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Nella prima giornata di Serie A, l’Inter pareggia 2-2 contro il Genoa pertanto il suo esordio a difesa dello scudetto in questa stagione non inizia bene. I campioni d’Italia dirigono la partita e giocano soprattutto in orizzontale, ma il Genoa chiude gli spazi e si difende con ordine. A Marassi è il Grifone a sbloccare il match al 20′: Sommer respinge male un colpo di testa di Bani, la palla sbatte sulla traversa e Vogliacco è il più veloce di tutti a spingere in rete. Al 30’ l’Inter pareggia a seguito di un cross di Barella, Thuram salta a centro area e realizza con un gran colpo di testa. All’83’ l’Inter passa in vantaggio dopo uno splendido assist di Frattesi per Thuram, che supera Gollini in uscita con un facile pallonetto. Inzaghi fa entrare alcuni panchinari di lusso: Darmian, Taremi, Carlos Augusto e Frattesi, ed è proprio quest’ultimo ad essere determinante. L’ex Sassuolo trova Thuram, che con uno pallonetto batte il portiere Gollini. Il guardalinee annulla, ma il Var conferma il gol. Quanti errori ci sarebbero stati in più sui campi se non ci fosse stato questo dispositivo elettronico? In pieno recupero il pareggio per il Genoa: Bisseck in area respinge con un braccio un cross largo. Il Var richiama l’arbitro che poi accorda il rigore. Messias nel primo tentativo si fa respingere il rigore da Sommer, che poi non sbaglia la ribattuta. Bisseck ha confermato di essere bravo a sganciarsi in avanti, ma difetta nelle chiusure in difesa. Non sarebbe meglio invertire la sua posizione in campo?
A San Siro il Milan pareggia 2-2 col Torino. E’ stata una partita che ha espresso forti emozioni. Al 30′ Zapata apre per Bellanova, che prende il palo di testa e sulla carambola dopo aver ballato la palla sulla linea, Thiaw nella concitazione, spedisce il pallone dentro la sua porta. Nella ripresa il Milan prova a spingere per trovare la rete del pareggio, ma è invece il Toro che raddoppia: Al 68′ c’è uno scambio tra Ilic e Lazaro sulla sinistra, con quest’ultimo che effettua un cross perfetto per Zapata, il quale di testa schiaccia a rete. Nel finale si assiste alla reazione d’orgoglio del Milan. All’ 89′ un tiro di Reijnders è deviato in porta da Morata a centro area che realizza il primo gol con la nuova maglia. Il pareggio i rossoneri lo ottengono a tempo scaduto al 95′: a seguito di un cross di Musah, Okafor con un gran tiro al volo realizza. il Torino di Vanoli per poco non è riuscito nell’impresa di vincere, con la semplicità di un calcio lineare. Il Milan nel secondo tempo ha meritato di pareggiare, dopo aver dimostrato una grande capacità di reazione.
Verona – Napoli 3-0- Dopo un primo tempo equilibrato, i partenopei nel finale del primo tempo riescono a collezionare un paio di occasioni. Nella ripresa l’Hellas di Zanetti gioca una gara perfetta e trova il vantaggio al 50′ con Dailon Livramento che dopo aver raccolto l’assist di esterno di Lazovic, anticipa Juan Jesus e batte il portiere Meret. Il raddoppio lo firma Mosquera al 75′, con un preciso diagonale dopo aver raccolto il preciso passaggio di Duda. Il 3-0 arriva in pieno recupero: Harroui crossa dalla destra per Lazovic e il suo tiro viene deviato in porta da Mosquera da pochi passi. Per gli azzurri, che hanno perso Kvaratskhelia a fine primo tempo per un problema muscolare, da annotare c’è solo una traversa di Anguissa. Antonio Conte dopo aver fatto presente ultimamente di avere dei dubbi sul valore della rosa del Napoli e a fine gara si è espresso così “Chiedo scusa, prestazione inaccettabile, il problema è grave”. La campagna acquisti del Napoli era stata incentrata sulla cessione di Osimhen, che per il momento non è stata ancora effettuata.i
La Lazio, supera il Venezia per 3-1. I Lagunari vanno in vantaggio al 3’ a seguito di una rimessa lunga di Sverko, Rovella non trattiene il pallone e Kofod Andersen può calciare a giro sul secondo palo in rete. All’11’ la Lazio pareggia: Castellanos sradica la sfera a Svoboda e batte Joronen con estrema semplicità. Zaccagni ribalta il risultato su rigore al 44’, per un fallo concesso dal difensore del Venezia Sverko su Castellanos. All’81’ discesa perfetta sulla destra di Lazzari, che crossa forte e teso al centro, incontrando la deviazione nella propria porta di Altare, causando un’autorete. Nella ripresa la squadra biancoceleste ha accusato un po’ di stanchezza e il Venezia ne ha approfittato per rendersi pericolosa. La Lazio in Castellanos sembra aver trovato un degno erede del grande bomber del passato Ciro Immobile. Lo spagnolo ha offerto una prestazione esemplare: oltre a un gol e a un rigore provocato, ha colpito un palo e una traversa.
La Juventus batte 3-0 il Como e inizia nel migliore dei modi il campionato. Al 23′, il debuttante Mbangula , giovane esterno belga schierato a sorpresa tra i titolari, realizza un bel gol al culmine di un’azione personale. Da sinistra si accentra e dal limite dell’area realizza di destro con un potente e preciso rasoterra. Una volta in vantaggio la partita si incanala a senso unico. Il raddoppio dei bianconeri arriva al 46’: Yildiz mette in area, velo di Vlahovic, il pallone arriva a Weah, il cui sinistro di prima intenzione colpisce la traversa e oltrepassa la linea di porta. La goal line technology certifica che la palla è entrata realmente. Al 91′ gran giocata sulla destra di Cambiaso che realizza il terzo gol con un bel tiro a giro dal limite dell’area di rigore. Dušan Vlahović ha cercato di partecipare alla festa ma è stato sfortunato: nel giro di pochi minuti ha colpito per due volte il palo e si è visto annullare un bel gol di testa per un fuorigioco millimetrico di Cambiaso. Non è iniziato nel migliore dei modi Il ritorno del Como in serie A dopo 21 anni di attesa, ma ci sarà tempo per recuperare. Mbangula? Gioca perché se lo merita”, sottolinea Thiago Motta, che all’esordio ha mostrato tutte le sue qualità: corsa, velocità, dribbling e precisione nel tiro. Il neo tecnico italo brasiliano della Juventus riesce spesso a scoprire giovani talenti, cosa che resta molto difficile ad altri allenatori che siedono su panchine blasonate.
L’Atalanta batte 4-0 il Lecce. A decidere il match di “Via del Mare” sono i due nuovi acquisti lanciati dal 1′ da Gasperini, Brescianini e Retegui, entrambi autori di una doppietta. Al 35′ il cross di Zappacosta trova Retegui libero di staccare di testa e dopo la parata di Falcone, Brescianini è lesto ad anticipare tutti e a scagliare in rete. I cross dagli esterni sono un fattore determinante per l’Atalanta che al 45′ trova il meritato raddoppio: in questa occasione è Ruggeri ad effettuare il traversone e a svettare è ancora Retegui, che realizza di testa. Al 57′ un netto pestone del neo entrato Coulibaly su Retegui, causa il calcio di rigore e dal dischetto lo stesso centravanti realizza con freddezza. Al 66′ Brescianini realizza il quarto gol con un bel destro piazzato all’interno dell’area di rigore. A Via del Mare si è assistita ad una sola squadra in campo l’Atalanta e questo nonostante gli infortuni e gli assenti eccellenti per questioni di mercato.
Di seguito i risultati della 1a giornata:
GENOA-INTER 2-2 PARMA-FIORENTINA 1-1 EMPOLI-MONZA 0-0
MILAN-TORINO 2-2 BOLOGNA-UDINESE 1-1 VERONA-NAPOLI 3-0
CAGLIARI-ROMA 0-0 LAZIO-VENEZIA 3-1 LECCE-ATALANTA 0-4
JUVENTUS-COMO 3-0
I valori educativi dello sport sono fondamentali perchè offrono un contributo decisivo all’educazione e alla formazione dei giovani. Per questa ragione Educazione e Sport sono ormai un binomio indissolubile. In un momento dove nella nostra società si ravvisa una fase particolarmente delicata del mondo giovanile, il movimento aggregativo sportivo è sempre più un’ancora di salvezza per molti adolescenti. Si può affermare con assoluta certezza, che lo sport rappresenta la terza agenzia educativa dopo la famiglia e la scuola. Tra le tante persone che hanno fatto della loro attività sportiva uno stile di vita, c’è l’ex arbitro Claudio Gavillucci di Latina. Nel 2018 durante una partita del campionato di Serie A, sospese Sampdoria-Napoli per i cori contro il calciatore di colore del Napoli Koulibaly. Applicò il regolamento ma incredibilmente si ritrovò estromesso dalla classe arbitrale in Italia. Lo abbiamo incontrato per conoscerlo da vicino, dopo anni come protagonista di quell’episodio che lo fece salire agli apici della cronaca.
Claudio Gravillucci |
Claudio Gavillucci, buongiorno, come avvenne il tuo approccio allo Sport?
Come succede spesso nel mondo arbitrale, iniziai a fare il calciatore e tra le mie caratteristiche più evidenti c’erano quelle del temperamento, rispetto a quelle atletico tattiche. Per questa ragione mio zio che a quei tempi faceva l’allenatore, mi consigliò di fare il corso d’arbitro perché secondo lui avrei potuto fare una bella carriera. Dello stesso parere si dimostrò Carlo Bersanetti allora Presidente della Sezione Arbitri di Latina e attuale Consigliere Regionale della FGCI che mi incoraggiò a proseguire dopo avermi visionato ad arbitrare alla Macir Cisterna. Posso dire che in campo mi sono sempre impegnato e ho sempre dato il massimo, ma non pensavo un giorno di poter arrivare ai massimi livelli. Iniziai a crederci quando passai più tardi alla massima categoria nazionale e al termine delle gare, riscontravo tutte valutazioni positive nei mie confronti, così iniziai a prendere la cosa più seriamente. Nell’arbitraggio cercavo di metterci il massimo della professionalità e se sbagliavo, ero il primo ad essere dispiaciuto ed ero pronto a chiedere scusa alle squadre, naturalmente negli spogliatoi. Oggi posso dire che essere riuscito a calcare i campi di San Siro e di altri grandi stadi italiani, è stata per me una grande soddisfazione.
Qual’è l’aspetto caratteriale più importante che deve avere un arbitro?
A mio parere un buon arbitro è quello che riesce ad intervenire nelle decisioni arbitrali in modo autorevole e non autoritario per far rispettare le regole del gioco. A utilizzare il fischio e sovente i cartellini sono capaci tutti, ma l’arbitro che fischia poco, estrae pochi cartellini e termina la gara senza alcun tipo di polemica, credo che alla fine sia l’arbitro migliore.
Ci sono differenze nell’arbitraggio tra le carie categorie?
Le regole e l’approccio dell’arbitro alla partita sono chiaramente le stesse, quello che cambia è l’ambiente e la qualità del gioco che nella massima categoria è più tecnico e veloce. Si arbitra in stadi più grandi, con tanti spettatori. In Serie A c’è una forte pressione mediatica e questa è probabilmente la cosa più difficile da gestire, perché quando si commette un errore a San Siro non è la stessa cosa che farlo ad es. sul campo di gioco del Santa Maria.
Vogliamo ripercorrere il momento di quella gara contro il Napoli che è stata decisiva per l’esito della tua carriera ad alto livello?
Quell’episodio è ormai di dominio pubblico. Al 35 del p.t. i cori di scherno dalla curva dei tifosi della Sampdoria continuavano insistenti nei confronti dei napoletani e di Koulibaly, così io come da regolamento, sospesi temporaneamente la partita, minacciando di concluderla definitivamente, se queste intemperanze non fossero terminate. Per fortuna dopo cinque minuti di interruzione i cori terminarono e così si riprese a giocare e riuscii a portare a termine la gara. Quel giorno si ripropose quello che da sempre è il grave e insoluto problema del calcio italiano: il razzismo. A quei tempi probabilmente non si era pronti per fronteggiare definitivamente questa piaga, pertanto sono stato considerato l’unico capro espiatorio. Eppure mi ero attenuto solo alle disposizioni Uefa e Fifa, ma la mia scelta fece scalpore, perché il fenomeno non venne percepito interamente nella sua gravità. In ogni caso quel precedente è servito, perché da quel momento l’arbitro in Italia non è più l’unico a prendersi carico della della sospensione della gara. Oggi tutto è demandato al responsabile della forza pubblica.
Purtroppo quell’episodio ti causò l’interruzione di una carriera importante. Dopo hai ripreso ad arbitrare, ma non è stato più in Italia vero?
A seguito di un viaggio in Inghilterra, ebbi modo di conoscere in palestra un arbitro di Premier League e dal momento che la passione non conosce confini, questi mi ha invitò a riprendere ad arbitrare. Seguii il suo consiglio, così ebbi modo di conoscere un altro modo di fare calcio proprio nel nord dell’Inghilterra dove nacque questo meraviglioso sport. Ho arbitrato la prima squadra fondata al mondo nel 1856 lo Sheffield Footboll club e di seguito tante altre squadre fondate successivamente nel 1860 e nel 1870. Posso dire che in quel campionato ci si ritrova immersi in uno spirito senza barriere, dove il rapporto con i tifosi è un rapporto carnale. Al 90’ finisce veramente la partita e non c’è alcun strascico finale.
Attualmente ti stai impegnando in altri settori specifici del mondo del calcio, ce ne puoi parlare?
Ho fondato questa Associazione “Referee Abroad”, insieme a un altro collega. Ci ritroviamo come arbitri in giro per il mondo a fare esperienze internazionali, cercando di diffondere quelli che sono i veri valori dello sport quali l’uguaglianza, l’inclusione, la pace e il rispetto per le regole.
Grazie e buona fortuna Claudio Gavillucci
Fiorentina- Cagliari 3-2 all’Unipol Domus. Gli occhi sono tutti per Claudio Ranieri, che ha deciso di non allenare più, dopo aver firmato l’ultimo capolavoro, quello della salvezza del Cagliari. La Fiorentina passa in vantaggio al 39': da una palla conquistata a centrocampo, Castrovilli serve Bonaventura che entra in area e con un bel sinistro a giro, beffa Scuffet. A inizio ripresa il Cagliari si riversa in avanti e ottiene il pareggio al 64’: da un cross di Prati, Deiola realizza di testa. Al minuto 84, il Cagliari va nuovamente in vantaggio: Mutandwa, giovanissimo, al primo centro in Serie A, fa un gol eccezionale: parte da sinistra, si accentra e realizza con un gran tiro sul secondo palo. A un minuto dal termine, la viola pareggia: da una punizione di Biraghi, Nico González s’inserisce con tempismo e beffa Scuffet. Nei minuti di recupero la beffa clamorosa per gli isolani: il Var richiama al monitor l’arbitro per un contatto in area Di Pardo-Beltran. L’arbitro assegna il penalty e Arthur lo realizza con freddezza.
Milan Salernitana 3-3. Nei primi 45’ c’è soltanto il Milan in campo, ma trova il portiere campano Fiorillo che si esalta e para ogni tiro. Purtroppo per lui dopo 22 minuti commette una papera clamorosa, perde il pallone e così Leao mette in rete a porta vuota. Giroud alla sua ultima partita in rossonero al (27') raddoppia con una bella girata in area da un corner di Florenzi. A quel punto il tecnico della Salernitana Colantuono effettua delle sostituzioni per dare impulso alla squadra e riesce nell’intento. Simy al (64'), lasciato solo in mezzo all'area, accorcia le distanze di testa sugli sviluppi di un corner. Al 77’ Calabria sempre di testa beffa Fiorillo su perfetto assist di Pulisic. Nel finale, Sambia accorcia nuovamente le distanze con un bel sinistro dal limite e infine Simy pareggia i conti al 90’, pronto a recuperare il pallone dopo il tiro di Tchaouna. E’ stata l’ultima partecipazione in rossonero per i seguenti elementi: Mirante, Caldara, Giroud, Kjaer e il tecnico Stefano Pioli.
L’Atalanta batte il Torino 3-0 davanti al suo pubblico. Nella giornata dei festeggiamenti per la netta vittoria per 3-0 contro il Bayer Leverkusen in Europa League, nel primo tempo i ragazzi di mister Gasperini non dimostrano alcun segno di fatica. Con il passare dei minuti i bergamaschi prendono sempre più campo e al 26’ passano in vantaggio. Giocata di De Ketelaere per Scamacca, che si gira e fa partire un gran tiro che vale l’1-0. Poi al 43’ De Ketelaere dalla destra serve Pasalic, che all'altezza dell'area di rigore tira in porta, il portiere del Torino si fa sfuggire il pallone e sulla ribattuta l'eroe di Dublino Lookman non manca l'appuntamento con il gol. Anche nella ripresa i bergamaschi continuano ad attaccare e un terzo gol di Lookman dopo un’ora di gioco viene annullato. Il 3-0 dell’Atalanta arriva al 71’ per un calcio di rigore accordato per un fallo di Tameze sempre su Lookman. Pasalic incaricato del tiro, batte Gemello dagli undici metri. Per l’Atalanta c’è ancora l’ultimo atto del suo campionato e in caso di vittoria nel recupero contro la Fiorentina, chiuderebbe il campionato al terzo posto.
Verona e Inter onorano fino alla fine il campionato e pareggiano 2-2. I nerazzurri passano in vantaggio al 10' con Arnautovic, bravo ad approfittare di un errore di Cabal e a vincere il corpo a corpo con Coppola. L'Hellas trova il pareggio al 19' con Noslin, e questi al 37' ricambia l'assist di Suslov e regala allo slovacco l'assist per il 2-1. Nel primo minuto di recupero grande lancio di Dimarco per Frattesi che smorza di petto per Arnautovic, il quale di prima pareggia il risultato. Grandissima prova del portiere veronese Perilli autore di almeno 5-6 interventi decisivi, mentre da segnalare nell'Inter l'esordio in Serie A a 31 anni del terzo portiere, scuola nerazzurra Raffaele Di Gennaro che ha disputato gli ultimi 25 minuti di gioco al posto di Audero. Con il pareggio contro il Verona si è concluso il campionato strepitoso dei nerazzurri, dominato in lungo e in largo con 29 vittorie, 7 pareggi e due sole sconfitte contro il retrocesso Sassuolo. La classifica la dice tutto con 19 punti di vantaggio sulla seconda in classifica, Milan.
Si è giocata la 38a e ultima giornata di Serie A che ha emesso una serie di verdetti definitivi. A Cagliari, la Fiorentina vince e conquista matematicamente l’accesso alla prossima Conference. Commovente il saluto di entrambe le squadre e gli arbitri a Claudio Ranieri che in settimana ha dato l’addio al calcio. Rimarrà per sempre il ricordo di un tecnico appassionato, competente e sempre molto equilibrato. Il Genoa diretto quest’anno molto bene da Gilardino, ha battuto anche il Bologna (da tutti considerata la squadra sorpresa di questo campionati), con le reti di Malinovskyi e Vitinha. La Juve torna alla vittoria vincendo per 2-0 contro il Monza, con due gol nel primo tempo al 26' con Chiesa e Alex Sandro al 28'. Dopo il pareggio 3-3 tra Milan e Salernitana, il pubblico ha reso omaggio a Stefano Pioli, Giroud e Kiaer nel giorno della loro ultima partita in rossonero. Pareggio con fischi a Napoli contro il Lecce. Dopo lo scudetto dell’anno scorso, la squadra partenopea è stata la più grande delusione di questo campionato ed è difficile spiegarlo sotto l'aspetto tecnico. Calzona che è stato il terzo tecnico a succedersi quest’anno sulla panchina partenopea, termina a quota 53 punti e in nona posizione. Nell’ambito del discorso salvezza, l’impresa la compie ancora una volta Davide Nicola (ormai specializzato in questo genere di imprese), con l’Empoli, che batte la Roma al 93’con Niang. A Frosinone c’è stata l’impresa dell’Udinese, con la rete determinante dei friulani da parte di Davis. Ottima la disamina a fine partita del Presidente del Frosinone Stirpe che dimostrato equilibrio e serietà. Questi i verdetti del campionato: Inter, campione d'Italia, Milan, Juventus, Bologna e Atalanta in Champions League, Roma e Lazio in Europa League, Fiorentina in Conference. Retrocedono in Serie B, Salernitana, Sassuolo e Frosinone.
I risultati della 38.a e ultima giornata di campionato di Serie A:
CAGLIARI-FIORENTINA 2-3 GENOA-BOLOGNA 2-0 JUVENTUS-MONZA 2-0
MILAN-SALERNITANA 3-3 ATALANTA-TORINO 3-0 NAPOLI-LECCE 0-0
EMPOLI-ROMA 2-1 FROSINONE-UDINESE 0-1 VERONA-INTER 2-2
LAZIO-SASSUOLO 1-1
Fiorentina e Napoli pareggiano 2-2. Dopo otto minuti il Napoli è già in vantaggio: calcio d’angolo di Politano, perentorio colpo di testa di Rrahmani e palla in rete. Dopo il vantaggio il Napoli si abbassa troppo e prende due gol in pochi minuti. Al 40’ pareggia la Viola: da un fallo di mano di Lobotka nasce una punizione dal limite che Biraghi mette all’incrocio dei pali. Passano solo due minuti e i toscani raddoppiano: Politano sbaglia il passaggio, se ne impossessa Nzola che realizza con un perfetto rasoterra. Nella ripresa al 57’ c’è un altro capolavoro su punizione di Kvaratskhelia che calcia magnificamente e colpisce il sette. La partita è piacevole, con continui capovolgimenti e al 62’ è ancora il Napoli ad andare vicino al gol, ma il tiro di Politano si stampa sul palo a Terracciano battuto. E’ un risultato di parità che serve a poco a entrambe.
L’Atalanta batte il Lecce 2-0 a Via del Mare e conquista aritmeticamente la qualificazione alla prossima Champions League. Nel primo tempo è la Dea a fare il match, ma i giallorossi resistono grazie alle strepitose parate di Falcone e rispondono a loro volta, con le azioni di Piccoli e Dorgu. Nella ripresa al (48′) l’Atalanta passa in vantaggio: Scamacca, inventa un assist di esterno destro e lancia in profondità ( il subentrato) De Ketelaere che realizza con un delizioso pallonetto. Al (53′) Scamacca approfittando di un’uscita sbagliata di Falcone, raddoppia di testa sugli sviluppi di un corner. A quel punto il match perde d’intensità e nel finale c’è una sola azione degna di nota: il palo colpito da Piccoli su punizione. L’Atalanta a quel punto gestisce il risultato e le energie in vista della finale di Europa League mercoledì prossimo a Dublino contro il Bayer Leverkusen.
Il Torino batte 3-1 il Milan. Il Toro approccia bene la gara e al 27′ va in vantaggio: Cross di Rodriguez dalla sinistra, Zapata stacca più in alto di tutti e segna con grande determinazione. Al 38′ i granata raddoppiano ancora di testa con Ilic, su cross dalla destra di Bellanova. Nella ripresa al 47’ l’ex di turno Rodriguez dopo aver raccolto la sfera dal limite dell’area lascia partire un bolide mancino di collo-esterno che sbatte sul palo e carambola in rete. A quel punto si assiste alle reazione d’orgoglio del Milan con un paio di occasioni clamorose. Nei minuti di recupero, Bennacer trasforma il rigore concesso per ingenuo fallo di Masina sullo scatenato Pulisic. A fine campionato contano le motivazioni nel raggiungere gli obiettivi ed il Torino ne ha mostrate di più.
Inter e Lazio pareggiano 1-1 nel giorno della festa scudetto nerazzurra a San Siro. Nella prima frazione il portiere laziale Provedel, si dimostra in gran forma con tre parate determinanti. I nerazzurri nonostante l’impegno, dimostrano di non avere la solita concentrazione. La Lazio passa in vantaggio al 33′ con una precisa conclusione dal limite dell’area di Kamada. I biancoazzurri riescono a contenere gli spunti offensivi dell’Inter grazie alla disposizione alta in campo. Nella ripresa al 58’ c’è una doppia occasione dei milanesi per arrivare al pareggio: Provedel prima devia in angolo una conclusione di Barella, poi dal conseguente calcio d’angolo, c’è un colpo di testa di Lautaro con palla che si stampa sul palo. Al 42’ i nerazzurri raggiungono il pareggio: a seguito di una punizione calciata da Sanchez, Dumfries s’innalza e con un gran colpo di testa mette in rete.
Il Cagliari batte 2-0 il Sassuolo e conquista aritmeticamente la salvezza. Al Mapei Stadium va in scena una gara nervosa, giocata a ritmi bassi e zeppa di errori. Nel primo tempo le occasioni migliori capitano a Pinamonti e Lapadula, ma la mira è imprecisa Nella ripresa al (71′), Lapadula tira a rete, Obiang respinge e Prati (entrato da tre minuti), riesce ad andare in gol di sinistro. Una volta sotto, il Sassuolo non riesce più a riprendersi. Nel recupero, Lapadula al (91′) mette al sicuro il risultato battendo un calcio di rigore accordato per un fallo di Kumbulla in area. Nel finale il Sassuolo rimane in dieci in quanto M.Henrique rimedia un cartellino rosso per proteste. A seguito di questo risultato, il Sassuolo retrocede aritmeticamente, dopo 11 anni ininterrotti in Serie A.
La Juve guidata in panchina da Montero pareggia 3-3 con il Bologna al Dall’Ara. E’ stata una partita dai due volti e per lunghi tratti esaltante. Al 2’ sugli sviluppi di un corner, Riccardo Calafiori, infila in mischia il vantaggio dei padroni di casa. Il Bologna insiste e al 12’ su di uno spiovente dalla sinistra di Ndoye, Szczesny è di nuovo battuto dal colpo di testa di Castro. Nella ripresa è sempre il Bologna ad essere più determinato, così Calafiori arrivato davanti a Szczesny lo scavalca con un pallonetto. Calafiori si conferma un difensore molto interessante ed è bravo a firmare il terzo gol con un pallonetto delizioso davanti a Szczesny. Sotto di tre reti, Montero si gioca prima la carta Yildiz, poi quella Milik e al 71’ fa entrare in campo anche Nicolò Fagioli, dopo la sua squalifica legata alle scommesse. A quel punto inizia la rimonta bianconera. Al 76’ Chiesa dopo essersi impossessato di una palla persa da Lucumi, si presenta davanti a Skorupski e lo batte. La Juve spinta dall’orgoglio all’83’ con Milik su punizione, accorcia ulteriormente le distanze. All’84’ infine Yldiz con un gran tiro dal limite, riporta il risultato incredibilmente in parità.
A 90’ dal termine del campionato è ancora incerta la lotta per la retrocessione. Il Frosinone conquista la sua prima vittoria esterna della stagione battendo il Monza con un gol di Cheddira. Adesso le sarà sufficiente solo un punto nell’ultima giornata per salvarsi. Finisce in parità la gara del Friuli tra Udinese e Empoli condizionata dal grave errore del primo tempo che ha visto l’annullamento del gol del vantaggio azzurro con Maleh. Al 90′ arriva il gol del vantaggio azzurro con Niang su rigore ma è una partita interminabile, perchè al 98′ l’arbitro viene richiamato al Var per assegnare un rigore all’Udinese che Samardzic realizza al 104. Gli arbitri e il Var a volte non riescono a decifrare le situazioni più complicate in area, ma non sono nemmeno aiutati dalle finte cadute dei calciatori. Di seguito i risultati della 37.a giornata di campionato di Serie A:
FIORENTINA-NAPOLI 2-2 LECCE-ATALANTA 0-2 TORINO-MILAN 3-1
SASSUOLO-CAGLIARI 0-2 MONZA-FROSINONE 0-1 UDINESE-EMPOLI 1-1
INTER-LAZIO 1-1 ROMA-GENOA 1-0 SALERNITANA-VERONA 1-2
BOLOGNA-JUVENTUS 3-3
L’Inter sconfigge il Frosinone per 5-0 allo Stirpe. Simone Inzaghi fa riposare alcuni titolari dalla formazione base, per testare alcuni calciatori che nella stagione hanno giocato poco. Partono meglio i padroni di casa che si giocano la salvezza ma al 18’ l’Inter passa in vantaggio: Dimarco recupera palla e la passa a Thuram, che da sinistra pesca Frattesi il quale al volo con un colpo di ginocchio insacca l’1-0. Nel secondo tempo Bisseck centra la traversa direttamente da calcio d’angolo. Al 60’L’assist di Frattesi trova l’opportunista Arnautovic che deve solo toccare il pallone per indirizzarlo in porta. Al 77’ Buchanan appena subentrato a Dimarco dopo una fuga sulla fascia firma il 3-0 con un destro nell’angolino. E’ al suo primo gol nell’Inter, acquistato a gennaio ha avuto poche opportunità per dimostrare il suo valore. Il quarto gol lo realizza Lautaro che non segnava dal 28 febbraio scorso, all’80’ su errore di Zortea. All’84’ c’è gloria anche per Thuram che si invola in contropiede e supera Cerofolini con un pallonetto. Il 5-0 è un risultato troppo severo per il Frosinone, che ora rischia grosso nella corsa salvezza.
Il Bologna batte il Napoli 2-0 al Maradona. Al 9′ i felsinei passano in vantaggio: Zirkzee prova il tiro e la palla deviata è destinata in calcio d’angolo, Odgaard riesce a tenerla in campo, crossa e Ndoye realizza di testa. Al 12’ il secondo gol degli emiliani: c’è un angolo battuto da Urbanski, Calafiori spizza il pallone che poi viene raccolto da Posch che lo deposita in rete. Il Napoli reagisce e al 20’ l’arbitro Pairetto gli assegna un calcio di rigore per un fallo su Osimhen. Politano si incarica del tiro dagli undici metri, ma Ravaglia in tuffo riesce a deviare il pallone in angolo. Nel secondo tempo si assiste ad un Napoli più determinato ma è probabilmente una giornata no. Grazie alla vittoria dell’Atalanta sulla Roma la qualificazione in Champions League del Bologna è matematica e al fischio finale della partita di Bergamo, per le strade della città emiliana, esplode la festa rossoblù. Il Bologna torna alla competizione più importante, la Champions League, sessant’anni dopo la sua partecipazione all’allora Coppa dei Campioni.
Il Milan affonda 5-1 il Cagliari. Dopo un primo tempo dai ritmi blandi, con i portieri quasi del tutto inoperosi, al 36′ si sviluppa un’ azione a sinistra con Pulisic che crossa, Scuffet intercetta, ma la palla arriva sui piedi di Bennacer che di piatto realizza. Nell’intervallo Pioli effettua tre sostituzioni e fa entrare tre elementi: Okafor Tomori e Leao. Soprattutto quest’ultimo si rivela incontenibile per il Cagliari. Al 59’ Leao con una grande azione dopo aver percorso 60 metri di campo mette Pulisic in condizione di segnare il secondo gol. Al 63’ a seguito di un cross dalla destra di Zappa, Nandez si inserisce e appoggia in rete. Al 74’ un grande destro dalla lunga distanza di Reijnders si infila nell’angolino alla destra di Scuffet. Nel finale all’83’ il Milan dilaga: prima con lo scatenato Leao, che salta Scuffet e segna a porta vuota e poi ancora con Pulisic all’87’ il cui destro è ribattuto da Mina, ma oltre la linea. In un San Siro privo di incitamento a seguito della protesta degli ultras rossoneri che anche questa sera fanno sciopero del tifo, i rossoneri tornano al successo e blindano il secondo posto.
La Lazio batte 2-0 l’Empoli. La Lazio punta subito sul possesso palla, mentre l’Empoli si mostra compatta soprattutto tra mediana e difesa. I biancoazzurri al 48’ vanno in vantaggio: su corner di Zaccagni, Patric in acrobazia fa secco Caprile. Nella ripresa l’Empoli anche a causa del gran caldo risulta meno pericoloso in zona gol e la Lazio si difende senza troppi affanni. All’89’ su assist di Pedro, Vecino si inserisce e va a segnare il 2-0. Prova generosa da parte dell’Empoli che ha lottato sino all’ultimo. I toscani hanno ottenuto solo un punto nelle ultime tre gare e per questa ragione la strada per la salvezza è sempre più difficile.
La Juventus pareggia 1-1 contro la già retrocessa Salernitana. All’Allianz Stadium nel primo tempo dopo una traversa colpita da Vlahovic, gli ospiti passano in vantaggio al 27′ sugli sviluppi di un corner grazie a un colpo di testa di Pierozzi. Nonostante il palo esterno di Cambiaso e il tentativo con Bremer, la Juventus dimostra di non essere in partita ed è accompagnata negli spogliatoi all’intervallo da una valanga di fischi. Nella ripresa la Juventus reagisce con determinazione e dopo una traversa di Miretti, pareggia finalmente al 91’: tacco di Locatelli verso il secondo palo dove è pronto Rabiot ad insaccare in porta. Nel finale poi il salernitano Basic si divora il colpo del ko. E’ un risultato questo non all’altezza del blasone della Juventus, ma avrà occasione di rifarsi mercoledì nell’incontro di finale di Coppa Italia contro l’Atalanta.
L’Atalanta batte 2-1 la Roma. Partono forte i bergamaschi con un’ora di dominio assoluto. Al 18’ la Dea passa in vantaggio: Scamacca in verticale a De Ketelaere, che controlla, rientra sul destro e batte Svilar con una precisa conclusione di destro. Al 20’ il raddoppio, Scamacca triangola con Koopmeiners che arriva sul fondo e crossa all’indietro ancora per De Ketelaere che a porta vuota raddoppia. Poco più tardi lo stesso belga da posizione defilata calcia e colpisce il palo. L’olandese sembra un giocatore rinato a Bergamo dopo la stagione scorsa opaca al Milan. Nel secondo tempo continua il dominio dell’Atalanta che però spreca troppo in zona gol. Al 64′ calcio di rigore per la Roma: De Roon entra in scivolata su Abraham che prima calcia e poi viene colpito dal centrocampista nerazzurro. Per Guida è rigore che il Var conferma e dal dischetto Pellegrini realizza. L’Atalanta con questa ennesima vittoria, dimostra di essere in un periodo di grande forma.
L’Udinese batte 2-0 il Lecce a Via del Mare. I friulani sembrano iniziare a beneficiare della cura Cannavaro e battono un Lecce che era già aritmeticamente salvo. Al 36′ la rete è nell’aria per la maggior efficacia dei friulani: su cross di Payero c’è il perfetto colpo di testa di Lorenzo Lucca. I friulano rischiano poco gli attacchi dei salentini anche nel secondo tempo e raddoppiano nel finale all’84: il subentrante Davis impegna Falcone, ma Samardzic si avventa sulla ribattuta e firma il 2-0 .
Di seguito i risultati della 36.a giornata di campionato di Serie A:
FROSINONE-INTER 0-5 NAPOLI-BOLOGNA 0-2 MILAN-CAGLIARI 5-1
LAZIO-EMPOLI 2-0 GENOA-SASSUOLO 2-1 VERONA-TORINO 1-2
JUVENTUS-SALERNITANA 1-1 ATALANTA-ROMA 2-1 LECCE-UDINESE 0-2
FIORENTINA-MONZA 2-1
Monza e Lazio pareggiano 2-2. All’11’ i biancocelesti sbloccano il match: Kamada raccoglie un pallone al limite dell’area e calcia di potenza, Di Gregorio riesce a respingere sulla traversa e sulla ribattuta Immobile spinge la palla in rete. E’ un gol che gli mancava da tre mesi. La partita dimostra di essere avvincente con chiare occasioni da gol da entrambe le parti. Al 73′ arriva il pareggio: dalla destra Donati trova Pessina che stacca di testa, Mandas riesce a parare con un ottimo intervento e sulla respinta Djuric realizza. Inizialmente il gol viene annullato per fuorigioco, ma l’intervento del Var convalida la rete. All’83’ Donati sbaglia il disimpegno verso Di Gregorio, Vecino ne approfitta e deposita in rete il 2-1. Il Monza nel finale trova il pareggio definitivo: Pessina disegna un cross perfetto per Djuric, che con un gran colpo di testa realizza. E’ la forza dei bomber di grossa stazza. Il punto crea difficoltà ai biancocelesti il cui sogno Champions si fa sempre più complicato.
Al Mapei Stadium finisce 1-0 tra Sassuolo e Inter. Con gli esterni alti, il Sassuolo aggredisce e attacca con tanti uomini. Grazie a questa disposizione tattica è il Sassuolo a passare in vantaggio al 20′ con Laurienté, bravo a concretizzare l’assist di Doig dopo un’incertezza di Dumfries. L’Inter prova a reagire e dopo aver sfiorato due volte il pareggio, va in gol con Lautaro Martinez, ma l’arbitro annulla per fuorigioco dopo un lunghissimo check del Var. Nella ripresa l’Inter è costantemente nella metà campo avversaria ma non riesce a trovare la giocata vincente. Incredibile ma vero: è la seconda e unica sconfitta della stessa squadra nella stagione vincente dell’Inter. Il risultato odierno può essere classificato come la classica partita di fine campionato quando diverse sono le motivazioni fra le squadre.
Roma e Juventus pareggiano 1-1 all’Olimpico. Dopo un buon inizio dei bianconeri con un’occasione per Chiesa e una con Vlahovic, la Roma inizia ad attaccare e passa in vantaggio al 15′. Baldanzi scatta sulla destra e crossa al centro per Dybala che serve Cristante: il suo tiro, trova la deviazione di Gatti e sulla sua respinta, Lukaku è pronto a realizzare. La Juve reagisce e al 31′ trova il pareggio: Chiesa a seguito di una grande azione crossa dalla destra e Bremer con un gran colpo di testa mette in rete. Nella ripresa De Rossi lascia negli spogliatoi Dybala che a seguito dei tanti impegni anche europei, probabilmente deve essere gestito in questo modo. Si assiste ad una ripresa condita di azioni ed occasioni importanti da una parte all’altra con i portieri in grande evidenza, sopratutto Svilar in grande forma. La sfida dell’Olimpico è stata bella ed equilibrata dall’inizio alla fine con il risultato finale che rispecchia ampiamente quanto visto in campo. Parità anche nei legni colpiti dalle due squadre con Kristensen e Chiesa ad un passo dal gol
Milan-Genoa termina 3-3. il Milan parte malissimo e subisce l’iniziativa degli ospiti. Al 5′ Tomori commette un ingenuo fallo su Vogliacco in piena area. Dal dischetto si presenta Retegui che non sbaglia e fa 1-0. Il Milan reagisce e va vicino al pari con Pulisic che colpisce il palo, prima di trovare il pareggio con Florenzi al 45′ bravo ad inserirsi e a colpire di testa su cross di Chukwueze. Ad inizio ripresa la squadra di Gilardino passa di nuovo in vantaggio: sul cross di Vogliacco svetta Ekuban, che in vantaggio su Gabbia, realizza con un gran colpo di testa. Al 72′ la squadra di Pioli ritrova il pareggio con Gabbia che stacca alla perfezione sul cross di Florenzi da calcio d’angolo e fa 2-2. I rossoneri continuano a spingere e al 75′ passano nuovamente in vantaggio: Pulisic pennella una palla sul secondo palo sulla quale Giroud arriva al volo con il sinistro battendo Martinez. Al 42′ arriva il definitivo pareggio. Thorsby scappa a Reijnders sulla destra e mette in mezzo un rasoterra velenoso. Tomori nel tentativo di spazzare, rinvia addosso al neo entrato Thiaw che batte involontariamente Sportiello. Al termine di questa rocambolesca partita, sono tanti i fischi da parte dei tifosi rossoneri, che per la sesta gara di fila tra campionato ed Europa League, non vedono vincere la propria squadra.
Pareggio 1-1 tra Udinese e Napoli. Gli ospiti fanno la partita e gestiscono il palleggio, bassa e compatta, l’Udinese si difende invece con tanti uomini e riparte. Nella prima frazione si registrano delle occasioni da entrambe le squadre, ma non particolarmente pericolose. Nella ripresa al 51’ il Napoli passa in vantaggio: Politano col destro pennella un traversone sul quale Osimhen con un preciso colpo di testa realizza. Più tardi lo stesso centravanti nigeriano dopo essere stato servito sul filo del fuorigioco, batte nuovamente Okoye, ma il Var gli toglie la doppietta per un fuorigioco millimetrico. Nei minuti di recupero al 92′ l’Udinese riesce a pareggiare: da un cross di Samardzic arriva la sponda di Kristensen per Success, il quale si gira e incrocia sul palo opposto battendo Meret .
Pareggio a reti inviolate tra Torino e Bologna. Primo tempo difficile per la squadra di Thiago Motta, che rischia con la traversa colpita da Sanabria. Nella ripresa gli emiliani si salvano grazie alle parate di Skorupski. Grazie a questo pareggio, il Bologna si avvicina alle qualificazioni della prossima Champions. Tutto ancora è aperto nella lotta salvezza a tre giornate dal termine. Pareggio tra Cagliari e Lecce con la squadra di Gotti che pareggia nei minuti finali dopo che il Cagliari era passato in vantaggio con Mina, considerato che i sardi erano rimasti in dieci uomini a fine primo tempo per l’espulsione di Gaetano. Senza reti anche l’altro spareggio salvezza del Castellani tra Empoli e Frosinone dove è prevalsa la paura di perdere da parte di entrambe le squadre. Importantissimo successo del Verona sulla Fiorentina, con la squadra di Baroni che è a un passo dalla salvezza. Nel posticipo del lunedì, vittoria in rimonta dell’Atalanta: va in vantaggio la Salernitana poi nella ripresa Scamacca e Koopmeiners portano al successo i nerazzurri bergamaschi.
Questi i risultati dopo la 35.a giornata di campionato di Serie A :
TORINO-BOLOGNA 0-0 MONZA-LAZIO 2-2 SASSUOLO-INTER 1-0
CAGLIARI-LECCE 1-1 EMPOLI-FROSINONE 0-0
MILAN-GENOA 3-3 ROMA-JUVENTUS 1-1 SALERNITANA-ATALANTA 1-2
VERONA-FIORENTINA 2-1 UDINESE-NAPOLI 1-1
L’Inter nel primo match a San Siro da campioni d’Italia, batte il Torino 2 a 0. Dopo un primo tempo senza particolari emozioni, a cambiare una partita molto equilibrata è Tameze, che stende da dietro Mkhitaryan ad inizio ripresa con un fallo da ultimo uomo. L’arbitro (ieri in campo c’era una terna arbitrale tutta al femminile) prima lo ammonisce, ma poi, richiamato al monitor, estrae il cartellino rosso. In dieci l’undici di Juric viene punito due volte in tre minuti da Hakan Calhanoglu: Il turco al 56′, grazie ad un passaggio da Mkhitaryan si ritrova in un’ottima posizione per effettuare un tiro al volo di sinistro che non lascia speranze a Milinkovic-Savic. Più tardi al 59′ lo stesso Calhanoglu raddoppia implacabile su rigore concesso per fallo in area di Lovato su Thuram. A questo punto Inzaghi concede alcuni minuti a dei giocatori panchina, ma la partita non ha più nulla da dire. I tifosi dell’Inter non aspettano altro che la partita finisca, per celebrare i protagonisti dello scudetto in un clima di grande festa.
Il Frosinone.in uno scontro diretto per la salvezza batte la Salernitana per 3-0.Primo tempo tutto a favore del Frosinone che sblocca la partita su calcio rigore al 10′: Sambia trattiene Valeri e dal dischetto si presenta Soulé che trasforma. Senza più l’assillo di dover sbloccare il risultato, i gialloblu controllano bene la partita, non corrono rischi in difesa e si propongono in avanti. Il raddoppio è solo questione di tempo. Al 25’ a seguito di un contropiede, Valeri serve Brescianini per l’inserimento del 2-0. La Salernitana ormai senza più nulla da perdere si spinge in attacco e le annullano due reti. Nella ripresa nonostante la maggiore spregiudicatezza dei granata, è il Frosinone a fare il terzo gol. All’85’ Brescianini apre per Zortea, che la piazza all’angolino per il 3-0 ciociaro. In questo match che ha sancito una vittoria così netta, si è assistito ad un Frosinone cinico e con grandi motivazioni che ha effettuato uno scatto importante nella zona-salvezza. La Salernitana che in questa stagione calcistica, ha vinto solo due gare e ne ha perse 23 è ormai matematicamente retrocessa in Serie B.
La Lazio batte 1-0 il Verona all’Olimpico. Dopo un primo tempo concluso in equilibrio, con la squadra di Tudor che crea una serie di occasioni, il match prosegue nel secondo tempo senza che sia stato effettuato nessun cambio. Al 48′ sugli sviluppi di un corner grande botta da fuori area di Felipe Anderson e palla sulla traversa. Ad un certo punto il tecnico croato pesca il giusto jolly dalla panchina, quel Zaccagni che entra ed è subito decisivo al (72′). L’esterno è bravo a sfruttare l’assist perfetto di Luis Alberto e a mettere in rete. Il Verona si getta all’attacco e all’82’ Mandas effettua una grande parata sul tentativo di girata da parta di Coppola. Al minuto 85′ la Lazio sfiora il secondo gol con Pedro che da posizione defilata, direttamente da calcio di punizione colpisce il palo. Grazie a questo successo, i biancocelesti restano in corsa per l’Europa, anche se non sarà facile viste le tante squadre che ambiscono ad un posto in Champions ed Europa League.
Pareggio 0-0 a Torino tra Juventus e Milan. A seguito di un problema nel riscaldamento per il portiere rossonero Mike Maignan, Pioli decide di schierare dal primo minuto Sportiello che si rivela determinante in alcune parate decisive. Il primo tempo si chiude con una fase di studio dove la Juventus ha la migliore occasione con Vlahovic al 7′ con una bel tiro su punizione parato da Sportiello con qualche difficoltà Al ritorno dagli spogliatoi, la Juventus riesce finalmente a rendersi pericolosa per due volte nel giro di pochi secondi. Gli ultimi 10 minuti del match vedono qualche azione offensiva del Milan. All’85° il portiere rossonero commette l’unico errore della partita in quanto devia male un colpo di testa morbido di McKennie e regala un’occasione d’oro ai bianconeri. Dopo un’azione convulsa in area, il tiro di Rabiot sembra diretto in porta, ma per fortuna dei rossoneri, Thiaw devia sulla linea in angolo. Il forcing finale della Juventus non porta nulla di buono e il match si chiude con un pareggio che serve davvero poco ai fini della classifica dei bianconeri.
Finisce 2 a 2 la sfida tra Napoli e Roma al Maradona. Nel primo tempo si assiste ad una partita vivace con una serie di occasioni da entrambe le formazioni. Svilar è in stato di grazia e lo dimostra con due grosse parate. Al 59′ Azmoun va giù in area dopo un contatto con Juan Jesus e l’arbitro indica il calcio di rigore: Dybala dal il dischetto spiazza Meret e porta in vantaggio i giallorossi. Gli azzurri reagiscono subito e dopo appena cinque minuti raggiungono il pareggio con un tiro dalla distanza di Olivera, che si insacca in rete anche grazie a una deviazione di Kristensen. All’80’ c’è un contatto sospetto in area su Kvaratskhelia e l’arbitro dopo aver rivisto l’azione al Var, concede il rigore ai padroni di casa, che Victor Osimhen trasforma. Al 90′ la squadra di De Rossi trova il gol del pareggio sugli sviluppi di un corner ed Abraham: sul filo del fuorigioco, con un gran colpo di testa realizza. Il suo è un ritorno al gol dopo un anno di inattività per infortunio. Il risultato di parità serve poco a entrambe le squadre: gli azzurri dicono addio alle residue speranza di qualificazione alla Champions League, mentre la Roma conserva ancora delle speranze.
L’Atalanta vince 2 a 0 a Bergamo contro l’Empoli. Partita dominata dalla Dea al Gewiss Stadium che concede solo qualche occasione alla squadra di Nicola. L’Atalanta passa in vantaggio grazie ad un calcio di rigore al 41:Pezzella stende El Bilal Touré in area e causa un penalty , che viene trasformato da Pasalic. I Toscani reagiscono e creano qualche pericolo con Niang e Cambiaghi. Nella ripresa, è sempre la Dea a fare la partita e a rendersi pericolosa. I bergamaschi al 51’ raddoppiano con Lookman. che dopo aver saltato Bereszynski, si invola verso l’area di rigore avversaria e batte Caprile con un gran sinistro. Gasperini, grazie a questa vittoria, si porta a soli due punti dal quinto posto che vale l’accesso alla prossima Champions League.
Questi i risultati dopo la 34.a giornata di campionato di Serie A.::
FROSINONE-SALERNITANA 3-0 LECCE-MONZA 1-1
LAZIO-VERONA 1-0 INTER-TORINO 2-0 BOLOGNA-UDINESE 1-1
ATALANTA-EMPOLI 2-0 NAPOLI-ROMA 2-2 FIORENTINA-SASSUOLO 5-1
GENOA-CAGLIARI 3-0 JUVENTUS-MILAN 0-0
L‘Inter batte 2-1 il Milan e conquista aritmeticamente il campionato con cinque giornate di anticipo. Sulle maglie nerazzurre l'anno prossimo sarà apposta una seconda stella che testimonia il ventesimo scudetto nella storia della società. Serviva la vittoria nel derby e vittoria è stata. Inter subito in vantaggio al18'. La svolta della partita è il calcio d’angolo di Dimarco che Pavard allunga di testa per un liberissimo Acerbi che mette in rete con un colpo di testa. A inizio ripresa al 48' l’Inter raddoppia : lancio dalla difesa che finisce sui piedi di Thuram. Il francese si accentra, riconquista palla dopo un rimpallo fortunato e realizza con un forte rasoterra sul primo palo. Nel finale Pioli aumenta il peso offensivo del Milan con una serie di cambi e a dieci minuti dal novantesimo Tomori con il suo gol riapre la partita. A quel punto i rossoneri si spingono in attacco e schiacciano l’Inter che però non corre particolari rischi. Il finale è molto nervoso: una rissa a centrocampo fra Dumfries e Theo Hernández, causa l’espulsione simultanea di entrambi. Prima del fischio finale c’è un cartellino rosso anche per Calabria per una gomitata in faccia a Frattesi. Di seguito arriva il fischio conclusivo dell’arbitro che da il via alla festa interista. È la sesta stracittadina consecutiva che in nerazzurri riescono a vincere. L’Inter conquista uno scudetto strameritato, guidata in panchina da un mister dalle idee chiare, Simone Inzaghi.
Cagliari Juve 2-2. Il primo tempo è dominato dai sardi, con grande intensità e pressing a tutto campo. Queste prerogative consentono loro di andare in vantaggio per 2-0 grazie a due rigori: il primo realizzato da Gaetano (30') è concesso per un fallo di mano di Bremer, il secondo di Mina al 36' è assegnato per l'atterramento di Luvumbo da parte di Szczesny. Nel secondo tempo la pressione della Juve è più intensa e ad un certo punto la difesa sarda commette un errore determinante. Nandez stende Chiesa al limite dell’area, e Vlahovic dimezza lo svantaggio con una punizione dalla parabola beffarda. I bianconeri persistono nelle loro azioni offensive e si rendono pericolosi più volte. All'87 Il pareggio arriva in maniera fortunosa: da uno spiovente dalla sinistra Dossena interviene per anticipare Milik e beffa Scuffet. Calciatore in vetrina del match è Luvumbo, funanbolico esterno del Cagliari. Continua il suo momento di grande forma e lo evidenzia ogni volta che si sgancia in avanti con i suoi invitanti traversoni in area.
Al Ferraris la Lazio vince 1-0 contro il Genoa. Nel primo tempo i biancoazzurri gestiscono il pallone ma è il Genoa a creare le occasioni più importanti senza riuscire a finalizzarle. Poco prima del fischio di chiusura della prima frazione di gioco, Ekuban spreca una grande occasione. Nella ripresa l’atteggiamento tattico delle due squadre cambia. La Lazio si fa più determinata in attacco mentre i padroni di casa faticano a controllare il gioco. Martinez il portiere genoano si rende protagonista di un paio di grandi salvataggi, poi al 67’ la Lazio realizza il gol che vale la vittoria. Felipe Anderson fa passare la palla tra le gambe di Spence, poi Kamada si impossessa del pallone e crossa in mezzo dove Luis Alberto, dopo il velo di Vecino, realizza con un gran tiro potente. Grazie a questa vittoria la Lazio riduce sensibilmente il distacco dal quinto posto in classifica, che quest’anno significa qualificazione alla prossima edizione della Champions League.
Il Napoli perde 0-1 al Castellani contro l'Empoli. Inizio arrembante dei toscani, in vantaggio già al 4'. Fazzini lavora un pallone sulla destra, trova Gyasi quasi sulla linea di fondo, che mette in mezzo per Cerri. Grande stacco di testa dell'attaccante e gol. Alberto Cerri che non segnava in Serie da Cagliari-Parma del 17 aprile 2021. esce poco dopo per infortunio. Il Napoli trova difficoltà a sviluppare il suo solito gioco a causa del pressing e dell'organizzazione degli avversari Nel prosieguo del primo tempo, i partenopei riescono soltanto con Kvara a tirare in porta. Al 35' Cambiaghi dopo un veloce contropiede, si ritrova davanti a Meret, ma colpisce solo il palo esterno. Nella ripresa il Napoli è molto più determinato, assedia l'Empoli nella sua area, ma il risultato non cambia. La squadra di Davide Nicola sale a 31 punti e vede la salvezza più vicina. Per i partenopei è invece la decima sconfitta stagionale ed è l'ennesimo boccone amaro di una annata da archiviare al più presto.
All'U-Power Stadium l’Atalanta batte 2-1 il Monza. Nel primo tempo sono i nerazzurri a fare la partita. Al 44' la squadra orobica va in vantaggio sugli sviluppi di un corner: De Ketelaere anticipa Gagliardini e insacca di testa. Nella ripresa la Dea continua a macinare gioco e al 72’ raddoppia con Touré che, dopo un bel triangolo con Lookman, all’altezza del dischetto, con un gran tiro, batte Di Gregorio. All'88' il Monza riapre il match grazie a Maldini che dopo aver ricevuto palla sulla trequarti salta secco De Roon e dal limite fa partire un bel destro sul secondo palo che batte Carnesecchi. Nel recupero all'89' lo stesso figlio d’arte di Paolo ex capitano milanista, ripete la giocata ma questa volta il suo tiro a giro, si stampa clamorosamente sul palo. Con questi tre punti Gasperini sogna la Champions League, grazie anche al quinto posto che la Serie A avrà a disposizione nella prossima stagione.
Roma-Bologna 1-3. La gara si sblocca con la bella rovesciata di El Azzouzi al 14’, appena prima dell’intervallo il raddoppio di Zirkzee. Nella ripresa Azmoun accende le speranze di rimonta, ma poco dopo il Bologna va nuovamente a rete con il contropiede solitario di Saelemaekers, che supera Svilar in uscita con un preciso pallonetto. Con la vittoria sulla Roma, i rossoblu blindano la qualificazione alla prossima Champions. La Roma contro gli emiliani è apparsa stanca a causa del doppio confronto di Europa league con il Milan. Ai giallorossi è mancata la freddezza nel non riuscire a realizzare le diverse occasioni in area di rigore.
Di seguito i risultati della 33.a giornata di campionato di Serie A:
GENOA-LAZIO 0-1 CAGLIARI-JUVENTUS 2-2 EMPOLI-NAPOLI 1-0
VERONA-UDINESE 1-0 SASSUOLO-LECCE 0-3 TORINO-FROSINONE 0-0
SALERNITANA-FIORENTINA 0-2 MONZA-ATALANTA 1-2
ROMA-BOLOGNA 1-3 MILAN-INTER 1-2
La Lazio batte 4-1 la Salernitana in una gara vivace dalle tante occasioni. I biancoazzurri manovrano meglio e attaccano la profondità con più determinazione. Nel primo tempo al 7' Felipe Anderson dopo aver rubato palla a Candreva entra in area e realizza di sinistro. Al 14’ sugli sviluppi di un corner Vecino è il più veloce a ribadire in rete dopo un tocco di mano in area di Gyomber su calcio d'angolo. Al 16' gli uomini di Colantuono accorciano le distanze con una bella azione costruita da Bradaric e Maggiore e finalizzata in rete con un gran colpo di testa di Tchaouna. Al 35’ i biancocelesti colpiscono ancora: è Luis Alberto a trovare Felipe Anderson che controlla e calcia a rete. Nella ripresa i padroni di casa continuano a far girare bene la palla e la Lazio arrotonda il risultato grazie ai due nuovi entrati dalla panchina. A seguito di un lancio in profondità da Rovella, Isaksen è freddo e non sbaglia davanti a Costil. Per i biancocelesti è una vittoria di fondamentale importanza in ottica europea, mentre per i campani lo spettro della Serie B è sempre più concreto.
All'Olimpico Grande Torino, Torino e Juventus pareggiano per 0-0. Nel primo tempo le occasioni migliori le creano i bianconeri con Vlahovic, fermato prima da un palo clamoroso al 7', poi alla mezz'ora lo stesso centravanti sfiora il vantaggio dopo un'incursione in area e rasoterra a sinistra, ma Milinkovic-Savic è pronto a parare. Nella ripresa c’è un Torino più propositivo che crea una serie di occasioni: al 60' Sanabria colpisce di testa dopo un cross di Bellanova e Szczesny para. Al 73' ci riprova ancora il Torino con Vojvoda e ancora una volta Szczesny gli nega il gol. Poi è la volta della Juventus a rendersi pericolosa con il giovane turco Yildiz, ma il suo buon destro trova pronto Milinkovic-Savic. In seguito il tecnico del Torino Juric protesta per un fallo di mano e viene espulso. Il derby della Mole ha visto di fronte due squadre che non si sono risparmiate, ma sono mancate solo nel non trovare il gol. A questo punto sorge una domanda: Yildiz aveva iniziato la sua avventura in prima squadra mostrando delle qualità tecniche non comuni, perché è stato poi relegato al ruolo di riserva?
Il Milan pareggia 3-3 contro il Sassuolo al Mapei Stadium, Partenza a razzo del Sassuolo, che sblocca la partita già al 4' con una bella azione sulla destra, poi la palla arriva a Pinamonti che realizza con un gran tiro di rimbalzo. Il raddoppio neroverde si verifica pochi minuti dopo al 10' con Laurienté dopo una fuga solitaria. Il primo tiro viene respinto da Sportiello, ma il francese ribatte e insacca facilmente. I rossoneri con grande determinazione riescono ad accorciare le distanze al 20' grazie ad una pregevole azione personale di Leao. Al 53' arriva il terzo gol, ancora con Laurienté che trova il tempo di stoppare in area, mirare e poi battere a rete. Pioli a quel punto fa un triplice cambio e mette Giroud di fianco del nuovo entrato Jovic ed è proprio il centravanti serbo, al 59' a raccogliere e a realizzare dopo una corta respinta di Consigli. Il pareggio effettivo arriva all'83' con Okafor che realizza al volo di destro in piena area emiliana, dopo un rimbalzo sulla spalle di Gabbia. Il forcing rossonero non riesce ad incidere, il Sassuolo resiste e si porta a casa un punto importante per la salvezza. Il 3-3 in casa del Sassuolo sottolinea una volta di più le fragilità difensive di questo Milan.
A San Siro Inter e Cagliari pareggiano 2 a 2. Al 12’ Thuram sblocca il risultato su assist di Sanchez. Nella ripresa il Cagliari reagisce e al 65' trova il pari con Shomurodov, con una bella girata che non lascia scampo a Sommer. Al 72’ dopo un cross di Darmian, il colpo di testa di Frattesi è stoppato dal braccio largo di Mina. L’arbitro indica il dischetto e Calhanoglu realizza. A 7 minuti dalla fine nuovo pari dei rossoblù con Viola su passaggio di Lapadula, entrambi subentrati dalla panchina. L’Inter a quel punto si spinge in avanti nel tentativo di passare nuovamente in vantaggio, ma si sbilancia troppo e rischia di subire una nuova rete nei minuti di recupero. Al 94' a seguito di una ripartenza in campo aperto, Lapadula crossa dal limite dell'area sulla testa di Viola che tutto solo in area la indirizza tra le braccia di Sommer. Nel sorprendente 2-2 con il Cagliari sono due le note liete per i nerazzurri: il ritorno al gol di Thuram e la conferma di Calhanoglu infallibile dal dischetto e a segno per la 15esima volta di fila.
Il Napoli pareggia al Maradona per 2-2 contro il Frosinone. Al (16') gli azzurri vanno in vantaggio con uno splendido sinistro a giro di Politano. Gli ospiti reagiscono e riescono ad ottenere un calcio di rigore, poi fallito da Soulé. Ad inizio ripresa al momento del rilancio di Meret, Soulé intercetta il pallone che arriva a Cheddira che al (50') con un grande rasoterra, realizza. Al 63’ il Napoli va di nuovo in vantaggio sugli sviluppi di un angolo, Kvaratskhelia conclude al volo un destro che diventa un assist per Osimhen che trova la deviazione vincente sotto porta. Il combattivo Frosinone riagguanta subito il pareggio: il preciso cross di Zortea trova Cheddira lasciato colpevolmente solo a saltare in mezzo all'area e fulmina ancora Meret. Il 2-2 non è un risultato che premia gli sforzi del Napoli, dopo aver sprecato occasioni clamorose, soprattutto con Osimhen e Zielinski. L’ironia della sorte è che Cheddira che ha marcato la doppietta è un calciatore di proprietà del Napoli, in prestito ai gialloblù ciociari.
E’ stata una domenica che ha tenuto tutti con il fiato sospeso per il malore di Evan Ndicka. Tanta paura ma fortunatamente gli accertamenti, hanno escluso che si sia trattato di un infarto. Va menzionato il comportamento tenuto e la sensibilità dimostrata nell’occasione da tutti i presenti sugli spalti della Dacia Arena. La partita interrotta sul risultato di 1 a 1 sarà rinviata e i minuti non giocati a Udine dovranno essere recuperati come da regolamento.
Finisce 2 a 2 al Gewiss Stadium tra Atalanta e Hellas Verona. Passa in vantaggio l'Atalanta al tredicesimo minuto con Scamacca che con un gran tiro al volo, realizza un goal meraviglioso. Passano 5 minuti e lo stesso Scamacca serve Ederson il quale a tu per tu con Montipò fa il 2 a 0. Nel secondo tempo il Verona reagisce: prima, al 56’, con Lazovic che dopo aver ricevuto dal limite, lascia partire un gran tiro dalla distanza sul quale Carnesecchi non arriva. Dopo 4 minuti arriva il pareggio dell'Hellas con Noslin.
Di seguito i risultati sulla 32.a giornata di campionato di Serie A:
LAZIO-SALERNITANA 4-1 LECCE-EMPOLI 1-0 TORINO-JUVENTUS 0-0
BOLOGNA-MONZA 0-0 NAPOLI-FROSINONE 2-2 SASSUOLO-MILAN 3-3
UDINESE-ROMA Sospesa al 72′ sull’ 1-1 INTER-CAGLIARI 2-2
FIORENTINA-GENOA 1-1 ATALANTA-VERONA 2-2
Il match salvezza tra Sassuolo e Salernitana termina con un pareggio per 2-2. Nei primi minuti le due squadre si affrontano a viso aperto, consapevoli dell’importanza della posta in palio. Al 37 la squadra di casa passa in vantaggio con Laurienté che batte Costil in uscita. La Salernitana si disunisce e subisce ingenuamente il raddoppio al 44’: Costil e Pirola pasticciano, Pinamonti intercetta palla e serve a porta vuota Bajrami che appoggia in rete. Al 50’ viene fischiato un calcio di rigore per la Salernitana e Candreva realizza dal dischetto. La Salernitana nel finale ottiene il meritato pareggio al 92’: Vignato cerca Zanoli, che sfrutta l’errore di Laurienté e serve Maggiore, pronto a mettere in rete per il 2-2 finale. Alla fine granata e neroverdi si devono accontentare di un pareggio che serve poco ad entrambi.
La Roma vince il derby della capitale battendo la Lazio 1-0. Nel primo tempo è la Roma a cercare con maggiore convinzione il vantaggio che ottiene al 42: a seguito di un calcio d’angolo a rientrare, calciato benissimo da Dybala, Mancini anticipa Romagnoli e con un perentorio colpo di testa mette in rete. Mancini è un coriaceo difensore che riesce spesso ad essere determinante e pericoloso anche in attacco. La Lazio nelle sue iniziative in area avversaria, le manca spesso quella lucidità necessaria in area di rigore. Al 54’ dopo una galoppata di Lukaku, El Shaarawy davanti al portiere laziale Mandas, colpisce in pieno il palo. Ad un certo punto la partita si fa più nervosa, con parecchie scintille in campo e l’arbitro deve ricorrere ad alcune ammonizioni. Nonostante il forcing laziale nel finale, la difesa giallorossa mantiene la porta inviolata e si porta a casa tre punti pesantissimi utili per la corsa Champions.
ll Milan batte 3-0 il Lecce. La formazione di Pioli dopo una partenza a forte ritmo, sblocca il match al 6′: Chukwueze dopo uno slalom ben riuscito, offre palla a Pulisic, che dal limite dell’area realizza con un sinistro potente e preciso. Il 2-0 arriva al 20′ con Giroud abile a colpire di testa un corner battuto da Adli. Il centravanti francese è al suo 13° gol stagionale in campionato. I salentini mai domi, a ridosso della mezz’ora colpiscono una traversa con Gonzalez, sfortunato di testa sul lancio di Ramadani. Prima dell’intervallo si complica la partita dei pugliesi, costretti a restare in dieci a causa dell’espulsione di Krstovic. Al 57′ da una perfetta palla in verticale di Adli, Leao con un veloce contropiede, conclude a rete con un perfetto diagonale. Qualche minuto più tardi Theo sfiora l’eurogol che sarebbe valso il poker, colpendo una traversa con un gran mancino dalla distanza. I rossoneri concretizzano la vittoria nel secondo tempo, che consente loro di gestire al meglio forze fisiche e nervose nella ripresa, in vista del prossimo impegno in Europa League contro la Roma.
Il Cagliari rimonta e vince 2-1 contro l’Atalanta. Al 13’ Scamacca chiude nel migliore dei modi una bella azione orchestrata da un assist di Lookman. Al 42′ il pareggio del sardi : Augello si inserisce alla perfezione sull’assist di Shomurodov e di sinistro realizza. Nella ripresa il Cagliari riesce a far sua la partita: il gol vittoria arriva a due minuti dal 90esimo e lo segna di testa Nicolas Viola su un bel cross di Luvumbo. Con questo successo il Cagliari fa un grande balzo nella zona bassa della classifica e in un solo colpo supera quattro squadre.
Il Napoli batte 4-2 il Monza. I brianzoli vanno in gol alla prima vera occasione del primo tempo: Zerbin crossa dalla sinistra e Djuric con un imperioso colpo di testa, realizza. Nella ripresa gli azzurri tornano in campo con un altro piglio e a tratti grazie alle particolari doti tecniche di alcuni di loro, si rivede la squadra che un anno fa vinse il campionato. Al 54’ Anguissa mette in area per Osimhen, il quale vola in cielo e di testa trova il gol dell’1-1. Al 56’ Politano indovina un gran tiro a giro perfetto che s’insacca proprio al sette. Poi è la volta di Zielinski al 60’ a realizzare il terzo gol con un gran tiro dalla distanza. Il monzese Colpani diminuisce le distanze per il Monza al 61’ dopo un riuscito dribbling e un altrettanto sinistro educato dal limite dell’area. Al 68′, Raspadori, entrato da pochi secondi, sigla il 2-4 raccogliendo una maldestra respinta Di Gregorio su un forte tiro di Di Lorenzo. I partenopei dopo un primo tempo non convincente, reagiscono con una ripresa memorabile, dove segnano la bellezza di quattro reti in 14 minuti.
Torna al successo la Juventus che vince di misura sulla Fiorentina per 1-0 con un gol di Gatti al 21esimo sugli sviluppi di un corner. Il difensore centrale è pronto ad appoggiare in rete la respinta del palo dopo un colpo di testa di Bremer. Allo Stadium è stata gara da record per la squadra di Massimiliano Allegri per i tre gol annullati per fuorigioco nel giro di mezz’ora. Nella ripresa, la Fiorentina alza il baricentro e crea due occasioni clamorose per segnare, ma quello che le manca è la precisione sotto porta.
L’Inter batte 2-1 l’Udinese e fa un altro passo verso la conquista del suo ventesimo scudetto. Nel primo tempo si assiste a due grandi incredibili interventi del portiere dell’Udinese Okoye. I bianconeri al 41′ del primo tempo vanno in vantaggio in maniera casuale e inaspettata: Samardzic effettua un tiro-cross che trova la leggera deviazione di Carlos Augusto e finisce in rete. Nella ripresa la pressione degli ospiti è premiata al 10’, quando Okoye con un’uscita alta e scomposta procura fallo a Thuram. L’arbitro Piccinini assegna il rigore e il solito Calhanoglu lo trasforma con freddezza e precisione. In pieno recupero al 95′, si assiste al gol vittoria dell’Inter a seguito di un grande tiro dalla distanza di Lautaro Martinez, che colpisce il palo. Dalle retrovie arriva Frattesi (non nuovo a imprese del genere nei minuti di recupero) che realizza il gol che vale quasi lo scudetto. All’Udinese resta il grande rammarico per non aver ottenuto un punto, che sarebbe stato veramente oro in chiave salvezza.
Risultati dopo la 31a giornata
SALERNITANA-SASSUOLO 2-2 MILAN-LECCE 3-0 ROMA-LAZIO 1-0
EMPOLI-TORINO 3-2 FROSINONE-BOLOGNA 0-0 MONZA-NAPOLI 2-4
CAGLIARI-ATALANTA 2-1 VERONA-GENOA 1-2 JUVENTUS-FIORENTINA 1-0
UDINESE-INTER 1-2
L'Atalanta vince con un netto 3-0 al Maradona contro il Napoli. I partenopei iniziano il match pressando intensamente e lasciano campo aperto agli avversari. I nerazzurri di Gasperini dopo aver colpito un palo al 2', sbloccano il match al 26'. A seguito di un'azione molto confusa in area, Pasalic serve di testa Miranchuk, che da due passi batte Meret. Al 45' arriva il secondo gol dei bergamaschi con Scamacca, che dopo aver sottratto palla a Juan Jesus, realizza con un preciso destro all'angolino. A inizio ripresa gli azzurri hanno la conferma che per loro è proprio un pomeriggio storto: due pali nella stessa azione, prima con Zielinski poi con Osihmen. Nel finale del match al 88', Koopmeiners chiude la partita, concludendo a rete un assist dalla sinistra di Ruggeri. L'Atalanta nella partita odierna si è dimostrata compatta, cinica e pronta a sfruttare ogni minimo errore dell'avversario. La prestazione degli azzurri partenopei è stata invece deludente e ricca di errori. Una battuta d'arresto che pregiudica forse definitivamente le possibilità di rientrare nella lotta per le prime quattro posizioni.
L'incontro fra Lazio e Juventus termina 1-0. Igor Tudor al suo esordio sulla panchina laziale modifica l'assetto tattico rispetto al tecnico precedente Sarri e lascia fuori Immobile e Luis Alberto. Nel primo tempo si assiste ad una bella gara con i biancocelesti che oltre a gestire palla, riescono più volte a rendersi pericolosi dalle parti di Szczesny. La Juventus il periodo migliore lo esibisce fra la fine del primo tempo e l’inizio della ripresa con l’occasione di Cambiaso: troppo poco per una squadra di ambizioni come quella bianconera. Nella ripresa in campo c’è solo la Lazio: due tiri di Marušić e Luis Alberto leggermente deviati dai difensori bianconeri terminano fuori di poco. A tempo ormai scaduto, al 93esimo, un cross morbido di Guendouzi, trova sul secondo palo Marušić, che realizza con un gran colpo di testa. L’Olimpico biancoceleste gioisce per una vittoria sofferta ma meritata. Tudor al suo esordio sulla panchina laziale, sconfigge la sua ex squadra, con la quale ha vinto due scudetti. La Juventus continua nella sua striscia di risultati negativi: è alla quarta sconfitta nelle ultime nove giornate, un ruolino di marcia da zona retrocessione.
Il Milan batte 2-1 la Fiorentina al Franchi. I rossoneri partono bene e nel primo tempo creano diverse occasioni importanti, ma l’occasione più ghiotta capita ai viola con Belotti, ma Maignan gli nega il gol con un ottimo intervento. Il match si sblocca a inizio ripresa al (47'): Leao si inventa un assist di tacco che finisce sui piedi di Loftus-Cheek e questi approfitta di una scivolata di Milenkovic per battere Terracciano. La Fiorentina reagisce in fretta e trova il pareggio al 50': sponda di Beltran per Duncan che infila Maignan con un sinistro nell'angolino. L’azione del nuovo vantaggio rossonero arriva poco dopo al (53'): Reijnders con un bel filtrante al centro mette in moto Rafael Leao che semina tutti gli avversari Terracciano compreso e dopo una corsa di 50 metri, deposita il pallone in rete. La Fiorentina non ci sta e nel finale sfiora più volte il pareggio, trovando sempre un Maignan in grande forma. Al Franchi è stata una vittoria nel segno di Leão, che quando è in forma esibisce al meglio le sue grandi doti tecniche e atletiche.
La sfida salvezza tra Genoa e Frosinone "al Ferraris" termina con il punteggio di 1-1. Nel primo tempo il Genoa parte forte: al nono minuto traversa di Vasquez e sulla respinta di Sabelli, Turati compie una bellissima parata. Al 29’ i liguri passano in vantaggio Gudmundsson affonda per vie centrali, Okoli gli entra in modo scomposto e per l’arbitro Sacchi è rigore. A battere dal dischetto è lo stesso Gudmundsson che realizza. Il Frosinone non demorde e al 36’ trova il gol del pareggio: Zortea serve un gran pallone rasoterra per Reinier che con un preciso tiro nell’angolino basso di sinistra batte Martinez. Nella ripresa il Frosinone si abbassa e pensa essenzialmente a difendere il punticino, fino all'illusione del possibile rigore in pieno recupero quando per errore, l’arbitro Sacchi vede un tocco di mano che non c’è di Thorsby. In seguito il check in sala Var corregge l'iniziale decisione del direttore di gara. Grazie a questo pareggio i rossoblù si allontanano a +10 sulla zona retrocessione. I ciociari invece muovono appena la loro posizione in classifica che li vede ancora coinvolti nella lotta per non retrocedere.
L’Inter batte l'Empoli 2-0 e vede il traguardo scudetto sempre più vicino. I nerazzurri sbloccano la partita dopo appena cinque minuti, merito di una ripartenza di Thuram sulla destra che fornisce a Dimarco un invitante assist grazie al quale realizza con una gran girata al volo. La squadra di Inzaghi nel proseguo della partita, continua a creare occasioni con la sua manovra avvolgente. Thuram arriva in ritardo su una pennellata in area di Mkhitaryan, poi Bastoni centra il palo con il sinistro. Nel secondo tempo si assiste alla solita Inter propositiva, con l’Empoli che limita i danni e cerca di colpire in contropiede. Inzaghi decide poi di effettuare una serie di sostituzioni, prima inserisce l’ex di giornata Asslani e Carlos Augusto e poi richiama Bastoni e Lautaro Martinez per Dumfries ed Alexis Sanchez. Sono proprio questi ultimi due nuovi entrati a mettere la parola fine alla partita. All’80’ Denzel Dumfries scatta fulmineo sulla destra e con un cross perfetto trova Alexis Sanchez il quale con tempestività insacca a porta vuota. La squadra di Inzaghi conferma di essere una squadra che ha una straripante superiorità fisica e tecnico-tattica.
Il Bologna batte la Salernitana per 3-0 e conferma il suo brillante quarto posto. I rossoblù sbloccano la gara al quattordicesimo con un gran tiro di Orsolini, non nuovo ad imprese del genere. Prima dell’intervallo c'è il raddoppio di Saelemaekers e nella ripresa il terzo gol di Lykogiannis. La Salernitana a questo punto della stagione è ormai poca cosa ed è una squadra ormai rassegnata alla retrocessione. Nell’anno in corso sulla panchina dei campani si sono succeduti ben quattro allenatori: Colantuono che è arrivato dopo Liverani, Filippo Inzaghi e Paulo Suousa. . Il Lecce pareggia contro la Roma e compie un altro piccolo passo verso la salvezza. A Via del mare sono mancati i gol, ma non le emozioni. I salentini avrebbero meritato qualcosa in più, ma anche la Roma ha avuto ( e fallito) le sue occasioni. I padroni di casa hanno giocato meglio nel primo tempo. Nella ripresa le occasioni da gol si sono bilanciate. Sul piano del rendimento generale della squadra, i giallorossi hanno fatto registrare un passo indietro rispetto alle recenti prestazioni.
Questi i risultati della 30.a giornata di campionato di Serie A:
NAPOLI-ATALANTA 0-3 GENOA-FROSINONE 1-1 TORINO-MONZA 1-0
LAZIO-JUVENTUS 1-0 - FIORENTINA-MILAN 1-2
CAGLIARI-VERONA 1-1 SASSUOLO-UDINESE 1-1 LECCE-ROMA 0-0
INTER-EMPOLI 2-0 - BOLOGNA-SALERNITANA 3-0
Al Benito Stirpe il Frosinone perde contro a Lazio per 2-3. Il Frosinone passa in vantaggio al 13’ grazie all’azione di Zortea sulla sinistra, che crossa al centro dove Lirola è bravo a realizzare di testa. Nell’unica vera azione offensiva del primo tempo la Lazio pareggia al 38′: Guendouzi mette al centro dove Zaccagni col piattone batte Turati. Il match rimane in equilibrio fino a quando il tecnico dei biancocelesti decide di mandare in campo Castellanos. Questi al 57′ al primo pallone toccato su punizione, anticipa Zortea e realizza di testa. El ‘Taty’ Castellanos appena pochi minuti dopo, realizza la sua doppietta personale , perchè si fa trovare pronto a insaccare in porta, dopo il palo di Casale. Al 70 i padroni di casa riaprono l’incontro con una rovesciata di Cheddira, dopo un tocco di Okoli su un corner di Gelli. E’ stata una partita bellissima dopo un primo tempo nel quale i biancocelesti sono stati in totale balia degli avversari. Castellanos appena entrato in campo da soli cinque minuti, ha realizzato la sua prima doppietta in Serie A. L’argentino è stato l’artefice del ritorno della squadra biancoceleste alla vittoria dopo quattro sconfitte consecutive. Con questo successo la Lazio cerca di voltar pagina dopo le dimissioni di Sarri, in attesa del nuovo allenatore Tudor.
Il Torino espugna il Blunenergy Stadium e supera (2-0) l’Udinese. Inizio aggressivo del Torino, che prende subito in mano le redini del match. Il Toro domina e dopo aver colpito un palo all’8 con Vlasic, passa al 10′ grazie al colpo di testa di Duvan Zapata a seguito di un preciso cross di Vojvoda. Nella ripresa i granata vanno ancora all’attacco e al 53′ trovano il raddoppio: Zapata vede libero Vlasic il quale dopo aver controllato il pallone, lo piazza all’angolino. Il 2-0 abbassa i ritmi della sfida anche se il Torino tenta nuovamente la via del gol con Duvan Zapata. Nel finale i friulani provano a rendersi pericolosi ma senza successo. A seguito di questa sconfitta i bianconeri restano a quota 27 punti, una posizione non ancora tranquilla in chiave salvezza. Samardzic il calciatore di maggior tecnica e fantasia dell’Udinese, passa ancora una volta novanta minuti in panchina per la terza partita consecutiva. Sono le stranezze del calcio!
Il Milan vince 3-1 sul campo del Verona e consolida il secondo posto. I rossoneri sbloccano la sfida al 44′: Theo si invola sulla sinistra, vince un paio di rimpalli e realizza. Nella ripresa al 50′ Okafor dopo aver strappato palla ad un avversario, calcia in porta e sulla ribattuta di Montipò, Pulisic deposita il pallone in rete. Al 65′ il Verona torna in partita con il bellissimo gol di Noslin che dopo aver recuperato palla sulla trequarti, scaraventa un bolide al volo alle spalle di Maignan. Al 79′ terzo e ultimo gol per il Milan: angolo per i rossoneri, la palla arriva fuori area a Chukwueze e questi con un gran sinistro al volo fulmina ancora Montipò. Il match del Bentegodi si è rivelato divertente per il pubblico e ben giocato da entrambe le squadre.
La Roma batte 1-0 il Sassuolo e resta in zona Champions a – 3 dal Bologna. Nel primo tempo si assiste ad un possesso palla sterile per gli uomini di De Rossi. Nel secondo tempo i giallorossi dimostrano di essere più brillanti e c’è il gran gol del capitano Pellegrini che al 50’ dopo un’ azione personale sulla fascia sinistra, converge verso il centro e lascia partire un gran tiro che si infila a fil di palo. Nonostante lo svantaggio, i nero verdi non riescono ad essere propositivi e particolarmente pericolosi. Gli ultimi minuti vedono l’assalto del Sassuolo, che mette alle corde la Roma, ma il risultato non cambia e così i giallorossi raccolgono il quarto successo di fila nelle ultime cinque partite di campionato.
Finisce 1-1 il match tra Inter e Napoli, posticipo della 29esima giornata di Serie A. I nerazzurri disputano un buon primo tempo contro un Napoli che dimostra di avere idee poco chiare su come far male agli avversari. L’Inter riesce nel suo intento al 42′: Bastoni lancia un assist prezioso rasoterra al centro per il liberissimo Darmian, che realizza il vantaggio dell’Inter. La ripresa sembra continuare sulla stessa falsariga tattica delle due contendenti nella prima frazione di gioco. Con il passare dei minuti il Napoli diventa sempre più coraggioso e approfitta del calo fisico dei nerazzurri a causa della recente interminabile partita di Champions contro l’Atletico di Madrid. I partenopei realizzano il pareggio grazie ad una disattenzione della difesa nerazzurra con l’ex di turno Juan Jesus. Questi è pronto a realizzare dopo un corner battuto dalla destra, che trova il tocco involontario di Bastoni. Il match poi non cambia più, finisce in parità e per la prima volta nel 2024, l’Inter non vince la sua partita di campionato.
Nell’anticipo della 29a giornata di Serie A di venerdì scorso del Castellani tra Empoli e Bologna, il successo lo hanno conseguito i rossoblù emiliani all’ultimo minuto con la rete di Fabbian. Nel match si è assistito ad un Empoli impenetrabile in difesa grazie alle straordinarie parate del portiere Caprile. Terza sconfitta consecutiva senza reti per i toscani, mentre prosegue la stagione d’alto livello per la squadra di Thiago Motta. Il tecnico del Bologna che è stato anche un giocatore dell’Inter nell’anno del triplete dove la squadra milanese vinse tutto, sta acquisendo quell’esperienza necessaria per poter passare l’anno prossimo in un club blasonato. Nelle gare del sabato, vince il Monza di misura sul Cagliari con una bellissima rete su punizione di Maldini, figlio dell’ex capitano rossonero Paolo. Vittoria del Lecce ( con Gotti al debutto sulla sua panchina) che batte a Salerno la Salernitana e si distanzia di alcuni punti dalla zona retrocessione. Per la Salernitana fanalino di coda della Serie A.. l’attuale è un campionato da dimenticare al più presto. Prosegue il momento no per la Juventus che non va oltre il pareggio a reti inviolate in casa contro il Genoa e nel finale Vlahovic è anche espulso per proteste. Rinviata a data da destinarsi Atalanta e Fiorentina per il grave malore che ha colpito prima del match Joe Barone (il dirigente della Fiorentina) poi ricoverato d’urgenza all’ospedale. Entro breve ci sarà la sosta per le Nazionali e si riprenderà nel weekend di Pasqua.
Il Cagliari vince lo scontro la salvezza (4-2) contro la Salernitana all’Unipol Domus. Primo tempo di grande livello dei sardi. Al12′ Lapadula scatta sul filo del fuorigioco, salta Ochoa e insacca. Il gol è convalidato dal Var dopo il fuorigioco segnalato in campo. La formazione di Ranieri insiste e realizza ancora al 40′. A seguito di un contropiede di Nandez, Gaetano entra in area, salta Zanoli e batte Ochoa. L’autore del 2-0 si fa male e lascia spazio ad inizio ripresa a Shomurodov, che al 51′ realizza il terzo gol. Il match sembra chiuso, ma nel giro di due minuti, la Salernitana si porta sul 3-2 grazie a Kastanos al 56′ (il quale in spaccata, mette dentro) e Maggiore al 58′ (colpo di testa da corner battuto da Candreva). A chiudere la partita al 76′ ci pensa ancora Shomurodov, che dopo aver rubato palla a Fazio, entra in area e tira in porta. Ochoa respinge ma, sulla ribattuta del messicano, l’uzbeko deposita la palla in rete per il 4-2 finale. I sardi salgono a 26 punti momentaneamente a +3 sulla zona rossa, mentre gli uomini di Liverani rimediano l’ennesimo ko, restando inchiodati all’ultimo posto.
Il Milan batte l’Empoli per 1-0. a San Siro. I rossoneri partono forte con Pulisic in gran forma, che riesce ad essere determinante sulla fascia destra. Questi riesce a mettere in mezzo almeno tre palloni invitanti sui quali i compagni non arrivano per poco. Al minuto 40 c’è una verticalizzazione improvvisa di Bennacer, che arriva a Okafor, questi riesce a mettere indietro per Pulisic, il quale calcia e insacca dopo una deviazione decisiva di Luperto. L’arbitro Sacchi inizialmente annulla per fuorigioco di Okafor , poi il Var convalida per la gioia di San Siro. E’ un gol pesante prima dell’intervallo che spiana la strada alla vittoria del Milan. In avvio di ripresa i toscani provano ad alzare il baricentro e i rossoneri decidono di gestire il match. I toscani riescono a rendersi pericolosi in un paio di occasioni senza trovare la via del gol. Per Il Milan è la seconda vittoria consecutiva con tre punti fondamentali nella corsa Champions.
L’Inter vince 1-0 in trasferta al Dall’Ara contro il Bologna e prosegue la sua corsa verso lo scudetto. All’inizio si assiste ad un’Inter guardinga, che cerca di gestire il possesso palla a centrocampo. Già dai primi minuti l’Inter va vicino al gol con una serie di azioni, poi al 37′ sblocca il risultato. Su cross morbido da sinistra di Bastoni, Bisseck in equilibrio precario di testa schiaccia il pallone che finisce in rete. Nella ripresa il Bologna approccia il secondo tempo in modo aggressivo per cercare subito il pareggio. Il vero pericolo per i nerazzurri arriva con il giocatore di maggior classe dei rossoblu, Zirkzee al 77′, ma Sommer gli para il tiro. Il Bologna intensifica gli attacchi nel finale ma il risultato non cambia. Non è stata per tutta la partita un Inter brillante, nel secondo tempo i nerazzurri hanno cercato di mantenere il prezioso risultato di vantaggio.
La Juve pareggia 2-2 con l’Atalanta e si fa scavalcare dal Milan in classifica. In un match vivo ed emozionante, la Juventus inizia con tanta aggressività ma non riesce ad incidere più di tanto. Al 35′ a seguito di uno schema su punizione si sblocca il risultato. Passaggio corto di Pasalic per il liberissimo Koopmeiners, poco fuori l’area e l’olandese con una gran botta al volo porta in vantaggio l’Atalanta. Ad inizio ripresa i bianconeri partono forte e ribaltano la partita nel giro di cinque minuti: Al 65′ azione corale della Juventus da Chiesa a McKennie che lancia in corsa Cambiaso, che realizza Al 70′ è Milik ad approfittare di un altro assist di McKennie per portare in vantaggio gli orobici. Ma l’Atalanta non si arrende e al 74′ trova il pareggio. E’ Djimsiti a lanciare ancora Koopmeiners sulla sinistra e l’olandese con un sinistro secco batte l’incolpevole Szczesny. Nel finale i padroni di casa provano ad attaccare con continuità, ma non vanno oltre il pareggio che le serve ben poco. E’ una Juventus che nell’ultimo periodo non sa più vincere, pertanto a fine campionato si riproporrà il dilemma. Sarà il caso di confermare ancora la fiducia a mister Allegri? O sarà il caso di rivolgersi ad un nuovo mister?
In una sfida ricca di colpi di scena è 2-2 tra Fiorentina e Roma. Il gol del vantaggio viola arriva al 18’: a seguito di un corner, Ranieri con grande tempismo di testa, batte Svilar. La Fiorentina nonostante abbia dominato il primo tempo, ha il torto di essere andata al riposo in vantaggio soltanto di un gol, Nella ripresa De Rossi ripropone la difesa a quattro e trova nuovi spazi e geometrie. La Fiorentina arretra il proprio raggio d’azione ed i giallorossi ottengono il pareggio al 58’: è Aouar a concludere di testa in rete su assist di Angeliño, deviato da Ranieri. Al 68’ la Viola torna in vantaggio a seguito di un cross pennellato di Biraghi, Belotti di sponda trova Mandragora e questi realizza. A dieci minuti dalla fine, i toscani potrebbero chiudere i conti, ma Biraghi si fa parare un rigore dallo specialista Svilar Poi all’ultimo sussulto al 95’, i giallorossi beffano i viola con il gol di Llorente sugli sviluppi di un corner.
Lecce-Verona 0-1. Poco più di un mese fa il Verona sembrava spacciato, mentre il Lecce stava un una posizione di classifica tranquilla. Ora la situazione è cambiata: l’Hellas oggi sarebbe salvo, nonostante nel mercato di gennaio ci siano state cessioni eccellenti. AI salentini è rimasto un solo punto di margine. A Via del Mare è stato decisivo un rasoterra dal limite diFolorunsho, deviato in modo decisivo da Baschirotto, a metà del primo tempo. Il Lecce ha cercato di reagire, ma le è mancata quella lucidità necessaria. Nel finale molto nervoso, è scaturita una rissa tra Henry e Pongracic, cui ha partecipato anche l’allenatore dei salentini D’Aversa. Questi rifila una testata proprio ad Henry e sono espulsi entrambi. Dopo i fatti avvenuti al termine della gara Lecce-Verona, l’Us Lecce comunica di aver sollevato dall’incarico l’allenatore Roberto D’Aversa. I legali stanno studiando l’ipotesi di un licenziamento per giusta causa, che porterebbe a un immediato stop dei pagamenti al tecnico. Il Lecce ha comunicato il nuovo allenatore: è Luca Gotti. Domani, dopo la rescissione del contratto con lo Spezia, firmerà il nuovo contratto con il Lecce.
Classifica dopo la 28a giornata
NAPOLI-TORINO 1-1 CAGLIARI-SALERNITANA 4-2 SASSUOLO-FROSINONE 1-0
BOLOGNA-INTER 0-1 GENOA-MONZA 2-3 LECCE-VERONA 0-1
MILAN-EMPOLI 1-0 JUVENTUS-ATALANTA 2-2 FIORENTINA-ROMA 2-2
LAZIO-UDINESE 1-2
Il Milan espugna (1-0) l'Olimpico contro la Lazio. Dopo un primo tempo senza grandi palle gol, il match cambia al 57' della ripresa, quando i biancocelesti restano in dieci per l'espulsione a seguito di doppia ammonizione di Luca Pellegrini. Il laterale laziale trattiene l'avversario in modo veramente ingenuo e viene espulso. Con l'uomo in più i rossoneri prendono il sopravvento alla ricerca del vantaggio. All'88' arriva la rete rossonera: Leao crossa e la palla perviene a Noah Okafor. Questi dopo un batti e ribatti in area conclude definitivamente in porta e batte Provedel. Nei minuti finali i biancocelesti perdono la testa e vengono espulsi prima Marusic per qualche parola di troppo, poi Guendouzi per una reazione su una strattonata di Pulisic. La Lazio chiude in 8 e dovrà affrontare l'Udinese con tre giocatori squalificati, oltre al tecnico Sarri diffidato e ammonito. E' incredibile la fragilità nervosa dei biancocelesti capitolini. E' necessario un pronto riscatto e l'occasione sarà proprio martedì prossimo 5 marzo quando la Lazio affronterà l'attesissimo ritorno degli ottavi di Champions, in casa del Bayern Monaco.
All’U-Power Stadium, la Roma batte 4-1 il Monza. I padroni di casa approcciano bene la gara e trovano il modo di colpire in contropiede. Il Monza nel primo tempo con Djuric centra un palo di testa, e dopo un gol annullato a Cristante, i giallorossi passano in vantaggio con Pellegrini al 38'. Questi combina bene con Lukaku, prezioso nel suo gioco spalle alla porta e dopo essersi liberato di Birindelli, realizza rasoterra. E’ la 50a rete del capitano con la maglia giallorossa. I giallorossi approfittano dello sbandamento dei padroni di casa per raddoppiare: In questa occasione è Dybala dalla sinistra a fornire un gran pallone a Romelu Lukaku, che al 42' batte Di Gregorio di sinistro. Nella ripresa i brianzoli cambiano assetto e reagiscono ma la Roma passa nuovamente al 63’ grazie ad una magistrale punizione battuta da Dybala che si infila all'angolino alla sinistra di Di Gregorio. La Roma dilaga all’81’ con un calcio di rigore realizzato da Paredes decretato dall’arbitro che era stato richiamato al Var. Nel finale all'87' la rete della bandiera del Monza. con un gran tiro da fuori area di Andrea Carboni che si infila al sette.
ll Napoli batte 2-1 la Juventus e centra la seconda vittoria dopo la batosta inflitta al Sassuolo. I padroni di casa, sostenuti dal caldo tifo dello stadio, mantengono il possesso palla, invitando gli ospiti a pressare alto per colpirli in contropiede. Al 34' i bianconeri fanno tramare il Maradona con Vlahovic che con un gran sinistro colpisce in pieno il palo. I padroni reagiscono e al 43esimo minuto, passano in vantaggio con Kvaratskelia, bravissimo nel colpire, con grande coordinazione al volo, una corta respinta di Bremer. La Juve ha quattro grandi occasioni per passare in vantaggio ma le spreca, poi quando i partenopei sembrano aver preso le misure, arriva il pareggio di Federico Chiesa, all’80’ con un bel diagonale rasoterra. Il pareggio a quel punto sembra il risultato più logico, ma a pochi minuti dal termine c’è un’ingenuità di Nonge, che rifila un inutile pestone a Osimhen. L’arbitro concede il calcio di rigore, Osimhen dal dischetto si fa parare il tiro da Szcesny e all’87’Raspadori sulla sua respinta, riesce a mettere il pallone in rete. A quel punto la Juventus tenta il tutto per tutto ed è sfortunata quando la difesa del Napoli respinge tre volte tiri da distanza ravvicinata, salvando una vittoria fondamentale per la sua classifica.
Il Bologna batte 2-1 l'Atalanta al Gewiss Stadium. Inizio intenso e ritmo davvero alto. Dopo una serie di occasioni da entrambe le parti, l'Atalanta trova al 28' la via del gol: sul destro di Zappacosta c’è la respinta corta di Skorupski su cui si fionda Lookman bravo a insaccare. A inizio ripresa Thiago Motta fa entrare Saelemaekers e Lucumì e al 57' c’è un calcio di rigore ottenuto per fallo su Saelemaker. Dal dischetto, Zirkzee spiazza Carnesecchi. Al 61' arriva addirittura il 2-1 dei felsinei, con Ferguson che conclude al volo dopo il tiro di Ndoye respinto da Ruggeri. Una volta in svantaggio l’Atalanta con orgoglio cerca di ottenere il pareggio, ma si espone alle ripartenze degli emiliani. Sabato prossimo il Bologna ospiterà la capolista Inter e si preannuncia una partita avvincente.
L’Inter batte 2-1 il Genoa e centra la nona vittoria consecutiva. Avvio non semplice per i nerazzurri, complice l’ottima disposizione in campo degli ospiti. Al 30' l'Inter passa in vantaggio: Barella passa centralmente per Sanchez che controlla, si gira e serve in profondità Asllani che realizza con una violenta conclusione sotto la traversa. Al 37esimo il raddoppia dell’Inter è a seguito di un calcio di rigore trasformato da Sanchez. Il penalty era stato accordato per un fallo su Barella da parte di Frendrup. Nella ripresa il bel gol al volo dal limite di Vasquez riapre la gara e mette in apprensione l’Inter che subisce le iniziative gli ospiti. I nerazzurri nonostante la stanchezza dettata dai tanti impegni ravvicinati, nel finale riguadagnano convinzione e cercano il terzo gol che avrebbe chiuso la partita. Alla fine nonostante la sconfitta, il Genoa esce a testa alta in quanto ha dimostrato di saper tener testa davanti al quotato avversario. Dodicesima vittoria su dodici gare in questo 2024 per la squadra di Simone Inzaghi, che si appresta a vincere questo scudetto che sarebbe il numero 20 nella storia del club nerazzurro.
Pari che serve a poco nella gara di Udine con la Salernitana che si allontana sempre di più dalla salvezza, mentre l’Udinese ne resta interessata ed esce dal campo sotto la contestazione dei proprio tifosi. Termina senza reti la sfida tra Torino e Fiorentina con i granata che giocano l’intero secondo tempo in dieci uomini per l’espulsione di Samuele Ricci. Fondamentali vittorie di Verona e Cagliari nei due scontri diretti. I sardi vincono al Castellani un match in cui l’Empoli ha avuto più volte l’occasione per segnare, mentre il Verona batte il Sassuolo di misura a dieci minuti dalla fine. Per Ballardini neo tecnico degli emiliani, esordio con sconfitta e gravissimo infortunio per Berardi, che era al rientro dall’infortunio. Per lui rottura del tendine d’achille e stagione finita. In parità l’altro scontro salvezza in programma tra il Frosinone e il Lecce.
Questi i risultati della 27.a giornata di campionato di Serie A:
LAZIO-MILAN 0-1 UDINESE-SALERNITANA 1-1 MONZA-ROMA 1-4
TORINO-FIORENTINA 0-0 VERONA-SASSUOLO 1-0
EMPOLI-CAGLIARI 0-1 FROSINONE-LECCE 1-1 ATALANTA-BOLOGNA 1-2
NAPOLI-JUVENTUS 2-1 INTER-GENOA 2-1