L'informazione non è un optional, ma è una delle condizioni essenziali dell'esistenza dell'umanità. La lotta per la sopravvivenza, biologica e sociale, è una lotta per ottenere informazioni. |
Lunedì 7 dicembre alle 11 davanti al Ministero dello sviluppo economico si è svolta la conferenza stampa organizzata da Sardegna Pulita, Donne Ambiente Sardegna, Don
Video |
Angelo Pittau della Pastorale del Lavoro e Wilpf Italia con il presidente, Patrizia Sterpetti.
L'obiettivo è stato la presentazione di un progetto studiato dal sociologo rurale Ennio Cabiddu per la riconversione della fabbrica produttrice di bombe RWM in un polo caseario regionale che produca vari tipi di formaggio locale in modo biologico, con il sistema della terra cruda, denominata universalmente Adobe. Il gruppo di attiviste/i ha rimarcato nei vari interventi l'urgenza di ottenere il rinnovo della sospensione delle licenze di vendita di bombe della RWM alla coalizione guidata dall'Arabia Saudita in vista dello scadere dei 18 mesi di blocco deciso dal Parlamento. È stata sottolineata l'importanza di usare il Recovery Fund per finanziare il progetto di riconversione, che è supportato anche da La Società della cura e coincide con la richiesta di Sbilanciamoci di usare in modo alternativo i sei miliardi stanziati dalla legge di bilancio 2021 per dotazioni d'arma.
Wilpf (Lega Internazionale Donne per la Pace e la Libertà), associazione pioniera nell'aver dimostrato il legame tra il commercio delle armi e le violazioni dei diritti umani nel Sistema ONU, ha ricordato come il disarmo sia un prerequisito per creare le condizioni di una pace duratura e che l'Italia è stata incalzata sul tema della vendita di armi a Paesi belligeranti in occasione dell'ultima Universal Periodic Review presso il Consiglio dei Diritti Umani a Ginevra nel novembre 2019. Ancora nel giugno 2021 dovrà rispondere su questo tema alle raccomandazioni di tre Paesi: Namibia, Equadir e Islanda. La sospensione va quindi rinnovata.
È stato letto un comunicato della presidente Muna Luqman in rapporto con Wilpf Italia per un progetto sulla Risoluzione 1325 del Consiglio di Sicurezza (che riconosce il ruolo delle donne per la Pace), per un aggiornamento sulla situazione in Yemen. Un aspetto toccante della proposta di riconversione è la creazione di una filiale della nuova fabbrica di formaggi proprio in Yemen, a parziale risarcimento del danno procurato dalle bombe prodotte in Sardegna. La delegazione ha ottenuto di essere audita mercoledì 9 dalla Sottosegretaria del MiSE Todde.