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La mostra il Barocco a Roma. La meraviglia delle arti si presenta come contenitore sintetico del fenomeno culturale complesso che si è sviluppato nel Seicento.
A Palazzo Cipolla l’esposizione, attraverso le opere, ci introduce alla pittura, alla scultura, all’architettura barocche, ma anche alle altre espressioni della cultura e della società dell’epoca.
Ogni tema è poi suscettibile di approfondimento attraverso eventi satellite, conferenze, concerti, visite guidate e offerte didattiche. Il pubblico di qualsiasi età, formazione e nazionalità può scegliere, seguendo i propri interessi e curiosità, di approfondire la conoscenza di opere, tecniche esecutive, luoghi a cui solitamente non gli è consentito l’accesso. Il tutto fino al 26 luglio. Il sitowww.mostrabaroccoroma.it è il punto di riferimento per le date degli eventi e il resoconto di quelli passati, per la personalizzazione del percorso tramite la app da scaricare, i cui contenuti possono essere condivisi sui principali social networks.
Uno degli aspetti più interessanti della cultura barocca è la festa. Di questo fenomeno sociale è stata tramandata memoria tramite le stampe, oltre che nei racconti delle cronache. Alcuni esemplari sono presenti alla mostra di Palazzo Cipolla, mentre interamente dedicata alle incisioni è l’esposizione al Museo di Roma, che annovera questa tipologia di opere nelle sue variegate collezioni. Lo spirito giocoso della festa è espresso anche nel titolo Feste barocche “per inciso”. Immagini della festa a Roma nelle stampe del Seicento. Anche questa mostra offre spunti di approfondimento con il concerto Tono su tono in calendario per il 12 luglio. Si sono già tenuti, tra aprile e maggio, i laboratori Il solco che suona: l’acquaforte in età barocca, curati dall’Accademia di Belle Arti di Roma e dedicati alla tecnica incisoria, inquadrata storicamente e mostrata nell’esecuzione pratica.
Tra le stampe in mostra l’acquaforte di Giacomo Lauro, Girandola a Castel Sant’Angelo del 1618.
Il 29 giugno alle ore 21.30 sarà possibile provare dal vivo e dal vero l’emozione dei fuochi artificiali, grazie alla rievocazione che la Nona Invicta, ha riportato, ormai già da qualche anno, alla consuetudine passata. Quando la Girandola è stata inventata da Michelangelo e perfezionata da Bernini, per celebrare la festa dei patroni di Roma, S. Pietro e S. Paolo (ma anche la Pasqua e l’elezione papale). Un accurato studio ha portato all’identificazione dei materiali originari e alla riproduzione delle forme pirotecniche originali. La pirotecnia del resto è una delle arti di antica tradizione, oggetto del trattato di Vannoccio Biringuccio, De la pirotecnica pubblicato nel 1540. Quest’anno i fuochi saranno accompagnati dalla musica, gli spettatori potranno infatti fruire della colonna sonora, collegandosi con radio o smartphone a Radio Vaticana. A Castel Sant’Angelo è allestita fino al 29 giugno una mostra fotografica dedicata alla Girandola. Anche la regata storica accompagnerà l’evento.