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Unicredit si aggrappa a Pekao

By Marco Sarli August 24, 2016 11488

Dopo aver testato per diverse sedute livelli molto prossimi ai recenti minimi storici legati in buona parte ai timori di un maxi aumento di capitale per soddisfare le richieste della vigilanza bancaria europea presso la BCE che chiede che la banca milanese porti il Tier 1 dal poco più del 10 per cento attuale all'alquanto proibitivo 12,25 per cento, Unicredit è rimbalzata martedì in borsa sulle voci di una prossima vendita del 40 per cento di Banca Pekao che è valutato intorno ai 3,5 miliardi di euro, mentre non è escluso che si arrivi anche all'alienazione totale di Finecobank, la banca prevalentemente online che dovrebbe portare ulteriori risorse, due mosse che, se andranno in porto, potrebbero limitare l'aumento di capitale a 5 miliardi di euro.

Faccio parte della non folta schiera di quanti hanno visto con un certo sospetto la nomina del nuovo Chief Executive Officer francese di Unicredit, un banchiere molto versato nel campo della finanza ma con trascorsi non sempre chiari nel mondo del Corporate & Investment Banking, come quando si trovò nella posizione di capo del trader infedele Kerviel che arrecò danni miliardari alla sua banca francese, ma devo ammettere che, rispetto ai templi biblici del precedente CEO, De Mustier appare un razzo e sono molto curioso di vedere come si articolerà il nuovo piano industriale atteso entro la fine dell'anno.

E' chiaro che Unicredit non uscirà dalla sua crisi solo vendendo i pezzi dell'argenteria, saldi nei quali ricompresi Bank Austria, mentre ancora nulla si sa della sorte di HVB (quarta banca tedesca), ma quello che è certo è che, alla fine di un percorso di dimissioni che non sarà né facile né breve, la banca di piazzetta Gae Aulenti sarà una banca molto, ma molto meno internazionale, anche se questo non sarà necessariamente un male.

Quello che ancora non è ufficialmente sul tavolo è il taglio delle sedi e del personale che però tutti, a partire dalle organizzazioni sindacali di categoria, danno per inevitabile e del quale si aspettano solo i dettagli.

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