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Torino Napoli 1 a 0. I partenopei scendono in campo privi di alcuni titolari quali McTominay e Hojlund per infortunio. A decidere l’incontro è il gol dell’ex al 32′: Gilmour serve involontariamente Simeone, che è bravo a superare un altro ex, Milinkovic-Savic, e a mettere in rete. il Cholito non esulta, sembra quasi scusarsi e questo sembra un comportamento alquanto difficile da comprendere. Al 93′ c’è la respinta in rete di Lang a seguito del palo di Politano, ma il gol viene annullato per fuorigioco Il Napoli domina la ripresa in termini di possesso e occasioni, ma non riesce a concretizzare. Il Torino con questo risultato, si regala il secondo successo di questo campionato, mentre Il Napoli al secondo ko di fila in trasferta dopo quello di San Siro, conferma una certa fragilità in difesa. Il problema dei partenopei è che subiscono il gol per la settima partita di fila, inoltre è sembrato sbagliato l’approccio alla gara, in maniera molle e confusionaria.
Roma Inter 0 – 1. Nel primo tempo l’Inter gioca con aggressività in mezzo al campo e riesce ad andare in vantaggio al 6′ grazie ad una verticalizzazione di Barella, che trova Bonny nella metà campo romanista. Questi dopo essersi smarcato da Ndika, batte il portiere giallorosso Svilar sul primo palo. Nel secondo tempo la Roma è più propositiva, alza l’ intensità e crea alcune occasioni da gol con Dybala, Dovbyk e Soulé. Nel finale le squadre si allungano ma il risultato non cambia. Non ha convinto la soluzione del tecnico giallorosso di schierare dall’inizio Dybala “finto nueve”, con le due punte Ferguson e Dovbyk in panchina. Per l’Inter di Chivu è la sesta vittoria consecutiva tra campionato e Champions league, la Roma invece è al secondo ko all’Olimpico. Quest’anno l’Inter ha trovato due valide alternative in attacco oltre ai titolari, Pio Esposito e Bonny, pertanto probabilmente li schiererà entrambi contro la formazione belga in Champions.
Como Juventus 2-0 Al Sinigallia i padroni di casa vanno in vantaggio dopo nemmeno quattro minuti: punizione dalla fascia destra di Nico Paz, la difesa juventina è lenta ad intervenire e Kempf realizza sul secondo palo. I bianconeri reagiscono, hanno diverse buone occasioni per segnare, ma non riescono ad essere veramente pericolosi. Nel secondo tempo i bianconeri alzano ulteriormente il ritmo di gioco, schiacciano l’avversario nella sua trequarti, ma non riescono a forzare il blocco difensivo del Como, che invece realizza nuovamente al 79′. Paz, chiude il match con una fuga sulla destra, e dopo essere entrato in area e disorientato Cambiaso, realizza con un gran diagonale. Il Como è una bella realtà calcistica, ma la Juve è inspiegabile come non riesca a trovare soluzioni ai suoi cronici difetti. L’attacco non incide e la difesa mostra fragilità sempre più evidenti. Mercoledì ci sarà la difficile trasferta al Bernabeu contro il Real Madrid e poi di seguito i bianconeri affronteranno la Lazio. Entrambe le partite possono imprimere una sterzata positiva o negativa alla stagione e anche mettere in dubbio la posizione di Tudor. Ma non può essere colpa solo dell’allenatore se negli ultimi cinque anni la Juve ha cambiato allenatori, dirigenti e giocatori ma i risultati sul campo non sono mai stati all’altezza del blasone bianconero.
Cagliari Bologna 0-2. Alla Unipol Domus Arena, gli ospiti passano in vantaggio alla mezzora: su corner la palla è spizzata sul secondo palo dove Holm è lesto a insaccare in gol. I sardi cercano di reagire, ma nel momento di massima spinta, il neo entrato Orsolini all’80esimo con un gran tiro dal limite, mette al sicuro il risultato. E’ il quinto gol di “Orso” in questo campionato. il Bologna conquista pertanto la prima vittoria in trasferta di questa stagione e si proietta con il morale alto verso la sfida di Europa League di giovedì prossimo a Bucarest Al Cagliari ancora una volta non tornano i conti tra impegno profuso e risultati raccolti.
Milan Fiorentina. Dopo un primo tempo con pochissime emozioni, la gara si accende nella ripresa. Al 56′ la Fiorentina passa in vantaggio: sponda di testa di Ranieri, Maignan esce male, manda il pallone sulla pancia di Gabbia e per Gosens è facile segnare a porta vuota. Nel momento più difficile, si scatena Leao che con un gran tiro dal limite al 63’, sorprende De Gea con un destro nell’angolino. Gimenez subentrato nel secondo tempo, si procura il rigore (trattenuta di Parisi non ravvisata da Martinelli ma dal Var) che il portoghese realizza spiazzando il portiere spagnolo. Leao croce e delizia dei tifosi rossoneri è tornato ad essere un calciatore determinante, visto che non segnava a San Siro in campionato da 513 giorni. Il primato in classifica per il Milan conferma la funzionalità della panchina di Allegri, nonostante l’assenza del calciatore più in forma del momento, Pulisic e di altri titolari di alto livello. L’apporto di Leao è stato determinante per il salto di qualità.
Cremonese e Udinese 1-1. A passare in vantaggio sono i padroni di casa: al 4’ sulla punizione di Vandeputte c’è il colpo di testa di Terracciano, complice anche una deviazione finale di Kabasele. L’Udinese prova a reagire con un paio di occasioni ma è Bonazzoli a colpire la traversa alla mezz’ora. Nella ripresa Zaniolo avvia l’azione con una palla in verticale, poi lo stesso va a raccogliere al 51’ il cross di Zanoli e insacca di testa in rete. L’ingresso di Vazquez anima i grigiorossi e proprio lui colpisce il palo su punizione. L’uomo più atteso in casa grigiorossa era sicuramente Jamie Vardy, schierato titolare per la prima volta nella sua nuova avventura italiana, ma il suo esordio dal primo minuto non è stato fortunato, per aver fallito due facili occasioni per segnare.
L’1-1 tra Cremonese e Udinese nel posticipo del lunedì non ferma il declino di gol di questa giornata. 11 reti in 10 partite, sono veramente poche nella storia del nostro campionato. E’ un record negativo da quando esiste la Serie A a 20 squadre.
Il 7° turno della Serie A ha visto il Milan balzare in testa alla classifica, a quota 16 punti, approfittando della contemporanea sconfitta del Napoli in casa del Toro e della Roma battuta all’Olimpico dall’Inter. Tutto questo induce a pensare che questo sarà un campionato più avvincente di quello passato. In fondo alla classifica c’è la crisi nera per la Fiorentina, che chiude la graduatoria in compagnia del Pisa e del Genoa. L’Atalanta è rimasta l’unica squadra imbattuta del campionato e contro la Lazio non ha avuto neanche molta fortuna con il palo di Zappacosta e le grandi parate di Provedel che le hanno negato la vittoria nel secondo tempo.
Nelle fasi finali di Milan-Fiorentina, su un’azione offensiva della squadra di casa, Parisi tocca con la mano Gimenez in volto. L’attaccante si porta le mani sul viso e si accascia, mentre il direttore di gara Marinelli lascia proseguire il gioco. Il contatto sembra lieve e non pare esserci nemmeno la possibilità di una trattenuta tale da far cadere il giocatore rossonero. Abisso, collaboratore al VAR del direttore di gara, lo richiama e dopo qualche minuto, con l’ausilio della tecnologia, viene assegnato il calcio di rigore. Al di là di ogni considerazione tecnica è da censurare sicuramente il comportamento sleale di Gimenez, che si contorce per terra per lunghi minuti.
Nico Paz attualmente si sta imponendo come la stella del Campionato di Serie A. Ha realizzato quattro gol e quattro assist ed è sempre più determinante nell’economia del gioco del Como. Probabilmente a giugno tornerà nel grande club che lo ha lanciato e ne detiene ancora la proprietà: il Real Madrid. Per il momento Nico continua a giocare e ad impegnarsi per il suo Como, che gli ha dato l’opportunità di crescere ed essere convocato nella nazionale Argentina. Con la celeste riuscì a debuttare nell’anno 2024 e a fornire perfino un assist al “grande” Messi.
Di seguito i risultati della settima giornata:
Lecce-Sassuolo 0-0, Pisa-Verona 0-0, Torino-Napoli 1-0, Roma-Inter 0-1, Como-Juventus 2-0, Cagliari-Bologna 0-2, Genoa-Parma 0-0, Atalanta-Lazio 0-0, Milan-Fiorentina 2-1, Cremonese-Udinese 1-1
Classifica: Milan 16, Napoli, Roma, Inter 15, Bologna 13, Como, Juventus 12, Atalanta 11, Sassuolo 10, Cremonese 10, Udinese 9, Cagliari, Torino, Lazio 8, Lecce, Parma 6, Verona 4, Fiorentina, Pisa, Genoa 3.