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Dalla Germania possibili spiragli per facilitare l’uscita dall’Euro di altri Paesi, Italia compresa. Infatti, nella possibile coalizione di governo che Angela Merkel starebbe preparando con Verdi ed i liberali della Fdp, si è già iniziato a ragionare anche sulla possibilità di modificare i trattati, in modo tale da poter consentire la fuoriuscita dall’Euro per chi lo desiderasse. Infatti, il leader del partito liberale Democratico tedesco ( Fdp) Christian Lindner, quale possibile candidato ministro della Finanza, in sostituzione di Wolfgang Schaeuble, è convinto che la Germania dovrebbe lavorare per favorire una revisione dei trattati che contempli l’eventuale uscita dall’euro di un membro dell’Eurozona. Ed a tal proposito ha rilevato: “ Penso che la cancelleria ed il ministero della Fdp, sarebbero ciascuno migliori rispetto ad un ministero nelle mani della Cdu “ di Angela Merkel.
Attualmente non sono previste modalità per recedere dalla moneta unica, salvo innescare il processo più generale di separazione dall’Unione Europea.
Lindner, poi, ha respinto l’idea di trasformare l’Esm (Fondo salva-stati) in un equivalente europeo del Fmi, in grado di poter fornire sostegno finanziario ai Paesi in crisi, chiarendo che “ In un’unione monetaria nella quale le regole sul deficit di Maastricht sono rispettate non c’è necessità di un fondo di salvataggio permanente”. Infine, si è detto scettico sulla possibilità di creare un fondo interbancario europeo a tutela dei depositi.
D’altronde l’Italia è da tempo in deflazione, il che significa che il debito rimane elevato e crescente, mentre gli stipendi non crescono, ed i consumi arrancano. Per fare un esempio, chi ha comprato una casa cinque anni fa ha scoperto che la sua abitazione vale oggi il 30% in meno, mentre il debito del mutuo rimane lo stesso. E di qui partono anche parte delle sofferenze bancarie.
Anche il titolare del più antico caseificio italiano, Roberto Brazzale, in una intervista a La Verità, sostiene che “ l’eurotedesco” soffoca le imprese e l’economia italiana, e propone di uscire al più presto dalla moneta unica, riappropiandoci della Lira.
L’ex ministro del Tesoro greco,Varoufakis, sostie che “ la UE non esiste, e che con l’euro l’Italia ha perso 20 anni”. L’ex ministro rileva che l’Italia prima dell’euro cresceva, ed era un Paese con un surplus della bilancia commerciale e di bilancio, cioè un Paese che esporta di più di quanto importa ed il governo incassa di più di quanto spende. Dunque, un’economia con due avanzi del genere dovrebbe prosperare e non stagnare.