L'informazione non è un optional, ma è una delle condizioni essenziali dell'esistenza dell'umanità. La lotta per la sopravvivenza, biologica e sociale, è una lotta per ottenere informazioni. |
Un bell’evento per rimarcare ancora di più il filo diretto che lega l’interscambio commerciale tra Italia e Russia. Italyweek, la settimana dell’Italia, si è svolta a Mosca dal 5 dicembre al 12 dicembre nella sala interna del Manezh (maneggio degli Zar) a poche centinaia di metri dalle mura del Cremlino. Qui al Manezh, arte, moda, turismo, tecnologia, gastronomia e musica sono stati i pezzi forti esposti e presentati dal nostro paese ai moscoviti. Il turismo ha fatto la voce grossa della manifestazione, stand della Sardegna, Basilicata, Puglia, ed infine un workshop, hanno contribuito ancora di piu' all'affermazione del turismo russo in Italia. Del resto, il popolo russo ci ama e ci ammira e ciò si traduce anche in forti introiti economici, ogni anno migliaia e migliaia di russi frequentano le nostre spiagge e visitano le nostre città.
Anche per quanto riguarda la musica c'e' stata un'interessante presenza italiana, il professore di canto Alessandro Svab, ha presentato l'Accademia Lirica Santa Croce di Trieste, scuola internazionale di canto, portando con se' cantanti di eta' molto giovane, nell'intervista sul video sentiremo alcuni progetti della scuola portati e presentati in Russia. Anche per il pop, un grande successo con il cantante Thomas Grazioso, gia' conosciuto in altri concerti, ha cantato alcune delle sue canzoni e alcuni successi italiani famosi in Russia.
Gelati e pasticceria e' stata la parte gastronomica italiana, il gelato italiano e' molto amato dai turisti russi che si recano in Italia durante il periodo estivo, qui al Manezh era rappresentato da alcune ditte che lavorano in Russia, così pure Si sono affacciate ditte di cosmetica molto apprezzate dalle visitatrici dell'evento.
Il successo ottenuto in questa manifestazione e' dovuto anche alle solide radici europee e cristiane, ma soprattutto nei passati secoli i nostri artisti, scienziati, architetti e persino nostri militari hanno contribuito alla grandezza della Russia, basta fare una passeggiata per le strade del centro di San Pietroburgo o tra le mura del Kremlino a Mosca per rendersene conto.
Mentre di contro, ma positivamente, la storia della comunità russa in Italia affonda le proprie radici ben prima dei famosi eventi del 1917 con rapporti di reciproca stima e affetto. Non è un segreto, infatti, che l’Italia abbia sempre attirato i russi. Molti arrivarono per caso e si stabilirono a lungo, incapaci di lasciare l’ospitale Paese dell’arte e del buon clima. La figura di Gor'kij all'inizio del Novecento è molto popolare in Italia come scrittore di fama internazionale, tradotto in molte lingue; ma non è solo come scrittore che viene accolto, è un simbolo della lotta dell'intelligencija contro il potere zarista, è il rappresentante della coscienza rivoluzionaria russa, è un fuoriuscito politico. A Capri giunge accompagnato dalla sua compagna, la famosa attrice Marija Andreeva, e dal segretario Nikolaj Burenin il 2 novembre 1906 a bordo del piroscafo Mafalda e si stabilisce all'Hotel Quisisana.
Tatyana Andriyas, la bella e affascinante curatrice della mostra nell'intervista finale ha voluto ricordare che l'evento e' organizzato anche per incrementare l'interscambio commerciale e culturale tra i due paesi, noi la ringraziamo per l'ospitalita' e il lavoro svolto per la riuscita di questo evento e l'aspettiamo per il prossimo ITALY WEEK del 2018.