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La Svizzera dal punto di vista vitivinicolo ha solo 15.000 ettari vitati, tre quarti dei quali si trovano nei Cantoni di lingua e tradizione francese, per una produzione di 1,1 milioni di ettolitri di vino assorbito nella quasi totalità dal mercato interno. Basti pensare che, in aggiunta, ne importano moltissimo per accontentare la crescente richiesta. Agli svizzeri piace il vino!
La maggiore produzione è rivolta ai “bianchi” (distretti del Vaud e Valais in primis); c’è una discreta produzione di “rossi” come Gamay, Pinot Noir e Merlot.
È bene sapere che la vitivinicoltura riveste per gli elvetici un ruolo importante culturale, sociale, geografico ed economico.
Vigneti del Valais |
Un po’ di Storia
Furono i Romani a diffondere la vite in Svizzera oltre 2.500 anni fa. A seguire i monaci in epoca medievale che contribuirono a modellare le terrazze circondate da mura e muretti ancora presenti nel Lavaux (Vaud, Lago Lemano o Ginevra) e nel Valais (Vallese, la valle del fiume Rodano). Arrivati ai giorni d’oggi fanno parte integrante degli emozionanti paesaggi elvetici.
Pinot Noir nel Grabunden |
Le zone di produzione.
Premessa: Non è facile caratterizzare con precisione le diverse zone. Terreni molto diversi a causa della formazione geologica delle Alpi e microclimi differenti, vuoi influenzati dagli aspetti mediterranei, vuoi dagli aspetti prettamente continentali. Infine la frammentazione del territorio vitato a causa della presenza dei massicci alpini. A seguire anche l’influenza delle zone linguistiche. Proviamoci:
VALAIS: 5.000 ettari esposti al sole su pendii a volte ripidi come quelli della Mosella, lungo il fiume Rodano. Rappresenta il Cantone maggiormente produttivo di lingua francese;
Vaud: sul lato nord del Lago Lemano. Ricordato da chi conosce i vini svizzeri, per il plateau del Lavaux. Anch’esso di lingua francese;
Vully: detto anche distretto vinicolo dei TRE Laghi (Neuchâtel, Bienne e Morat) di lingua tedesca;
Ticino: che sentiamo nostro essendo di lingua italiana. Dal clima temperato, divenuto nel tempo zona vocata per l’allevamento del Merlot;
Graubünden, distretto dei Grigioni, il più interessante. Rappresenta lo scrigno del Pinot Nero. Di lingua tedesca;
Vigneti della Svizzera tedesca |
Thurgau e Aargau: nord estremo al confine con la Germania, rappresentato dal corso del fiume Reno.
VITIGNI
Quando si parla, raramente, di vini svizzeri si ricordano lo Chasselas (bacca bianca) e Merlot (bacca nera). Pochi sono a conoscenza che esistono più di 200 vitigni autoctoni, nati, cresciuti, protetti dalle vie poco accessibili delle singole zone montane. Senza dimenticare, proprio per quanto appena detto, che uno stesso vitigno prende nomi diversi a seconda del luogo dove dimora. Riporto i più importanti:
- Chasselas, chiamato anche Fendant e Gutedel , rappresenta da solo il 40%;
- Pinot Grigio, chiamato anche Malvoisie;
- Humagne, a bacca nera;
- Amigne, a bacca bianca;
- Pinot Nero, soprattutto nel Cantone dei Grigioni;
- Merlot, soprattutto nel Canton Ticino;
- Completer, a bacca nera;
- Räuschling, a bacca bianca, piccola rarità coltivata nei pressi di Zurigo;
- Müller-Thurgau, a bacca bianca;
- Johannisberger, da noi conosciuto come Sylvaner, a bacca bianca.
Vigneti del Lavaux |
Export
Quasi inesistente. Qualche svizzero italiano varca il confine di Chiasso e porta con se qualche bottiglia di Merlot.
Ne consegue che, per conoscerli, è necessario andare nei singoli distretti e capire le diversità delle produzioni. Un suggerimento?
Nel Cantone dei Grigioni e più precisamente nella zona di Rheintal esiste il Regno del Borgogna svizzero: il Blauburgunder (Pinot Nero) , chiamato come in Alto Adige, qui sinonimo di vino tradizionale vinificato come nella Côte de Nuits. Una vera e propria “chicca”. Pensate che bisogna prenotarlo di anno in anno. Risulterà un’esperienza unica! Chapeau!!!