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Venerdì a Capitol Hill – Washington, Donald Trump ha giurato da 45’ presidente degli Stati Uniti’America; le borse hanno reagito negativamente chiudendo i mercati con una netta contrazione, dopo le dichiarazioni sul proibizionismo e nazionalismo, anche Papa Francesco si è lasciato andare in dichiarazioni azzardate e politiche: “Vedremo cosa fara’! Attenti ai populismi, nelle crisi manca il discernimento”. E Donald Trump a differenza del comunista Barack Obama ha subito bloccato i fondi per l’aborto, come per dire, ecco il mio bigliettino da visita. Un uomo si giudica dai fatti e non dalle parole! Per capire meglio quali saranno gli scenari economici e politici mondiali a medio e lungo periodo, ho intervistato un nostro connazionale che vive in America Latina, Santo Mancuso, conferenziere internazionale, esperto di intelligence internazionale, sicurezza diplomatica, già consulente del vice Console onorario italiano in Mato Grosso, consulente di altri Consolati esteri, già specialista della scena del crimine e dattiloscopia della Polizia scientifica italiana, ove per anni fu anche dirigente sindacale, corrispondente ANSA, oggi saggista, autore del libro “Sociologia e Diplomazia, due facce della stessa medaglia” (ed. Arduino Sacco Roma, 2010,) un libro nel quale l’autore espone una visione dell’attività’ di intelligence applicata alla diplomazia come mezzo di contrattazione tra popoli ed etnie diverse in relazione ai comportamenti umani e sociali dei singoli.
“Dr. Mancuso, grazie per la sua disponibilità … molti accusano Trump di aver fatto un discorso populista e xenofobo consacrando di fatto la fine di un epoca. Quanto c’e’ di vero?”
Grazie a Lei, veda Dr. Ventrella non credo ci sia da meravigliarsi, poiché Trump sta compiendo il suo programma elettorale, che lo ha visto vincente. Credo che la virata a destra sia mondiale, le ideologie socialiste stanno dimostrando i loro limiti….del resto. Trump si sta insediando in un clima di ostilità che il suo predecessore gli ha lasciato, insinuando dubbi e incertezze sulla legittimità delle elezioni, per questo credo sia comprensibile anche la presa di posizione del nuovo presidente. Notoriamente Trump ha sempre dimostrato una personalità forte, questo lo ha portato a rispondere in prima persona di ogni sua eclatanza, ma non mi sembra uno sprovveduto, al contrario, credo che in questo momento storico il popolo americano che si identifica in lui sia proprio la middle class, e non già la classe dei banchieri, che al contrario finanziavano la radical chic Clinton. Del resto dopo una iniziale incertezza di Wall street, in questi giorni si è registrato un 42% di aumento che non si vedeva da decenni; dunque l’economia americana, con la bordata garantista e nazionalista reagisce bene e ciò può influenzare molto l’Europa.
“E’ noto a tutti che l’America è un Paese con una profonda tradizione massonica. Gli Stati Uniti d’America sono nati sotto il segno della massoneria e tutti i grandi firmatari della Costituzione erano massoni. Non tutti sanno, ad esempio, che a Capitol Hill, luogo dove deputati e senatori decidono le sorti del Paese, vi sia un dipinto simbolo della massoneria, realizzato guarda caso, da un italiano: Costantino Brumidi (soprannominato il Michelangelo d’America). Lei, come conoscitore delle arcane cose, pensa che la Massoneria possa incidere sulle scelte del neo eletto Presidente?”
Si, realmente gli USA sono uno Stato ove non esistono preconcetti rispetto alle appartenenze massoniche, e comunque dobbiamo rimarcare che la Massoneria non è stigmatizzata, anzi sebbene non enfatizzandone la presenza nelle Istituzioni di forma ostensiva, si vive un clima di accettazione nella vita quotidiana, costume peraltro tipico delle Americhe in generale.
Ho conosciuto i costumi di America del Nord, Centro e Sud, per sapere che non vi sono preconcetti verso la Massoneria, come invece si vivono in Italia, ove magistrati o politici non possono proclamare la propria appartenenza, eppure l’Italia nasce grazie a una parte della massoneria, basti andare al museo del risorgimento presso il Vittoriano, per percepire ciò dalle vestigia ivi conservate. Nel suo discorso Trump ha fatto varie citazioni e riferimenti biblico/massonici; ha citato lo splendido salmo 133, tipicamente usato nella massoneria Americana, che afferisce alla pacifica convivenza comune, ha citato l’Uguaglianza tra le genti, la Fratellanza Universale, tutti riferimenti chiaramente di radice Massonica, in questo non ci vedo nulla di radicale; Orbene, la maggioranza dei Presidenti Americani sono stati e sono Massoni, da Washigton in poi, e tradizionalmente ricevono il 32.mo grado del rito Scozzese al momento della nomina, in segno di rispetto, ma non è regola fissa. C’è poi chi non nasconde la propria appartenenza e chi invece si. Anche i Kennedy del resto non erano esenti da ciò, malgrado JF sia indicato come non massone.
Se Lei intende dire che l’Etica massonica possa influenzare l’Operato degli Uomini che vi appartengono, beh dico di si, ma certamente non credo alle trame dietrologiche.
La questione Illuminati, se era questo che voleva alludere, già meriterebbe ulteriore tempo, e sinceramente, Le dico, Trump non mi sembra che si stia asservendo a ciò, al contrario, le simpatie con Putin che notoriamente è contro l’Ordine Mondiale, paventato, e assume posizioni differenti dall’Onu, fanno di Trump un paladino dell’anti globalizzazione a tutti i costi.
“Dr. Mancuso, come ho anticipato nella prefazione di questa intervista, Donald Trump ha bloccato i fondi sull’aborto, ha cancellato l’Obamacare, ha certificato il ritiro del TTP, ha promesso aiuti ed agevolazioni fiscali alle aziende americane che non delocalizzeranno i loro processi produttivi e congelato le assunzioni da parte del Governo federale, sta realizzando cio’ che aveva promesso in campagna elettorale. E’ un buon inizio?”
La virata nazionalista in materia di economia, non deve sconvolgere molto, del resto già storicamente gli USA ebbero vari dazi e limitazioni alle importazioni, basti pensare alla importazione di carne di maiale e salumi dall’Italia. Mi sovviene la creazione di una leccornia tutta calabrese che sarebbe la scamorza imbottita di salame, che oggi è una chicca regionale, ma all’epoca non passava a causa di un escamotage per non introdurre i salumi sul mercato americano, le cui leggi erano drastiche verso l’importazione di carni suine. L’uscita dal Partenariato Trans-Pacifico rientra nella logica della politica commerciale di Trump per rinvigorire la esausta economia interna. Ho conosciuto città come Detroit, un tempo gremite e ricche, ora diventate città fantasma in pochi anni, ciò è dovuto alle politiche di gestioni liberali dei precedenti Presidenti, da Clinton allo stesso Obama che, asserviti alle Holding Bancarie, hanno decretato la morte di migliaia di aziende nazionali per lasciare spazio a importazioni di prodotti non sempre di buona qualità. Vedremo se questa presa di posizione di Trump, potrà risollevare la sorte delle industrie Nazionali.
Sull’aborto, dobbiamo registrare tutta la visione conservatrice delle destre, del resto qui si entrerebbe in questioni etiche che ci porterebbero lontano, condivido comunque la posizione Trumpiana.
Come ho già detto, le borse americane hanno reagito bene, nonostante la flessione iniziale, dunque ritengo sia un buon inizio, non dimentichiamoci che Trump è un imprenditore e non un politico di carriera.
“La catastrofica gestione della coppia Obama (premio Nobel per la pace) – Clinton , ha determinato in Europa il fenomeno della migrazione di guerra, armando l’Isis ed il fondamentalismo islamico. Dr. Mancuso, secondo Lei, cosa fara’ Trump per arginare la deriva islamica in Europa? Diciamolo pure, il tutto, supportato anche dal comportamento permissivo di Papa Francesco e di tutti i comunisti?"
Le derive socialiste hanno segnato il passo degli ultimi anni, tanto che il nuovo ministro degli interni italiano, ha totalmente cambiato rotta rispetto alle precedenti posizioni del suo stesso schieramento politico, e ritengo stia facendo un buon lavoro, sebbene appena iniziato. Comunque la posizione dell’Italia all’estero non è favorevole e ancor piú con la diplomazia che è debole, alcuni ottimi diplomatici hanno di fatto le mani legate.
Non vorrei essere critico in questa fase, ma credo la diplomazia abbiamo avuto tempi migliori. Per usare un eufemismo altrui, un battito di ali in un luogo, può essere una tempesta in altri, dunque le politiche di Trump possono influenzare senza dubbio quelle italiane e ancor piú quelle confuse della fragile Europa, che sino ad oggi si sono dimostrate fallaci anche cecità o dolosità e che, se vogliamo, hanno favorito e influenzato l’infiltrazione islamica radicale nel tessuto connettivo delle città europee; i fatti lo dimostrano.
La chiesa romana, non mi sembra sia sempre stata molto incline a politiche pratiche di accoglienza, al di fuori dei proclami; basti ricordare i vari reportages apparsi recentemente in tv.
L’Italia degli ultimi anni non era preparata ad accoglienze in massa, seppur c'è da dire che il popolo italiano non è mai stato davvero razzista, più che altro è esasperato dalla complicità politica dell’ultimo governo tecnico. I primi decreti già firmati da Trump contro la deriva islamica, già denunciano una netta radicalizzazione negli USA verso i flussi migratori e l’asse che si sta creando con l’Inghilterra offre un chiaro scenario, del resto le politiche dell’accoglienza hanno mostrato tutta la loro inefficacia e pericolosità. Il dialogo tra Occidente e Oriente non passa per l’apertura unilaterale come l’Europa sino ad oggi ha fatto. Credo che potrebbero mutare anche gli equilibri tra USA e Israele. A mio avviso, bisogna prepararsi ad una bordata a destra nei prossimi anni.
“Trump ha dichiarato che presto l’Europa imploderà e si è schierato apertamente per la Brexit invitando gli altri Stati a fare altrettanto. L’Europa sotto l’egida ed il controllo della Germania, locomotore dell’economia europea, dichiarerà default?"
L’egemonia tedesca sta dichiarando la fine di un Mercato Economico Comune, che quando nacque non aveva queste intenzioni. L’Europa come siamo abituati a conoscerla, è destinata ad una morte inesorabile, dovuta anche alla incapacità di Bruxelles di creare una identità europea, che rispettasse le peculiarità autoctone, cercando di depotenziare alcune economie e tradizioni in favore di altre.
L’accesso di paesi ancora in via di sviluppo, in una struttura ancora in via di formazione, sono stati gli errori più marcanti, di una politica espansionista, che ha esasperato la già fragile economia dell’euro.
Appare chiaro che nessuno vuole un euro forte, poiché forte non sarebbe potuto essere. Le politiche economiche tedesche sono palesemente nazionalistiche e totalmente contro la crescita economica di Stati con forte connotazione artigianale e manifatturiera come l’Italia, che ritengo sia quella che più sia stata penalizzata. Le peculiarità tradizionali che sarebbero la forza dell’Europa, stanno per essere bandite in favore una omogeneizzazione dei prodotti autoctoni, il che annulla la tipicità dei prodotti “made in….” Un’ Europa di siffatta natura non serve a nessuno.
“Dr. Mancuso durante la campagna elettorale Trump ha stemperato i rapporti con Putin ed ha promesso di ricucire i rapporti con il medesimo abolendo le sanzioni e di eliminare l’embargo ma ha avuto problemi con Ki Jinping. Come saranno i rapporti con Cina e Russia?”
Dell’embargo promosso dall’ONU, da sempre a perderci siamo stati noi, poiché l’America di Obama non ha mai smesso di esportare verso la Russia, per questo è da ritenersi che l’embargo sia stato più una mossa strategica per indebolire l’UE. Veda, i rapporti tra Russia e Cina sono più di buon vicinato che di reale simpatia, sono due giganti che tentano di sedersi sulla stessa sedia. L’alleanza tra USA e RUSSIA, aldilà della possibile affinità tra i due Leaders, non credo possa risolversi in reali politiche strategiche comuni poiché Putin ha tutti gli interessi di porre fine all’ONU, e la fine dell’ONU significherebbe la fine dello strapotere Americano. La Cina possiede testate nucleari, e il rafforzamento bellico di un gigante come la Cina può mutare gli scenari mondiali. Non a caso che l’India stia facendo molti investimenti in tecnologie militari, rinnovando il parco bellico e ponendosi all’avanguardia in campo militare. Gli scenari mondiali non possono solo restringersi ai due paesi USA /Russia.
A livello economico i rapporti tra USA e Cina possono evincersi già dai decreti fatti da Trump, e la Cina potrebbe essere la sostituta naturale degli USA nel TTP.
Nello scacchiere internazionale bisogna includere gli interessi comuni di RUSSIA e USA nell’America Centrale e del Sud, questo potrebbe a lungo andare ad incrinare l’idillio tra Trump e Putin. La terza guerra mondiale è iniziata già da anni, eppure non stiamo percependo ciò!
“Dr. Mancuso la globalizzazione è davvero finita? L’Europa è sempre nei guai?"
Difficile definire sic e simpliciter la situazione, credo che dobbiamo prepararci a cambiare le nostre opinioni, gli equilibri mutevoli dei singoli paesi influenzano l’economia finanziaria mondiale, in verità, l’unica globalizzazione sinora avvenuta è quella dei grandi gruppi finanziari bancari privati.
L’Europa allo stato attuale vive un coma latente, e sic stantibus, meriterebbe una caritevole eutanasia….
“Come viene vista l’Itala all’estero?”
L’Italia del sole, degli spaghetti, della Ferrari, della mafia, sono icone inossidabili, ma che non fanno bene all’economia.
In sostanza l’innata propensione per gli inciuci, tutta italica, non fa altro che creare piccole italiette in tutto il mondo.
Malgrado ciò, abbiamo punte di eccellenza in termini intellettuali e anche, come sappiamo, di piccole e medie imprese che esportano con molte difficoltà una qualità che si riduce a nicchie di estimatori, sia per gli alti costi dovuti alla qualità produttiva, sia anche alle alte tassazioni cui i prodotti italiani sono soggetti. Ciò è dovuto alla scarsa qualità della politica estera degli ultimi anni. All’estero si percepisce un' Italia confusa e provinciale fragilizzata dai continui scaldaletti; di una democrazia che sfiora il secolo ma che ancora si mostra alla stregua di democrazie più giovani, ricca di contraddizioni e errori.
Purtroppo, questo appare all’estero…..ribadisco che diplomatici eccellenti sono ancora mosche bianche nel panorama dei funzionari amministrativi creati dalla politica italiana, che poco confida nell’estro e nella dedizione di quanti invece potrebbero realmente cucire un vestito buono del bel paese.
“Ora anche Grillo “benedice” Trump. Putin stesso ha dichiarato " Donald sembra moderato". Lo stile Trump sta facendo scuola. La politica internazionale ha bisogno di politici forti come lui e Putin. Dr. Mancuso trattasi di cinico opportunismo oppure di lungimiranza politica?”
La teoria dei corsi e ricorsi storici di Giovambattista Vico ci aiuta meglio a capire cosa accade ciclicamente; ritengo stia ritornando la fase dei grandi regimi politici, ove le sinistre hanno dimostrato il fallimento del socialismo marxista.
Grillo è sempre stato un buon oratore alternativo ai poteri forti, riconosco in lui una viva intelligenza, ma non mi riconosco nell’ ideologia grillina. Appare chiaro che un leader come lui che si sta costruendo come personaggio alternativo deve formulare pensieri che possono mutare, ma non credo che Trump o Putin abbiano occhi per il movimento Grillino, proprio per la mancanza di connotazione ideologica che il movimento rivendica. La bagarre con Farange ha connotato effettivamente l’aticipità del movimento grillino.
Con la LE PEN in Francia, credo possa iniziare una nuova epoca di politici forti, senza ombra di dubbio. L’Italia allo stato attuale non farà parte dei paesi con Leaders forti.
Senza tema di smentite, credo che Trump stia mutando le sorti della politica estera di ogni paese, poiché al contrario di quanto possa sembrare estemporaneo e istrionico, ogni posizionamento Trumpiano è un salto con paracadute.
Obama in una delle sue esternazioni post elettorali, in una caduta di stile malcelata, ha esortato i leaders mondiali a aiutare Trump, ma credo che sia stato il suo stesso epitaffio, unitamente alla espulsione dei funzionari diplomatici Russi, atto inutile quanto prodromico a creare gelo tra USA e Russia.
“Ultima domanda, dr. Mancuso: Papa Francesco e Trump si incontreranno?”
Ritengo che il capo della chiesa Cattolica debba incontrarsi con il capo della maggiore Potenza Mondiale, sebbene negli ultimi anni gli USA sono diventati sede delle ricchissime holding evangeliche e i vescovati cattolici stiano perdendo potere negli USA, comunque il governo Americano è ancora uno dei maggiori interlocutori del Vaticano.
Papa Francesco, come tutti i pontefici, non può fare a meno dell’appoggio USA, e dopo tutto Trump sta mostrandosi essere un paladino della cultura Cristiana, insieme a Putin, ergo credo che un incontro fisico senza dubbio avverrà, perlomeno è auspicabile!