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Conversazione con Ferdinando Maddaloni di ritorno da Beslan

By Virgilio Violo October 07, 2024 422

 

Incontriamo l’attore e regista Ferdinando Maddaloni che vedremo nel 2025 su Rai1 nella terza stagione fiction “Mina Settembre”, al rientro dal suo viaggio a Beslan in Russia

Da quanto tempo mancava da Beslan?

Ferdinando Maddaloni

Da circa dieci anni a causa dei miei impegni lavorativi, pandemia, guerre in atto, anche se ho sempre mantenuto contatti via internet. Quest’anno però non potevo mancare visto che coincidevano sia il ventennale della strage di Beslan sia il decennale dell’omicidio dei miei amici Andrei Mironov e Andy Rocchelli, avvenuto a Sloviansk in Ucraina il 24 maggio 2014. Il mio desiderio era rivivere istante per istante quel mio primo viaggio a Beslan, fatto nel 2009 proprio con Andy e Andrei, ricordando momenti belli e brutti di quella indimenticabile prima esperienza.

Con il blocco dei voli da tutta l’area europea, come è riuscito a raggiungere l’Ossezia del Nord?

Una volta ottenuto il visto, ho affrontato un lungo viaggio, ma sono stato anche fortunato. Da anni mi divido tra Italia e Turchia ed ora è stato autorizzato un volo diretto Istanbul/ Vladikavkaz che in sole due ore mi ha portato in Ossezia del Nord. E proprio nell’immenso nuovo aeroporto di Istanbul la prima sorpresa: ero in fila per il check in e dietro di me ho notato la presenza di tantissimi italiani che si recavano in Ossezia per le mie stesse motivazioni ovvero il ventennale della strage di Beslan avvenuta il 3 settembre 2004. Sono partito il 28 agosto fermandomi una settimana. Prima tappa, l’abbraccio nella nuova scuola numero 1 con la mia cara amica Nadia Gurieva nella sala della memoria con le testimonianze di affetto da tutto il mondo compresa la maglietta regalata da Diego Maradona per il torneo “BeslaNapoli 2014”. In seguito poi l’incontro con quei bambini oramai adulti, che mi hanno fatto presentato le loro famiglie.  

Come si è svolta quest’anno la commemorazione?

Come sempre: il lancio dei palloncini bianchi e la lettura di tutti i nomi delle 334 vittime tra cui 186 bambini (9 in età prescolare) con l’aggiunta dell’inaugurazione del nuovo Museo e due emozionanti concerti: il primo sulla prospect Mira, il corso principale di Vladikavkaz; il secondo invece, si è tenuto proprio davanti alla vecchia palestra. 

Lei ha realizzato una docufiction che ripercorre proprio il suo primo viaggio a Beslan con Mironov e Rocchelli. È ancora possibile vederlo?

Si. È disponibile on line, ma dirò di più. Questa estate, in un afoso pomeriggio proprio mentre continuavo a controllare la posta sul mio telefonino in attesa del visto per la Russia, ho ricevuto la notizia che, abbiamo vinto tre festival (Londra, Parigi e Lisbona) nello stesso giorno e che si aggiungono agli altri a partire dal prestigioso Hollywood Indipendent Documentary Award. Poi, qualche giorno dopo, è arrivato anche il visto elettronico per la Russia!

Progetti futuri?

Dopo la nomina a direttore artistico della Extralife-md di Yesim Kaya ed il successo del mio primo workshop di recitazione a Istanbul, sono in fase di preproduzione del mio nuovo lavoro che girerò in Turchia dal titolo “Il lusso nella sabbia”. Sabato 19 ottobre sarò ospite del Premio  Italia diritti umani 2024 organizzato dalla FLIP con un estratto da “Strip Human Right Song Tease”, un format da me ideato, adattato per l’occasione, che prevede di spogliare musicalmente alcune canzoni, rivestendole di ricordi con dedica speciale a persone scomparse fisicamente ma vive nella mia memoria. Una di queste, ça va sans dire, sarà dedicata al giornalista Antonio Russo, perché, come scritto nel grande poster affisso davanti alla vecchia palestra “Finché ti ricorderai di noi, noi saremo vivi!”  

 

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Last modified on Monday, 07 October 2024 19:02
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