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Mentre volano le quotazioni del petrolio dopo l'accordo tra i Paesi Opec e non sui tagli della produzione. I contratti sul greggio Wti con scadenza a gennaio guadagnano più di 3dollari a 54,5 dollari a barile, ai massimi da luglio 2015, in Italia le cose non vanno come dovrebbero. nel terzo trimestre 2016, le nuove assunzioni a tempo indeterminato, hanno registrato un calo del 18,7% rispetto allo stesso periodo del 2015. i contratti attivati sono stati 406.691 mentre le cessazioni di rapporti fissi sono state 483.162 (- 3,2%). i dati emergono dal report pubblicato sul sito del Ministero del Lavoro e risentono della riduzione degli incentivi sulle assunzioni a tempo indeterminato. Cresce, invece, del 10,6% rispetto allo stesso periodo del 2015 e 20 volte più dell'aumento nazionale il dato delle esportazioni del Sud Italia nei primi nove mesi del 2016. Questi i dati Istat, secondo cui crolla l'export delle isole (-21%) e cala quello del nord - ovest (-0,8%). In crescita nord - est e centro a più 1,5% e aumento medio nazionale fermo a più 0,5%. Sul trimestre, sud e isole segnano - 1,5% ed il nord - est - 0,2%, mentre crescono nord-ovest e centro (più 2,1% e più 0,8%). Per l'Istat sul PIL resta forte i divario tra nord e sud. Crescita nazionale dello 0,7% nel 2015, per il Pil in volume, con variazioni che vanno da più 1,1% nel Mezzogiorno a più 0,3% nel Centro, passando per più 0,8% a nord-ovest e più 0,7 a nord-est. Nel periodo 2011 - 2015 il Pil ha segnato il passo soprattutto nel Centro e nel Mezzogiorno (-1,2% e -1,1%), mentre la flessione è stata piu' contenuta nel nord - ovest (-0,9% e nord-est (-0,5%). Resta forte il divario tra nord e sud, Pil pro capite a 33,4 mila euro a nord-ovest, 32,23 mila euro nel nord-est, nel centro 298,3 mila euro e 17,8 mila a sud, - 44,2% rispetto a centro-nord.