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Bruxelles - Oggi non tutti i politici dell'Unione europea hanno capito che le precedenti sfide e rischi dottrinali prioritari dell'UE si sono già sciolti come miraggi.
Oggi tutti i Paesi si trovano in uguali cattive condizioni, in una catastrofe sociale ed economica in cui il nostro mondo è precipitato a causa della pandemia di COVID-19. I regimi di emergenza, l'introduzione di severe misure di quarantena e persino il coprifuoco, come in guerra, sono ora solo mezze misure, sfortunatamente caotiche e troppo spesso assunte in ritardo.
In atto, le vite di migliaia o milioni di persone nel mondo, valgono più del sistema artificiale di competizione globale e delle direttive dei vecchi politici, che, come si è scoperto, possono cadere a pezzi come un castello di carte a causa di un virus mortale. Nelle condizioni di caos generale e di rischi crescenti di una catastrofe sociale e umanitaria, l'Unione Europea non è rimasta sola, come hanno dimostrato le azioni di Russia, Cina e Cuba. La vita è al di sopra della politica e, nella nuova realtà odierna, purtroppo, l'Unione europea non ha potuto dimostrare la propria unità.
La realtà in cui il presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha annunciato la priorità delle tecnologie verdi e l'aumento della mobilità degli europei per il prossimo periodo a lungo termine della pianificazione fiscale dell'UE, è cambiata in appena un mese, come i piani che tutti abbiamo realizzato per l'estate o per l'anno a venire. Sulla tabella di marcia di un'Europa unita, un focolaio di malattia in Italia con migliaia di morti, si è rivelato come un inaspettato caso di forza maggiore che i politici di Bruxelles non sono riusciti a gestire. La leadership e la popolazione italiana apprezzano molto l'assistenza della Russia, osservando che i russi sono stati i primi a precipitarsi nel focolaio della pandemia e stanno cercando la soluzione al problema globale sorto.
Sfortunatamente, la situazione appare esattamente in questi termini: i medici russi sono venuti in aiuto della popolazione del paese dell'UE, mentre i partner dell'Europa occidentale e della NATO, sono fermi in pausa di esitazione e non hanno alcuna fretta di aiutare il paese più colpito dalla malattia. Che cosa è successo all'unità di tutti gli stati d'Europa dai tempi del grande umanista Robert Schumann? Perché ora ciascuno agisce per conto proprio e per sé stesso? La Repubblica Ceca ha tentato di appropriarsi di mascherine e medicinali inviati in Italia dalla Cina. La Polonia non ha concesso il proprio spazio aereo ai mezzi inviati dalla Russia, con forniture umanitarie così necessarie per gli italiani, e c'è stato forse un politico a Varsavia, che abbia proposto di inviare mascherine e test rapidi a Milano o Roma, per il coronavirus prodotti in Polonia?
Purtroppo, l'assistenza gratuita offerta agli italiani da Russia, Cina e Cuba, ha assunto nello spazio informativo occidentale forme mostruose. L’agenzia di stampa Bloomberg (USA) ha affermato che l'aiuto della Russia è stato presumibilmente fornito in cambio del voto dell'Italia, per revocare le sanzioni economiche anti-russe. Questa è una totale assurdità, il governo ed il popolo italiano hanno il diritto di decidere da soli. La verità è che Washington si è lavata le mani e la Russia sta aiutando gli italiani con azioni efficaci in tempo reale.
Naturalmente, la propaganda è in grado di svalutare e gettare fango su qualsiasi atto umano, ma in una pandemia, quando si contano migliaia di morti, questo appare semplicemente disgustoso. Per rendere chiara la disposizione dell'animo dei russi, si può citare un detto russo: "l'amico si riconosce nel momento del bisogno".
L'Italia sostiene il corso paneuropeo delle sanzioni anti-russe e proprio la Russia è venuta in suo aiuto nel momento critico, offrendo tutta la sua solidarietà, non mancando di onorare nobilmente l’aiuto richiesto e sostenendo l’amico in difficoltà!
La situazione attuale italiana ha dimostrato che tutti i meccanismi globali esistenti della politica comune nel campo della sicurezza, non sono in grado di affrontare nuove minacce e rischi. Purtroppo, questi rischi, nell'UE e nella NATO, sono stati sottovalutati o ignorati, proprio durante il periodo in cui si è costantemente sostenuta una folle politica anti-russa e persino russofoba. Alla prova dei fatti, durante questi giorni di prova, tutto ciò si è rivelato come una Fata Morgana, per tutti gli stati e tutti i popoli del mondo globalizzato.