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“L’Unione europea deve agire prima che sia troppo tardi.Gli italiani hanno già dimostrato significativamente la loro disaffezione nei confronti dell'Unione con il voto del 2018 con un balzo in avanti dei partiti euroscettici e populisti (la Lega e il movimento 5 Stelle). Ma ora questa avversione per Bruxelles mette radici più profonde e si allarga con il problema della pandemia di coronavirus. Gli italiani hanno poca considerazione per la Merkel e si diffonde sempre più sui social e sulla stampa. V’è una crescente sfiducia nei confronti della Germania, di Bruxelles e della Banca centrale europea (BCE) e ciò inizia a radicarsi anche tra i politici italiani ", ha affermato Tiberio Graziani, Presidente della Vision & Global Trends, istituto di analisi geopolitica, con sede a Roma, intervistato dalla nota rivista francese “Valeurs Actuelles”.
Per Graziani all'atmosfera generale c’è da aggiungere anche che la consegna di mascherine all'Italia per il virus è stata parzialmente ostacolata da altri paesi comunitari che le hanno trattenute a proprio vantaggio e, al posto della solidarietà comunitaria, è sopraggiunta quella russa, cubana, cinese e albanese: sono accorsi in aiuto dieci aerei russi che hanno trasportato un centinaio di medici militari e attrezzature sanitarie ... questo è il paradosso: a fronte dell'inerzia europea si sono concretamente visti aiuti internazionali giunti da Cina, Cuba, Albania e Russia, paesi con cui l'Italia mantiene da sempre relazioni eccellenti.
Inoltre, l’Italia ha dovuto rafforzare i legami con la Cina dopo che Roma si è vista costretta ad adottare soluzioni disperate per rispettare le direttive di bilancio di Bruxelles ... Inerzia? Non proprio. Mentre gli ospedali italiani stavano trasformandosi in cimiteri, alcuni zelanti giudici europei non hanno trovato di meglio che multare alcuni albergatori sardi, accusati di falsare la concorrenza e condannarli a pagare una pesante multa.
Perfino Christine Lagarde, alla testa della BCE, è scivolata sul tappeto del rigore di bilancio europeo prima di correggere il tiro. Ma troppo tardi.
Come è possibile che un paese come l'Italia, tra i fondatori del progetto europeo, quello di Alcide De Gasperi e Altiero Spinelli, ideatori dell'idea federale, possa essere abbandonata dai suoi partner? Come il risentimento verso Bruxelles non potrebbe ora minacciare una Unione europea che potrebbe passare da 27 a 26 membri?
I miliardi sbloccati dalla BCE e dall’'Unione europea a sostegno dell'occupazione arrivano troppo tardi, come le ritrattazioni espresse da Christine Lagarde e persino da Ursula Vonder Leyen, presidente della Commissione Europea che forse, sentendosi colpevole, ha finito per presentare le sue scuse agli italiani ... Sì, l'economia è un elemento importante della politica, ma non è politica. Continua Graziani.
In realtà, l'episodio di Covid-19 è solo un'altra disputa tra l’Europa tedesca (con i suoi attuali alleati, Paesi Bassi, Austria e Finlandia) e quella del sud.
L'euro sarebbe dovuto essere una ottima chance per l'Italia, ma la crisi economica dal 2008 al 2013 ha finito di dimostrare che questa valuta, un deutschemark sotto mentite spoglie, non ha fatto altro che distruggere la capacità di esportazione dell’Italia, sovrastata da una valuta troppo forte che ha reso la sua economia meno competitiva sui mercati esteri. Del resto già nel 2010 Angela Merkel aveva mostrato nei confronti degli Italiani e dei greci quella fermezza che non ha mai avuto per Erdogan.
La disoccupazione e la povertà hanno fatto il loro ritorno nella penisola. Già cinque milioni di italiani erano considerati poveri prima della comparsa del Covid-19, che ha colpito le zone più produttive del paese e privato di braccia il Sud agricolo, di conseguenza è prevista una contrazione del PIL di almeno il 6%. L'Italia è stata inserita nel campo dei PIGS (Portogallo, Italia,Grecia, Spagna), acronimo affascinante ("Maiali" in inglese), dagli esperti di Bruxelles e loro pari. Il famoso spread tra i tassi di interesse dei Titoli di stato tedeschi e quelli italiani continua a pesare, ha condizionato e condiziona la composizione degli ultimi governi italiani.
L'attuale presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, non sarebbe stato accettato completamente previo un accordo con Berlino. Circola a Roma la battuta che l'impero romano era già stato distrutto dai barbari tedeschi e che ci stanno provando di nuovo, travestiti da europei ....
Ma l'economia non è l'unico punto di contesa. La crisi dei migranti innescata nel 2013 ha anche dato dimostrazione, a grandezza macroscopica, che quando la storia si è ripetuta l'Unione Europeo ha sempre brillato in assenza.
Non è in grado di proteggere i cittadini, rendendo allo stesso tempo, con le sue leggi, anche più complessa la gestione sovranazionale dell’ immigrazione. C’è voluta la determinazione politica del ministro degli interni Matteo Salvini per ripristinare i confini italiani e ridurre significativamente gli sbarchi degli immigrati clandestini sulla costa della penisola.
Emmanuel Macron, per la medesima causa dell’immigrazione, ha colto la palla al balzo per un maggior approccio con l’Italia. Forse è tempo che venga dimenticato il dossier libico e il numero incalcolabile di incomprensioni nelle relazioni tra Parigi e Roma.
Nel 2019, sullo sfondo delle elezioni Europee, si era giunti ad un incredibile scambio di accuse e al richiamo dei rispettivi ambasciatori in seguito a scambi di accuse tra Macron e Salvini ... Secondo fonti al Quai d'Orsay “ Macron vorrebbe salvare Giuseppe Conte, soprattutto per motivi economici ", Ma sembra che si sia ancora lontani dall’ipotesi della costruzione di un'alleanza latina nel cuore dell’ Europa comprendente la Francia, la Spagna, l'Italia e il Portogallo, la quale potrebbe essere una soluzione più che plausibile, e forse la migliore. Questa è l’ipotesi che avanza, ma rimane lontana per la mancanza di un reale coordinamento ", le considerazioni di Tiberio Graziani.