L'informazione non è un optional, ma è una delle condizioni essenziali dell'esistenza dell'umanità. La lotta per la sopravvivenza, biologica e sociale, è una lotta per ottenere informazioni. |
Frammenti che orbitano qua e là, individuati, carpiti; li commento e condivido con voi.
La Riflessione!
Dopo la pausa agostana riprendiamo la ricerca dei frammenti cosmici che nel frattempo sono stati oggetto di attenzione da parte dei “media”. Un agosto con notizie altalenanti: il Chianti è pronto per una buona vendemmia, i fallimenti hanno portato alle aste numerosi poderi, i vignaioli portano il loro vino in banca per avere anticipi,in Danimarca l’ostrica safari, il miglior giovane enologo d’Italia e ahimé il recente nubifragio che ha distrutto i vigneti in Valpolicella (come dire piove sul bagnato). Spunti, critiche e autocritiche sul mondo del vino italiano. Non ci resta che sperare in una ottima vendemmia. I presupposti ci sono tutti!
Frammento n. 1
Nubifragio a Verona. L’acqua trascina via 400 ettari di vigneti in Valpolicella. Il Governatore del Veneto firma lo stato di crisi.
Il nubifragio ha colpito il 5% della superficie vitata della Valpolicella. Un numero che sembrerebbe ridurre il danno se non fosse che quel 5% rappresenta l’eccellenza di tutta la valle. San Pietro a Cariano e i vignaioli di quel comune simbolo dei migliori amaroni è completamente distrutto. “Una tragedia” il commento del Governatore del Veneto in visita tra quello che resta dei vigneti. “Ora serve rimboccarsi le maniche e fare quello che appare più urgente: risistemare i vigneti e ripartire”.
Frammento n. 2
Annata ottima nel Chianti ma “siamo senza soldi”.
Così Giovanni Busi, presidente del Consorzio Vino Chianti, quello ormai conosciuto come Chianti Lovers. Annata felice, ottima vendemmia ma:” le aziende vitivinicole sono
Giovanni Busi |
senza soldi e i fallimenti sono all’ordine del giorno. Andiamo avanti solo con le nostre forze”. C’è battaglia sulle rese e i finanziamenti governativi risultano bloccati. Il vino toscano nella bufera burocratica. Cose che non dovrebbero accadere in situazioni di crisi come questa. Mentre l’uva rigogliosa, che non conosce covid, è pronta per il rito annuale della vendemmia.
Frammento n. 3
Toscana, Puglia e Sicilia: record di fallimenti e aste di vigneti.
Nell’immaginario collettivo si pensa che il mondo del vino sia esente dalle conseguenze della crisi dovuta dalla pandemia e dai mancati “soccorsi”. Di recente sono finiti all’asta il controvalore di 250 milioni di euro di vigneti. In testa a questa classifica la Toscana (100 milioni), seguita dalla Puglia (18 milioni) e Sicilia (17,5 milioni). Il restante diviso tra le rimanenti regioni. In Toscana non si sono salvate zone come Montalcino e Scansano, in Puglia territori con i vigneti di Negroamaro, Primitivo e in Sicilia le perle vinicole che rispondono ai nomi di Pantelleria, Lipari e terre del Marsala. Allarmante!
Frammento n. 4
In banca ad ipotecare il vino.
Se da una parte significa chiedere “anticipi” sulla produzione di vino che verrà, dall’altra la notizia si presta a facili ilarità. S’immagina i vignaioli con i motocarri d’uva pronta per la vinificazione, nell’ufficio di un qualsiasi direttore del Monte dei Paschi di Siena, ad impegnare il vino che verrà per avere liquidità. Questo in buona sostanza l’accordo raggiunto dal Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano con il Monte dei Paschi di Siena, Istituto bancario da sempre presente sul territorio “poliziano”. Non è una novità ma la conseguenza “prevista” dal Decreto Cura Italia quando i decreti attuativi vedranno la luce. Un pegno rotativo dove la proprietà del bene non viene ceduta (non avremo caveau delle banche piene di bottiglie d’uva). In attesa di quanto previsto dal Governo, MPS e Consorzio del Nobile hanno raggiunto un accordo , formula di credito agrario, come pronto-intervento in un settore particolarmente colpito dalla crisi. Il vino in banca, chapeau!
Frammento n. 5
Ostrica safari
In Danimarca a caccia delle bivalve seguendo il ritmo delle maree.
Le maree, in una parte del mare di Wadden (ci troviamo nel profondo Mare del Nord), ogni giorno rendono fangosi i litorali e liberano banchi di ostriche. Pensate, sono considerate da quelle parti alla stregua delle cavallette perché distruggerebbero l’eco-sistema. Quindi il via alla “caccia delle ostriche”. Senza limiti di numeri. Fino alla loro estinzione di presenza a quelle latitudini. “Valore aggiunto della consapevolezza di fare del bene all’ambiente”. Organizzati veri e propri “safari”, con tanto di guida conoscitrice delle maree. È permesso portare dietro bottiglie di spumante per gustare sul luogo questi particolari molluschi. Si tengono anche lezione per bambini. Roba da danesi!
Frammento n. 6
Vinoway ha proclamato il “Miglior giovane enologo d’Italia 2020.
Nicola Biasi |
È Nicola Biasi. Dopo anni di esperienza in affermate cantine italiane ed estere, nel 2015 fonda la Nicola Biasi Consulting che, avvalendosi di noti professionisti del settore, riesce a dare alle aziende una assistenza e consulenza a 360°. Ha partecipato e partecipa tutt’ora a sperimentazioni ed innovazioni nel settore enologico. Da ricordare la realizzazione di vigneti di Johanniter, varietà locale della Val di Non (incrocio tra Riesling e Pinot Gris), resistente alle malattie fungine della vite. Il 10 ottobre a Bari la premiazione ufficiale!
Osservo, scruto, assaggio e…penso. (urano cupisti)