L'informazione non è un optional, ma è una delle condizioni essenziali dell'esistenza dell'umanità. La lotta per la sopravvivenza, biologica e sociale, è una lotta per ottenere informazioni. |
Uno degli abbinamenti più facili da fare con una pietanza regionale è scegliere un vino del territorio. Eppure spesso con i piatti della tradizione romana ci si dimentica dei vini del Consorzio di Tutela Vini Roma DOC Ma quali sono? Che zona comprende? Cosa dice il disciplinare ?
“La denominazione di origine controllata “Roma“ è riservata ai vini ottenuti da uve provenienti da vigneti composti, in ambito aziendale, dalla seguente composizione ampelografia:
- Bianco e “Romanella” spumante : Malvasia del Lazio non meno del 50% Bellone, Bombino, Greco b., Trebbiano giallo, Trebbiano verde da soli o congiuntamente per almeno il 35% Possono concorrere altri vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione per la Regione Lazio sino a un massimo del 15%.
- Rosso, rosato : Montepulciano non meno del 50% Cesanese comune, Cesanese di Affile, Sangiovese, Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Sirah da soli o congiuntamente per almeno il 35% Possono concorrere altri vitigni a bacca rossa idonei alla coltivazione per la Regione Lazio sino a un massimo del 15%.
La denominazione di origine, “Roma”, con la specificazione di uno dei seguenti vitigni:
Degustazione |
- Malvasia puntinata
-Bellone 2
è riservata ai vini bianchi ottenuti da uve provenienti da vigneti costituiti per almeno l'85% dai corrispondenti vitigni. Possono concorrere altri vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione per la Regione Lazio fino a un massimo del 15%. “
Quindi c'è una vasta scelta che può accontentare tutti i palati. Per quanto riguarda la zona di produzione delle uve per l'ottenimento dei vini designati con la denominazione “Roma”, comprende l'intero territorio dei comuni ricadenti in provincia di Roma ad esclusione dell'area interna al GRA.
La doc dell'Urbe nasce nel 2011 con appena 35 ettari vitati, ora ha progetti ambiziosi e tanti produttori hanno in uso la fascetta della DOC Roma. Ovviamente il primo mercato è proprio quello del territorio per poi allargarsi verso il resto d'Italia e del mondo.
La cucina romana si divide in tre filoni principali: i piatti della cucina giudaica del Ghetto che sono i più antichi e invariati, quella macellara che comprende i piatti del quintoquarto e quella burina , più recente, dei pietanze dei contadini che venivano a Roma a vendere i loro prodotti dalle campagne limitrofe (er buro - burro da cui burini).
Dovrebbe essere una scelta naturale abbinata a una carbonara, alla trippa oppure a un carciofo alla giudia un buon calice di un vino Roma DOC. Gli sforzi del Consorzio sono proprio per far conoscere e sviluppare il commercio di questi ottimi prodotti cresciuti in qualità e brand.
Degustazione |
Il Presidente Tullio Galassini dichiara: “Le etichette Roma DOC sono un imprescindibile biglietto da visita per i ristoranti e gli alberghi della città. Un connubio naturale che abbiamo il dovere di sviluppare nel migliore dei modi”.
Sono stati mesi intensi quelli che hanno visto protagonista il Consorzio di Tutela Vini Roma DOC, al centro di numerose attività che hanno portato le etichette del territorio su palcoscenici importanti come ProWein, Vinitaly, Merano e VitignoItalia. Un vero e proprio tour de force che ha avuto come filo conduttore quello dell'attenta promozione dei vini e delle aziende aderenti al Consorzio. Il quale, in queste giornate, presenta il progetto Roma DOC…et che comprende una serie di azioni equamente divise tra cultura, promozione e business. Situazioni che vedranno la Capitale al centro delle operazioni.
Roma DOC…et si muoverà su diversi fronti. Proseguirà infatti nella politica di promozione nei confronti dei consumatori, attraverso la partecipazione alle più importanti manifestazioni di settore come VitignoItalia (Napoli 14 e 15 maggio), Vinòforum (Roma dal 9 al 18 giugno, nelle prime cinque serate) e ancora in calendario: la partecipazione a VinoXRoma (24/27 Maggio), a Hortus Vini 16/18 Giugno ea Ostia durante Mare Divino (8 Luglio).
Ma parlerà anche agli addetti ai lavori, con situazioni cucite su misura per loro. Il 5 giugno, infatti, è in programma un evento riservato al trade romano che avrà luogo nei bellissimi spazi del roof terrace dell'Hotel Flora, in via Veneto. Mentre il 17 luglio le etichette del Consorzio verranno degustate nel corso di uno special event realizzato in collaborazione con la FIS presso il Cavalieri Hilton di via Cadlolo che vedrà anche una masterclass riservata a un numero ristretto di invitati.
Sempre durante i mesi di maggio e giugno il Consorzio ha inoltre organizzato una serie di press tour che consentiranno alla stampa di settore di approfondire la conoscenza sulle diverse aree che caratterizzano il territorio della denominazione.
“Il tutto tenendo vivi i rapporti con situazioni culturali e lavorando proprio sull'educazione a un essere responsabile e consapevole – sottolinea Rossella Macchia, Vicepresidente del Consorzio – Roma DOC…et è un progetto ad ampio respiro che segue percorsi paralleli ma fortemente collegati tra loro . Un discorso che non si esaurirà nei prossimi mesi ma che proseguirà mettendosi al centro dell'attenzione temi come
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promozione, turismo, affari; ma anche formazione, attenzione per la sostenibilità, rapporti con i media. Siamo un Consorzio giovane ma abbiamo tutte le intenzioni e la volontà di portare avanti i nostri progetti con il massimo dell'entusiasmo e della professionalità”.