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Sul dorso di un'oca: il simbolismo inziatico del Grande Gioco

By Silvia Pietrovanni January 13, 2017 11001

La sapienza iniziatica occidentale ha preso strade insolite: pensiamo ai tarocchi (sviluppatesi come gioco di carte nelle corti rinascimentali) o riflettiamo sul disegno della campana che da bambini disegnavamo per terra, linee così simili all'albero cabalistico delle Sephirot. Per non parlare dell'altalena, gioco che sembra riflettere la festa greca delle Aiorie (dal mito greco di Erigone e Icario).
Molti sono i significati esoterici nascosti all'interno del gioco dell'Oca.

“Il gioco dell'Oca è il gioco del pellegrino che si mette per via sognando il ritorno a casa, dove vivono il Padre e la Madre in beata unità: quella che si irradia nella molteplicità senza perdersi” (cit.). Ma partiamo dall'animale totemico che dà il nome al gioco.
È sul dorso di un'oca che Hansel e Gretel tornano a casa, sono le oche del Campidoglio a dare l'allarme per la sopraggiunta dei Galli invasori. L'oca ha una natura celeste e solare (in contrapposizione al cane, animale psicopompo), è un animale sacro per la tradizione nordica ( i Celti proibivano la caccia di uccelli nobili come l'oca e il cigno). Oca e cigno si equivalgono simbolicamente, per gli Egizi il cigno è “l'oca del Nilo”: 4 oche venivano lanciate ai 4 punti cardinali per salutare l'incoronazione del faraone, l'oca è il simbolo geroglifico dell'imperatore.
A Roma è l'uccello di Giunone (insieme al pavone), la moglie di Brahma,Sarasvati, avanza su questi due stessi uccelli recando fra le mani un fiore di loto.

Si lancia un dado: i giochi di dadi erano permessi solo durante i Saturnali nell'antica Roma, il dado, con i suoi 12 angoli, simboleggia l'ordine materiale del mondo che viene dinamizzato nel lancio nel quale ognuno “gioca i suoi dadi”.
La prima casella parte come Io e torna come Noi: la prima casella, infatti, è direzionata verso la meta finale. Il gioco si snoda su 63 o su 90 caselle, due numeri per nulla casuali: 63 è la moltiplicazione di 7 e 9 , 9 è il numero del compiuto, prodotto della perfezione trinitaria. “7 è il numero di un affinamento interiore sofferto e costante, vivificato dalla presenza di veder esaltata la propria umanità nella rivelazione divina” (cit).
“Sette per nove, carne e spirito, spazio profano e spazio sacro, tempo ed eterno” (cit).
Il viaggio sul dorso di un'oca passa attraverso caselle “feriali” e caselle iniziatiche, come il ponte, simbolo della vertigine del passaggio, del collegamento, e la locanda, simbolo del nutrimento fisico, ma anche luogo di scambio e di incontri, zona di confine nella quale è necessari avere fiducia per mettersi nelle mani di estranei che curino il tuo cibo e il tuo riposo. Il pozzo (casella 31) è una bocca spalancata sul cielo, è intimità, raccoglimento, ritorno al grembo e all'umidità della placenta; collegata al pozzo, ma con nota negativa, è la prigione (casella 52), simbolo della vergogna. La casella 42 è il labirinto, immagine ben espressa dalla mitologia di Minosse e il Minotauro, è labor intus, lavoro interiore; al n. 58, infine, troviamo la morte.
Il libro di Roberta Borsani, arricchito da citazioni letterarie antiche e moderne e da approfondimenti etnoantropologici, è unico nel suo genere, e ben inserito all'interno di una collana “Amore e psiche” dell'editore Moretti e Vitali che offre titoli di grande qualità e intraprendenza.

“Il gioco dell'Oca è una bella e complessa metafora per dire che scegliendo liberamente ciò che ci è stato dato da vivere noi possiamo farne un viaggio, un viaggio verso casa” (cit.)

Roberta Borsani
Sul dorso di un'oca:
il simbolismo inziatico del Grande Gioco
Moretti e Vitali editore

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Last modified on Friday, 13 January 2017 21:28
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