L'informazione non è un optional, ma è una delle condizioni essenziali dell'esistenza dell'umanità. La lotta per la sopravvivenza, biologica e sociale, è una lotta per ottenere informazioni. |
Frammenti che orbitano qua e là, individuati, carpiti; li commento e condivido con voi.
La Riflessione!
Archi e Frecce nel Chianti
Così un mio titolo dopo la “notizia”. Mentre nel resto del mondo vinicolo assistiamo ad “unire le forze” per affrontare i mercati dei prossimi anni, noi in Italia torniamo
Battaglia di Campaldino |
al Medioevo, alle battaglie con gli archi e le frecce cercando di “creare confusione” e seguire il vecchio adagio (locuzione latina) “divide et impera”. Già registriamo confusione tra Consorzio Vino Chianti e Consorzio Vino Chianti Classico, ulteriormente aumentata dalle continue “nascite” di movimenti legati ai singoli Comuni rivendicando le “differenze” territoriali evidenziando le disomogeneità. Il contendere questa volta è la scelta del Consorzio Vino Chianti di modificare il proprio disciplinare introducendo, anche loro, la Gran Selezione.
“Qualità e semplificazione le parole d’ordine della revisione” così il Presidente Aldo Busi. Risponde Giovanni Manetti Presidente del Gallo nero:” increduli nel credere a questa modifica volta ad una strategia di gestione non costruttiva e priva di idee innovative”. Avanti miei prodi si torna alla sfida lancia in testa fra il Cavaliere Bianco e quello Nero di cinquecentesca memoria. È tornato il tempo degli Archi e Frecce. Mi domando:”ma è mai sopito?”.
Carte bollate e sentenze a non finire in Valpolicella
Se nel Chianti c’è “maretta” anche in Valpolicella non scherzano. Altra storia quella che gira intorno all’Amarone. Consorzio tutela vini Valpolicella da una parte e Le Famiglie Storiche dell’Amarone dall’altra. Siamo già al secondo grado di giudizio, sentenza d’appello, che da ragione al Consorzio confermando la sentenza di primo grado. Il contendere? Alcune “famiglie storiche” avevano costituito una Associazione “Famiglie dell’Amarone d’Arte” con tanto di Manifesto costitutivo e un proprio marchio. Ed ora? La guerra continua tra l’incredulità dei non addetti ai lavori, consumatori inclusi particolarmente quelli stranieri. Appuntamento alla prossima Anteprima Amarone a Verona il 1-2 febbraio 2020.
Frammento n. 1
Chateau Barton |
Finalmente i punteggi di Wine Spectator tornano nella normalità.
Alla fine il primo posto della classifica dei “Top 100” secondo Wine Spectator viene assegnato alla Francia vista l’avanzata “pericolosa” (ndr) degli americani di Napa Valley (California). Non solo. Il punteggio assegnato a Château Léoville Barton, St-Julien 2016 Bordeaux, è “ritornato” ad essere credibile: 97/100. Il vino perfetto non esiste e non è mai esistito. È materia vivente e quindi imperfetta. Dare ad un vino 100/100 significa rendere poco credibili i giudizi.
Frammento n. 2
L’uva “affinata” in mare.
Fino ad oggi abbiamo registrato progetti, veri e propri tentativi, di affinare bottiglie di vino in mare, in particolare spumanti. Per gli spumanti raggiungendo profondità pari all’azzeramento della pressione (sei atmosfere) contenuta nelle bottiglie. Ma immergere le uve prima della fermentazione, mai. Ci sta provando Antonio Arrighi nel mare che bagna la sua Isola d’Elba. Il progetto è seguito dal Prof. Attilio Scienza. Lo scopo? Ritornare ai metodi usati dai Greci e Romani. Il vitigno usato: l’ansonica. Qualche “solone” sempre pronto a distribuire lodi lo ha già definito “vino fantastico dal carattere unico”. Sul carattere unico concordo, sul “fantastico” aspettiamo. Credo che Antonio Arrighi, conoscendolo, concordi.
Nasse con uva |
Frammento n. 3
La Rossa francese |
La Guida Michelin compra tutto e monopolizza il mercato mondiale.
La colpa è anche nostra. La Michelin fa sul serio. Anche Robert Parker alla fine ha ceduto. L’intera sua società passa al 100% nelle mani della “rossa francese”. Il prezzo della cessione ovviamente è “top secret”. “La piena integrazione cibo-vino garantirà le sinergie a lungo termine”. Ciò vuol dire che è nata la Bibbia e chi oserà dire il contrario sarà scomunicato!!! Non facciamoci ingannare dalle parole del solito CEO di turno; influenzeranno il mercato da veri leader incontrastati. Bel colpo!
Osservo, scruto, assaggio e…penso.