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CHE COS’E’ IL NATALE?

By DOMENICO IENNA December 22, 2018 5910

“Che cos’è il Natale?". Come colpiti da improvvisa amnesia, ce lo chiediamo ancora più di duemila anni dopo l’evento tradizionale della Natività, ricordato come ricorrenza più importante nei calendari liturgico e civile. Ma non sembri per nulla ozioso, oggi, tornare sui nessi simbolici non solo cristiani, le sovrapposizioni calendariali e gli aspetti folklorici che hanno definito la festività così come viene tuttora vissuta, visto che questi appaiono ormai quasi perduti tra i riti alienanti di un'altra divinità, meno etica certo e purtroppo mai sazia, quella attualissima ed onnipresente del Consumo.

Nel calendario la festa viene a trovarsi in un periodo piuttosto omogeneo per le credenze e le tradizioni che lo contraddistinguono (rinascita della luce, auguri e regali, confusione ed euforia rituali, giochi tra amici e familiari, particolare considerazione goduta dai bambini, maggiore disponibilità verso mantiche e pronostici), della durata di ben trentadue giorni, dalla festa di S.Nicola di Bari (6 di Dicembre) all’Epifania (6 di Gennaio). Al centro di questo mese rituale è il Natale, intimamente legato all'importante evento astronomico del Solstizio d’Inverno che cade quest’anno il 21 di Dicembre. Tanti, in proposito, i “gadgets” festivi dai beneauguranti cromatismi vitali del rosso e dell'oro, chiaramente ispirati al simbolismo solare.

Non per nulla, già nella Roma imperiale, protagonista pre-cristiano d’una cruciale ricorrenza dicembrina era infatti proprio l’astro del giorno, in risalita sulla volta celeste dopo la stasi solstiziale (“Sol Invictus”); questo fu identificato poi successivamente - tramite opportuni collegamenti simbolici, con il Salvatore di Bethlemme - venuto a proporsi agli uomini di buona volontà come stella di Luce ma pure d’Amore.

Sorprende poi il confronto tra Cristianesimo e Mithraismo (culto di provenienza indo-iranica, diffusosi in Occidente dal I secolo a.C.), viste le notevoli affinità simboliche esistenti tra i rispettivi apparati mitici: Mithra infatti - divinità solare - era nato da una roccia presso un albero sacro, alla presenza di alcuni pastori che gli avevano reso omaggio con rustici doni.

Come simboli collegati al Cristo e alla sua nascita, furono visti l'Anno in procinto di rinnovarsi - tra speranze ed euforia - verso un nuovo ciclo non solo cosmico, stagionale e biologico, ma anche spirituale, con il Divino atemporale incarnato come Evento nella Storia; il Ceppo di Natale posto nel camino per durare fino all'Epifania; e il suggestivo Albero della Vita, maestoso sempreverde ornato di frutti e di luci sostegno omeopatico al Sole che rinasce, e di strenne per auguri scambievoli tra gli uomini.

Vennero a rappresentare ancora il Salvatore - che del resto aveva parlato di sé come “'Pane della Vita” - anche le grandi focacce speciali della tradizione festiva italiana ("Pan d'oro") ed europea (“Pain de Calandre", "Christmas-Bathc"), arricchite d’uva passa (''Pan di Tono"=Panettone) o pure di spezie nel XIV secolo (“Pan forte" o "Pan speziale", "Pan Pepato”), in accordo con la concezione folklorica del Natale come “giorno del Pane”.

Così il Natale viene a fornire ogni anno - pur nella concezione temporale rettilinea della vicenda cristiana - speranza, esigenza e opportunità cicliche di rinnovamento, anche al di là della specifica matrice confessionale a cui la festa appartiene.

Nel folklore regionale italiano, la notte del 24 è considerata poi particolarmente magica, in quanto l’evento grandioso che vi si svolge libera energie e magnetismi incanalati - di volta in volta - da esigenze diverse. In questo momento speciale dell’anno, infatti, si crede che alcuni filtri trovino la loro efficacia; che sia favorita (durante la Messa di Mezzanotte) la trasmissione - tra operatori e apprendisti - della virtù di guarire alcune patologie; poi anche, però, che i nati nel periodo (se vi cade il plenilunio) siano esposti in futuro - se maschi - a licantropia, se femmine a stregoneria e sonnambulismo.

Come già detto, tutto il mese che va dalla ricorrenza di S. Nicola (“Sanctus Nicolaus” benefattore di giovani e fanciulli, divenuto “Santa Klaus” negli Stati Uniti dopo peregrinazioni e aggiustamenti narrativi) all'Epifania, oggi è periodo soprattutto di giochi e regali. Speriamo allora di poter esclamare - nell’intrattenimento più comune del momento - "Tombola!", per scacciare con soddisfatta meraviglia ansie e noie dell’anno trascorso.

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Last modified on Sunday, 23 December 2018 16:29
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