L'informazione non è un optional, ma è una delle condizioni essenziali dell'esistenza dell'umanità. La lotta per la sopravvivenza, biologica e sociale, è una lotta per ottenere informazioni. |
This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it.
Durante la presentazione di Barcolana 54 e degli eventi che la accompagnano, il Presidente Gialuz aveva parlato delle iniziative dedicate al mondo del sociale, nello specifico del mondo della disabilità, organizzate da molti anni appunto il martedì dalla Società Velica di Barcola e Grignano, dalla Società Triestina della Vela e dalla Polisportiva Fuori C'entro, che porta in mare in particolare persone con disabilità mentale, giovani e adulti.
La mattinata del martedì della settimana della Barcolana ha visto lo svolgimento, nel Bacino San Giusto, fronte mare della nota piazza dell’Unità d’Italia, la regata Trofeo Fuorivento, a cura di US ACLI e di seguito la regata Trofeo Calicanto: nel linguaggio dei fiori il Calicanto simboleggia la protezione più affettuosa, forse anche per la leggenda che individua l’arbusto Calicantus quale tenero protettore.
Il bel tempo e un vento leggero hanno accompagnato le regate di “Barcolana per il Sociale” con le barche degli armatori che si sono prestati ad ospitare a bordo gli occasionali velisti del “martedì di Barcolana”, entusiasti come sempre di partecipare al grande evento che vede Trieste protagonista nel mondo.
Nel pomeriggio si sono svolte le premiazioni presso la sede della Società Triestina della Vela, coronate da un coinvolgente spettacolo di intrattenimento musicale della Calicanto Band che ha entusiasmato il folto pubblico presente che si è unito nel canto di Nel blu dipinto di blu, insieme ai bravi cantanti e musicisti della band che dapprima hanno presentato difficili brani che spaziavano da Lucio Battisti, Rino Gaetano, a Fabrizio De Andrè e Giorgio Gaber, per citare alcuni degli autori scelti dalla band. I ragazzi di Calicanto Band, seguiti e sostenuti dal loro affettuoso Maestro hanno messo in atto anche una divertente piece teatrale del brano Eri piccola, con abilità recitativa che ha ancor di più entusiasmato il pubblico.
Calicanto onlus si occupa da tanti anni di sport integrato e che mette a disposizione la propria band in occasione delle premiazioni e delle attività collegate a "Barcolana di Notte", la tradizionale regata della vigilia, dove ogni imbarcazione adotta un'associazione del territorio, esibendone un simbolo.
Nell'edizione 2022 di Barcolana un tassello importante delle iniziative in campo benefico sarà anche la raccolta fondi a favore del terzo settore, realizzata per la prima volta in collaborazione con la piattaforma di crowdfunding "Rete del Dono", che ospita il "Programma di Charity" dell'evento. Ogni onlus che ha aderito e può contare online su una propria pagina di raccolta fondi dedicata, dove può invitare i sostenitori a donare. Gli equipaggi potranno così associare alla propria impresa in regata a un'azione di solidarietà concreta.
Ritorna il campionato dopo la sosta per le nazionali, che produce spesso problemi per le squadre, sia per quelle che inviano pochi elementi in nazionale perché perdono il ritmo partita, sia per quelle che danno un forte contributo di calciatori, perché possono ritrovare al loro rientro, giocatori stanchi e di conseguenza fuori forma. Atalanta e Napoli proseguono la loro corsa in tandem in alta classifica e confermano di essere le squadre più in forma. Il Napoli batte il Torino 3-1 e le basta il primo tempo per avere la meglio sul Torino con la doppietta in 12 minuti di uno scatenato Anguissa e il gol di Kvaratskhelia. La squadra di Spalletti mette in mostra un gioco anche spettacolare e così ottiene la sesta vittoria consecutiva tra campionato e Champions League. Sanabria accorciava prima dell’intervallo per il Torino e qualche brivido la squadra di Juric riusciva a crearlo agli avversari nella ripresa, ma ciò non è stato sufficiente per riequilibrare la partita. Anche l’Atalanta trova un altro successo e l’ottiene con il minimo scarto, uno a zero in casa contro la Fiorentina. A decidere l’incontro è stato Lookman, veloce a mettere in rete al 14’ della ripresa un passaggio perfetto di un Muriel nuovamente in forma e decisivo. A quota 20 punti è la miglior partenza di sempre in Serie A per i bergamaschi. Il match di cartello dell’ottava giornata era Inter e Roma, con entrambe le squadre alla ricerca di punti. Gli uomini di Inzaghi, orfani del faro di centrocampo Brozovic e ancora in attesa del rientrante Lukaku, hanno giocato una gara migliore delle precedenti sotto l’aspetto dell’impegno e delle occasioni create, ma ancora una volta hanno ottenuto una sconfitta.
La Roma ha vinto meritatamente a S. Siro per 2 a 1 e sta diventando una costante per i nerazzurri milanesi, farsi recuperare dopo essere passati in vantaggio. i nerazzurri ottengono pertanto la quarta sconfitta in otto giornate e restano a quota 12, mentre la Roma vola a 16 punti. Tra le tante tesi analizzate, sembra che in questa crisi dell’Inter abbiano un peso determinante, le vicende dirigenziali della società cinese Suning in chiara emergenza economica, a causa di un bilancio non florido.
La Juventus ha ripreso vigore, con la sua vittoria contro il Bologna, segnando addirittura tre gol. Nel primo tempo i bianconeri andavano a segno con Kostic, che servito da Vlahovic trovava il suo primo centro italiano. Nella ripresa, dal 59′ al 62′, la Juve chiudeva i conti prima con lo stesso Vlahovic e poi con Milik. Grazie a questo rotondo risultato la squadra di Allegri torna a guardare con fiducia al futuro nei confronti delle prossime sfide, già fondamentali per il prosieguo della stagione. Mercoledì prossimo c’è il Maccabi Haifa, mentre sabato prossimo il big match contro il Milan.
Al Castellani di Empoli tra la squadra di casa e il Milan succede di tutto nel finale dell’incontro, prima Rebic trova la via del gol, poi ad inizio recupero Bajrami pareggia su punizione. Poteva sembrare la classica doccia gelata per il diavolo, invece i rossoneri a seguito di una pronta reazione realizzavano altre due volte, con Ballo-Touré (che sostituiva Theo Hernandez ) e Rafael Leao. Alla fine il Milan a seguito della sua vittoria per 3-1, rimane a -3 dal Napoli capolista.
L’altra squadra capitolina la Lazio, supera 4-0 lo Spezia e si rivela una delle squadre più in forma con nove punti, dieci gol segnati e zero subiti nelle ultime tre di campionato. Dopo appena 3′ Immobile fallisce il rigore del possibile vantaggio, ma i biancazzurri giocano bene e ci pensano prima Zaccagni (12′), poi Romagnoli (24′) a indirizzare la gara nel verso giusto già nel primo tempo. Nella ripresa è Milinkovic-Savic con una doppietta (62′ e 91′) ad arrotondare il punteggio e a mettere al sicuro la vittoria.
L’ottava giornata di Serie A può essere considerata una giornata storica per il calcio italiano in quanto per la prima volta un arbitro donna esordisce in Serie A. Si tratta di Maria Sole Ferrieri Caputi che ha diretto Sassuolo–Salernitana, dove la squadra emiliana è riuscita a travolgere per 5-0 la Salernitana. Caputi ha anche dimostrato piglio ed autorevolezza fischiando al 37′ un calcio di rigore, quando Maggiore stendeva con un lieve tocco Ceide. Caputi a fine gara era soddisfatta ed ha dichiarato “È il sogno che ha ogni arbitro, io ce l’avevo da 16 anni e si è finalmente realizzato. È stata una festa”. Le reti sono state realizzate da Laurentié (12′), Pinamonti (su rigore al 39′), Thorstvedt (53′), Harroui (76′) e Antiste (92′).
L’ottava giornata di Serie A si chiude con la vittoria dell’Udinese per 2-1 in casa del Verona. Al Bentegodi l’Hellas passa in vantaggio al 23′ con lo splendido sinistro al volo di Doig, ma nella ripresa il tecnico dell’Udinese Sottil fa delle giuste sostituzioni: al 58′, Beto entra e pareggia, poi decide Bijol al 93′. I bianconeri dell’Udinese sono la vera sorpresa di questa stagione, con questa vittoria salgono a 19 punti, al terzo posto a -1 da Napoli ed Atalanta, mentre l’Hellas resta al terzultimo posto in classifica quota 5.
Lazio-Spezia 4-0 Napoli-Torino 3-1
Inter-Roma 1-2 Sassuolo-Salernitana 5-0
Empoli-Milan 1-3 Sampdoria-Monza 0-3
Lecce-Cremonese 1-1 Juventus-Bologna 3-0
Atalanta-Fiorentina 1-0 Verona-Udinese 1-2
La settima giornata della Serie A si chiude con Napoli e Atalanta in vetta alla classifica primi a 17 punti, mentre il Milan insegue a quota 14. In mezzo c’è l’Udinese a quota 16 che è la vera sorpresa della stagione. A uscire con le ossa rotte dalla settima giornata di campionato, prima della sosta, sono le due rivali storiche di sempre, Inter e Juventus, che vedono allontanarsi la testa della classifica. Come annotazione, era dal 1955 che le tre squadre nobili Inter, Juventus, Milan non perdevano tutte nella stessa giornata. La 7a di Serie A 22/23 ha regalato tanto spettacolo e risultati inaspettati: i nerazzurri dell’Inter sono incappati nella terza sconfitta in trasferta, mentre i bianconeri hanno regalato il primo successo al Monza, una neopromossa in Serie A che fino adesso non aveva mai vinto. L’Udinese allenata da Sottil continua la sua corsa in campionato e dopo aver battuto Fiorentina e Roma, travolge anche l’Inter battendola per 3-1. Inutile per i nerazzurri il vantaggio iniziale firmato da Barella al 5′: il centrocampista nerazzurro calcia la punizione da posizione defilata e pesca l’incrocio dei pali. Poi, però, l’Udinese prende possesso del match con personalità e forza fisica, riesce a reagire e trovare il pareggio grazie all’autogol di Skriniar (22′). Ripresa a senso unico con i padroni di casa che trovano il gol vittoria all’84’ con Bijol e il tris di Arslan nel recupero. Ormai l’Udinese sta sorprendendo tutti , è giunta alla quinta vittoria consecutiva di fila e vola in classifica a quota 16 punti.
Giornata storica per il Monza capace di trovare la sua prima vittoria (1-0) proprio contro i blasonati bianconeri della Juventus, rimasti in inferiorità numerica per un rosso a Di Maria (fallo di reazione) al 40′ del primo tempo. Una ennesima brutta partita per la Juventus, che ha sbagliato totalmente l’approccio alla gara ed è stata sconfitta con merito. Il Monza, realizza il suo gol con Gytkjaer al 74′ e festeggia così il suo primo successo in Serie A. Sul match pesa l’espulsione dell’ex PSG Di Maria, mandato negli spogliatoi da Maresca al 40′ per un fallo di reazione dell’argentino ai danni di Izzo (gomitata al petto). Così Raffaele Palladino, al debutto da allenatore, dopo essere subentrato in settimana a Stroppa, regala la prima vittoria in A ai biancorossi della Brianza. Palladino non aveva mai allenato in Serie A e alla prima partita, si è trovato, da ex, contro una delle squadre della sua vita, la Juventus dove aveva giocato dal 2006 al 2008.
L’Atalanta è al primo posto in classifica, e lo deve a Giorgio Scalvini che ha realizzato il gol vittoria contro la Roma all’Olimpico. Giorgio è un giovane difensore scuola Dea che ha usufruito dell’assist di un altro gioiellino di 18 anni come Rasmus Hojlund. I giallorossi dopo lo svantaggio non riuscivano a superare il portiere Sportiello, entrato dopo pochi minuti al posto di Musso, uscito per trauma cranico dopo lo scontro con Demiral. La Roma ha sofferto l’assenza di Dybala, ( il suo vero uomo squadra, fermatosi nel riscaldamento per un problema al flessore sinistro) e per questo ha subito problemi di equilibrio nell’undici sceso in campo. Ad Abraham centravanti in possesso di velocità e tecnica sono capitate le migliori occasioni dei giallorossi ma non è riuscito a sfruttarle.
Ritorna a vincere invece la Lazio, dopo la brutta sconfitta di giovedì contro il Midtjylland sconfiggendo 4-0 la fragile Cremonese Decisive le reti di Immobile (2), Milinkovic-Savic e Pedro. Per la squadra di Sarri è un risultato molto importante perché un eventuale pareggio o sconfitta, avrebbero aperto una crisi dall’esito incerto.
ll Milan esce sconfitto dal confronto al Meazza contro il Napoli ed è alla sua prima sconfitta stagionale. i partenopei vincono invece la prima sfida diretta e balzano al primo posto insieme all’Atalanta di Gasperini. E’ stata una vittoria di grande prestigio quella del Napoli a San Siro, grazie anche alla buona sorte. Gli azzurri vincono 2-1 con gol di Politano su rigore procurato da Kvaratskhelia – una spina nel fianco del Milan per tutta la partita, poi pari di Giroud e raddoppio di Simeone con un grande colpo di testa che chiude la partita. Resta l’amaro in bocca al Milan che si vede spezzare la gioia in gola da due traverse. Ai rossoneri è mancato l’apporto di Leao, i suoi strappi, la sua imprevedibilità palla al piede. Ma il Napoli ha dimostrato di essere una squadra quadrata e ben organizzata. Anche al Napoli, mancava un uomo importante Osimhen, però la scelta di sostituirlo prima con Raspadori, e poi con Simeone è risultata felice. Grande è stata la partita di Lobotka nel suo ruolo di boa davanti alla difesa e bravissimo anche Meret a parare tutto quello che gli è stato possibile. Nel momento determinante del match Tomori si è perduto Giovanni Simeone, (il figlio del Cholo allenatore dell’Atletico di Madrid), poi in seguito Kalulu da pochi passi colpiva la traversa. “Non sono soddisfatto” le parole di Pioli dopo la sconfitta, perché il Milan ha giocato un’ottima partita, ma è uscito con zero punti”.
La 7a di Serie A 22/23 ha regalato tanto spettacolo e risultati inaspettati.
Salernitana-Lecce 1-2 Spezia-Sampdoria 2-1 Udinese-Inter 3-1 Fiorentina-Verona 2-0 Roma-Atalanta 0-1
Milan-Napoli 1-2 Monza-Juventus 1-0 Bologna-Empoli 0-1 Torino-Sassuolo 0-1 Cremonese-Lazio 0-4
Il monitor visivo VAR doveva essere uno strumento tecnologico utile per cancellare le decisioni sbagliate degli arbitri, invece Juventus, Fiorentina, Verona, Lecce, Sampdoria si sono lamentate delle decisioni arbitrali adottate dopo averlo consultato. A Torino si sono dimenticati di verificare la posizione di un calciatore (Candreva) in occasione del gol del possibile 3-2 dello juventino Milik. La Juventus, in un pazzo posticipo alla Stadium va sotto 2-0 contro la Salernitana, poi trova il 2-2 nel finale e nel recupero stava per completare la rimonta clamorosa per un 3-2 con Milik. Rete però annullata per fuorigioco, dopo tante proteste. In ogni caso restano gli enormi meriti della Salernitana per aver strappato il 2-2 in casa della Juventus, così come i difetti di quest’ultima che dimostra di non avere ancora un gioco.
L’Atalanta perde l’occasione di mantenere la testa solitaria della classifica del campionato e si fa agganciare in vetta alla classifica dal Napoli e dal Milan I nerazzurri erano partiti bene all’inizio, ma la Cremonese una volta andata sotto, aveva saputo reagire con grande veemenza, mettendo in mostra un ottimo collettivo. Nel complesso il pari è il risultato più giusto per questa partita. Napoli e Milan hanno rispettivamente battuto lo Spezia con un gol all’88° di Raspadori e i rossoneri la Sampdoria a Marassi. Era inevitabile che il Napoli di questa 6^ giornata di Serie A non potesse essere la stessa squadra che aveva dominato la partita contro il Liverpool in Champions League. Il dispendio di energie mentali e fisiche per affrontare e vincere la partita in coppa è stato enorme. Si è notato un calo nel rendimento degli azzurri, inoltre lo Spezia presentatosi al Maradona era messo molto bene in campo da Gotti. I rossoneri del Milan hanno espugnato il Ferraris 2-1 al termine di una gara ricca di colpi di scena, cartellini rossi e interventi del Var. In dieci per tutto il secondo tempo, dopo l’espulsione di Leao, la squadra di Pioli ha avuto la capacità di ribattere a Djuricic, che aveva pareggiato il gol iniziale di Messias, poi ottenevano la vittoria grazie ad un rigore di Giroud. Alle spalle del trio al comando ad un solo punto di distacco, avanza con grande disinvoltura l’Udinese di Sottil, sorpresa della stagione. I friulani dopo avere travolto la Roma, riuscivano a rimontare e a vincere un Sassuolo in dieci,e a seguito di questo risultato, ottengono la quarta vittoria consecutiva e aspettano fiduciosi al Friuli l’Inter sabato prossimo.
Anche l’Inter ha vinto in extremis contro un coriaceo Torino, ma non sembra godere di buona salute, visto che il suo portiere Handanovic è stato giudicato il migliore in campo. Si è trattato di un risultato particolarmente prezioso per i nerazzurri milanesi che iniziavano a sentire il peso delle critiche. Questa vittoria permetterà invece alla squadra meneghina di preparare con maggiore serenità la fondamentale partite contro il Plzen in coppa. Quanto alle romane, la Lazio ha battuto 2-0 il Verona all’Olimpico con l’ennesimo gol del solito Immobile e una prodezza di Luis Alberto, che entrato dalla panchina, nella ripresa ha cambiato di fatto il volto della sua squadra. La Roma invece dopo aver sconfitto l’Empoli, ha evitato il terzo risultato negativo consecutivo, per le precedenti sconfitte contro Udinese (4-0) e Ludogorets (2-1). I giallorossi devono questa soddisfazione a Paulo Dybala, calciatore di classe cristallina, che siglava il vantaggio con una conclusione pregevole. In seguito era sempre lo stesso argentino a servire l’assist del 2-1 finale al centravanti Tammy Abraham. Inutile ai fini del risultato dell’Empoli, la rete di Bandinelli. Da parte dei toscani resta la grande prestazione consolidata dai due pali colpiti che hanno spaventato Rui Patricio. Grazie a questa vittoria la Roma aggancia l’Udinese a quota 13 punti e respira aria di alta classifica. Riassumendo gli incontri della sesta giornata di campionato di Serie A sono stati: Atalanta – Cremonese 1-1
Bologna – Fiorentina 2-1 Lecce – Monza 1-1 Sassuolo – Udinese 1-3
Lazio – Hellas Verona 2-0 Juventus – Salernitana 2-2 Napoli – Spezia 1-0
Inter – Torino 1-0 Sampdoria – Milan 1-2 Empoli -Roma 1-2
L’Atalanta, grazie alla vittoria per 2-0 a Monza sale per la prima volta nella sua storia al primo posto a 13 punti, dopo cinque giornate di campionato. A parte qualche difficoltà iniziale l’Atalanta ha meritato di portare a casa i tre punti, quindi sarà un avversario difficile da affrontare, per chiunque, perché non gioca le coppe e si potrà concentrare solo per il campionato. Del Monza era lecito aspettarsi qualcosa in più dopo essersi rinforzata in sede di campagna acquisti, invece è a 0 punti dopo le prime 5 partite giocate. La quinta giornata aveva in programma tre scontri tra grandi squadre, tutti concentrati nella giornata di sabato. Nel derby di Milano c’è stata la vittoria per 3-2 del Milan, ad aprire le marcature è stato Brozovic al 21’, freddo a concludere davanti a Maignan. I rossoneri però non si perdevano d’animo e riuscivano a rimontare il vantaggio con la doppietta di Leao al 29’ e al 60.’ Leao dotato di velocità, dribbling e tecnica, si è confermato quel campione che si era imposto nel finale della scorsa stagione. Inoltre Olivier Giroud, vecchia volpe dell’area di rigore, (che ai nerazzurri segna sempre), realizzava la sua rete al 54’. Nel secondo tempo Dzeko subentrato a Correa accorciava le distanze trovando il 3-2 con un palo-gol imprendibile, poi saliva in cattedra il portiere Maignan. Prima si opponeva d’istinto su un tentativo di testa da posizione ravvicinata di Lautaro, poi si superava togliendo la palla dal sette sulla conclusione di Calhanoglu.
Il Milan dopo questa ennesima vittoria, dimostra di essere ritornata quello dello scorso anno, mentre il tecnico dell’Inter Inzaghi già alla seconda sconfitta dopo la Lazio, contro dei rivali d’alta classifica, deve assolutamente trovare dei correttivi nella fase difensiva della sua squadra. Il Napoli batte 2-1 la Lazio all’Olimpico nonostante l’immediato vantaggio siglato da Zaccagni, con un gran destro. A ribaltare il risultato sono stati i due nuovi giocatori partenopei Kim e Kvaratschelia, quest’ultimo al quarto gol stagionale. Due acquisti indovinati, in difesa e in attacco che si stanno rivelando preziosi negli schemi del nuovo Napoli. Nell’anticipo tra Juve e la Fiorentina che apriva la quinta giornata a Firenze, il risultato di 1-1 lascia alla fine l’amaro in bocca ai toscani. La Juventus era passata in vantaggio al 9′ con il nuovo acquisto Milik a seguito di un cross dalla destra di Cuadrado. C’era staro il tiro di Kostic, poi il polacco, sul filo del fuorigioco, era stato lesto a correggere di petto a due passi da Terracciano.
La Fiorentina però dal momento che giocava in casa, spinta dai suoi tifosi, cominciava ad esercitare una iniziativa costante fino al momento che Kouame (29′) rimetteva tutto in equilibrio in contropiede, sugli sviluppi di un corner bianconero. Nel finale c’è stato anche un momento di gloria per Perin, portiere della Juventus che salvava la sua squadra parando un calcio di rigore a Jovic (44′). Indubbiamente il risultato che ha fatto più sensazione della giornata è stata la netta sconfitta della Roma a Udine, dove ha rimediato una sonora sconfitta per 4-0 dai bianconeri di Sottil. Andata in vantaggio al 5′ con Udogie, la squadra di casa prima ha saputo contrastare le iniziative romaniste del primo tempo e poi ha dilagato nella ripresa con Samardzic (11′), Pereyra (30′) e Lovric (37′). In questo match si è assistito all’Udinese più bella contro la Roma più brutta, se si tratta di un ridimensionamento per i giallorossi lo diranno le prossime partite. La Roma è stata solo Dybala, invece l’Udinese ha giocato bene l’intero collettivo. Gli altri risultati della giornata sono stati:
Cremonese-Sassuolo 0-0
Spezia-Bologna 2-2 (7′ Arnautovic, 47′ Bastoni, 54′ autogol Schouten, 64′ Arnautovic)
Verona-Sampdoria 2-1 (40′ Caputo, 44′ autogol Audero, 45’+3′ Doig)
Monza-Atalanta 0-2 (57′ Hojlund, 65′ aut. Marlon)
Salernitana-Empoli 2-2 (31′ Satriano, 39′ Mazzocchi, 61′ Dia, 81′ Lammers)
Torino-Lecce 1-0 (41′ Vlasic)
Dopo le prime tre giornate di campionato non c’è nessuna squadra a punteggio pieno, è tangibile il grande equilibrio tra le prime della classe a seguito del quale nessuna squadra riesce a distaccarsi e volare in testa, Finisce zero a zero l’incontro serale della domenica sera tra Fiorentina e Napoli con gli azzurri che dopo aver realizzato nove gol nelle prime due partite, a Firenze non riescono ad andare oltre lo 0-0. I partenopei vedono pertanto sfumare la possibilità di portarsi in testa alla classifica a punteggio pieno. Nella ripresa Spalletti prova a rivitalizzare il suo attacco e manda in campo anche gli ultimi acquisti Simeone, Raspadori e Ndombele, ma il risultato non cambia. Bravi i Viola ad imbrigliare le due principali minacce azzurre Kvaratskhelia e Osimhen che erano stati dipinti come gli uomini più in forma. La partita si è rivelata vivace da parte di entrambe le squadre, ma il rimpianto più grosso pesa sulle spalle di Lozano al 51’ quando il messicano fallisce la più facile delle conclusioni di testa a pochi passi dal secondo palo. Sorpresa della terza giornata è stata la vittoria per 3-1 della Lazio nei confronti dell’Inter , con i biancocelesti che riuscivano a sbloccare il risultato al 40′ a seguito di un colpo di testa di Felipe Anderson. Lautaro il bomber dell’Inter raggiungeva il pari a inizio ripresa (51′), ma al 75′ ci pensava Luis Alberto a riportare in avanti i suoi con un gol-capolavoro. All’86’ il pubblico biancoceleste esultava nuovamente al magnifico gol di Pedro che chiudeva i conti con un tiro a giro di destro sul secondo palo. Inzaghi, tecnico dell’Inter al termine dell’incontro è finito nel mirino delle critiche, per avere deciso di rinunciare nell’undici iniziale a Calhanoglu, un calciatore di fine tecnica, per sostituirlo con Gagliardini. Questa mossa rivelatasi infelice non ha fatto altro che lasciare i nerazzurri senza una ulteriore fonte di gioco, facilitando il compito dei laziali. Sarri invece riusciva a dare nuova linfa alla sua squadra indovinando entrambe le sostituzioni, perché sia Luis Alberto che Pedro, si riveleranno determinanti nell’esito dell’incontro. La partita ha sentenziato che servono urgenti correttivi alla difesa dell’ Inter che non è più inespugnabile come un tempo e il cammino del pre-campionato l’aveva fatto presagire. Grazie al successo sul Bologna, il Milan aggancia in vetta alla classifica a quota sette punti, Lazio, Torino e Roma.
Il Milan torna a vincere a San Siro battendo il Bologna 2-0 grazie alle reti di due giocatori importanti per la squadra rossonera. La squadra di Pioli sblocca la gara nel primo tempo con Leao servito alla perfezione da De Ketelaere. Il belga, nell’azione del gol di Leao, mette in mostra le grandi doti del suo repertorio: l’assist, abbinato alla fisicità di un ragazzo di 192 centimetri. La società è soddisfatta della sua prestazione in quanto ha puntato molto su di lui con un investimento da 35 milioni di euro. I tifosi del Milan di una certa età già trovano in lui delle analogie con un grande campione rossonero del passato: il brasiliano Kakà. Nella ripresa il Bologna prova a reagire ma questa volta è Leao a lanciare al gol Giroud, che in semirovesciata in acrobazia, la tocca di sinistro realizzando un gran gol. Juventus e Roma concludono con il risultato di 1-1 il big match dell’Allianz Stadium . I bianconeri senza l’apporto di quattro titolari, nel primo tempo partono bene e Vlahovic sblocca la partita dopo 76 secondi con una bellissima punizione. Al 25′ c’è il bis di Locatelli, ma il Var annulla. Nella ripresa la Roma raggiunge il pareggio grazie a Abraham su assist in mezza rovesciata di Dybala.
I bianconeri e i giallorossi al termine dell’incontro si spartiscono la posta in palio, ma la squadra di Allegri può recriminare per un primo tempo dominato ma concluso solo in vantaggio di un gol. Ha destato sensazione nell’ambito della terza giornata di Seria A, l’incontro disputato allo Stadio Arechi, dove la Salernitana travolge per 4-0 la Sampdoria. All’Arechi, dopo 16′ è già 2-0 grazie ai gol di Dia (7′) e dell’ex Bonazzoli. Nel secondo tempo, sono Vilhena (50′) e Botheim (76′) a confezionare il bottino, regalando agli uomini di Nicola una vittoria fondamentale. I granata campani a seguito di questo risultato, centrano il primo successo della stagione, salgono a 4 punti in classifica, lasciando l’irriconoscibile formazione di Giampaolo. a quota 1.
Gli altri risultati della terza giornata sono stati: Verona-Atalanta 0-1 Lecce-Empoli 1-1 Spezia-Sassuolo 2-2 Monza-Udinese 1-2 Cremonese-Torino 1-2
Il campionato di calcio di Serie A 2022 2023 si preannuncia bello e intenso, poi ci sarà la sosta per i mondiali che interromperà la rincorsa. Sarà opportuno quindi per le squadre che nutrono ambizioni, cercare di accumulare più punti possibili per non rimanere distaccati in classifica. In testa alla 2^ giornata risalta un certo equilibrio rispetto agli anni precedenti e questo perché fino a tre anni fa c’era il dominio incontrastato della Juventus, dopo c’è stata la grande stagione dell’Inter di Antonio Conte, l’anno scorso invece la vittoria finale dei rossoneri del Milan, scaturita dopo una sfida fino all’ultima giornata con i cugini dell’Inter. In questa seconda giornata di Serie A, la Roma riesce a battere 1-0 la Cremonese e così raggiunge Inter e Napoli in vetta alla classifica a punteggio pieno. E’ stata una partita complicata per i giallorossi, giocata in un Olimpico pieno in ogni ordine di posti, che è riuscita a sbloccarsi grazie ad un colpo di testa di Smalling al 65′ sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Prima della rete decisiva, si sono contate due traverse, una per parte, colpite rispettivamente da Dessers per la Cremonese ed El Shaarawy per la Roma. Ma è il risultato quello che conta e adesso dopo due partite, due vittorie e sei punti guadagnati, riteniamo che questo sia il massimo cui può aspirare la Roma di Mourinho. Per il momento la squadra giallorossa non ha ancora una identità tecnica ben precisa e gli infortuni di Wijnaldum che ha riportato la frattura della tibia destra in allenamento e Zaniolo durante l’incontro, non consentiranno al tecnico portoghese di amalgamare entro breve una necessaria formazione tipo. Sorride il Napoli di Spalletti, che davanti al pubblico amico, supera il Monza di Stroppa per 4-0. Gli azzurri ipotecano i tre punti nel primo tempo grazie alla perla di Kvaratskhelia al 35’ e alla volata di Osimhen al 47’. Il georgiano nella ripresa, realizza anche una seconda rete al 62’ e come “candelina sulla torta”, c’è anche il primo gol di Kim in maglia azzurra, nei minuti di recupero. Kvaratskhelia, il nuovo idolo del San Paolo è già a quota tre reti e nel giro di due giornate, ha già fatto dimenticare alla piazza azzurra gli addii eccellenti, come ad es. l’ex capitano e bandiera dei partenopei, Insigne. Un gol e un assist contro il Verona, poi una doppietta ancor più bella al neopromosso Monza. per il nuovo campione dal difficile nome da pronunciare.
In quasi cento anni di storia del Napoli è il primo giocatore debuttante del club a segnare almeno 3 gol nelle prime due partite in un campionato di Serie A. Passando alle altre contendenti, è già una bella Inter la prima a San Siro per gli uomini di Simone Inzaghi: segna tre gol e raccoglie altrettanti punti dalle mani dello Spezia, che è apparsa formazione alquanto fragile. Sempre importante il contributo di Lukaku al gioco della sua squadre, oltre ad essere utilissimo in zona gol, sa creare gli spazi per i compagni. I nerazzurri passano in vantaggio al 35’ con un gran tiro di Lautaro (servito dalla sponda aerea di Lukaku). Coloro che sono un pò avanti con gli anni, possono ricordare che gol simili li faceva un certo Roberto Boninsegna. Il raddoppio arriva con un gran tiro di Calhanoglu al 52’, poi tocca al subentrato Correa concludere con il terzo gol all’82’. il Milan campione d’Italia non va oltre il pari in casa dell’Atalanta. Al Gewiss Stadium di Bergamo va in scena un match intenso e ricco di emozioni. Il Milan parte forte, prova ad imporre il suo gioco, ma viene punito al 29′ dal sinistro di Malinovskyi. Nella ripresa i rossoneri si riversano in avanti a caccia del pari, che trovano al 68′ con una gran conclusione di Bennacer E’ stata una partita intensa con il Milan che ha sbagliato troppe occasioni, comunque il pareggio sembra il risultato più giusto. Si ferma a quota sette la striscia di vittorie consecutive del Milan, ma prosegue la sua imbattibilità che dura da 17 turni. La Juventus non va oltre lo 0-0 sul campo della Sampdoria al termine di un match dove non è stata particolarmente brillante, soprattutto nel primo tempo. L’unico vero squillo arriva al 67’, quando Adrien Rabiot trova il gol del possibile vantaggio per la Vecchia Signora, ma la rete viene annullata per posizione irregolare di Vlahovic. Continua a non segnare il centravanti orobico Zapata, e questo è un grosso handicap per l’Atalanta che è alla ricerca sul mercato di un altro attaccante. Una considerazione sul Milan che rispetto all’anno scorso ha perso a centrocampo Kessie: si sente la mancanza di uomo roccioso di pari livello, un ruba palloni di temperamento, che per il momento non è ancora stato sostituito.
Gli altri risultati della giornata sono stati Torino-Lazio 0-0 Udinese-Salernitana 0-0 Sasuolo-Lecce-1-0mpoli-Fiorentina 0-0 Bologna-Verona 1-1
Ritorna il campionato di calcio di Serie A, il più importante passatempo degli italiani. La campagna acquisti trasferimenti è ancora in atto, sono arrivati importanti calciatori e tutte le squadre pensano di essersi rinforzate. Sarà solo la prova del campo a certificare la bontà o meno di tali scelte. Il precampionato ha lasciato molti punti interrogativi, anche perché molte formazioni partecipanti alla nostra Serie A avendo iniziato tardi la preparazione e al cospetto di altri team di rango europeo, avevano lasciato alquanto a desiderare. Osservando i risultati della prima di campionato, si è notato per la prima volta nella storia della Serie A, che le prime otto squadre della scorsa stagione (Milan, Inter, Napoli, Juventus, Lazio, Roma, Fiorentina e Atalanta), hanno tutte vinto al debutto. Ma se da un lato questo certifica la continuità delle otto big nel nuovo campionato 2022 2023, c’è la conferma che le altre formazioni possono metterci solo tanto impegno in una sfida impari con una squadra blasonata. Altra sorpresa di giornata è che non ci sono stati pareggi, nessuna “X” in schedina, non succedeva da 51 anni, cinque vittorie delle squadre di casa e altrettante di quelle in trasferta. Con la vittoria della Juventus sul Sassuolo per 3-0, si è conclusa la prima giornata della stagione 2022/2023. Protagonista della serata è stato Angel Di Maria centrocampista argentino di grande esperienza prelevato recentemente dal Paris S.G..
Di Maria non ha avuto difficoltà a dimostrare la sua grande classe e i suoi assist illuminanti. Al 26′ Angel realizza la prima rete con una conclusione sporca al volo che supera il portiere Consigli, poi prima della chiusura del tempo, Vlahovic firma il 2-0 al 43′ su calcio di rigore. E’ il suo 13° rigore trasformato su 14 calciati in Serie A. Nella ripresa arriva anche il tris sempre di Vlahovic, anche questa volta servito da Di Maria. Il Milan batte l’Udinese 4-2 (2-2) nell’anticipo della 1/a giornata del campionato di calcio di Serie A 2022/23 disputato sul terreno dello stadio Giuseppe Meazza di Milano Il Milan con lo scudetto sul petto davanti a oltre 70mila tifosi arrivati a San Siro, subisce subito la rete dall’Udinese. I rossoneri però non si abbattono, ribaltano il risultato e tornano avanti dopo il nuovo pareggio dei friulani. I rossoneri chiudono la partita con un poker in cui c’è la firma di Rebic (autore di una doppietta nel definitivo 4-2). La prestazione dimostra come gli uomini di Pioli siano ancora tra le squadre da battere, in quanto la loro tranquillità è quella tipica della grande squadra. che non si scompone mai. Inizio di stagione emozionante per i cugini nerazzurri milanesi, la pazza Inter non si smentisce mai, Lukaku al ritorno in nerazzurro dopo la sua cessione l’anno scorso al Chelsea , sigla subito il gol al 2” e conferma quanto sia importante la sua presenza. Ma il Lecce è indomito, Ceesay pareggia per i giallorossi con un diagonale al 48′, e a quel punto ritornano in mente tutte le fragilità difensive dei milanesi palesate in estate. Nel finale dell’incontro decisiva è stata la prestazione di Dumfries, laterale difensivo con il fiuto del gol.
Subentrato nel corso del secondo tempo, prima colpisce un palo, poi irrompe in area di rigore al 95′ e regala la vittoria alla sua squadra. La Roma può esibire in questo campionato una serie di campioni: Dybala Pellegrini, Zaniolo e Abraham invece a regalargli la vittoria contro la Salernitana non è stata una delle quattro stelle, ma un umile gregario: Bryan Cristante- La rete vittoria il centrocampista giallorosso l’ha ottenuta al 33’ dopo la respinta sul tiro di Abraham, con un tiro preciso da fuori area Bryan sorprende Sepe e porta in vantaggio i giallorossi. Le tante occasioni create, ma non concretizzate, fanno comunque ben sperare nel prossimo futuro della Roma calcio. Alla Lazio è’ bastato un lampo, un guizzo da attaccante di razza qual’ è Ciro Immobile a pochi minuti dal novantesimo, per decidere la partita d’esordio contro il Bologna. Quello realizzato contro l’Atalanta nell’agosto del 2016, all’esordio assoluto con la maglia della Lazio, era stato il primo dei 183 gol che Immobile ha realizzato in sei anni in maglia biancoceleste. Scavalcata la leggenda Silvio Piola, Immobile è il miglior marcatore della storia della Lazio, club che lo ha rilanciato dopo le esperienze poco felici a Dortmund e Siviglia. Il campionato del Napoli, inizia nel migliore dei modi con una vittoria travolgente all’esordio. Cinque sono stati i gol al Verona che ne ha realizzati due, ma quella che va evidenziata è soprattutto la prestazione di qualità e personalità della squadra. I realizzatori del Napoli sono stati Kvaratskhelia, Osimhen, Zielinski Lobotka e Politano, ma la società azzurra è un cantiere ancora aperto in quanto sono in arrivo altri rinforzi.
Gli altri risultati della giornata sono stati Sampdoria Atalanta 0-2 Monza-Torino 1-2 Fiorentina-Cremonese 3-2 Spezia Empoli 1-0
Il Milan è campione d’Italia, vince con il Sassuolo per 3-0 e conquista il suo diciannovesimo scudetto, undici anni dopo l’ultimo titolo. Il Milan a cui bastava un punto per assicurarsi il campionato, è riuscita a vincere nettamente per 3-0 contro un Sassuolo deconcentrato e mai in partita. Il match ha preso il suo indirizzo nel primo tempo con la doppietta di Giroud (17′ e 32′), poi c’è stato il gol di Kessie (36′), che ha sancito il rotondo risultato. E’ da considerare che tutti e tre le reti sono state confezionate su assist di Leao, straordinario calciatore, in possesso di considerevoli doti di velocità e dribbling, che ha contribuito in vari incontri nell’arco del campionato a demolire le difese avversarie. Grosso merito del successo tricolore va a Stefano Pioli, 56 anni, che è riuscito a vincere uno scudetto che nessuno ipotizzava, contro i pronostici degli addetti ai lavori.
La vera svolta di questo Milan è riconducibile a due anni fa, quando divenne certa la rottura tra il club di Elliott e il professor Rangnick, che sarebbe stato il successore di Pioli. Il mister emiliano che fino allora non aveva convinto la dirigenza rossonera, probabilmente sarebbe stato mandato via se non ci fosse stato il competente e lungimirante dirigente rossonero Maldini. Questo scudetto può essere considerato la giusta miscela tra i giovani che sono cresciuti nell’arco di qualche anno e alcuni calciatori maturi. La presenza di Ibrahimovich che quest’anno si è visto poco in campo causa problemi fisici, è stata fondamentale soprattutto nello spogliatoio, per trasmettere alla squadra la sua voglia di vincere e in tanti lo hanno seguito. Fondamentale è stata la difesa che in undici partite ha incassato solo due gol, con la scoperta di due elementi al centro della difesa, che non avrebbero dovuto essere titolari. Kalulu è stato provato nel ruolo di centrale e poi con il passare del tempo è diventato sempre più determinante insieme a Tomori: entrambi sono stati l’asse portante di questa squadra. Doveva essere la stagione dell’assestamento dopo gli addii di Donnarumma e Calhanoglu, strappi dolorosi che hanno lasciato il segno e invece il Milan piano piano è riuscito ad organizzarsi anche senza la presenza di un leader. Il Milan inoltre è arrivato al successo senza un vero e proprio bomber, utilizzando una rosa costata 228 milioni di euro, con Tomori, Theo Hernandez, Tonali e Leao valutati meno di 30 milioni ognuno. Tra i rossoneri non c’è stato il campione determinante, ma tutti hanno dato il loro apporto continuo alla conquista dello scudetto. Nella giornata vince anche l’Inter per 3-0 con la Sampdoria, ma non basta.
A luglio dicevano che l’Inter non sarebbe arrivata tra le prime quattro dopo gli addii di Conte, Lukaku, Hakimi ed Eriksen. Piano piano poi la squadra ha preso consistenza ed ha effettuato una buona prima parte di campionato, ad un certo punto però la stagione degli uomini di Simone Inzaghi ha preso una piega negativa con un tragico inverno tra gennaio e febbraio. Probabilmente è stata carente la preparazione fisica, perché non si è riusciti a comprendere perché poi la squadra sia crollata, per alcune partite, dopo l’onorevole eliminazione in Champions. L’Inter nel finale del Campionato, comunque era riuscita a rimettere in piedi la sua classifica, ma con la pesantissima sconfitta contro il Bologna nel recupero della gara non giocata a gennaio, ha compromesso tutto. La Coppa Italia e la Supercoppa certificano comunque l’ottima stagione dell’Inter. Nel palmares dei campionati vinti in Italia è la Juventus a dominare per numero di titoli, con 36, precede l’Inter 19, ora raggiunto dai rossoneri, poi più indietro Genoa (9), Torino, Pro Vercelli e Bologna (7), Roma (3), Fiorentina, Lazio e Napoli (2), Cagliari, Casale, Sampdoria e Verona (1). Clamoroso all’Arechi dove la Salernitana viene travolta dall’Udinese (0-4) ma al novantesimo può far festa per il pari tra Venezia e Cagliari (0-0) che fa esplodere la città campana. Il Cagliari retrocede in Serie B, a Venezia, la squadra di Agostini non va oltre lo 0-0, non approfittando della clamorosa vittoria dell’Udinese a Salerno che avrebbe consentito ai sardi di salvarsi imponendosi al Penzo. Invece, complici le grandi parate del portiere finlandese Maenpaa del Venezia, il risultato non si è mai sbloccato. La Salernitana a seguito della grande tensione di fine campionato, ha giocato malissimo ma ha scritto comunque una pagina di storia importante alla sua terza esperienza in Serie A, evitando la retrocessione. Il tecnico Nicola dopo Crotone, ha compiuto un’altra rimonta pazzesca ed è riuscito a salvare la sua squadra in quindici partite. E questo è un grosso merito per questo bravissimo ed umile allenatore. Complimenti all’Udinese che ha fatto per intero il suo dovere e ha onorato con questa prestazione il suo campionato. Eppure non aveva niente da chiedere, ma ha giocato la sua partita per rispettare lo sport, cosa che non hanno fatto altre squadre, che non hanno dimostrato di impegnarsi nel finale del campionato. Il Cagliari fa così compagnia a Genoa e Venezia nella Serie B 2022-23, ma la tradizione calcistica è dalla parte loro e sicuramente auguriamo loro di tornare presto in Serie A.
Rino R. Sortino
Nel match della 37/a e penultima giornata della Serie A, il Milan batte per 2-0 l’Atalanta di Gian Piero Gasperini con i gol di Rafael Leao e Theo Hernandez, e si porta a quota 83 punti in classifica. A seguito di questo risultato, mantiene i due punti di vantaggio sull’Inter di Simone Inzaghi, (vittoriosa per 3-1 sul campo del Cagliari di Agostini), rimandando il verdetto alla 38esima e ultima giornata di campionato. La partita di San Siro si è rivelata equilibrata nel primo tempo, con entrambe le squadre che avevano difficoltà a creare occasioni da rete. Nell’arco dell’incontro i rossoneri, hanno cominciato ad imporsi sul piano del possesso palla e ad alzare il baricentro del gioco. Nella ripresa il Milan è riuscito ad essere più incisivo grazie anche ai cambi operati da mister Pioli. Ancora una volta è stato determinante Rafael Leao che ha preso per mano la sua squadra e a seguito di una grande sgroppata, realizzava una rete che terminava tra le gambe del portiere orobico Musso. Poi a 15′ dalla fine, Theo Hernandez, altro uomo di grande temperamento agonistico, al termine di una discesa incontenibile palla al piede, dopo essersi allargato, metteva al sicuro il risultato con un gran tiro che finiva all’angolino alla sinistra del portiere dell’Atalanta. Con questa vittoria, la numero 25 in campionato su 37 giornate disputate, il Milan sale a quota 83 punti confermandosi la difesa più forte del torneo insieme al Napoli avendo incassato solo 31 gol. L’attacco invece è solo il quarto della Serie A con 66 reti realizzate dietro a Inter, Lazio e Napoli.
Nonostante conoscessero già il risultato del Milan, l’Inter non si è minimamente demotivata ed è riuscita a vincere 3-1 sul campo del Cagliari di Agostini. I gol di Darmian e Lautaro Martinez, autore di una doppietta, sono stati determinanti al fine di espugnare la Sardegna Arena. Il Cagliari è riuscito a scuotersi solo dopo il secondo gol dell’Inter realizzando il gol di Lykogiannis con un gran tiro da fuori area. Per un quarto d’ora la squadra sarda ha messo in atto una buona reazione in grado di impensierire l’Inter, ma poi quest’ultima ha preso di nuovo in mano le redini dell’incontro ed è stato ancora Martinez a sfruttare l’assist di Gagliardini per segnare comodamente davanti al portiere Cragno. Grazie a questo gol l’attaccante argentino sale a 25 gol confermando la sua ottima stagione (21º in campionato). Dopo questa vittoria l’Inter sale a quota 81 punti in classifica, a meno due dal Milan, ma ai rossoneri basterà conquistare un punto a Sassuolo per laurearsi campione d’Italia. Il Milan dopo il 3-0 in Coppa Italia subito contro l’Inter non ha più perso, ha vinto quattro partite su quattro (Lazio, Fiorentina, Verona e Atalanta), avvicinandosi sempre più al tricolore numero 19.
Il Milan potrà avvalersi di due risultati su tre e in caso di arrivo a pari punti con i cugini dell’Inter, si cucirà ugualmente il tricolore per via degli scontri diretti a favore (1-1 all’andata e 1-2 nella sfida di ritorno). Il Diavolo pur non avendo in squadra elementi di spessore internazionale, ha dimostrato carattere nel rialzarsi dopo alcune cocenti sconfitte. Durante la stagione è inoltre riuscita a godere del grande lavoro di mister Pioli, sulla panchina dei rossoneri con continuità dal 9 ottobre 2019, quando venne chiamato in sostituzione dell’esonerato Marco Giampaolo. Quando terminerà questo campionato 2021-2022, sarà sicuramente considerato come uno dei più equilibrati ed avvincenti degli ultimi 10 anni con la Milano calcistica finalmente ritornata protagonista. Per quanto riguarda la lotta retrocessione, il Cagliari attualmente è l’indiziato numero uno per fare compagnia alle già retrocesse Venezia e Genoa. La squadra di Agostini potrà fare la corsa ormai solo sulla Salernitana, che ha due punti in più e gioca in casa con l’Udinese l’ultima di campionato. Non vincere con l’Udinese per la Salernitana sarebbe come buttare al vento tutti gli sforzi fatti nell’ultimo mese per risalire dall’ultimo al quartultimo posto, a seguito del grande lavoro fatto dal subentrato allenatore della Salernitana Nicola. Il Cagliari si può salvare solo a due condizioni: deve assolutamente vincere a Venezia e sperare che la Salernitana non vinca con l’Udinese. In caso di arrivo a pari punti (successo del Cagliari in laguna e pari della squadra di Nicola all’Arechi) sarebbe premiata la migliore differenza reti dei rossoblù.
Le due squadre sono pari negli scontri diretti sia per risultati che per numero di gol: uno a uno in Sardegna, ugualmente la scorsa settimana a Salerno. A quel punto si deve ricorrere a un altra considerazione sulle reti fatte e quelle subite. Il Cagliari ha segnato 34 gol, la metà di quelli subiti, 68, pertanto è a meno 34. La Salernitana invece realizzando 33 reti, ne ha subito 74 ed è a meno 41. Il posticipo della 37^ e penultima giornata finisce 2-2, con i tristi addii a Chiellini e Dybala, all’ultimo partita in bianconero. La Lazio rimonta due reti, siglando il 2-2 al 96′ e per la squadra di Sarri il pari è prezioso, vale l’accesso all’Europa League. Tornano al gol Vlahovic e Morata, il primo in astinenza da tre gare di campionato, l’altro dal 12 marzo, poi la Lazio prima accorcia le distanze con Patric al 51’, infine realizza il pari con Milinkovic-Savic a tempo scaduto. E quest’ultimo calciatore sarà l’oggetto del desiderio della prossima campagna acquisti bianconera.
Il Milan risponde all’Inter e vince per 3-1 a Verona grazie a una doppietta di Tonali e un gran bel gol di Florenzi. Adesso ha nuovamente un distacco di due punti (80 contro 78) e alla fine del campionato mancano solo due giornate. A passare in vantaggio era stato per primo l’Hellas, con Faraoni, servito alla perfezione da Lazovic. Ma poi è sceso in cattedra il portoghese Leão, calciatore di incredibile talento, che a seguito delle sue accelerazioni messe in atto nelle prime due reti, gli avversari non sono riusciti a contenere. Tonali ha poi realizzato entrambe le segnature sulle incursioni di Leau e il Milan è riuscito a riportarsi in vantaggio. Nel finale, l’ex romanista Florenzi un paio di minuti dopo il suo ingresso in campo, ha siglato con un bel diagonale il terzo e definitivo goal della vittoria rossonera. A due giornate dalla fine pertanto, il Milan vede lo scudetto più vicino, in quanto si trova nell’invidiabile situazione di potersi permettere il lusso anche di pareggiare una delle ultime due partite con Atalanta e Sassuolo, sempre a patto che l’Inter vinca le sue contro Cagliari e Sampdoria.
La partita Inter-Empoli è stata emozionante, come spesso succede negli incontri dei nerazzurri. I milanesi alla mezz’ora del primo tempo perdevano 0-2 in casa, ma poi hanno messo in campo il cuore, l’orgoglio e la voglia di vincere. La squadra di Inzaghi ha cominciato ad assediare l’area di Vicario e a fine partita si conteranno 37 tiri nella porta della squadra ospite. Al 40′ c’è stato l’autogol di Romagnoli poi Lautaro ha esaltato i 70mila di San Siro facendoli gridare di gioia. Due destri fulminanti, uno sul finire del primo tempo e uno al 64′ di prontezza al volo. Nel finale dell’incontro dopo il palo di Dzeko, c’è stata la rete conclusiva del 4-2 di Alexis Sanchez. Dopo aver vinto la Supercoppa, adesso il prossimo obiettivo per l’Inter si chiama Coppa Italia assente dalla bacheca di Viale della Liberazione da undici anni. La finale si effettuerà mercoledì prossimo a Roma, contro una rivale di grande prestigio, la Juventus. Incerta è la lotta in zona retrocessione, che interessa sei squadre e le ultime due giornate saranno decisive per sopravvivere in Serie A o per discendere in Serie B. Con uno scatto d’orgoglio negli ultimi minuti di gioco, il Venezia battendo 4-3 in rimonta il Bologna, si è regalato un onorevole commiato dalla Serie A, evitando di acquisire la retrocessione davanti al pubblico amico. La Salernitana non riesce a sfruttare lo scontro diretto per battere il Cagliari nel decisivo scontro salvezza (finisce 1-1) e la squadra di Davide Nicola viene raggiunta al 99′ dal Cagliari. I sardi in settimana avevano promosso dalla Primavera Alessandro Agostini per sostituire l’esonerato Mazzarri. A rompere l’equilibrio è stata un’incursione di Kastanos poi caduto a terra a terra per un intervento di Lovato. Di Bello decreta il rigore che Verdi, al sesto centro stagionale, trasforma. Dopo una rissa tra le panchine, il Cagliari ormai con un piede in Serie B, all’ultima azione, trova il gol con Altare che manda in estasi i tifosi sardi, ormai rassegnati. In conclusione i dati salvezza sono questi: la Salernitana a 30 punti ha +1 sul Cagliari, +2 sul Genoa reduce dalla vittoria sulla Juve, +5 sul Venezia che rimane virtualmente in gioco col rocambolesco successo per 4-3 sul Bologna. Ancora non sono salve Sampdoria e Spezia a quota 33 punti.
La 36esima giornata della Serie A si chiude con la vittoria casalinga della Fiorentina 2-0 sulla Roma, dove si risolve tutto nei primi minuti con Nico Gonzalez su rigore e Bonaventura. La squadra giallorossa è apparsa stanca dopo la partita di Conference League e l’unica nota positiva per i romanisti, ma anche per la nostra nazionale è il ritorno in campo di Spinazzola dopo dieci mesi di assenza. L’ultima partita l’aveva effettuata il 2 luglio durante gli Europei con l’Italia quando si infortunò nei quarti di finale. E’ incerta anche la lotta per giocare il prossimo anno in Europa, con la Fiorentina che (dopo essere tornata alla vittoria a seguito di tre ko di fila in campionato) aggancia proprio la Roma a 59 punti e in loro compagnia c’è anche l’Atalanta. mentre la Lazio a 62 punti, deve guardarsi ancora le spalle.
La classifica dice Milan 77 e Inter 75 e ormai è uno scontro a due. Napoli (70) e Juve (69) non sono più in grado di impensierire le due squadre di testa. Nella volata scudetto il Milan è sempre più padrona del proprio futuro, perché oltre ad essere in vantaggio di due punti, sono sempre meno le partite al gong finale. Determinante mercoledì scorso nella partita di recupero contro il Bologna, è stata la sbadataggine di Radu il portiere di riserva dell’Inter, che si è ritrovato ad essere titolare per una giornata, a causa della indisponibilità del portiere titolare Handanovich. Il suo errore ha causato la sconfitta dell’Inter per 2 a 1 ed è stato incredibile, perché in realtà il Bologna aveva tirato in porta una volta, in tutta la partita, in occasione del gol. Se si può muovere una critica ad Inzaghi a mio parere, è quella di non aver fatto mai giocare il giovane portiere per tutto il campionato, pertanto quell’errore banale è figlio della tensione e della poca concentrazione causata dalla poca abitudine a giocare.
Arrivati a questo punto a tre giornate dalla fine del campionato, il traguardo per il Milan si avvicina e la squadra rossonera ha pure un’ulteriore garanzia: nelle ultime giornate: potrebbe permettersi di pareggiarne una e sarebbe comunque campione d’Italia, anche se l’Inter le vincesse tutte. Nel loro confronto, se per ipotesi dovessero arrivare a parità di punti, pesa quel gol del 2-1 di Giroud nel derby del 5 febbraio allo stadio Meazza di Milano. Sono i portieri quindi i protagonisti di questa volata scudetto perché nel successo contro la Fiorentina, pesa sia il miracolo di Maignan sul colpo di testa di Cabral sotto l’incrocio dei pali, che il rinvio sbagliato del portiere della squadra viola, che ha consegnato la palla a Leao. Questi in possesso di notevole doti atletiche a trenta metri dalla porta, ha superato sullo scatto Milenkovic, e dopo aver stretto di poco al centro ha realizzato con forza. I rossoneri avevano pazientato di trovare il momento propizio e sono riusciti a vincere l’incontro solo nei minuti finali, grazie al decimo gol di Rafael Leao in campionato, una combinazione di corsa, potenza e classe. Contro la Fiorentina, la squadra di Stefano Pioli ha dimostrato di aver raggiunto una mentalità da grande, nonostante un’età media della rosa bassa (26 anni e 72 giorni). L’Inter è poi scesa in campo a Udine ed ha vinto per 2 a 1, sapendo il risultato del Milan. Ancora una volta Perisic ha dato il suo grande contributo, realizzando per la seconda gara consecutiva. Ormai è diventato un giocatore fondamentale per la sua squadra, padrone assoluto della fascia sinistra e da metà marzo ha realizzato sette gol e diversi assist. Le sue eccellenti prestazioni hanno sbiadito il ricordo di quel giocatore che nei primi tempi veniva sonoramente fischiato a San Siro.
L’Inter evidenzia per l’ennesima volta la sua grande abilità nel gioco aereo, ma spreca, com’è sua abitudine, le occasioni del possibile 3-0 che avrebbero messo al sicuro il risultato. Nella prossima giornata l’Inter scenderà in campo venerdì 6 alle 18.45 a San Siro contro l’Empoli, mentre il Milan dovrà aspettare più di 48 ore per replicare ai nerazzurri: domenica sera al Bentegodi contro il Verona. Quest’ultima squadra è l’incubo di almeno due generazioni di tifosi milanisti, che al Bentegodi hanno visto sfumare altrettanti scudetti, nel 1973 con Rocco e nel 1990 con Sacchi. C’è da evidenziare che la 35^ giornata ha emanato verdetti importanti: Napoli e Juventus sono aritmeticamente in Champions grazie alle vittorie su Sassuolo e Venezia e di conseguenza al pareggio della Roma con il Bologna. In bassa classifica si deve segnalare l’esonero di Walter Mazzarri (di grande esperienza con trascorsi in club importanti quali Napoli e Inter), dalla panchina del Cagliari, a seguito della sconfitta interna con il Verona, la settima nelle ultime otto gare. Come sempre paga l’allenatore ed è la consuetudine del nostro mondo del calcio, per dare una scossa all’ambiente. La Salernitana dopo tre vittorie consecutive pareggia sul campo dell’Atalanta e continua ancora a sognare in una salvezza impossibile. I campani hanno una partita in meno e dovranno effettuare il recupero di giovedi in casa davanti ai propri tifosi. La gara con il Venezia, sarà un vero e proprio spareggio. Con la vittoria, i granata avrebbero per la prima volta nella stagione, il destino nelle loro mani, prima dell’altra partita decisiva con i sardi del Cagliari.
Rino R. Sortino
La 34esima giornata di Serie A ha confermato che le due contendenti milanesi per il titolo di Campione d’Italia, Milan e Inter non mollano un colpo. Tutto si deciderà nel recupero di mercoledì, dove l’Inter è di scena a Bologna e in caso di successo, la squadra di Simone Inzaghi ritroverebbe la testa della classifica. Invece per il Napoli a seguito della clamorosa sconfitta a Empoli, la rincorsa scudetto non è più un discorso che lo riguarda. Partita a senso unico a San Siro: nel primo tempo la decidono i gol di Dumfries e Brozovic, nella ripresa la mette al sicuro il colpo di testa del bomber Lautaro. A 5′ dalla fine la rete della bandiera romanista siglata da Mkhitaryan. La prestazione contro la Roma ha confermato un’Inter che ha superato il momento di difficoltà derivante dai troppi impegni, ritrovato i suoi elementi fondamentali e quella forza mentale che ne aveva caratterizzato la prima parte di stagione. Il Milan invece con la sua vittoria per 2-1 arrivata nel finale di partita contro la Lazio, ha confermato che crede allo scudetto e si impegnerà fino alla fine. E’ stata determinante l’entrata in campo del vecchio campione Ibrahimovic: allo svedese è bastato regalare l’assist a Tonali per il gol vittoria, che vale il +2 in classifica. Sulla carta il calendario dell’Inter è meno complicato di quello del Milan, ma le teorie a volte non contano. I rossoneri affronteranno Fiorentina a San Siro, poi Verona in trasferta, Atalanta in casa e chiuderanno a Mapei Stadium contro il Sassuolo.
L’Inter invece dopo il Bologna andrà a Udine, poi riceverà l’Empoli, giocherà in trasferta a Cagliari e all’ultima giornata a San Siro sfiderà la Sampdoria. Il risultato sorprendente della giornata è stata la vittoria della Salernitana contro la Fiorentina all’Arechi. E’ la terza vittoria in fila dei campani che davvero credono a una salvezza che fino a poche settimane fa sembrava impossibile. Djuric segna per primo per la Salernitana al 9’ di testa e i granata giocano un gran primo tempo, ma a metà ripresa i viola firmano il pari con Saponara. Invece nel finale la doccia fredda per i viola, con Igor che passa a Bonazzoli la palla del 2-1, un risultato che porta i granata a -3 dal Cagliari quart’ultimo in classifica. E’ interessante anche il discorso inerente le squadre che vogliono ottenere per il prossimo anno calcistico un posto in Champions, Europa o Conference League. Sei squadre sono in corsa, nessuna con l’aritmetica certezza del piazzamento, dal Napoli terzo a 67 punti, all’Atalanta ottava a 54 (ma con una partita in meno).
Nell’ultima giornata di campionato Roma, Lazio e Fiorentina hanno perso, l’Atalanta di Gasperini invece ha vinto e ha rialzato la testa dopo un periodo negativo. La partita tra Sassuolo e Juventus ha chiuso il 34° turno del campionato di Serie A, con la vittoria nel finale della Juventus per 2 a 1. Nei minuti finali Kean realizza con un gol da applausi in diagonale, dopo aver difeso benissimo spalle alla porta. Paulo Dybala aveva trovato la rete del pareggio bianconero dopo il gol iniziale del Sassuolo di Raspadori. Per l’attaccante argentino si tratta del gol numero 81 in Serie A con la maglia della Juve e con questa rete il funambolico argentino aggancia Cristiano Ronaldo al decimo posto della classifica dei migliori marcatori della storia della società bianconera di tutti i tempi. Un risultato prestigioso questo di Dybala, che a seguito delle ricorrenti voci di calciomercato, sembra non farà più parte dell’organico della società bianconera, del prossimo campionato di calcio di Serie A.
La vittoria dell'Hellas Verona sul campo dell'Atalanta con una vittoria esterna per 2 - 1 chiude il 33° turno di Serie A. Tra i risultati più sorprendenti della giornata, c’è il rilancio della Salernitana, a Marassi, nei confronti della Sampdoria, per 2 a 1 nella disperata rimonta verso la salvezza. Una gara folle da annotare, quella della Juventus nei confronti del Bologna, con gli emiliani che sfiorano la vittoria mentre i bianconeri si salvano soltanto al 95′ con Vlahovic. All’Allianz Stadium finisce 1-1, ed è un pareggio che, alla fine, non accontenta nessuno. Gli emiliani, si erano portati in vantaggio grazie a un gol segnato all’inizio della ripresa da Arnautovic e sognavano i 3 punti fino agli ultimi minuti, ma nel finale, accade di tutto. L’arbitro Sacchi espelle in pochi secondi prima Soumaoro per un fallo appena fuori area su Morata e poi Medel per proteste.
In 9 uomini gli emiliani non resistono e al quinto minuto di recupero subiscono il pari di Vlahovic, servito da un assist in rovesciata di Morata. Sventolano alte sotto la Madonnina le bandiere milanesi del calcio, come da anni non capitava, in quanto sono rimaste le sole protagoniste del duello di vertice del campionato. L’Inter con la vittoria ligure contro lo Spezia, infila il terzo successo consecutivo, tornando in serie positiva come non le accadeva da un paio di mesi. Il Milan risponde al successo della rivale, nella serata di venerdi scorso a S.Siro e ha la meglio sull’ostacolo rossoblu del Genoa di Blessin.
Il Napoli invece nella disputa allo scudetto subisce un'altra battuta d'arresto ed è evidente che questo risultato, riduce al lumicino le speranze scudetto del Napoli. Dopo il ko contro la Fiorentina, i partenopei ottengono soltanto un pareggio contro la Roma. Nei minuti finali i giallorossi trovano il gol del'1-1 con El Shaarawy, una rete che vanifica il vantaggio firmato su rigore da Lorenzo Insigne, che a fine partita con le lacrime agli occhi, saluta i tifosi azzurri. Inter-Milan, ritorno della semifinale di Coppa Italia (0-0 all'andata, diretta esclusiva su Canale 5), non è solo la porta d'accesso alla finale, è la spinta decisiva nello sprint verso il tricolore. Infatti la semifinale di coppa italia tra le due squadre lombarde, sentenzierà il loro futuro cammino: chi vincerà il confronto, ne uscirà con il morale altissimo e chi perderà andrà a casa e dovrà ricompattarsi in fretta, in attesa di un fine settimana semi-decisivo per il campionato. Sabato prossimo si giocherà Inter-Roma, domenica Lazio-Milan. Per l’Inter sarà l’ultimo vero ostacolo, perché poi la squadra di Inzaghi avrà il calendario in discesa: Bologna (recupero), Udinese, Empoli, Cagliari e Sampdoria. il Milan invece affronterà partite sulla carta più impegnative: Lazio e poi Fiorentina, Verona, Atalanta e Sassuolo. Sotto questo aspetto l’Inter è in vantaggio e se arrivasse alla Roma con la spinta della Coppa Italia, la spinta morale di entusiasmo sarebbe determinante. Non è da trascurare un'atra ipotesi e cioè per la prima volta lo scudetto potrebbe essere assegnato in base ai risultati dei confronti diretti.
.
.