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Il Milan batte 2-0 la Lazio con Leao uomo assist in entrambe le reti. Primo tempo di grande intensità con la Lazio che preferisce colpire in contropiede grazie alla velocità e alla tecnica di Zaccagni sulla sinistra. I padroni di casa si rendono pericolosi con azioni manovrate e qualche cross. Ma è il Milan ad andare più vicina al gol nel finale prima con Giroud e poi con Reijnder. Nella ripresa la Lazio arretra davanti agli assalti dei rossoneri, che riescono a trovare il vantaggio al 59’. Grande pallone riconquistato a centrocampo da Reijnders che apre a sinistra su Leao, pronto a crossare al centro per la girata vincente con il sinistro di Pulisic. Il Milan spinge ancora, e trova il raddoppio all’88: Leao semina Marusic, si porta sul fondo e mette un pallone indietro per il liberissimo Okafor che deposita la palla in rete. L’ex Salisburgo riesce così a ripetersi dopo l’ottima prestazione di Cagliari. Nonostante la sconfitta si è vista una Lazio ordinata e coriacea ma troppo fragile in difesa. Il Milan al contrario è una squadra cinica dalle grandi potenzialità, che probabilmente lotterà fino alla fine per la vittoria del campionato.
Il Napoli vince 4-0 in casa dell’ostico Lecce. Dopo i ritmi blandi in avvio di gara, il Napoli passa in vantaggio al 16′ con un colpo di testa vincente di Ostigard su una punizione pennellata da Zielinski. Osimhen (rimasto in panchina per tutto il primo tempo per rifiatare in vista dell’ impegnativo match di Champions contro il Real Madrid), subentrato nell’intervallo a Simeone, impiega non più di cinque minuti per confermarsi irresistibile uomo gol. Al 51′ il neo-entrato realizza di testa lo splendido cross di Kvaratskhelia. Il terzo gol arriva all’89’, con un potente destro da fuori di Gaetano che finisce sotto la traversa. In pieno recupero lo stesso Gaetano è steso in area da Ramadani e per l’arbitro Pairetto non ci sono dubbi, è rigore firmato da Politano. Contro il Lecce è stata un’altra prestazione convincente degli azzurri. Dopo un difficile avvio di campionato, molti critici avevano messo in dubbio la permanenza in panchina del mister francese Garcia. Si deve considerare che non sarebbe stato facile per qualsiasi allenatore raccogliere la difficile eredità di Luciano Spalletti, protagonista indiscusso dell’ultimo scudetto. Con questa vittoria, gli azzurri partenopei, ritrovano quella fiducia nelle proprie capacità, occorrenti per affrontare nella miglior forma psico atletica martedì “ il grande” Real Madrid.
L’Inter batte 4-0 la Salernitana. All’Arechi. Nel primo tempo i nerazzurri partono meglio e creano un paio di ghiotte occasioni da gol da parte di Sanchez. Più ordinata nel palleggio, la Salernitana lentamente guadagna metri e non dimostra alcun timore reverenziale. Nella ripresa al 57′ Inzaghi inserisce Lautaro per Sanchez e questa è la mossa che decide la partita. Al 62’ l’Inter passa in vantaggio: Thuram avanza sulla fascia sinistra e lancia in area un assist delizioso per il bomber argentino che realizza con un tocco delizioso. I due attaccanti dell’Inter dimostrano di essere una coppia affiatata e di ritrovarsi alla perfezione. Al 66′ il gol del possibile pareggio di Legowski viene annullato per fuorigioco. Lo scampato percolo è come una sveglia per l’Inter che negli ultimi venti minuti chiude la pratica, grazie ad altri tre gol di Lautaro. Il primo al 77′ lo firma con precisione su assist di Barella, il secondo è lo stesso argentino a realizzarlo all’85’ su rigore decretato per atterramento di Thuram. Lautaro conclude la sua straordinaria giornata all’89’, deviando in rete un cross di Carlos Augusto. Il passivo di quattro reti (tutte realizzate dal bomber argentino), può apparire eccessivo per quello che si è visto in campo. Il capitano dell’Inter Lautaro lascia una firma importante nella storia calcistica italiana, poiché è il primo giocatore a realizzare quattro reti da subentrante, dalla panchina. La Salernitana invece deve ripartire dalla grande mole di gioco espressa nei primi sessanta minuti della gara, per costruire la sua missione salvezza.
L’Udinese con il 2-2 raggiunto nel finale contro il Genoa, evita di uscire con una sconfitta, dal suo impianto” BluEnergy Stadium”. I rossoblù passano al 14′: Frendrup serve Gudmundsson che con il suo sinistro conclude con un bolide sotto la traversa. I bianconeri pareggiano al 23′: Lucca è bravo ad approfittare del rimpallo involontario di Haps, si gira e scarica un destro violentissimo in rete. Il Grifone segna nuovamente con Gudmundsson, ma la rete è annullata per fuorigioco. La doppietta è solo rinviata e lo stesso calciatore la realizza al 41′: Retegui lancia l’islandese, che batte Silvestri anche grazie alla deviazione di Bijo. Il secondo tempo della squadra di Sottil, è tutta indirizzata al gol del pareggio. La rete del 2-2 arriva in extremis al 91′ con il neoentrato calciatore genoano Matturro. Qesti intercetta e devia nella propria porta, l’angolo battuto da Samardzic e la partita termina con un pareggio che serve poco ad entrambe . Gudmunson l’attaccante islandese del Genoa, tutto dribbling e velocità, dopo aver contribuito alla sconfitta della Roma, si rivela determinante anche a Udine.
La Roma batte 2-0 il Frosinone dell’ex allenatore Di Francesco. I giallorossi partono bene ma la prima vera occasione è del Frosinone con Cuni che dopo aver dribblato anche il portiere giallorosso, conclude fuori di poco. Uno dei più noti proverbi calcistici recita: “gol fallito, gol subito”; ed è esattamente quello che è successo all’Olimpico. La Roma al 22′ passa in vantaggio grazie a Paulo Dybala che fornisce l’assist a Lukaku. Questi dribbla un avversario e scarica un sinistro potente alle spalle di Turati. Uomo determinante di questa Roma è Dybala che tra un dribbling e un assist, fornisce sempre occasioni da rete per i compagni. Lo stesso argentino all’83’ batte il calcio di punizione determinante: la palla finisce sul secondo palo e Pellegrini è lesto a colpire di destro al volo e realizza. José Mourinho alla vigilia del match era stato chiaro: quella contro il Frosinone era una partita dalle mille insidie, ma al tempo stesso da vincere a qualsiasi costo. Il Frosinone si è reso protagonista di un’ottima prestazione, condizionata da una scarsa precisione negli ultimi metri di campo.
Brutta sconfitta dell’Empoli a Bologna con Orsolini, in giornata di grazia che realizza una tripletta. Riccardo Orsolini un calciatore che riesce a saltare l’avversario con una facilità disarmante, è ormai il leader carismatico del Bologna. L’attaccante bolognese si candida per essere uno dei titolari dell’attacco azzurro di Spalletti. In parità senza reti il big match tra Atalanta e Juve. La Juventus non gioca bene e ha fatto solo una gara solida contro la coriacea squadra bergamasca: nel finale è salvata da Szczesny e dalla traversa. Un punto contro l’Atalanta è comunque un buon risultato. Nei posticipi del lunedì, grande impresa del Monza che espugna Reggio Emilia contro il Sassuolo, con una rete dell’attaccante Colombo. La Fiorentina batte il Cagliari per 3-0 dopo una prestazione convincente e sale ai piani alti della classifica. E’ stato tutto facile per la squadra viola che ha costruito la vittoria nel primo tempo con la rete in apertura del solito Nico Gonzalez e poco dopo con l’autogol di Dossena su tiro di Kayode. Il terzo gol arriva all’ultimo minuto di recupero con Nzola, al suo primo gol in maglia viola. Per la formazione sarda è un’altra sconfitta in un campionato dove non riesce ad ottenere risultati confortanti. Per il momento è ultima con 2 punti.
Questi i risultati della 7^ giornata del campionato di Serie A::
LECCE-NAPOLI 0-4 MILAN-LAZIO 2-0 SALERNITANA-INTER 0-4
BOLOGNA-EMPOLI 3-0 UDINESE-GENOA 2-2 ATALANTA-JUVENTUS 0-0
ROMA-FROSINONE 2-0 SASSUOLO-MONZA 0-1 TORINO-VERONA 0-0
FIORENTINA-CAGLIARI 3-0