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Roma: mostra Museo Universale alle Scuderie del Quirinale

By Elena Sidoni February 09, 2017 12682

1816- 2016 Alle Scuderie del Quirinale a Roma si celebra il bicentenario di un grande ritorno

 

Quando un’opera d’arte è ultimata, nasce al mondo come un individuo e, come tale, è soggetta alle vicissitudini di un’esistenza, forse non comune, ma condivisa.

Nasce, almeno nel passato, da un rapporto più o meno amoroso tra artista e committente. Poi, come tutti, segue un destino che non dipende da lei, ma dal capriccio della storia e delle passioni umane.

Alle Scuderie del Quirinale è in corso, fino al 12 marzo 2017, la mostra Il Museo Universale. Dal sogno di Napoleone a Canova. Nel 1796 Napoleone sogna di raccogliere e concentrare le opere d’arte più importanti al mondo in un solo museo a Parigi, al Louvre. Comincia così l’incubo delle città italiane e dello Stato Pontificio, che si vedono strappare capolavori che, da secoli, formavano l’identità di un territorio, come parti vitali costitutive di un organismo.

L’istituzione museo nasce, fin dall’antichità, come luogo identitario di raccolta della bellezza e della memoria. Attraverso le storie che racconta, esplica la sua funzione educativa.

Fin dall’antichità, il successo di un’impresa bellica è quantificata, espressa e comunicata dal bottino di guerra, trasferito, con processione trionfale, dalla patria del vinto a quella del vincitore.

La realizzazione di un museo universale è un sogno e i sogni non sono eterni. Nel 1816 la Restaurazione sancisce la fine del sogno napoleonico.

Un’altra figura eroica si impone all’orizzonte, è quella dell’artista veneziano Antonio Canova. Con lui, gran parte delle opere trafugate da Napoleone, percorrono in senso contrario il cammino dell’allontanamento, in un emozionante, commosso ritorno.

In realtà la mostra rievoca, in parte, proprio il sogno di Napoleone, raggruppando in un solo luogo un’abbuffata di capolavori, da Raffaello a Canova, dall’antichità delle sculture romane al XIX secolo.

Le grandi pale d’altare si susseguono con ritmo incalzante. Fissate a pochi centimetri dal pavimento, costringono lo spettatore a rimbalzare qua e là, avanti e indietro, in uno spazio relativamente ridotto, cercando di sfuggire a un’illuminazione inclemente. Quest’ultima è addirittura deturpante nel caso del magnifico dipinto di Raffaello, che raffigura Leone X Medici con i cardinali Giulio de’ Medici e Luigi de’ Rossi. Sembra di poter carezzare le ricche e soffici stoffe, prendere la lente dalle mani del papa e sfogliare il prezioso libro, apparecchiato sul tavolo, accanto al campanello d’argento cesellato d’oro.

Avevano preso la strada di Parigi anche il gruppo marmoreo del Laocoonte e l’Apollo del Belvedere dei Musei Vaticani, collezionate da Giulio II agli inizi del ‘500, prime ad entrare nelle raccolte papali. Per riempire il vuoto straziante, non solo fisico, ma soprattutto spirituale, Antonio Canova aveva scolpito il Perseo e i Pugilatori, tutt’ora esposti nel Cortile Ottagono, in contiguità con le ritornate statue antiche che avevano dovuto sostituire.

Ma la mostra può riportarci anche all’oggi, al pensiero delle opere vendute, trafugate e distrutte per via della guerra e del terrorismo.

Dolorosamente vicini a noi, fisicamente e psicologicamente, i disastri degli eventi sismici.

Chi è o chi sarà l’Antonio Canova di oggi? Forse tutti noi, condividendo il dramma di persone e cose, ricostruendo la nostra identità.

 

Il Museo Universale - Dal sogno di Napoleone a Canova
16 dicembre 2016- 12 marzo 2017
Roma, Scuderie del Quirinale
Orari: Domenica – giovedì dalle 10.00 alle 20.00; Venerdì e sabato dalle 10.00 alle 22.30     
Ingresso: Intero € 12,00 - Ridotto € 9,50
Info:    Tel. +39.06.39967500 - www.scuderiequirinale.it

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Last modified on Friday, 10 February 2017 13:33
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