L'informazione non è un optional, ma è una delle condizioni essenziali dell'esistenza dell'umanità. La lotta per la sopravvivenza, biologica e sociale, è una lotta per ottenere informazioni. |
25 marzo - Il magma mediatico in cui, nostro malgrado, ci siamo trovati immersi negli ultimi mesi, sembra avere imboccato univocamente la deriva dell’informazione da terrorismo psicologico.
Per nulla facile distaccarsi da un meccanismo che ha condensato nella logorroica locuzione “RESTATE A CASA” quasi l’unico antidoto al momento consentito al Coronavirus, prontamente ribattezzato CoVid 19.
Pericoloso e letale, non già per la sua diffusione patologica ma soprattutto per quella mediatica e percettiva che ne consegue, l’eufemistico virus, ha già provocato danni inestimabili.
Mentre la nazione si paralizza nello slancio emotivo di salvaguardare la propria e l’altrui incolumità senza garanzia alcuna se non l’imposizione dall’Alto, le Istituzioni sembrano aver rinunciato a qualunque forma di tutela, ad ampio spettro, della pubblica salute.
Già, perché le manovre politiche degli ultimi anni, i cosiddetti “tagli alla sanità” voluti dai nostri imparentati d’Oltralpe che ora, con molta umiltà, ci hanno sbattuto le porte in faccia, non sono certo stati fatti in funzione di un’epidemia annunciata ma di una logica sovrannazionale che tende a privilegiare sempre chi sta meglio.
E, per stringere ulteriormente il cerchio, si sottoscrive un, non meglio identificato, “Patto per la Scienza” che vede tra gli attori fondatori nientemeno che Grillo, fondatore e tuttora garante del Movimento 5 Stelle, il virologo del momento Roberto Burioni, la cui figura non sembra essere mai stata particolarmente gradita ai 5 Stelle e al loro leader, a sua volta, piuttosto noto per le sue precedenti idee antivaccinistiche.
Ma di certi ribaltamenti improvvisi solo la politica è capace!
“Nobile intenzione” del fantomatico Patto che vanta, tra le altre, anche la firma del premier Renzi, sarebbe quella di definire la Scienza “valore dell’umanità” e salvaguardare essa stessa da qualunque forma di pseudoscienza.
Che, ormai, non tanto alle cose scontate, quanto piuttosto a quelle banali e infondate siamo abituati è sicuramente un dato di fatto!
Che, così posta la questione, di fronte a tale ovvietà cosa si potrebbe obiettare?
Eppure sembra tuttavia lecito porsi qualche domanda.
In che modo e secondo quale prassi stabilire cosa sia Scienza e cosa pseudo tale?
E, soprattutto, il valore Etico della Scienza non dovrebbe esulare da Qualunque forma di collaborazione politica?
Non sarà mai che ci stia sfuggendo qualche passaggio (forse troppo rapido!) proprio in momenti in cui un certo panico di massa ci sta rivelando uomini, prima ancora che cittadini, vulnerabilissimi e più influenzabili e gestibili che mai?!
Forse mentre quei morti, quelle morti rievocano scenari che credevamo sepolti sotto un cimitero di ideologie che hanno fatto buona parte del secolo appena trascorso, la burocrazia e la diplomazia si stanno giocando la partita a tavolino.
E, mentre quei morti chiedono pietà a trionfare, ancora una volta, è l’empietà.
E, sempre per rimanere nell’ambito di quei ribaltamenti della politica, tanto cari alla storia, gli aiuti alla povera Italia, ancora in nome di quell’“Amore”di cui sembriamo aver perso il senso ultimo e primo, sono arrivati nientemeno che dalla Cina, da Cuba e dalla Russia. “Con Amore”, appunto.
Quali sono quindi oggi i regimi dittatoriali e quali quelli liberal democratici?
Non si sta forse tentando di mettere a tacere tutte quelle voci non allineate prima ancora di valutarne la potenziale valenza oggettiva solo per favorire una “soluzione” rispetto ad un’altra già a priori considerata meno accreditata?
Potere e Consenso, che esso sia democratico o coercitivo poco importa.
Il Paese che si vanta di essere la culla del diritto, oggi può affermare, con ampio margine di verità, di riuscire a garantire quel diritto, primo forse fra tutti quelli umani, che è il diritto alla salute?
Eppure l’art. 32 della nostra Costituzione recita proprio questo.
Saremo incostituzionali solo perché abbandoniamo le nostre case qualche volta in più rispetto a quello che ci è consentito dalla Legge e, dal tanto auspicato buon senso (civico?) o anche per qualcos’Altro?
Le epidemie, da sempre, hanno il loro correlativo oggettivo nell’ordine.
A che cosa sia finalizzato e quali scopi persegue questo ordine, oggi, davvero non ci è dato saperlo!