L'informazione non è un optional, ma è una delle condizioni essenziali dell'esistenza dell'umanità. La lotta per la sopravvivenza, biologica e sociale, è una lotta per ottenere informazioni. |
Notizie filtrate, sfalsate, indirizzate a secondo la posizione politica dei giornali di testata.
La gente legge, cerca informazione, vuole sapere, conoscere, comprendere ma ogni giornale riporta la stessa notizia con differenti opinioni tanto che cresce la confusione generale nel lettore sempre più indeciso a chi credere.
Una guerra d'indottrinamento legale dove la vittima è sempre la gente che naviga in balia a giochi politici dove a mischiare le carte sono le major editoriali.
Non solo nella carta stampata ma anche in qualsiasi media popolare. Oggi la Rai, domani Mediaset , poi sarà la volta di questo o quell'altro palinsesto. Vediamo quello che vogliono farci vedere e ascoltare, restiamo confusi, sbandati e nelle discussioni fra gente comune vengono fuori opinioni diverse "figlie" di una disinformazione lacunosa. Programmi inutili, lavaggi del cervello, volgarità e attrattive mediocri dove si parla del niente e il niente viene costruito.
La sessualità svenduta, la cultura ignorata, l'esempio e l'insegnamento educativo ormai al bando da anni. Pochissimi programmi culturali, pochissimi fuori dal coro che proprio per questo vengono velocemente esclusi. Tutto è circuito politico, anche nelle piccole cose. Le associazioni no profit non trovano spazi per divulgare la cultura mentre le associazioni pro favoritismi riescono a emergere nonostante povere di iniziative sociali.
Siamo diventati quel paese che osserva maniacalmente storie di omicidi svendute in programmetti che parlano nello stesso momento di mortadella e di morte facendo a gara a chi infama di più mettendo sù processi fatti di chiacchiere e di pettegolezzi inauditi. Si parla di guerra come se fosse l'argomento di un film e non come una tragedia che sa di sangue, dolore, infamia. Tutti sanno tutto, tutti additano senza conoscere la storia, tutti hanno la risposta e intanto la gente diventa indifferente al dolore, all'ascolto, alla compassione e prende parte a quello o all'altro Stato come se si trattasse di una partita di calcio.
La coscienza umana va di pari passo a quel potere che sa come manovrare i lobotomizzati di una società che ci piega sempre di più a un volere essenzialmente politico, in un contesto sempre meno umano dove i DIRITTI CIVILI vengono calpestati e ignorati oltre che MAI essere menzionati dai giornali, dalla televisione, dalla radio. Nascono gli odi razziali, l'omofobia, l'inascolto degli ultimi che ultimi non sono.
Un mondo finito se non si prende coscienza di noi, del nostro voler essere verso l'altro senza difesa, senza ascolto, senza parola.
Il potere ogni giorno uccide e spegne migliaia di menti. Non lasciamoglielo fare!