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Roma Tre Film Festival: si accendono i riflettori sul grande cinema

By Nicoletta Chiorri May 03, 2018 9850

Dal 7 al 13 maggio, presso il Teatro Palladium di Roma, si terrà la XIII edizione del Roma Tre Film Festival, tra omaggi ai 50 anni del ’68 e a C’era una volta il West, incontri con grandi personaggi e il doveroso ricordo di Vittorio Taviani, recentemente scomparso, che insieme al fratello, Paolo Taviani, ha realizzato pellicole che hanno lasciato un segno indelebile nella storia del cinema, capace di influenzare intere generazioni.

 

Un programma ricco di appuntamenti e riflessioni culturali caratterizza la nuova edizione della rassegna, ideata e diretta da Vito Zagarrio, nata come "Carta bianca Dams", all'interno del Festival romano "Arcipelago", per valorizzare i cortometraggi degli studenti, per poi evolversi gradualmente e conquistare, ormai da tredici anni, un proprio spazio di rilievo, diventando il Festival del cinema dell’Università di Roma Tre. Da manifestazione per gli studenti si è trasformata in un laboratorio aperto a giovani professionisti provenienti dai Dams italiani o dalle scuole di cinema, ma anche ad autori di varie generazioni.

 

Negli anni il Festival ha monitorato l'immaginario di una generazione, seguito l'irruzione del digitale, tastato il polso di un "cinema espanso", di un’immagine in movimento che, attraverso numerose contaminazioni, ritrova la propria vitalità.

 

E anche quest’anno la manifestazione si propone come punto di incontro di appassionati di cinema attraverso proiezioni, anteprime e dibattiti alla presenza di studiosi nazionali ed europei, addetti ai lavori, operatori del settore e studenti delle discipline audiovisive.

 

Placido, Montaldo, Bellocchio, sono solo alcuni dei nomi che contribuiranno a rendere gli appuntamenti della kermesse avvincenti. E poi Giovanna Taviani, Claudio Sestieri, Wilma Labate, tutti illustri rappresentanti della Settima Arte, accompagnati dalla nuova generazione emergente, tra documentario e fiction, come Bellino, Bertozzi e Aiello.

 

Si parte lunedì 7 maggio alle 20.30 con Il cratere di Luca Bellino e Silvia Luzi, alla presenza dei registi del film e di Luciana Della Fornace. Martedì 8 maggio, il DAMS dell’Università Roma Tre (via Ostiense, 139, aula 1) dedica un omaggio ai 50 anni del ’68 con la proiezione del provocatorio Teorema di Pier Paolo Pasolini, cui seguirà una tavola rotonda a cura di Giacomo Martini con la partecipazione, tra gli altri, di Giacomo Marramao, Enrico Menduni, Stefania Parigi, Wilma Labate, Daniele Vicari, Simone Isola, Paola Dalla Torre, Vito Zagarrio. In serata, alle 20.30, incontro con Michele Placido al Teatro Palladium dove verrà proiettato Il grande sogno per la regia dello stesso attore.

 

Mercoledì 9 maggio continuano le proiezioni dei film realizzati o prodotti da “Quelli del DAMS” mentre in serata, a partire dalle 20.30, per i 50 anni di ’68, al Teatro Palladium, Giuliano Montaldo, uno dei grandi maestri del cinema, racconta la nascita e i retroscena del film La morte legale: Giuliano Montaldo racconta la genesi del film Sacco e Vanzetti, di Silvia Giulietti e Giotto Barbieri. Dopo quasi cinquant’anni, nel 1971, il regista Giuliano Montaldo realizza un film sul commovente e straziante racconto dei due italiani finiti ingiustamente sulla sedia elettrica, nel penitenziario di Charlestown, che diventa immediatamente un manifesto contro l’intolleranza, l’ingiustizia, la pena di morte, oltre a un grande successo internazionale; la colonna sonora, “Here’s to you”, di Ennio Morricone e Joan Baez è il simbolo della libertà e difesa per i diritti umani. Giovedì 10, giornata dedicata alle proiezioni dei film in concorso (dalle 15.30), come pure quella di venerdì 11, che ha il suo clou, alle 20.30, nell’incontro con Paolo Taviani e la proiezione dell’ultimo film girato insieme al fratello Vittorio, Una questione privata, una storia toccante e struggente, tratta dal romanzo di Beppe Fenoglio. L’omaggio a Vittorio Taviani continuerà la domenica pomeriggio con una master class (h. 18.00) di Giovanna Taviani e la proiezione di estratti da I nostri trent’anni. Generazioni a confronto (2004) e Fughe e approdi (2011) della documentarista, figlia di Vittorio Taviani

 

Sabato 12 si segnala alle 18.30 una master class su "La fotografia nel cinema di Sergio Leone” a cura di Patrizia Genovesi in collaborazione con Libera Università del Cinema, mentre alle 20.30 Christian Uva e Vito Zagarrio introdurranno la proiezione del capolavoro di Sergio Leone C’era una volta il West, in pellicola grazie alla collaborazione con la Cineteca nazionale. Sarà un’occasione di “cinema- vintage”, in cui il pubblico potrà vedere il film di Leone in 35 millimetri cinemascope. Ospite d’onore Dario Argento, soggettista del film.

 

Domenica 13 maggio gran finale del Roma Tre Film Festival. Alle 20.30 incontro con il regista Marco Bellocchio, storico interprete del ’68, che proporrà un director’s cut del suo Nel nome del padre.

La manifestazione si concluderà con la premiazione dei vincitori del Concorso Carta Bianca DAMS e l’assegnazione del premio del pubblico, con conseguente proiezione del corto vincitore.

 

Il Roma Tre Film Festival è realizzato con il patrocinio della Regione Lazio e della Fondazione Roma Tre – Teatro Palladium in collaborazione con Università di Roma Tre, Dipartimento Fil.Co.Spe., DAMS, Centro Produzione Audiovisivi Università Roma Tre, Università di Enna – Kore e Libera Università del Cinema.

 

Maggiori informazioni al sito: http://romatrefilmfestival.wixsite.com/romatrefilmfestival

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Last modified on Thursday, 03 May 2018 01:09
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