La "falsa" sorgente |
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Il Danubio è il secondo fiume, per lunghezza, dell’Europa dopo il Volga: 2.860 km dalla sua sorgente a Donaueschingen nella Foresta Nera (Germania) al grande delta nel Mar Nero sul confine tra Romania e Ucraina, dopo aver attraversato Germania, Austria, Ungheria, Croazia, Serbia e segnato il confine tra Bulgaria e Romania.
Interessante è sapere che è, da decine di secoli, un'importante via navigabile. Conosciuto nella storia come una delle frontiere dell'Impero romano, il fiume oltre a scorrere entro i confini dei paesi citati ha un bacino idrografico che comprende parte di altri nove paesi: Italia (0,15%), Polonia (0,09%), Svizzera (0,32%), Repubblica Ceca (2,6%), Slovenia (2,2%), Bosnia ed Erzegovina (4,8%), Montenegro, Macedonia del Nord e Albania (0,04%). Questo significa che indirettamente è causa dei diversi idro-micro-climi vitivinicoli.
I vari affluenti del Danubio hanno una notevole variabilità nel loro regime: oceanico della Baviera occidentale, di montagna in Austria, di pianura in Ungheria fino alla foce.
La "vera"sorgente |
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Le prime vigne le incontriamo subito dopo il confine con l’Austria.
Wachau una regione vinicola famosa per i suoi vigneti terrazzati e ripidi lungo il fiume, dichiarata Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO. Produce principalmente Grüner Veltliner e Riesling, con vini noti per la loro eleganza e mineralità;
Wagram che si estende a nord, nella Bassa Austria, ed è nota per i suoi vini bianchi croccanti prodotti su terreni di löss, ideali per il Grüner Veltliner e il Roter Veltliner;
Kremstal, Kamptal, Traisental, tre regioni, situate lungo affluenti del Danubio, producono vini bianchi di alta qualità, soprattutto Grüner Veltliner e Riesling, e sono riconosciute per la loro denominazione DAC (Districtus Austriae Controllatus).
Carnuntum situata a est di Vienna, questa regione produce vini rossi, in particolare Blaufränkisch, Zweigelt ma anche Grüner Veltliner e offre un'esperienza vinicola con jazz brunch e degustazioni negli Heuriger (taverne tipiche).
Vigneti a Wachau |
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Vienna, la capitale austriaca, la città sul “bel Danubio blu”, che ospita vigneti e Heuriger in diversi quartieri, offrendo un'esperienza enologica unica, come il Wiener Gemischter Satz DAC, un vino bianco prodotto con diverse varietà di uve coltivate insieme.
Il Danubio è così giunto alla frontiera con l’Ungheria. Qui la vite è stata coltivata sin da quando il paese faceva parte dell’impero romano con il nome di Pannonia. Il grande fiume l’attraversa da nord a sud dividendola di fatto in due parti. L’area vinicola interessata direttamente dal Danubio è quella posta a sud: Transdanubio Meridionale e parte della Pannonia meridionale.
Comprende diverse zone vinicole, tra cui Pécs, Szekszárd, Pustan, la regione di Villany e Mecsek.
Villány è famosa per i suoi vini rossi robusti, spesso paragonati a quelli di Bordeaux, e per le varietà Cabernet Franc e Kékfrankos;
Szekszárd è nota per i suoi vini rossi di Kadarka, meno complessi e più rotondi;
Pécs è il distretto più caldo e arido con terreni vulcanici;
Vigneti a Pecs |
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Pustan da sempre il serbatoio del vino da tavola. Si dice, si racconta che qui, con i terreni sabbiosi la fillossera si arrese. Tanta produzione;
Mecsek ultima frontiera vinicola ungherese.
Pochi chilometri e il grande fiume entra in Croazia segnando il confine con la Serbia.
In sintesi il Danubio attraversa diverse regioni vinicole rinomate, ognuna con le sue caratteristiche uniche e specialità, offrendo un'esperienza enologica diversificata e di alta qualità. Continua…