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Gli alberi servono, ma vanno messi nei luoghi giusti: quando il verde urbano diventa un problema di sicurezza

By Massimo Blandini November 06, 2025 93

Gli alberi sono una ricchezza straordinaria per l’ambiente e per la vita umana. Con la loro presenza maestosa, purificano l’aria, donano ossigeno, attenuano i rumori, mitigano il calore urbano e regalano bellezza ai nostri paesaggi. Tuttavia, come ogni elemento naturale, anche gli alberi hanno bisogno di essere collocati nei luoghi giusti, con criterio e responsabilità. Non basta piantarli ovunque per sentirsi “ecologici” o amici dell’ambiente, ma occorre comprendere che la corretta pianificazione del verde urbano è una questione non solo estetica, ma anche di sicurezza pubblica e funzionalità cittadina. Negli ultimi anni, molte amministrazioni locali hanno avviato ambiziosi programmi di riforestazione urbana, collocando alberi lungo i marciapiedi e a ridosso delle carreggiate.

L’intento è senza dubbio nobile: contrastare l’inquinamento e migliorare la qualità della vita. Tuttavia, in troppi casi, queste iniziative vengono attuate senza un’adeguata progettazione tecnica e ambientale. Gli alberi piantati in spazi angusti, spesso troppo vicini agli incroci, ai lampioni o ai cartelli stradali, finiscono per creare ostacoli visivi e per ridurre la luminosità delle aree pubbliche, generando situazioni di potenziale.

 Le chiome rigogliose, specialmente in primavera ed estate, possono infatti ostruire la visibilità dei semafori, delle segnalazioni stradali e delle telecamere di controllo, rendendo più difficile per gli automobilisti, i ciclisti e i pedoni individuare segnali e attraversamenti. 

Allo stesso modo, i lampioni stradali, avvolti dai rami, perdono gran parte della loro efficacia luminosa, lasciando intere zone della città immerse in una penombra pericolosa. È sufficiente un ramo troppo vicino a una lanterna o una chioma folta su un semaforo per compromettere la sicurezza di un incrocio. Tutto ciò rappresenta non solo un disagio, ma un rischio concreto per la circolazione e per la vita delle persone. Oltre alla visibilità, anche la stabilità e la manutenzione degli alberi in prossimità di strutture urbane è un tema di grande importanza. Le radici, crescendo sotto i marciapiedi, sollevano la pavimentazione, creano barriere per i pedoni e danneggiano l’asfalto ostacolando il passaggio degli utenti più fragili, come gli anziani, disabili e chi spinge un passeggino, mentre i rami, se non potati con regolarità, diventano una minaccia durante i temporali. Le cadute di alberi o di grossi rami, purtroppo, non sono episodi rari, e ogni anno in Italia si registrano danni e incidenti dovuti a una gestione poco oculata del verde stradale.

La collocazione ideale degli alberi è invece nei parchi, nei giardini pubblici, nelle aree verdi pianificate, dove possono crescere liberi, sani e armoniosamente integrati con l’ambiente. In questi spazi, le radici trovano terreno adeguato, le chiome possono svilupparsi senza intralci e le persone possono godere pienamente dei benefici che il verde naturale porta con sé. Dal punto di vista scientifico, è importante ricordare che gli alberi respirano esattamente come tutti gli esseri viventi. Durante il giorno, grazie alla fotosintesi clorofilliana, assorbono anidride carbonica e rilasciano ossigeno, sfruttando la luce del sole. Ma con il calare della sera e l’arrivo dell’oscurità, il processo si inverte: gli alberi, attraverso la respirazione, rilasciano nell’ambiente circostante piccole quantità di CO₂. È un fenomeno naturale e fisiologico, ma che ci ricorda come il loro ruolo nel ciclo vitale dell’aria sia complesso e dinamico. In questo contesto, è interessante includere un ulteriore elemento ambientale spesso trascurato: la funzione dei vulcani attivi nel rilascio di anidride carbonica nell’atmosfera. È vero che i vulcani emettono gas, anche CO₂, e il vulcano Etna, ad esempio, è stato stimato emettere quantità consistenti rispetto ad altri vulcani. In inverno, poi, la maggior parte delle specie caducifoglie perde le foglie, sospendendo la fotosintesi e riducendo così la produzione di ossigeno fino alla primavera successiva. È il periodo del riposo vegetativo, durante il quale la natura si prepara a rinascere. Curiosamente, mentre nel nostro emisfero gli alberi si spogliano, nell’altro si riempiono di foglie, a conferma del perfetto equilibrio che regola la vita sul pianeta.

Gli alberi, dunque, sono indispensabili, ma devono convivere in modo intelligente con le infrastrutture urbane. Servono piani di verde pubblico accurati, studi sulla sicurezza stradale e un approccio tecnico che bilanci la sostenibilità ambientale con la vivibilità quotidiana. La natura non va imposta alla città, ma integrata con sensibilità e competenza. Gli alberi servono, eccome. Ma devono essere collocati nei parchi, nelle aree verdi e nei giardini pubblici, dove possono offrire ossigeno, ombra e serenità senza compromettere la visibilità, la sicurezza e l’efficienza delle nostre strade. Solo così, con equilibrio e buon senso, la città e la natura potranno continuare a respirare insieme.

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