L'informazione non è un optional, ma è una delle condizioni essenziali dell'esistenza dell'umanità. La lotta per la sopravvivenza, biologica e sociale, è una lotta per ottenere informazioni. |
Senza pensarci e quasi controvoglia dopo mesi sono tornata ad entrare in un museo. Mi sono talmente concentrata nel tenermi occupata, in casa, al computer, che, quasi senza rendermene conto, ho interiorizzato il distanziamento.
Mi sono rifugiata, ancora una volta nello studio, però in qualche modo, stavolta l'arte ne era rimasta chiusa fuori, come tutto il resto.
Eppure ormai dovrei saperlo che se c'è qualcosa che mi consola e che mi da speranza è proprio lei.
Forse è che questa volta qualcosa è riuscito a togliermela, a tenermi lontano, a togliermi il gusto, almeno apparentemente.
Sono distratta in biglietteria, non so dove andare e che devo fare, non lo so più, non so più muovermi a casa mia.
Salgo le scale e la bella architettura del Palazzo dei Priori si insinua a poco a poco, sparisce il caldo, affiora il sorriso.
La custode spiega le regole di visita e il percorso, quasi si scusa per tutto questo, ma io sono già oltre, persa nella bellezza.
Comincio proprio con la mostra di Taddeo di Bartolo, mi attira quell'atmosfera rosso arancio, dalla luce calda e soffusa.
Subito mi catturano queste bellissime Madonne, fondo oro, colori tersi, ma soprattutto è il rosso, ali rosse intorno al trono. Rosso dappertutto, ali come fiamme, ma sono angeli, quelli che bruciano dell'amore di Dio, per Dio.
Procedo di rosso in rosso, rapita, torno in me quando scopro la tavoletta con S. Francesco e il Sultano, originariamente parte della predella della smembrata Pala di San Francesco al Prato. La quadratura del cerchio: è stata oggetto di uno dei corsi che ho seguito all'università quest'anno, tutto è tornato al suo posto, tutto ha di nuovo senso.
Attraverso il pianerottolo e torno a visitare la Galleria Nazionale dell'Umbria, non mi ricordavo tutte le magnifiche sculture policrome e anche molti dei dipinti.
C'è il piccolo (solo di dimensioni) dipinto perfetto di Raffaello. E un Santo Stefano che tiene, insolitamente, un sasso in mano, sembra quasi meditare con molta calma a chi tirarlo.
Un San Sebastiano un po' dandy, vestito di tutto punto, tiene una freccia come fosse un bastone da passeggio. Accanto a lui la Maddalena (?) ha lasciato a terra il vaso con l'unguento, chissà chi dei due, muovendo distrattamente il prossimo passo, lo rovescerà?
Taddeo di Bartolo
28.05-30.08.2020
Perugia, Galleria Nazionale dell'Umbria
Info: 075.58668436; This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it.
Catalogo: Silvana Editoriale €.35,15