L'informazione non è un optional, ma è una delle condizioni essenziali dell'esistenza dell'umanità. La lotta per la sopravvivenza, biologica e sociale, è una lotta per ottenere informazioni.

ECCOPINÒ 2022 - L’Appenino e il mestiere artigiano di fare vino

By Urano Cupisti March 07, 2023 748
Barga Barga

 

Il manifesto 2022

Per questa edizione 2022 è stata scelta la cittadina di Barga, nella Mediavalle di Lucca, meglio identificarla come Mediavalle del fiume Serchio. Importante è non individuarla come Garfagnana. Da quelle parti ci tengono alla loro identità.

Interessante la scelta del Tema annuale che ha voluto focalizzare i micro-terroir appenninici toscani e il mestiere artigiano di fare vino.

In particolare allevare lo scorbutico Pinot Noir in quelle località di montagna da parte di 16 Aziende tante sono quelle appartenenti all’Associazione dei Vignaioli di Pinot Nero dell’Appennino Toscano, Associazione promotrice dell’Evento.

Evento che ha voluto presentare ufficialmente i nuovi affiliati partecipanti agli obbiettivi prefissati dallo Statuto associativo.

Ne è stata testimonianza l’affermazione di Cipriano Barsanti, vignaiolo (Azienda Macea di Borgo a Mozzano) nel suo ruolo di Presidente dell’Associazione: “Oggi in questa sala ospitiamo nuovi vignaioli che nelle nostre valli hanno piantato o stanno piantando Pinot anche grazie a noi. O giovani enologi, agronomi o semplici appassionati ai quali i nostri esperimenti hanno aperto strade professionali e di reddito che fino a poco tempo fa in questi luoghi non erano prese in considerazione. Per noi è un gran risultato”.

“Un’utile bellezza, dove il lavoro fatto bene del vignaiolo è garante del buon raccolto. Ed è questa dinamica che aiuta a mantenere vivo l’Appennino, visto non solo in funzione turistica ma come un luogo di umanità”. Parole pronunciate dallo scrittore Maurizio Maggiani durante il proprio intervento che ha riportato tutti i presenti alla realtà quotidiana del duro mestiere di chi, artigianalmente, produce vino.

       Alcuni vini assaggiati

Infine la testimonianza di Paolo Cerrini, vignaiolo nel Mugello, antesignano del Progetto Pinot Nero della montagna toscana, che ha centrato il proprio intervento sulla manualità del lavoro, ricordando parte della propria vita in relazione a scelte che l’hanno portato da modellista orafo fiorentino a vignaiolo in quel di Vicchio di Mugello quando scommise sulle caratteristiche pedoclimatiche di una zona considerata da sempre scarsamente vocata alla viticoltura.

Al di là di tutto sono stati gli assaggi che hanno decretato il successo dell’Evento. Queste le Aziende che hanno presentato Pinot Nero vendemmie 2018-2019-2020 e uno spumante metodo classico nella tipologia Blanc de Noirs (Primum della Fattoria di Cortevecchia):

Aliotti (Val Tiberina)

Bacco del Monte (Mugello)

Borgo Macereto (Mugello)

Cantina Bravi (Garfagnana)

Castel del Piano (Lunigiana)

Fattoria Brena (Val Tiberina)

Fattoria di Cortevecchia (Mugello)

Fattoria Il Lago (Mugello)

Frascole (Mugello)

Macea (Garfagnana)

     grappolo di pinot nero di montagna

Ornina (Casentino)

Podere della Civettaja (Casentino)

Il Rio (Mugello)

Tenuta Baccanella (Mugello)

Terre di Giotto (Mugello)

Per quanti non abbiano ancora avuto la fortuna di una diretta esperienza e scoperta di assaggi dei Pinot Neri di Montagna dell’Appennino Toscano non resta che attendere il 2023, partecipare al nuovo Evento e recepire i profili delle diverse territorialità e manualità. Chapeau!

Urano Cupisti

Per saperne di più: This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it.

 

 

Rate this item
(0 votes)
© 2022 FlipNews All Rights Reserved