Dalla città universale della pace, Assisi, giunge un segno di rinnovata responsabilità etica: l’Avvocato Fabrizio Abbate entra a far parte del Comitato Scientifico del Forum per la Pace, per riaffermare la centralità della coscienza nell’era dell’Intelligenza Artificiale.
Ad Assisi, dove ogni pietra parla di dialogo e ogni silenzio custodisce una preghiera, il pensiero ritrova la sua voce più autentica.
Tra le mura che da secoli accolgono il linguaggio universale della pace, Fabrizio Abbate, giurista, autore della Saga NeoEvo e studioso dei diritti nell’età digitale, entra nel Comitato Tecnico Scientifico (CTS) dell’Assisi Strategic Forum per la Pace, un luogo dove l’Etica diventa la radice viva del futuro.
Viviamo un tempo fragile e complesso, in cui la tecnologia avanza a un passo più rapido della riflessione che dovrebbe accompagnarla.
Mentre l’Intelligenza Artificiale ridisegna il confine dell’umano, cresce l’esigenza di voci capaci di restituire al progresso una direzione di senso. Tra queste si colloca la nomina di Fabrizio Abbate, interprete di un pensiero etico che intende orientare la trasformazione globale con misura e consapevolezza.
La sua figura si lega a questo percorso con coerenza, frutto di un impegno che unisce il rigore del diritto alla visione etica del pensiero umanista.
Già alla guida di Assodiritti e del Salotto Letterario di ENIA, Abbate affida al Forum la profondità della sua duplice vocazione: il diritto come architettura della giustizia e l’etica come respiro della speranza.
Il Prof. Giannone, Presidente del CTS e dell’Associazione Umanesimo ed Etica per la Società Digitale, ha sostenuto con convinzione la nomina, riconoscendo in Abbate una voce capace di unire cultura, diritti e responsabilità. La sua presenza nel Comitato rappresenta la volontà di riportare l’essere umano al centro del dialogo mondiale e di costruire una pace che nasca dalla consapevolezza.
“L’Etica è la Pace”: un Manifesto per il nuovo tempo.
Per Fabrizio Abbate, entrare nel CTS non è un traguardo, ma la naturale prosecuzione di un cammino. La sua visione parte da un principio semplice e radicale: “L’Etica è la Pace.”
Una verità che diventa promessa e direzione. Nelle sue parole, l’etica non si limita a regolare l’agire umano: lo eleva, lo riporta al suo nucleo di responsabilità e dignità. Così, la tecnologia ritrova la propria misura e la conoscenza diventa ponte tra libertà e solidarietà.
Abbate invita a un nuovo Umanesimo, in cui scienza e spirito avanzano insieme, riconoscendo nella cooperazione la forma più alta dell’intelligenza.
Dal disarmo materiale al risveglio morale.
Lo stesso spirito anima il Comitato Scientifico di Assisi, laboratorio di idee e di rinascita, dove la pace si costruisce attraverso gesti concreti.
Le armi si trasformano in energia civile, la paura in fiducia, la competizione in collaborazione.
La visione della Conversione Nucleare traduce il sogno in progetto: convertire la potenza distruttiva in forza generativa, inaugurando una nuova stagione di speranza.
In questa prospettiva si inserisce anche l’opera letteraria di Abbate.
Con la saga del NeoEvo, l’autore ha costruito un universo narrativo in cui l’Intelligenza Artificiale diventa la lente attraverso cui leggere i dilemmi dell’età contemporanea. Titoli come Astrolìa e il mistero delle Tre Cattedrali ed Extrafallaces: Astrolìa e l’Intelligenza Artificiale nel NeoEvo intrecciano simbolismo, arte, diritti e tecnologia in un racconto che esplora il rapporto tra verità e illusione, libertà e potere. Nelle opere, l’IA non è solo presenza tecnologica, ma protagonista morale che interroga l’uomo sul senso del suo stesso destino.
Il percorso creativo e civile di Abbate trova così la sua naturale continuità ad Assisi, dove arte, pensiero e diritto si incontrano per dare voce a un nuovo paradigma etico, fondato sulla pace e sulla dignità umana.
L’Uomo, cuore della rivoluzione digitale.
Il cammino di Fabrizio Abbate nasce nel solco luminoso di Pacem in Terris, raccogliendo l’eredità di un pensiero che pone i diritti e la dignità dell’uomo al centro del progresso.
Da questa radice si leva la sua voce, chiara e necessaria, ad Assisi: l'intelligenza autentica risiede nella coscienza viva, capace di orientare la rivoluzione tecnologica verso il bene comune.
Quando la tecnica si allontana dall’etica, perde la sua vocazione creativa e genera smarrimento.
Solo la pace, nutrita di dialogo e fondata sul diritto, restituisce all’Uomo la sua grandezza originaria: quella di essere custode, non padrone, del mondo che crea.
E da Assisi, grazie anche alla visione del Prof. Giannone, la nomina di Fabrizio Abbate si trasforma in un segno vivo di speranza: un ponte tra Intelligenza Artificiale e umanità, tra conoscenza e coscienza nel nome della pace.