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Dopo che il grande scandalo del tir di prosciutti scomparso e misteriosamente ritrovato vuoto sotto l’abitazione dell’onorevole Quattroganasce, fu aperta un’ interrogazione parlamentare nell’intento di chiarire la faccenda.
Il primo a parlare fu il Ministro dell’Interno Il quale, visibilmente imbarazzato, disse: “Onorevoli colleghi, quantunque le concomitanze suppositive portino incontrovertibilmente all’ anamorfosi congetturale, si presume, con assoluta certezza, che la sindrome del dubbio possa avocare la prodromica reiezione delle lutulenti azioni lubridiche del reo“.
“Che ha detto!?”chiese il Segretario della Lega. Ha detto che stanno indagando, rispose un compagno di partito.
Allora, presa la parola, il Ministro di Grazia e Giustizia disse: “I sofismi dell’anacoluto postulato inficiano l’ipocondria latente dell’elusivo solipsismo pragmatico mentre il paradigma della scrasia criptica obbliga a trascendere l’oggettivismo apologetico della sinapsi procedurale”.
L’onorevole Calogero Scalia mormorò al compagno che gli era accanto: “Ma ‘anacoluto’ parola offensiva è? Aah!?” Nooo! rispose sicuro e persuasivo il suo collega.
A questo punto intervenne il Ministro della Pubblica Istruzione che così si espresse: “Se la metonimia analogica edulcora il pregenetico antropofagismo tendenziale la catàbasi icastica della congettura avulsiva induce a confutare le inconsulte supposizioni obnubilate nel repente dileguarsi del tabulo bottino”.
Alcuni annuivano tra loro ostentando l’aria di chi ha capito tutto altri avevano in faccia l’espressione di chi è stato colto con le mani nel sacco.
“Ma l’hanno trovati i prosciutti?” chiese il senatore Pansagrossa. Pare di no, rispose sconsolato un suo collega.
S’era fatta ormai l’ora di cena quando qualcuno disse sottovoce che il pranzo a mensa era servito.
Non si sa come ma tutti capirono all’istante ed in un baleno si disperse l’assemblea.