Caravaggio, il famoso pittore barocco, tutto genio e sregolatezza è noto per le sue opere drammatiche ed innovative.
La sua passione per l’arte e la sua vita tumultuosa lo hanno reso una figura affascinante nella storia dell’arte. Giovanni De Ficchy Giornalista e Antropologo Criminale appassionato di storia e divulgazione letteraria nel suo ultimo libro: “Caravaggio, un viaggio nella mente dell’assassino”, illustra una investigazione nel tempo, della complessa interiorità del grande pittore. Giovanni De Ficchy iniziò a scrivere alla stesura di questo libro più di un anno e mezzo fa in quanto suo padre lo appassionò con i suoi racconti e il suo genitore (da poco deceduto), decise di scrivere l’introduzione del libro. La prefazione è di Paolo Battaglia un critico d’arte molto quotato e il contenuto è scritto in collaborazione con il Prof. Galdi Giuseppe, psichiatra e psicanalista di lungo corso, Direttore della ASL Roma 1.
Il grande pittore italiano dai critici è sempre stato analizzato dal punto di vista della storia dell’arte, ma nessuno ha mai tentato di indagare sulla sua reale personalità. Caravaggio studiò a Milano da un allievo del Tiziano ed apprese tutta la fiorente scuola pittorica lombardo-veneta. Caravaggio è stato effettivamente un criminale, ma questo irrefrenabile impulso si sviluppò quando giunse a Roma e si trovò ad assistere allo sgozzamento e all’uccisione di Beatrice Cenci, e lo spettacolo tremendo si concluse con tutta la fuoruscita del sangue. Questo episodio rimase impresso nella sua già scossa personalità, così a Roma uccise Ranuccio Tommasone, poi soppresse un altro a Malta e si sospetta qualche altra persona nel periodo in cui visse a Milano.
Il suo carattere iracondo ed esplosivo derivava da una infanzia difficile e l’indagine del libro ha ricostruito la sua reale problematica: un disturbo antisociale di personalità. Si tratta di qualcosa di molto aggressivo in quanto l’artista in realtà non amava nessuno ed era praticamente uno psicopatico. Tutti i personaggi dei Promessi Sposi che il Manzoni inserisce sono tutti personaggi ideati dal grande pittore. Il libro tratta argomenti interessanti che pochi conoscono. Caravaggio era un figlio illegittimo della principessa Costanza Colonna e discendente del Cardinale Federico Borromeo.
Circolava voce in quegli anni di una bambina che viveva in un convento di suore che ad un certo punto rimase incinta e il Cardinale mise tutto a tacere. Organizzarono un finto matrimonio, con i protagonisti Fermo e Lucia, (gli stessi dell’ultima stesura dei Promessi Sposi).e così per tutta la vita questa nobildonna seguirà l’artista di nascosto per sempre. Caravaggio è stato il primo a descrivere la realtà del suo tempo, dove erano raffigurate popolane, prostitute e mendicanti e in sette quadri se si presta particolare attenzione è descritta la classica scena del crimine.
Caravaggio può essere considerato l’antesignano della camera scura, dipingeva da uno specchio che si rifletteva su un altro specchio e per questa ragione alcuni suoi quadri sono ripresi al rovescio: si tratta di tecniche pittoriche all’avanguardia. Caravaggio sapeva di essere nobile ma non gli poteva essere riconosciuto il titolo, in quanto per coprire lo scandalo lo avevano fatto diventare un plebeo. Il grande pittore soffriva sopra tutto del fatto che non poteva portare la spada, che era la prerogativa dei nobili.
La sua condizione era quella di un essere bullizzato che viveva costantemente nella paura che gli
potesse capitare qualcosa di imminente. Il suo carattere non ammetteva regole, né imposizioni sociali e quando sopraggiungeva la frustrazione, si batteva e infilava il reietto con la spada. Caravaggio dipinse più di cento opere, ma probabilmente altre personali, non gli sono mai state attribuite. Sembra che fosse anche affetto da saturnismo perché il piombo che stava nei colori che lui utilizzava lo aveva intossicato. La sua è stata una vita piena di trasferimenti per la paura di subire attentati: a Porto Santo Stefano terminò la sua fuga, perché morì all’età di poco più di quaranta anni.