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DISARMO NUCLEARE: LETTERA AI DEPUTATI FIRMATARI DELL'ICAN PLEDGE

IL 7 LUGLIO, DATA SIMBOLICA, AL CENTRO DI UNA MOBILITAZIONE INTERNAZIONALE, POSSIAMO PRESENTARE UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA RATIFICA DEL TPAN?

Care e cari amici, che rappresentate il popolo alla Camera dei deputati in consapevole obbedienza ad una Costituzione che ripudia la guerra.

Dal nostro punto di vista di attiviste e attivisti ecopacifisti che guardano ad un mondo multipolare fondato sulla forza del diritto internazionale, nel potenziamento dell'ordinamento ONU, ci sembra molto importante che ci rivolgiamo a voi, firmatari dell'ICAN Pledge: speriamo di trovare presso di voi orecchie particolarmente attente e sensibili per quanto ora vi veniamo esponendo e proponendo di concreto, nell'ottica ideale di chi, come Papa Francesco, ritiene "immorale", oltre che illegale, lo stesso possesso delle armi nucleari.

Consideriamo una data simbolico-politica importante l'anniversario della adozione, con il voto di 122 Stati, del Trattato di proibizione delle armi nucleari (TPAN – TPNW in lingua inglese), da parte di una conferenza ONU, avvenuta appunto il 7 luglio 2017 al Palazzo di Vetro di New York.

La società civile lo ribadiamo ancora, ha partecipato a quei lavori (anche chi vi scrive era presente di persona): un ruolo riconosciuto che ha permesso alla International Campaign to Abol Nuclear Weapons (ICAN) di cui, come Disarmisti Esigenti e WILPF Italia, facciamo parte, di ricevere il Premio Nobel per la Pace 2017.

Anche Sardegna Pulita è della partita in quanto soggetto aderente alla coalizione dei Disarmisti esigenti.

Il 22 gennaio del 2021, dopo la 50esima ratifica da parte di uno Stato, il bando delle armi nucleari proclamato a New York è valutazione in vigore: la nostra è che in questo modo può ricevere impulso un percorso che, riferendosi all'articolo VI del Trattato di non proliferazione, conduca dalla proibizione giuridica all'eliminazione effettiva degli ordini nucleari.

In tutto il mondo la Rete ICAN sotto questa scadenza del 7 luglio si mobilita: anche dall'Italia possiamo dare il nostro contributo perché il nostro Paese riveda le sue posizioni ed entrate nella schiera degli aderenti, nonostante i diktat provenienti dai vertici NATO, l' ultimo del 14 giugno scorso; ed in ogni caso cerchi di giocare un ruolo attivo per fare leva sul TPNW con lo scopo anche di aprire nuovi negoziati disarmo, a partire dall'esigenza prioritaria di evitare la guerra nucleare per errore.

Vi proponiamo di avanzare un passo piccolo ma effettivo per rilanciare l'attenzione di tutto il Parlamento sulla problematica del disarmo nucleare, dimenticata proprio nel momento in cui, ben oltre l'ammodernamento delle B-61, rischiamo di vedere installa nuovi euromissili in Europa ( il Trattato INF è stato disdetto!).

Questo avverrebbe se riusciste a presentare formalmente, magari proprio in questa data simbolica del 7 luglio, una proposta di legge per la ratifica del TPAN*, ( vedi testo redatto dalla IALANA sotto riportato).

Questo vostro gesto istituzionale - la presentazione di una proposta di legge sulla base del testo redatto da IALANA, potrebbe essere accompagnato da una conferenza stampa da tenere, norme antiCOVID permettendo nei locali della Camera dei deputati, invitandoci a presenziare come pacifisti che promuovono la campagna .

Vi informiamo che la presidente al Senato del Gruppo Misto, Loredana De Petris, si è impegnata al Senato a presentare un DDL in questo senso, anche se non si è pronunciata ancora per una scadenza precisa.

La ripresa di interesse nel dibattito pubblico sul disarmo nucleare sì, per vari motivi, realisticamente potrebbe non sortire immediatamente la ratifica del trattato che chiedere. Ma, come risultato subordinato da non scartare, potrebbe comunque convincere il governo italiano ad assumere quella che chiamiamo la “posizione belga” (più avanti da noi spiegata): una delegazione diplomatica italiana, guidata dal Ministro degli Esteri, come “Paese osservatore” potrebbe andare alla prima conferenza degli Stati, attualmente 54, che hanno già ratificato questa norma internazionale contro le armi nucleari e che si terrà a Vienna nel gennaio del 2022.

L'Italia allora nonbbe formalmente subito al bando; ma nemmeno si collocherebbe tra i Paesi che sparano a palle incatenate contro!

(Detto tra noi, forse la denuclearizzazione è la più concreta ed efficace per produrre oggettive che portino a una crisi dell'anacronistico schieramento per blocchi militari).

Attrezziamoci, allora, e diamoci da fare insieme per dare fiato allo schieramento sempre più ampio che, in Europa, presta orecchio all'opinione pubblica che non intende vivere sotto la spada di Damocle nucleare e sprecare risorse economiche per la follia suicida della “deterrenza” !

Saluti con stima augurandoci di intraprendere un proficuo lavoro comune

 

Alfonso Navarra - Disarmisti esigenti 

Antonia Sani e Patrizia Sterpetti - WILPF Italia 

Ennio Cabiddu - Sardegna pulita - 

* DISEGNO DI LEGGE

Arte. 1. (Ratifica del Trattato). 1. Il Presidente della Repubblica è autorizzato a ratificare il “trattato delle Nazioni Unite relativa al divieto delle armi nucleari”, approvato dalla Conferenza ONU svoltasi a New York il 7 luglio 2017.

Arte. 2. (Ordine di esecuzione). 2. Piena ed intera esecuzione è data al trattato a decorrere dalla data della sua entrata in vigore, in conformità a quanto previsto dall'articolo 15 del trattato stesso.

Arte. 3. (Entrata in vigore). 3. La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.

 

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Last modified on Monday, 05 July 2021 00:40
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