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Sarà presto Film il quinto romanzo “la cura della vergogna” della scrittrice Marilù S. Manzini

By Caterina della Valle February 13, 2019 6710
 
 Lino Patruno, Marilù S. Manzini e Mita Medici

Sarà presto Film il quinto romanzo “la cura della vergogna” della scrittrice Marilù S. Manzini presentato a Roma presso l’hotel Époque di via Nomentana.

 

Tra gli invitati all’evento numerosi partecipanti del mondo dello spettacolo e la cultura.

Si legge tutto di un fiato, arriva dentro, ti fa piangere, ti fa ridere come fossi tu il protagonista, un libro di circa 170 pagine edito da Bietti, tridimensionale,come fossi al buio a vedere un film nella sala di un cinema: “La cura della vergogna”. Un saggio psicologico sulla timidezza, denso di strategie per come superarla, presentato i primi di febbraio presso l’hotel Époque. “questa opera è pronta – chiosa la scrittrice Manzini – per un film” . Le parole del libro ti accarezzano, sono sincere, una chiamata ad indagare sul tema della timidezza. A chi non è capitato una volta nella vita di imbattersi nell’ impaccio. Non riuscire a parlare, magari davanti ad un pubblico, sentire un pugno nello stomaco e il sudore trasudare dal corpo. In quei momenti vorresti scomparire. Come nasce il peso di non riuscire a comunicare con gli altri? A sentirsi inadeguato o nel posto sbagliato?


Aver sopportato nell’età della tenerezza un peso troppo grande sulle proprie spalle racconta il libro (la


 
 Marilù S. Manzini e Nadia Bengala

sofferenza genera altra sofferenza ndr). Gli eventi drammatici della vita possono creare un prigione da cui non è facile evadere. Succede al protagonista strappato alla madre da piccolo. Nasce quel senso di orfanezza, di separazione, di vuoto che non si riesce a gestire. La separazione non è contemplata e se non superata nasce un disagio, la prigione. E allora qual è la cura? Come si può guarire, come riprendere la strada per godere dell’esistenza?. La vita è un dono va vissuta bene. Nell‘epistolare tra il nonno e il nipote vi è tracciato un percorso da seguire per guarire: esercizi e saggezza. Come Pollicino, il l’anziano lascia le molliche di pane sul sentiero e permette così al nipote di ritrovare la strada di casa. Ma l’insegnamento più grande è il perdono. Perdonare se stessi e gli altri per evadere dal carcere della vergogna. Amare è donarsi incondizionatamente anche se può succedere di soffrire. Mi dono comunque , con coraggio. Vivere è audacia. Il messaggio arriva: trasformare i propri errori in punti di forza. Il nipote DJ allora decide di raccontare agli ascoltatori della sua radio dei buffi episodi

 
 Giovanni Brusatori,Lino Patruno, Mita Medici, Marilù S. Manzini e Deborah Bettega,
sotto Gianni Franco

accaduti (infondo qualsiasi cosa facciamo siamo ridicoli) raccogliendo uno share inaspettato.


Questo è superare le colonne di Ercole. Accorgersi che al di là del confine c’è altro da scoprire. Così si diventa Eroi, valicando le difficoltà e costruendo un armatura invincibile. Un libro-psicologico da rubare

 
 Giovanni Pocaterra, Marilù S. Manzini e Maria Monsè

per conoscere se stessi con esercizi pratici. Certo ci vuole coraggio per sostenerli. Ma il compito dell’uomo non è quello di scendere dall’albero dove stanno le scimmie e diventare un uomo eretto, un uomo armonico, con un intelletto e un sentimento sviluppati? Nelle vistose sale di Versailles e Borghese stile époque la serata si è conclusa, con brindisi e un ricco buffet. Numerosi gli invitati tra cui la sociologa Deborah Bettega, il noto musicista Lino Patruno con Giovanni Brusatori, attrici e attori come Mita Medici, Valentina Chico, Franco Gianni, Steffan Jinny, Domenico Fortunato, Alex Partexano, Gianfranco Phino, Gaetano Russo, Roberto Calabrese, Giovanni Visentin, Emilia Verginelli, Fabio Ciani, Rita Carlini, Andrea Menaglia, Mirella Pamphili, Elena Presti, Sabrina Crocco, Marika Pace e volti televisivi come Maria Monsè. Presenti i produttori Roberto Bessi e Massimo Spano, l’ex calciatore della Lazio Renato Miele, il notaio Rai Giovanni Pocaterra, la nota ex Miss Italia Nadia Bengala, la giornalista televisiva Antonietta Di Vizia, il principe Fulvio Rocco De Marinis.

 
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Last modified on Wednesday, 13 February 2019 17:19
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