la sua caratteristica di originale  personaggio mediatico, dal momento che ha voluto rispondere solo in portoghese  alle domande di stampa e tv. 

 

ll Torino batte l’Atalanta per 3-0 all'Olimpico-Grande Torino.Il primo tempo è combattuto e un po’ nervoso (3 ammoniti) I granata si portano in vantaggio al 22’. L’azione si sviluppa sulla sinistra, Vlasic mette in mezzo per l’attaccante granata il quale a due passi dalla porta si gira e batte Musso. L’Atalanta sfiora il pari con De Ketelaere. Nella ripresa i nerazzurri provano a costruire il gioco ma è il Torino che raddoppia.. A seguito di un contatto tra Scalvini e Buongiorno in area al 54' viene concesso agli uomini di Juric un calcio di rigore, dopo un  consulto al Var,. A batterlo dal dischetto si presenta Sanabria, che batte Musso. l’Atalanta si lancia in attacco  ma non riesce a trovare il gol che aprirebbe la gara. In pieno recupero è ancora il Toro a realizzare: da una incursione di Vlasic che riesce a  trovare  Zapata. Questi stoppa la palla in area e di destro supera ancora Musso per il 3-0 finale. Zapata è stato il grande protagonista della serata. Ha vinto ogni singolo duello contro gli avversari, è riuscito ad alzare il baricentro del Torino, ha dialogato con i compagni e segnato due reti. E’ stato il modo migliore per farsi rimpiangere dalla sua ex squadra.

 

Nelle altre partite della 14a giornata di Serie A:  finisce in parità la gara tra Genoa e Empoli. Pari a Lecce con il Bologna che difende il gol di vantaggio, poi al 97  l’arbitro fischia un calcio di rigore per il Lecce guadagnato dal portiere Falcone, in attacco alla ricerca del gol del pareggio. Rigore realizzato da Piccoli al 100′. Fiorentina travolgente al Franchi per 3-0 contro la Salernitana. In vantaggio già dopo sei minuti con il rigore trasformato da Beltran, la Fiorentina annienta gli avversari con l’eccellente raddoppio di Sottil con un tiro a giro al diciottesimo. Bonaventura al 56esimo da pochi realizza il  definitivo 3-0. E’ un 3-3 spettacolo la gara tra Udinese e Verona. I padroni di casa, si erano portati in vantaggio sul 2-0 dopo mezzora con i gol segnati da Kabasele e di Lucca. Il rigore trasformato da Djuric prima dell’intervallo riapre la partita e nella ripresa  arriva il pareggio del Verona con un gol bellissimo di Ngonge. Lucca porta nuovamente in vantaggio i friulani ma Thomas Henry trova  la forza di pareggiare  all’ultimo secondo del match.

 

Di seguito i risultati della 14^ giornata del campionato di Serie A:

MONZA-JUVENTUS 1-2     GENOA-EMPOLI 1-1    NAPOLI-INTER 0-3   TORINO-ATALANTA 3-0

LAZIO-CAGLIARI 1-0        MILAN-FROSINONE 3-1    LECCE-BOLOGNA 1-1

FIORENTINA-SALERNITANA 3-0    UDINESE-VERONA 3-3  SASSUOLO-ROMA 1-2

 

 

La tredicesima giornata di Serie A si è aperta con la vittoria in rimonta all’Arechi della Salernitana sulla Lazio. Gli ospiti passano in vantaggio al 41’: Gyomber dopo essersi fatto scavalcare dal pallone trattiene  in area Immobile e provoca il rigore. E’ lo stesso Ciro che lo realizza con un destro a incrociare spiazzando Costil. La squadra di Inzaghi reagisce nella ripresa e al 55′  trova il pareggio. Kastanos allarga sulla destra per Mazzocchi che  crossa e Candreva colpisce con una torsione di testa. Provedel  respinge non in modo perfetto e Kastanos è lesto a ribadire la palla in rete. A decidere la sfida è il classico gol dell’ex. Candreva realizza  il gol decisivo  al 66′ ed è un eurogol. Punizione dai trenta metri, Kastanos di tacco tocca per Candreva che dopo essersi  sistemato la sfera, fa partire un bolide centrale ma potentissimo che trafigge Provedel. La palla cambia direzione e prende una traiettoria che spiazza il suo portiere, che dimostra di essere in una di quelle giornate no. Da parte della Salernitana è un uno-due micidiale perchè in undici minuti è riuscita nell’intento di ribaltare il match   La Salernitana ritorna a sorridere perché i tre punti le mancavano dal 27 maggio 2022 dalla sfida con l’Udinese.

A Bergamo il Napoli  si impone per 2-1 contro l’Atalanta. Comincia con una vittoria la seconda avventura di Walter Mazzarri al Napoli che recentemente ha sostituito il francese Garcia. Il Napoli  inizia bene l’incontro, fronteggia  l’Atalanta e riparte in contropiede. Al 34′ Rahmani di testa batte Carnesecchi, ma il Var annulla la rete perché il difensore del Napoli è in posizione di fuorigioco sul cross di Raspadori. La più brutta notizia della serata si ha al 36′ quando Olivera si fa male da solo  al ginocchio. L’uruguaiano esce in barella e in lacrime con le mani sul volto. La rete del vantaggio arriva poco dopo al 44′ con Kvaratskhelia  che realizza  di testa su cross di Di Lorenzo  e batte Carnesecchi.  Nel secondo tempo  si assiste ad un’Atalanta molto più determinata che  pareggia al 53′:su cross di Hateboer, Lookman  di testa batte Gollini per l’1-1. Al 65′ c’è il ritorno in campo di Osimhen, a diverse giornate dall’infortunio e il bomber contribuisce immediatamente alla vittoria della sua squadra. Al 79′ c’è  un rinvio sbagliato di Carnesecchi, la palla arriva ad Osimhen che in spaccata serve Elmas che tutto solo realizza.  La squadra campione d’Italia riparte con una vittoria sofferta ma cinica e ottiene il vantaggio, proprio nel momento di maggior pressione dell’Atalanta.

Il Milan ritrova il successo  e batte la Fiorentina per 1-0. I rossoneri vanno a rete nel recupero del primo tempo: Parisi colpisce  in area Hernandez ed è calcio di rigore, dal dischetto lo stesso  francese tira e spiazza Carnesecchi. Nella ripresa i viola spingono alla ricerca del pari  ma i suoi attaccanti sono privi di precisione. Al 75′ i rossoneri hanno la grande occasione con Theo Hernandez che serve Jovic in area, ma l’attaccante tutto solo davanti a Terracciano non gli riesce meglio che tirargli addosso.  Al minuto 83’ Pioli toglie Jovic ed inserisce Camarda, 15 anni ed 8 mesi,  e questi diventa  il più giovane calciatore nella storia della Serie A. Il baby calciatore  purtroppo ha pochissimo spazio per mettersi in mostra, perché negli ultimi minuti la Fiorentina esercita un pressante forcing alla ricerca del pareggio. Ma è significativo il fatto che a volte può rendere più un giovanissimo di un supposto campione. Al 96′ i viola vanno molto vicino al gol su una conclusione da distanza ravvicinata di Mandragora, ma Maignan è strepitoso  nel suo tentativo e  riesce respingere di faccia sulla linea di porta. A volte serve anche la buona sorte per vincere le partite.  Per Pioli  si tratta di un successo preziosissimo, in attesa della decisiva sfida di martedì contro il Borussia Dortmund.

Il confronto di vertice Juventus-Inter  finisce 1-1. al termine di una partita intensa nel primo tempo e di pochi sussulti nella ripresa. All’Allianz Stadium  al 27′ del primo tempo passa la Juve:  Chiesa dopo aver ricevuto il passaggio da Vlahovich  rimette  il pallone in mezzo e il serbo che segue l’azione  conclude  di piatto in rete. Il vantaggio dura molto poco perché soltanto sei minuti dopo al  33′  ci pensa l’affiatata coppia nerazzurra Thuram-Lautaro a rimettere tutto in equilibrio: Il francese se ne va sulla fascia, dribbla Bremer e crossa per Martinez che è abile ad anticipare Gatti  e di destro batte Szczesny. Nel corso della gara l’Inter dimostra di pressare maggiormente i bianconeri, ma la fase difensiva della Juve si conferma molto efficace. Nel secondo tempo prevale la voglia di non rischiare. ed  entrambe le squadre dimostrano di accontentarsi del pareggio. Lautaro è sempre più simbolo della sua squadra e lo dimostrano i dati: con quello alla Juve sono 13 gol realizzati in 13 partite di campionato  e nell’anno solare 2023 sono 27 reti in Serie A.  Thuram il suo partner nell’attacco nell’Inter, arrivato solo questa estate. si è integrato in fretta, è ormai arrivato a sei assist e dimostra di essere sempre più pedina fondamentale nella formazione milanese. Tra i due attaccanti nerazzurri c’è  perfetta sintonia di affiatamento  e di gioco e ne beneficia tutta la squadra.

All’Olimpico la Roma  sconfigge l’Udinese per 3-1. ll primo tempo è di grande sofferenza per i friulani che hanno difficoltà a contenere il forcing dei giallorossi. I padroni di casa passano in vantaggio al 20′: Dybala batte un calcio di punizione e  il difensore Mancini con un grande colpo di testa realizza. Nella ripresa i friulani  esercitano una forte pressione  e il pareggio  arriva al 57: il cross di Payero trova sul secondo palo Thauvin, che  insacca di testa. Proprio quando l’Udinese sta per prendere il sopravvento sull’avversario, ecco  che si sviluppa un contropiede perfetto sull’asse Bove-Lukaku. Il belga con un perfetto assist serve l’accorrente  Dybala, che all’80’ trafigge il portiere Silvestri. A chiudere la partita è una ripartenza micidiale della Roma: Lukaku  passa a  Bove che è bravo a ritornare  la sfera  a Stephan El Shaaraw e questi  con un gran tiro a giro, sigilla il risultato finale.

Partita spettacolare con sette reti totali al Castellani, con il Sassuolo che torna al successo grazie al  rocambolesco 4-3 sul campo dell’Empoli. Il gol partita in pieno recupero è  realizzato da Berardi, che già prima aveva trasformato un rigore. Per gli emiliani a segno  anche  Pinamonti ed Henrique. I gol di Caputo Fazzini e Kovalenko non  evitano la sconfitta ai toscani.  Sale in classifica il Frosinone grazie al 2-stavolta ai danni del Genoa, Suolè porta in vantaggio i padroni di casa, Malinovskyi pareggia ma decide Monterisi nel finale della partita.  Nei posticipi del lunedì partita ricca di gol a Verona con il Lecce che si porta per due volte in vantaggio, ma la squadra di Baroni riesce a raggiungere il pari. 1-1 tra Cagliari e Monza: con padroni di casa avanti con Dossena e la  replica brianzola con Maric. Nell’ultimo match il Bologna batte il Torino e si porta in piena zona Europa.

Questi i risultati della 13^ giornata del campionato di Serie A:

SALERNITANA-LAZIO 2-1  ATALANTA-NAPOLI 1-2   MILAN-FIORENTINA 1-0

CAGLIARI-MONZA 1-1 JUVENTUS-INTER 1-1  VERONA-LECCE 2-2

EMPOLI-SASSUOLO 3-4   FROSINONE-GENOA 2-1  ROMA-UDINESE 3-1 

BOLOGNA-TORINO 2-0

 

 

 

 
La dodicesima giornata di Serie A si apre al Mapei Stadium   con un divertente pareggio 2-2 tra Sassuolo e Salernitana. E' stata una partita dai due volti con gli ospiti che, si aggiudicano grazie al pressing alto, la prima frazione di gioco. Nella ripresa Dionisi fa alcuni cambi e raggiunge il meritato pareggio che può stare stretto agli emiliani. Al contrario i campani allenati da Pippo Inzaghi dimostrano un evidente calo fisico e mantengono il pareggio grazie al portiere Ochoa, protagonista di una serie di parate spettacolari. La Salernitana va in vantaggio di due reti grazie a Ikwuemesi (5') e Dia, ma Thorstvedt tra la fine del primo tempo (36') e l'inizio ripresa (52') realizza la doppietta che evita il ko agli uomini di Dionisi. Ochoa è stato senza dubbio un portiere determinante, che ha dimostrato in diverse occasioni le sue doti acrobatiche. Sfuma la prima vittoria per la formazione di Pippo Inzaghi, che si porta a 5 punti. I neroverdi, invece, salgono in posizione più tranquilla, a quota 12.

La Juventus supera 2-1 il Cagliari in casa propria, all'Allianz Stadium. Il primo tempo è giocato a ritmi piacevoli senza esserci nessuna vera occasione da gol. Il match si accende al 60' con la squadra di Allegri che sblocca per prima il risultato. Bremer è abile a sfruttare una palla inattiva e realizza con un grande colpo di testa sul palo opposto dove non può arrivare Scuffet. Dieci minuti più tardi arriva il raddoppio: a seguito di un corner dalla destra di Kostic, Rugani è pronto, prima a colpire la traversa e poi a ribadire con il petto in rete. La gara sembra chiusa ma il Cagliari ritorna in partita e la riapre al 75': sul corner di Jankto, Dossena si innalza e di testa realizza per il 2-1. Lo stesso difensore centrale del Cagliari con lo stesso sistema sfiora il pareggio più tardi, ma Szczesny e il palo gli negano la gioia del gol. Con questa vittoria, la formazione di Massimiliano Allegri è sempre più concentrata nella corsa scudetto ed ha il grosso vantaggio di lavorare tutta la settimana per questo obiettivo.

Lecce- Milan 2-2. I rossoneri in vantaggio di due reti, si fanno rimontare dai salentini. Pioli, dopo soli 9' perde Leao, che è costretto a lasciare il campo per un problema muscolare. Gara dai due volti quella del Via del Mare, con i rossoneri padroni del campo nel primo tempo e i salentini protagonisti nel secondo. Al 28  è Giroud a sbloccare il match con un colpo di petto su cross teso di Theo Hernandez. Passano 7' e Reijnders  realizza al termine di una grande azione. Al 38' l'olandese potrebbe raddoppiare, ma colpisce il palo. Prima della fine del primo tempo, Maignan compie una grande parata su Banda. Nella ripresa il Milan controlla al meglio la partita e va vicino al terzo gol in un paio d'occasioni, ma  poi accade l'imprevedibile. Al 66' il neo-entrato  Sansone accorcia  di testa, poi al 70' lo stesso attaccante serve l'assist a Banda che realizza,   L'ex Bologna in grande forma, colpisce anche un clamoroso palo all'84'. Al 94' Giroud protesta e viene espulso dall'arbitro Abisso. Al 96' Piccoli si gira e calcia improvvisamente dalla distanza beffando Maignan sul primo palo. Sarebbe il 3-2 del Lecce ma il Var richiama l'arbitro e la rete viene annullata per un pestone su Thiaw dello stesso attaccante giallorosso.

Al Maradona, l'Empoli batte il Napoli 1 a 0. Garcia mette in campo la sua squadra con un ampio turnover dopo le fatiche di Champions. I Partenopei iniziano bene nel primo tempo, creano parecchie occasioni per segnare, grazie alle incursioni sulle fasce di Elmas e Politano, ma non riescono a passare. Il Napoli rientra nello spogliatoio sullo 0-0 dimostrandosi poco incisivo. Nel secondo tempo neanche l'ingresso di Kvaratskhelia (inizialmente tenuto a riposo) riesce ad abbattere il muro alzato dalla difesa toscana e e da un super Berisha. Pur dominando sul piano del possesso e delle conclusioni, i campioni d'Italia non dimostrano di avere quella lucidità necessaria sotto porta. Il portiere dei toscani è super al 79' sul potente sinistro di Kvaratskhelia e soprattutto all'89' ancora su Kvara. Con il passare dei minuti la squadra di Andreazzoli inizia a spingersi in avanti e a diventare pericolosa. Quando il match sta per volgere al termine, in pieno recupero al 91', arriva la doccia gelata al "Maradona": gran discesa di Ebuehi sulla destra, palla all'indietro per Kovalenko che si inventa una conclusione stupenda, che beffa Gollini. Il Napoli va alla sosta travolto dai fischi del "Maradona" con Garcia ad un passo dall'esonero.

Dopo tre sconfitte consecutive torna alla vittoria la Fiorentina che batte 2-1 il Bologna al Franchi al termine di una partita intensissima.  Parte meglio la Fiorentina, che pressa alto e attacca nella metà campo avversaria. I toscani passano in vantaggio al 17’ con Bonaventura che realizza un gol capolavoro. Il centrocampista pescato da Nzola in area, si gira su sé stesso e infila il pallone sotto l'incrocio. Il Bologna ha una grandissima reazione e pareggia il risultato con Zirkzee al 33’ minuto su calcio di rigore dopo un check al var. Nel finale di primo tempo c'è anche un goal annullato agli uomini di Thiago Motta ad Orsolini per fuorigioco. Nel secondo tempo i viola segnano subito con Nico Gonzalez su calcio di rigore, per una ingenuità di Kristiansens che trattiene un avversario in area di rigore.  il Bologna non si da per vinto, va alla ricerca del pareggio ma inutilmente. La Fiorentina ha una ulteriore conferma del valore di Bonaventura, calciatore di esperienza e qualità, soprattutto quando è supportato da una condizione fisica ottimale.

L’Inter batte il Frosinone 2 a 0 a San Siro. La squadra di Di Francesco gioca bene ed è ben disposta in campo. I nerazzurri trovano difficoltà nel passare in vantaggio e hanno bisogno al 46', di un'autentica magia di Dimarco, che dopo aver visto Turati fuori dai pali, lo sorprende con un pallonetto perfetto da centrocampo (circa 56 metri). E' probabilmente il gol più bello del campionato fino a questo momento. A inizio ripresa arriva il raddoppio dell’inter: Thuram entra in area, dribbla Marchizza e poi viene steso da Monterisi. L'arbitro Dionisi non ha dubbi e indica il dischetto. Calhanoglu spiazza Turati e si conferma infallibile come rigorista. Il Frosinone non si arrende e colpisce un palo con Cheddira a dimostrazione di essere una squadra di carattere. L' eurogol di Federico Dimarco è un gesto tecnico di alta scuola e vale da solo il prezzo del biglietto. L'esterno sinistro dell'Inter, un prodotto del florido vivaio nerazzurro è ormai considerato uno dei top d'Europa nel suo ruolo. Deve essere un esempio per i tanti giovani che crescono in Italia, le capacità prima o poi vengono fuori- 

Roma e Lazio pareggiano 0 a 0 nel derby capitolino. E' stata una brutta partita che ha regalato poche emozioni agli spettatori, caratterizzata da falli che hanno interessato entrambe le squadre. Nella prima frazione di gioco, le emozioni più forti: Luis Alberto colpisce la traversa, poi c'è un gol annullato a Cristante. Le squadre si sono praticamente annullate a vicenda, dando l’impressione di non voler rischiare e di preferire il pareggio piuttosto che rischiare la sconfitta.
Gli spettatori a fine match non hanno gradito l'atteggiamento rinunciatario di entrambe le squadre.

il Genoa batte un Verona sempre più in crisi, che dopo le due vittorie consecutive nelle prime giornate non è più riuscita a ripetersi. Per questa ragione la panchina del tecnico scaligero Baroni vacilla sempre più.

Questi i risultati della 12^ giornata di calcio di Serie A

SASSUOLO-SALERNITANA 2-2 GENOA-VERONA 1-0 LECCE-MILAN 2-2

JUVENTUS-CAGLIARI 2-1 MONZA-TORINO 1-1 NAPOLI-EMPOLI 0-1

FIORENTINA-BOLOGNA 2-1 UDINESE-ATALANTA 1-1 LAZIO-ROMA 0-0

INTER-FROSINONE 2-0

 

 

 

 

 

 


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L’11a giornata di Serie A si apre  con la vittoria  del Bologna  che sconfigge  la Lazio per  1-0. I biancoazzurri  partono forte sul piano del palleggio e dell'intensità ed hanno le migliori occasioni  sui piedi di Castellanos e Luis Alberto.  Le azioni dei biancoazzurri  però mancano  di precisione negli ultimi 30 metri.  Ad inizio ripresa al 47' i rossoblù passano in vantaggio. Saelemaekers trova in orizzontale Zirkzee, il quale con un tocco delicato pesca Ferguson nel cuore dell'area che batte Provedel di destro all'altezza del dischetto.  Dopo il gol la partita si accende e si innervosisce, Sarri decide di far entrare  Immobile e Zaccagni  per dare maggior spinta al suo attacco. La Lazio invece nella ripresa cala di ritmo e non riesce più ad essere determinante nell'area di rigore avversaria. Il Bologna è la vera rivelazione di questo avvio di campionato e l'attuale è il  migliore degli ultimi 21 anni.  La Lazio prosegue nella sua alternanza di risultati che non le consente di emergere  nelle posizioni di vertice.

L’Inter  vince 2-1  al Gewiss Stadium contro l’Atalanta al termine di una partita combattuta fino alla fine.  Sotto una pioggia battente i nerazzurri  ottengono tre punti pesanti sul campo di una squadra imbattuta che non aveva ancora subito gol. A  seguito di  un contrasto aereo Pavard si fa male  al ginocchio ed è costretto ad uscire. Il suo sostituto Darmian è subito protagonista perché Calhanoglu lo lancia in profondità,  l’esterno  anticipa il portiere Musso che in uscita lo atterra.  Calhanoglu  al 39’  dal  dischetto realizza. La capolista non si ferma e il secondo tempo vede gli ospiti più propositivi.  Lautaro  dopo essersi visto annullare un gol per fuorigioco, segna  al 57’  da posizione  defilata con un gran tiro a giro di  destro sul secondo palo. La reazione bergamasca è immediata: Lookman ruba palla a un ingenuo Dimarco e serve Scamacca che al 60’  tutto solo accorcia le distanze. Nel finale  i bergamaschi  sfiorano anche il pareggio, con il portiere dell’Inter Sommer che è decisivo in alcune parate. L’Inter  resiste e porta  a casa un successo importante (il  quinto su cinque gare in trasferta)  al cospetto di una Atalanta, che nonostante la sconfitta non  ha demeritato .

Il Milan perde clamorosamente a S. Siro 0-1 contro l'Udinese, al  suo primo successo stagionale in campionato. A decidere il match un calcio di rigore calciato da Roberto Pereyra, al 63'  concesso per un ingenuo pestone di Adli sul piede di Ebosele.  Grande merito  dell'Udinese è stato quello  di annullare  la fase offensiva della squadra di Pioli e poi  ripartire  per  sfiorare più volte il vantaggio.  La nuova Udinese di Cioffi  ha disputato  una partita ordinata, attenta e ha meritato la vittoria. Il Milan è apparso senza idee ed  energie, incapace di reagire dopo lo svantaggio, ed ha continuato a recitare un copione lento e prevedibile, fatto di cross improbabili dalla trequarti sempre preda  dei centrali dell’Udinese. Soltanto nel finale di gara il Milan prova a cercare la rete del pareggio, ma il portiere Silvestri in grande forma, le nega la gioia del gol in almeno tre occasioni. I rossoneri sono reduci da un periodo negativo  con un solo punto nelle ultime tre giornate. Pioli appare sfiduciato dalla squadra e la società intende richiamare Ibrahimovich non si sa con quali mansioni. Forse per affiancarlo?

Il  Napoli passa 2-0 all'Arechi contro una Salernitana sempre più in crisi.  Ancora senza Osimhen, Garcia conferma Raspadori al centro dell'attacco. All'Arechi  fin dalle prime  battute  i campioni d'Italia dimostrano determinazione e creano due occasioni da gol in dieci minuti con Kvaratskhelia e Raspadori. Gli attaccanti di Garcia  sono veloci nello scambiare palla e sfruttano con continuità le sovrapposizioni sulla fasce di Olivera e Di Lorenzo. Al 13' c’è  il vantaggio  del Napoli. La difesa della Salernitana nel suo possesso palla tarda a  ripartire e ciò consente a Lobotka di contrastare l'avversario con efficacia. Lo slovacco serve Raspadori, liberatosi sulla destra,  che realizza  con un  gran tiro in diagonale.  Nella ripresa i padroni di casa provano a reagire, ma è il Napoli  all’82' a trovare il raddoppio, dopo  aver sfiorato  due volte il gol. Elmas si libera sulla sinistra, entra in area di rigore e conclude con un destro a giro che trafigge Ochoa. La Salernitana dopo questa sconfitta  resta in fondo alla classifica, ma per Filippo Inzaghi,  arrivano delle indicazioni positive  relative all'atteggiamento  mentale della sua squadra.  Il Napoli sta assimilando sempre più i nuovi schemi di Garcia e  si conferma  in ripresa  nel proseguire  la  sua rincorsa in classifica.

La Juventus vince al Franchi contro la Fiorentina per 1-0 e raggiunge il secondo posto in solitaria a due punti dall’Inter capolista. L’inizio della partita vede il lungo applauso dello stadio viola con le due formazioni abbracciate a centrocampo per sostenere la Toscana in questo momento di difficoltà.  La Juventus  passa in vantaggio al primo  e unico tiro in porta del primo tempo. Al   9’ Kostic   dribbla alcuni avversari sulla fascia sinistra e crossa rasoterra all'interno dell'area viola. Martinez non riesce ad intervenire, così il tocco di Miretti è determinante per realizzare.  La Fiorentina   reagisce  ed è abile fino all’area di rigore, ma si imbatte contro la coriacea difesa juventina.  I toscani avrebbero meritato il pareggio,  ma non sempre nel calcio vince chi gioca meglio.  E’ stata una Juve poco tonica,  ma  cinica e con una grande organizzazione difensiva. Anche così si vincono i campionati.

Nelle gare della domenica colpo esterno del Monza che va a vincere a Verona grazie a una doppietta di Colombo e a una rete di Caldirola. Per Baroni c'è aria di esonero dopo due punti conquistati nelle ultime nove gare. Il Cagliari continua nella sua striscia di risultati positivi e batte di misura il Genoa, ancora una volta grazie alla grande esperienza del proprio allenatore Claudio Ranieri che effettua delle giuste sostituzioni e cambia volto alla partita. Il Frosinone dà spettacolo nel secondo tempo e anche se rischia nel finale, batte 2-1 l'Empoli grazie a due bellissimi gol. L’undicesima giornata di Serie A si chiude con il 2-1 del Torino al Sassuolo. Granata subito in vantaggio al 5' con Sanabria, ma al 18' Thorstvedt pareggia su assist di Berardi. A decidere la sfida è  Vlasic  che segna a metà ripresa e regala i tre punti e la seconda vittoria consecutiva a Juric. 

Di seguito  i risultati della 11^ giornata di  campionato

BOLOGNA-LAZIO 1-0  SALERNITANA-NAPOLI 0-2   ATALANTA-INTER 1-2

MILAN-UDINESE 0-1  VERONA-MONZA 1-3     CAGLIARI-GENOA 2-1

ROMA-LECCE 2-1  FIORENTINA-JUVENTUS 0-1 

FROSINONE-EMPOLI  2-1 TORINO-SASSUOLO 2-1

 

 

 

      

La 10a giornata di Serie A si è aperta venerdì con la vittoria di misura del Genoa sulla Salernitana, con quest’ultima squadra ancora a secco di vittorie nonostante da poco sia subentrato nella sua panchina Filippo Inzaghi.

L'Inter  sconfigge 1-0 la Roma dopo aver dominato gli avversari  nel gioco e nelle occasioni create. I nerazzurri partono forte e si procurano subito tre grandi occasioni nel primo quarto d’ora, tra le quali  una traversa di Cahlanoglu. I giallorossi soffrono le assenze  di alcuni titolari, faticano a palleggiare,  così ricorrono spesso ai lanci lunghi per Lukaku sotto l'occhio attento di Mourinho,  seduto  in tribuna stampa. Nei secondi quarantacinque minuti al 65'si registra l’unica  vera occasione della Roma di tutta la partita: cross dalla sinistra, testa di Cristante e super-parata di Sommer. Il gol vittoria  arriva all'80' e lo realizza Thuram  dopo un perfetto cross rasoterra di Dimarco.  La Roma non riesce a  reagire, anzi è  l’Inter ad andare vicina al raddoppio con la traversa colpita da Carlos Augusto. Termina l’incontro con la vittoria meritata dei nerazzurri  che consente loro di rimanere da soli in testa alla classifica.  Nello sport come nella vita non tutti i mali vengono per nuocere, perché Marcus Thuram, l’attaccante che è arrivato quest’anno in nerazzurro  al posto di Lukaku, (già al quarto gol in campionato), sta rendendo meglio del predecessore. Tutti possono decidere di cambiare squadra, ma che necessità aveva Lukaku di nascondere la verità ai dirigenti nerazzurri che lo stavano trattando e ai suoi compagni? Il belga a San Siro nel match contro la sua ex squadra, ha trovato un ambiente ostile, tutti pronti a fischiarlo a ogni tocco palla.

La Juventus batte 1-0 il Verona al 97'  e torna a sorridere. Sembrava una serata no per i bianconeri, che si erano visti annullare due gol dal Var entrambi a Moise Kean: uno per fuorigioco e uno per un fallo su Marco Faraoni in avvio di azione. Dopo un primo tempo inconcludente, la Juve domina la seconda frazione di gioco, creando tante occasioni da rete con gli ingressi in campo di Cambiaso, Chiesa e  Milik . Quando l’incontro sta per volgere al termine,  il Verona si distende e   in pieno recupero sfiora il vantaggio con un sinistro al volo di Bonazzoli che Szczesny riesce a  respingere. Al 97' la Juventus trova il gol all'ultima azione di gioco: cross da destra, con Milik che salta di testa e colpisce il palo, il portiere Montipò riesce a respingere e Cambiaso  è lesto  a  ribadire il pallone  in rete.  La Juve ha meritato la vittoria  arrivata all'ultimo respiro e Kean ha confermato di essere il più in forma degli attaccanti bianconeri. Il centravanti polacco  Milik con la sua fisicità si è rivelato determinante negli sviluppi dell’azione finale.

Sassuolo e Bologna pareggiano 1-1 il derby emiliano al Mapei Stadium. In avvio dopo tre soli minuti,  il Bologna trova il gol  del vantaggio con Zirkzee  il quale dopo aver ricevuto palla  da un lancio di Aebischer dribbla con facilità il portiere Consigli e  appoggia a porta vuota. Al 44' arriva il pareggio del Sassuolo;  Viña crossa dalla sinistra e  la palla  viene raccolta da Toljan che  serve un liberissimo Boloca. Questi  con una grandissima conclusione dai venti metri non lascia scampo al portiere  Skorupski. Nella   ripresa  il portiere del Bologna salva  la sua squadra con due importanti interventi su Berardi e Volpato, ma nel finale anche i rossoblù rischiano di vincerla con due occasioni nitide capitate sui piedi di Orsolini e Zirkzee. E’ stato un pareggio giusto tra due squadre che non hanno saputo superarsi.  Joshua Zirkzee  attaccante olandese del Bologna un misto tra potenza, eleganza e tecnica è stato il vero protagonista dell’incontro.

Termina in parità 2-2  il  big match tra Napoli e Milan ricco di colpi di scena.  Le due squadre  hanno dominato  per un tempo a testa: i rossoneri nei primi quarantacinque minuti  e nella  ripresa  si è assistito alla rimonta partenopea.  Al 22'  Pulisic   crossa  in area avversaria e trova Giroud   che con preciso colpo di testa batte il portiere Meret.  Al 31' Calabria effettua un  altro traversone dalla corsia destra e sempre  Giroud    ancora di testa conclude con successo in porta. Garcia  dopo l’intervallo stravolge  il suo Napoli e lo rende  più offensivo con l’inserimento  di Olivera, Østigård e Simeone.  Al quinto minuto Politano  dopo aver saltato  Pellegrino col sombrero e Theo col dribbling, infila Maignan con un potente tiro a  giro. Al 63'  il meritato pareggio partenopeo.  Romero stende Zielinski al limite dell'area e direttamente su  punizione Raspadori dai venti metri  con un gran tiro, trova l'angolo che sorprende Maignan. Nel finale con il Napoli  rimasto in dieci uomini per l’espulsione di Natan, ci sono occasioni per entrambe le squadre con  Calabria e Kvara.  Il fischio finale sancisce il pareggio ed è giusto così. Il Milan ha sprecato l’occasione di vincere l’incontro, il Napoli ha dimostrato grande capacità di reazione.

La Lazio  supera  la Fiorentina  per 1-0 all'Olimpico al 95', grazie al calcio di rigore realizzato da Ciro Immobile, la 199ª rete della sua carriera in biancoceleste. Nella prima frazione sono i viola a fare la partita e a rendersi pericolosi con l'attaccante argentino Lucas Beltran, che prima  realizza il gol  che viene annullato per un controllo di mano, poi colpisce il palo con un colpo di testa. Nella ripresa  giocano meglio i biancocelesti che sprecano due ottime occasioni con Felipe Anderson. Quando la partita volge al termine, Milenkovic  istintivamente colpisce di mano in area e  l'arbitro concede il rigore. Dal dischetto Immobile, che era entrato da poco dalla panchina, spiazza Terracciano e regala la vittoria alla sua Lazio E’ stato un match dove le due squadre si sono esibite in maniera aggressiva e veloce, anche se ci sono  stati pochi tiri in porta.

Alla Domus Arena, Cagliari-Frosinone 3-2 ha offerto emozioni forti con un finale a sorpresa.  Gli ospiti si erano portati in vantaggio di due gol all’intervallo con la doppietta di Soule, poi  in avvio di ripresa addirittura realizzavano  il terzo gol con Brescianini. Sembrava finita, con i sardi molto sfortunati  con pali, traverse, salvataggi sulla linea, un rigore sbagliato e uno tolto dal Var. Poi il Cagliari nel giro di quattro minuti ha riaperto i discorsi con i gol di Oristanio e Makoumbou tra il 72esimo e il 76esimo. Al  termine del tempo regolamentare  i ciociari, erano ancora  in vantaggio, ma  nel recupero c’è stata l’incredibile doppietta di Leonardo Pavoletti, in rete al 94esimo e al 96esimo.  Leonardo Pavoletti, 35 anni il 26 novembre, l’autore degli ultimi due gol  è l’anima del Cagliari e autore di rimonte pazzesche. Il  12 giugno scorso contro il Bari  si giocava la finalissima playoff per la A e ai pugliesi bastava un pari per tornare nella massima serie. Era già pronta la festa nella città di San Nicola, fino a quando  è entrato Pavoletti al minuto 89 che ha segnato l’1-0 al 94’ guidando il Cagliari al ritorno in Serie A.

Scamacca  trascina l’Atalanta in casa dell'Empoli che vince per 3 a 0 nell'altro posticipo. L'ex West Ham segna due gol, uno per tempo, il primo addirittura di tacco e serve l'assist per il terzo di Koopmeiners, mentre due legni gli negano altri due gol.

Di seguito i risultati della 10a giornata di Serie A:

GENOA-SALERNITANA 1-0     SASSUOLO-BOLOGNA 1-1    LECCE-TORINO 0-1

JUVENTUS-VERONA 1-0     CAGLIARI-FROSINONE 4-3   MONZA-UDINESE 1-1

INTER-ROMA 1-0   NAPOLI-MILAN 2-2   EMPOLI-ATALANTA 0-3

LAZIO-FIORENTINA 1-0

 

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