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Editoria - "Anna K" di Tiziana Ferrario

By Lorena Isabellon October 12, 2025 100

 

In Italia alla fine del XIX secolo nascono le prime associazioni femminili. Molte sono formate da donne della migliore borghesia che chiedono diritti per loro stesse, senza interessarsi dei drammatici problemi delle lavoratrici; ma presto una parte del movimento femminile riesce ad impostare alleanze con il sindacato e il nascente Partito Socialista. Anna Kuliscioff, militante di questo partito e instancabile alfiere dell’emancipazione femminile scrive: il voto è la difesa del lavoro e il lavoro non ha sesso. Con lei, perseguitata e più volte imprigionata, i movimenti femminili escono dal chiuso dei salotti e dei circoli di signore illuminate e diventano fatto di massa. Nel Parlamento vengono presentati e respinti numerosi progetti di legge per la parità salariale e per il voto alle donne. Anna Kuliscioff (1854-1925), la grande dirigente socialista di origine russa, compagna di Costa e di Turati fu incaricata dal partito di preparare un progetto di legge per la tutela del lavoro delle donne e dei bambini. Rivolgendosi alle donne disse: I diritti sono di chi sa conquistarseli.

Al primo congresso delle donne italiane che si svolge nel 1908 si parla di istruzione, di previdenza, a quei tempi quasi nulla, della condizione giuridica della donna, di cultura, di emigrazione e del voto. L’opinione pubblica reagisce con sarcasmo sottolineando i toni esasperati delle femministe, i loro radicalismi francamente ridicoli. Il terreno in Italia non è però ancora adatto alle rivendicazioni femminili. Giolitti concede nel 1912 il suffragio universale, ma lo riserva ai soli uomini anche se analfabeti e lo nega alle donne. E’ con la prima guerra mondiale  che le cose cominciano a cambiare rapidamente. Fu sulle spalle della donna che si scaricò anche una delle più pesanti responsabilità del tempo di guerra: trovare il modo di sfamare la famiglia. Mentre gli uomini si uccidevano in un’inutile strage, le donne portavano avanti una loro guerra per il progresso. Alcune categorie di lavoratrici riuscirono ad ottenere la giornata lavorativa di otto ore, mettendo fine a quegli interminabili turni che in campagna erano dall’alba al tramonto. Alla fine della guerra non fu un caso se quasi contemporaneamente molti paesi concessero il voto alle donne.  Il romanzo della straordinaria vita di Anna Kuliscioff ripercorsa da  Tiziana  Ferrario riporta  alla vita la voce di una protagonista della cultura non solo italiana, una penna scomoda, talvolta polemica, ma sempre assetata di una cosa sola, la giustizia. Con il libro Anna K l’autrice Tiziana Ferrario restituisce la Storia alla sua dimensione umana. Con questo straordinario romanzo storico, narrato con garbo, dell’autrice Tiziana Ferrario la Storia diventa concreta e umana, animata da personaggi che sono messi a nudo nelle loro storie private, nelle loro sofferenze e debolezze,  nei loro sogni, nei loro vizi e qualche volta perfino nella loro irritante mediocrità. Un libro scritto con amore, cura e stile. Una storia vera poetica e sorprendente.

Con Anna K, Tiziana Ferrario ci racconta una storia di donne: donne vere come Anna Kuliscioff che seppero rompere il fronte dei pregiudizi per ragionare a mente libera. Nella biografia di Anna  K emerge il potere e il destino di tutte le donne dall’Ottocento ad oggi. Tiziana Ferrario è riuscita ad affrontare una materia scomoda con coraggio e intelligenza. Dal libro la determinazione di Anna Kuliscioff: (…) A Parigi non ci aspettano di certo a braccia aperte, ma ci andrò. Non possiamo lasciare che la pace venga decisa solo dagli uomini (…) A Parigi chiederemo di partecipare  ai lavori della conferenza di pace. Di sedere, almeno una volta, accanto ai potenti. E se non vi lasceranno parlare? Parleremo lo stesso. Nelle piazze, sui giornali. Non siamo più le donne del silenzio. Ci sono delegazioni da Inghilterra, America, Olanda, Francia…tutte unite. Per il disarmo. Per il suffragio. Per un’Europa diversa (...).

Siamo nel ventunesimo secolo: non sappiamo quali passi compirà la donna in un quarto di secolo. Certo, per la coscienza che ha conquistato, oggi il suo ruolo è quello di chi non si accontenta più di essere accettata nella società, ma questa società con la sua presenza, vuole modificarla.

 

Tiziana Ferrario, giornalista, milanese, è stata uno dei volti del TG1-Rai. Conduttrice, inviata di politica estera, corrispondente da New York, ha raccontato guerre e crisi umanitarie, dall’Afghanistan al Medio Oriente all’Africa. Per il suo lavoro sui conflitti è stata nominata Cavaliere al merito dell’Ordine della Repubblica dal Presidente Carlo Azeglio Ciampi. Ha scritto Il vento di Kabul (Baldini Castoldi Dalai 2006); Orgoglio e Pregiudizi. Il risveglio delle donne ai tempi di Trump (2017); Uomini, è ora di giocare senza falli! (2020); La principessa afghana e il giardino delle giovani ribelli (2021); La bambina di Odessa (2022), tutti pubblicati da Chiarelettere, e Cenere (Fuoriscena 2024).

 

Anna K
Tiziana Ferrario
Fuoriscena Libri
Pagine 239

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Last modified on Sunday, 12 October 2025 22:09