L'informazione non è un optional, ma è una delle condizioni essenziali dell'esistenza dell'umanità. La lotta per la sopravvivenza, biologica e sociale, è una lotta per ottenere informazioni. |
Francesca Dominici è una giornalista reatina che ha collaborato con diverse emittenti radiofoniche, televisive e uffici stampa. Collabora con il “Corriere di Rieti e della Sabina”. Questo è il suo primo libro.
“In capo al mondo” racconta tredici storie di persone diversamente abili che hanno fatto della loro “diversità” un trampolino di lancio verso un futuro tutto da inventare.
“Se fossi, se potessi” sono forme verbali soppiantate da un presente volitivo e deciso che i protagonisti hanno accolto nelle loro vite e fatto sbocciare: “posso farlo, voglio farlo”.
Francesca come nasce questo libro?
“In capo al mondo” è la risposta a quella che per molti sarebbe dovuta essere una domanda retorica: “ma dove vai?”. Ci aspetteremmo, come risposta, “da nessuna parte”. Invece ciascuna delle persone che sono dentro questo libro ha dimostrato che è possibile andare in capo al mondo, in capo al proprio mondo, che poi è un luogo terribilmente vicino, perché abita dentro di noi, nella nostra forza di volontà, in tutto quello che sappiamo tirare fuori di bello, anche e soprattutto nelle difficoltà. Io non mi sento autrice ma coautrice: ho ascoltato queste meravigliose persone raccontare le loro storie di vita e le ho tradotte in parole, mettendo al cuore le gambe per andare, spero, lontano. Sono andata in capo al mondo con Francesco, non vedente, che attraversa a bordo della sua bicicletta i passi delle Dolomiti, con Gabriele, affetto da sindrome di down, che è campione di hip hop, con Daniele, che non deambula e non parla, il quale mette le parole ai suoi amici di carta, i fumetti, sceneggiando le storie di “Topolino”. Ho scritto per custodire la loro esperienza, per bloccare e moltiplicare la bellezza che regalano. Sprecarla, la bellezza, è peccato mortale.
Come hai trovato le loro storie?
Una sera d’inverno, passeggiando sul fiume che attraversa la mia città, mi è venuta in mente Donatella. La sua storia è l’unica tra quelle che racconto che conoscevo già. Anni fa qualcuno le aveva detto che non ce l’avrebbe fatta a scrivere un libro. Invece Dona, aiutata da chi invece in lei ha creduto, ha trasformato decine di fogli protocollo scritti con la penna blu in un volumetto dal titolo “Specialmente io”. Pensando alla sua gioia nel vederlo pubblicato, mi sono chiesta quante persone che non conosciamo, che magari abitano sul nostro stesso pianerottolo, hanno vinto delle importanti battaglie, nella vita. Da quel momento non ho ancora smesso di contare. Donatella, insieme alla maggior parte dei protagonisti del libro, fanno parte di “Special Olympics”. Grazie a questa straordinaria associazione sono entrata in contatto con molti dei miei “ragazzi”.
Il tuo stile unisce poesia e cronaca, sai accarezzare con le parole creando attorno ad ogni storia il sospiro di una favola: quali scrittori e quali libri fanno parte della tua “biografia letteraria”?
C’è uno scrittore che amo particolarmente, Erri De Luca, che ha firmato la nota di accompagnamento del libro. Per Erri i limiti sono soglie calpestabili. I limiti esistono per essere abbattuti e ciascuno,
Francesca Dominici |
nessuno escluso, ha i propri. Le persone che ho incontrato hanno messo allo specchio i miei deficit, lasciando a me la sensazione di essere diversa. Erri ha definito i protagonisti di “In capo al mondo” atleti della parola della felicità: “Tutti – ha scritto – sperimentano una felicità atletica”. Forse non esiste descrizione migliore. Loro sono, davvero, velocisti della vita.
Hai già in mente un prossimo libro?
Qualcosa in mente c’è. Storie, sempre storie vere, guardate da una angolazione particolare. Mi piace pensare che la vita sia un racconto a più voci.
FRANCESCA DOMINICI
“In capo al mondo"
Funambolo edizioni 2017