L'informazione non è un optional, ma è una delle condizioni essenziali dell'esistenza dell'umanità. La lotta per la sopravvivenza, biologica e sociale, è una lotta per ottenere informazioni. |
Abbiamo bisogno di bellezza, di moralità, di insegnamenti. Stiamo vivendo in un mondo dove tutto è a prova di adulti e dove i bambini apprendono quello che i grandi vivono. Tutto è proiettato verso la violenza, la negatività, la freddezza umana; i telegiornali ci portano immagini di guerra, d’ingiustizie, di razzismo, di cattiveria. I genitori ne parlano, ne discutono e mentre i figli assistono impotenti a “quelle cose da grandi” perdono la leggerezza dell’età crescendo In un contesto difficile dove il sogno spesso viene ucciso. Tutto è a prova di adulto, tutto è concentrato sui problemi di un oggi difficile. E’ bello allora
Scrivi per inserire testo che nonostante tutto, ci sia chi scrive libri per i bambini e chi insegni attraverso la parola come apportarsi con gli altri e come vedere oltre le brutture dell’oggi distratto. Maria Rosaria Belfi con grande intelligenza e comprensione scrive Daiki. Una storia che aiuta a crescere e a capire l’importanza dell’amicizia oltre che dell’ambiente. Un libro consigliato alle scuole elementari dove poter argomentare gli insegnamenti descritti. All’interno del volume vi sono immagini molto belle disegnate da Francesca Di Nardo illustratrice di prestigio.
Maria Rosaria Belfi, è nata in un piccolo centro dell’entroterra lucano, Castronuovo di S. Andrea, in provincia di Potenza, attualmente abita a Firenze. E’un’ex insegnante di scuola elementare, si è occupata della formazione dei bambini per più di quarant’anni, condividendo il loro mondo spontaneo e colorato. La natura, nella quale ritrova aspetti ancestrali e onirici, fa da scenario ai suoi racconti che fanno parte di antologie edite da Apollo, Caffè delle Arti e Nuovi occhi sul Mugello. “Come ali di farfalla” (Apollo Edizioni) è una storia con protagoniste due donne, decise a contribuire alla ricostruzione di Aleppo, distrutta dai bombardamenti. “Il mostro della paura” (Apollo Ed.) è un libro /quaderno operativo, con la storia tradotta anche nelle lingue inglese e spagnola, con molte proposte operative che rendono il bambino protagonista. Daiki, un libro di narrativa per ragazzi, edito da A&A Marzia Carocci, è il suo ultimo lavoro, una storia di amicizia e di solidarietà pensata per una società in trasformazione, dal profilo multietnico e interculturale. Un racconto che con riferimenti alla guerra in Siria, porta a riflettere anche i più piccoli sulle grandi tematiche del nostro tempo. Una storia con messaggi importanti, dove, però, non mancano momenti di ilarità, descrizioni efficaci e bellissime illustrazioni. Ama raccontare la condizione femminile e il ruolo della donna nei nostri giorni, con riferimenti ai processi evolutivi che sostanziano il cambiamento, ancora in atto e non sempre facile.
A tu per tu con l’autrice:
Lei ha scritto un libro per l’infanzia dal titolo Daiki uscito nel 2018. Un libro che ha già avuto successo ma che vorremmo ancora promuovere per il sentimento, l’emozione e l’insegnamento che ne fa un testo di alto valore morale.
D- Ci parli liberamente di come è nata l’idea di scriverlo e quello che ha voluto esprimere.
R- Lavorare con i bambini significa ritornare bambini, vedere il mondo con i loro occhi e viverlo con le loro emozioni, ho lavorato per moltissimi anni in classi multiculturali e il mio percorso professionale si è arricchito grazie alla conoscenza di nuovi mondi, non solo una questione geografica ma emotiva, valoriale. L’idea è nata in classe, con i bambini, nell’ambito di un percorso didattico formativo nel quale ho privilegiato, oltre agli obiettivi prettamente cognitivi e strumentali, strategie finalizzate a promuovere la reciproca conoscenza, l’accoglienza e l’integrazione. Mi piace pensare che il libro è stato scritto dai bambini con i loro racconti, la loro spontaneità, io ho pensato alla possibilità di dare alle loro storie, alle loro emozioni, una veste editoriale. Spero che il racconto possa veicolare messaggi di solidarietà, di amicizia, di accoglienza, oltre che di amore per la natura e per gli animali.
Maria Rosaria Belfi |
D-Chi è Daiki? Cosa ci insegna?
R-Daiki è un cerbiatto rimasto intrappolato in una buca, viene salvato da Cosimo e Ashraf, i due bambini protagonisti della storia, Daiki, termine giapponese, contempla, fra vari significati, quello di “grande bagliore”, ho pensato alla grande luce che deve sempre illuminare il percorso di chi si occupa della formazione dei nostri ragazzi, del nostro futuro. Percorso che devono affrontare tutte le componenti sociali in modo sinergico soprattutto in un momento storico come il nostro contraddistinto da emotività incontrollate, fuorvianti e pericolose. Il cerbiatto viene salvato dagli sforzi comuni di due bambini determinati a portare a compimento l’operazione salvezza. Daiki, la luce, la possibilità di salvezza, di redenzione.
D- Pensa che questo libro possa entrare nelle scuole? Perché?
R- Sicuramente sì, dovrebbe entrare nelle scuole per l’attualità degli argomenti e per la possibilità di utilizzarlo come strumento operativo, in una visione cognitiva interdisciplinare. La narrazione è semplice, molto fruibile, ma gli spunti di riflessione sono importanti: la guerra, la solidarietà, l’importanza di incontrare l’alterità, la necessità, quindi di un nuovo paradigma educativo. L’incontro con l’alterità è la sfida del futuro, la modernità deve esserne consapevole. Il racconto trasporta il lettore, bambino e non solo, in una bellissima avventura in mezzo alla natura , alla riscoperta di quei valori genuini e indispensabili che oggi più che mai hanno bisogno di essere interiorizzati e praticati.
D-Ha progetti nel cassetto per la promozione del libro. Quali?
R- Mi piacerebbe presentare Daiki nelle scuole, agli insegnanti e, naturalmente ai bambini, affidarmi alla promozione editoriale, cercare di avere una buona visibilità online, con pubblicazione di estratti che stimolino l’interesse. Confido anche nel passaparola che reputo una modalità efficace.
D- Pensa che questo suo lavoro possa essere di aiuto alle famiglie per spiegare alcuni valori? Se sì, quali?
R- Il libro aiuta a riscoprire molti valori: l’amicizia, il rapporto fra gli esseri umani, l’amore per la natura e gli animali, la capacità di osservare il mondo circostante e di saper comprendere e apprezzare tutto quello che ci dona ogni giorno.
D- Pensa di dare un seguito ai personaggi di Daiki in un altro lavoro? Una sorta di sequel?
R- Mi capita di pensarci, perché la storia raccontata è l’inizio del cambiamento che auspico nella società, in una società in divenire, dove i bambini di oggi sono gli uomini di domani. Cosimo e Ashraf? Li vedo uomini, promotori di pace e di solidarietà, in un mondo governato da questi valori, dove le guerre sono solo un brutto ricordo.
D- Le lascio uno spazio dove lei liberamente possa presentare con una breve sinossi il suo libro.
R- Daiki narra le imprese del piccolo Cosimo mentre trascorre le vacanze estive in compagnia della zia Mietta, dalla quale impara molte cose sulla natura che li circonda. Altri personaggi si muovono al suo fianco, Torquato, Amira, mentre riscopre la bellezza degli spazi aperti e delle piccole meraviglie della natura. Il bambino siriano Ashraf con il quale stringe una forte amicizia porta a superare il confine della differenza etnica e culturale. I due bambini trovano DaiKi, un cerbiatto ferito a cui prestano subito soccorso, affinché ritrovi la sua famiglia. Le bellissime illustrazioni di Francesca Di Nardo danno forma e colore alle scene narrate.
Il libro Daiki è ordinabile alla email This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it.. Anche su Ibs e Feltrinelli.it