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Il dono e il lascito di Papa Francesco

By Lisa Biasci April 23, 2025 79
Papa Francesco Papa Francesco

Siamo ormai orfani di Papa Francesco, lo siamo da poche ore e ci sembra già da un lungo tempo. Un Papa indimenticabile, baluardo della pace e non solo di questa. Difficile da sostituire. 

Anche gli atei e gli agnostici, hanno un pensiero positivo nei confronti di Jorge Maria Bergoglio, prima ancora del Papa. Uomo umile, primo pontefice del sud del mondo, primo gesuita, primo vero riformatore nei confronti di alcune “tradizioni secolari” di Santa Romana Chiesa, per renderla al passo dei tempi, più essenziale, più sobria. 

Riformatore di idee e di tradizioni, quindi, ma conservatore su molti temi, cari ai cattolici. 

Il suo pontificato, iniziato nel 2013, è stato segnato da un forte impegno per la giustizia sociale, la lotta alla povertà, alla tutela dell’ambiente. La sua enciclica “Laudato si” ci ha richiamati sull’urgenza di proteggere il nostro pianeta. 

Durante il suo pontificato, ha toccato il cuore di milioni di persone con il suo messaggio di amore e di inclusione. 

Ha sostenuto le cause sociali e ha offerto una voce di speranza in tempi di crisi e di guerra come quello che stiamo vivendo. 

Per molti osservatori è stato per questi temi, un papa di rottura, inclusivo e rivoluzionario. 

A chi lo definiva “anti-papa” o “papa mai eletto”, possiamo rispondere  che è stato un rivoluzionario progressista, un ponte tra WoJtyla e il nuovo millennio ma  su alcuni temi importanti è stato conservatore, talvolta meno conservatore rispetto ad altri. Sarebbe un errore non riconoscerlo. 

Sui diritti civili e sul tema delle donne, ad esempio, è stato conservatore come i suoi predecessori. Sul matrimonio omosessuale e sull’aborto, ha avuto occasione di cambiare le cose ma ha rinunciato a farlo.

Si è più volte scagliato contro l’ideologia gender, definendola “nefasta”, “pericolosissima”, “manifestazione del male” e altre espressioni simili.

Sul sacerdozio femminile, non ha aperto le porte in questi dodici anni di pontificato  anche se sosteneva che la “Chiesa è femminile, a livello grammaticale, simbolico, etico.” 

E’ questa forza di rottura, da una parte, anche solo apparente, e di conservatorismo dall’altra, unita a un sincero desiderio di ecumenismo, ad aver reso Papa Francesco così popolare tra alcuni e così inviso ad altri. 

Il suo papato sarà ricordato, infine, per le sue decise prese di posizione, per i suoi continui e innumerevoli viaggi apostolici, per gli appelli importanti ai leader del mondo. 

Un uomo che si è distinto, nel bene e nel male, dai suoi predecessori per stile e carisma. 

Il conclave prossimo ci dirà chi sarà il suo successore e dalla nomina in poi del nuovo papa, sarà possibile capire che Chiesa sarà e che pastore la guiderà nel prossimo futuro.

 

 

 

 

 

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