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“Un incubo satirico, brillante e implacabile come una luce alogena”, così Peter Bradshaw presenta su The Guardian “Happy End”, il nuovo film scritto e diretto dal pluripremiato Michael Haneke, regista e sceneggiatore austriaco, Palma d’Oro per “Il Nastro Bianco” e “Amour”, quest’ultimo anche vincitore del Premio Oscar come Miglior Film Straniero. Autore di storie scioccanti e senza speranza, Haneke è tra i registi contemporanei che maggiormente dividono pubblico e critica. E dopo cinque anni da “Amour”, torna dietro la macchina da presa con una nuova opera.
Presentata in concorso al Festival di Cannes, la pellicola è ambientata in una cittadina di confine nel Nord della Francia, dove si svolgono le vicende di una grande famiglia altoborghese, i Laurent, che ha ormai smarrito i suoi valori, chiusa nella propria solitudine, nell’incomunicabilità di un mondo cinico, indifferente e asettico.
La storia raccontata contrasta con il titolo scelto per questo film: specchio spietato di una società votata alla falsità, alla rabbia, all’egoismo e all’infelicità, tra vane ambizioni, menzogne, frustrazioni e morbose fantasie. Sullo sfondo, Calais, tra i maggiori centri di transito per i rifugiati d’Europa che invadono le strade della città portuale in attesa di una possibilità di attraversare l'Eurotunnel.
Un film attuale e originale che arriva dritto allo spettatore, al quale rivolge domande senza dare risposte, rigoroso e spiazzante, provocatorio e controverso in pieno “stile Haneke”, acuto e lucido osservatore di un’umanità alla deriva e di una realtà in perenne trasformazione. Il tutto impreziosito dalle interpretazioni di due mostri sacri del cinema francese, Jean-Louis Trintignant e Isabelle Huppert, ormai presenze quasi costanti nei film di Haneke.
Un cast stellare che vede tra gli interpreti anche: Mathieu Kassovitz (Il favoloso mondo di Amélie), Franz Rogowski, Laura Verlinden, Toby Jones (Il Racconto dei racconti).
“Happy End” è prodotto da Les Films du Losange, X Filme Creative Pool e Wega Film e sarà in sala a partire dal 30 novembre distribuito da Cinema di Valerio De Paolis.