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Jimmy Ingrassia è un cantautore ed interprete di origini siciliane, ha all’attivo un EP ed un album, è stato vincitore di prestigiosi concorsi canori, alcuni dei quali l’accademia di Sanremo
“ SANREMOLAB ” ed il festival internazionale TOUR MUSIC FEST.
E’ stato finalista al festival MUSICULTURA, NUOVE PROPOSTE DEL FESTIVAL DI SANREMO, DEEJAY ON STAGE e PREMIO MUSICA CONTRO LE MAFIE.
Vanta inoltre diverse esperienze televisive, soprattutto RAI e MEDIASET, alcune delle quali: THE VOICE OF ITALY, DOMENICA IN, DORECIAKGULP e AMICI, ed ha cantato in mondovisione per PAPA FRANCESCO.
Nel novembre 2016 è stato ospite del celebre programma ROXY BAR di Red Ronnie per presentare il suo nuovo disco “ Sotto i piedi dei giganti ”.
Nel febbraio 2017 ha aperto il concerto di Erriquez (BANDABARDO’) nel locale NA COSETTA di Roma, nell’aprile 2018 è stato ospite del prestigioso CLUB TENCO in occasione del format IL TENCO ASCOLTA, che si è svolto presso il teatro Francesco Ramarini di Monterotondo (RM).
Nell’ottobre 2018 il suo brano dal titolo LIBERO, che tratta il tema dell’immigrazione, è stato scelto dal CLUB TENCO ed inserito nella compilation MIGRANS abbinata alla rivista IL CANTAUTORE, pubblicata in occasione del PREMIO TENCO.
Nel marzo del 2019 viene contattato ancora una volta dal CLUB TENCO, ed invitato a fare un concerto a Sanremo direttamente nella sede del club.
Nel mese di agosto apre il concerto del cantautore RON, presso le Cantine Fina di Marsala (TP).
Attualmente è al lavoro per la realizzazione del nuovo album.
“ Suoni tra il folk e il pop più orecchiabile, trasformerebbero l’esistenza in refrain da cui risulta difficile liberarsi. Allora lo prescriveremmo agli amanti di Mannarino e di Silvestri, di Cristicchi e Gazzè: ascoltatori attenti che cercano musica per spazzare nuvole dal cuore ”
Recensione ROCKIT
-Nel 2015 esce il singolo LIBERO, che affronta il delicato tema dell’ immigrazione, come nasce questa canzone?
L’idea del tema è venuta a me e a Francesco Musacco, già produttore artistico ed arrangiatore di Cristicchi, Alex Baroni, Luca Carboni, ecc., l’ho scritta in una notte, tutta di getto, poi il giorno dopo in studio con Francesco l’abbiamo completata.
Allora mancavano pochi giorni per presentarsi alle selezioni per il Festival di Sanremo, e oltre all’audio era necessario un videoclip, così chiamai il regista Marco Gallo e in quattro e quattr’otto, con considerevole fretta, confezionammo il tutto.
Ebbene, credo che questo brano sia un’alchimia, perché anche se fu fatto tutto in velocità, (sia il pezzo che il videoclip), penso non potesse uscire fuori meglio di così, sono soddisfatto.
-nel testo citi, ringrazi Lampedusa, quanto c’entra il tuo coinvolgimento in quanto siciliano?
Beh io mi sento estremamente coinvolto, ancor di più in quanto siciliano, perché purtroppoLampedusa è sempre stata una delle mete principali degli sbarchi, però conosco i miei conterranei, e so quanto la loro accoglienza sia straordinaria, fatta nel modo più umano possibile, perché si parla di esseri umani, non certo di altro.
Spesso sento quei discorsi assurdi, di gente che dice che devono stare a casa loro, che devono tornarsene da dove sono venuti, così, come se si parlasse di oggetti, la trovo una cosa sconcertante, il fatto è che il problema non sono loro, come non siamo stati noi nel passato quando migravamo, la storia ce lo insegna.
C’è una canzone, cantata proprio da Simone Cristicchi, dal titolo “ Cigarettes ”, dove è stato musicato un testo che risale all’anno 1912, tratto da una relazione dell’ispettorato del congresso americano sugli immigrati italiani negli stati uniti d’America, che descrive la visione che hanno gli americani di noi (al tempo immigrati), ebbene, parlano allo stesso identico modo in cui parliamo noi degli immigrati che provengono generalmente dall’Africa.
La storia è ciclica, dobbiamo ricordarci da dove veniamo, che non siamo oggetti ma esseri umani, che sono esseri umani.
-tu forse sei stato il primo a sollevare in note questo fenomeno, poi dopo in tanti lo hanno cantato, ognuno affrontandolo dal proprio punto di vista, quel’è stato il tuo?
Non so se sono stato il primo, anzi credo di no, dato che come ti dicevo prima, so che proprio Cristicchi ne aveva già parlato in quella canzone del 2013, ma chiaramente non è affatto questo che conta, l’importante è che se ne parli il più possibile, poi è normale che ognuno lo debba affrontare sotto chiavi diverse.
Per esempio il mio amico Mirkoeilcane, che nel 2018 ha partecipato al Festival di Sanremo proprio con una canzone che parla di immigrazione, che trovo straordinaria, ha usato una sorta di metafora, io invece ho cercato di affrontare il tema descrivendo in maniera molto semplice ciò che accade ormai quasi regolarmente, e ciò che spinge questa gente a fare un passo così azzardato.
-Preferivo cantare canzoni d’amore…e invece continui a cavalcare palcoscenici con canzoni di denuncia, come per esempio al “ PREMIO MUSICA CONTRO LE MAFIE con il brano
“ ALZA LA BANDIERA” in cui ti posizionasti fra i finalisti
Eh si, cerco di affrontare temi che mi stanno a cuore, che mi colpiscono, “ alza la bandiera ” è un brano di contestazione, di protesta, nonché di consapevolezza, anche in questa canzone descrivo ciò che accade, racconto semplicemente la verità.
Il politico di turno infatti, come sempre, pensa solo a se stesso, non di certo al popolo, anche questa è mafia.
Tento di risvegliare la “ piazza piena ma stanca ” , ricordando che “ ci hanno messo le ali ma strisciamo per terra ”.
In quasi tutto l’album SOTTO I PIEDI DEI GIGANTI incito a riflettere e ad aprire gli occhi.
-“ scusa effendi ”, continui a mettere in gioco i potenti, “ effendi ” è una parola turca che significa signore, indica un potente
Si è un termine che mi ritrovo spesso a dover giustificare nei concerti, perché molti pensano che io dica FENDI, quello delle borse ah ah ah (ride).
È una canzone ironica, anzi sarcastica, che racconta il controllo che avviene su di noi.
In realtà la maggior parte dell’album parla di questo sistema che ci schiaccia, che ci opprime, il gigante ovviamente è il sistema, in copertina infatti c’è una mia foto nella quale vengo ritratto a sorreggere questo gigante per non rischiare di farmi schiacciare.
C’è una deviazione delle menti, di cui continuerò a parlare in questo nuovo album che sto scrivendo.
-cosa sono i diritti umani?
Non è cosi semplice rispondere , credo sia il rispetto per il prossimo, cercare di fare delle azioni che non vadano a ledere il prossimo.
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