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L’Inter nel primo match a San Siro da campioni d’Italia, batte il Torino 2 a 0. Dopo un primo tempo senza particolari emozioni, a cambiare una partita molto equilibrata è Tameze, che stende da dietro Mkhitaryan ad inizio ripresa con un fallo da ultimo uomo. L’arbitro (ieri in campo c’era una terna arbitrale tutta al femminile) prima lo ammonisce, ma poi, richiamato al monitor, estrae il cartellino rosso. In dieci l’undici di Juric viene punito due volte in tre minuti da Hakan Calhanoglu: Il turco al 56′, grazie ad un passaggio da Mkhitaryan si ritrova in un’ottima posizione per effettuare un tiro al volo di sinistro che non lascia speranze a Milinkovic-Savic. Più tardi al 59′ lo stesso Calhanoglu raddoppia implacabile su rigore concesso per fallo in area di Lovato su Thuram. A questo punto Inzaghi concede alcuni minuti a dei giocatori panchina, ma la partita non ha più nulla da dire. I tifosi dell’Inter non aspettano altro che la partita finisca, per celebrare i protagonisti dello scudetto in un clima di grande festa.
Il Frosinone.in uno scontro diretto per la salvezza batte la Salernitana per 3-0.Primo tempo tutto a favore del Frosinone che sblocca la partita su calcio rigore al 10′: Sambia trattiene Valeri e dal dischetto si presenta Soulé che trasforma. Senza più l’assillo di dover sbloccare il risultato, i gialloblu controllano bene la partita, non corrono rischi in difesa e si propongono in avanti. Il raddoppio è solo questione di tempo. Al 25’ a seguito di un contropiede, Valeri serve Brescianini per l’inserimento del 2-0. La Salernitana ormai senza più nulla da perdere si spinge in attacco e le annullano due reti. Nella ripresa nonostante la maggiore spregiudicatezza dei granata, è il Frosinone a fare il terzo gol. All’85’ Brescianini apre per Zortea, che la piazza all’angolino per il 3-0 ciociaro. In questo match che ha sancito una vittoria così netta, si è assistito ad un Frosinone cinico e con grandi motivazioni che ha effettuato uno scatto importante nella zona-salvezza. La Salernitana che in questa stagione calcistica, ha vinto solo due gare e ne ha perse 23 è ormai matematicamente retrocessa in Serie B.
La Lazio batte 1-0 il Verona all’Olimpico. Dopo un primo tempo concluso in equilibrio, con la squadra di Tudor che crea una serie di occasioni, il match prosegue nel secondo tempo senza che sia stato effettuato nessun cambio. Al 48′ sugli sviluppi di un corner grande botta da fuori area di Felipe Anderson e palla sulla traversa. Ad un certo punto il tecnico croato pesca il giusto jolly dalla panchina, quel Zaccagni che entra ed è subito decisivo al (72′). L’esterno è bravo a sfruttare l’assist perfetto di Luis Alberto e a mettere in rete. Il Verona si getta all’attacco e all’82’ Mandas effettua una grande parata sul tentativo di girata da parta di Coppola. Al minuto 85′ la Lazio sfiora il secondo gol con Pedro che da posizione defilata, direttamente da calcio di punizione colpisce il palo. Grazie a questo successo, i biancocelesti restano in corsa per l’Europa, anche se non sarà facile viste le tante squadre che ambiscono ad un posto in Champions ed Europa League.
Pareggio 0-0 a Torino tra Juventus e Milan. A seguito di un problema nel riscaldamento per il portiere rossonero Mike Maignan, Pioli decide di schierare dal primo minuto Sportiello che si rivela determinante in alcune parate decisive. Il primo tempo si chiude con una fase di studio dove la Juventus ha la migliore occasione con Vlahovic al 7′ con una bel tiro su punizione parato da Sportiello con qualche difficoltà Al ritorno dagli spogliatoi, la Juventus riesce finalmente a rendersi pericolosa per due volte nel giro di pochi secondi. Gli ultimi 10 minuti del match vedono qualche azione offensiva del Milan. All’85° il portiere rossonero commette l’unico errore della partita in quanto devia male un colpo di testa morbido di McKennie e regala un’occasione d’oro ai bianconeri. Dopo un’azione convulsa in area, il tiro di Rabiot sembra diretto in porta, ma per fortuna dei rossoneri, Thiaw devia sulla linea in angolo. Il forcing finale della Juventus non porta nulla di buono e il match si chiude con un pareggio che serve davvero poco ai fini della classifica dei bianconeri.
Finisce 2 a 2 la sfida tra Napoli e Roma al Maradona. Nel primo tempo si assiste ad una partita vivace con una serie di occasioni da entrambe le formazioni. Svilar è in stato di grazia e lo dimostra con due grosse parate. Al 59′ Azmoun va giù in area dopo un contatto con Juan Jesus e l’arbitro indica il calcio di rigore: Dybala dal il dischetto spiazza Meret e porta in vantaggio i giallorossi. Gli azzurri reagiscono subito e dopo appena cinque minuti raggiungono il pareggio con un tiro dalla distanza di Olivera, che si insacca in rete anche grazie a una deviazione di Kristensen. All’80’ c’è un contatto sospetto in area su Kvaratskhelia e l’arbitro dopo aver rivisto l’azione al Var, concede il rigore ai padroni di casa, che Victor Osimhen trasforma. Al 90′ la squadra di De Rossi trova il gol del pareggio sugli sviluppi di un corner ed Abraham: sul filo del fuorigioco, con un gran colpo di testa realizza. Il suo è un ritorno al gol dopo un anno di inattività per infortunio. Il risultato di parità serve poco a entrambe le squadre: gli azzurri dicono addio alle residue speranza di qualificazione alla Champions League, mentre la Roma conserva ancora delle speranze.
L’Atalanta vince 2 a 0 a Bergamo contro l’Empoli. Partita dominata dalla Dea al Gewiss Stadium che concede solo qualche occasione alla squadra di Nicola. L’Atalanta passa in vantaggio grazie ad un calcio di rigore al 41:Pezzella stende El Bilal Touré in area e causa un penalty , che viene trasformato da Pasalic. I Toscani reagiscono e creano qualche pericolo con Niang e Cambiaghi. Nella ripresa, è sempre la Dea a fare la partita e a rendersi pericolosa. I bergamaschi al 51’ raddoppiano con Lookman. che dopo aver saltato Bereszynski, si invola verso l’area di rigore avversaria e batte Caprile con un gran sinistro. Gasperini, grazie a questa vittoria, si porta a soli due punti dal quinto posto che vale l’accesso alla prossima Champions League.
Questi i risultati dopo la 34.a giornata di campionato di Serie A.::
FROSINONE-SALERNITANA 3-0 LECCE-MONZA 1-1
LAZIO-VERONA 1-0 INTER-TORINO 2-0 BOLOGNA-UDINESE 1-1
ATALANTA-EMPOLI 2-0 NAPOLI-ROMA 2-2 FIORENTINA-SASSUOLO 5-1
GENOA-CAGLIARI 3-0 JUVENTUS-MILAN 0-0
L‘Inter batte 2-1 il Milan e conquista aritmeticamente il campionato con cinque giornate di anticipo. Sulle maglie nerazzurre l'anno prossimo sarà apposta una seconda stella che testimonia il ventesimo scudetto nella storia della società. Serviva la vittoria nel derby e vittoria è stata. Inter subito in vantaggio al18'. La svolta della partita è il calcio d’angolo di Dimarco che Pavard allunga di testa per un liberissimo Acerbi che mette in rete con un colpo di testa. A inizio ripresa al 48' l’Inter raddoppia : lancio dalla difesa che finisce sui piedi di Thuram. Il francese si accentra, riconquista palla dopo un rimpallo fortunato e realizza con un forte rasoterra sul primo palo. Nel finale Pioli aumenta il peso offensivo del Milan con una serie di cambi e a dieci minuti dal novantesimo Tomori con il suo gol riapre la partita. A quel punto i rossoneri si spingono in attacco e schiacciano l’Inter che però non corre particolari rischi. Il finale è molto nervoso: una rissa a centrocampo fra Dumfries e Theo Hernández, causa l’espulsione simultanea di entrambi. Prima del fischio finale c’è un cartellino rosso anche per Calabria per una gomitata in faccia a Frattesi. Di seguito arriva il fischio conclusivo dell’arbitro che da il via alla festa interista. È la sesta stracittadina consecutiva che in nerazzurri riescono a vincere. L’Inter conquista uno scudetto strameritato, guidata in panchina da un mister dalle idee chiare, Simone Inzaghi.
Cagliari Juve 2-2. Il primo tempo è dominato dai sardi, con grande intensità e pressing a tutto campo. Queste prerogative consentono loro di andare in vantaggio per 2-0 grazie a due rigori: il primo realizzato da Gaetano (30') è concesso per un fallo di mano di Bremer, il secondo di Mina al 36' è assegnato per l'atterramento di Luvumbo da parte di Szczesny. Nel secondo tempo la pressione della Juve è più intensa e ad un certo punto la difesa sarda commette un errore determinante. Nandez stende Chiesa al limite dell’area, e Vlahovic dimezza lo svantaggio con una punizione dalla parabola beffarda. I bianconeri persistono nelle loro azioni offensive e si rendono pericolosi più volte. All'87 Il pareggio arriva in maniera fortunosa: da uno spiovente dalla sinistra Dossena interviene per anticipare Milik e beffa Scuffet. Calciatore in vetrina del match è Luvumbo, funanbolico esterno del Cagliari. Continua il suo momento di grande forma e lo evidenzia ogni volta che si sgancia in avanti con i suoi invitanti traversoni in area.
Al Ferraris la Lazio vince 1-0 contro il Genoa. Nel primo tempo i biancoazzurri gestiscono il pallone ma è il Genoa a creare le occasioni più importanti senza riuscire a finalizzarle. Poco prima del fischio di chiusura della prima frazione di gioco, Ekuban spreca una grande occasione. Nella ripresa l’atteggiamento tattico delle due squadre cambia. La Lazio si fa più determinata in attacco mentre i padroni di casa faticano a controllare il gioco. Martinez il portiere genoano si rende protagonista di un paio di grandi salvataggi, poi al 67’ la Lazio realizza il gol che vale la vittoria. Felipe Anderson fa passare la palla tra le gambe di Spence, poi Kamada si impossessa del pallone e crossa in mezzo dove Luis Alberto, dopo il velo di Vecino, realizza con un gran tiro potente. Grazie a questa vittoria la Lazio riduce sensibilmente il distacco dal quinto posto in classifica, che quest’anno significa qualificazione alla prossima edizione della Champions League.
Il Napoli perde 0-1 al Castellani contro l'Empoli. Inizio arrembante dei toscani, in vantaggio già al 4'. Fazzini lavora un pallone sulla destra, trova Gyasi quasi sulla linea di fondo, che mette in mezzo per Cerri. Grande stacco di testa dell'attaccante e gol. Alberto Cerri che non segnava in Serie da Cagliari-Parma del 17 aprile 2021. esce poco dopo per infortunio. Il Napoli trova difficoltà a sviluppare il suo solito gioco a causa del pressing e dell'organizzazione degli avversari Nel prosieguo del primo tempo, i partenopei riescono soltanto con Kvara a tirare in porta. Al 35' Cambiaghi dopo un veloce contropiede, si ritrova davanti a Meret, ma colpisce solo il palo esterno. Nella ripresa il Napoli è molto più determinato, assedia l'Empoli nella sua area, ma il risultato non cambia. La squadra di Davide Nicola sale a 31 punti e vede la salvezza più vicina. Per i partenopei è invece la decima sconfitta stagionale ed è l'ennesimo boccone amaro di una annata da archiviare al più presto.
All'U-Power Stadium l’Atalanta batte 2-1 il Monza. Nel primo tempo sono i nerazzurri a fare la partita. Al 44' la squadra orobica va in vantaggio sugli sviluppi di un corner: De Ketelaere anticipa Gagliardini e insacca di testa. Nella ripresa la Dea continua a macinare gioco e al 72’ raddoppia con Touré che, dopo un bel triangolo con Lookman, all’altezza del dischetto, con un gran tiro, batte Di Gregorio. All'88' il Monza riapre il match grazie a Maldini che dopo aver ricevuto palla sulla trequarti salta secco De Roon e dal limite fa partire un bel destro sul secondo palo che batte Carnesecchi. Nel recupero all'89' lo stesso figlio d’arte di Paolo ex capitano milanista, ripete la giocata ma questa volta il suo tiro a giro, si stampa clamorosamente sul palo. Con questi tre punti Gasperini sogna la Champions League, grazie anche al quinto posto che la Serie A avrà a disposizione nella prossima stagione.
Roma-Bologna 1-3. La gara si sblocca con la bella rovesciata di El Azzouzi al 14’, appena prima dell’intervallo il raddoppio di Zirkzee. Nella ripresa Azmoun accende le speranze di rimonta, ma poco dopo il Bologna va nuovamente a rete con il contropiede solitario di Saelemaekers, che supera Svilar in uscita con un preciso pallonetto. Con la vittoria sulla Roma, i rossoblu blindano la qualificazione alla prossima Champions. La Roma contro gli emiliani è apparsa stanca a causa del doppio confronto di Europa league con il Milan. Ai giallorossi è mancata la freddezza nel non riuscire a realizzare le diverse occasioni in area di rigore.
Di seguito i risultati della 33.a giornata di campionato di Serie A:
GENOA-LAZIO 0-1 CAGLIARI-JUVENTUS 2-2 EMPOLI-NAPOLI 1-0
VERONA-UDINESE 1-0 SASSUOLO-LECCE 0-3 TORINO-FROSINONE 0-0
SALERNITANA-FIORENTINA 0-2 MONZA-ATALANTA 1-2
ROMA-BOLOGNA 1-3 MILAN-INTER 1-2
La Lazio batte 4-1 la Salernitana in una gara vivace dalle tante occasioni. I biancoazzurri manovrano meglio e attaccano la profondità con più determinazione. Nel primo tempo al 7' Felipe Anderson dopo aver rubato palla a Candreva entra in area e realizza di sinistro. Al 14’ sugli sviluppi di un corner Vecino è il più veloce a ribadire in rete dopo un tocco di mano in area di Gyomber su calcio d'angolo. Al 16' gli uomini di Colantuono accorciano le distanze con una bella azione costruita da Bradaric e Maggiore e finalizzata in rete con un gran colpo di testa di Tchaouna. Al 35’ i biancocelesti colpiscono ancora: è Luis Alberto a trovare Felipe Anderson che controlla e calcia a rete. Nella ripresa i padroni di casa continuano a far girare bene la palla e la Lazio arrotonda il risultato grazie ai due nuovi entrati dalla panchina. A seguito di un lancio in profondità da Rovella, Isaksen è freddo e non sbaglia davanti a Costil. Per i biancocelesti è una vittoria di fondamentale importanza in ottica europea, mentre per i campani lo spettro della Serie B è sempre più concreto.
All'Olimpico Grande Torino, Torino e Juventus pareggiano per 0-0. Nel primo tempo le occasioni migliori le creano i bianconeri con Vlahovic, fermato prima da un palo clamoroso al 7', poi alla mezz'ora lo stesso centravanti sfiora il vantaggio dopo un'incursione in area e rasoterra a sinistra, ma Milinkovic-Savic è pronto a parare. Nella ripresa c’è un Torino più propositivo che crea una serie di occasioni: al 60' Sanabria colpisce di testa dopo un cross di Bellanova e Szczesny para. Al 73' ci riprova ancora il Torino con Vojvoda e ancora una volta Szczesny gli nega il gol. Poi è la volta della Juventus a rendersi pericolosa con il giovane turco Yildiz, ma il suo buon destro trova pronto Milinkovic-Savic. In seguito il tecnico del Torino Juric protesta per un fallo di mano e viene espulso. Il derby della Mole ha visto di fronte due squadre che non si sono risparmiate, ma sono mancate solo nel non trovare il gol. A questo punto sorge una domanda: Yildiz aveva iniziato la sua avventura in prima squadra mostrando delle qualità tecniche non comuni, perché è stato poi relegato al ruolo di riserva?
Il Milan pareggia 3-3 contro il Sassuolo al Mapei Stadium, Partenza a razzo del Sassuolo, che sblocca la partita già al 4' con una bella azione sulla destra, poi la palla arriva a Pinamonti che realizza con un gran tiro di rimbalzo. Il raddoppio neroverde si verifica pochi minuti dopo al 10' con Laurienté dopo una fuga solitaria. Il primo tiro viene respinto da Sportiello, ma il francese ribatte e insacca facilmente. I rossoneri con grande determinazione riescono ad accorciare le distanze al 20' grazie ad una pregevole azione personale di Leao. Al 53' arriva il terzo gol, ancora con Laurienté che trova il tempo di stoppare in area, mirare e poi battere a rete. Pioli a quel punto fa un triplice cambio e mette Giroud di fianco del nuovo entrato Jovic ed è proprio il centravanti serbo, al 59' a raccogliere e a realizzare dopo una corta respinta di Consigli. Il pareggio effettivo arriva all'83' con Okafor che realizza al volo di destro in piena area emiliana, dopo un rimbalzo sulla spalle di Gabbia. Il forcing rossonero non riesce ad incidere, il Sassuolo resiste e si porta a casa un punto importante per la salvezza. Il 3-3 in casa del Sassuolo sottolinea una volta di più le fragilità difensive di questo Milan.
A San Siro Inter e Cagliari pareggiano 2 a 2. Al 12’ Thuram sblocca il risultato su assist di Sanchez. Nella ripresa il Cagliari reagisce e al 65' trova il pari con Shomurodov, con una bella girata che non lascia scampo a Sommer. Al 72’ dopo un cross di Darmian, il colpo di testa di Frattesi è stoppato dal braccio largo di Mina. L’arbitro indica il dischetto e Calhanoglu realizza. A 7 minuti dalla fine nuovo pari dei rossoblù con Viola su passaggio di Lapadula, entrambi subentrati dalla panchina. L’Inter a quel punto si spinge in avanti nel tentativo di passare nuovamente in vantaggio, ma si sbilancia troppo e rischia di subire una nuova rete nei minuti di recupero. Al 94' a seguito di una ripartenza in campo aperto, Lapadula crossa dal limite dell'area sulla testa di Viola che tutto solo in area la indirizza tra le braccia di Sommer. Nel sorprendente 2-2 con il Cagliari sono due le note liete per i nerazzurri: il ritorno al gol di Thuram e la conferma di Calhanoglu infallibile dal dischetto e a segno per la 15esima volta di fila.
Il Napoli pareggia al Maradona per 2-2 contro il Frosinone. Al (16') gli azzurri vanno in vantaggio con uno splendido sinistro a giro di Politano. Gli ospiti reagiscono e riescono ad ottenere un calcio di rigore, poi fallito da Soulé. Ad inizio ripresa al momento del rilancio di Meret, Soulé intercetta il pallone che arriva a Cheddira che al (50') con un grande rasoterra, realizza. Al 63’ il Napoli va di nuovo in vantaggio sugli sviluppi di un angolo, Kvaratskhelia conclude al volo un destro che diventa un assist per Osimhen che trova la deviazione vincente sotto porta. Il combattivo Frosinone riagguanta subito il pareggio: il preciso cross di Zortea trova Cheddira lasciato colpevolmente solo a saltare in mezzo all'area e fulmina ancora Meret. Il 2-2 non è un risultato che premia gli sforzi del Napoli, dopo aver sprecato occasioni clamorose, soprattutto con Osimhen e Zielinski. L’ironia della sorte è che Cheddira che ha marcato la doppietta è un calciatore di proprietà del Napoli, in prestito ai gialloblù ciociari.
E’ stata una domenica che ha tenuto tutti con il fiato sospeso per il malore di Evan Ndicka. Tanta paura ma fortunatamente gli accertamenti, hanno escluso che si sia trattato di un infarto. Va menzionato il comportamento tenuto e la sensibilità dimostrata nell’occasione da tutti i presenti sugli spalti della Dacia Arena. La partita interrotta sul risultato di 1 a 1 sarà rinviata e i minuti non giocati a Udine dovranno essere recuperati come da regolamento.
Finisce 2 a 2 al Gewiss Stadium tra Atalanta e Hellas Verona. Passa in vantaggio l'Atalanta al tredicesimo minuto con Scamacca che con un gran tiro al volo, realizza un goal meraviglioso. Passano 5 minuti e lo stesso Scamacca serve Ederson il quale a tu per tu con Montipò fa il 2 a 0. Nel secondo tempo il Verona reagisce: prima, al 56’, con Lazovic che dopo aver ricevuto dal limite, lascia partire un gran tiro dalla distanza sul quale Carnesecchi non arriva. Dopo 4 minuti arriva il pareggio dell'Hellas con Noslin.
Di seguito i risultati sulla 32.a giornata di campionato di Serie A:
LAZIO-SALERNITANA 4-1 LECCE-EMPOLI 1-0 TORINO-JUVENTUS 0-0
BOLOGNA-MONZA 0-0 NAPOLI-FROSINONE 2-2 SASSUOLO-MILAN 3-3
UDINESE-ROMA Sospesa al 72′ sull’ 1-1 INTER-CAGLIARI 2-2
FIORENTINA-GENOA 1-1 ATALANTA-VERONA 2-2
Il match salvezza tra Sassuolo e Salernitana termina con un pareggio per 2-2. Nei primi minuti le due squadre si affrontano a viso aperto, consapevoli dell’importanza della posta in palio. Al 37 la squadra di casa passa in vantaggio con Laurienté che batte Costil in uscita. La Salernitana si disunisce e subisce ingenuamente il raddoppio al 44’: Costil e Pirola pasticciano, Pinamonti intercetta palla e serve a porta vuota Bajrami che appoggia in rete. Al 50’ viene fischiato un calcio di rigore per la Salernitana e Candreva realizza dal dischetto. La Salernitana nel finale ottiene il meritato pareggio al 92’: Vignato cerca Zanoli, che sfrutta l’errore di Laurienté e serve Maggiore, pronto a mettere in rete per il 2-2 finale. Alla fine granata e neroverdi si devono accontentare di un pareggio che serve poco ad entrambi.
La Roma vince il derby della capitale battendo la Lazio 1-0. Nel primo tempo è la Roma a cercare con maggiore convinzione il vantaggio che ottiene al 42: a seguito di un calcio d’angolo a rientrare, calciato benissimo da Dybala, Mancini anticipa Romagnoli e con un perentorio colpo di testa mette in rete. Mancini è un coriaceo difensore che riesce spesso ad essere determinante e pericoloso anche in attacco. La Lazio nelle sue iniziative in area avversaria, le manca spesso quella lucidità necessaria in area di rigore. Al 54’ dopo una galoppata di Lukaku, El Shaarawy davanti al portiere laziale Mandas, colpisce in pieno il palo. Ad un certo punto la partita si fa più nervosa, con parecchie scintille in campo e l’arbitro deve ricorrere ad alcune ammonizioni. Nonostante il forcing laziale nel finale, la difesa giallorossa mantiene la porta inviolata e si porta a casa tre punti pesantissimi utili per la corsa Champions.
ll Milan batte 3-0 il Lecce. La formazione di Pioli dopo una partenza a forte ritmo, sblocca il match al 6′: Chukwueze dopo uno slalom ben riuscito, offre palla a Pulisic, che dal limite dell’area realizza con un sinistro potente e preciso. Il 2-0 arriva al 20′ con Giroud abile a colpire di testa un corner battuto da Adli. Il centravanti francese è al suo 13° gol stagionale in campionato. I salentini mai domi, a ridosso della mezz’ora colpiscono una traversa con Gonzalez, sfortunato di testa sul lancio di Ramadani. Prima dell’intervallo si complica la partita dei pugliesi, costretti a restare in dieci a causa dell’espulsione di Krstovic. Al 57′ da una perfetta palla in verticale di Adli, Leao con un veloce contropiede, conclude a rete con un perfetto diagonale. Qualche minuto più tardi Theo sfiora l’eurogol che sarebbe valso il poker, colpendo una traversa con un gran mancino dalla distanza. I rossoneri concretizzano la vittoria nel secondo tempo, che consente loro di gestire al meglio forze fisiche e nervose nella ripresa, in vista del prossimo impegno in Europa League contro la Roma.
Il Cagliari rimonta e vince 2-1 contro l’Atalanta. Al 13’ Scamacca chiude nel migliore dei modi una bella azione orchestrata da un assist di Lookman. Al 42′ il pareggio del sardi : Augello si inserisce alla perfezione sull’assist di Shomurodov e di sinistro realizza. Nella ripresa il Cagliari riesce a far sua la partita: il gol vittoria arriva a due minuti dal 90esimo e lo segna di testa Nicolas Viola su un bel cross di Luvumbo. Con questo successo il Cagliari fa un grande balzo nella zona bassa della classifica e in un solo colpo supera quattro squadre.
Il Napoli batte 4-2 il Monza. I brianzoli vanno in gol alla prima vera occasione del primo tempo: Zerbin crossa dalla sinistra e Djuric con un imperioso colpo di testa, realizza. Nella ripresa gli azzurri tornano in campo con un altro piglio e a tratti grazie alle particolari doti tecniche di alcuni di loro, si rivede la squadra che un anno fa vinse il campionato. Al 54’ Anguissa mette in area per Osimhen, il quale vola in cielo e di testa trova il gol dell’1-1. Al 56’ Politano indovina un gran tiro a giro perfetto che s’insacca proprio al sette. Poi è la volta di Zielinski al 60’ a realizzare il terzo gol con un gran tiro dalla distanza. Il monzese Colpani diminuisce le distanze per il Monza al 61’ dopo un riuscito dribbling e un altrettanto sinistro educato dal limite dell’area. Al 68′, Raspadori, entrato da pochi secondi, sigla il 2-4 raccogliendo una maldestra respinta Di Gregorio su un forte tiro di Di Lorenzo. I partenopei dopo un primo tempo non convincente, reagiscono con una ripresa memorabile, dove segnano la bellezza di quattro reti in 14 minuti.
Torna al successo la Juventus che vince di misura sulla Fiorentina per 1-0 con un gol di Gatti al 21esimo sugli sviluppi di un corner. Il difensore centrale è pronto ad appoggiare in rete la respinta del palo dopo un colpo di testa di Bremer. Allo Stadium è stata gara da record per la squadra di Massimiliano Allegri per i tre gol annullati per fuorigioco nel giro di mezz’ora. Nella ripresa, la Fiorentina alza il baricentro e crea due occasioni clamorose per segnare, ma quello che le manca è la precisione sotto porta.
L’Inter batte 2-1 l’Udinese e fa un altro passo verso la conquista del suo ventesimo scudetto. Nel primo tempo si assiste a due grandi incredibili interventi del portiere dell’Udinese Okoye. I bianconeri al 41′ del primo tempo vanno in vantaggio in maniera casuale e inaspettata: Samardzic effettua un tiro-cross che trova la leggera deviazione di Carlos Augusto e finisce in rete. Nella ripresa la pressione degli ospiti è premiata al 10’, quando Okoye con un’uscita alta e scomposta procura fallo a Thuram. L’arbitro Piccinini assegna il rigore e il solito Calhanoglu lo trasforma con freddezza e precisione. In pieno recupero al 95′, si assiste al gol vittoria dell’Inter a seguito di un grande tiro dalla distanza di Lautaro Martinez, che colpisce il palo. Dalle retrovie arriva Frattesi (non nuovo a imprese del genere nei minuti di recupero) che realizza il gol che vale quasi lo scudetto. All’Udinese resta il grande rammarico per non aver ottenuto un punto, che sarebbe stato veramente oro in chiave salvezza.
Risultati dopo la 31a giornata
SALERNITANA-SASSUOLO 2-2 MILAN-LECCE 3-0 ROMA-LAZIO 1-0
EMPOLI-TORINO 3-2 FROSINONE-BOLOGNA 0-0 MONZA-NAPOLI 2-4
CAGLIARI-ATALANTA 2-1 VERONA-GENOA 1-2 JUVENTUS-FIORENTINA 1-0
UDINESE-INTER 1-2
L'Atalanta vince con un netto 3-0 al Maradona contro il Napoli. I partenopei iniziano il match pressando intensamente e lasciano campo aperto agli avversari. I nerazzurri di Gasperini dopo aver colpito un palo al 2', sbloccano il match al 26'. A seguito di un'azione molto confusa in area, Pasalic serve di testa Miranchuk, che da due passi batte Meret. Al 45' arriva il secondo gol dei bergamaschi con Scamacca, che dopo aver sottratto palla a Juan Jesus, realizza con un preciso destro all'angolino. A inizio ripresa gli azzurri hanno la conferma che per loro è proprio un pomeriggio storto: due pali nella stessa azione, prima con Zielinski poi con Osihmen. Nel finale del match al 88', Koopmeiners chiude la partita, concludendo a rete un assist dalla sinistra di Ruggeri. L'Atalanta nella partita odierna si è dimostrata compatta, cinica e pronta a sfruttare ogni minimo errore dell'avversario. La prestazione degli azzurri partenopei è stata invece deludente e ricca di errori. Una battuta d'arresto che pregiudica forse definitivamente le possibilità di rientrare nella lotta per le prime quattro posizioni.
L'incontro fra Lazio e Juventus termina 1-0. Igor Tudor al suo esordio sulla panchina laziale modifica l'assetto tattico rispetto al tecnico precedente Sarri e lascia fuori Immobile e Luis Alberto. Nel primo tempo si assiste ad una bella gara con i biancocelesti che oltre a gestire palla, riescono più volte a rendersi pericolosi dalle parti di Szczesny. La Juventus il periodo migliore lo esibisce fra la fine del primo tempo e l’inizio della ripresa con l’occasione di Cambiaso: troppo poco per una squadra di ambizioni come quella bianconera. Nella ripresa in campo c’è solo la Lazio: due tiri di Marušić e Luis Alberto leggermente deviati dai difensori bianconeri terminano fuori di poco. A tempo ormai scaduto, al 93esimo, un cross morbido di Guendouzi, trova sul secondo palo Marušić, che realizza con un gran colpo di testa. L’Olimpico biancoceleste gioisce per una vittoria sofferta ma meritata. Tudor al suo esordio sulla panchina laziale, sconfigge la sua ex squadra, con la quale ha vinto due scudetti. La Juventus continua nella sua striscia di risultati negativi: è alla quarta sconfitta nelle ultime nove giornate, un ruolino di marcia da zona retrocessione.
Il Milan batte 2-1 la Fiorentina al Franchi. I rossoneri partono bene e nel primo tempo creano diverse occasioni importanti, ma l’occasione più ghiotta capita ai viola con Belotti, ma Maignan gli nega il gol con un ottimo intervento. Il match si sblocca a inizio ripresa al (47'): Leao si inventa un assist di tacco che finisce sui piedi di Loftus-Cheek e questi approfitta di una scivolata di Milenkovic per battere Terracciano. La Fiorentina reagisce in fretta e trova il pareggio al 50': sponda di Beltran per Duncan che infila Maignan con un sinistro nell'angolino. L’azione del nuovo vantaggio rossonero arriva poco dopo al (53'): Reijnders con un bel filtrante al centro mette in moto Rafael Leao che semina tutti gli avversari Terracciano compreso e dopo una corsa di 50 metri, deposita il pallone in rete. La Fiorentina non ci sta e nel finale sfiora più volte il pareggio, trovando sempre un Maignan in grande forma. Al Franchi è stata una vittoria nel segno di Leão, che quando è in forma esibisce al meglio le sue grandi doti tecniche e atletiche.
La sfida salvezza tra Genoa e Frosinone "al Ferraris" termina con il punteggio di 1-1. Nel primo tempo il Genoa parte forte: al nono minuto traversa di Vasquez e sulla respinta di Sabelli, Turati compie una bellissima parata. Al 29’ i liguri passano in vantaggio Gudmundsson affonda per vie centrali, Okoli gli entra in modo scomposto e per l’arbitro Sacchi è rigore. A battere dal dischetto è lo stesso Gudmundsson che realizza. Il Frosinone non demorde e al 36’ trova il gol del pareggio: Zortea serve un gran pallone rasoterra per Reinier che con un preciso tiro nell’angolino basso di sinistra batte Martinez. Nella ripresa il Frosinone si abbassa e pensa essenzialmente a difendere il punticino, fino all'illusione del possibile rigore in pieno recupero quando per errore, l’arbitro Sacchi vede un tocco di mano che non c’è di Thorsby. In seguito il check in sala Var corregge l'iniziale decisione del direttore di gara. Grazie a questo pareggio i rossoblù si allontanano a +10 sulla zona retrocessione. I ciociari invece muovono appena la loro posizione in classifica che li vede ancora coinvolti nella lotta per non retrocedere.
L’Inter batte l'Empoli 2-0 e vede il traguardo scudetto sempre più vicino. I nerazzurri sbloccano la partita dopo appena cinque minuti, merito di una ripartenza di Thuram sulla destra che fornisce a Dimarco un invitante assist grazie al quale realizza con una gran girata al volo. La squadra di Inzaghi nel proseguo della partita, continua a creare occasioni con la sua manovra avvolgente. Thuram arriva in ritardo su una pennellata in area di Mkhitaryan, poi Bastoni centra il palo con il sinistro. Nel secondo tempo si assiste alla solita Inter propositiva, con l’Empoli che limita i danni e cerca di colpire in contropiede. Inzaghi decide poi di effettuare una serie di sostituzioni, prima inserisce l’ex di giornata Asslani e Carlos Augusto e poi richiama Bastoni e Lautaro Martinez per Dumfries ed Alexis Sanchez. Sono proprio questi ultimi due nuovi entrati a mettere la parola fine alla partita. All’80’ Denzel Dumfries scatta fulmineo sulla destra e con un cross perfetto trova Alexis Sanchez il quale con tempestività insacca a porta vuota. La squadra di Inzaghi conferma di essere una squadra che ha una straripante superiorità fisica e tecnico-tattica.
Il Bologna batte la Salernitana per 3-0 e conferma il suo brillante quarto posto. I rossoblù sbloccano la gara al quattordicesimo con un gran tiro di Orsolini, non nuovo ad imprese del genere. Prima dell’intervallo c'è il raddoppio di Saelemaekers e nella ripresa il terzo gol di Lykogiannis. La Salernitana a questo punto della stagione è ormai poca cosa ed è una squadra ormai rassegnata alla retrocessione. Nell’anno in corso sulla panchina dei campani si sono succeduti ben quattro allenatori: Colantuono che è arrivato dopo Liverani, Filippo Inzaghi e Paulo Suousa. . Il Lecce pareggia contro la Roma e compie un altro piccolo passo verso la salvezza. A Via del mare sono mancati i gol, ma non le emozioni. I salentini avrebbero meritato qualcosa in più, ma anche la Roma ha avuto ( e fallito) le sue occasioni. I padroni di casa hanno giocato meglio nel primo tempo. Nella ripresa le occasioni da gol si sono bilanciate. Sul piano del rendimento generale della squadra, i giallorossi hanno fatto registrare un passo indietro rispetto alle recenti prestazioni.
Questi i risultati della 30.a giornata di campionato di Serie A:
NAPOLI-ATALANTA 0-3 GENOA-FROSINONE 1-1 TORINO-MONZA 1-0
LAZIO-JUVENTUS 1-0 - FIORENTINA-MILAN 1-2
CAGLIARI-VERONA 1-1 SASSUOLO-UDINESE 1-1 LECCE-ROMA 0-0
INTER-EMPOLI 2-0 - BOLOGNA-SALERNITANA 3-0
Al Benito Stirpe il Frosinone perde contro a Lazio per 2-3. Il Frosinone passa in vantaggio al 13’ grazie all’azione di Zortea sulla sinistra, che crossa al centro dove Lirola è bravo a realizzare di testa. Nell’unica vera azione offensiva del primo tempo la Lazio pareggia al 38′: Guendouzi mette al centro dove Zaccagni col piattone batte Turati. Il match rimane in equilibrio fino a quando il tecnico dei biancocelesti decide di mandare in campo Castellanos. Questi al 57′ al primo pallone toccato su punizione, anticipa Zortea e realizza di testa. El ‘Taty’ Castellanos appena pochi minuti dopo, realizza la sua doppietta personale , perchè si fa trovare pronto a insaccare in porta, dopo il palo di Casale. Al 70 i padroni di casa riaprono l’incontro con una rovesciata di Cheddira, dopo un tocco di Okoli su un corner di Gelli. E’ stata una partita bellissima dopo un primo tempo nel quale i biancocelesti sono stati in totale balia degli avversari. Castellanos appena entrato in campo da soli cinque minuti, ha realizzato la sua prima doppietta in Serie A. L’argentino è stato l’artefice del ritorno della squadra biancoceleste alla vittoria dopo quattro sconfitte consecutive. Con questo successo la Lazio cerca di voltar pagina dopo le dimissioni di Sarri, in attesa del nuovo allenatore Tudor.
Il Torino espugna il Blunenergy Stadium e supera (2-0) l’Udinese. Inizio aggressivo del Torino, che prende subito in mano le redini del match. Il Toro domina e dopo aver colpito un palo all’8 con Vlasic, passa al 10′ grazie al colpo di testa di Duvan Zapata a seguito di un preciso cross di Vojvoda. Nella ripresa i granata vanno ancora all’attacco e al 53′ trovano il raddoppio: Zapata vede libero Vlasic il quale dopo aver controllato il pallone, lo piazza all’angolino. Il 2-0 abbassa i ritmi della sfida anche se il Torino tenta nuovamente la via del gol con Duvan Zapata. Nel finale i friulani provano a rendersi pericolosi ma senza successo. A seguito di questa sconfitta i bianconeri restano a quota 27 punti, una posizione non ancora tranquilla in chiave salvezza. Samardzic il calciatore di maggior tecnica e fantasia dell’Udinese, passa ancora una volta novanta minuti in panchina per la terza partita consecutiva. Sono le stranezze del calcio!
Il Milan vince 3-1 sul campo del Verona e consolida il secondo posto. I rossoneri sbloccano la sfida al 44′: Theo si invola sulla sinistra, vince un paio di rimpalli e realizza. Nella ripresa al 50′ Okafor dopo aver strappato palla ad un avversario, calcia in porta e sulla ribattuta di Montipò, Pulisic deposita il pallone in rete. Al 65′ il Verona torna in partita con il bellissimo gol di Noslin che dopo aver recuperato palla sulla trequarti, scaraventa un bolide al volo alle spalle di Maignan. Al 79′ terzo e ultimo gol per il Milan: angolo per i rossoneri, la palla arriva fuori area a Chukwueze e questi con un gran sinistro al volo fulmina ancora Montipò. Il match del Bentegodi si è rivelato divertente per il pubblico e ben giocato da entrambe le squadre.
La Roma batte 1-0 il Sassuolo e resta in zona Champions a – 3 dal Bologna. Nel primo tempo si assiste ad un possesso palla sterile per gli uomini di De Rossi. Nel secondo tempo i giallorossi dimostrano di essere più brillanti e c’è il gran gol del capitano Pellegrini che al 50’ dopo un’ azione personale sulla fascia sinistra, converge verso il centro e lascia partire un gran tiro che si infila a fil di palo. Nonostante lo svantaggio, i nero verdi non riescono ad essere propositivi e particolarmente pericolosi. Gli ultimi minuti vedono l’assalto del Sassuolo, che mette alle corde la Roma, ma il risultato non cambia e così i giallorossi raccolgono il quarto successo di fila nelle ultime cinque partite di campionato.
Finisce 1-1 il match tra Inter e Napoli, posticipo della 29esima giornata di Serie A. I nerazzurri disputano un buon primo tempo contro un Napoli che dimostra di avere idee poco chiare su come far male agli avversari. L’Inter riesce nel suo intento al 42′: Bastoni lancia un assist prezioso rasoterra al centro per il liberissimo Darmian, che realizza il vantaggio dell’Inter. La ripresa sembra continuare sulla stessa falsariga tattica delle due contendenti nella prima frazione di gioco. Con il passare dei minuti il Napoli diventa sempre più coraggioso e approfitta del calo fisico dei nerazzurri a causa della recente interminabile partita di Champions contro l’Atletico di Madrid. I partenopei realizzano il pareggio grazie ad una disattenzione della difesa nerazzurra con l’ex di turno Juan Jesus. Questi è pronto a realizzare dopo un corner battuto dalla destra, che trova il tocco involontario di Bastoni. Il match poi non cambia più, finisce in parità e per la prima volta nel 2024, l’Inter non vince la sua partita di campionato.
Nell’anticipo della 29a giornata di Serie A di venerdì scorso del Castellani tra Empoli e Bologna, il successo lo hanno conseguito i rossoblù emiliani all’ultimo minuto con la rete di Fabbian. Nel match si è assistito ad un Empoli impenetrabile in difesa grazie alle straordinarie parate del portiere Caprile. Terza sconfitta consecutiva senza reti per i toscani, mentre prosegue la stagione d’alto livello per la squadra di Thiago Motta. Il tecnico del Bologna che è stato anche un giocatore dell’Inter nell’anno del triplete dove la squadra milanese vinse tutto, sta acquisendo quell’esperienza necessaria per poter passare l’anno prossimo in un club blasonato. Nelle gare del sabato, vince il Monza di misura sul Cagliari con una bellissima rete su punizione di Maldini, figlio dell’ex capitano rossonero Paolo. Vittoria del Lecce ( con Gotti al debutto sulla sua panchina) che batte a Salerno la Salernitana e si distanzia di alcuni punti dalla zona retrocessione. Per la Salernitana fanalino di coda della Serie A.. l’attuale è un campionato da dimenticare al più presto. Prosegue il momento no per la Juventus che non va oltre il pareggio a reti inviolate in casa contro il Genoa e nel finale Vlahovic è anche espulso per proteste. Rinviata a data da destinarsi Atalanta e Fiorentina per il grave malore che ha colpito prima del match Joe Barone (il dirigente della Fiorentina) poi ricoverato d’urgenza all’ospedale. Entro breve ci sarà la sosta per le Nazionali e si riprenderà nel weekend di Pasqua.
Il Cagliari vince lo scontro la salvezza (4-2) contro la Salernitana all’Unipol Domus. Primo tempo di grande livello dei sardi. Al12′ Lapadula scatta sul filo del fuorigioco, salta Ochoa e insacca. Il gol è convalidato dal Var dopo il fuorigioco segnalato in campo. La formazione di Ranieri insiste e realizza ancora al 40′. A seguito di un contropiede di Nandez, Gaetano entra in area, salta Zanoli e batte Ochoa. L’autore del 2-0 si fa male e lascia spazio ad inizio ripresa a Shomurodov, che al 51′ realizza il terzo gol. Il match sembra chiuso, ma nel giro di due minuti, la Salernitana si porta sul 3-2 grazie a Kastanos al 56′ (il quale in spaccata, mette dentro) e Maggiore al 58′ (colpo di testa da corner battuto da Candreva). A chiudere la partita al 76′ ci pensa ancora Shomurodov, che dopo aver rubato palla a Fazio, entra in area e tira in porta. Ochoa respinge ma, sulla ribattuta del messicano, l’uzbeko deposita la palla in rete per il 4-2 finale. I sardi salgono a 26 punti momentaneamente a +3 sulla zona rossa, mentre gli uomini di Liverani rimediano l’ennesimo ko, restando inchiodati all’ultimo posto.
Il Milan batte l’Empoli per 1-0. a San Siro. I rossoneri partono forte con Pulisic in gran forma, che riesce ad essere determinante sulla fascia destra. Questi riesce a mettere in mezzo almeno tre palloni invitanti sui quali i compagni non arrivano per poco. Al minuto 40 c’è una verticalizzazione improvvisa di Bennacer, che arriva a Okafor, questi riesce a mettere indietro per Pulisic, il quale calcia e insacca dopo una deviazione decisiva di Luperto. L’arbitro Sacchi inizialmente annulla per fuorigioco di Okafor , poi il Var convalida per la gioia di San Siro. E’ un gol pesante prima dell’intervallo che spiana la strada alla vittoria del Milan. In avvio di ripresa i toscani provano ad alzare il baricentro e i rossoneri decidono di gestire il match. I toscani riescono a rendersi pericolosi in un paio di occasioni senza trovare la via del gol. Per Il Milan è la seconda vittoria consecutiva con tre punti fondamentali nella corsa Champions.
L’Inter vince 1-0 in trasferta al Dall’Ara contro il Bologna e prosegue la sua corsa verso lo scudetto. All’inizio si assiste ad un’Inter guardinga, che cerca di gestire il possesso palla a centrocampo. Già dai primi minuti l’Inter va vicino al gol con una serie di azioni, poi al 37′ sblocca il risultato. Su cross morbido da sinistra di Bastoni, Bisseck in equilibrio precario di testa schiaccia il pallone che finisce in rete. Nella ripresa il Bologna approccia il secondo tempo in modo aggressivo per cercare subito il pareggio. Il vero pericolo per i nerazzurri arriva con il giocatore di maggior classe dei rossoblu, Zirkzee al 77′, ma Sommer gli para il tiro. Il Bologna intensifica gli attacchi nel finale ma il risultato non cambia. Non è stata per tutta la partita un Inter brillante, nel secondo tempo i nerazzurri hanno cercato di mantenere il prezioso risultato di vantaggio.
La Juve pareggia 2-2 con l’Atalanta e si fa scavalcare dal Milan in classifica. In un match vivo ed emozionante, la Juventus inizia con tanta aggressività ma non riesce ad incidere più di tanto. Al 35′ a seguito di uno schema su punizione si sblocca il risultato. Passaggio corto di Pasalic per il liberissimo Koopmeiners, poco fuori l’area e l’olandese con una gran botta al volo porta in vantaggio l’Atalanta. Ad inizio ripresa i bianconeri partono forte e ribaltano la partita nel giro di cinque minuti: Al 65′ azione corale della Juventus da Chiesa a McKennie che lancia in corsa Cambiaso, che realizza Al 70′ è Milik ad approfittare di un altro assist di McKennie per portare in vantaggio gli orobici. Ma l’Atalanta non si arrende e al 74′ trova il pareggio. E’ Djimsiti a lanciare ancora Koopmeiners sulla sinistra e l’olandese con un sinistro secco batte l’incolpevole Szczesny. Nel finale i padroni di casa provano ad attaccare con continuità, ma non vanno oltre il pareggio che le serve ben poco. E’ una Juventus che nell’ultimo periodo non sa più vincere, pertanto a fine campionato si riproporrà il dilemma. Sarà il caso di confermare ancora la fiducia a mister Allegri? O sarà il caso di rivolgersi ad un nuovo mister?
In una sfida ricca di colpi di scena è 2-2 tra Fiorentina e Roma. Il gol del vantaggio viola arriva al 18’: a seguito di un corner, Ranieri con grande tempismo di testa, batte Svilar. La Fiorentina nonostante abbia dominato il primo tempo, ha il torto di essere andata al riposo in vantaggio soltanto di un gol, Nella ripresa De Rossi ripropone la difesa a quattro e trova nuovi spazi e geometrie. La Fiorentina arretra il proprio raggio d’azione ed i giallorossi ottengono il pareggio al 58’: è Aouar a concludere di testa in rete su assist di Angeliño, deviato da Ranieri. Al 68’ la Viola torna in vantaggio a seguito di un cross pennellato di Biraghi, Belotti di sponda trova Mandragora e questi realizza. A dieci minuti dalla fine, i toscani potrebbero chiudere i conti, ma Biraghi si fa parare un rigore dallo specialista Svilar Poi all’ultimo sussulto al 95’, i giallorossi beffano i viola con il gol di Llorente sugli sviluppi di un corner.
Lecce-Verona 0-1. Poco più di un mese fa il Verona sembrava spacciato, mentre il Lecce stava un una posizione di classifica tranquilla. Ora la situazione è cambiata: l’Hellas oggi sarebbe salvo, nonostante nel mercato di gennaio ci siano state cessioni eccellenti. AI salentini è rimasto un solo punto di margine. A Via del Mare è stato decisivo un rasoterra dal limite diFolorunsho, deviato in modo decisivo da Baschirotto, a metà del primo tempo. Il Lecce ha cercato di reagire, ma le è mancata quella lucidità necessaria. Nel finale molto nervoso, è scaturita una rissa tra Henry e Pongracic, cui ha partecipato anche l’allenatore dei salentini D’Aversa. Questi rifila una testata proprio ad Henry e sono espulsi entrambi. Dopo i fatti avvenuti al termine della gara Lecce-Verona, l’Us Lecce comunica di aver sollevato dall’incarico l’allenatore Roberto D’Aversa. I legali stanno studiando l’ipotesi di un licenziamento per giusta causa, che porterebbe a un immediato stop dei pagamenti al tecnico. Il Lecce ha comunicato il nuovo allenatore: è Luca Gotti. Domani, dopo la rescissione del contratto con lo Spezia, firmerà il nuovo contratto con il Lecce.
Classifica dopo la 28a giornata
NAPOLI-TORINO 1-1 CAGLIARI-SALERNITANA 4-2 SASSUOLO-FROSINONE 1-0
BOLOGNA-INTER 0-1 GENOA-MONZA 2-3 LECCE-VERONA 0-1
MILAN-EMPOLI 1-0 JUVENTUS-ATALANTA 2-2 FIORENTINA-ROMA 2-2
LAZIO-UDINESE 1-2
Il Milan espugna (1-0) l'Olimpico contro la Lazio. Dopo un primo tempo senza grandi palle gol, il match cambia al 57' della ripresa, quando i biancocelesti restano in dieci per l'espulsione a seguito di doppia ammonizione di Luca Pellegrini. Il laterale laziale trattiene l'avversario in modo veramente ingenuo e viene espulso. Con l'uomo in più i rossoneri prendono il sopravvento alla ricerca del vantaggio. All'88' arriva la rete rossonera: Leao crossa e la palla perviene a Noah Okafor. Questi dopo un batti e ribatti in area conclude definitivamente in porta e batte Provedel. Nei minuti finali i biancocelesti perdono la testa e vengono espulsi prima Marusic per qualche parola di troppo, poi Guendouzi per una reazione su una strattonata di Pulisic. La Lazio chiude in 8 e dovrà affrontare l'Udinese con tre giocatori squalificati, oltre al tecnico Sarri diffidato e ammonito. E' incredibile la fragilità nervosa dei biancocelesti capitolini. E' necessario un pronto riscatto e l'occasione sarà proprio martedì prossimo 5 marzo quando la Lazio affronterà l'attesissimo ritorno degli ottavi di Champions, in casa del Bayern Monaco.
All’U-Power Stadium, la Roma batte 4-1 il Monza. I padroni di casa approcciano bene la gara e trovano il modo di colpire in contropiede. Il Monza nel primo tempo con Djuric centra un palo di testa, e dopo un gol annullato a Cristante, i giallorossi passano in vantaggio con Pellegrini al 38'. Questi combina bene con Lukaku, prezioso nel suo gioco spalle alla porta e dopo essersi liberato di Birindelli, realizza rasoterra. E’ la 50a rete del capitano con la maglia giallorossa. I giallorossi approfittano dello sbandamento dei padroni di casa per raddoppiare: In questa occasione è Dybala dalla sinistra a fornire un gran pallone a Romelu Lukaku, che al 42' batte Di Gregorio di sinistro. Nella ripresa i brianzoli cambiano assetto e reagiscono ma la Roma passa nuovamente al 63’ grazie ad una magistrale punizione battuta da Dybala che si infila all'angolino alla sinistra di Di Gregorio. La Roma dilaga all’81’ con un calcio di rigore realizzato da Paredes decretato dall’arbitro che era stato richiamato al Var. Nel finale all'87' la rete della bandiera del Monza. con un gran tiro da fuori area di Andrea Carboni che si infila al sette.
ll Napoli batte 2-1 la Juventus e centra la seconda vittoria dopo la batosta inflitta al Sassuolo. I padroni di casa, sostenuti dal caldo tifo dello stadio, mantengono il possesso palla, invitando gli ospiti a pressare alto per colpirli in contropiede. Al 34' i bianconeri fanno tramare il Maradona con Vlahovic che con un gran sinistro colpisce in pieno il palo. I padroni reagiscono e al 43esimo minuto, passano in vantaggio con Kvaratskelia, bravissimo nel colpire, con grande coordinazione al volo, una corta respinta di Bremer. La Juve ha quattro grandi occasioni per passare in vantaggio ma le spreca, poi quando i partenopei sembrano aver preso le misure, arriva il pareggio di Federico Chiesa, all’80’ con un bel diagonale rasoterra. Il pareggio a quel punto sembra il risultato più logico, ma a pochi minuti dal termine c’è un’ingenuità di Nonge, che rifila un inutile pestone a Osimhen. L’arbitro concede il calcio di rigore, Osimhen dal dischetto si fa parare il tiro da Szcesny e all’87’Raspadori sulla sua respinta, riesce a mettere il pallone in rete. A quel punto la Juventus tenta il tutto per tutto ed è sfortunata quando la difesa del Napoli respinge tre volte tiri da distanza ravvicinata, salvando una vittoria fondamentale per la sua classifica.
Il Bologna batte 2-1 l'Atalanta al Gewiss Stadium. Inizio intenso e ritmo davvero alto. Dopo una serie di occasioni da entrambe le parti, l'Atalanta trova al 28' la via del gol: sul destro di Zappacosta c’è la respinta corta di Skorupski su cui si fionda Lookman bravo a insaccare. A inizio ripresa Thiago Motta fa entrare Saelemaekers e Lucumì e al 57' c’è un calcio di rigore ottenuto per fallo su Saelemaker. Dal dischetto, Zirkzee spiazza Carnesecchi. Al 61' arriva addirittura il 2-1 dei felsinei, con Ferguson che conclude al volo dopo il tiro di Ndoye respinto da Ruggeri. Una volta in svantaggio l’Atalanta con orgoglio cerca di ottenere il pareggio, ma si espone alle ripartenze degli emiliani. Sabato prossimo il Bologna ospiterà la capolista Inter e si preannuncia una partita avvincente.
L’Inter batte 2-1 il Genoa e centra la nona vittoria consecutiva. Avvio non semplice per i nerazzurri, complice l’ottima disposizione in campo degli ospiti. Al 30' l'Inter passa in vantaggio: Barella passa centralmente per Sanchez che controlla, si gira e serve in profondità Asllani che realizza con una violenta conclusione sotto la traversa. Al 37esimo il raddoppia dell’Inter è a seguito di un calcio di rigore trasformato da Sanchez. Il penalty era stato accordato per un fallo su Barella da parte di Frendrup. Nella ripresa il bel gol al volo dal limite di Vasquez riapre la gara e mette in apprensione l’Inter che subisce le iniziative gli ospiti. I nerazzurri nonostante la stanchezza dettata dai tanti impegni ravvicinati, nel finale riguadagnano convinzione e cercano il terzo gol che avrebbe chiuso la partita. Alla fine nonostante la sconfitta, il Genoa esce a testa alta in quanto ha dimostrato di saper tener testa davanti al quotato avversario. Dodicesima vittoria su dodici gare in questo 2024 per la squadra di Simone Inzaghi, che si appresta a vincere questo scudetto che sarebbe il numero 20 nella storia del club nerazzurro.
Pari che serve a poco nella gara di Udine con la Salernitana che si allontana sempre di più dalla salvezza, mentre l’Udinese ne resta interessata ed esce dal campo sotto la contestazione dei proprio tifosi. Termina senza reti la sfida tra Torino e Fiorentina con i granata che giocano l’intero secondo tempo in dieci uomini per l’espulsione di Samuele Ricci. Fondamentali vittorie di Verona e Cagliari nei due scontri diretti. I sardi vincono al Castellani un match in cui l’Empoli ha avuto più volte l’occasione per segnare, mentre il Verona batte il Sassuolo di misura a dieci minuti dalla fine. Per Ballardini neo tecnico degli emiliani, esordio con sconfitta e gravissimo infortunio per Berardi, che era al rientro dall’infortunio. Per lui rottura del tendine d’achille e stagione finita. In parità l’altro scontro salvezza in programma tra il Frosinone e il Lecce.
Questi i risultati della 27.a giornata di campionato di Serie A:
LAZIO-MILAN 0-1 UDINESE-SALERNITANA 1-1 MONZA-ROMA 1-4
TORINO-FIORENTINA 0-0 VERONA-SASSUOLO 1-0
EMPOLI-CAGLIARI 0-1 FROSINONE-LECCE 1-1 ATALANTA-BOLOGNA 1-2
NAPOLI-JUVENTUS 2-1 INTER-GENOA 2-1
L'Empoli batte 3-2 il Sassuolo al Mapei Stadium in uno scontro salvezza. Passano subito i toscani con capitan Luperto, che insacca di testa su una pennellata di Marin alla prima vera occasione della gara. La reazione dei padroni di casa è veemente ma sterile. Nel secondo tempo i neroverdi conquistano il pareggio in modo immediato e fortuito: sugli sviluppi di un corner, Ismajli nel tentativo di deviare la conclusione di Tressoldi, finisce col dare un pestone all'avversario, che è giudicato da rigore grazie all'intervento del Var. Dal dischetto al 54’ Pinamonti firma l'1-1. Al 63’ nuovo vantaggio dei toscani: Niang da poco entrato, sugli sviluppi di un corner, ribatte a rete ma trova il braccio largo di Ferrari. L'arbitro sanziona il penalty. ed è lo stesso centravanti che realizza così il terzo gol in tre gare consecutive. Con la forza dei nervi, il Sassuolo pareggia nuovamente al 77’ grazie a Ferrari, che di testa stacca con decisione su una punizione calciata dal nuovo entrato Bajrami. Ma l'Empoli non si da per vinto e così al 94’ sempre da palla inattiva sul cross tagliato di Marin, Simone Bastoni infila di testa in rete nell'angolino alle spalle di Consigli. In questo modo l'Empoli conquista tre punti fondamentali per la lotta salvezza. La squadra toscana da quando è arrivato Nicola sulla panchina, non ha ancora perso una gara, totalizzando nove punti in cinque gare.
Juventus–Frosinone 3 a 2 nell'ambito di un Allianz Stadium colmo in ogni ordine di posti. I bianconeri passano in vantaggio dopo 3 minuti: a seguito di un cross di McKennie, Vlahovic, realizza sul primo palo di destro I ciociari reagiscono subito e 11 minuti dopo pareggiano i conti con il colpo di testa di Cheddira. Al 27' il Frosinone raddoppia: Harroui pesca bene Brescianini e il centrocampista gialloblù calcia il pallone sotto la traversa. La squadra di Allegri reagisce velocemente e al 32’ è ancora la coppia McKennie-Vlahovic a contribuire al pareggio: filtrante del primo e sinistro a giro sul secondo palo del serbo per il 2-2. Il bomber serbo è al quindicesimo centro in campionato. Nel secondo tempo la Juve domina il match, ma solo al 95' minuto realizza il goal della vittoria: su corner di Iling Jr, Vlahovic attacca il primo palo e spizza, dove Rugani sul secondo palo, trova col destro un angolo quasi impossibile per battere tra le gambe il portiere Cerofolini. Per la Juve è una vittoria fondamentale, che aiuta a consolidare il secondo posto.
L'Inter travolge 4-0 il Lecce. I nerazzurri vanno in vantaggio al 15': Lautaro Martinez riceve il pallone sulla corsa da Asslani, resiste alla carica di un avversario e mette in rete. Il Lecce prova a farsi vedere dalle parti di Audero, ma trova una difesa molto attenta. Nel secondo tempo i nerazzurri sono un rullo compressore e non lasciano scampo al Lecce. Al 54’ minuto, grande dribbling di Sanchez che crossa sul primo palo, dove irrompe Frattesi che raddoppia. E' sempre l'ex calciatore del Sassuolo in contropiede al 56' a servire un grande pallone a Lautaro Martinez che segna il 3 a 0. Al 68’ minuto direttamente da calcio d'angolo, Stefan de Vrij svetta più in alto di tutti e realizza di testa il goal del definitivo 4 a 0. Continua spedita la marcia dell'Inter verso il 20° scudetto. Ha vinto 7 partite con 4 gol di scarto, ha il bomber del torneo, il miglior attacco, la difesa meno battuta e la sua differenza gol, +51, è superiore di una lunghezza alle reti- 50 - segnate finora dalla più prolifica inseguitrice, il Milan. I nerazzurri vincono con il Lecce con una formazione rimaneggiata senza sette titolari, tornano a +9 sulla Juventus e il 28 febbraio si giocherà il recupero della 21ª giornata contro l'Atalanta. Ricordiamo che Lautaro al suo centesimo goal in Serie A, arrivò giovanissimo nel 2018 a Milano dall'Argentina e con grande determinazione ha sempre migliorato ogni anno le sue segnature nel massimo campionato di Serie A.
Finisce 1 a 1 a San Siro tra Milan e Atalanta. I gol tutti nel primo tempo, con i rossoneri che passano in vantaggio dopo soli 3' grazie a un gran gol di Leao. Il portoghese semina Holm, scarta anche Scalvini e da posizione defilata piazza il destro che finisce sotto l'incrocio dei pali. I milanesi al 37' si lamentano per un calcio di rigore non fischiato per un mani in area di rigore su tiro di Leao. L'arbitro Orsato decide di proseguire e su ribaltamento di fronte, dagli sviluppi di un corner, Giroud frana su Holm: Orsato si consulta con la sala VAR e fischia il penalty. Dagli undici metri Koopmeiners spiazza Maignan e realizza. Il Milan domina per lunghi tratti l'incontro sopra tutto nel secondo tempo, senza però riuscire a trovare nuovamente il vantaggio. La sfortuna dei padroni di casa è quella di essersi imbattuti in Carnesecchi, portiere dell'Atalanta, autore di alcune grandi parate nel secondo tempo. Vicini al gol anche Pulisic e Loftus Cheek. Per l'Atalanta è un pareggio prestigioso che le consente di restare agganciata al treno che si chiama Champions League.
Al Franchi la Fiorentina batte la Lazio 2 a 1. Nel primo tempo la Viola fa la partita, colpendo ben tre legni in quarantun minuti. I Biancocelesti vanno in goal al primo tiro in porta. Sul finire di tempo, al 45’+1 la Lazio con Guendouzi, approfittando di una Fiorentina sbilanciata in avanti, serve Luis Alberto in area, che di destro sigla l'1 a 0. Nel secondo tempo la Viola prende il sopravvento e pareggia al 61’ con Kayode che in area dopo esser stata colpita la traversa, raccoglie il pallone e mette in porta. Verso la metà della ripresa, Belotti è atterrato in area di rigore da Casale, l'arbitro decreta il rigore, ma dal dischetto Nico Gonzalez prende il palo. Passa un minuto e la Fiorentina al 69’ trova il goal del definitivo 2 a 1 con Bonaventura che, sulla respinta di Provedel, calcia in porta e realizza. La Fiorentina ha meritatamente vinto l'incontro contro una Lazio sottotono, assolutamente schiacciata dall’aggressività dei toscani.
La Roma batte il Torino 3 a 2 all'Olimpico con un super Dybala che realizza una tripletta. Nel primo tempo si assiste ad una gara divertente ed equilibrata. I giallorossi hanno subito un'occasione con Kristensen che prende il palo dopo 10 minuti. Verso la fine del primo tempo al 42’ minuto, la Roma passa in vantaggio su calcio di rigore siglato da Paulo Dybala. Il Torino reagisce subito e a seguito di un cross di Bellanova dalla destra, Zapata al 45' realizza con un gran colpo di testa. Nella ripresa la Roma passa nuovamente in vantaggio al 13’ con Dybala che fa partire un sinistro improvviso da 25 metri che si insacca in rete. Al 69’ minuto ancora Dybala illumina la serata dell'Olimpico: ricevuta palla da Lukaku in area di rigore, di mancino basso in diagonale sigla il 3-1. Il Torino prova a reagire e all'88’ a seguito del cross teso di Ricci, c'è la deviazione maldestra e l'autogol di Huijsen. Nel finale i giallorossi resistono e portano a casa tre punti fondamentali per le loro ambizioni nelle qualificazioni europee.
Di seguito i risultati della 26a giornata:
BOLOGNA-VERONA 2-0 SASSUOLO-EMPOLI 2-3
SALERNITANA-MONZA 0-2 GENOA-UDINESE 2-0
JUVENTUS-FROSINONE 3-2 CAGLIARI-NAPOLI 1-1
LECCE-INTER 0-4 MILAN-ATALANTA 1-1
ROMA-TORINO 3-2 FIORENTINA-LAZIO 2-1
L'Inter batte con un secco 4-0 la Salernitana in una partita a senso unico. Alla squadra nerazzurra basta un tempo per realizzare tre reti e mettere al sicuro la vittoria. Dopo un palo di Thuram e una traversa di Barella, al 17' l'Inter passa in vantaggio. Carlos Augusto dopo una corsa sulla sinistra, crossa per Thuram che realizza con l'interno destro. Un paio di minuti dopo i nerazzurri raddoppiano. C'è una lunga rimessa laterale per Lautaro Martinez che controlla, si gira e scarica un destro a giro che non lascia scampo a Ochoa. Al 40' Lautaro serve Barella che è pronto a tirare in porta, Ochoa para, ma sulla sua respinta Dumfries è lesto a mettere in rete. Al 90' l'Inter conclude in bellezza la giornata con il quarto gol: Dumfries sfonda a destra e mette in mezzo per Arnautovic che da pochi passi batte Ochoa. ll tondo risultato finale avrebbe potuto essere ben più pesante se in porta per i campani non ci fosse stato stato Ochoa, decisivo in almeno 4-5 parate. Da annotare è il raggiungimento di un importante traguardo per il capitano Lautaro Martinez alla rete numero 125 con la maglia nerazzurra. Attualmente si trova all'ottava posizione nella storia del club meneghino. Uomo copertina dell'incontro è Bastoni, calcatore completo ed utile in diverse zone del campo. Oltre ad essere determinante in fase difensiva, si cimenta in qualità di regista con lanci smarcanti di sessanta metri.
ll Napoli pareggia 1-1 contro il Genoa. Gli azzurri dominano il gioco, ma trovano avversari agguerriti in difesa, che in alcuni momenti riescono a ripartire e a rendersi pericolosi. Dopo due minuti dall'inizio del secondo tempo, la squadra di Gilardino passa in vantaggio con un veloce contropiede condotto da Messias e proseguito da Retegui. Questi viene anticipato in area di rigore da Natan e sul suo rinvio, Frendrup realizza con un gran tiro di sinistro. A quel punto mister Mazzarri opera alcune sostituzioni nel tentativo di aumentare la fase offensiva, così entrano Lindstrom, Raspadori e il recente acquisto Ngonge. L'attitudine del Genoa nella ripresa è quella di ostacolare tutte le linee di passaggio per gli attaccanti del Napoli. Nel finale il pubblico del "Maradona" sempre più deluso, comincia a rumoreggiare e dalle curve piovono fischi e cori contro la squadra e il club. Quando la sconfitta appare ormai inevitabile, al 90’ Ngonge, dopo la sponda in area con Di Lorenzo, riesce a trovare un residuo di energia che gli consente di girarsi di scatto per trovare il sinistro vincente. Il deludente pareggio contro i grifoni, conferma una volta di più che il Napoli di un anno fa è ormai un pallido ricordo. Nonostante la prestazione incolore, i tifosi partenopei sperano che mercoledì prossimo in occasione dell’ottavo di andata di Champions contro il Barcellona, la squadra azzurra possa risollevarsi per una reazione d'orgoglio.
La Juventus pareggia 2-2 sul campo del Verona. Gli scaligeri passano in vantaggio all'11' quando sugli sviluppi di un corner, Folorunsho dal limite dell'area fa partire un sinistro al volo che si infila all'incrocio. Il gol costringe la Juve a reagire, pertanto sposta il baricentro in avanti. La Juventus al 28' trova il pareggio grazie alla concessione di un calcio di rigore, per fallo di mano di Tchatchoua. Questi intercetta il tiro di Kostic e Vlahovic si incarica di realizzare dal dischetto. Ad inizio ripresa il Verona spinge e crea un paio di occasioni da gol. Al 52' al termine di una bellissima azione tutta grinta, velocità e tecnica, Noslin davanti a Szczesny conclude a rete col piattone. La Juventus punta nell'orgoglio e pareggia al 55'. Locatelli è bravo a recuperare un disimpegno della difesa scaligera, serve Rabiot al centro dell'area e questi dopo aver controllato, trafigge Montipò con un gran sinistro. Il pareggio conclude una gara molto fisica, sempre pronta a surriscaldarsi. Se da un lato si è assistito ad un Verona ben organizzato, dalla parte opposta c'è stata una Juventus che ha peccato di incisività proprio negli ultimi venti metri.
Il Bologna batte 2-1 la Lazio allo stadio Olimpico. In avvio sono i rossoblù a dominare il possesso palla e a costruire il gioco. Corta e compatta, la Lazio prova a ripartire cercando le punte in profondità. Al 18' Isaksen sblocca il match. dopo aver rubato palla sulla trequarti e dialogato alla perfezione con Immobile. Al 39’ gli uomini di Thiago Motta a seguito di un disinvolto disimpegno di Provedel, pareggiano con El Azzouzi che approfitta dell'inaspettato regalo ed è glaciale nel trafiggere Provedel. Il gol è convalidato dopo il check dal Var che cancella il fuorigioco ravvisato dall'arbitro Maresca. Nella ripresa i rossoblù appaiono più dinamici rispetto al primo tempo, manovrano in ampiezza e costringono gli avversari a giocare solo di rimessa. Al 76’ la Lazio va vicino al gol con il tentativo di Castellanos, stoppato da un provvidenziale intervento in uscita di Skorupski. Gol sbagliato, gol subito: al 79' splendida ripartenza in fraseggio del Bologna con Kristiansen che opera un perfetto traversone per l’elegante conclusione a rete di Zirkzee. Il finale è di sofferenza con la Lazio che si getta all'attacco con il Bologna che si chiude a protezione della propria porta. I rossoblù riescono ad imporsi in rimonta su una Lazio priva di alcuni titolari, che ha probabilmente accusato delle fatiche di Champions.
La Roma espugna Frosinone sul suo campo per 3-0 . Nel primo tempo i giallorossi faticano a eludere il pressing dei ciociari che creano diverse occasioni gol. Al 38' il difensore Huijsen in prestito dalla Juventus, si sgancia in avanti, salta un uomo e fa partire un gran tiro che termina all'incrocio dei pali. Un gol straordinario, ma la sua eccessiva esultanza è sanzionata dal cartellina giallo, perchè è considerata provocatoria nei confronti dei tifosi gialloblù. Nella ripresa la formazione di casa fatica a raggiungere i livelli della prima frazione e con maggiori spazi a disposizione, la Roma raddoppia. Al 71' Cristante tira da fuori area, Turati respinge e sulla ribattuta, l'iraniano Azmoun realizza. Col risultato acquisito, la Roma trova anche il modo di realizzare il terzo gol: sul tiro di Baldanzi è largo il braccio di Okoli, l'arbitro Giua va a rivederlo al monitor e assegna il penalty, trasformato da Paredes. È l'episodio che chiude un match più equilibrato di quanto faccia immaginare il risultato, ma che sancisce l'ennesimo sconfitta per i ciociari, sempre più coinvolti nella lotta per non retrocedere. Grazie a questa vittoria, la Roma resta agganciata alle posizioni di vertice, utile per qualificarsi nelle competizioni europee.
Atalanta-Sassuolo 3-0. L’Atalanta continua nel suo momento magico e batte un Sassuolo sempre più coinvolto nella lotta salvezza. Proprio per questa ragione, l’allenatore Dionisi è a forte rischio d'esonero. I bergamaschi partono fortissimo e sbloccano l'incontro al 22' con la rete di Pasalic, poi contengono la reazione degli ospiti anche grazie a un superlativo Carnesecchi, che para allo scadere del primo tempo due volte il rigore di Pinamonti, fatto ripetere dall'arbitro. Nella ripresa, al 58', Koopmeiners raddoppia, e poi al 75' arriva il definitivo 3-0 con Bakker. Per il Sassuolo è la quarta sconfitta nelle ultime cinque ed è ora a pari punti con il Verona in piena zona retrocessione. L'Atalanta grazie a questa ennesima vittoria, centra il quinto successo di fila in campionato e consolida il quarto posto in classifica.
Monza-Milan. 4-2. Il Milan parte forte all’inizio, poi i rossoneri cedono sotto l'aspetto psico-atletico, ed i brianzoli vanno sul 2-0. Sotto di due reti e in 10 per l’espulsione di Jovic, il Milan fa entrare i titolari e riesce a raggiungere il pareggio, per poi subire le altre due reti al 90’ e al 95′. La forte reazione dei rossoneri con grande determinazione, arriva quando tutto sembra perso, dopo l’espulsione di Jovic. Nei minuti conclusivi il Milan cede definitivamente e i brianzoli ne approfittano per prendere il largo nel punteggio. Stefano Pioli ha evidentemente esagerato con il turn-over e l’esclusione dei tre titolari Pulisic, Leao e Giroud si è rivelata controproducente all'inizio. Il Milan ha dimostrato spesse volte nell'arco del campionato, una mancanza di continuità, nei novanta minuti. Un altro interrogativo è perché il Milan debba prima prendere almeno una rete per vedere una forma di reazione. Ieri c’era la possibilità da parte dei rossoneri di superare la Juventus per il secondo posto, ma questa naturale aspettativa è andata delusa.
Questi i risultati sulla 25.a giornata di campionato di Serie A:
TORINO-LECCE 2-0 INTER-SALERNITANA 4-0 NAPOLI-GENOA 1-1
VERONA-JUVENTUS 2-2 ATALANTA-SASSUOLO 3-0
LAZIO-BOLOGNA 1-2 EMPOLI-FIORENTINA 1-1
UDINESE-CAGLIARI 1-1 FROSINONE-ROMA 0-3 MONZA-MILAN 4-2
All'Olimpico l'Inter batte 4-2 la Roma. In una gara spettacolare i giallorossi partono forte, ma a passare in vantaggio al (17') sono i nerazzurri: su un corner, Lukaku libera il pallone dall'area di testa che va a finire nella zona di Acerbis e il suo colpo di testa a parabola, finisce in rete. La Roma reagisce immediatamente al (28'). Pellegrini batte una perfetta punizione sul secondo palo e Mancini è lesto a lanciarsi in area e a colpire di testa in rete. Al 44' i giallorossi raddoppiano con una azione in verticale: Pellegrini lancia El Shaarawy, il quale realizza di sinistro con la palla che colpisce prima il palo. Nel secondo tempo l'Inter con un atteggiamento più propositivo e differente, in sette minuti ribalta il match. L'artefice numero uno è Thuram, vera spina nel fianco della difesa giallorossa. Il bomber francese al (49') su cross di Darmian, anticipa Mancini e batte Rui Patricio con grande tempismo. Al 56' sul traversone di Mkhitaryan è lo lo stesso centravanti francese a buttarsi sul primo palo e a propiziare l'autogol di Angeliño. Nei minuti di recupero, nel momento di maggior forcing giallorosso, l'Inter sviluppa un contropiede con Arnautovic il quale dalla destra trova Bastoni al 93' che tutto solo realizza.
La coraggiosa Roma del primo tempo spreca il suo vantaggio e nel secondo tempo non riesce a fronteggiare al meglio la forte spinta interista. Il neo tecnico giallorosso De Rossi sta costruendo una squadra diversa da quella del precedente tecnico Mourinho, ma persiste lo stesso problema: il solito indolente Lukaku che nelle partite importanti non riesce ad incidere.
La Lazio batte 3-1 il Cagliari in trasferta all'Unipol Domus. I biancocelesti nel primo tempo cercano più la verticalizzazione, che il fraseggio stretto. Nei primi dieci minuti, Scuffet è decisivo con due interventi importanti. Il gol arriva al 28': su cross di Isaksen c’è il liscio di Azzi con la contemporanea involontaria deviazione di Deiola nella sua porta. Nella ripresa al 50' del st, la Lazio raddoppia: Anderson tira dal limite, Scuffet respinge e sulla ribattuta Immobile è pronto a realizzare. Per l’attaccante laziale è il 200° gol in Serie A. Il Cagliari al 51' con un gran tiro a giro da fuori area con Gaetano, riapre la partita. Il 3-1 arriva al 65’ grazie ad un contropiede da manuale orchestrato dai nuovi entrati Vecino e Castellanos, e rifinito da Felipe Anderson. Sulla sua conclusione c’è la determinante deviazione di Zappa. La Lazio, contro il Cagliari ha meritato la vittoria e rispetto alle ultime uscite, ha proposto un gioco più convincente e produttivo. I biancoazzurri grazie a questo successo, si rilanciano in zona Europa, mentre continua il momento no del Cagliari in piena zona retrocessione.
La Fiorentina travolge 5-1 il Frosinone. Gli ospiti partono meglio con un paio di occasioni, la Viola soffre nei primi 10', poi Fiorentina si sveglia e Beltran colpisce la traversa al 12' su angolo di Biraghi. Al 16’ Ikoné scatta sulla fascia laterale e dal fondo chiama alla deviazione Belotti che al volo insacca a rete. Al 19' lo stesso Ikonè realizza il secondo gol con un tiro dal limite deviato da Okoli. Prima dell'intervallo, la Fiorentina fa tris a seguito di un calcio d'angolo di Biraghi, e Martinez Quarta la mette in porta con un grande colpo di testa di testa, che colpisce prima la traversa. Di Francesco nel secondo tempo decide per un doppio cambio e fa entrare Lirola e Romagnoli. Grazie a queste sostituzioni, la squadra appare più equilibrata e coraggiosa, ma ogni sogno di rimonta è nuovamente spezzato da Nico Gonzalez, che al 53’con un destro al volo realizza il quarto gol. Il Frosinone dimezza lo svantaggio al 66’: a seguito di una punizione dal limite di Mazzitelli deviato dalla barriera. Il quinto gol per i toscani arriva a 5’ dal novantesimo: c'è un cross basso di Bonaventura e il tiro di Nzola è respinto da Turati. A quel punto con grande scelta di tempo irrompe Barak che realizza. La Fiorentina dopo un periodo negativo, riprende con questa vittoria la marcia verso l’Europa. La difesa del Frosinone si dimostra sempre più un colabrodo in questa Serie A: sono 49 i gol incassati, dei quali 18 soltanto nel 2024.
Il Milan batte 1-0 il Napoli. I rossoneri si presentano con la disposizione tattica del doppio regista, Adli e Bennacerin entrambi in campo. L’inizio del Napoli è convincente e porta i rossoneri a schierarsi in un sistema più accorto. Al 25' Giroud sempre lucidissimo serve sulla corsia sinistra Leao, il quale dopo aver visto l’inserimento di Theo Hernandez, gli serve un assist, che traduce in gol. Nella ripresa i partenopei con l’inserimento di Politano esercitano una forte pressione nel tentativo di pareggiare, ma la difesa del Milan regge fino alla fine. Il Napoli nonostante la sconfitta, ha disputato una buona partita, ha avuto diverse occasioni ma non è riuscita a concretizzarle. Gli azzurri non meritavano di perdere, ma intanto vedono diminuire le loro possibilità di risalire in classifica. I rossoneri sono ultimamente in una fase positiva e Pioli nonostante le tante critiche, si dimostra un tecnico avveduto, che sa far rendere al meglio una squadra non eccelsa.
Al Ferraris Genoa -Atalanta 1-4 . Al 24’ L'Atalanta passa in vantaggio: Pasalic trova il passaggio giusto per De Katelare al limite dell'area, il quale dopo aver controllato spalle alla porta, si gira e con un grande sinistro al volo realizza un gol-capolavoro. Al 51' il pareggio per i liguri dopo un bel assist di Badelj, l’ex Malinovskyi punisce con un gran sinistro la sua ex squadra. Uno a uno. Al 55' tornano in vantaggio i bergamaschi: Bani causa una punizione dal limite e Koopmeiners direttamente su calcio di punizione realizza con un gran tiro. Nei tredici minuti di recupero, l’Atalanta dilaga contro un avversario sbilanciato. Al 100' il portiere Martinez respinge la conclusione a botta sicura di Miranchuk, ma non può nulla sul successivo tiro di Zappacosta. Ma le emozioni non sono ancora terminate: dopo tre minuti c'è il cross di Miranchuk per il colpo di testa vincente di El Bilal Touré. Il Genoa esce pesantemente sconfitto, ma il punteggio sembra troppo severo per la squadra rossoblu, rimasta in partita fino al novantesimo.
La Juventus perde in casa sua a Torino contro l'Udinese per 0-1. Grande impresa dei friulani che capitalizzano al massimo una delle poche sortite in area di rigore avversaria. A dare un duro colpo alle ambizioni scudetto dei bianconeri è un altro Lautaro argentino di nome Giannetti. Al 25' sugli sviluppi di una palla inattiva, Giannetti, grazie all’assist involontario di Alex Sandro, batte Szczesny e gela l’Allianz Stadium. La Juventus lenta e prevedibile, trova difficoltà ad aggirare il muro alzato dall’Udinese. Inoltre nelle poche occasioni gol create, i bianconeri trovano sulla loro strada, un Okoye reattivo. La Juventus dimostra di trovarsi in un momento non felice e lo dimostra il fatto che recentemente ha raccolto il magro bottino di un punto in tre partite. La conclusione è che il Milan ora si trova a una sola lunghezza dai bianconeri.
Questi i risultati della 24.a giornata di calcio di Serie A:
SALERNITANA-EMPOLI 1-3 CAGLIARI-LAZIO 1-3 ROMA-INTER 2-4
SASSUOLO-TORINO 1-1 FIORENTINA-FROSINONE 5-1
BOLOGNA-LECCE 4-0 MONZA-VERONA 0-0 GENOA-ATALANTA 1-4
MILAN-NAPOLI 1-0 JUVENTUS-UDINESE 0-1
Allo Stirpe il Milan batte 3-2 il Frosinone. La squadra di Pioli soffre ma coglie un'importante vittoria in rimonta. Al 17' i rossoneri passano in vantaggio grazie ad un colpo di testa di Giroud su un cross pennellato di Leao. Il Frosinone trova il pareggio al 24': su cross di Gelli c'è un tocco di mano di Leao e Soulè pareggia su calcio di rigore. Il meglio arriva nel secondo tempo e il gioco si ravviva. Al 65' il Frosinone passa in vantaggio, Soulé vede il corridoio centrale per Mazzitelli, che taglia verticale e incrocia il destro per il 2-1. Al 72' arriva il pareggio: sugli sviluppi del corner, cross di Adli, sponda di Giroud per Gabbia che da solo in tuffo insacca per il 2-2. Pioli a quel punto fa entrare dalla panchina Jovic e proprio lui è decisivo nel ribaltare il match all'81': il serbo approfitta di un rimpallo tra Valeri e Romagnoli e batte Turati da pochi passi. I rossoneri nel match odierno soffrono, sbagliano ma hanno il merito di crederci fino alla fine. Il Frosinone nonostante la sconfitta ha giocato una buona partita, ma ha pagato a caro prezzo alcune indecisioni della difesa. Jovic ex Real Madrid sembra rinato dopo anni bui e quando entra dalla panchina negli ultimi tempi, segna sempre.
Il Bologna batte 4-2 il Sassuolo. I neroverdi partono forte e dopo un quarto d'ora vanno a segno. Al 13’ Skorupski sbaglia il disimpegno e consegna la palla a Thorstvedt che non sbaglia la facile realizzazione. Il Bologna a quel punto si sveglia, trascinato dal solito Zirkzee e dopo alcune occasioni è proprio l'olandese a realizzare il gol del pareggio con una spettacolare girata al volo, deviata da Viti. La partita è piacevole, le due squadre giocano a viso aperto e al 34’ Volpato con un gran sinistro riporta in vantaggio il Sassuolo. La ripresa inizia col Bologna che prova ad alzare il baricentro, manovrando con più uomini. In seguito il Bologna fa entrare due giocatori che si rivelano determinanti: Orsolini a destra e Saelemaekers a sinistra. I rossoblù raggiungono il pareggio al 73’ con Fabbian, abile a girare di testa un perfetto cross dalla sinistra di Kristiansen. Il gol carica la squadra di casa che così cerca di vincere l'incontro. Ferguson all’83’ con un gran diagonale porta nuovamente in vantaggio il Bologna. I rossoblu sulla scia del gol continuano ad attaccare, così all'86' Saelemaekers, con una grandissima giocata in area dall'esterno, si libera di Tressoldi e batte il portiere Consigli con una forte conclusione. Uomo copertina dell'incontro è Zirkzee: gioca da punta centrale, ma è il vero regista del Bologna. Fisico e tecnica al servizio della squadra ed è lo speciale punto di riferimento per i suoi compagni. Considerazione personale: non si capisce perchè nella maggior parte dei casi il portiere deve far ripartire il gioco dal basso, basta una leggera disattenzione del difensore che riceve palla e un pressing aggressivo da parte dell'attaccante e si può subire un gol che poi diventa un macigno. .
Il Derby d'Italia lo vince l'Inter, che batte 1-0 la Juventus a San Siro. Si gioca in uno stadio esaurito che mette i brividi. I padroni di casa iniziano a rendersi pericolosi con un paio di occasioni. La Juve ci prova in contropiede, ma Vlahovic spreca l'ottima percussione di McKennie facendosi anticipare da Pavard. Sarà proprio il francese ad essere determinante al 37' quando in area, con una rovesciata invia palla al centro dell'area, dove Gatti per provare ad anticipare Thuram colpisce la sfera di petto, realizzando uno sfortunato autogol. Nella ripresa la Juve nel tentativo di pareggiare, crea un paio di situazioni di pericolo. Le occasioni migliori in ogni caso le ha l’Inter che poi le spreca. Da annotare un gran tiro di Calhanoglu che colpisce il palo. Con questa vittoria nello scontro diretto l’Inter ribadisce di essere la principale candidata al titolo. Ora i nerazzurri hanno 4 punti di vantaggio e anche una partita da recuperare. Uomo copertina dell'incontro è Benjamin Pavard: Sta confermando le sue forti potenzialità ed è stato un ottimo investimento dei nerazzurri. Difende con la tranquillità dei grandi, riesce a sganciarsi in avanti ed essere determinante in fase offensiva.
In un Via del Mare il Lecce batte la Fiorentina per 3-2 Nel primo tempo sono i Salentini a fare la partita e a creare le più pericolose azioni per la difesa Viola. Al 17' minuto, la partita si accende: il Var revoca un rigore al Lecce e viene assegnata invece la punizione dal limite, batte Houdin che buca la barriera della Fiorentina. Il Lecce è scatenato e qualche minuto dopo colpisce anche un palo con Krstovic. La squadra di Italiano fatica a creare gioco, allora il tecnico dei toscani ad inizio ripresa, fa entrare tre calciatori dalla panchina. La mossa si rivela giusta perché uno di questi, Mandragora, pareggia dalla distanza con un gran tiro dal limite dell'area. Al 68’ la Viola passa in vantaggio grazie ad un errore del portiere salentino, che scambiando palla con Baschirotto regala a Beltran in pressione il pallone che deve solo sospingere in rete. Sembra finita, ma nel recupero succede l'incredibile: Nzola sbaglia su punizione e serve di testa Piccoli che con un gran colpo di testa realizza. A quel punto la squadra salentina tenta il tutto per tutto e ci riesce al 92: c'è un cross dalla destra per la girata di Krstovic parata da Terracciano, ma sulla respinta Dorgu la mette sotto l'incrocio di sinistro. La partita termina con il risultato di 3 a 2 e regala ai Salentini 3 punti fondamentali in chiave salvezza.
L’Atalanta batte la Lazio 3-1 al Gewiss Stadium. Il primo tempo è un monologo dei padroni di casa. Al 16' l'Atalanta passa in vantaggio: a seguito di un cross di De Ketelaere dalla sinistra, Scalvini di testa la rimette in mezzo dove Pasalic con un'acrobazia la gira in rete. Il 2-0 arriva al 43' grazie ad un rigore trasformato da De Ketelaere e concesso dall’arbitro Guida per un fallo di mano di Marusic. Al 76' De Ketelaere dopo un dribbling su un avversario conclude con un tiro secco sul primo palo che sorprende Provedel. ll triplo vantaggio spinge i padroni di casa a rallentare il ritmo e così nel finale la Lazio accorcia le distanze al 84’ su calcio di rigore, per un fallo di Kolasinac su Immobile. E' lo stesso bomber laziale che lo trasforma. La squadra bergamasca si trova in uno stato di particolare forma psico fisica: realizza tre reti e ne sfiora almeno altre quattro.
Il Napoli batte 2-1 l'Hellas Verona Primo tempo senza reti al Maradona, ma non mancano le emozioni: il protagonista del primo tempo è Kvaratskhelia, che per due volte non riesce a superare il portiere Montipò in grande forma. Al 72' gli ospiti passano inaspettatamente in vantaggio: a seguito di un calcio di punizione, è determinante la deviazione vincente di spalla di Coppola. Al 79' su assist di Lindstrøm, l'ex di turno Ngonge, conclude a rete e trova il tocco per l'autogoI di Dawidowicz. La rimonta si concretizza all'87' con il capolavoro di Kvaratskhelia, che di destro dal limite mette la palla sotto l'incrocio. E’ stata una partita molto aperta e combattuta sopratutto nel secondo tempo. C’è voluta una giocata da fuoriclasse di Kvaratskhelia per raggiungere una vittoria che sembrava ormai insperata.
Nel posticipo del lunedì, la Roma travolge il Cagliari per 4-0. E' stata grande la prestazione della Roma di Daniele De Rossi, che gioca la miglior partita della nuova gestione. I giallorossi sbloccano subito l'incontro con Pellegrini (2') e poi beneficiano della doppietta di Dybala (22' e 51'). Nel tabellino dei marcatori c'è anche Huijsen (58') che realizza con un grande colpo di testa. Il giovane classe 2005, recentemente arrivato alla corte di De Rossi in prestito dalla Juventus è alla sua prima rete in Serie A. Nel finale debutto anche per l’ex calciatore dell'Empoli Tommaso Baldanzi, giovane promessa del calcio italiano. Il 4-0 sui sardi vale la terza vittoria in tre partite per De Rossi, (da quando ha preso possesso della panchina giallorossa). Grazie alla vittoria contro il Cagliari, la Roma si riporta al quinto posto con 38 punti.
Tutte le partite della 23.a giornata di calcio di Serie A:
LECCE-FIORENTINA 3-2 EMPOLI-GENOA 0-0 UDINESE-MONZA 0-0
FROSINONE-MILAN 2-3 BOLOGNA-SASSUOLO 4-2
TORINO-SALERNITANA 0-0 NAPOLI-VERONA 2-1 ATALANTA-LAZIO 3-1
INTER-JUVENTUS 1-0 ROMA-CAGLIARI 4-0
Nella 22.ma giornata di Serie A, il Torino batte per 2-1 il Cagliari. I sardi avrebbero voluto onorare la memoria di Gigi Riva, nel modo migliore con una vittoria, ma si sono trovati di fronte una squadra ostica. ll Torino parte forte ed è aggressivo con il Cagliari che si schiaccia all’indietro. Nel primo tempo i sardi resistono per venti minuti, poi al (23′) i granata passano in vantaggio: a seguito di un triangolo con Vlasic, Bellanova dopo una grande azione sulla destra, crossa e Zapata realizza con grande coordinazione. Il secondo gol si sviluppa al (48′): Ricci dopo un lancio di Lazaro, salta un avversario, si accentra, elude l’intervento di Dossena e batte Scuffet. Nella ripresa i padroni di casa reagiscono e accorciano le distanze con una prodezza di Viola al (77′). Questi riceve direttamente da fallo laterale e dopo essersi liberato dell’intervento di Rodriguez, con un sinistro a giro firma una rete spettacolare. Nel finale i sardi non riescono a completare la rimonta nonostante il forcing finale. Con questa vittoria i granata agganciano momentaneamente il Napoli a quota 31 punti, a ridosso della zona valida per l’Europa.
L’Atalanta batte 2-0 l’Udinese. Al Gewiss Stadium nel primo tempo la Dea domina il gioco, con De Ketelaere che calamita tutti i palloni. Fino alla mezz’ora la gara resta in equilibrio, poi al 33’ l’Atalanta va in vantaggio: Ruggeri e De Ketelaere costruiscono una bella azione che parte dalla loro area di rigore, si sviluppa in fascia e Miranchuk è bravo a inserirsi e a realizzare di sinistro. La Dea raddoppia nel recupero: sugli sviluppi di una rimessa laterale, Holm dopo aver ricevuto il pallone passa a De Ketelaere che dalla fascia incrocia sul palo opposto dove Scamacca batte Okoye con un potente rasoterra. L’Atalanta nella ripresa rischia perchè si abbassa troppo, sopra tutto nel finale, ma riesce a portare a termine il risultato. Per l’Udinese è una sconfitta, che lascia invariata la sua deficitaria classifica, in attesa degli scontri diretti alle porte, nel mese di febbraio. L’uomo copertina dell’incontro è De Ketelaere, autore di due assist e di una prestazione di alto livello. Se si pensa che il Milan non ha avuto fiducia in lui e lo ha ceduto all’Atalanta, questo per lui è l’anno della sua rivincita personale .
Finisce 2-2 a San Siro l’incontro tra il Milan e il Bologna. Emiliani in vantaggio al 29′: dopo una serie di passaggi in una fase d’attacco del Bologna, la palla arriva a Zirkzee che di piatto la infila in rete. Al 42′ è assegnato un calcio di rigore al Milan ma Giroud lo sbaglia. Il pareggio per il Milan arriva al 45’ a seguito di un cross basso e forte di Calabria, Loftus-Cheek insacca da due passi. A inizio ripresa crescono nuovamente i rossoneri. Rejnders colpisce la traversa , poi al 74′ il Milan spreca nuovamente un calcio di rigore dagli undici metri: Hernandez tira sul palo, poi tocca per primo la palla, che termina in rete dopo un rimpallo. L’arbitro Massa come da regolamento, annulla. All’83 ‘ i rossoneri passano nuovamente in vantaggio, Florenzi, cross morbido per il colpo di testa potente di Loftus-Cheek, che trova la doppietta. Sembra finita, ma il Bologna non molla e agguanta il pari al 92’. Terracciano, appena entrato, tira la maglia a Kristiansen e l’arbitro concede il calcio di rigore. Maignan intuisce, ma Orsolini realizza e questo risultato blocca i rossoneri dopo quattro vittorie di fila.
Allo Stadium finisce 1-1 tra Juventus e Empoli. La gara è pesantemente condizionata dall’ espulsione di Milik: che si fa espellere dopo 18 minuti per una entrata con piede a martello su Cerri. L’arbitro Marinelli prima ammonisce l’ex centravanti del Napoli e poi, dopo il controllo al Var, estrae il rosso. In inferiorità numerica la Juventus lascia l’iniziativa agli ospiti. I bianconeri al 50′ si portano in vantaggio a seguito di un calcio d’angolo. Vlahovic,è lesto a girare in rete il pallone vagante colpito di testa da Gatti. L’Empoli riprende poi il controllo del match e il neo tecnico emplese Nicola, inserisce Cancellieri e Baldanzi per provare a recuperare. Proprio con Baldanzi, l’Empoli trova la rete del pareggio al 25esimo della ripresa, con un velenoso e preciso rasoterra dal limite. Nel finale la squadra di Allegri cerca di spingersi in avanti, ma l’Empoli tiene bene e in contropiede tenta di fare nuovamente male alla vecchia signora. All’Empoli funziona bene la cura del nuovo tecnico Nicola: con lui i toscani hanno racimolato quattro punti in due partite. I bianconeri contro l’Empoli sono apparsi, al di là dell’inferiorità numerica, lenti e prevedibili.
L’Inter batte 1-0 la Fiorentina al Franchi. Inizia meglio la Fiorentina che tiene il pallone con l’Inter che si abbassa per ripartire. Al 15’pt l’Inter va in vantaggio: angolo di Asllani, Lautaro sul primo palo si libera di Parisi e segna di testa. Nella ripresa la Fiorentina alza il baricentro ma fa fatica a sfondare il muro nerazzurro. L’occasione più grossa arriva al 77′: Sommer con i pugni anticipa e colpisce Nzola. Aureliano richiamato al Var assegna il rigore. Sul dischetto va lo specialista Nico Gonzalez che calcia debolmente e Sommer para alla sua destra. Viste le molte assenze nel suo undici titolare non è stata la solita Inter spumeggiante, ma il gol del solito Lautaro Martinez è comunque bastato per avere la meglio su una Fiorentina volenterosa ma troppo imprecisa davanti alla porta. L’uomo-copertina è Sommer: il portiere svizzero è stato miracoloso su Bonaventura nel primo tempo, poi nella ripresa dopo aver provocato il calcio di rigore per fallo su Nzola in un intervento aereo, para un rigore a Nico Gonzalez. L’Inter approfitta del mezzo passo falso della Juventus, espugna il Franchi e tra una settimana affronterà la Juventus con in palio una bella fetta di scudetto.
La Roma batte all’Arechi 2-1 la Salernitana. Ad un primo tempo dove i giallorossi subiscono a lungo i granata, segue una ripresa più concreta dal punto di vista delle realizzazioni. Al 51′ Maggiore commette una ingenuità in quanto colpisce con il braccio largo, un colpo di testa innocuo di Cristante- L’arbitro decreta il calcio di rigore, che Dybala realizza. La Salernitana a quel punto alza il ritmo e il baricentro alla ricerca del pareggio, però finisce con essere punita in contropiede. Il raddoppio è firmato al 66′: c’è una giocata rifinita di tacco da Dybala che trova Karsdorp. Il conseguente cross del calciatore olandese, trova puntuale nell’inserimento sul secondo palo Pellegrini, che è lesto a metterla in rete. A quel punto Inzaghi decide di mandare dentro Kastanos, per aumentare il potenziale offensivo. La Salernitana al 70′ con il colpo di testa vincente di Kastanos dimezza lo svantaggio e nei 25 minuti tenta il tutto per tutto per scardinare la difesa giallorossa. Nel finale si devono annotare due parate importanti di Rui Patricio e due rigori richiesti vanamente dalla squadra campana. Prima del triplice fischio dell’arbitro, scoppia il finimondo, con tante proteste granate e l’arbitro è costretto ad estrarre una serie di cartellini.
Nelle gare della domenica prosegue il grande momento del Genoa che vince in rimonta sul Lecce e conquista il settimo risultato utile consecutivo. Finisce in parità lo scontro salvezza tra il Verona e il Frosinone e torna al successo il Monza che batte di misura il Sassuolo con una rete di Colpani. Brutta partita senza reti all’Olimpico tra Lazio e Napoli che lascia invariata la loro situazione nelle zone alte della classifica. Il prossimo turno prevede la grande sfida di San Siro Inter-Juventus che probabilmente potrà dare una prima indicazione nella corsa finale per lo scudetto.
Questi i risultati sulla 22.a giornata di calcio di Serie A:
CAGLIARI-TORINO 1-2 VERONA-FROSINONE 1-1 MONZA-SASSUOLO 1-0
LAZIO-NAPOLI 0-0 FIORENTINA-INTER 0-1 SALERNITANA-ROMA 1-2
ATALANTA-UDINESE 2-0 JUVENTUS-EMPOLI 1-1 MILAN-BOLOGNA 2-2
GENOA-LECCE 2-1
Nella 22.ma giornata di Serie A, il Torino batte per 2-1 il Cagliari. I sardi avrebbero voluto onorare la memoria di Gigi Riva, nel modo migliore con una vittoria, ma si sono trovati di fronte una squadra ostica. ll Torino parte forte ed è aggressivo con il Cagliari che si schiaccia all’indietro. Nel primo tempo i sardi resistono per venti minuti, poi al (23′) i granata passano in vantaggio: a seguito di un triangolo con Vlasic, Bellanova dopo una grande azione sulla destra, crossa e Zapata realizza con grande coordinazione. Il secondo gol si sviluppa al (48′): Ricci dopo un lancio di Lazaro, salta un avversario, si accentra, elude l’intervento di Dossena e batte Scuffet. Nella ripresa i padroni di casa reagiscono e accorciano le distanze con una prodezza di Viola al (77′). Questi riceve direttamente da fallo laterale e dopo essersi liberato dell’intervento di Rodriguez, con un sinistro a giro firma una rete spettacolare. Nel finale i sardi non riescono a completare la rimonta nonostante il forcing finale. Con questa vittoria i granata agganciano momentaneamente il Napoli a quota 31 punti, a ridosso della zona valida per l’Europa.
L’Atalanta batte 2-0 l’Udinese. Al Gewiss Stadium nel primo tempo la Dea domina il gioco, con De Ketelaere che calamita tutti i palloni. Fino alla mezz’ora la gara resta in equilibrio, poi al 33’ l’Atalanta va in vantaggio: Ruggeri e De Ketelaere costruiscono una bella azione che parte dalla loro area di rigore, si sviluppa in fascia e Miranchuk è bravo a inserirsi e a realizzare di sinistro. La Dea raddoppia nel recupero: sugli sviluppi di una rimessa laterale, Holm dopo aver ricevuto il pallone passa a De Ketelaere che dalla fascia incrocia sul palo opposto dove Scamacca batte Okoye con un potente rasoterra. L’Atalanta nella ripresa rischia perchè si abbassa troppo, sopra tutto nel finale, ma riesce a portare a termine il risultato. Per l’Udinese è una sconfitta, che lascia invariata la sua deficitaria classifica, in attesa degli scontri diretti alle porte, nel mese di febbraio. L’uomo copertina dell’incontro è De Ketelaere, autore di due assist e di una prestazione di alto livello. Se si pensa che il Milan non ha avuto fiducia in lui e lo ha ceduto all’Atalanta, questo per lui è l’anno della sua rivincita personale .
Finisce 2-2 a San Siro l’incontro tra il Milan e il Bologna. Emiliani in vantaggio al 29′: dopo una serie di passaggi in una fase d’attacco del Bologna, la palla arriva a Zirkzee che di piatto la infila in rete. Al 42′ è assegnato un calcio di rigore al Milan ma Giroud lo sbaglia. Il pareggio per il Milan arriva al 45’ a seguito di un cross basso e forte di Calabria, Loftus-Cheek insacca da due passi. A inizio ripresa crescono nuovamente i rossoneri. Rejnders colpisce la traversa , poi al 74′ il Milan spreca nuovamente un calcio di rigore dagli undici metri: Hernandez tira sul palo, poi tocca per primo la palla, che termina in rete dopo un rimpallo. L’arbitro Massa come da regolamento, annulla. All’83 ‘ i rossoneri passano nuovamente in vantaggio, Florenzi, cross morbido per il colpo di testa potente di Loftus-Cheek, che trova la doppietta. Sembra finita, ma il Bologna non molla e agguanta il pari al 92’. Terracciano, appena entrato, tira la maglia a Kristiansen e l’arbitro concede il calcio di rigore. Maignan intuisce, ma Orsolini realizza e questo risultato blocca i rossoneri dopo quattro vittorie di fila.
Allo Stadium finisce 1-1 tra Juventus e Empoli. La gara è pesantemente condizionata dall’ espulsione di Milik: che si fa espellere dopo 18 minuti per una entrata con piede a martello su Cerri. L’arbitro Marinelli prima ammonisce l’ex centravanti del Napoli e poi, dopo il controllo al Var, estrae il rosso. In inferiorità numerica la Juventus lascia l’iniziativa agli ospiti. I bianconeri al 50′ si portano in vantaggio a seguito di un calcio d’angolo. Vlahovic,è lesto a girare in rete il pallone vagante colpito di testa da Gatti. L’Empoli riprende poi il controllo del match e il neo tecnico emplese Nicola, inserisce Cancellieri e Baldanzi per provare a recuperare. Proprio con Baldanzi, l’Empoli trova la rete del pareggio al 25esimo della ripresa, con un velenoso e preciso rasoterra dal limite. Nel finale la squadra di Allegri cerca di spingersi in avanti, ma l’Empoli tiene bene e in contropiede tenta di fare nuovamente male alla vecchia signora. All’Empoli funziona bene la cura del nuovo tecnico Nicola: con lui i toscani hanno racimolato quattro punti in due partite. I bianconeri contro l’Empoli sono apparsi, al di là dell’inferiorità numerica, lenti e prevedibili.
L’Inter batte 1-0 la Fiorentina al Franchi. Inizia meglio la Fiorentina che tiene il pallone con l’Inter che si abbassa per ripartire. Al 15’pt l’Inter va in vantaggio: angolo di Asllani, Lautaro sul primo palo si libera di Parisi e segna di testa. Nella ripresa la Fiorentina alza il baricentro ma fa fatica a sfondare il muro nerazzurro. L’occasione più grossa arriva al 77′: Sommer con i pugni anticipa e colpisce Nzola. Aureliano richiamato al Var assegna il rigore. Sul dischetto va lo specialista Nico Gonzalez che calcia debolmente e Sommer para alla sua destra. Viste le molte assenze nel suo undici titolare non è stata la solita Inter spumeggiante, ma il gol del solito Lautaro Martinez è comunque bastato per avere la meglio su una Fiorentina volenterosa ma troppo imprecisa davanti alla porta. L’uomo-copertina è Sommer: il portiere svizzero è stato miracoloso su Bonaventura nel primo tempo, poi nella ripresa dopo aver provocato il calcio di rigore per fallo su Nzola in un intervento aereo, para un rigore a Nico Gonzalez. L’Inter approfitta del mezzo passo falso della Juventus, espugna il Franchi e tra una settimana affronterà la Juventus con in palio una bella fetta di scudetto.
La Roma batte all’Arechi 2-1 la Salernitana. Ad un primo tempo dove i giallorossi subiscono a lungo i granata, segue una ripresa più concreta dal punto di vista delle realizzazioni. Al 51′ Maggiore commette una ingenuità in quanto colpisce con il braccio largo, un colpo di testa innocuo di Cristante- L’arbitro decreta il calcio di rigore, che Dybala realizza. La Salernitana a quel punto alza il ritmo e il baricentro alla ricerca del pareggio, però finisce con essere punita in contropiede. Il raddoppio è firmato al 66′: c’è una giocata rifinita di tacco da Dybala che trova Karsdorp. Il conseguente cross del calciatore olandese, trova puntuale nell’inserimento sul secondo palo Pellegrini, che è lesto a metterla in rete. A quel punto Inzaghi decide di mandare dentro Kastanos, per aumentare il potenziale offensivo. La Salernitana al 70′ con il colpo di testa vincente di Kastanos dimezza lo svantaggio e nei 25 minuti tenta il tutto per tutto per scardinare la difesa giallorossa. Nel finale si devono annotare due parate importanti di Rui Patricio e due rigori richiesti vanamente dalla squadra campana. Prima del triplice fischio dell’arbitro, scoppia il finimondo, con tante proteste granate e l’arbitro è costretto ad estrarre una serie di cartellini.
Nelle gare della domenica prosegue il grande momento del Genoa che vince in rimonta sul Lecce e conquista il settimo risultato utile consecutivo. Finisce in parità lo scontro salvezza tra il Verona e il Frosinone e torna al successo il Monza che batte di misura il Sassuolo con una rete di Colpani. Brutta partita senza reti all’Olimpico tra Lazio e Napoli che lascia invariata la loro situazione nelle zone alte della classifica. Il prossimo turno prevede la grande sfida di San Siro Inter-Juventus che probabilmente potrà dare una prima indicazione nella corsa finale per lo scudetto.
Questi i risultati sulla 22.a giornata di calcio di Serie A:
CAGLIARI-TORINO 1-2 VERONA-FROSINONE 1-1 MONZA-SASSUOLO 1-0
LAZIO-NAPOLI 0-0 FIORENTINA-INTER 0-1 SALERNITANA-ROMA 1-2
ATALANTA-UDINESE 2-0 JUVENTUS-EMPOLI 1-1 MILAN-BOLOGNA 2-2
GENOA-LECCE 2-1