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Mentre Mosca con le Forze speciali e i servizi segreti e di polizia si prepara a una durissima battaglia, non si può non evocare lo scenario più amaro ma possibile e che si aggiunge come terza ipotesi alle due già espresse da me nella concitata giornata del 24 giugno 2023.
Qualcuno potrebbe essere venuto a patti con il leader della PMC Wagner o addirittura averlo comprato, allettandolo con la promessa di ruoli politici di vertice o con il miraggio più o meno concreto di tanti Zeri.
Il capo della Wagner potrebbe così aver orchestrato una colossale messinscena con gli Ucraini o con il benestare o favore degli Americani o della stessa NATO.
Se ciò fosse vero, sarebbe inconcepibile dopo decine di migliaia di morti del suo gruppo paramilitare, che hanno dato la vita combattendo per la Russia e il Donbass.
Questa e' una variante della opzione 2) da me ipotizzata.
Ma siccome lanciare accuse e sospettare richiede prove, l'unica cosa che posso dire e' che affermare che il Donbass civile non veniva bombardato dagli Ucraini sin dal 2014, come ha affermato in queste ore il Capo della Wagner, e' una cosa destituita di fondamento (la stessa RAI faceva servizi in proposito) e dunque queste parole e gli eventi delle ultime ore gettano una lunga ombra sui Comandanti della Wagner che hanno partecipato a questa rivolta, soprattutto sul suo leader Prigozhin.
In ogni caso le prossime ore si preannunciano cruciali non sono per il conflitto fra Ucraina e Russia, ma per la stessa sopravvivenza dell'ordine Costituzionale Russo e del suo attuale Esecutivo.
L'esito di una defenestrazione dell'attuale Presidente russo e del suo Esecutivo e' tanto più probabile o improbabile a seconda di cosa faranno l'Esercito regolare e le forze federale, cioè in ragione della opposizione o meno al golpe.
Un Presidente fantoccio filo NATO e a favore della politica estera americana e' l'obiettivo di certe forze atlantiste, che così riuscirebbero dopo la Ucraina ad annientare la visione sociale ed economica del mondo propria della Russia, differente rispetto a quella che si sta consolidando a Ovest.
Riuscirebbero cioè così a implementare modelli di vita sociale ed economica che già stanni attecchendo in Occidente.
Una situazione fuori controllo, di contro, potrebbe portare in extremis al vertice di Mosca anche un falco e non un moderato come Putin.
A quel punto, ogni scenario sarebbe possibile
La Federazione Russa e' una potenza nucleare e alle strette, userebbe ogni arma e risorsa in suo possesso per ripristinare il controllo